Visualizzazione post con etichetta futurist editions on line. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta futurist editions on line. Mostra tutti i post

martedì 27 novembre 2012

La biografia di RossoTrevi *Futurist Editions-eBook

Il futurista più famoso ''webgrafato'' da un ferrarese

E' firmata Roberto Guerra la biografia di Graziano Cecchini
 

PDF DOWNLOAD


Per Futurist Ediitons, editing on line del neofuturismo italiano, sede a Ferrara, è uscita la webgrafia del celebre Graziano Cecchini, alias Rosso Trevi (ebook numero 10, Rosso Trevi on The Moon), la prima biografia ufficiale, a cura di Roby Guerra, futuristaferrarese doc, autorizzata del futurista che ha rilanciato il futurismo post 1944 alla ribalta mediatica e internazionale con le performance spettacolari de La Fontana Rossa, Piazza di Spagna e quelle sociali per il Tibet libero.
La webgrafia si snoda cronologicamente dalla Fontana Rossa ai giorni nostri, con una selezione dal web ovviamente non esaustiva, ma indicativa e senz'altro anche sorprendente. Infatti, fatti poco evidenziati dagli old media, sono segnalate alcune azioni futuriste di Rosso Trevi, indiscutibili anche dal punto di vista quasi accademico, quantunque in contesti sempre d'avanguardia radicale, la miglior risposta a certo scettiscismo passatista ancora persistente persino nell'anno del centenario celebrato ovunque. Vale a dire la partecipazione al Video Festival Internazionale di Ferrara The Scientist 2008 (per un'anteprima già del centenario), il compleannocentenario del Futurismo proprio il 20 febbraio scorso sempre a Ferrara, con Rosso Trevi conferenziere e videoartista esplosivo (adunata dei futuristi contemporanei, neofuturisti, connettivisti e transumanisti), evidenziato anche sulla Rai (Il Futuro del Futurismo) fino alla presenza con il manifesto futurista proprio per il centenario di Cecchini nel recente volume "Divenire 3 Futurismo", a cura di Riccardo Campa e dell'AIT, Associazione Italiana Transumanisti ti, i più autorevoli futurologi italiani a livello internazionale,ovvero il nuovo futurismo scientifico.
Brevemente, Rosso Trevi dopo aver bucato i Media ora ha bucato anche l'Università.

http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=82

sabato 19 maggio 2012

Giorgio Piva eBook Poesie estemporanee (Futurist Editions on line Ferrara-Italy)

http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2012/05/08/futurist-edition-on-line-lancia-giorgio-piva.html
 

Luigi Russolo.jpg*Russolo mix in 3D

Esordio assoluto per Giorgio Piva, nuova presenza poetica nell'ampio panorama ferrarese, nel bene e nel male, tra certo magma creativo e persino sperimentale (e con diverse eccellenze anche ben note nelle nuove avanguardie italiane o in certo Duemila postNovecento strettamente ancora letterario ma d'alta stoffa) e certo trend convenzionale spesso sopravvalutato dalle stesse peraltro non particolarmente dinamiche istituzioni o certe microcaste localistiche culturali.
Va da sè, Piva, parte bene, sia come cifra letteraria sia come evocazioni metapoetiche.
Le sue poesie estemporanee - già titolo antiprovinciale, evocano atmosfere neoromantiche, ben mddulate e levigate, un soffio electro del cuore pulsante poesia musicale, quasi (non a caso la scelta di un quadro del futurista Russolo come cover): e prossimo allo stesso dinanimismo del poeta salernitano (ma da tempo a Ferrara) Zairo Ferrante.
Brevemente ,  ouverture interessante e in progress, parole umide come lacrime-rugiada per celebrare la stagione essenziale della Poesia, anche nel duemila, ovvero la Primavera....
 
