sabato 18 dicembre 2010

Città di Salemi Inaugurazione del Picasso e la festa Benedivino- Super Natale 2010

   
  photo 1.jpgSALEMI – Domani alle 16,000 negli spazi espositivi del Palazzo dei Musei, nell’ex Collegio dei Gesuiti, Vittorio Sgarbi inaugurerà l’esposizione al pubblico della «Femme au chat assise dans un fauteuil» («Donna con gatto»), la celebre opera di Pablo Picasso, per la prima volta esposta in Sicilia, proveniente dalla collezione privata di una nobildonna italiana. La città torna dunque a ospitare un capolavoro dell’arte mondiale dopo le opere di Rubens, Caravaggio, Guercino, Licini, Pirandello, Modigliani e le numerose mostre provenienti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto.


Quella di domani è comunque una giornata ricca di appuntamenti perché si svolge anche la seconda edizione di «Benedivino», la grande festa del vino ideata da Oliviero Toscani e Vìttorio Sgarbi nel 2009 quando il teatro all’aperto del Carmine fu trasformato in una enorme piscina piena di mosto.

La kermesse enogastronomica nasce per celebrare i piaceri e i benefici del vino e valorizzare le produzioni del territorio presentando le cantine e le loro etichette. Il progetto è stato sviluppato dai ragazzi della Fondazione Sgarbi con la collaborazione dell’Istituto Regionale Vite e Vino presieduto da Dino Agueci.

La giornata di domani si svolgerà in gran parte all’interno del castello normanno svevo. Qui Cesare Inzerillo, l’artista noto per avere realizzato le «cabine» del Museo della Mafia, ha realizzato assieme ai ragazzi della «Fondazione Sgarbi» una sorta di «Tempio di Dioniso» con scenografie assai originali. Per questa edizione è stato ideato un raffinato percorso sensoriale attraverso il sapiente utilizzo di luci, effetti sonori e video istallazioni.

Il Castello sarà interamente tinto di rosso, colore simbolo del vino, attraverso un ricercato gioco di luci; la torre si trasformerà da «rocca» a «faro» per indicare che la grande festa del «Benedivino» è in atto. Lungo la muraglia esterna limitrofa a piazza Alicia, i visitatori troveranno proiettate le immagini del film «La dolce vita» di Federico di Fellini, ed in particolare la scena in cui Anita Ekberg fa il bagno nella Fontana di Trevi.

L’atrio del castello ospiterà il palco dove si svolgeranno gli spettacoli. Numerose botti sparse costituiscono punti di appoggio e di sosta.

Il salone centrale sarà il trionfo del baccanale. Una grande tavola percorrerà la lunghezza della stanza. Tre fontane, ricavate all’interno delle nicchie, con zampilli e getti di vino creeranno fascinazioni e fantasie. Due grandi video installazioni, curate dal «Laboratorio Creativo di Sgarbi» invaderanno sinuosamente le pareti con una selezione di scene tratte dai film più famosi che al vino sono stati dedicati.

Nelle sale del piano terra le cantine partecipanti presenteranno al pubblico le etichette in concorso offrendo degustazioni, informazioni e approfondimenti sui propri prodotti.

Le altre sale del castello ospiteranno le installazioni artistiche. Tra queste quella dedicata all'ebbrezza che presenta deformazioni e allucinazioni ottiche ottenute con specchi irregolari e ricurvi, assieme a una grande opera di Cesare Inzerillo.

Altre due sale, al secondo piano, trattano il tema del vino nella letteratura e nell’arte. Qui attraverso un raffinato gioco di proiezioni, effetti sonori e luci verranno proposte al pubblico le sensazioni e le emozioni prodotte da questo eterno binomio.

Una sala omaggia Madre Natura presentando una gigante poppa rigonfia e traboccante di vino. Una sala al secondo piano ospiterà «Dipintodivino», ovvero una performance estemporanea di Wine Art dell’artista trapanese Pietro Barbera.

