sabato 23 dicembre 2017

SCRITTO A MANO OVVERO IL BRIVIDO DELL'INCHIOSTRO E DELLA PENNA.

Come sembra crescere questo grido di dolore! E la richiesta arriva anche da sempre più numerosi ricercatori e appassionati della calligrafia, anzi della grafia, perché calligrafia già significa bella scrittura e non proprio soltanto scrittura di stile elegante. Me lo si passi, avendo studiato il greco classico, che, insieme al latino, oltre che lingua madre di civiltà, d'arte e di scienza, serve pure per comprendere il significato di molto di più di quello che non sembri. Basta tastiere, dunque. Ridateci il brivido e la suggestione dell'inchiostro e della grafite che lasciano sulla carta qualcosa di noi. Coloro che chiedono a gran voce questa rivisitazione di un'antica arte espressiva sono uniti da una certezza: usare penne e matite è un piacere, una seduzione indescrivibile. Che migliora la vita. Anzi c'è già chi propone di includerla come l'espressione che ha segnato la storia dell'uomo tra i Patrimoni dell'umanità tutelati dall'Unesco. Del resto scrivere a mano è un'attività complessa e ricca di implicazioni linguistiche, psicologiche, cognitive, nonché fonte di emozioni e di benessere e c'è pure chi ipotizza di poter scrivere a mano su Facebook. Il tutto avviene perché ci si rende conto che con l'arrivo delle tecnologie digitali il corsivo è in pericolo. Così sostiene l'Università di Bologna, di Urbino e il Laboratorio di pedagogia sperimentale dell'Università di Roma Tre. Il tributo alla penna ritrova inoltre la necessità di istituire corsi di scrittura. Come è stato per il destino delle foto scomparse dalle nostre case non si vorrebbe che anche lo scrivere seguisse analoga sorte. E non lasciare così segno di noi.
Casalino Pierluigi

“GP d’autore” al Museo Ferrari di Maranello

*Nota di R. Guerra  Ottima notizia e articolo ma con palese domanda obsoleta se la Ferrari è Arte e opere d'arte le sublimi macchine da corsa  fuoriclasse...  Francamente LO SI SA dal Futurismo e un certo Marinetti...  

fonte La Repubblica (e photo)

estratto

Regaletto di Natale per tutti i ferrarsti: si apre la mostra "GP d'autore" al Museo Ferrari di Maranello ("on air" per tutto il periodo delle feste dalle 9.30 alle 18, ad eccezione del 25 dicembre e 1 gennaio). Uno spettacolo unico con 20 tavole realizzate da 9 maestri della graphic novel che interpretano a loro modo ciascuna delle tappe del Mondiale di Formula 1 2017. La Rossa di Vettel e Raikkonen compare quindi fra dragoni, piramidi, eroi dei fumetti e mille altre grattacieli e draghi, montagne e deserti, fra citazioni della storia di ieri e di oggi.
Ma il punto ora è un altro: può una Ferrari essere considerata un'opera d'arte? Certamente si, ma l'argomento è discusso perché le Ferrari sono innanzi tutto automobili, oggetti nati in origine con una funzione ben precisa: quella di spostare le persone da una parte all'altra.





Inter inquietante come l'ultima stagione Mancini, Natale amarissimo dopo un'andata anche da Primato

di B. Guerrazzi

Il giocattolo miracoloso quasi dell'Inter di Spalletti si è già rotto sul più bello con i nerazzurri che anzichè prendere il volo o quasi con due partite pre natalizie molto favorevoli si inceppano ancora dopo l'1-3 interno con l'Udinese anche a Sassuolo contro una squadra  di mezza Serie B almeno.  1-0  e Icardi persino che sbaglia il rigore del pareggio. Non ci siamo, evidentemente urgono rinforzi in attacco e la solita difesa e centrocampo da rimodulare.  Intanto un Natale triste che ha sciupato già le premesse in divenire... Imbatttti per quasi un girone e poi doppia legnata.... Solita Pazza Inter anche quest'anno?

Info


Sicilia, Sgarbi: «Confermo l'apertura di musei e parchi archeologici durante le feste»


 
 

Sicilia, Sgarbi: «Confermo l'apertura di musei e parchi archeologici durante le feste»

«La protesta di un gruppo di precari - spiega l'assessore - non compromette le determinazioni dell'assessorato che dirigo e del Governo»

 

PALERMO - L'assessore regionale dei beni culturali Vittorio Sgarbi smentisce l'allarme lanciato stamane da alcuni organi d'informazione: «Confermo l'apertura di musei e parchi archeologici durante le feste, e quindi anche per Natale, Capodanno e l'Epifania. Non sarà certo un gruppo limitato di precari a pregiudicare le determinazioni dell'assessorato che dirigo e del Governo.

