da Anzio «Adesso scriverò altre canzoni, per altri padri e altri figli», dice Roger Waters, bassista e fondatore dei Pink Floyd, che finalmente ha messo una pietra, in senso fisico e traslato, sul grande buco nero della sua vita, l'assenza del padre, Eric Fletcher Waters, morto il 18 febbraio di settant'anni fa, nello sbarco di Anzio. Nella Sala Consiliare della città tirrenica, infatti, l'icona rock, che aveva cinque mesi quando papà Waters, sottotenente dell'ottavo gruppo dei Royal Fuciliers, fu dilaniato da una bomba nazista, ha chiuso un capitolo oscuro. È stato doloroso, per il cantante che ha rivoluzionato il rock contemporaneo, non sapere con esattezza che cosa ne fosse stato del proprio genitore, eroe di guerra, ora sepolto (in senso metaforico: le spoglie non si sono mai trovate) nel cimitero inglese di Falasche. «Ai miei concerti ho sempre incontrato veterani. Una volta, un uomo m'ha stretto la mano dicendomi: Tuo padre sarebbe fiero di te....