PDF LINK INTERNO
http://poeticamente.myblog.it/archive/2012/05/07/poesie-estemporanee-di-giorgio-piva.html
 
 
 

lunedì 7 maggio 2012

Poesie Estemporanee di Giorgio Piva

www.myspace.com/edizionifuturiste  http://edizionifuturiste2000.myblog.it



Luigi Russolo.jpg


*Luigi Russolo





POESIE ESTEMPORANEE





GIORGIO PIVA



PDF DOWNOLAD


FUTURIST EDITIONS ON LINE /31





LLF AIT maggio 2012








Nota critica di Roby Guerra


Ferrara città di scrittori si arricchisce di un nuovo poeta, all'esordio assoluto: eppure una ouverture già interessante. Giorgio Piva con “Poesie Estemporanee” naviga in certa modulazione del verso decisamente neoromantica, prosssimo al Dinanimismo di lieve e soffice avanguardia del cuore.


La parola è intenzionalmente quasi "epigrammatica" : frammenti del grande romanticismo inglese, ulteriormenti levigati in microechi paradossali che testimoniano la parola contemporanea come fare scrittura aperta e irriducibile a qualsivoglia etichetta, se non, al limite come icone per la comunicazione e per fondamentale differenza nell'oceano infinito del fare versi, esploso ovunque grazie al web.


Paradossale Giorgio Piva per l'archetipo poco sperimentale caro anche al Pascoli decadente vero, oltre la scolastica del fanciullino: al contrario il fanciullo come puer aeternus, sempre cifra della poesia del Cuore e del suo divenire battito e pulsione in volo. Eppure- come dimostra la cover – select... dell'autore- da noi appena remixata in 3D, appunto il cuore-battito-farfalla nella sua imperccettibile ma fondamentale mutazione, non nostalgica di età e sangue d'oro puramente immaginarie, ma ardita dichiarazione alla luce del Sole, anche quello dell'era informatica. Come scintillante nella poesia “A Laura”.





E’ DI NUOVO”


Albeggia di già,


ed una nuova energia è già


e di nuovo il tuo pensiero :


fiero come un macigno rinchiude il mio amore per te!


Come Fare ?


Solo aspettare che tu ripassi di qua….di fronte ai miei occhi,


stanchi di rimanere chiusi.


NESSUNO”


Io sono nessuno


tu chi sei?


sei nessuno anche tu?


È bello essere nessuno


Finche amore non rivelerà


I nostri nomi.








DESTINO


Tu sei storia della mia storia,


destino del mio destino,


anima della mia anima,


cuore del mio cuore,


occhi dei miei occhi,


e allora dolcissima immortale


scendi da quella stella!








COSMO D’AMORE


Ho varcato mari e monti,


ho incontrato mille volti,


ho visto molti tramonti,


ho respirato l’odore di tutti i bei fiori del mondo


ma il tutto non era così’ bello


come aver incontrato i tuoi occhi neri così profondi !








INSOSTENIBILE LEGGEREZZA D’ESSERE-avere


Non ho voglia di fare ma devo fare


Non ho voglia di agire ma devo agire


Non ho voglia di pensare ma devo pensare


Oh mio fato,almeno amare non sia “devo”…..











ECO


Ti cerco in ogni sibilo di vento


In ogni onda del mare


In ogni duna della sabbia


E poi con rabbia grido il tuo nome


Ma ogni gesto resta vano per raggiungerti da così


Lontano.






SE


Se fossi un arciere scoccherei la mia freccia


Per mirare al tuo cuore per farti innamorare;


Se fossi un muratore costruirei una fortezza


Dove potremmo amarci;


se fossi un armatore farei per te la più bella


barca dove viaggeremmo i mari del mondo;


ma sono solo anima,cuore,sangue,lacrime


oh mia diletta prendimi con te o cancellami.








CIELO


Guardando il cielo e le nuvole


Con le loro infinite forme


Cercane una a forma di cuore


Pensa a me io sarò lì!








VICINI


Se ci perdessimo nell’infinito cosmo


Ci ritroveremo sempre vicini


Come la luce con le stelle








MATTINO


Se in questo mattino di stanchezza


Pensi a me con dolcezza


Come una brezza si leverà.








NOTTE DIAMANTE


Notte notteDiamante


Notte di situazioni volanti


Notte di notti di vita


Come alla mattina


La ritrovi già sparita….








