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domenica 11 dicembre 2011

2011: il ritorno di Enzo Nenci, scultore ferrarese del Novecento

Nenci 1.jpgENZO NENCI- SCULTORE del 900: il 2011 ha decretato ulteriormente sulla scena dell'arte contemporanea il ritorno dello scultore del novecento ferrarese, Enzo Nenci, già segnalato e rilanciato anni addietro dallo stesso Sgarbi: più recentemente grazie alla forte e intensa "pubblicistica" del figlio Giorgio, culminata nel 2011 con una grande retrospettiva in quel di Comacchio, Palazzo Bellini (Estate 2011);

 

 

 

 


poi questo autunno, Mantova (città poi d'adozione, dopo la seconda guerra mondiale per lo scultore) a metà ottobre, ha ricordato il sommo Poeta latino VIRGILIO con una serie di manifestazioni; tra queste una mostra di documenti virgiliani all'Archivio di Stato di Mantova, ove sono stati esposti i bozzetti per un monumento a Virgilio realizzati nel 1950 dallo scultore ferrarese Enzo Nenci (1903-1972).

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Infine, in occasione dello special televisivo Ernesto "Che" l'argentino ( la 7, mercoledi 9 novembre, ore 21,10), da segnalare in merito "Che"Guevara, bronzo del 1969 di Enzo Nenci (1903-1972) conservato al Museo cubano "Centro Nacional de la Cultura Comunitaria", L'Avana Cordiali.

 

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venerdì 7 gennaio 2011

Mantova Enzo Nenci IL LINGUAGGIO DELLA SCRITTURA dal 15 01 2011

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Enzo Nenci il linguagggio della scultura

Mantova, Madonna della Vittoria

La rivisitazione dell’opera di uno dei maggiori scultori del secolo scorso attraverso una scelta espressa da importanti Poeti del Novecento interessati alla storia dell’arte

La mostra riprende il discorso sull’opera dello scultore Enzo Nenci (1903-1972), che ha vissuto e operato per quarant’anni a Ferrara, con una scelta di opere attuata negli anni Novanta da illustri Poeti del secolo scorso( Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Roberto Sanesi, Franco Loi, ecc.).

Il titolo dell’evento Enzo Nenci il linguaggio della scultura, è riproposto da un testo critico di Paolo Fossati che accompagnava una mostra curata da Gilberto Pellizzola nel 1987 alla Galleria Comunale “ O.Marchesi” di Copparo.

Nella mantegnesca Madonna della Vittoria di Mantova saranno distribuite una ventina di sculture di vario materiale che tracciano il percorso dell’artista dall’immediato secondo dopoguerra sino alla sua scomparsa avvenuta a Virgilio di Mantova. Un’indagine che parte dalle “ forme ribelli”, sculture d’esasperata espressività,conseguente all’animo esacerbato dell’autore dopo la perdita di due amatissimi fratelli nel conflitto bellico e la distruzione in un bombardamento del suo studio ferrarese di Porta Po. Opere, queste,che si caratterizzano per le “ tensioni fisicamente corpose, come inarcature, nodi e grumi pieni di materia, alcunchè di impulsivo e originario, fremente sotto la superficie” (F.Bartoli). Seguono “ Testine” e “Adolescenti” dei primi anni Cinquanta, nelle quali la materia è esaltata “ nella resa delle superfici, nella politezza di certi volti, nel controllatissimo mestiere “ ( M.C.Mundici), vòlte “alla ricerca della struttura e dell’espressione: vale a dire di una sintesi fra solidità della materia e duttilità del suo disegno” (A.Trombadori). Poi le altre due fasi; quella comprendente le “ Malesi” e i “ Bonzi”, sacerdoti orientali torniti nelle loro “ enfie volumetrie bloccate “( G.Di Genova) e quella delle personalissime “ Stalagmiti-stalattiti”, “ composizioni per lo più affusolate e inerpicate, talvolta inarcate, che mimano gli effetti degli agglomerati calcarei modellati dall’acqua, quasi fanghiglia accorpata, capaci di assumere aspetto di respiranti presenze” nelle quali si avverte “profondamente il richiamo di quell’astrattismo sensitivo, sempre animato di una sottintesa carnalità”.(R.Bossaglia)

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Carlo Bertelli,grande storico dell’arte, scrive che ” nelle ultime opere riaffiorano memorie del clima dell’adolescenza impregnata di simbolismo e di futurismo, ma con fiducia nuova, capace di riscattare l’essenza decorativa propria della scultura e nello stesso tempo di rompere la compattezza dell’oggetto per farvi entrare l’aria in composizioni, armoniose e ritmiche, di pieni e di vuoti”