 

 Bene fa il Presidente Musumeci in queste ore - osserva l'assessore - a incontrarli e ad ascoltare le loro rivendicazioni, ma non è in alcun modo pregiudicata l'apertura dei siti.

C'è da augurarsi per il futuro - conclude Sgarbi - un maggiore scrupolo professionale da parte di chi si occupa d'informazione per evitare inutili allarmismi e non arrecare danni ai turisti che pensano di programmare un viaggio in Sicilia e di conseguenza alle strutture ricettive che dovrebbero ospitarli».

 

Da questo link è possibile visionare e scaricare l'odierno provvedimento, sul tema, del Dirigente Maria Elena Volpes

https://drive.google.com/file/d/1yg_bLmYcwzeu8e6653PoenZBd5ph8GSe/view?usp=sharing

l'Ufficio Stampa

(Nino Ippolito)

+39 340 73 29 363

ufficiostampasgarbi@gmail.com

 

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immagine

Come consuetudine, proponiamo in questo periodo prenatalizio, una mostra collettiva di grafica di artisti storiricizzati appartenenti a varie correnti, che possono costituire una valida alternativa come idea regalo e proposte a prezzi particolarmente scontati. 
Sono tutte opere di grande qualità e notevole rarità realizzate da stampatori fra i più importanti del panorama nazionale. 
Ogni opera sarà accompagnata dal nostro certificato di autenticità. 
La proposta non prevede la cornice e le spese di trasporto sono a carico dell'acquirente.

 

[Marco Vannini] Salviamo il convento di San Marco a Firenze

 

Salviamo il convento di San Marco (Firenze)
dal nuovo provvedimento di chiusura

FIRMA LA PETIZIONE

Al Maestro Generale dell'Ordine Domenicano Bruno Cadoré

Dopo quattro anni la situazione è tornata al punto di partenza: il Capitolo Provinciale dei Frati Domenicani dell'Italia Centrale ha nuovamente deciso, nel luglio 2017, di chiudere il Convento di San Marco a Firenze; rimarrà aperta la parte del convento che è Museo statale e la chiesa, ma non ci sarà più una comunità di frati e un convento senza frati non è più un vero convento. Dopo la grande mobilitazione - di popolo, di artisti, di intellettuali - per salvare il convento, concretizzata in varie iniziative e soprattutto nella Petizione su www.change.org l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori e il Maestro Generale dell'Ordine Domenicano, Padre Bruno Cadoré, avevano stipulato un accordo che impegnava i domenicani a tenere aperto il convento almeno fino al termine del processo di beatificazione di Giorgio La Pira, celebre sindaco di Firenze, legato per tanti motivi al convento di San Marco. Ma la Provincia Domenicana, incurante di questo accordo, ha domandato al Generale di chiudere il convento, proprio come quattro anni fa. Il cardinale Betori ha cercato di rimediare contattando il Generale Cadoré, è nato un dialogo da cui è emersa la disponibilità del Generale a non chiudere il convento. Tale disponibilità però non si è tradotta in decisioni concrete e il convento (e i frati che vi risiedono) permane in una situazione di incertezza totale.

Domandiamo al Generale di trovare quanto prima una soluzione, affinché nel convento di San Marco risieda una comunità con un congruo numero di frati, in grado di valorizzare ed incrementare le sue attività.

Ricordiamo qui l'importanza unica del convento: San Marco dal XV secolo fa parte integrante della storia e dell'identità di Firenze, San Marco è il convento domenicano più famoso al mondo e uno dei più ricchi di opere d'arte, uno dei principali centri del Rinascimento, un laboratorio dove si sono fecondate a vicenda la religione cattolica, la cultura e l'arte. Nel corso di quasi sei secoli moltissimi personaggi illustri (nella santità, nella cultura, nell'arte, nella politica) hanno abitato il convento oppure lo hanno frequentato assiduamente. Ancora oggi, benché rimasto con pochi frati, il convento è un punto di riferimento per le tante persone che desiderano un contatto con l'Ordine Domenicano, per gli studiosi di religione e arte che frequentano la chiesa, la biblioteca di spiritualità e le conferenze organizzate dai frati.

Firenze, 20 dicembre 2017

Il testo completo della petizione può essere letto su questa pagina di change.org.