Gli spazi della torre cilindrica sono dedicati al benessere del vino il relax e la cura di sé; un luogo intimo e raccolto dove il vino è vissuto non soltanto come bevanda ma anche come elemento della cosmesi. Baglio Basile presenterà tutti i trattamenti estetici che fanno del vino un ingrediente importante della bellezza.


Durante la giornata si svolgerà il premio «In Vino Veritas», la premiazione della migliore cantina del territorio. La giuria è composta da Vittorio Sgarbi, Fulvio Pierangelini, Gaetano Basile, Fabrizio Carrera, Nino Ajello,  Dino Agueci, Florence Hernandez (autrice Wine Tours in the South of France e grande esperta di vini) e Luca Gardini (di recente incoronato miglior sommelier al mondo).

Queste le aziende vitivinicole che partecipano: Azienda Agricola Ferreri, Terre di Salemi, Azienda Agricola Gandolfo, Tenuta Schirò, Azienda Enoagricola Giammalvo, Cantine Colomba Bianca, Cantine Pellegrino, Cantina Trapani, Cantina Orestiadi, Cantine Feudo Arancio, Azienda Vinicola Scavone, Cantina Barone Montalto, Cantina Cassarà, Terre del Principe Grifo, Cantine Roppolo.

Le degustazioni sono divise in due sezioni: «Biancodivino» e «Rossodivino»


Nuove opere nel «Museo della Mafia»

In concomitanza con «Benedivino» nel«Museo della Mafia» (anch’esso allocato nell’ex Collegio dei Gesuiti) saranno presentati per la prima volta in Sicilia un film di Rossella Biscotti e un’opera degli artisti del «Laboratorio Saccardi», promossi dalla Fondazione Sambuca sotto la direzione di Paolo Falcone.


Rossella Biscotti, vincitrice del Premio Italia Arte Contemporanea 2010 al MAXXI, presenta «The Undercover Man», film con ambientazione noir sulle gesta dell’agente FBI Joseph Pistone alias Donnie Brasco infiltrato in un'operazione segreta all'interno della mafia Americana.


Gli artisti del «Laboratorio Saccardi» presentano l’opera «La Robba» . Si tratta di n carretto carretto siciliano in legno sul qule sono stati dipinti i fatti di mafia più eclatanti della recente storia siciliana e i misteri insoluti della storia politica del nostro Paese. Simbolo della Sicilia, per tradizione il carretto è decorato con rappresentazioni mitologiche delle gesta dei condottieri appartenenti alla tradizione cavalleresca dei Paladini di Francia, arricchito da arabeschi e fregi geometrici di ogni specie. Le raffigurazioni, un tempo, avevano anche la funzione di sintetizzare vicende e storie di cronaca per coloro che non sapevano né leggere, né scrivere. La riscrittura dell’apparato iconografico del carretto condotta dagli artisti del «Laboratorio Saccardi» racconta la cruda attualità delle stragi di mafia: Portella della Ginestra, l’assassinio di Peppino Impastato, la strage di Ustica, le stragi di Capaci e di via d’Amelio.


Scheda sull’opera di Picasso Femme au chat assise dans un fauteuil

Nel 1964 Picasso eseguì diverse tele di grandi dimensioni ritraenti figure femminili tutte sedute su una sedia o nude sdraiate, accompagnate da un gatto.

Un monumentale dipinto esemplare di questa categoria, Femme au chat assise dans un fauteuil (donna seduta con gatto) diventa testimone della straordinaria energia e creatività sollecitata, che caratterizzò il lavoro dell’artista in questi tardi anni.

Essendo passato per varie fasi di sperimentazioni stilistiche e tecniche, in questo periodo Picasso ha acquisito una confidenza e una libertà che lo rendono in grado di dipingere lavori monumentali in velocità con spontanei colpi di pennello. Piuttosto che meditare sui dettagli dell’anatomia umana e della prospettiva l’artista fu abile a isolare questi elementi dal soggetto che lo affascinavano e preoccupavano.

