sabato 5 aprile 2014

Futurismo: Graziano Cecchini a Genova, La Città e la Mente evento, anteprima

".. Sarà esposto a maggio a palazzo ducale Genova durante l'evento "la città e la mente"
108x100cm acrilico+carbone.
titolo la città e la mente.....sarà venduto per beneficenza .".
.


Foto: Anche questo è finito. Sarà esposto a maggio a palazzo ducale Genova durante l'evento "la città e la mente"<br/>108x100cm acrilico+carbone.<br/>titolo la città e la mente.....sarà venduto per beneficenza .

*Ecco dopo Milano e la Città che Sale dell'immenso Boccioni, futurismo storico,


GENOVA E LA CITTA'  E LA MENTE di GRAZIANO CECCHINI ROSSOTREVI, FUTURISMO CONTMPORANEO.  Non a caso Genova, già da anni celebre per il Festival ....della Scienza....  Non a caso, Graziano Cecchini, il RossoTrevi pittore, non solo celebre performativo (Fontana Rossa ecc.); appena reduce da una prestigosa partecipazione alla Biennale 1 D'ARTE del Principato di Monaco, ecco una anteprima già eloquente: con cifra visual quasi neorenaissance, quasi pastelli di silicio dello stesso Giotto, i non grattaceli di Genova sembrano pure missili pronti al decollo: tra, in fondo tela uno strano quasi drago semiolografico, simultaneamente un treno ad alta gigabyte velocità o la stessa costa schiuma genovese come noto nervosamente ecologica negli ultimi anni.  E tra i palazzi-razzi una sagoma, quasi un' ombra luminosa manichino, un sole "biancolucente", una mente frattale naif ...     R.G.

Marcello Francolini: REAL SOCIAL MOBTAGGING la Net Art off line


da LUUK MAGAZINE MILANO




Fig1

Last22 è uno street artist sannita, nato a Benevento negli anni Ottanta del XX Secolo. Vorrei qui presentare un suo progetto specifico che amplifica le possibilità dell’arte urbana rendendo l’operazione in strada una dinamica iperlink dove l’immagine installata possiede più di un livello di lettura che si manifesta a seconda del grado di partecipazione dei passanti.

Parliamo del progetto svolto a Berlino dal titolo “Last22/Grimm Project”. Tutto è pensato come un nucleo evidente di immagini prospicienti, niente vernice spray nè colori sgargianti, soltanto poster in bianco e nero che si differenzino dal magma multiforme della tela mattonata dell’East Side Gallery, ultimo chilometro residuato della Guerra Fredda. Questi blocchi sono rimasti qui a ricordare il punto esatto del limite tra due vecchie dottrine occidentali. Su questo muro si sono confrontati tra i più abili graffit-artists degli anni ’90. Oggi, nella parte posteriore del muro, la nuova generazione crea un continuum di sperimentazione nel panorama sempre più variegato della street art. In Europa si realizzavano pezzi (dall’inglese “pieces”, abbreviazione di “masterpieces”) ancora prima che arrivasse l’ondata degli American Graffiti, soprattutto per la divulgazione di messaggi politici, com’è il caso parigino del pochoir, ovvero lo stencil. Dunque, già dagli esordi, l’utilizzo degli spazi urbani era non tanto un modo per mostrarsi, quanto per generare un confronto tra diversi pensieri, una modalità d’innovare l’idea stessa della comunicazione che si sottraeva ai normali canali per confluire direttamente sulle strade. Credo che Last22 appartenga a questo filone di ricerca: sovvertire l’attuale modello di comunicazione unendo anche la capacità di produrre opere in site specific, che sono cioè coerenti al luogo e alla cultura “locale”.

Fig2

Le favole dei fratelli Grimm sono state scelte come immaginario tipicamente nordico mediante il quale intraprendere un dialogo familiare con la città.

Passeggiando per Berlino si possono incontrare:

The Nail (Fig.1), dove compare la testa di un cavallo triste per il dolore e per lo sforzo di un chiodo mal inserito, che trafigge e strugge. “Quando hai fretta fai con calma” è la sintesi metaforica in cui trova coerenza il cavallo come icona riflessiva contrapposta alla meccanizzazione dei consumi e della mobilità urbana a tutti i costi.

The golden key (Fig.2), sulle rive dello Sprea. Una cassaforte dal sapore retrò mostra la sua perfezione meccanica, trasformando così l’intero blocco di cemento su cui è posta. La serratura apre a una dimensione retrostante, la si immagina, incuriositi ad entrare, ma con quale chiave? Dov’è la chiave? Forse proprio l’atto stesso dell’immaginare.

In The old baggar-woman (Fig.3) appare come un collage murale, raffigurante un bambino dai tratti nordici che al posto degli occhi ha due rubinetti aperti, con l’acqua che scorre.

................ C   LUUK MAGAZINE

Pierfranco Bruni, poesia su Pitagora per Francesco Grisi

La letteratura è anche non dimenticare. Con una poesia inedita “Il Canto di Pitagora” ricordo Francesco Grisi

da CINQUEW......Grisi è  stato sempre un giocoliere nel circo dei clown che conoscono il riso e la beffa, la cialtroneria e il senso tragico, la vita fino a sfidare le ira degli dei e la preveggenza di Tiresia. L'ho rivisto soltanto qualche giorno dopo ai funerali di Giuseppe Berto. Conoscevo Berto, allora, soltanto perché era l'autore di  "Anonimo veneziano". Un film  e in testo che hanno segnato non sola la mia vita di scrittore, ma anche il mio tracciare l'esistenza. Poi ho conosciuto tutti gli scritti Berto. E Berto era molto amico di Grisi.

Allora, altre lune ancora hanno solcato le orme  e i passi sono diventati pesanti e scavati nel furore degli anni. 1978. Anno in cui ho conosciuto Grisi e Bevilacqua. Anno in cui sono morti Berto e Silone. È l'anno in cui mi sono laureato.

Avevo già pubblicato tre libri. Ma da quel tempo in poi il mosaico della mia vita vive i suoi labirinti tra le età che non smettono la conta. I romanzi le poesie la critica dello sguardo di Grisi sarà il mio riferimento.

Cosa ricordare ancora dopo i miei tanti libri che gli ho dedicato? Ho scritto con devozione. Con cuore amico, come intitolammo un mio libro del 1990 che ebbe numerose edizioni. Ho scritto su Grisi con la consapevolezza di sostenerlo e di proporlo sempre come uno scrittore faro.

Siamo stati sempre del parere, io e lui, che non esistono scrittori maggiori o minori come non esiste la letteratura maggiore o minore. Esiste lo scrittore. Esiste la letteratura. La miseria di chi non sa leggete o di chi legge con gli occhi rivolti alle sovrastrutture ideologiche può inventarsi classificazioni. Il vero critico è sempre uno scrittore, ma spesso la sua anima ha la leggerezza del vuoto. Comunque, Francesco Grisi a 15 anni dalla morte resta uno scrittore faro. Soprattutto oggi che la cronaca la si impone come uno spazio letterario. Il resto non è vicino alla noia, è noia. Mi trovo con le assenze di Grisi, di Bevilacqua e di Berto. Sono loro che mi raccontano destini. Francesco Grisi mi decifrava spesso l’inquieto Berto.

Come ricordarlo,allora? Con  dei versi inediti che spesso mi fanno compagnia tra i suoi inediti.

Così.


*


IL CANTO DI PITAGORA 


Ho vissuto l'infinito tra strade 

battute dal mare, 

ma non ho mai abbandonato 

lo scoglio di Pitagora. 

Lì dove le onde 

abitano le rocce 

e le sirene 

cantano 

l'ultimo suono di Ulisse. 

Sono sceso 

sino alle radici 

per raccogliere 

le memorie dei secoli 

e custodirle 

nei giorni 

della Terra Promessa. 