La Spal doma il Toro con un pareggio in rimonta | estense.com Ferrara

La Spal doma il Toro con un pareggio in rimonta | estense.com Ferrara: (foto di Alessandro Castaldi) La Spal si regala un bel Natale e sotto l'albero i ragazzi di mister trovano un punto importante in una gara ancora una volta raddrizzata, con merito, attraverso una grande rimonta. Il Torino va avanti 2 a 0 dopo 10', i biancazzurri rischiano di crollare, ma poi Viviani e un rigore di Antenucci (con il Var) fissano il risultato sul 2 a 2. LA GARA. Una bella giornata di sole accoglie Spal e Torino al 'Paolo Mazza'. Nel match dell'antivigilia di Natale, si affrontano due squadre in salute dopo le recenti vittorie: se i granata, in piena corsa in campionato per un posto in Europa league, si sono resi protagonisti dell'eliminazione della Roma in coppa Italia in settimana, i biancazzurri possono sorridere per la vittoria pesante di domenica scorsa sul campo del Benevento, in una sfida importante nella lotta salvezza. Rispetto alla trasferta del 'Vigorito', mister Semplici presenta una squadra confermata per 10/11: l'unica novità è rappresentata da Antenucci (ex



Nota di M. Cremonini   In rimonta è sempre Grande Spal, salvezza possibile  giocando in rimonta... cosi anocor di piu contro il pur quotato Torino (rispetto al Verona di due settimane fa o al Benevento vittoria dell'ultimo turno) ma mercato gennaio urgente. Bastavano appena pareggi con sconfitte purtroppo con avversarie dirette, Cagliari, Sassuolo,  ecc., o con gli stessi Chievo e anche Napoli persi per un soffio, e ora la classifica sarebbe ben diversa....   Anche oggi prima della rimonta errori da serie C  ci voglione 3 o 4 giocatori innesti di qualità...

David Bowie - Blackstar

Lady Gaga - Telephone ft. Beyoncé

Giuliana Berengan : Nell'attesa


Care amiche, cari amici,

in questo Dicembre
che annuncia un tempo nel
quale il cuore si apre all'attesa
e all'ascolto sono lieta di poter
condividere ricordi ed emozioni
di un passato che certo ci appartiene
e che è bello ritrovare come
segno e seme del nostro desiderio
di attingere alla dolce tenerezza
della nostra memoria bambina.

È proprio all'avvento, al tempo
dell'attesa che ho voluto dedicare
il mio nuovo scritto che dallo scorso
9 di Dicembre
potete leggere sul Wall Street
International Magazine.
Ecco il link:



Ancora una volta vi sarò grata
se vorrete far girare tra i vostri amici
di rete queste parole che sono anche
un augurio a vivere questo passaggio
d'anno nell'ascolto e nella disponibilità
a lasciarsi attraversare dai sentimenti
e dalla bellezza

un cordiale saluto

Giuliana Berengan





Mail priva di virus. www.avast.com

venerdì 22 dicembre 2017

Approvato il bilancio di previsione 2018 con gli emendamenti dem | estense.com Ferrara

Approvato il bilancio di previsione 2018 con gli emendamenti dem | estense.com Ferrara: di Martin Miraglia (archivio) Se non fosse per le formalità, l'ultima seduta del consiglio comunale di Ferrara riunitosi per approvare le risoluzioni, gli emendamenti e poi il bilancio preventivo 2018, si sarebbe potuta chiudere dopo appena un quarto d'ora. Tanto infatti serve perché il presidente del consiglio espliciti i tempi per gli interventi su ognuno degli strumenti, e poi dia la parola a Patrizia Bianchini, consigliera del Pd, che nella sua dichiarazione di voto sulle 7 risoluzioni prima continua la sua querelle con Fochi (M5S) iniziata due giorni fa poi dice quanto c'è da sapere: il Pd si blinda. Abbastanza prevedibile, ma comunque tanto basta, con il singolo partito che nonostante le defezioni mantiene la maggioranza in consiglio. 'Senza dubbio Ferrara non è Montecarlo, dove si trasferisce la residenza per non pagare le tasse', esordisce, 'La visione fosca di Fochi è in linea con quella di Di Maio che ridicolizza quanto fatto dai governi locali del Pd in questi anni. So bene



***IL PD ascolta le opposizioni, una volta tanto i numeri sono Matematica e non la Numerologia statistica cara ai pieddini (Sapigni ecc. sui migranti, ecc.).  "il bilancio passa con 16 voti, con gli stessi vengono bocciate risoluzioni ed emendamenti delle opposizioni", più chiara di cosi la dialettica demcratica DEM!

