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domenica 25 aprile 2010

La Cultura che discrimina di Barbara Cannetti

capacchione.jpgQuando anche la cultura discrimina
(di Barbara Cannetti)
Spesso, nell’ambito dei concorsi letterari, succede che se uno dei vincitori non si reca a ritirare personalmente il premio – qualunque ne sia la causa – quel riconoscimento in denaro non gli verrà assegnato e per posta gli verranno inviate solo pergamene, targhe o medaglie ricordo. Ma non è anche questa una forma di discriminazione nei confronti di persone con disabilità o con problemi di salute tali da impedir loro di muoversi da casa? Non dovrebbe contare solo la qualità dell’elaborato in concorso? Forse una discriminazione “di dettaglio”, ma è anche dai “piccoli particolari” che si può capire la civiltà e la sensibilità di un Paese

È partendo dai particolari, dai più piccoli dettagli, che spesso si può comprendere il grado di attenzione che un Paese concede ai suoi cittadini. In Italia, chi desidera diventare scrittore si trova a fare i conti con una realtà editoriale molto complessa: le case editrici medio-piccole, infatti, chiedono spesso contributi per pubblicare autori esordienti, mentre quelle di grandi dimensioni difficilmente se ne occupano. Da un lato si afferma che tutti devono poter avere le stesse opportunità in ogni campo della vita sociale, dall’altro lato si riconosce alle case editrici la libertà di pubblicare sulla base di regole che permettano loro di raggiungere un profitto, poiché si tratta pur sempre di aziende.

Ciò che tuttavia sorprende ancora di più sono le norme per la partecipazione ai concorsi. Mi riferisco a quelli letterari, poiché questo è il mio campo che, per interesse personale, ho avuto modo di indagare. Credo però che lo stesso si possa affermare per altri tipi di concorsi, ad esempio fotografici, di pittura o di scultura.
In sostanza, una persona con disabilità o con problemi di salute tali da impedire la libertà di movimento, se desidera partecipare a un concorso letterario, spesso si scopre discriminata in partenza, poiché si vede preclusa qualsiasi possibilità – in caso di vittoria – di ritirare il premio, soprattutto se si tratta di una somma in denaro. Non è infrequente, infatti, trovare bandi in cui si leggono formule come quella qui riportata, tratta – a solo titolo di esempio – da un bando aperto proprio in questi giorni: «I premi dal 1° al 3° posto dovranno essere ritirati personalmente dai vincitori: l’assenza degli stessi alla cerimonia di premiazione, qualunque ne sia la causa, sarà considerata tacita rinuncia al premio in denaro che verrà incamerato dall’Associazione Culturale “xxx”; in tal caso, verranno spedite, a mezzo posta, le sole pergamene, nonché le targhe o medaglie ricordo»......

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 http://viadellebelledonne.wordpress.com/2009/08/10/quando-anche-la-cultura-discrimina-di-barbara-cannetti/