Anche se gli animali appaiono in varie fasi della carriera di Picasso, il gatto diventa particolarmente di rilievo in questa serie di dipinti. Helene Parmelin riferisce la storia di come Picasso arrivò a questo tema: l’artista e Jacqueline stavano passeggiando nel loro giardino; durante la passeggiata, incontrarono un gatto nero molto piccolo. Lo portarono a casa dove l’ osservarono e ci giocarono insieme. Tutte le tele della serie Femmina con gatto furono concepite da questo incontro (H.Parmelin).

In Femme au chat assise dans un fauteuil , come negli altri lavori di questo periodo, la figura femminile è ispirata a Jacqueline, l’ultimo amore della sua vita che Picasso sposò nel 1961. Anche Jacqueline non posò mai come una modella di Picasso, i suoi lunghi capelli scuri, il suo forte naso e gli accentuati occhi sono chiaramente riconoscibili nei suoi lavori. La sua alta e stilizzata figura, come gli occhi angolari dipinti uno su l’altro, richiamano la tecnica che Picasso scoprì durante il periodo cubista, così come le taglienti e drammatiche rappresentazioni che caratterizzarono i suoi precedenti ritratti di Dora Maar.

Il motivo della Donna seduta su una sedia è ricorrente nella carriera di Picasso. Nonostante le variazioni stilistiche, le diverse donne ritratte da Picasso, rappresentano i vari momenti della sua vita; queste figure, sedute e totalmente attente, sono generalmente usate come veicolo di espressione di una palpabile tensione sessuale. Dalle sottili, voluttuose curve di Marie Theresè Walter, ai frammentati semi-astratti nudi del suo lavoro surrealista, e all’esasperate rappresentazioni dei suoi ultimi anni, le donne sedute di Picasso hanno una monumentale, scultorea presenza e sono invariabilmente rappresentate con il loro potente senso di dramma psicologico, inneggiato dalla tensione attraverso l’invisibile sedia dove sono sedute.

Anche se la figura del dipinto non è ritratta all’interno della composizione, la sua persona incombe nell’opera. Le preoccupazioni di Picasso riguardano l’atto della pittura e il ruolo dell’artista; nella serie dei lavori che hanno come tema la relazione tra artista e modella, Picasso rappresenta donne sedute, includento Femme au chat assise dans un fauteuil. La monumentale figura, incombendo sul suo trono, non è isolata nel suo mondo. Il suo significato è nella relazione con il suo creatore e allo stesso tempo con l’osservatore.


Orari di apertura

L’inaugurazione è in programma domenica 19 dicembre alle 16,00 al Palazzo dei Musei nell’ex Collegio dei Gesuiti in via D’Aguirre nel centro storico.

L’opera sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10, 00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Il venerdì, sabato e domenica l’apertura è prolungata fino alle 20,00.

L’ingresso è di 5 euro e dà diritto a visitare il Museo della Mafia, il Museo del Risorgimento e il Museo del Paesaggio e il Castello normanno svevo.



Sia la mostra di Picasso che «Benedivino» sono stati resi possibili per l’intervento di sponsor pubblici e privati. Oltre all’Istituto regionale Vite e Vino, si segnalano Tecnoenergia, Lanzaplast, Fondazione Biblioteca di Via del Senato, Keidea, Baglio Basile e Oriental Academy.

