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Visualizzazione dei post con l'etichetta giuseppe gorlani

Giuseppe Gorlani: i viaggi spaziali inutili.... *video

    La futilità dei viaggi spaziali di Giuseppe Gorlani   Leggo sempre con attenzione gli articoli di Massimo Fini, di cui apprezzo l’intelligenza e l’indipendenza di pensiero. In genere condivido quanto scrive, ma nell’articolo “L’ultimo uomo sulla terra” (www.ariannaeditrice.it) c’è una sfumatura sulla quale dissento: «Sì, è vero, l’abbiamo guardato tutti, in quella magica notte del 20 luglio 1969, l’approdo del primo uomo sulla Luna»; ebbene, non è vero che “tutti” si trovassero davanti alla televisione ad ammirare il patetico evento dell’allunaggio americano. Non so quanti giovani disertarono volutamente lo storico appuntamento, ma quel che posso dire con certezza è che personalmente non lo guardai.   Nonostante a quei tempi avessi 23 anni, mi era già chiaro come lo strumento televisivo non potesse che veicolare falsi miti e menzogne. La modernità si era ormai pienamente manifestata, anche se non aveva ancora raggiunto gli esiti disastrosi attuali, e chi aveva...

Perchè N.O.? Crescita/Decrescita - 9- Giuseppe Gorlani Breve nota sul Cambiamneto II

  GIUSEPPE GORLANI  BREVE NOTA SUL CAMBIAMENTO II (vedi 01/05) In questi ultimi tempi si sente con sempre maggiore frequenza parlare di “cambiamento” o, addirittura, di “rivoluzione”, invocandone la necessità. Il disagio esistenziale cresce di pari passo con le difficoltà economiche e la “gente” o le “masse”, direbbe Ortega y Gasset (perché ormai di popolo sembra non si possa più parlare), scendono nelle piazze con l’intento di suscitare l’attenzione dei governanti e di scuoterne la coscienze. Dato che viviamo in una condizione di “democrazia” – pensano i più – abbiamo “diritto” a far sentire la nostra voce, esigendo che venga ascoltata. In realtà, però, i governanti non ascoltano e procedono imperterriti verso il perseguimento di mete non dichiarate, finalizzate ad arricchire alcune oligarchie e non certo a portare benessere, equità, giustizia.    Già da tempo tali ristrette cerchie di dominanti (che puntualmente si circondano di lacché dotati di particolari attitud...

Perchè N.O. Crescita/Decrescita Giuseppe Gorlani "Brevi note sul cambiamento "

     I n questi ultimi tempi si sente con sempre maggiore frequenza parlare di “cambiamento” o , addirittura , di “rivoluzione”, invocandone la necessità. Il disagio esistenziale cresce di pari passo con le difficoltà economiche e la “gente” o le “masse”, direbbe Ortega y Gasset (perché ormai di popolo sembra non si possa più parlare), scend ono nelle piazze con l’intento di suscitare l’attenzione dei governanti e di scuoterne la coscienze. Dato che viviamo in una condizione di “democrazia” – pensano i più – abbiamo “diritto” a far sentire la nostra voce, esigendo che venga ascoltata. In realtà , però, i governanti non ascoltano e procedono imperterriti verso il perseguimento di mete non dichiarate, finalizzate ad arricchire alcune oligarchie e non certo a po rtare benessere, equità, giustizia . Già da tempo tali ristrette cerchie di dominanti (che puntualme nte si circondano di lacché dota ti di particolari attitudini : la “casta” ) hanno ac...

Giuseppe Gorlani "Quale Antropocentrismo?"

Quale antropocentrismo? Nei tempi correnti mantenere un orientamento coscienziale e sapienziale è il bene più prezioso. Proprio nel momento in cui si afferma l’egemonia della “ragione” scientistica (una forma di abilità intellettuale assai circoscritta), al servizio delle più insaziabili brame di possesso, il mondo sprofonda nei baratri dell’irragionevolezza. Si deve innanzitutto chiarire come sia drasticamente irragionevole quell’epistemologia che, rifiutandosi di vedere il proprio limite, non si risolve in una forma di intelligenza superiore. Quale tragica ironia: nel nome del progresso e di un’inarrestabile evoluzione dell’ingegno umano siamo regrediti nel subumano o, meglio, abbiamo deviato dal dharma propriamente umano, producendo una specie di mostro onnivoro e distruttore. 1 Ai fini di una corretta disposizione conoscitiva, non si tratta però di affermare o negare drasticamente l’antropocentrismo, bensì di riflettere più profondamente su di esso, restando aderenti ...