Le donne dai riccioli neri 

danzano 

tra i numeri di Pitagora 

e il canto 

ha le malinconie delle partenze 

nei viaggi dell'infinito. 

Cercare un ritorno 

è come aspettate mio padre 

sul cancello del giardino 

mentre coltiva orchidee nel vento 

e rose tra i rossi papaveri. 

L'ultimo canto di Pitagora 

è soltanto un soffio di mare. 


1998, Cutro


di Pierfranco Bruni

Dario il Grande e il Premio Strega

IL GIORNALE Mai come quest'anno, uno specchio dell'eclettico stato dell'arte delle offerte editoriali. Tolti i campioni come Antonio Scurati con Il padre infedele (Bompiani) e Francesco Piccolo con Il desiderio di essere come tutti (Einaudi, dato per vincitore), il resto dei 26 candidati al Premio Strega 2014 elencati sul sito premiostrega.it - in attesa Renzi enewsdella scrematura a 12 prevista per l'11 aprile - è una congerie di presenze delle categorie più disparate, mentre la costante tendenza all'alto numero di candidature non preoccupa il Premio: «Mettendo la nuova selezione di dodici nel 2008, si è innescato un meccanismo di corsa alla presenza», commenta il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi. Per la categoria «Due al prezzo di uno», doppia candidatura per Bompiani (e non è la prima volta) che, oltre al preannunciato Scurati, vede il proprio marchio in lizza grazie anche a Giorgio Pressburger, presentato da Sergio Givone e Gianfranco De Bosio per Storia umana e inumana: «Se sia stata un'iniziativa di Pressburger o dei suoi due presentatori non posso saperlo, in ogni caso il regolamento non menziona l'editore», chiosa Petrocchi. Per la categoria «Prime volte», in lista il graphic novel Una storia di Gipi per Coconino Press, protagonista uno scrittore di successo in ospedale psichiatrico affascinato dalle vicende del bisnonno soldato della Grande Guerra. Per chi avesse dubbi in merito al genere, quantomeno ibrido rispetto al romanzo tradizionale di parola, Petrocchi conferma che l'opera è stata considerata ammissibile «per il valore letterario che ha qui la parola», indipendentemente quindi dalla presenza di immagini. «In passato sono stati accettati romanzi in versi, chissà il futuro che cosa ci può riservare». Esordienti al Premio anche le Edizioni Paoline, con la storia dell'ergastolano protagonista di Riscatto, del giornalista e scrittore siciliano Melo Freni, mentre pullulano anche piccolissimi editori in cerca di visibilità come La Lepre, Acar, Il Papavero, Biblioteca dei Leoni, Book Sprint con autori magari già noti come Dario Voltolini. Tra i 14 nuovi Amici della Domenica, oltre a Walter Siti grazie alla vittoria del 2013, il ministro della Cultura Dario Franceschini e lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco.

Ferrara, iI nuovo listone del PD a soli 114 mln di Euro...

Ferrara 500 anni fa non era New York ma era la casa della Corte Estense. Per svelare curiosità e dettagli inediti della vita e dei palazzi dei signori estensi prima della rivoluzione urbanistica della fine del XV, la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna e il Comune di Ferrara hanno organizzato due mostre intitolate “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città”.

Le mostre svelano i risultati delle indagini archeologiche realizzate nell’ambito del Programma Speciale d’Area sottoscritto tra Comune e Regione Emilia Romagna. A tirare le somme di questi 6 anni di lavoro non poteva che essere l’assessore comunale ai Lavori Pubblici. “Il Psa è iniziato alla fine della passata legislatura ma si è pienamente sviluppato nel corso di questa legislatura – spiega Aldo Modonesi – con interventi di riqualificazione conservativa che hanno cambiato il volto del nostro centro storico per un investimento di 14 milioni di euro, metà finanziati dalla Regione e metà dal Comune”. Gli interventi di riqualificazione hanno interessato le principali vie del centro, in modo particolare il reticolo del comparto Duomo, corso Martiri della Libertà, Galleria Matteotti, via degli Angeli, via Ragno e via Cortevecchia ma erano compresi nel programma anche la valorizzazione della residenza municipale , il recupero dei magazzini Savonuzzi di via Darsena, il restauro del Baluardo dell’Amore e il consolidamento delle mura.


Oltre a gongolare per gli interventi promossi dall’amministrazione comunale dal 2008 a oggi, Modonesi ha anche fatto anche il punto dell’attuale situazione del cantiere di piazza Trento Trieste. “Oggi riapriamo piazza Trento, per Trieste manca ancora un po’ – scherza l’assessore, riferendosi all’apertura di questo pomeriggio della prima fetta di piazza fino all’altezza del campanile. “Comunque i cantieri proseguono spediti, anzi sono quasi in anticipo – conclude Modonesi – dato che la pavimentazione è completa per due terzi”.


Tutti questi lavori di riqualificazione nel centro storico hanno consentito di realizzare una serie di indagini e scavi archeologici che hanno aiutato a comprendere meglio il complesso sistema delle residenze estensi. “La mostra nasce dal desiderio di mostrare i risultati di 10 anni di lavoro che, anche se non appariscenti, hanno portato una nuova immagine della città” conferma Angela Ghiglione, l’architetto che ha curato i cantieri. Ma, accanto agli operai, hanno lavorato anche gli archeologi della Soprintendenza. “Dopo l’intervento a cuore aperto nel centro storico – spiega Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna e curatrice della mostra – è arrivato il momento di divulgazione dei reperti alla cittadinanza”.... C  ESTENSE COM

Matteo Renzi? Una Stampante 3D..per liberare l'Italia.

 

Rome 2.0Renzi: «Avanti come un rullo, martedì Def» | VD




Il premier Matteo Renzi in tv a "Otto e mezzo" intervistato da Lilli Gruber anuncia: «Martedì presenteremo il Def, ». Per il taglio dell'Irpef, spiega, «la stragrande maggioranza dei denari - aggiunge il presidente del Consiglio - verrà dalla cosiddetta revisione della spesa, che non è solo un taglio dei denari ma un cambio della pubblica amministrazione».
E intanto, a 40 giorni dal giuramento, un sondaggio di Demopolis il 57% degli italiani esprime un giudizio positivo sul presidente....   http://www.unita.it/politica/renz-tv-riforme-irpef-spending-review-berlusconi-senato-scuola-1.561392


8 Artisti a Salerno, a c. di Marcello Francolini, con Antonella Pagnotta...

8 ARTISTI VENTO SALERNOCOMUNICATO STAMPA “Otto Artisti”.

(Sabato 5 Aprile ore 18.00 -30 Aprile 2014)

Con un rinnovato omaggio alla Cultura del nostro territorio, sabato 5 aprile 2014, alle ore 18.00
presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno -Via Mercanti, 63 -Salerno, sarà inaugurata la mostra
“Otto Artisti”.

Angelo Marra; Dario Di Sessa; Antonella Gorga; Pio Peruzzini; Lucio Afeltra; Pasquale
Napolitano; Vittorio Pannone; Antonella Pagnotta.

8 Artisti in Mostra


8 artisti in mostra è un piccolo plotone arruolato a cento anni dalla Grande Guerra. Dopo un secolo, l’arte e gli artisti devono farsi carico di questa
memoria storica.
Nel caso, però, specifico dell’Evento non ci interessa la retorica dell’argomento, quanto più il poter ragionare, sull’immaginario odierno,
sull’inconscio collettivo lasciando liberi gli astanti di riflettere sui possibili ricorsi di quel fatale 1914, oggi, nel 2014.
Questi otto artisti sono qui riuniti a rappresentare una “mediazione possibile” tra la storia e la vita, tra la memoria e la percezione, tentando così di
stabilire un “continuum”. Lo stesso numero 8 è quest’infinito, che mai inizia e finisce: l’arte che è un perpetuo, tra l’essere e il suo intorno. E l’8 è
anche la vittoria.