I commercianti che aderiscono all’associazione «Pro centro storico» hanno invece curato l’allestimento delle vetrine ispirandosi all’arte di Picasso.

photo 2.jpg

 

l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

(Stagista: Eleonora Belli)

0924 – 991401 e 0924-991400

331-1708195,380-5475045

ufficiostampa@cittadisalemi.it

 

Museo della Mafia: Sgarbi replica al vecchio D.J. "Fiorello"

 

La polemica sul cartellone che pubblicizza

il «Museo della Mafia» all’aeroporto di Palermo

Sgarbi replica a Beppe Fiorello:

«Aspetto che protesti

per il Museo dell’Olocausto di Tel Aviv»

«La comunicazione non ha nulla a che fare con i sentimenti»


SALEMI – Vittorio Sgarbi replica a Beppe Fiorello che ieri, commentando il cartellone collocato all’aeroporto di Palermo che pubblicizza il «Museo della Mafia» di Salemi, ha osservato: «Basta con l'immagine di una Sicilia insanguinata, all’idea che la Sicilia possa davvero assomigliare all'immagine di quell'isola di sangue protagonista della campagna di lancio del Museo della mafia di Salemi. Capisco le intenzioni ma il colpo d'occhio è pericoloso. Perche' non chiamarlo, allora, museo dell'antimafia?»


Vittorio Sgarbi replica: «Ha ragione Beppe Fiorello, e sostiene, nella sostanza, le stesse cose che io dico dal primo giorno rispetto all’immagine positiva della Sicilia.

Si può dire lo stesso della Germania o di Israele. Non per questo si aboliscono o si nascondono le testimonianze di cosa è stato l’Olocausto.

Fare della mafia un museo significa trattarla come cosa morta, e dunque viverla com maggiore obiettività e distanza, diversamente dai tanti film di mafia che la celebrano, e che Fiorello non ha criticato. Un film sì, dunque, e un museo della mafia no ?


In ogni caso lo ringrazio perché le sue osservazioni mostrano l’efficacia della nostra comunicazione: abbiamo colpito il suo pensiero.


Purtroppo la campagna pubblicitaria, alla cui efficacia lui non sembra credere, è la sola che ci possiamo permettrere tra le difficoltà che la Sicilia ha di promuovere le sue iniziative positive. E’, come sostiene lo stesso Fiorello, un “colpo d’occhio”.

Se si fosse chiamato “Museo dell’Antimafia” – conclude Sgarbi - Fiorello non avrebbe reagito, dimostrando che la comunicazione non ha nulla a che fare con i sentimenti. Aspetto adesso che protesti contro il Museo dell’Olocausto di Tel Aviv»



l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

0924 – 991401 e 0924-991400

331-1708195,380-5475045

ufficiostampa@cittadisalemi.it

 

Este Edition Ferrara The Best of Ferrara Books special cofanetto Strenna Natale 2010

La casa editrice ferrarese Este Edition, nel programma delle iniziative dedicate al suo decimo anno di attività, ha presentato l’esclusivo cofanetto-strenna dedicato a coloro che amano la buona lettura. Le custodie, ognuna con un contenuto differente (da tre a sei libri), accolgono una selezione delle migliori opere tra le 200 pubblicate fino ad oggi di autori in prevalenza ferraresi e con argomenti che vanno dalla poesia, alla narrativa, alla saggistica. Il cofanetto, prodotto esclusivamente a tiratura limitata per le rivendite di giornali al modico prezzo di euro 9,90, sarà disponibile dal 15 dicembre al 6 gennaio presso le seguenti edicole della città: Castellani piazza Trento Trieste, Edicola 59 corso Martiri della Libertà (volto del cavallo), Bottoni Mario corso Giovecca (teatini), Cavour viale Cavour, 30, Rainoni via Cortevecchia, My Generation via Mortara, 143, Mari Leonardo fiera del regalo Piazza Trento Trieste, Pampolini via san Romano, 121/c, Barbieri corso Porta Po angolo via Belvedere, Rovigatti via Marconi o presso la sede della Este Edition di via Mazzini, 47, tel. 0532 206734.
 
Este Edition
 
*(from V.Iannuzzo)

Matteo Renzi un giovane grande sindaco autocritico!

