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Da Papini a Carraro, Contro la scuola fabbrica 1.0

LA NOTIZIAH24    + VIDEO   CHIUDIAMO LE SCUOLE...  PAPINI FUTURISTA Alberto Carraro, Pedagogia istituzionale e gruppi. Contro la fabbrica della dipendenza  (Armando editore, 2014, Roma).   In questo libro L’Autore mette a fuoco i passaggi cruciali che intervengono nel processo di apprendimento in cui sono implicati e interagiscono soggettività, relazioni, affettività ed emozioni. La teoria e la tecnica dei Gruppi Operativi costituiscono il fondamento di questo pensiero perché lo scopo dell’insegnamento, per A. Carraro, è quello di far sì che gli studenti diventino consapevoli delle proprie risorse mettendoli in condizione di servirsene. Alberto Carraro  è stato professore di materie letterarie e latino nei licei.  In una delle collane classiche della casa editrice romana, Psicologia e Psicologia Clinica, ben nota in ambito universitario da decenni, da Roma, a Padova, a Cesena (ricordiamo, anni 80, per intenderci il clas...

Papini e Firenze futurista , rottamatori ante litteram

  Papini, rottamatore ante litteram           All’inizio del Novecento erano amici, e giovani entrambi. Benedetto Croce poco più che trentenne e già avviato a egemonizzare il primo cinquantennio del secolo. Giovanni Papini di quindici anni più giovane, e già astro nel firmamento delle riviste fiorentine: che tentarono di cambiare l’Italia prima della grande guerra 1914-18. Poi, dopo quasi un decennio di buon rapporto, fondato su un iniziale equivoco dei rottamatori d’Arno sul repulisti che Croce veniva facendo del nostro provincialismo culturale, fu sciolto dal filosofo, che forse alla nascita di quell’equivoco aveva collaborato, con la sua critica della democrazia. Atto ufficiale della separazione – scrive Giuseppe Galasso, recensendo sul Corriere della Sera il Carteggio 1902-1914 . pubblicato dalle Edizioni di storia e letteratura a cura di Maria Panetta e commentato da Gennaro Sasso – fu la lettera che Croce, ormai oltre i 40, scriss...

Papini e Firenze futurista , rottamatori ante litteram * video

  Papini, rottamatore ante litteram           All'inizio del Novecento erano amici, e giovani entrambi. Benedetto Croce poco più che trentenne e già avviato a egemonizzare il primo cinquantennio del secolo. Giovanni Papini di quindici anni più giovane, e già astro nel firmamento delle riviste fiorentine: che tentarono di cambiare l'Italia prima della grande guerra 1914-18. Poi, dopo quasi un decennio di buon rapporto, fondato su un iniziale equivoco dei rottamatori d'Arno sul repulisti che Croce veniva facendo del nostro provincialismo culturale, fu sciolto dal filosofo, che forse alla nascita di quell'equivoco aveva collaborato, con la sua critica della democrazia. Atto ufficiale della separazione – scrive Giuseppe Galasso, recensendo sul Corriere della Sera il Carteggio 1902-1914 . pubblicato dalle Edizioni di storia e letteratura a cura di Maria Panetta e commentato da Gennaro Sasso – fu la lettera che Croce, ormai oltre i 40, scriss...

CHIUDIAMO LE SCUOLE?

Ringrazio Mauro Presini (CGIL-Scuola) per la sua straordinaria insistenza. Mi ricorda, da uomo di sinistra, quei vecchi che alla domenica mattina si presentavano con l’Unità a casa mia. L’odore di inchiostro si confondeva con lucenti paste alla crema appena comprate. Un garofano alle signore, la radiolina per sentire le partite. Poi era quasi lunedì. Le partite di pallone sono rimaste. Il garofano appassito tentava ancora di nutrirsi dalle pagine del giornale di Gramsci… L’articolo che state per leggere è stato pubblicato il 22 dicembre 2008. L’Asino Rosso lo divulga integralmente poiché a noi piace così! A cura di David Palada      “Difendiamo la scuola democratica” (11 febbraio 1950) “È venuta così fuori l’idea dell’assegno familiare, dell’assegno familiare scolastico. Il Ministro dell’Istruzione al Congresso Internazionale degli Istituti Familiari, disse: la scuola privata deve servire a “stimolare” al massimo le spese non statali per l’insegnamento, ma non ...