In un momento storico come quello odierno dove l'economia ha spodestato la politica, subiamo una ipermonetarizzazione dei valori in tutti gli aspetti
della società. Il volto attuale del Capitalismo è la “crisi perpetua” che genera reazioni di nazionalismo esasperato, nativismo, ricerca fanatica della
società perfetta. In questo quadro, la recente questione della Crimea fa vacillare la tenuta stessa
dell’Europa.

Detto questo, il sottoscritto e gli 8 artisti sono convinti che non è con le labili barriere d’una presunta scientificità o d’una presunta logicità degli
eventi o dei giudizi, che l’uomo potrà difendersi dall’assalto dell’irrazionale, dell’onirico, dell’inconscio; anzi è accettando la condizione di
instabilità e indeterminatezza che potrà farsi strada una concezione del mondo che attinga maggiore forza e maggiore chiarezza proprio dalla
constatazione del potere di “un pensiero per immagini”. La volontà che è a valle di queste operazioni artistiche è il recupero dell’immaginario, inteso
come diverso atteggiamento interpretativo del nostro Dasein, del nostro in der Welt sein, che si contrapponga alle frigide categorie d’una “dittatura
della ragione”. Con “8 artisti in mostra”, sostituiamo una forma di pensiero astrattamente concettuale con una forma sensitivamente immaginifica:
Pio Peruzzini stimola l’inconscio percettivo, indagando nella morfologia segnica dell’apparenza organica; trasformando le doline del Carso in un
occhio vigile. Ponendovici innanzi si aprono sguardi siderali.
La radura di Antonella Pagnotta è un luogo dei sensi che odora, che gusta, che ascolta, che tocca; dove la disfunzione prospettica crea un fuori-
luogo, dove la materia si intrinseca e s’illumina, e, modificata dal tempo e dallo spazio è costretta a ritornare all’inizio del tutto: il corpo.
Per Vittorio Pannone la memoria è un’attività continuamente riformulabile, un pre-giudizio apparentemente inciso su marmo, è in realtà una scritta
su cartone. Effimero. Una croce, una grande guerra sta lì come puro segno destinato a decomporsi riaprendo la possibilità del “ritorno”.
Pasquale Napolitano ricostruisce una conflagrazione di pixel in un dirupo virtuale, in cui la bellezza tecnologica ammalia le retine anestetizzando
l’attenzione verso la morte. Morte del corpo come conseguenza dell'asservimento totale alla visualità che escludendo gli altri sensi ci rende dimentichi
della vera essenza dell'uomo.
Per Dario di Sessa la questione tocca l’osservabilità; il reale è qui spogliato di qualsiasi sovra-pensiero costringendo gli astanti a un’austerità che non
inaridisce, ma trascende, dal fugace, dall’inaspettato, dal quotidiano.
Per Lucio Afeltra, sono segni indecifrabili giacché avvertono la paura -dell’artista o dell’astante?-di perdere il senso del mondo, smarrendo via via il
significato a discapito del significante, della forma senza contenuto, di una società senza alcun termine di rappresentabilità linguistica. Untitled!
Antonella Gorga si presenta con un’immagine della sussistenza, dove l’esempio viene determinato da un ritorno alla semplicità che proprio per
questo diventa antica; l’azione è solo un sostrato della realtà ritornando così ad essere parte sostanziale di una verità non più estranea al mondo.
Angelo Marra ci riporta anche lui in una realtà del segno che non sembra più appartenere al presente; la sua visione della tragedia si estrania
dall’emotivo, riappropriandosi invece di un tratto quasi infantile che lascia perplesso chi, ignaro, si ponga difronte senza liberarsi dalle sue certezze.
Abbiamo detto già della numerologia dell’8: la vittoria, non sarà quella di schierarsi da un campo o dall’altro, questo appartiene alla storiografia, ma
bensì di partecipare a quell’esser-ci, che è la distanza stessa tra il qui, questa mostra, questi artisti, queste opere e il lì di quei cannoni, di quegli eroi,
di quei morti.

Mostra a cura di Marcello Francolini.

Inaugurazione mostra sabato 5 Aprile 2014 ore 18.00 – Pinacoteca Provinciale di Salerno, Via
Mercanti, 63 – Salerno.

La mostra sarà visitabile fino al 30 aprile 2014 dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore

19.45.
Tutti gli artisti saranno presenti all'inaugurazione.

Organizzazione: Fornace Falcone.

Trans Art: Vitaldix tour non stop a Brindisi

Sabato 5 aprile 2014, alle ore 18, presso la Sala Convegni di Palazzo Granafei-Nervegna, via Duomo, BRINDISI, avrà luogo l’inaugurazione del macro-evento: I LINGUAGGI DELLA SPERIMENTAZIONE (5 aprile / 4 maggio)


 


L’evento é patrocinato dal Pres.te Giunta Regionale della Puglia, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dall’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, dalla Città di Brindisi e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi.


 

 


 

Rosa Lussuria / Body Writer


 

Vitaldo Conte con Laura Baldieri e Tiziana Pertoso


Ferrara avantgarde: Alfonso Santimone al Jazz Club

Lunedì 7 aprile (ore 21.30), per un nuovo appuntamento firmato Happy Go Lucky Local, a calcare la scena del Jazz Club Ferrara saranno le visionarie sonorità di Thrill, trio del pianista e compositore Alfonso Santimone completato da Danilo Gallo al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria.


Giunto in vetta alla classifica degli ultimi Jazzit Awards come miglior tastierista italiano, Alfonso Santimone si contraddistingue per spiccate doti tecniche, sconfinata creatività e un tocco assolutamente personale che lo rendono una delle figure più interessanti dell’attuale panorama jazzistico italiano..... C  ESTENSE COM

Birthday in the future (*to Sylvia Forty, space poetry)

Silvia F. on the sun  Visual Poetry_0001

* (Sylvia Forty " ...Datemi le ali del piacere per conquistare l'estasi senza gravità..")

" We futurists have years 105 years

Welcome Webcam Wordl 5.7  renaissancethe female space poetry, the light light of the moon

WWW SylviaForty  the italian dolly on the silicio-enterprise

we are forever young evergreen, from here to eternity

from earth to moon to mars on the sun, life 2 software in the Mars 2 out of the Sun 2

from here to eternity we are evergreen forever young

Because

Noi siamo nati nel Futuro!

A day the humanity ..live on the Sun!

*Robytron

**S.F.  autrice de Biancaneve a New York  (Este Edition); in AA.VV. Libro Manifesto Nuova Oggettività (Heliopolis) e AA.VV. Al di là della destra e della sinistra..(La Carmelina)

VIDEO FUTURISMO 2009 MOON GIRL

8 ARTISTI a Salerno, a c. di Marcello Francolini

8 ARTISTI VENTO SALERNO


COMUNICATO STAMPA "Otto Artisti".



(Sabato 5 Aprile ore 18.00 -30 Aprile 2014)
Con un rinnovato omaggio alla Cultura del nostro territorio, sabato 5 aprile 2014, alle ore 18.00
presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno -Via Mercanti, 63 -Salerno, sarà inaugurata la mostra
"Otto Artisti".
Angelo Marra; Dario Di Sessa; Antonella Gorga; Pio Peruzzini; Lucio Afeltra; Pasquale
Napolitano; Vittorio Pannone; Antonella Pagnotta.


