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venerdì 16 luglio 2010

Carlo Rubbia e il Solare di Archimede

da Repubblica
 
Rispetto a 23 secoli fa il nemico è cambiato, ma il luogo e il modo per combatterlo è rimasto lo stesso. All'epoca c'erano i romani da tenere fuori Siracusa, ora va sconfitto il riscaldamento globale riducendo le emissioni di anidride carbonica. L'arma rimane però uguale: specchi per concentrare la forza del sole. La geniale intuizione che Archimede mise in pratica nel 212 a. C. per neutralizzare le navi nemiche è tornata oggi d'attualità a pochi chilometri dalla sua Siracusa con l'inaugurazione a Priolo della prima centrale italiana a solare termodinamico. Un impianto pilota (che non a caso porta il nome dell'antico saggio della Magna Grecia) dalla limitata capacità (circa 5 MW di potenza), ma tecnologicamente all'avanguardia, grazie alla capacità del premio Nobel Carlo Rubbia di attualizzare l'intuizione di Archimede.

Grandi impianti solari termodinamici (detti anche a concentrazione o Csp) sono già in funzione con successo in particolare in Spagna e Stati Uniti, ma l'invenzione sviluppata dal fisico italiano durante la sua presidenza dell'Enea ha dato una marcia in più a questo tipo di fonte rinnovabile. Rispetto al metodo "tradizionale" che usa lunghe file di specchi a parabola per concentrare il calore del sole su un tubo dove scorre olio, la centrale Enel utilizza degli
speciali sali fusi realizzati dall'azienda umbra Angelantoni 1 (con una partecipazione societaria della tedesca Siemens) su brevetto Enea....
 
SEGUE
 
http://www.repubblica.it/ambiente/2010/07/14/news/centrale_priolo-5591763/


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domenica 11 aprile 2010

RECENSIONE DINANIMISTA "Lo sfasciacarrozze"

"Lo Sfasciacarrozze"

di Riccardo Raimondo

SFASCIA%20COPERTINA%20LIBRO.jpgA&B, Bonanno Editore

2009Collana: Euterpe

ISBN-13: 978-88-7728-220-0

da Recensione Dinanimista di Zairo Ferrante

http://recensionedinanimista.myblog.it/


Lo sfasciacarrozze” è la prima raccolta di poesie del giovanissimo Riccardo Raimondo (1987 Siracusa).

Quando al poeta gli viene chiesto di parlare di poesia la sua risposta è: “Per quanto ne so io la poesia è sempre un atto anarchico, c’è sempre un margine di ribellione in chi compone versi. Perché il verso è qualcosa che sconquassa il linguaggio e lo costringe ad arrivare al limite della sua funzione. Bisogna sfasciarlo dunque questo linguaggio, per farlo poi brillare di nuova vita.

Dal comunicare al supercomunicare”.

Ed in effetti questa sua voglia di “libertà” traspare pienamente nelle sua opera, la si vede nell'impostazione del libro diviso in più capitoli che racchiudono stili completamente diversi tra loro, si va infatti dal neoromanticismo iniziale per arrivare al futurismo passando per un surrealismo puro.

Il libro ha il merito di prendere il lettore per mano ed accompagnarlo nella storia e nell'evoluzione delle avanguardie in modo quasi inconsapevole, facendolo perdere in dei versi che inevitabilmente lo spingono a riflettere, a meravigliarsi ed a ricordare.

Riflettere sull'Anima e sul suo smarrirsi in una società veloce e tecnosviluppata, meravigliarsi per le bellezze che lo circondano ed immergerlo in carnali ricordi di amori passati.

Insomma un'opera completa che mescola sapientemente tecnica, stile e passione.

Un libro da leggere tutto d'un fiato, per non perdere quel sottile filo d'Arianna che lega ogni singolo componimento.

Uno splendido puzzle da mescolare con la propria Anima e da ricomporre in solitudine.

 

 

...L'acid storm parla al chimico industriale

sciamano post-metropolitano,

alchimista newyorkese.

Non credi sia un po' troppo pretenzioso

tutto questo Potere?

 

La tempesta suggerisce

allo yuppie post-fordista

samurai della borsa, economo alpinista:

Non credi sia un po' troppo pretenzioso

tutto questo accumulare?

 

Il vento soffia sui campi stanchi,

per strada ronzano solitudini:

calabroni indisponenti.