PENSIERO


Nei miei ieri non c’eri


Oggi chi sei?


Sei al mattino il mio primo


Pensiero sereno.








INQUIETUDINE


Un inquieto batter d’ali


Attanaglia i miei domani


Ma se tu rimani


Tutti i miei mali spariranno


Almeno fino a domani.








SENTIMI VICINO


Sentimi vicino,ascoltami


Come se tutto me stesso


Proiettato nella calce ardente


Dei tuoi muri


Sui tuoi fiori alla finestra


Nell’acqua che bevi parlasse.


Oggi ho molte più cose da dirti.








A LAURA


Carissima proprietaria del mio cuore


Regina dei miei pensieri


Testimone del mio essere e divenire…


 


 giorgio piva,poesia contemporanea,dinanimiismo,ferrara,neoromanticism,futurist editions on line

lunedì 16 gennaio 2012

I cristalli senzienti di Andrea Leonessa (Futurist editions on line, Ferrara, 2012)

cristalli senzienti.png

Nuova poesia metapolitica e postfuturistica? Il giovane Andrea Leonessa, dalla netpenna molto concreta e rapida, testimonia già (scacco matto piccolo ma prezioso a certa ben nota gerentocrazia di certa casta letteraria nazionale-anche di para-avanguardia).

E la penna è già un inchiostro virtuale doc e it e eu... La figura sfondo è la parola nella sua mutazione sociale e letteraria alla luce della rivoluzione digitale.

Tutta una danza dei simulacri elettronici, alla luce anche crediamo degli input virtuali e informatici di un certo straordinario Baudrillard, movimenti orizzontali/verticali.

Fiorisce una Parola colma di volontà di bellezza e seduzione, deliziosamente iconoclastica, simultaneamente riformattata con scansioni neoepiche, drammaturgiche quasi: non a caso l’incipit dedicato a un certo Verlaine.

Un videogame poetry, quasi anche nuova poesia visiva/totale, sulla scia degli stessi Spatola o Pignotti o anche Franco Vaccari:
giocattolo eversivo verso scenari umani, postumani e socio cibernetici, verso nuove aurore degne dell’umanità.

 

LA VIOLENTA PLANIMETRIA DEL CRISTALLO



Verso vertice di carcasse eterne

Mattatoio espande, mortale

Per sezionare biondi pinnacoli

Vivi; morte sole

D’arredo le cose

Soggiornando nel cosmo,

Commensali! Sussisterete?

Nella sacrestia delle cose

Nastro registrò la gravità:

Collasseremo deportando

Carne saturnina

Nella macelleria del centro cosmico.

 

ebook diretto pdf gratuito

mercoledì 11 gennaio 2012

Andrea Leonessa "Cristalli Senzienti"

cristalli senzienti.png


*cover dell'autore/mix


 


ANDREA LEONESSA


 


CRISTALLI SENZIENTI


 


PDF DOWNLOAD


 


futurist editions on line 2012 (LLF AIT)


 


 


 


Andrea Leonessa nasce il 5 luglio 1989 a Saluzzo, in provincia di Cuneo, dove tutt'ora risiede. Gestisce il blog www.andrealeonessa.wordpress.com, nato nel 2010, dove sono presenti le sue ultime opere poetiche. Nel 2011, attraverso la rete, entra in contatto con i Net-futuristi e con Roberto Guerra, nonché con alcuni esponenti del Connettivismo. Le sue opere poetiche sono il risultato di una miscela di lirismo teatrale (con grande riguardo per la ricercatezza linguistica) e situazioni paradossali, surreali, molto spesso veicolate da espressioni caratteristiche dell'informatica e dei videogiochi. La formazione letteraria di Andrea Leonessa non è correlata ad uno studio accademico: nelle sue opere è facile scovare riferimenti all'elettrotecnica, essendo questa la materia oggetto del suo diploma


 


 


*Nota di RobyGuerra


*Coordinatore LLF (Laboratorio Lettteratura Futurista x AIT Milano-www.transumanisti.it


 


 



Nuova poesia metapolitica e postfuturistica? Il giovane Andrea Leonessa, dalla netpenna molto concreta e rapida, testimonia già (scacco matto piccolo ma prezioso a certa ben nota gerentocrazia di certa casta letteraria nazionale-anche di para-avanguardia).