8 Artisti in Mostra

8 artisti in mostra è un piccolo plotone arruolato a cento anni dalla Grande Guerra. Dopo un secolo, l'arte e gli artisti devono farsi carico di questa memoria storica.
Nel caso, però, specifico dell'Evento non ci interessa la retorica dell'argomento, quanto più il poter ragionare, sull'immaginario odierno, sull'inconscio collettivo lasciando liberi gli astanti di riflettere sui possibili ricorsi di quel fatale 1914, oggi, nel 2014.
Questi otto artisti sono qui riuniti a rappresentare una "mediazione possibile" tra la storia e la vita, tra la memoria e la percezione, tentando così di stabilire un "continuum". Lo stesso numero 8 è quest'infinito, che mai inizia e finisce: l'arte che è un perpetuo, tra l'essere e il suo intorno. E l'8 è
anche la vittoria.
In un momento storico come quello odierno dove l'economia ha spodestato la politica, subiamo una ipermonetarizzazione dei valori in tutti gli aspetti della società. Il volto attuale del Capitalismo è la "crisi perpetua" che genera reazioni di nazionalismo esasperato, nativismo, ricerca fanatica della
società perfetta. In questo quadro, la recente questione della Crimea fa vacillare la tenuta stessa
dell'Europa.
Detto questo, il sottoscritto e gli 8 artisti sono convinti che non è con le labili barriere d'una presunta scientificità o d'una presunta logicità degli eventi o dei giudizi, che l'uomo potrà difendersi dall'assalto dell'irrazionale, dell'onirico, dell'inconscio; anzi è accettando la condizione di instabilità e indeterminatezza che potrà farsi strada una concezione del mondo che attinga maggiore forza e maggiore chiarezza proprio dalla constatazione del potere di "un pensiero per immagini". La volontà che è a valle di queste operazioni artistiche è il recupero dell'immaginario, inteso
come diverso atteggiamento interpretativo del nostro Dasein, del nostro in der Welt sein, che si contrapponga alle frigide categorie d'una "dittatura della ragione". Con "8 artisti in mostra", sostituiamo una forma di pensiero astrattamente concettuale con una forma sensitivamente immaginifica:
Pio Peruzzini stimola l'inconscio percettivo, indagando nella morfologia segnica dell'apparenza organica; trasformando le doline del Carso in un occhio vigile. Ponendovici innanzi si aprono sguardi siderali.
La radura di Antonella Pagnotta è un luogo dei sensi che odora, che gusta, che ascolta, che tocca; dove la disfunzione prospettica crea un fuori-luogo, dove la materia si intrinseca e s'illumina, e, modificata dal tempo e dallo spazio è costretta a ritornare all'inizio del tutto: il corpo.
Per Vittorio Pannone la memoria è un'attività continuamente riformulabile, un pre-giudizio apparentemente inciso su marmo, è in realtà una scritta su cartone. Effimero. Una croce, una grande guerra sta lì come puro segno destinato a decomporsi riaprendo la possibilità del "ritorno".
Pasquale Napolitano ricostruisce una conflagrazione di pixel in un dirupo virtuale, in cui la bellezza tecnologica ammalia le retine anestetizzando l'attenzione verso la morte. Morte del corpo come conseguenza dell'asservimento totale alla visualità che escludendo gli altri sensi ci rende dimentichi
della vera essenza dell'uomo.
Per Dario di Sessa la questione tocca l'osservabilità; il reale è qui spogliato di qualsiasi sovra-pensiero costringendo gli astanti a un'austerità che non inaridisce, ma trascende, dal fugace, dall'inaspettato, dal quotidiano.
Per Lucio Afeltra, sono segni indecifrabili giacché avvertono la paura -dell'artista o dell'astante?-di perdere il senso del mondo, smarrendo via via il significato a discapito del significante, della forma senza contenuto, di una società senza alcun termine di rappresentabilità linguistica. Untitled!
Antonella Gorga si presenta con un'immagine della sussistenza, dove l'esempio viene determinato da un ritorno alla semplicità che proprio per questo diventa antica; l'azione è solo un sostrato della realtà ritornando così ad essere parte sostanziale di una verità non più estranea al mondo.
Angelo Marra ci riporta anche lui in una realtà del segno che non sembra più appartenere al presente; la sua visione della tragedia si estrania dall'emotivo, riappropriandosi invece di un tratto quasi infantile che lascia perplesso chi, ignaro, si ponga difronte senza liberarsi dalle sue certezze.
Abbiamo detto già della numerologia dell'8: la vittoria, non sarà quella di schierarsi da un campo o dall'altro, questo appartiene alla storiografia, ma bensì di partecipare a quell'esser-ci, che è la distanza stessa tra il qui, questa mostra, questi artisti, queste opere e il lì di quei cannoni, di quegli eroi,
di quei morti.
Mostra a cura di Marcello Francolini.
Inaugurazione mostra sabato 5 Aprile 2014 ore 18.00 – Pinacoteca Provinciale di Salerno, Via
Mercanti, 63 – Salerno.

La mostra sarà visitabile fino al 30 aprile 2014 dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore
19.45.
Tutti gli artisti saranno presenti all'inaugurazione.

Organizzazione: Fornace Falcone.

venerdì 4 aprile 2014

La Parola inascoltata dei Geologi

*da METEOWEB

L’Italia e’ sempre piu’ a rischio di disastro sismico. Dal 1861 a oggi nel nostro Paese ci sono stati 34 disastri legati a terremoti, praticamente uno ogni 5 anni. La ‘colpa’ e’ della mancanza di preparazione di un territorio dove si costruisce troppo e male, della non adeguatezza degli edifici, della disattenzione, della malafede e della poca informazione.
Questo l’allarme lanciato dai geologi italiani riuniti questa mattina a L’Aquila, a 5 anni dal sisma del 6 aprile 2009.
ADVERTISEMENT“Bisogna distinguere tra pericolosita’ e rischio”, spiega Luca Valenzise, sismologo responsabile del Progetto Abruzzo. “La pericolosita’- spiega- e’ un fattore naturale. Ma se in un territorio come il nostro si continua a costruire, cementificare, aumentare la concentrazione di persone, l’esposizione a quella tipologia di pericolosita’ produce un aumento del rischio”.

terremoto 6aprile abruzzoSecondo Valenzise, l’Italia ha un patrimonio edilizio storico che comprende oltre il 62% del costruito attuale. Ció vuol dire che circa 2 terzi degli edifici del nostro paese sono fuori dalla normativa antisismica. Purtroppo, peró, queste sono informazioni che difficilmente arrivano alla gente e sono poco tenute in considerazione dalle amministrazioni se non dopo il verificarsi di eventi catastrofici.
“In Abruzzo la percezione del rischio sismico tra la popolazione e’ aumentata di circa il 15% dopo la tragedia del 6 aprile 2009″ spiega Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi. Eppure e’ indubbio che il disastro nel capoluogo abbruzzese sia dipeso anche dalla scarsa attenzione nella costruzione e manutenzione delle case in un’area sismica.
Nella cosiddetta ‘zona rossa’ del centro de L’Aquila e’ facile vedere palazzi “seduti su loro stessi, edifici che hanno espulso i piloni portanti, questo dipende dal terrirorio ma evidenzia anche problemi strutturali”, spiegano i geologi.,,,C   METEOWEB

Ferrara, echi del tempo al Museo Archeologico

“Il passato vive nella mani di chi lo eredita”. Con questo slogan gli antichi uomini che hanno abitato la nostra terra si risveglieranno domenica 6 aprile dalle 16 alle 19.30 nella cornice del museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Dieci epoche diverse, quindici gruppi storici, cento rievocatori e un archeologo raccontano un’unica storia che attraversa il tempo nell’arco di circa 7 mila anni.

Proprio “Echi del Tempo” è il titolo della manifestazione che per la prima volta a Ferrara mette in fila le varie civiltà che si sono succedute sul nostro territorio, dal Neolitico al Rinascimento, dando voce alla genti dell’Età del Bronzo e della prima età del Ferro, agli etruschi, ai veneti, ai celti, ai romani e ai longobardi, per poi concludersi nel momento di massimo splendore delle corte estense, quando fu costruito lo stesso palazzo Costabili che ospita l’evento.