 

''Io non sopporto quelli che tutte le volte danno la colpa agli altri: e' evidente che il Comune ha le proprie responsabilita' e le verificheremo nel corso delle prossime ore, adesso l'obiettivo e' liberare dall'emergenza. Pero' siamo in presenza di una situazione in cui
Firenze e' stata strangolata''. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, tornando sulle polemiche dovute al blocco del traffico ieri a Firenze per la nevicata.

''Noi - ha spiegato
Renzi parlando con i giornalisti - avevamo delle previsioni secondo le quali sarebbe caduta neve da uno a cinque centimetri, di conseguenza le nostre strutture erano attrezzate per reggere dai 10 ai 15 centimetri, pero' ne sono caduti piu' di 25. Non e' che posso dire compriamo gli elicotteri per fare gli spazzaneve perche' non esistono ma se c'e' un errore che mi riconosco e che non rifarei e' che avremmo potuto chiudere le scuole fin da venerdi'. Detto questo - ha concluso il sindaco - i mezzi erano fuori fin dalle 11 ma se ti chiudono tutto intorno c'e' una citta' piccola strangolata da tutto quello che le sta intorno''.

ASCA regione Toscana

Saviano critica gli studenti e l'ex sinistra a una dimensione lo contesta!

 

Strano fenomeno culturale, Roberto Saviano. Vende due milioni di copie e fa dieci milioni di spettatori. Ma la piazza non lo sopporta e i salotti lo schifano. Lo scrittore-icona che fino a poco tempo era Intoccabile ora è preso a mazzate, bipartisan.
Giovedì, dopo gli scontri di Roma, Saviano ha scritto su Repubblica una lettera aperta agli studenti condannando le violenze e prendendo le distanze dai manifestanti. I quali hanno reagito malissimo: il collettivo «Senza Tregua», per esempio, ha dichiarato: «Noi, Roberto, per usare uno slogan a te caro, siamo di quelli che non vanno via. Siamo di quelli che restano, perché è qui che vogliamo il nostro futuro, ed è per questo che vogliamo lottare». Mentre il collettivo universitario di Napoli lo ha accusato di non capire ciò che è accaduto: «Non siamo né imbelli né imbecilli. La creazione del “militante immaginario” che ci hai regalato è degna dei peggiori testi di fantascienza. Quelli che descrivi come “anarchici in tuta nera”, quei “cinquanta o cento imbecilli, piagnucoloni” siamo in realtà noi tutti, studenti, lavoratori, disoccupati». Delusi, sconcertati, incazzati, gli studenti hanno attaccato duramente lo scrittore sui blog, sul sito di Repubblica e ieri anche sulle pagine del quotidiano dove l’autore di Gomorra ha dovuto rispondere alle proteste (che pure erano già state scremate a suo vantaggio).
La sinistra di lotta e di piazza non si riconosce più nel proprio eroe e scopre che anche lui è umano. E se è un uomo, può sbagliare.
Che sbaglia, a Saviano glielo stando dicendo in tanti, così tanti che difenderlo sono rimasti giusto quelli di Farefuturo, che è tutto dire. Ovviamente la correttezza impone che prima di randellarlo si premetta la frase di rito, una variazione sul tema: «Il suo libro è un grande atto d’accusa contro la mafia e il suo impegno civile non si discute eccetera eccetera, detto questo...». Detto questo poi iniziano a impallinarlo, da destra come da sinistra. Le critiche hanno toccato il culmine quando debuttò a Vieni via con me....

 
segue IL GIORNALE

INTERMONDIALE!

C_3_Media_1187958_immagine_oleft.jpg

I nerazzurri, 45 anni dopo l'impresa della Grande Inter di Herrera, alzano il trofeo mondiale per club. Mazembe battuto 3-0, apre le marcature Pandev al 13', imbeccato da Eto'o che poi raddoppia quattro minuti dopo. A cinque minuti dal termine il sigillo di Biabiany, entrato al posto di Milito, con un assist perfetto dell'altro subentrato Stankovic...

segue Corriere dello Sport

  *FROM INTER.IT

Hotel Ripagrande News: Trento e Rovereto Natale Business Plane boom e Ferrara?