Il primo eBook The Italian Transhumanist con anche Zoltan Istvan

di Roby Guerra

fonte Meteo Web

estratto

di Roberto Guerra – E' on line, edizioni eBook Asino Rosso, a cura di Roby Guerra e l'Associazione culturale Hyperion di I. Bruno e Sol (ovvero i curatori fondatori del nuovo gruppo futurista e transumanista italiano  Futurologie/The Italian Transhumanist, sede Principato di Monaco) il primo eBook dedicato al Transumanesimo e alla Futurologia:
"Futurologia della vita quotidiana. Transhumanist Age", libro corale a più voci con testi di futuribili italiani e non solo. Gli autori: Adriano Autino, Mary Blindflowers, Pierfranco Bruni, Ivan Bruno, Pierluigi Casalino, Vitaldo Conte, Davide Foschi, Raimondo Galante, Angelo Giubileo, Davide Grandi, Roberto Guerra, Zoltan Istvan, Michele Nigro, Cristiano Rocchio, Fabrizio Ulivieri, Carlo Zannetti.
Un libello digitale essenzialmente o quasi in stile giornalista culturale 2.0 e si spera divulgativo. Per relativizzare e (come direbbe lo stesso Freud) con buona e sana Normalità un movimento d'avanguardia certamente ma ancora perturbante per certi suoi radicalismi futuristici, al contrario assai stimolanti, ma da interfacciare una volta per tutte, che si parli di postumano o transumanesimo, con la dimensione scientifica (come scienza sociale) e una sua anche storia del transumanesimo o del futuro, culturale anche ante litteram.
Spicca la presenza dello stesso leader americano transumanista Zoltan Istvan, a cui il nuovo gruppo fa essenzialmente riferimento.
Ed ecco il testo special guest proprio di Zoltan Istvan (estratto), bilingue nel testo (collaboratore
anche di Huffington Post) e per la prima volta tradotto in Italia:
Zoltan Istvan- Sei pronto per il Futuro del Transumanesimo?

Per approfondire
http://www.meteoweb.eu/2017/12/transumanesimo/1017943/#2WlimqqusQMSDtIK.99



CNR Le faglie marine tra Sicilia e Calabria

Redazione

fonte (e Photo) TGCOM 24

estratto

Un team di ricercatori del Cnr ha scoperto un sistema di spaccature profonde sotto il mar Ionio, una sorta di "finestra" che contribuisce a spiegare il lento ma progressivo allontanamento della Sicilia dalla Calabria e l'alto rischio di terremoti nella zona. "Le numerose campagne oceanografiche effettuate nella zona - spiega Alina Polonia, ricercatrice del Cnr - hanno permesso di scoprire un sistema di faglie diffuso non lontano dalle coste".
.......
"Aver scoperto questo sistema di faglie in mare è un fattore positivo. Faglie a terra, infatti, farebbero senz'altro più danni. Si tratta di processi lenti e non catastrofici, che confermano i rischi geologici che caratterizzano la zona", ha proseguito la ricercatrice.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, aiuterà anche a capire la formazione le catene montuose e i forti terremoti storici. Le ricerche sono state condotte da scienziati dell'Istituto di scienze marine Ismar-Cnr di Bologna, dell'università di Parma, dell'Ingv e del Geomar (Germania).

..........CONTINUA


I libri idea dell'atemporale Heliopolis

fonte Sandro Giovannini/Rivista Heliopolis

  • Il primo "libro-idea" è stato il Libro-manifesto della Nuova Oggettività, nel 2011, con, allegati, un INFOLIO "Futuro-Presente-Passato" di S.G. ed un CD di musica classico-contemporanea del M° Mario Mariani.  Ha inaugurato un metodo che è poi proseguito con "Al di là della destra e della sinistra…" e con "Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l'Iran nessuna? - L'impero interiore", ambedue nel 2013, ed infine con "Non aver paura di dire", nel 2015. Oltre 90 contributi personali nel primo con circa 150 adesioni formali, una trentina circa per i due successivi, e 42 per il quarto. A seconda delle "idee" poste, s'adeguano correlativamente le partecipazioni. Si deve aggiungere che le case editrici implicate sono state due: L'Heliopolis e La Carmelina di Federico Felloni a Ferrara e nel caso di "Non aver paura di dire", assieme, la prima con una tiratura numerata e pregiata, la seconda con un ampliamento di collaborazioni e di tiratura. La curatela sempre a circuito di cari amici tra cui Sessa, Sgroi, Guerra, Bertuccioli, Silvestri, Pesante, Mancinelli, Giovannini.  Il contesto di riferimento è stato, almeno fino al terzo libro, il movimento di pensiero della Nuova Oggettività, e, dal quarto, una adesione compatibile con gusti e disgusti (di stile), più che con apparenti o facili allineamenti ideologici. Contro il pregiudizio ma saldamente all'interno di parametri antiglobalisti, antiusurocratici, anticonsumisti, partecipativi, differenzialisti, olisti, identitari, sovranisti e destinali (per quanto questa sommaria elencazioni richiederebbe ben ulteriori specifiche), ove una sorta di "identità plurale" è speranza comunque attiva di fuoriuscita dall'apatia al progetto. Per un comunitarismo rinvenibile, oltre le generazioni, all'insegna del "sempre possibile".