Il catalogo comprende un testo critico di Giuseppe Di Giacomo, professore ordinario di Estetica all’Università “ La Sapienza” di Roma, i testi stilati dai Poeti per le sculture in esposizione, accompagnati da una introduzione del critico letterario Giuseppe Muscardini, bibliotecario dei Musei Civici di Ferrara. L’allestimento è curato dall’architetto Speranza Galassi dell’Associuazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.Enzo Nenci 5.jpg

A Enzo Nenci sono state dedicate molteplici mostre antologiche in prestigiosi musei e gallerie pubbliche ( per citarne alcune: 1983, Palazzo Te, Mantova; 1984, Palazzo dei Diamanti, Ferrara; 1997, Casa del Mantegna, Mantova; 2003, GAMa-Civica Galleria d’Arte moderna, Gallarate; 2005,Milano, mostra collaterale a Novegro-Novecento;ecc.) curate da eminenti storici dell’Arte ( L.Caramel, R.Bossaglia, P.Fossati, V.Sgarbi, C.Bertelli,L.Magagnato,A,Trombadori,ecc.).

Tra i recenti riconoscimenti Chris Miller direttore del museo on-line figure-sculpture, dedicato alla scultura internazionale, ha inserito Enzo Nenci con sei opere tra i Masters of 20TH Century, accanto a Martini, Wildt, Andreotti, Marini, Greco, Manzù, Rambelli, e altri importanti artisti.

dal 15 gennaio al 27 febbraio 2011

Enzo Nenci il linguaggio della scultura

a cura di Speranza Galassi

della Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani

Madonna della Vittoria

Via D.Fernelli- 46100 Mantova

Ingresso libero

orario: da giovedi a domenica ore 10-12,30/ 15,30-19,30

info: tel. 338 82 64 909

e.mail: amicideimuseimantovani@yahoo.it

Enzo Nenci 3.jpgEnzo Nenci 2.jpg

venerdì 28 maggio 2010

Mara Gessi e la Materia senza Gravità Interview

MARA GESSI SOSPENSIONI.jpgMara Gessi, breve autobiografia e Interview

Vive e lavora a Ferrara, ha studiato sia pittura che scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, insegna al liceo artistico Dosso Dossi di Ferrara.  Ama dipingere, fare dell’antiscultura, la contaminazione dei linguaggi e l’aria leggera del vento 
 
D- Scultura e pittura minimale i tuoi codici? 

R-(MARA GESSI) "Credo che una foglia d'erba non sia meno/di un giorno di lavoro delle stelle" Walt  Whitman 
Le mie sculture sono piccole, le realizzo con materiali poveri, facilmente reperibili e molto malleabili. Questi materiali sono importanti proprio perché per la loro natura “mancano” di rarità, lucentezza, rigidità e solidità, Qualità  invece tipiche di metalli più ampiamente prediletti, più  utilizzati, più preziosi e durevoli, ma
a me più indifferenti. 
Le forme create o ricreate nella scultura o nella pittura sono generate dalla nostra immaginazione e probabilmente sono dettate dalle nostre inclinazioni.  Nelle mie configurazioni ci sono “temi” e ci sono procedimenti in cui trovo motivo di insistenza. 
Spesso faccio uso di  “elementi simbolici”. 
Il simbolo è  un potente catalizzatore di significati, ne è anzi, talmente carico da non poter essere interamente decifrato, agisce come una fonte inesauribile, come una forza mai circoscrivibile, mai calcolabile.  Nella pittura “procedo” per stratificazioni per velature opache e trasparenti.

Evito, talvolta, di ricorrere a pretesti figurativi, perché bastano le azioni di asporto, di copertura, l’arrendevole e inoffensiva reazione della materia più debole a quella più forte “per rivelare” sensi specifici, non confutabili, per condurre alle corde della tensione mentale e sentimentale, alla condizione di “esistere”. Nella scultura procedo per assemblaggio, unisco forme naturali a forme artefatte così che segni, oggetti, simboli, attraverso un processo di contaminazione, generino un flusso liquido, labile, precario, mai fermo.  E’ qui che la mia ricerca si indirizza, procede cioè nella direzione del transito, dell’instabilità, del divenire che è il destino dello spirito. 