 

*Museo Mart a Rovereto ... Museo MATR di Rovereto | http://mfocchi80.altervista.org/futurismo.php

Visualizza immagine in Bing


 

 
TRENTO. Domenica 50 mila visitatori al mercatino di Trento e 30 mila a quello di Rovereto, poi di nuovo folla nel pomeriggio prefestivo.
GUARDA LO SPECIALE MERCATINIE per il Ponte dell'Immacolata, sono attese centinaia di pullman per visitare i mercatini trentini. Tutte le casette, nei diversi centri (Trento, Rovereto, Arco, Pergine, Levico, Caldonazzo, Andalo e Rango nel Bleggio), sono assaltate dai turisti, ma i punti enogastronomici restano quelli più visitati. Tanto che Rovereto, in un sol giorno, ha distribuito diecimilà vin brulè e Trento, invece, cinque quintali di caldarroste.
7 dicembre 2010
 
 
ROVERETO  CORRIERE DELLE ALPI 7 12 2010
 
Tra gli eventi originali per queste festività non manca tra l'altro un presepe dalla scenografia surreale: uno shuttle, al Museo delle Scienze di Trento.

Tra le casette di legno di questi mercatini si trovano decorazioni, candele e presepi, prodotti artigianali in legno, vetro e tessuti, musica natalizia, i sapori dolci e salati tipici del territorio, come lo speck e altri salumi, ma anche dai formaggi alla polenta.

A Trento saranno protagonisti fino al 23 dicembre, ultima giornata di apertura per quella che è la 18/a edizione della manifestazione. L'appuntamento è come di consueto in piazza Fiera, dove sono attesi oltre 500.000 visitatori, dalla provincia, ma anche dal resto d'Italia e dall'estero.

L'anno scorso è stata registrata l'affluenza record di 535.000 persone, mentre il record giornaliero è stato di 72.000 presenze.

L'orario di apertura sarà dalle 10 alle 19.30, ogni giorno. Si tratta nel complesso di 70 casette, di cui 16 dedicate all'enogastronomia.
 

Lettera Aperta-Appello Amministratori Pubblici- Attacco ai Beni Comuni/*Toscana

  

La Regione Toscana ha presentato un disegno di legge che stravolge le norme sui servizi pubblici di acqua e di rifiuti, togliendo ai consiglieri comunali e provinciali ogni possibilità di scelta in merito e relegando i sindaci in una commissione puramente consultiva, non vincolante delle scelte dei Commissari regionali, i quali, nel corso del 2011, andranno a sostituire le Autorità di Ambito e anche l’Assemblea dei Sindaci, approvando i piani industriali, selezionando i gestori unici e imbalsamando per decenni i due settori.

Per questo lanciamo un appello a tutti i consiglieri eletti nelle assemblee istituzionali della Toscana per chiedere che si apra un confronto serio su tali scelte.

 

Il pretesto per la Giunta regionale toscana è dato dalla Legge finanziaria statale, che pone l’obiettivo di ridurre la spesa pubblica eliminando i consigli di amministrazione degli Ambiti Ottimali. Obiettivo condivisibile, ma qui preso a pretesto per commissariarli, anziché decentrarne le funzioni come dispone la suddetta legge, e per aumentarne le dimensioni territoriali, in violazione di norme già esistenti, sino a farli coincidere con la regione. Questa riforma non ha neppure nulla di coerente con le asserite volontà di ottimizzare l’efficacia e l’efficienza del servizio, che si fondano invece sulle conoscenze tecniche ed amministrative, che sono tutte locali e sui caratteri fisici di un territorio ottimale. “Ottimale” appunto è l’aggettivo fissato dalla legge statale, che stabilisce anche i criteri fisici, geografici ed economici, criteri che la Regione Toscana intende stravolgere e non rispettare. Per l’acqua, gli Ambiti ottimali sono strettamente connessi al territorio, sono i bacini idrografici, dove l’acqua piovana defluisce in una determinata superficie verso valle in percorsi geograficamente e fisicamente definiti, dove è captata e usata dalla collettività, e infine depurata e scaricata nei fiumi. Non rispettare tali criteri geo-economici significherà inevitabilmente aumentare tutti i costi a carico degli utenti.

