A partire dal 1921, con l'introduzione della Nep e con i riconoscimenti diplomatici dei principali paesi europei (su Asino Rosso anche il mio articolo:Mussolini riconobbe i soviet), diverse opzioni si presentarono alla leadership del partito sovietico per superare l'isolamento dei primi anni post-rivoluzionari. Alla politica dei rapporti preferenziali con la Germania, fissata dal trattato di Rapallo con quello che si chiamò il Rapallo Gheist (leggi sempre i miei articoli sul web dedicati al Rapallo Gheist), Bucharin, Rykov e Tomskij, i cosiddetti moderati del gruppo dirigente bolscevico riabilitati da Gorbaciov poco prima del definitivo crollo dell'Urss, opposero la richiesta di adottare un orientamento occidentale, che prevedeva lo sviluppo degli scambi commerciali con i paesi più evoluti d'Europa e l'assunzione da parte della Russia sovietica di maggiori impegni internazionali. Questa proposta programmatica raccolse l'adesione anche di influenti settori dell...