  • Alcuni hanno facilmente sorriso delle pretese del lavoro e della ricerca, ma noi, nei nostri replicati fallimenti comunitari, che comunque marcano percorsi d'approfondimento che hanno oggettivamente pochi eguali almeno negli ultimi decenni, non ci siamo consegnati alla piega beffarda, e non ci potremmo certo compiacere d'insistiti anarcoidismi, qualora ne fossimo, noi stessi, portatori sani.  Questo lo diciamo, non per inutili e piccate sottolineature, ma proprio perché vorremmo proseguire, senza alcun orpello eccessivo, con un prossimo lavoro nel solco del già fatto e del già giustificato...

Aldila della destra sinistraretro Aldilà



  • Per quale motivo




  • Non aver paura di dire




giovedì 21 dicembre 2017

Rivista on line Heliopolis 12 2017 a cura di S. Giovannini e G. Sessa

Redazione
E' ripartita con la puntuale altitudine pluridecennale (tra diversi loghi progettuali anloghi o affini o anche creativamente differenti e controculturali) la nuova rivista on line cura della omonima Heliopolis, lanciata da questo autunno, amplificazione della stessa originaria (tra i diversi primordi) Scuola romana di filosofia politica. A cura di Sandro Giovannini in particolare la rivista neonata con la diversamente sinergia dello stesso Giovanni Sessa e la rotazione periodica delle tante ulteriori sinergie che gravitano da anni  in tale Metaletteratura e Metafilosofia, tra tradizione 2.0 e avanguardia e-o Urfuturismo (o post Nuova Oggettività).
Sullo sfondo e sorta di registro di sistema pure riformattato per forza di divenire e postastoria si profuma sempre la bellissima Aria letteralmente musicale apolinnea-dionisiaca della lunga stagione a suo tempo; fine secolo 20, di Letteratura e Tradizione, i libri tavoletta d'arte ecc (fino al recentissimo Elegicon project (sempre Giovannini l'inventore), sorta di Emoticon d'avanguardia pura..

Ecco dal sito Helipolis articoli dalla rivista, uno in evidenza... per mero docet  optional webzine in un continuum godibile digitando il link di seguito che rimanda a tutti gli articoli stessi dell'attuale menu:

  • La decrescita prima della decrescita,
  • di
  • Eduardo Zarelli

  • Eduardo Zarellli

  • Dulcis in fundo è un'espressione pseudo-latina interpretata in italiano come "il dolce viene in fondo", ovvero "il meglio giunge alla fine". Questa espressione sembra opporsi diametralmente alla locuzione latina in cauda venenum, indicante invece un colpo improprio e inaspettato al termine di un processo giunto a compimento. Ci muoveremo quindi con questo presupposto antifrastico, nell'affrontare l'ultima significativa opera di Serge Latouche La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada (Bollati Boringhieri), ovviamente non per annunciare la fine di un lungo e – gli auguriamo – ancora prolifico percorso di pubblicazioni, ma perché in questo volume c'è sicuramente un punto d'arrivo del contenuto teorico della decrescita, che si confronta con le sue origini filosofiche.
  • CONTINUA 
RIVISTA HELIOPOLIS
 