Con la regia e direzione artistica di moroventi.com, gli spettatori verranno accompagnati in questo viaggio da chi ogni giorno contribuisce alla scoperta e alla ricostruzione della nostra storia. Sarà infatti la voce dell’archeologo della Soprintendenza Valentino Nizzo, ideatore della manifestazione, ad aprire le porte del tempo evocando i nostri antenati e svelando in che modo un semplice oggetto può esprimere un’eredità che non conosce età..... C ESTENSE COM

Beppe Grillo contro la Vecchia Europa estinta

velociraptor.jpgSi sono concluse a mezzanotte di ieri le votazioni on line per eleggere i candidati del Movimento 5 Stelle alle elezioni Europee. Al secondo turno avete votato in 33300 esprimendo 91245 preferenze.

Ecco l'elenco dei candidati diviso per circoscrizione (clicca e guarda)

giovedì 3 aprile 2014

Vittorio Sgarbi: elogio della sicurezza postsismica

Sgarbi photo«E se avesse avuto ragione Sgarbi?». È la domanda lasciata in eredità ai convenuti del convegno “Distruzione del Simbolo. La Spiritualità dei luoghi e il ruolo della religione nella loro salvaguardia e il mantenimento della continuità in seguito ad un evento catastrofico" che si è tenuto durante il Salone dell'Arte del restauro e della conservazione in svoglimento presso i padiglioni di Ferrara Fiere e congressi.

E lo spunto alla riflessione è venuto proprio dallo stesso Vittorio Sgarbi che durante il convegno è intervenuto riproponendo a distanza di mesi dalle prime prese di posizione polemiche in tema di demolizioni ed abbattimenti di monumenti storici civili e religiosi, i dubbi e le perplessità che già nutriva di fronte alla celerità, a suo dire a volte immotivata, con la quale si decise di abbattere monumenti senza che questi rappresentassero un vero pericolo per la cittadinanza».

«Non mi è ancora chiaro - continua Sgarbi nel suo intervento parlando del palazzo municipale di Sant'Agostino - dopo più di un anno dall'abbattimento del Comune, la logica con la quale ci si è privati di un luogo così importante per un territorio, sul quale lo stesso critico dichiara che non metterà più piede dopo la violenta reazione dei cittadini, in cambio di nulla. Quando - continua Sgarbi - è provato che non vi è struttura che non possa essere resa sicura se non funzionale, almeno da lasciare ai posteri, come documento degli eventi».

E non è tenero nemmeno nei confronti del ministero , Sgarbi, quando dichiara «scandaloso che a distanza di quasi due anni dal sisma, ancora oggi, la Chiesa di San Paolo in Ferrara sia totalmente inagibile e non minimamente fruibile per i cittadini della città estense "...... C   http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2014/03/28/news/sgarbi-protagonista-fa-subito-discutere-al-restauro-in-fiera-1.8945506

Ferrara: Meeting tra arte professione e scuola a cura di Nedda Bonini

 

Comunicato stampa


 

Domenica 6 Aprile, dalle ore 15 - Ferrara, Porta degli Angeli


 

 Progetto culturale ed espositivo di Nedda Bonini


 

Incontro sul tema


 

Come interagiscono fra loro ricerca artistica, professione e insegnamento”


 

Domenica 6 aprile, alla Porta degli Angeli di Ferrara, a partire dalle ore 15, si terrà un incontro con docenti delle Accademie di Belle Arti e con professionisti dell’arte e della cultura,sul tema: “Come interagiscono fra loro ricerca artistica, professione e insegnamento”, a corollario della mostra/progetto “PROF. ► NO PROF (it)”, a cura di Nedda Bonini, che ha presentato a Ferrara una serie di iniziative che, ormai da alcuni anni, la vedono impegnata in prima persona, in Italia e all’estero, insieme a colleghi ed allievi.


 

Anche l’incontro, come l’esposizione, vorrebbe contribuire a riflettere su come il lavoro creativo influenzi e modifichi la nostra vita, come le nostre passioni, il nostro essere primario, la nostra identità interagiscano a tal punto con la dimensione del lavoro, e dell’insegnamento in particolare, da diventare un’unica cosa, innescando un processo di compenetrazione sempre più profondo, quasi di identificazione, fra aspetto personale e aspetto sociale della nostra esistenza.


 


 

Parteciperanno al dibattito: Nedda Bonini (Accademia di BB AA di Bologna), Chiara Giorgetti (Accademia di BB AA di Milano - Brera), Massimo Arduini (Accademia di BB AA di Roma), Paola Babini (Accademia di BB AA di Bologna e Ravenna).


 

In particolar modo tutti loro presenteranno al pubblico l’esperienza maturata attraverso i progetti attualmente in mostra alla Porta degli Angeli, realizzati con gli studenti, ma anche con il coinvolgimento di figure esterne, provenienti dall’ambito del privato, che si distinguono per la curiosità e il desiderio di sperimentare una relazione fra il mondo del lavoro e la dimensione artistica e dell’insegnamento, sulle basi di un sentire condiviso.


Queste, in sintesi, le singole sezioni della mostra, che in parte saranno argomento dell’incontro previsto per domenica 6 Aprile:


Progetto da>verso e collana coincidenze


 

Avviati nell’a.a. 2011-12, presso l’Accademia di Milano-Brera, da Chiara Giorgetti, insieme ai docenti: Paolo Di Vita, Margherita Labbe, Anna Mariani e Italo Testa, per promuovere la conoscenza della poesia contemporanea e l’interazione fra opere visive e letterarie. In mostra alcuni dei multipli d’arte della collana “coincidenze”, che mette a confronto testi poetici inediti e opere grafiche realizzate da docenti, studenti selezionati e artisti italiani e internazionali invitati per l’occasione.


In mostra opere degli Artisti: Massimo Arduini, Silvia Bertolamei, Antonella Besia, Nedda Bonini, Italo Chiodi, Manuel D’Onofrio, Renato Galbusera, Chiara Giorgetti, Margherita Labbe, Chiara Lupi, Kaori Miyayama, Gianluca Murasecchi, Federica Pamio, Laura Panno, Paolo Parisi, Giorgia Ramunni, Federico Rizzo, Sally Viganò; con i Poeti: Elisa Biagini, Silvia Bre, Alessandro Broggi, Franco Buffoni, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Matteo Fantuzzi, Bruno Galluccio, Luisa Pianzola, Laura Pugno, Stefano Raimondi, Andrea Temporelli, Italo Testa, Jean-Charles Vegliante.


 

Progetto LiberoLibroEssegi


 

Prende il via nel 2006, su iniziativa della docente Paola Babini in collaborazione con Patrizia Dal Re, direttrice della casa Editrice Essegi di Ravenna. Gli studenti sono invitati a rimanipolare e “riciclare” dei libri fuori edizione che la casa editrice mette a disposizione per dare ad essi una seconda vita, trasfigurarli in “oggetti” d’arte, trasformarli in pezzi unici che reinterpretano la propria funzione e il proprio contenuto, facendone, talvolta, qualcosa che diventa totalmente altro da sé. L’iniziativa, che per la maggior parte coinvolge giovani artisti impegnati nei diversi corsi di studio, prevede anche la partecipazione di artisti già affermati, in questo caso soltanto su invito, che si mettono in relazione con le giovani generazioni in un continuo scambio di idee, modalità, emozioni.