E la penna è già un inchiostro virtuale doc e it e eu... La figura sfondo è la parola nella sua mutazione sociale e letteraria alla luce della rivoluzione digitale.

Tutta una danza dei simulacri elettronici, alla luce anche crediamo degli input virtuali e informatici di un certo straordinario Baudrillard, movimenti orizzontali/verticali.


Fiorisce una Parola colma di volontà di bellezza e seduzione, deliziosamente iconoclastica, simultaneamente riformattata con scansioni neoepiche, drammaturgiche quasi: non a caso l’incipit dedicato a un certo Verlaine.


Un videogame poetry, quasi anche nuova poesia visiva/totale, sulla scia degli stessi Spatola o Pignotti o anche Franco Vaccari:
giocattolo eversivo verso scenari umani, postumani e socio cibernetici, verso nuove aurore degne dell’umanità.







INTERNATO NEL SÈ BINARIO”





LA VIOLENTA PLANIMETRIA DEL CRISTALLO





Verso vertice di carcasse eterne


Mattatoio espande, mortale


Per sezionare biondi pinnacoli


Vivi; morte sole


D’arredo le cose


Soggiornando nel cosmo,


Commensali! Sussisterete?


Nella sacrestia delle cose


Nastro registrò la gravità:


Collasseremo deportando


Carne saturnina


Nella macelleria del centro cosmico.








SISTEMA BINARIO ALLO STATO SOLIDO





Le bave del sole


Frangiano le soglie


Delle carceri epidermiche;


Prosciolto dalla materia


L’acciaio esercita nel sé binario


P/pr/ro/ol/lu/un/ng/ga/at/to/o


Architettura di carne inossidabile.


Detenzione funebre/terrestre


Vita/vita, Flesh Slash


Ferrovie dello stato solido.





FLESH ROM





Una secrezione di scariche amniotiche dal turibolo elettrico accompagnò la nascita del vertice embrionale, Cilindro dalla Cartridge input fu così partorito. Il padrone del sistema, benevolente, emise il verso SEEEEGA esaltando l’arcadia nella geometria socchiusa. Un solido cilindrico per piegare il verbo, che amplificava il suo volume per generare spazio adibito ad ospitare la semantica terrestre. Quando la sua pubertà si estinse, enorme giaceva sul parquet e si scuoteva talvolta, per comunicare, e ruotavano gli assi e le curve si facevano strette tornanti poi alla forma tacendo. Cilindro narrava di deserti oltre lo spazio che annidano le proprie polveri nel baricentro per urlare l’ipotermia che nella notte li soggioga, e tornano speranzosi sebbene coscienti della misera dicotomia che vincola il sole alla loro serenità. In seguito alle carezze vespertine, cilindro emetteva versi ad otto bit assimilando la carne in un fruscio di vene definite nel dominio dell’ultimo livello dell’esistenza. Erano le svastiche, disse, a pressare la carne e falci ad estirparla dalle vigne abbandonando crani dell’uva sulle sponde dei torrenti scheletrici anch’essi.