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mercoledì 20 dicembre 2017

USTICA OVVERO IL SEGRETO DI PULCINELLA

Qualcuno si meraviglia delle rivelazioni sul disastro di Ustica, ma era noto ed è ben noto ancora oggi che all'epoca erano in atto scenari di guerra nel Mediterraneo contro un socio occulto del Patto di Varsavia., cioè la Libia di Gheddafi, lo si voglia dire o no. Inutile nascondere una verità (che è stata peraltro già detta in molte sedi), che comunque dal punto di vista della sicurezza nazionale era ed è tuttora comprensibilmente opportuno valutare per tutti gli effetti di ricaduta non solo politica (stante il clima interno ed internazionale del tempo), aldilà della pietosa opera di ricostruzione di un incidente che ha comportato un lutto senza pari. Ma si sa che in amore e in guerra tutto è lecito e possibile. E non si pensi un cinismo un tale considerare, anzi non lo è. Si parli piuttosto di realismo. Lo Stato, che ha degli obblighi in forza delle sue alleanze, forse avrebbe dovuto riservatamente risarcire i famigliari delle vittime molto prima, senza lasciar incancrenire la vicenda. Ma non spetta allo scrivente pronunciarsi sull'argomento. Non era facile, tuttavia, ammettere in allora la circostanza, considerate le tensioni della guerra fredda e le insidiose propagande in corso. Solo un folle avrebbe potuto dire tutta quella verità in quei giorni. Non nascondiamocelo. Ciò non toglie che l'ora sia giunta, anche ad onore della verità storica e soprattutto delle responsabilità non tanto o non solo italiane, ma anche dei nostri alleati, per proiettare con diverso spirito il film di quella tragica notte. E questo in vista di una miglior difesa dello spazio aereo nazionale, senza far sì che questioni così rilevanti avvelenino il rapporto tra le istituzioni e i cittadini. e aprano il fianco ad inutili e controproducenti polemiche. Dire in ultimo che la strage di Ustica sia uno dei tanti misteri italiani è altrettanto insigne corbelleria, dato che neanche uno sciocco potrebbe negare in che momento si viveva. La critica storica ci insegna che che la storia in fondo non fa giustizia, ma giustifica (o meglio spiega) e se giustizia fa ciò avviene assai tardi. E bisogna riconoscere che anche questa è un'astuzia della storia. Che utilizza le gambe e le teste degli uomini.
Casalino Pierluigi

IL RITORNO DI ANTONIO GRAMSCI

E' ormai un fatto acquisito. Antonio Gramsci, insieme a Croce e Gentile, è la figura più importante del panorama intellettuale italiano del XX secolo. Non solo: Gramsci è l'autore italiano più conosciuto e tradotto nel mondo, ovviamente dopo Dante Alighieri. Antonio Gramsci sta godendo di una fortuna straordinaria e sulla scorta di ciò cresce il numero delle edizioni delle sue opere in una sempre maggiore interpretazione critica. E ben si può dire anche che gli scritti gramsciani sono entrati in circolo in un periodo diverso da quello in cui l'autore le compose. Ed è ormai dato per scontato che Gramsci viene identificato come un classico e soprattutto come uno dei vertici del pensiero e della letteratura del Bel Paese, nonostante le proposizioni ideologiche: eppure anche queste si manifestano come un patrimonio culturale italiano di rara qualità espressiva, oltre che di ricchezza semantica. Dunque Gramsci oggi viene studiato e decifrato come uno dei grandi classici della lingua italiana. Non mancano in lui suggestioni e intuizioni, infatti, che ne fanno uno dei pilastri della nostra storia culturale e politica. Insomma un Gramsci, che entrando nell'Enciclopedia Italiana, al quale restituisce ciò che gli era dovuto.
Casalino Pierluigi

Il film distopico "UCCIA" "tra futurismo e tradizione", regia della scrittrice Elena Starace

fonte (e photo) EXPARTIBUS


ESTRATTO


...

Tratto dal romanzo 'Nessuno tocchi gli ulivi' scritto dalla medesima regista, 'Uccia' si presenta al pubblico come la condensazione vibrante di mille scenari possibili in un 2037 che si ritrova a fare i conti con un modello capitalista allo sfascio e in cui lo smantellamento socio-culturale è pari, se non superiore, al disastro territoriale e ambientale.

In una Campania fuori controllo, svenduta dallo Stato in pieno crollo finanziario e occupata da forze militari mercenarie, 'Uccia' è la storia di Domenicuccia, magistralmente impersonata da Piera Russo, costretta ad assistere all'uccisione del padre per mano dei soldati occupanti la tenuta paterna e stuprata dal primo soldato, Elio Amedeo, interprete ineccepibile del ruolo ostico e a dir poco scomodo.

Lo stupro di Uccia è lo stupro dell'ambiente naturale. È l'abbattimento degli ulivi, lo sciacallaggio del potere sui più deboli, la dissacrazione dei valori positivi, l'inosservanza ai legami di sangue, l'inadempienza ai doveri umanitari.