D-Arte a Ferrara... live

R-(MARA GESSI) 

"titolo: Sospensioni, presentazione di Gianni Cerioli- Galleria d'arte del Carbone

dal 23 maggio al 6 giugno 2010-05-17 inaugurazione 23 Maggio ore 18,00

con il patrocinio di Fondazone Carife Cassa di Risparmio di Ferrara 
 
D-Arte a Ferrara e non solo- la Tua:  

R- (MARA GESSI)

1997     “Elisioni 1997”, presentazione di Roberto Crespi, Galleria San Luca,  Bologna 
1998     “Legger/Mente”, presentazione di Vladimiro Zocca e di Gabriele Turola, Sala Bonzagni,  Sant’Agostino, Ferrara

1999     “Arte Giovanile”, presentazione di Bruno Bertelli e Giancarlo Mandrioli,Villa Chiarelli,  Renazzo,  Ferrara 
2000     “Paesaggi e Paesaggi”, presentazione di Vladimiro Zocca,
Comune di Budrio,  Bologna 
             “Deserti e Dintorni”, presentazione di Vladimiro Zocca, Villa Mazzacorati,  Bologna 

2000   “Contesti e Contaminazioni”, presentazione di Vladimiro Zocca, Vicolo Bolognetti,  Bologna 
2001     “Con gli occhi di ieri e di domani”, presentazione di Franco Patruno,
Casa Cini,  Ferrara 
             “Materie e Materiali”, presentazione di Vladimiro Zocca,Villa Aldrovandi Mazzacorati,
Bologna 
2002     “Corpi di Immagini”, presentazione di Vladimiro Zocca
Villa, Mazzacorati,  Bologna 
             “Tacita/mente”, Rassegna “Poiesis”a cura di Eva Zambonati, presentazione di Roberto Guerra.
Mirabello, Ferrara 
2003     “Fabbrica creativa”, a cura di Copparo Arte,
Copparo, Ferrara 
             “Copparo Arte ”,
Grotte Boldini,  Ferrara 
             “L’arte per Nassirya”, Sala Marchesi,  Copparo, Ferrara

2004     “Il giardino in mente”, Uffici circoscrizione Ortigara, Ferrara 
2005     “Sottil/mente”progetto “Arte/Fabbrica”, Mostra presso in BBS , Ruina di Rò Ferrarese,
Ferrara 
             “Da Bologna a Bologna”, presentazione di Vladimiro Zocca, Villa Mazzacorati,  Bologna              

2005     “Vetrinarte”, presentazione di Vladimiro Zocca, Libreria Feltrinelli, Bologna

2008     “Di/segni dis/persi”, Galleria Magma, Bologna 

2009     “Un fiume lungo un secolo”, direzione artistica performances , opera vincitrice del “Premio Riccardo Bacchelli”

              Rò  Ferrarese, Ferrara 

2010     “Sospensioni presentazione di Gianni Cerioli Galleria Il Carbone,  Ferrara 

da EXIBART: di GIANNI CERIOLI

 Sono piccole sculture, le sue, realizzate con materiali poveri eppure flessibili, fungibili al contesto in cui vengono collocati. Questi materiali sono importanti per la nostra artista proprio perché sono senza aura o sacralità di sorta,...

continua art. completo

giovedì 1 aprile 2010

Il Maestro Mario Piva di Laura Rossi

                                                                                                 MARIO PIVA 2.jpgMARIO PIVA è nato a Ferrara

dove vive e lavora. L'arte è l'espressione diretta di una civiltà,della sua storia,del suo futuro. E' qualcosa di mutevole,mai statica nè uguale a se stessa. E' per questo che l'artista,il vero artista,è colui che si distingue nel proprio lavoro,che ha particolare sensibilità per capire ciò che cambia e che non nasce dalla penna dei critici,ma si afferma solamente per il proprio talento.
In questo panorama si colloca il Maestro Mario Piva,scultore ferrarese operante da oltre 40 e più anni che ha prodotto circa 600  opere di diverse dimensioni e materiali:creta,marmo,legno,ferro,rame e bronzo. Personaggio eclettico,ricco di interessi e molto attivo in vari settori; noto anche come lo " Scultore- Industriale" poichè ha iniziato plasmando la creta quando nel 1958 ha fondato la "STAYER "
la fabbrica che fa parte della nostra storia ferrarese recente a pieno titolo,ceduta poi neglia anni '90.
Piva inizia con esperienze figurative,fino ad arrivare all'elemento portante della sua arte che sarà quasi sempre la struttura geometrica ricorrendo a forma squadrate,a parallelepipedi di varia grandezza spesso incurvati. Egli è consapevole che il corpo umano è una riserva infinita di segni e quindi una superficie di scrittura che ci invita a leggerli. Opere originalissime,inconfutabili ed imponenti anche quando non superano i 50cm di altezza,poichè la grandiosità la portano dentro.Tematiche care al maestro sono la donna sola co con l'uomo,la danza,gli uccelli, i cavalli, la vita e la morte,il dolore,il concepimento (rappresentato dalla sfera che simboleggia la perfezione ).
il cavallo è il simbolo della potenza e della forza; nella figura femminile emerge sempre una sensualità raffinata e vibrante sena pudore o vergogna.
In permanenza vi sono a Ferrara alcune testimonianze di prestigio come il " Cavallo " in rame  di due metri e sessanta posizionato  nella rotonda dell'asse via Kennedy-via Bologna; " L'Abbraccio" in rame di quattro metri esposto a Palazzo Massari,dalla cui versione di sette cm, la "Fabi" ,sindacato bancari,ne ha fatto realizzare dalla "Unoaerre" mille pezzi in occasione del suo cinquantenario.
Altre importanti opere sono in alcuni Istituti di Credito cittadino tra cui l'opera il " Successo" in rame alto due metri e ottanta esposto nella nuova Sede Direzionale della Cassa di Risparmio di via Bologna.
Da cira due anni è possibile ammirare il frutto del suo lungo lavoro artistico nella Sala Permanente "Collezione Mario Piva" a Ferrara in via Cisterna del Follo, 39,annoverabile tra le più importanti del nostro territorio.L Sala è stata curata nei minimi particolari dall'artista stesso,che ne è anche il proprietario.
E' possibile visitarla gratuitamente ogni Venerdi e Sabato dalle 10-12 e dalle 16-18. Per ulteriori informazioni e appuntamenti dai giorni diversi da quelli stabiliti  telefonare al cell: 347-0466740
Numerose le mostre realizzate sia in Italia che all'estero accompagnate da recensioni di autorevoli critici.