ORANTE MISERO ORACOLO





<C’è speranza nell’universo?> <Dubito delle feci; il sudore del suffragio, se evoco la merda, edifica case con finestre adeguate alla miseria, con la proporzione del filare sintetico del sorbetto, della dentatura distante: se evoco merda sono coscienza orientata alla televisione di frontiera regionale se non evoco non so, sera con cesto di vapore e sbuffo luce che esiste e non gentile quanto pare. Cucire toppe di carta per tarpare la pelle porosa, sorridere. Fabiana sono, per determinare la circonferenza cosce del martirio manca il sacrificio: da un esile vestito in offerta furono estratte margherite calde calde, Aprile gola del dente floreale. Dentro il dente; il labbro terrestre entro il mese secerne la simpatia del nostro mondo, cacceremo le lucciole con l’isteria del lampo; la tromba abbagliata, un silenzio seviziato dal grave d’acqua: anche l’estate fece di sé un grave e tridimensionale collassò sul corredo di grano. Il sonno nel sole rigido ci condusse alle saldature del nostro cosmo, le vie digitali della nostra tensione. Quasi alimentata, quasi viva: defecante, eppure umana. Amore, così nuda penseranno di me che ancora la pelle riserbo per l’esistenza>. Il responso recise la gola per farcirla di allegri confetti, il satellite fu l’avvisaglia dell’orizzonte imminente: gli eventi tacquero; feci ritorno a casa.












ANNI DI CARNE AL SILICIO”





LOGICA LADDER


[Gabriele meditò sulla morte dell'anarchico Pinelli]





Scale della questura.


Fanfara fono magnetizzante,


Il suono rasenta la notte


Sciogliendone il nodo


Ed essa, conforme al letto, sfo-


Cia approssimata per decesso


Nel silenzio capacitivo Contemporaneamente


S’estende frattempo; sola morte


Bidimensionale: Giuseppe Pinelli


Console del dubbI/O sotteso.


Hp/Hypothesis di integrazione


Ad Over, Health Points zero.





ELETTRORFISMO


[La Madonna, in seguito alla purga, recitò la Canzone d'autunno elettrificata esprimendo così la sua devozione verso Gabriele]


I lunghi singhiozzi
dei violini d’autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono




  • Paul Verlaine




  •  







Brace digitale, carne oltretutto





Nell’unità poligonale del fumo:


Temo il tuo pene, sono tecnofobica.


Iconografico San Lazzaro, affetto


Dalle interfacce aggiornate


Nel sole ottobrino, retratte


Nella luna del cranio.


Rapporto umano di trasformazione


E1 / E2 = N1 / N2 = Carne


Involta nelle spire orfiche.





CARNE PETROLIFERA*





Petrolio, il pasto greggio


Sfocia nelle fucine


Socchiuse dal capriccio


E tutto si fa cenno


Di passeggiata nautica,


L’oceano catodico soffonde


L'attrito d’inerzia mediterranea


E si piange, senza retorica.


Cuoce il cacao


Rappreso sulla forca educata


Svigorendo questa carne battuta,


Quest’alga che propaga le arterie


Recitando la superstizione,


Vigorosa fra le sfere,


Per la quale è grezza la carne


Accatastata sulla terra


E guasta neve ne discende


Sul nastro, un corteo di tricicli


Si esaudisce con tale miscela:


Carne petrolifera e brina.








*CARNE PETROLIFERA È STATA PUBBLICATA SUL BLOG (andrealeoness.wodpress.com) COME POESIE AUTONOMA, PRIMA POESIA NELLA QUALE NOMINO LA CARNE GREZZA.





CRISTALLI SENZIENTI




3D PROFUNDIS





Lo scrigno rupestre si dilata


Nell’atavismo stereoscopico;


La figlia gestiva un cubo


Non io, non il babbo sapeva.


(Vuoi eseguire il cubo?


Y for Yes, N for no)


Y Nella retta del pian/t0


Risorge il corallo


Otturando le bocche ascisse;


Enfatico zero, dal disturbo


Equalizzato al decesso.


N Così la rom satura il core


Duale, pulsante d’amore


Rilasciato all’avviare di rose;


Così conversa al Call Center


Per alleviare ad otto mega


La solitudine ottica, eguale


Nel cartiglio di panche lignee


Emittente di cigno involatile.


Un flesh espulso, scarnificato


Il miraggio nel cratere del grano,


Notre Dame de Pain, il tuo petto


Consacrato s’accinse al frumento.


Gengiva, ceppo di carne


Da ardere; aleggia nel cavo orale


Tramonto aerostatico, nel regno


Invertebrato albeggia la tripla:


Una spina, presa a reliquia


Dell’ancestrale stereoscopia.