 

In mostra opere di: Massimo Arduini, Alessandra Banfi, Francisco Barahona Franco, Giulia Belcastro, Antonella Besia, Alessandra Bilotta, Sérgio Campelo, Daniel Cardeira, Lucia Casavola, Federica Casoli, Valeria Castellani, Pedro Dutra, Rui Freitas Ferreira, Chiara Giorgetti, Lauro Giovanetti, Alexandra Gomes Moraes, Susana Jodra, Ovidio Leuce, Kaori Miyayama, Stefano Mosena, Giorgia Ramunni, Inês Rodrigues Soares, Tiziana Santoli, Silvia Ungaro, Maria Inês Vera-Cruz Pinto, Nazli Tahvili, Cristina Volpi, Valentina Zampedri, Martina Zena.


Progetto Poesia / Poetica

 

Nasce come proposta didattica per l’a.a. 2013-14, rivolta agli studenti del corso di Editoria d’Arte che Bonini tiene all’Accademia di Belle Arti di Bologna, con l’obiettivo di interpretare la poesia attraverso la creazione di opere di arte grafica. L’idea si ricollega alla biennale rassegna di poesia “La Zattera dei Poeti”, organizzata presso la Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo, alla quale parte delle opere realizzate parteciperanno. Anche in questo caso si tratta di libri d’artista, ma è un’evoluzione rispetto al lavoro che tradizionalmente viene proposto agli studenti. Oltre a produrre un primo libro ispirato ad un poeta a scelta, originale ma con alcuni limiti formali, ogni artista è poi tenuto a trasformare il volume originario dell’opera poetica scelta in un cosiddetto altered book, un vero e proprio libro oggetto, senza più alcun limite di forma, di tecnica e di stile.


 

In mostra opere di: MariaChiara D’Augusta, Samira Khaledi, Olga Mazyarkina, Violeta Noy Millat, Maria-Claire Nun, Andrea Sabiucciu, Elisa Simoncelli, Huang Yuyi.


 

Progetto Poètica Códex


 

Nasce nel 2012 a Barcellona come gruppo ed omonimo progetto di artisti spagnoli che operano nella creazione di forme originali di libri d’artista, al fine di commentare e diffondere le opere dei poeti classici e contemporanei di lingua catalana. In un secondo tempo il progetto diventa transnazionale, con l’ingresso delle artiste e docenti Candini e Bonini. Ogni anno gli artisti lavorano su alcuni poeti scelti, realizzando tre opere in forma di edizione omogenea, o variabile, oppure tre libri disomogenei tra loro. Le opere diventano il corpus di una esposizione e il fulcro di attività e scambi culturali di vario tipo. In mostra alcuni dei libri realizzati da Nedda Bonini.


 

Progetto Pereživànie


 

Ideato da Chiara Giorgetti, propone una singolare indagine sul mestiere e sulla funzione dell’artista, ispirandosi al metodo di recitazione sviluppato da K.S. Stanislavskij, basato sull’approfondimen-to psicologico del personaggio. Come l’attore anche l’artista è al centro del processo creativo con il compito di essere se stesso. Il progetto si è recentemente concretizzato in una mostra presso la Sartoria Teatrale Fiorentina di Massimo Poli, presente a Firenze sin dal 1860. Agli artisti invitati è stato richiesto, in qualità di “professionisti dell’arte”, di dialogare con gli oggetti e gli arredi del luogo in un percorso espositivo pensato per sottolinearne il ruolo di laboratorio di idee. Nedda Bonini ha presentato, e ripropone qui alla Porta degli Angeli, Le anime del luogo, un libro d’artista realizzato a partire da immagini e ritratti ricamati su acetato.


 

L’abbraccio di un albero - opera realizzata per S.P.L.A.S.H Land art al Furlo


 

Progetto ideato da Nedda Bonini (artista) e Andrea Pavinato (musicista), a partire da quando si accostarono alla Musica delle Piante e ne fecero da subito un obiettivo importante della propria ricerca artistica e personale, con l’intento di sollecitare una maggior sensibilità e una più profonda consapevolezza dell’importanza del nostro rapporto col mondo vegetale. Nel suono delle piante gli artisti hanno individuato diverse modalità di fusione dei rispettivi percorsi di ricerca, tanto da arrivare a concepire insieme l’intervento di land art che vediamo proposto in mostra attraverso gigantografie e filmati. L’opera originale è installata alla Gola del Furlo - PU, presso la Casa degli Artisti, di Andreina De Tomassi e Antonio Sorace, residenza creativa basata sulla condivisione e lo scambio fra artisti.


 

Negli orari di apertura della mostra vengono proiettati alcuni video collegati ai diversi progetti, realizzati a cura dei docenti, un video di Lauro Giovanetti (Segno&Suono) dedicato alla “Musica delle Piante” e il video “Pereživànie”, girato da Lenny Samperi.


 

Domenica 6 aprile dalle ore 15


 

Come interagiscono fra loro ricerca artistica, professione e insegnamento


 


 

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PROGRAMMA


 

Ore 15 Saluto delle Autorità: Girolamo Calò, presidente Circoscrizione 1 - Comune di Ferrara


 

Ore 15.15 Nedda Bonini, Il progetto “Prof.no Prof (it)”


 

PROFessore” e “PROFessionista” hanno una stessa radice, crescono nello stesso ceppo e si


 

esprimono e ramificano in un percorso comune che, nelle attività creative, non può prescindere da


 

un processo di autocoscienza e porta insito il concetto vocazionale di no profit. Bonini presenta


 

come è nato il progetto espositivo e le sezioni di cui si compone.


 

Ore 15.45 Paola Babini, Osservatorio giovani: dalla didattica alla professione


 

La docente dell’Accademia di Bologna e Ravenna presenterà la sua esperienza, in particolare


 

l’attività di coordinatrice a Ravenna, che la vede impegnata nella promozione della specializzazio ne nel campo del mosaico.


 

Presenterà inoltre i volumi realizzati dalla casa editrice ravennate a testimonianza del progetto


 

LiberolibroEssegi, che documentano le opere realizzate dalla fine del 2011 ad oggi.


 


 

Ore 16.15 Chiara Giorgetti, Archivio temporale


 

Nella professione di docente d’arte la trasmissione del sapere artistico non discerne tra l’esperienza


 

e la teoria e spesso l’impegno didattico e quello professionale/artistico si intersecano. Negli anni le


 

esperienze strettamente collegate alle due funzioni sono molteplici ed evidenziano come, tenerle


 

separate spesso risulta impossibile.


 


 

Ore 16.45 Massimo Arduini, Riciclo Editoriale, Didattica e Cultura. Da LiberoLibroEssegi a Camera


 

Book: docenza come esperienza “all-out”


 

Un percorso fra serio e faceto del lavoro svolto negli ultimi anni su grafica, libro, riciclo, poesia e


 

rapporto con gli studenti. Anche loro come i docenti spesso sono all-out. La produzione e quanto è


 

successo in questi anni si divide, quindi e inevitabilmente si confonde, anche fra lavoro individuale


 

(del professore) e interazione con la vita accademica. Il rapporto con gli studenti diventa


 

fondamentale per entrambe le parti. E c'è una grande responsabilità nella relazione con i giovani e


 

Nella gestione, ogni anno, di qualche centinaio di persone/studenti.


 


Progetto culturale ed espositivo di Nedda Bonini


 

Ferrara Porta degli Angeli Rampari di Belfiore, 1 -29 marzo 8 aprile 2014


 

Orario: tutti i giorni 10.30 > 12.30 e 15 > 18 - Ingresso libero


 

Domenica 6 aprile dalle ore 15:


 

Incontro sul tema “Come interagiscono fra loro ricerca artistica, professione e insegnamento”


 

Partner organizzativi: Nuovecarte, ST.ART.47, Legatoria Antolini.


 

Matteo Renzi postObama in Italia!