LAURA ROSSI

 http://www.estense.com/la-via-crucis-di-mario-piva-037237.html

lunedì 12 ottobre 2009

MILANO FABRI.CA CONTEMPORARY ART

CHRISTIANE BEER.jpgda Teknemedia Magazine on line

 

Christiane Beer - Ortzeit - dal 15 ottobre 2009

 

 

Fabbri.CA Contemporary Art

 

Via Stoppani 15/c | Milano 20129

 

T. +39 348 7474286

 

info@fabbricontemporaryart.it

 

Dal giovedì 15 ottobre 2009

 

al sabato 21 novembre 2009

 

A cura di Silvia Pegoraro

 

Apre a Milano la nuova galleria FABBRI Contemporary Art, nello spazio di Via Stoppani 15/C, e inizia la sua attività espositiva con la mostra Christiane Beer - Ortzeit, dedicata alla scultrice tedesca nota per il suo minimalismo rigoroso, ma assai ricco di rimandi alla letteratura, alla musica, alla filosofia.

La mostra (a cura di Silvia Pegoraro) verrà inaugurata giovedì 15 ottobre e sarà aperta al pubblico fino al 21 novembre. Catalogo in galleria, con testi dell’artista e della curatrice. La galleria “FABBRI Contemporary Art” nasce dalla grande passione per l’arte contemporanea da sempre coltivata dalla sua giovane titolare, Renata Fabbri. Una passione ereditata dalla famiglia, soprattutto dal padre Andrea (noto collezionista e mercante d’arte), e che si accompagna al desiderio di studiare a fondo il profilo identitario dell’arte contemporanea e di farne conoscere le molteplici espressioni ad un pubblico più vasto. L’interesse della galleria si orienta in particolar modo verso la dimensione aniconica dell’arte, verso l’astrattismo e il minimalismo in tutte le loro varietà e sfumature, senza però escludere altre forme espressive più vicine alla figurazione. Renata Fabbri ha intenzione di valorizzare particolarmente, nell’ambito della sua attività, anche il significato del rapporto tra l’arte contemporanea intesa come ricerca linguistica e sperimentazione a oltranza, e il linguaggio di quella che può dirsi ormai “tradizione” pittorica, sia pure una “tradizione del nuovo”. In altre parole: porre in relazione in modo stimolante e vitale, la storia del XX secolo, come insieme di idee e di atti creativi sedimentati nel tempo, e il presente dell’arte, la sua attualità più immediata, i suoi vari modi di essere “attuale”. Una ricerca della “modernità” e della sua essenza attraverso il lavoro di diverse generazioni di artisti, tutti a loro modo intenti a cercare di comprendere ed esprimere la complessità di ciò che potrebbe forse ancora chiamarsi “bellezza”, magari attraverso stili inediti, inattesi e sorprendenti. L’attività della galleria si esplicherà nell’organizzazione di mostre nei propri spazi, ma anche in spazi pubblici e nella partecipazione a importanti manifestazioni di arte contemporanea. Un particolare impegno sarà profuso anche nella realizzazione di eventi culturali di vario genere, volti a promuovere la comprensione e l’apprezzamento dell’arte presso il pubblico.

 

 <http://www.teknemedia.net/archivi/2009/10/1/mostra/39191.html>

 

<http://www.premiocombat.it>

video http://www.youtube.com/watch?v=nOYtp68tZg8