SIMULACRO: SIMULAZIONE ULTRATERRENA





[I carabinieri rintracciarono la posizione degli esuli. Sebbene la struttura dell'E-den fosse ancora rudimentale, Gabriele, a causa dello scarso tempo a disposizione, terminò la programmazione]


Madonna: La carne è bassa,


Gabriele, è novembre…


Dio: Gesù cristo, sei un figlio di troia!


Le stringhe s’ammassarono


Nella virtualità eterea, angeli


Si compenetravano; la luce


Una miseria radiante a 32 bit.


Un ultimo bacio dalle collisioni imprecise


Infine eternati dall’atarassia elettrica.






*Copyright ANDREA LEONESSA








Note sitografiche


http://www.paginegialle.it/pgol/4-MACELLERIE/3-COSMO?ind=DIO


HTTP://WWW.TRENITALIA.COM


www.andrealeonessa.wordpress.com


 



 

lunedì 26 dicembre 2011

2012: i Maya erano ferraresi! by Paolo Giardini (Futurist Editions on line, 2012)

paolo giardini,maya 2012,ferrara,la casta pd,ospedale di cona
Se in fondo son diventati scrittori anche Sateriale e Franceschini, più noti come politici, ben venga anche il quasi "nostro" Paolo Giardini, ben noto come polemista sulla stampa ferrarese. Forse ora anche Tagliani (e non solo) troveranno il tempo per leggerlo...
Per Futurist Editions on line, editing ferrarese tra le attività ufficiali dei laboratori culturali di certa futurologia italiana (eBook n.32), Giardini ha lanciato nel ciberspazio del web un florilegio dei suoi numerosi interventi sulla recente cronaca politica e anche metaculturale ferrarese.
"2012: i Maya sono ferraresi? Fantacronache di un Ferrara-Default annunciato". Titolo che è tutto un programma per un lavoro presentato come ammaliante e ulteriormente sarcastica fantapolitica...
Qualcuno parla già di una sorta di "piccolo" Kraus di Ferrara nell'era di Cona e dintorni. Karl Kraus, il celebre scrittore viennese del primo novecento, noto anche per la rivista Die Fackel, FIACCOLA, da lui diretta e scritta in splendida solitudine, eppure vera e propria mina intrigante per la comunità e le autorità della capitale della vecchia Mitteleuropa.
Poi alla lunga, come si sa, la casta degli Asburgo è sparita.... E Kraus tutt'oggi è nella storia del libero pensiero e della grande letteratura.
Giardini naturalmente non resterà nella storia della letteratura italiana: forse - nonostante la profezia locale - Ferrara tornerà ai fasti del Rinascimento - ma in tal caso questo micro libello pamphlet alla Voltaire (come presentato nella prefazione-intervista) avrà certamente centrato il bersaglio... Una fiaccola per il futuro di Ferrara!
PDF GRATUITO vedi menu collana Futurist Editions
http://reddonkey.myblog.it

2012: i Maya erano ferraresi! by Paolo Giardini (Futurist Editions on line, 2012)

Se in fondo son diventati scrittori anche Sateriale e Franceschini, più noti come politici, ben venga anche il quasi "nostro" Paolo Giardini, ben noto come polemista sulla stampa ferrarese. Forse ora anche Tagliani (e non solo) troveranno il tempo per leggerlo...
Per Futurist Editions on line, editing ferrarese tra le attività ufficiali dei laboratori culturali di certa futurologia italiana (eBook n.32), Giardini ha lanciato nel ciberspazio del web un florilegio dei suoi numerosi interventi sulla recente cronaca politica e anche metaculturale ferrarese.
"2012: i Maya sono ferraresi? Fantacronache di un Ferrara-Default annunciato". Titolo che è tutto un programma per un lavoro presentato come ammaliante e ulteriormente sarcastica fantapolitica...
Qualcuno parla già di una sorta di "piccolo" Kraus di Ferrara nell'era di Cona e dintorni. Karl Kraus, il celebre scrittore viennese del primo novecento, noto anche per la rivista Die Fackel, FIACCOLA, da lui diretta e scritta in splendida solitudine, eppure vera e propria mina intrigante per la comunità e le autorità della capitale della vecchia Mitteleuropa.
Poi alla lunga, come si sa, la casta degli Asburgo è sparita.... E Kraus tutt'oggi è nella storia del libero pensiero e della grande letteratura.
Giardini naturalmente non resterà nella storia della letteratura italiana: forse - nonostante la profezia locale - Ferrara tornerà ai fasti del Rinascimento - ma in tal caso questo micro libello pamphlet alla Voltaire  (come presentato nella prefazione-intervista) avrà certamente centrato il bersaglio... Una fiaccola per il futuro di Ferrara!
PDF GRATUITO vedi menu collana Futurist Editions
http://reddonkey.myblog.it