Da quanto tempo non ascolti il silenzio?

Non sei stanco d'inseguire il tuo stipendio?...(Versi tratti dalla Poesia Giudizi Universali)

 

«[...] oscilla tra prosa poetica e verso. Pratica la prima con ritmi incalzanti,
cercando di assecondare l'ansia del sentimento».

Maurizio Cucchi (LASTAMPA 19/03/2010)

Link sito ufficiale di riccardo Raimondo: http://nuke.riccardoraimondo.net/poesia/tabid/473/languag...

martedì 21 aprile 2009

CITTA' DI SALEMI G8 AMBIENTE A SIRACUSA

sgarbi 8.jpgCITTA’ DI SALEMI

Provincia di Trapani

Gabinetto del Sindaco - Ufficio per la Comunicazione

Telefono e Fax 0924 - 991 400 – Cell: 347 - 9689937 * 380 - 5475045

E-mail: comunedisalemi@email.it - ufficiostampa@cittadisalemi.it

G8 Ambiente a Siracusa

L’appello di Sgarbi ai rappresentanti dei Governi: «Non chiudete gli occhi davanti

allo stupro del paesaggio»

«Sorprende l’indifferenza del ministro dell’Ambiente»

 

SALEMI – Vittorio Sgarbi lancia un appello ai rappresentanti dei Governi di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Canada e Russia, riuniti da domani e fino a venerdì a Siracusa per il G8 sull’Ambiente, perché «non chiudano gli occhi davanti allo stupro della Sicilia e del suo paesaggio»


«L’impresa forsennata dell’eolico – dichiara Sgarbi - devasta irrimediabilmente il paesaggio favorendo, in nome di una finzione legata all’energia pulita, l’azione della mafia. L’eolico è stupro del paesaggio e della natura. E, come dimostrano le inchieste della magistratura, è soprattutto mafia. Un G8 sull’ambiente non può chiudere gli occhi davanti allo stupro della Sicilia e del suo paesaggio


Faccio dunque appello ai rappresentanti dei Governi perché non ignorino questo scempio paesaggistico. Sono tante le contraddizioni. Da un lato la denuncia di infiltrazioni mafiose - documentata - del Vice Presidente della Commissione nazionale antimafia Fabio Granata e del Presidente della Commissione regionale antimafia Lillo Speziale; dall’altro le complicità delle amministrazioni locali e dei poteri regionali con l’industria dell’eolico.


Apparirebbe singolare - spiega Sgarbi - il silenzio da parte del G8 dopo il forte richiamo fatto dall’ex presidente della Repubblica francese Valery Giscard D’Estaing in un recente convegno a Palermo, i cui risultati, anche scientifici, in ordine alle tematiche ambientaliste, sono stati affidati alla “Carta di Palermo” con la collaborazione di Italia Nostra e di eminenti studiosi internazionali.


Sorprende – aggiunge infine Sgarbi - l’indifferenza del ministro dell’Ambiente che riunisce i rappresentanti dei Governi a Siracusa, e scarica la responsabilità dello scempio dell’eolico sull’autonomia della Regione Siciliana.


L’ambiente non può prescindere dalla natura e dal paesaggio che sono tutelati in modo esplicito dalla Costituzione italiana all’articolo 9»

 

G8 Ambiente a Siracusa

La denuncia di Sgarbi:

«Asfalto sull’antico basolato in pietra»

«Mi chiedo se è lecito, per ragione

di sicurezza, fare simili scempi»


SALEMI – A Siracusa nell’ambito dei lavori di «decoro urbano» realizzati nelle scorse settimane in vista del G8 Ambiente, è stato steso un manto di asfalto sull’antico basolato in pietra di alcune strade.


«Indirizzo la mia protesta – dice Sgarbi – all’assessore regionale ai Beni Culturali per la violenza patita da Siracusa in occasione di questo G8 sull’Ambiente che prende di mira, paradossalmente, il patrimonio architettonico.

Nel centro storico e anche attorno alla Fonte Aretusa – denuncia Vittorio Sgarbi - le strade sono state asfaltate eliminando o ricoprendo l’antico basolato di antica pietra. Mi chiedo se è lecito, per ragione di sicurezza, fare simili scempi»

 

  

 l’Ufficio per la Comunicazione

(Nino Ippolito) 

www.cittadisalemi.it 

http://www.youtube.com/watch?v=fGk3qdYOKo0 filmato