Il tutto in una malgama perfetta tra futurismo e tradizione, ostentazione tecnologica e realtà rurale, in cui non mancano bordelli, armi high-tech, croci e rosari, dove Sacro e Profano comunicano senza rumori di fondo, in perfetta armonia.

.....

CONTINUA

https://www.expartibus.it/splendido-inizio-uccia/

Roma - Mercoledì 20 dicembre, alle ore 17.00 - Tiziana D'Acchille, Direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma, e Marco Di Capua, storico dell'arte, presentano il libro dell'artista Martinelli






Da: Andrea Martinelli Press Office <andreamartinelli.pressoffice@gmail.com>


Elisabetta Rizzuto
 

Roma, Accademia di Belle Arti di Roma
Mercoledì 20 dicembre alle ore 17,00. Ingresso libero

Presentazione del libro
IL VOLTO, L'OMBRA, LA MEMORIA Pagine di diario 1992-2017 «Atelier / Laboratorio» (Le Lettere) del pittore Andrea Martinelli

Intervengono Tiziana D'Acchille, Direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma, e



 Marco Di Capua, docente di Storia dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.



ROMA - Si terrà mercoledì 20 dicembre, alle ore 17.00, presso l'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Roma, in Via di Ripetta, la presentazione del libro "Il volto, l'ombra, la memoria. Pagine di diario 1992-2017", dell'artista Andrea Martinelli.
Una raccolta di scritti, a cura di Stefano Crespi, in cui rivivono ricordi, memorie indelebili, quasi momenti iconici, come gli incontri con Giovanni Testori e la figura di Piero Bigongiari. Si scoprono le emozioni nelle aperture agli artisti europei. Si aprono improvvise, indicibili le fascinazioni nei sentimenti affettivi. Si ritrova interamente la dialettica ultimativa del volto e dell'ombra che dà forma a tutta la produzione di Martinelli. Un'opera intima che porta il lettore nei luoghi della segretezza e nell'intensità di una scrittura partecipe e originale.

Accompagnano gli scritti le significative testimonianze di Vittorio Sgarbi e di Mario Botta, e la postfazione di Stefano Crespi, curatore della collana. Come ulteriore suggestione figurano alcune fotografie di Gianni Berengo Gardin.

Alla presentazione, che rientra nell'ambito del progetto "Incontri in Accademia", intervengono, insieme all'autore, Tiziana D'Acchille, Direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma, e Marco Di Capua, docente di Storia dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.
L'iniziativa è aperta al pubblico e ad ingresso libero.


Andrea Martinelli è nato a Prato il 12 marzo 1965. Dopo essersi diplomato all'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana a Firenze, nel 1988 vince il "Premio Tito Conti", con il quale l'Accademia delle Arti del Disegno gli assegna, come borsa di studio, un prestigioso studio in Piazza Donatello a Firenze, per un periodo di cinque anni. In questo periodo lavora con grande intensità ad una serie di grandi carte dipinte, dal titolo Senescenze che attirano l'attenzione di Giovanni Testori. Nel 1999 è invitato alla XIII Quadriennale di Roma, mentre sarà presente alla Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2011. Negli anni sono state allestite mostre personali in Italia e all'estero tra cui ricordiamo le antologiche di Strasburgo, Atene, Amsterdam, Anversa, per poi approdare in Germania e in Svizzera. Nel 2013 viene allestita una mostra alla Galleria degli Uffizi di Firenze, in occasione della donazione del suo autoritratto La bocca al Corridoio Vasariano. Alla sua figura d'artista è stato dedicato nel 2011 un documentario per la regia di Elisabetta Sgarbi dal titolo Andrea Martinelli – Lotta silenziosa, e nel 2015 il cortometraggio Mistral per la regia di Alessandro Pucci.

In allegato:
Immagine della copertina del libro
Fotografia di Gianni Berengo Gardin
Locandina dell'iniziativa

Vademecum
Presentazione del libro IL VOLTO, L'OMBRA, LA MEMORIA. Pagine di diario 1992-2017. «Atelier /
Laboratorio» (Ed. Le Lettere) 
di Andrea Martinelli
Interventi di Tiziana D'Acchille, Marco Di Capua, Andrea Martinelli

Aula Magna - Accademia di Belle Arti (sede di Via Ripetta) -
Piazza Ferro di Cavallo, 3 - Roma

Mercoledì 20 dicembre 2017

Orario: 17,00 – 19,00

Contatti:
Elisabetta Rizzuto
Relazioni esterne
349.3663413


INFO web blog Asino Rosso Ferrara  Giornale blog






OSCAR BARTOLI : Diario Messicano

 

Diario Messicano

http://oscarb1.blogspot.mx/2017/12/diario-messicano.html

  blog "Letter from Washington". 

