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La nobiltà è un destino oltre alle eredità e alla tradizione e si racconta - di Pierfranco Bruni

    di Pierfranco Bruni La nobiltà è un destino oltre alle eredità e alla tradizione e si racconta   Perché scavare nella storia delle famiglie? Perché scavare in un vissuto di tradizioni che tracciano destini?  La borghesia del Novecento ha scavato un solco che ha separato la nobiltà e le aristocrazie dalla società. I tre romanzi che maggiormente raccontano questo percorso sono  " I Buddenbrook " di Thomas Mann, il viaggio di Leonida Repaci nel quale si racconta la famiglia dei Rupe e magnificamente " Il Gattopardo " di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. "Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra", così Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ma oggi siamo in una variante nel tempo della notte.   Siamo in una variante della decadenza che ha caratterizzato tutto il Novecen...

Da Ariosto, a 500 anni dal suo “Orlando”, a un poeta sconosciuto come Teodoro Fiordiluna le donne e i cavalieri, le armi e gli amori *di Pierfranco Bruni

  Da Ariosto, a 500 anni dal suo "Orlando", a un poeta sconosciuto come Teodoro Fiordiluna le donne e i cavalieri, le armi e gli amori        di Pierfranco Bruni   Tra il Rinascimento e il Barocco si sviluppa un "fare" poesia che è contornato da un modello in cui la leggenda, il raccontare tra "le donne, i cavallier, l'arme, gli amori…" prende un deciso soppravvento. Una tradizione che trova negli incisi medioevali una dimensione onirica e di gesta che è abbastanza rilevante, e che attraversa, inevitabilmente, la stagione dell'Umanesimo per farsi voce, proprio nei processi poetici affabulistici rinascimentali e seicenteschi. Le presenze dei rimandi mediterranei sono tasselli simbolici forti e si intagliano in un incontro tra cultura d'Oriente e modelli occidentali di scavo latino. Meglio sarebbe dire un incontro che è scontro di culture e di civiltà tra il mondo cristiano e gli infedeli, qui per infedeli si legge ...

Non siamo in crisi. Siamo nel dominio delle “chiese” che applicano la teologia del relativismo e si vive nel sabotaggio del pensiero forte di Pierfranco Bruni

di Pierfranco Bruni (*scrittore, direttore archeologo, del MIBACT) I "gattopardi" non hanno smesso di vivere la metafora della incoerenza, anche se è il termine meno esatto per definire il trasformismo e il doppio saltismo, soprattutto in un tempo di "miserabili". Le finestre che si affacciano sui davanzali della cronaca hanno il colore non solo dell'inefficacia ma anche dell'ignoranza. Siamo infarciti di relativismo di fragilità e di leggerezza. D'altronde il sistema di valori di un contesto banalizzato come quello che ci tocca vivere ha una griglia di insostenibilità. La leggerezza è un "valore" e resta tale sino a quando non riusciremo a fare una distinzione forte su ciò che è valore e su ciò che dovremmo indicare come disvalore. Ma siamo oltre la filosofia francofortiana. Non si tratta di determinare nuovi modelli di una struttura del pensiero o del senso della morale. Piuttosto di una filosofia che è diventata ingombr...