Renzi enewsValori e ideali comuni con gli Stati Uniti". L'atteso bilaterale a Villa Madama a Roma tra il premier Matteo Renzi e il presidente americano Barack Obama, inizia quando sono passate le 15, con un lieve ritardo sulla tabella di marcia degli appuntamenti del numero uno della Casa Bianca in visita nella Capitale. Un'ora più tardi la conferenza stampa dei due leader.

"Obama per me e per la mia squadra è una fonte di ispirazione, un modello da imitare", esordisce il premier che poi ringrazia il presidente Usa per le sue parole di sostegno all'Europa nel discorso a Bruxelles: "L'Ue ha bisogno di riforme ma è anche il luogo della speranza per le famiglie", ha aggiunto. Poi ha concluso: "Noi vogliamo cambiare l'Italia perché siamo convinti che se cambiamo l'Italia diamo una mano a cambiare l'Europa", la promessa di Renzi secondo il quale il motto di Obama 'Yes, we can' "vale anche per noi".

"In Europa la crescita è ancora lenta e la disoccupazione alta", ha annotato Obama lodando il piano di riforme dell'esecutivo italiano: "Credo che Renzi abbia identificato alcune delle riforme strutturali che l'Italia deve compiere per essere più competitiva e avere più successo", ha affermato il presidente americano. "Io ho fiducia - ha proseguito - che lui potrà portare avanti l'Italia anche perché l'Italia è pronta ad andare avanti".

L'economia italiana e il semestre di presidenza europeo del nostro Paese al centro dei colloqui. Obama nella mattinata di giovedì ha incontrato prima papa Francesco in Vaticano e poi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale. Sul tavolo anche i tagli alle spese per la difesa - in particolare la riduzione nell'impegno d'acquisto di F35 - la condanna dell'ex capo dealla Cia in Italia, Robert Seldon Lady, per il sequestro dell'ex Imam di Milano, Abu Omar.

Affrontati anche i temi dell'immigrazione - come quello dell'operazione Mare nostrum nel Mar Mediterraneo - e quelli energetici. "L'economia italiana è in grado di affrontare gli impegni in Ucraina e anche una crisi energetica. Abbiamo sì un grande debito pubblico ma un risparmio privato 4 volte il debito e un avanzo primario. Non siamo la Cenerentola d'Europa, usciamo da una subalternità culturale", detto Renzi. Confermata poi l'azione comune sulla crisi ucraina concordata al vertice del G7.

Vicenda marò."Abbiamo parlato della vicenda dei due fucilieri della marina illegalmente trattenuti in India - ha raccontato Renzi in conferenza stampa -. Ho ringraziato il governo degli Usa per il supporto dato in questa fase di discussione internazionale e ho chiesto al presidente Obama di poter contare su un ulteriore appoggio e sostegno".

Robot Art by hPlus magazine

prankbot3000

Oslo, Norway -- A military grade "comedian robot", the Prankbot 3000, has escaped its black box confinement in a University of Oslo Computational Humor Laboratory. The robot is considered dangerous and readers are cautioned to report any sightings to law enforcement or military authorities at once and are advised not to approach the robot under any circumstances.

The Prankbot 3000 is based around a self optimizing artificial general intelligence system that optimizes a simple utility function. The comedian robot was the result of a joint project between the United States'  National Aeronautics and Space Administration (NASA), Defense Advanced Projects Agency (DARPA) and the European Space Agency (ESA).

The Prankbot originally was developed to entertain astronauts during long missions in space according to Dr. Håvard Spøk who runs the Oslo lab. "Space can be really boring, so we thought astronauts could use a few laughs." The goal of the project reportedly was to keep bored astronauts alert and high functioning during long term assignments on the International Space Station (ISS) where several recent accidents have been blamed on long term boredom and resulting inattention to controls.

A Russian astronaut who spent months aboard the ISS and declined to be named stated, "You can only play so many hands of rummy. And really, Chris Hadfield? That guy is just #$%! annoying. Shut up already."   C  http://hplusmagazine.com/2014/04/01/dangerous-comedian-robot-escapes-norwegian-research-lab/

Pd Ferrara sempre piu passatista...


Estense Com   * Mario Zamorani


Cosa c’è di nuovo a Ferrara? Proprio niente di niente.


Il Pd ferrarese è sempre più arroccato, organicistico, pervasivo e doroteo.


Ma c’è anche una sola persona che si stupisca di questo dopo 68 anni di governo dello stesso partito senza alternanza?


Prendiamo ad esempio la lista elettorale “Ferrara concreta” a sostegno del sindaco Tagliani. Sui media si è letto: sosteniamo Tagliani ma non siamo alleati del Pd. Questo assunto si inserisce nel filone del politicismo grottesco tipo “convergenze parallele” o “equilibri più avanzati” che hanno caratterizzato la storia democristiana. In questa lista, tra le altre, si trovano persone che fino a l’altro ieri erano tra i leader dell’opposizione a Tagliani: come non pensare al trasformismo opportunista di democristiana memoria inserito in un regime a carattere pervasivo? La logica è: facciamo tutti quadrato attorno a Tagliani, noi dorotei diciamo che qui nulla deve cambiare, mai; o per noi saranno dolori.


Ma è mai possibile che così tanti ferraresi si mettano ordinatamente in fila come gattopardi del “tutto cambi perché nulla cambi” secondo un criterio di “ragion di partito”, partito nei fatti ormai senza legami ideologici se non appunto quello del manteniamo il potere per il potere e continuino a votare sempre gli stessi per 68 anni di fila?


Il tutto condito da punte di insipienza istituzionale o, se si preferisce, di arroganza come il livello terribile della Sarracchiani che ieri ha contestato il presidente del Senato che si era permesso di criticare Renzi. Lo ha avvisato ricordandogli che era lì in quanto votato dal Pd. Non ho sentito una voce a richiamare il rispetto della differenza fra ambito politico, di parte, e ambito istituzionale. A “Ferrara concreta” c’è qualcuno così concreto che sia in grado di notare l’aberrazione grottesca, o se si preferisce arrogante, di quel richiamo? O per restare alle piccole cose ferraresi, c’è qualcuno che contesti la prassi dei partiti (Pd compreso, ma già, non è alleato) di spartirsi gli scrutatori nominando gli amici, invece di procedere al più democratico metodo del sorteggio fra tutti gli aventi diritto?


Mario Zamorani, candidato sindaco per Un’altra Ferrara

mercoledì 2 aprile 2014

Decadenza Bellezza - Commedia Sexy - Tom Perez - Molière - Geri ed Elliot su Cinquew News‏

Mercoledì 2 Aprile 2014

Tom Perez: raising the minimum wage to $10.10 will benefit about 28 million workers across the country
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/tom-perez-raising-minimum-wage-to-1010.html
CInqueW logo

Al Palazzo dei Principi di Correggio con gli allievi di Mechanè, suite da Il malato immaginario di Molière
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/al-palazzo-dei-principi-di-correggio.html

Il limite del nostro tempo è la decadenza della bellezza che diventa una "cosa buffa"
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/il-limite-del-nostro-tempo-e-la.html

La commedia sexy più esilarante dell’anno, Sexy Shop di Maria Erica Pacileo & Fernando Maraghini
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/la-commedia-sexy-piu-esilarante.html

Geri ed Elliot, Antitrust sospende l'attività diretta al recupero crediti con modalità scorrette
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/geri-ed-elliot-antitrust-sospende.html

10 arrestati dalla Guardia di finanza di Milano con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e corruzione
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/10-arrestati-dalla-guardia-di-finanza.html

7.1 million Americans have now signed up for private insurance plans through the new Health Insurance Marketplaces
http://cinquewnews.blogspot.it/2014/04/71-million-americans-have-now-signed-up.html

Ferrara, Tessarin vince il prestigioso Awards Fiof/Nikon per la fotografia.

ll fotografo ferrarese Vincenzo Tessarin ha ottenuto un importante risultato vincendo il Primo Premio Assoluto agli Awards Fiof/Nikon per la fotografia.