martedì 3 novembre 2009

Incontro con Delia Vaccarello a cura di Evaluna

ROSSETTI.jpgEvaluna Lecce-la libreria delle donne ha organizzato recentemente, lo scorso 8 ottobre 2009,presso le Officine Cantelmo a Lecce (Viale De Pietro) l´importante evento "Evaluna incontra Delia Vaccarello. La scrittura come presenza omosessuale".
L´incontro è stato dedicato alla scrittura giornalistica ed editoriale di Delia Vaccarello, tra le scrittrici protagoniste della più creativa Parola italiana contemporanea. All´incontro sono intervenuti Alessandro Taurino, docente di psicologia clinica presso l´Università di Bari, Sabrina Sanò, titolare di Evaluna Lecce, Andrea Fiorucci esperto di differenze di genere, Monia Dragone arcilesbica Salento e Debora Orlandini, del direttivo del Circolo "Pier Paolo Pasolini".
Nel corso dell´evento... letti dei passi di alcuni libri di Delia Vaccarello. Reading a cura di Francescadiletta Bortone.
L´evento ha inteso dare voce al rapporto tra scrittura e identità di genere. La libreria, nuova "officina culturale" del Salento, ha inteso offrire la possibilità di riflettere sul significato della scrittura come "presenza", intesa come un´identità di genere che attraverso la narrazione e, in questo caso, l´attività professionale di Delia Vaccarello, manifesta la propria essenza.
La "presenza" in questo senso è rappresentata dalla nudità dell´esistenza omosessuale.
L´incontro con l´autrice ha focalizzato l´attenzione su due modelli differenti di scrittura: quello giornalistico e quello narrativo-editoriale. Il primo modello è costituito da una dimensione di confronto, di assenso/dissenso, di schieramento "culturale", di denuncia. Il modello narrativo-editoriale lascia la parola alla "nuda" presenza. La narrazione della Vaccarello focalizza l´occhio di bue sulla soggettività omosessuale, sul modo di raccontare la propria esperienza a prescindere dagli schieramenti, dalle denunce e dalle chiose.
Solo riflettendo sulle dimensione della "presenza" e consegnando alla sua produzione editoriale e giornalistica un senso "metanarrativo" e ontologico possiamo riconoscere, alla scrittura di Delia Vaccarello, il vero valore che merita.

Evaluna Facebook

video http://www.youtube.com/watch?v=Q85maq4dlOw
Per maggiori informazioni:

info@evalunalecce.it

venerdì 24 luglio 2009

CONSEQUENZE UMANESIMO LUNARE DA LA 7!

LUNA 2.jpgUn piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità

“MOONSHOT: L’UOMO SULLA LUNA”
ANCHE PER I DISABILI SENSORIALI

LA7 – LUNEDI 20 LUGLIO 2009, ORE 21.10

Lunedì 20 luglio alle 21,10, LA7 ha "offerto" “Moonshot – L’uomo sulla Luna”, anche in
versione accessibile per i disabili sensoriali.
Chi dispone del digitale terrestre o di Sky, ha potuto scegliere una seconda traccia
audio con l’audio descrizione per i non vedenti e optare per i sottotitoli per i non
udenti.
Si tratta di un’opzione che esiste da tempo su molte televisioni straniere, ma è la
prima volta che l’audio descrizione è offerta da una TV commerciale italiana.

La programmazione accessibile di Moonshot su La7 è resa possibile dalla collaborazione
di più soggetti: il RomaFictionFest che nell’ultima edizione ha accolto la proposta di due
associazioni no profit – Consequenze e Blindsight Project – diventando, grazie al
supporto della Regione Lazio, il primo festival in Italia a dedicare una programmazione
quotidiana ai disabili sensoriali, ma soprattutto la direzione de La7 che ha accolto con
entusiasmo la proposta di programmare lo sceneggiato anche in versione accessibile da
parte di Sub-ti, già sponsor tecnico del RomaFictionFest, che ha offerto gratuitamente i
sottotitoli e l’audio descrizione del TV movie per la messa in onda.
Il tema dell’accessibilità culturale ai disabili sensoriali è di grande attualità; esiste una
direttiva comunitaria che chiede agli Stati membri di adeguare la propria offerta ai non
udenti e non vedenti entro dicembre 2009, ma l’Italia è ancora molto indietro.
Speriamo che questo singolo episodio televisivo rappresenti “un piccolo passo per
l’uomo, un grande balzo per l’umanità” – per citare le parole di Neil Armstrong sul suolo
lunare – affinché anche l’Italia arrivi ad offrire ai disabili sensoriali italiani un'accessibilità
culturale negli stessi termini di quanto avviene all’estero già da diversi anni.

Blindsight Project e Consequenze si confermano avanguardie e spinte propulsive per
innovazioni importanti nel campo della cultura, della comunicazione e della partecipazione
attiva.

O troveremo una strada
O la costruiremo

a cura di Stefano Pierpaoli 

www.consequenze.org

 http://www.youtube.com/watch?v=y6ulbmq8b_M  VIDEO