*nota di Roby Guerra, tra gli autori del libro manifesto "Nuova Oggettività"

giovedì 9 dicembre 2010

Electric Girls Mostra on line di Maurizio Ganzaroli

Le Ragazze Elettriche di Maurizio Ganzaroli

-mostra on line per Futurist Editions-
 
Nella gallery on line Tiffany Art Club- collana di Futurist Editions, editing dei neofuturisti italiani di Guerra, Cecchini e altri, eBook n. 24. Nello specifico ELECTRIC GIRLS (LE RAGAZZE ELETTRICHE), personale on line di Maurizio Ganzaroli, scrittore e artista elettronico, da pochi giorni anche nuovo curatore per Ferrara della sezione dei transumanisti italiani di Riccardo Campa (AIT). In un prodotto squisitamente d'avanguardia, tra arte transumanista, neofuturismo gotico e narrativa fantascientifica, tra microracconti, videoclip e picture, Ganzaroli sintetizza in questa net version gli ultimi mesi della propria ricerca artistica, già più volte presentata a Ferrara e anche a Milano (New Ars Italica). Ganzaroli è l'ala in certo senso più dark, virtualmente musicale (diversi tributi a cult band italiane via video), nello stesso tempo elettrico-elettronica e esistenziale del nuovo movimento futurista. Una cifra tacita nei diversi medium dall'artista utilizzati: sempre in bilico paradossale tra nostalgia dell'umano e attivismo robotico...

 
FUTURISTE EDITIONS eBook ELECTRIC GIRLS

martedì 8 giugno 2010

INTERVISTA DINANIMISTA A MARCO NUZZO

MARCO NUZZO TRA I TREDICI AUTORI DELL'E-BOOK DINANIMISTA "L'ANIMA IN PERSONAL"



  1. Cos'è per te l'arte in generale e la poesia nello specifico?

 


 

- Arte è un modo di espressione dell'anima, nel concetto più puro del termine; sta ad indicare uno status mentale superiore, un mettersi in comunicazione con Dio stesso, inteso come quella parte di noi che è capace di cogliere le sfumature sottili, secondo un personale punto di vista ed incastonarle tra fantasia e realtà. Arte è percepire l'essenza di sè stessi, quell'essenza che è succo del nostro io più profondo. Amo l'arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla poesia, dalla danza alle arti marziali che pratico da tempo, perchè è attraverso tutte queste arti che io trovo me stesso. Quando scrivo poesie, tento di immedesimarmi in un determinato momento, diventando sensazione, facendomi parte di un universo parallelo, quello che ho nella mente. Non si tratta di trasfigurare ciò che si è, non c'è bisogno di stereotipare un poeta famoso o un pittore già affermato, anzi io ritengo che l'arte concepita con tali presupposti abbia vita breve; si tratta di conoscere sè stessi, scavando giorno per giorno e ritrovando quell'identità che la vita moderna, col forte contributo dei media, ci fa perdere. Oggi non sappiamo più chi siamo, vogliamo somigliare a quel personaggio della TV, alla velina di turno, sposata col calciatore famoso. Io ritengo che l'arte possegga quella forza di far aprire la mente dell'uomo verso orizzonti inesplorati, credo che noi abbiamo la capacità di "diventare ciò che siamo", ma per costruirci un'identità che io definisco "tra genio e follia", abbiamo bisogno di crescere, magari spegnendo la televisione e accendendo il cervello.