 

Questo vale per l’acqua, ma anche per lo smaltimento dei rifiuti, dove la scelta migliore è la partecipazione e il coinvolgimento dei consiglieri eletti e delle popolazioni locali e non l’accentramento burocratico, la regionalizzazione, il commissariamento dei sindaci. Solo la partecipazione delle popolazioni, chiamate a evitare impianti dannosi alla salute e a realizzare le buone pratiche, consente la riduzione della produzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e la riduzione dei costi. Cioè soluzioni alternative sia all’incenerimento sia alle discariche, ma purtroppo sappiamo che la Giunta regionale ha in verità altri obiettivi, più costosi e stranamente coincidenti con gli investitori negli impianti d’incenerimento.

 

Anche il direttivo nazionale dell’ANCI del 2.12. u.s. ha dichiarato: “una eventuale esclusione delle regioni, dei comuni, dal governo dei servizi di gestione dei rifiuti…si configurerebbe come un comportamento illegittimo”.

 

La Regione, con queste scelte, collegate alla volontà espressa di accentrare le scelte per le grandi opere infrastrutturali di interesse regionali, si manifesta oggettivamente autoritaria, antidemocratica e piegata ad interessi privati, ponendo le condizioni oggettive per assegnare a potenti oligopoli privati e ai loro interessi di mercato la gestione di beni che dovrebbero restare pubblici.

 

Con analoga determinazione, in vista dell’annunciato intervento legislativo, della Regione Toscana, per il primo semestre 2011, in materia di riordino dei servizi pubblici locali, nella regione che ha deliberato una Legge Regionale sulla Partecipazione, è da scongiurare l’assunzione di scelte nel chiuso delle stanze, senza prevedere una partecipazione e un protagonismo di Cittadini e dei tanti e numerosi Comitati impegnati sul territorio a difesa dei Beni Comuni. In assenza di una tale coerenza e sensibilità democratica, non è da escludere il ricorso, all’ultimo strumento utile, ammesso dallo stesso Statuto della Regione Toscana:  il Referendum abrogativo.

Firmatari:

Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua, Comitati toscani contro l’incenerimento dei rifiuti, Italia Nostra Toscana, Forum Ambientalista Toscano

Firenze, 16/12/2010


--
 http://groups.google.it/group/progettoperferrara?hl=it

 

2011- Per la cultura- da Vittorio Zanella e Rita Pasqualini del Teatrino/Teatro dell'ES

teatrino dell'es.jpg
Cari Amici e Colleghi,
auguriamo a tutti Voi tanta salute, serenità e prosperità,
augurandoci anche, che nell'imminente e prossimo futuro, la Gestione della Cosa Pubblica possa intervenire nella salvaguardia del Mondo della Cultura, ora fortemente contrastato, tramite un riequilibrio finanziario, nel rispetto etico e professionale, che ridia ossigeno a chi da sempre ha scelto d'investire il suo tempo e la sua vita a favore e verso il Prossimo, tramite il costante impegno profuso nell'aggiungere bellezza agli occhi di tutti, capacità di critica alle menti di tutti e risveglio della coscienza nei comportamenti di tutti. Questo attraverso un proselitismo etico e costituzionale dei valori universali della Natura e dell'Uomo.
Non permettiamo questa distruzione del Bene Comune, perché l'Arte, la Cultura e la Scienza, non appartengono a chi le crea, essi sono solo il tramite da cui tutto nasce, ma le loro intuizioni diventano immediatamente Patrimonio Universale nei secoli a venire. 
Ancora buone cose a tutti Voi che vorrete condividere questo nostro piccolo pensiero augurale.
Vittorio Zanella e Rita Pasqualini del Teatrino/Teatro dell'Es, fondatori del "Museo dei Burattini" c/o la "Casina del '400" del Comune di Budrio (BO).