La manifestazione di premiazione si è tenuta sabato 29 marzo, durante la Convention annuale che si è svolta ad Orvieto, sede storica del Fiof, un’associazione di fotografi Professionisti, con associati in tutta Italia ed in Europa.


Tessarin ha ottenuto 4 Gold Awards, 9 Silver e 2 Bronze, vincendo la categoria Ricerca ed aggiudicandosi il premio finale.


Vincenzo Tessarin è un fotografo che svolge la sua attività a Ferrara, in via Cisterna del Follo: Cerimonie, Ritratto e Reportage. Gil piace la fotografia di viaggio, ha visitato diversi paesi africani ed asiatici, ed ha vissuto per 4 anni nella Repubblica Popolare Cinese. Sue immagini e reportage sono stati pubblicati su importanti riviste di viaggio e turismo.

L'isola che non esiste dell'Islam...

Il clima intellettuale anche nel mondo arabo-islamico sta certamente cambiando, ma resistono ancora concezioni che difficilmente verranno meno in tempi brevi: si tratta di un nocciolo duro, controverso, che appare ancora ineliminabile dal profondo sentire delle correnti più oltranziste della galassia islamica. Tra le idee che persistono nella mente di alcuni dei fautori della re-islamizzazione dell'Islam figura il rigetto del concetto stesso di stato moderno, ritenuto un prodotto della civiltà occidentale e come tale privo di quel senso universale che animava il Califfato, ma anche di quelle caratteristiche utopiche che, a fronte di una modernità non ben ancora decollata sul suolo arabo, fanno tuttora sognare un improbabile ritorno al passato: e tutto ciò generando mostri pericolosi. Una considerazione questa che ricorda da vicino analoghe esperienze culturali europee manifestatesi a partire del XVIII secolo, da Joseph de Maistre a Carl Schmitt, ad altri pensatori ostinatamente anti-moderni e adir poco reazionari. La corrente anti-modernista arabo-islamica, al pari di quella nostrana, rifiuta di fare i conti con la storia reale e di avviare un serio esame di coscienza sugli errori commessi: il vivere come gli antichi è solo una grottesca via d'uscita che invece di risolvere i problemi li aggrava. La grande questione del mondo arabo contemporaneo è invece quella democratica e soprattutto quella finalmente di una seria soluzione del problema sociale, elemento di squilibrio alla base di molte delle attuali tensioni e strumentalizzazioni del mondo arabo contemporaneo. Per fortuna il fiume inarrestabile della Storia non si ferma e, tra le sue luci e le sue ombre, il processo globale di trasmissione delle idee avanza comunque con il suo contributo di realismo pluralista, di giustizia e di libertà, in primo luogo quella di coscienza. L'Arabismo odierno non ha bisogno quindi di una forzata caricatura, buona solo per le ragioni di una cattiva politica, ma di una rinascita autentica di quei valori di cui il popolo arabo fu portatore nei momenti migliori, nel solco della grande tradizione dell'Islam classico. Agli Arabi non può non soccorre dunque la grande lezione di Ibn Khaldùn, che anticipando il divenire dei fenomeni della dialettica storica, intuì a tale riguardo le ragioni del declino morale e culturale del primo Arabismo, cogliendo i limiti di un modello destinato ad appesantirsi con tutti i rischi della degenerazione collettiva. E al recupero di questa lezione magistrale si muove con tenacia l'avanguardia araba dei nostri giorni.
Casalino Pierluigi, 22.01.2014

Biblioteca Gramsciana per l'eroe Emilio Coni di Sutri

L’Amministrazione Comunale di Ales, L’Associazione casa natale Antonio Gramsci e la biblioteca Gramsciana Onlus in collaborazione con la Regione Autonoma Sardegna, l’Istasac e l’Associazione Fitzcarraldo organizzano il 12 Aprile la giornata Commemorativa su Emilio Coni martire di Sutri.

Programma:

H. 9,30   Proiezione documentario " I Martiri di Sutri" di Dino Sanna.

H. 10,30 Targa commemorativa presso la casa natale di Emilio Coni.

H. 17,30 Convegno commemorativo saluti autorità

-Proiezione Documentario "I Martiri di Sutri"

-Aldo Borghesi (ISTASAC): "Sbandati, Militari sardi dopo l'8 settembre fra renitenza e la scelta"

-Giuseppe Manias: "Emilio Coni martire di Sutri"

-Intervento musicale di Maria Borghesi (Pianoforte)

Coordina Alberto Coni

La targa commemorativa è opera dell’artista alerese Massimo Spiga.

 

I MARTIRI DI SUTRI

Il mattino del 17 novembre 1943 da reparti delle SS tedesche furono catturati in territorio di Capranica (in provincia di Viterbo) 18 giovani avieri, sbandati in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo un rapido interrogatorio, furono portati su un autocarro in località Montefosco del vicino comune di Sutri. Fatti scendere, furono invitati a dirigersi verso un fosso. Mentre si incamminavano nella direzione indicata furono mitragliati alle spalle. I tedeschi non mancarono di sparare anche un colpo alla nuca a ciascuno di essi. Uno di loro riuscì comunque a salvarsi: Fernando Zuddas di Sardara (Cagliari), sebbene ferito, raggiunse una strada provinciale dove fu raccolto da due cittadini di Sutri; fu lui quindi a raccontare i particolari del massacro. Dei 17 caduti le salme finora identificate sono quelle di Piero Contini di Giuseppe da Oristano; Giuseppe Canu, di Serafina Canu di Dorgali; Giuseppe Deroma di Ambrogio da Osidda; Sebastiano Pinna, di Giovanna Pinna da Osidda. Di 10 militari  si conoscono i nomi ma non sono state identificate le salme: Mè Nino di Francesco; Mezzettieri Giovanni di Francesco; Cossiga Salvatorico di Pietro Luigi; Mulas G.  Battista fu G. Maria; Pilo Gavino di Gavino (tutti e cinque di Ploaghe); inoltre Barcellona Pietro di Priamo; Mereu Pasqualino di Antonio da Oristano nonché Piras Efisio di Giuseppe da Iglesias, Emilio Coni  e Salvatore Meloni.

Giancarla Parisi, Omegalfa The Nemesis Paradeigma, Milano

Studio legale Sutti, via Montenapoleone 8, dal 10 al 17 aprile, vernissage 10 aprile 18 a cura AIT, con interventi di Marcello Francolini, Graziano Cecchini Special Guest, Roby Guerra 

Giancarla Parisi... "Omegalfa "The nemesis paradeigma... Vuole esprimere quel misto di speranza e paura tipica degli "ultimi giorni dell' impero", quando tutti, più o meno consapevolmente, stanno traghettando attraverso quel periglioso tratto di mare che conduce verso una nuova e misteriosa epoca della nostra storia, che per la prima volta potrebbe diventare finalmente transumana e postumana, sperando altresì che non diventi inumana..."


Graziano Cecchini RossoTrevi "Arte è vita cosi fu definita l'avanguardia futurista…….il transumanesimo è la vita…la perfezione geometrica tra l'elemento uomo e la possibilità di continuare il percorso verso mete considerate impossibili….arte + meccanica + genetica=vita ecco come mi piace definire l'arte di Carla Rhapsody……basta soffermarsi sulle sue opere e riflettere"

Roby Guerra... "....la stessa tecnosibilla Giancarla Parisi (Carla Rhapsody) in modulazioni d'arte contemporanea anche 3D prossimo transumaniste, quasi perfetto microanello di Saturno, tra il segno/sogno multicolore pre-post-internet, sublime postmoderno


*segnalato da Luigi Sgroi