Oscar Bartoli

Autori a Corte chiude con Nedo Zanotti | estense.com Ferrara

Autori a Corte chiude con Nedo Zanotti | estense.com Ferrara: Quinto ed ultimo appuntamento oggi mercoledì 20 dicembre dalle ore 17, presso il Circolo dei Negozianti di Palazzo Roverella in corso Giovecca 47, per la rassegna letteraria Autori a Corte speciale Natale 2017. In questa occasione, in collaborazione con il Cineclub Fedic Ferrara, sarà ospite il ferrarese di origine Nedo Zanotti, maestro del cinema di animazione, autore di sigle Rai e illustratore. Il pomeriggio prevede la presentazione di Dolce... Dolcissimo!, ricettario natalizio illustrato mirabilmente dallo stesso Zanotti e a seguire, dopo una introduzione dello storico e critico del cinema Paolo Micalizzi, la proiezione di 'Un uomo sbagliato'( 1967, 10') copia restaurata 2007, 'Naufraghi' (1972, 7'), 'Abbasso il tiranno' ( 1985, 10'), 'Il pesciolino d'oro' (2003, 5') 'Il burosauro' (2004, 8') 'Femmine fatali' (2002, 10'), opere di animazione fra i capolavori del regista. A conclusione dell'incontro l'assessore alla Cultura e vice sindaco del Comune di Ferrara, Massimo Maisto,

GECOFE: "D'istruzione" pubblica. Mercoledì 20 dicembre ci vediamo


 
Buonasera a tutti\e,
noi sappiamo che il Debito Pubblico è la nostra ricchezza finanziaria, non è mai un problema e tendenzialmente è meglio che cresca ogni anno.
E sappiamo che la moneta unica così com'è, dal 1992, è un disastro. 
Insegnare diversamente è "D'Istruzione" pubblica. 
Ecco in calce un articolo apparso sull'Unità nel 1978 con un'intervista all'economista Domenico Nuti. Si sapeva già tutto!


Mercoledì 20 dicembre ci incontriamo  sempre al CSV (entrata via Ferrariola) a partire dalle 20,30:

- dalle 20,30 alle 20,40 accoglienza nuovi arrivi
- dalle 20,40 alle 21,45. Iniziativa per far sapere. Scelta della prima frase. Decisione della data di uscita. Quali gruppi di lavoro creare e come suddividerci. 
- dalle 21,45 alle 22,30 Saluti di Buone Feste. Ognuno porta qualcosa:)

Buon Natale e Buone Feste a tutti
Gecofe
Claudio B.











I Manifesti futuristi in versione eBook, Tiemme Edizioni-Ferrara

*Con la prefazione del futurista ferrarese Roberto Guerra

Avanguardia pura natalizia per Tiemme edizioni digitali (a cura dello scrittore, critico letterario, editore e giornalista Riccardo Roversi). L'ampia eBook collection (tutti classici o classici moderni, a volte veri "rare" storici, circa 70 ormai) si impreziosise ora con una ulteriore  letterale collection dedicata ai famosi manifesti storici di Marinetti e i futuristi.
Manifesti che confermano dopo decenni e decenni  tutt'oggi la loro sorprendente e rivoluzionaria previsionalità artistica, sociale e finanche futuribile.

"Trenta "spregiudicate provocazioni" culturali! In questa antologia sono raccolti i Manifesti Futuristi scritti da Filippo Tommaso Marinetti (talvolta in collaborazione con altri) pubblicati fra il 1909 e il 1941. Dall'iniziale celeberrimo Manifesto del Futurismo del 1909 al Manifesto tecnico della Letteratura Futurista del 1912, dalle Parole in libertà del 1913 al Teatro Futurista Sintetico del 1915, dalla Cinematografia Futurista al Manifesto della Aeropittura e così via… leggere per credere. In apertura una preziosa Prefazione del neofuturista Roberto Guerra".
 

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dr. Riccardo Roversi
http://www.riccardoroversi.onweb.it/
Sito web di Riccardo Roversi ... RICCARDO ROVERSI. È nato a Ferrara, dove si è laureato in Lettere. Giornalista e critico letterario e teatrale,
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