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Visualizzazione dei post da aprile 9, 2017

LA DIMENSIONE DELLA NOTTE OVVERO LA NOTTE COME FATTORE DI VITA E NON DI MORTE

I filosofi e i fotografi in una sorta di mix inconsueto ed inedito prendono nuova coscienza della notte, quasi per riscoprire la magia di un universo, che è il contrario del giorno, ma che si conferma sempre di più fragile e ormai minacciato dai fumi della civiltà moderna con le sue insidie tecnologiche. La notte moderna, infatti, diventa praticabile in ragione dei dispositivi di illuminazione, che implicano però il rischio di sfidarne il mistero e di inquinarlo, facendone un servo triste del giorno.Se si rilegge LES NUITS DE PARIS OU LE SPECTATEUR NOCTURNE (1767-1787) di Restif de La Bretonne (1734-1806), ci si fa l'esperienza individuale e profana di come veniva intesa la notte nel XVIII secolo, quasi prendendo le specie del gufo. Fu così che la notte divenne moderna e inquieta, oltre che enigmatico modello di ricerca. Oggi girovagando per tutte le città del mondo si colgono le stesse sensazioni, gli stessi spettacoli, gli stessi scenaricon immagini che inclinano all'impre...

L'INTELLIGENZA COLLETTIVA DECENTRALIZZATA OVVERO IL LASCITO DELLA CULTURA ELLENICA

Se Roma ci ha lasciato le basi del diritto, recuperando anche tracce di ordinamenti che non è infrequente riscoprire di origine orientale, la Grecia ci ha lasciato la civiltà della libertà e del senso critico. Se un Ibn Rushd (l'Averroè dei Latini) poteva ben dire che una casa senza libri è una casa senza dignità e che chi non pensa muore, mentre chi pensa resta immortale, la circostanza poggiava sui fondamenti del pensiero greco, della sua capacità di trasformare il mito in logos, in altri termini nello spirito della razionalità. La deriva di una scuola non più in grado di sfornare una degna classe dirigente, consapevole e colta è la riprova che quel lascito di civiltà del mondo greco si è spento, con conseguenze disastrose non solo per il sapere, ma anche e soprattutto per il saper leggere, per il saper scrivere e per il saper parlare: in altri termini con la spaventosa constatazioine di studenti che non sanno più creare con la fantasia o esprimersi correttamente e sapientemente...

(Il Sensitivo?) Pazzi: “Igor ha affratellato i ferraresi” | estense.com Ferrara

Nota di Asino Rosso: Gaffe di R. Pazzi.   Se non si sapesse già,  più  o meno, chi è il sensitivo (scomodato incredibilmente e evidenziato da certa stampa locale cartacea.. in una vicenda del genere) qualcuno potrebbe pensare allo scrittore.  Intervento del noto scrittore assolutamente off topic, preda di certo narcisismo strutturale che da sempre lo contraddistingue, al di là di un buon talento letterario come si sa conclamato da diversi libri per l'editoria maggiore e numerose traduzioni ecc.  Qua di immaginario per un nuovo Romanzo Criminale, manco l'ombra come finora lo stesso fuggiasco di questo passo trasfigurato in ben altro vista certa ridondanza mediatica eccessiva. Tornando a Pazzi, mah...  ecco proprio un primo effetto collaterale ...  Il cosiddetto russo, in realtà serbo, gli ha attivato i suoi amati archetipi già ispiratori dei suoi romanzi più noti e fortunati con la figura sfondo appunto russa (lo zar ecc.) in primo piano. Ma in questo c...

Secolo d'Italia: Leggi le notizie di Venerdi 14 Aprile 2017

   Venerdi, 14 Aprile 2017 Gasparri: "Ong e governo sono sempre più complici degli scafisti" «Qualcuno si meraviglia delle nostre precise accuse. Ma c'è una filiera allarmante che parte dagli scafisti e trafficanti di persone che operano in Libia». A denunciarlo Maurizio Gasparri.   Leggi tutto › Trump fa sganciare su un covo Isis la "madre di tutte le bombe" (VIDEO) Leggi tutto > ...

Il nuovo libro di Occhetto presentato a Ferrara

*nota di Asino Rosso1: .... . “la politica dei pensieri lunghi” di ‘berlingueriana’ memoria." Non a caso..Occhetto, a parte certo ideologismo ma dialettico residuo, certamente ancora più lucido di tanti sinistrati attuali, anche a Ferrara. E' stato l'ultimo erede ancora degno della stagione del PCI italiano, unica eccezione non totalitaria del comunismo internazionale (a parte Gorbaciov e parzialmente Kruscev, F. Castro e pochissimo altro): con il grande merito di avere poi chiuso linguisticamente quella stagione, dopo la caduta del Muro di Berlino. Dopo di lui, nessuna evoluzione nel progressismo politico italiano post PCI, anzi il diluvio e l'involuzione cattocomunista.   fonte Ferrara Italia Il Novecento di Achille Occhetto, ottuagenario alla ricerca della libertà e di un nuovo umanesimo per il futuro Federica Pezzoli / 11 Apr 2017 http://www.ferraraitalia.it/il-novecento-di-achille-occhetto-ottuagenario-alla-ricerca-della-liberta-e-di-un-nuovo-um...