2) I tuoi miti ed obiettivi artistici

 


 

- Personalmente non mi sono mai posto degli obiettivi veri e propri, come ho detto prima, cerco di crescere e superarmi giorno dopo giorno e questo mi basta, se poi questo significa avere un valido riscontro, allora ben venga, ma l'importante è sentirsi ogni giorno più ricchi dentro, scavando sempre più nel profondo, verso la conoscenza di sè stessi. Riguardo ai miei miti, devo dire che sono tanti, troppi. Amo molto la letteratura horror, da Mary Shelley a Bram Stoker, passando per i vari Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft, per arrivare ai più moderni Richard Matheson e Stephen King. In particolar modo amo Lovecraft al quale attribuisco il grande genio (o follia) di aver creato un universo di mondi al di fuori della portata di una mente normale. Dovessi fare un paragone, lo metterei a confronto con Tolkien.


3) Il ruolo delle avanguardie oggi

 


 

- Il ruolo delle avanguardie artistiche, oggi, è quello di portare avanti quella posizione di disagio le cui basi si possono ritrovare in movimenti quali l'espressionismo, caratterizzato dal contrasto tra quella che è la reale condizione umana e gli ideali, il futurismo, in contrasto con le opinioni della media borghesia, adagiata sul tradizionale, ma anche movimenti come il cubismo nella pittura ed altre ancora, sino ad arrivare alla Cyber art, nuovo movimento che ha portato alla rottura delle barriere e dunque all'accesso della massa, senza comunque perdere la capacità di sorprendere.


4) L'arte e suoi possibili sviluppi nel futuro trans e post umano

 


 

- Penso che l'arte sia un modo per esprimere sè stessi, i propri sentimenti, credo anche che l'arte si evolva con l'uomo, essendo essa stessa il risultato della storia dell'uomo; dal paleolitico ai giorni nostri l'uomo ha sempre cercato di tracciare il proprio percorso lasciando dei segni tangibili del suo passaggio evolutivo, cambiando di volta in volta mode e movimenti a seconda della situazione socio-culturale al presente dei vari artisti. Definire uno sviluppo futuro dell'arte è impossibile, certo è che, se il progresso e la scienza ne consentiranno lo sviluppo, l'arte in tutte le sue forme troverà terreno fertile nelle nuove, giovani menti del futuro.


5) Cos'è per te l'anima e quale ruolo credi possa occupare in futuro?

 


 

- L'anima è il giardino dell'uomo. L'uomo crescendo acquisisce conoscenze nuove. L'arte altro non è che un puzzle, i cui pezzi sparpagliati costituiscono la conoscenza. Il lavoro dell'uomo è quello di cercare di incastrare questi pezzi nel migliore dei modi ma, per fare ciò, è necessario un lavoro di concetto dell'anima. Puoi piantare i tuoi semi e incastrare parole su parole, ma alla fine, la crescita dei frutti, dipenderà soprattutto da quanto è fertile la terra, da quanto è fertile la tua anima. Penso che in un futuro prossimo ci sarà gente capace di imporsi al di sopra della mediocrità che oggi detta legge, credo che l'uomo prenderà una maggiore coscienza della sua anima ma, per fare ciò, scusate se torno a ripetermi, bisognerà seguire il proprio istinto, la propria natura, esercitando la ghiandola pineale ad espandere la mente verso l'infinito. Finchè programmi televisivi di scarsa cultura la faranno da padrona, saremo sempre bersagli facili che accettano passivamente tutto ciò che ci viene propinato, ma se davvero cominciassimo a prender coscienza della nostra anima, leggendo, scrivendo, o comunque esercitando i cinque sensi in modo attivo, noi saremmo arte, e succubi di nessuno.



6) I tuoi progetti:


- Al momento ho in progetto un libro di poesie, uno di arti marziali ed uno riguardante la filosofia Zen. Il tempo ci dirà il resto.


www.myspace.com/edizionifuturiste