Teatrino/Teatro dell’Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini
Spettacoli, laboratori, animazioni, corsi di formazione professionale, mostre, museo, biblioteca, centro di documentazione, 
conferenze, consulenze, film, expertise.
Direzione artistica ed organizzativa di rassegne, festival, stagioni teatrali, mostre,
 di burattini, marionette, ombre, pupi e giocattoli.
 
 
 

Saturnalia

http://lasinorosso.myblog.it/media/01/00/1109249021.jpghttp://lasinorosso.myblog.it/media/00/01/498889873.jpg

Primo giorno dei Saturnalia, le festività dedicate a Saturno, di stampo carnevalesco. In questa ricorrenza ci si scambiava biglietti d'auguri e dei doni (da qui l'origine dello scambio dei regali nel Natale cristiano) che potevano consistere anche solo in semplice focacce e dolci, o bamboline di terracotta.

Era vacanza dal 17 al 23 Dicembre, tutto era permesso nei Saturnali, era legalizzato il gioco d'azzardo, i ruoli si ribaltavano e i padroni servivano i loro servi. Per questo Cicerone, pur di non servire la sua servitù, preferiva ritirarsi nella sua tenuta di campagna per tutto il periodo di festività.

Veniva persino eletto un re, il Princeps Saturnalicius, principe allegoria a sottolineare l'atmosfera surreale e unica dei Saturnalia.


Il giorno 17, dopo un solenne banchetto al tempio di Saturno, potevano essere dichiarate aperte le festività.

--
ENRICO GHERARDI- I miei racconti - et alia...
http://tinyurl.com/56j9zq  - http://www.mjmeditore.com/scheda.php?code=978-88-95682-95-2&item=Mjm Editore: Solitudo Planitia

Fra i 10 migliori scrittori esordienti!!!
http://www.recensionelibro.it/i-migliori-scrittori-esordienti-del-2009.html


venerdì 17 dicembre 2010

Graziano Cecchini: Valentine de Saint-Point e Moana Pozzi

 Valentine de SAINT-POINT1.jpg*da Moana Lisa Cyberpunk-(EDS) prefazione di Graziano Cecchini

 ....Oggi sono lieto di collaudare la nuova opera cartacea di Roberto Guerra, prototipo del nuovo “Futurismo Rosso Trevi”: Guerra, dapprima poeta, poi saggista, torna ora alla letteratura pura, con queste fiabe futuriste, provocatorie e di raro equilibrio, erotismo quasi cybersex eppure squisitamente liriche. La letteratura senza fili, in wireless, riparte: la fontana rossa, letteralmente, a luci rosse, zampilla in questi microracconti, rapidissimi, simultanei, non a caso dedicati a Moana Pozzi, la più rivoluzionaria erede contemporanea della futurista Valentine de Saint-Point, celebre e scandalosa autrice di Manifesti sulla Donna Futurista (ad esempio Elogio della Lussuria), a suo tempo, precursori e oltre del cosiddetto femminismo contemporaneo.
E Moana vista anche come password, per – come ho evocato con la Fontana Rossa – altre Lune Rosse, allo zenith misconosciuto del desiderio femminile (note o immaginarie, da Paris Hilton a Brigitte Bardot a Marilyn Monroe... a Biancaneve, Alice, Cat Woman... a Lucrezia Borgia), contro la menopausa della casta culturale italiana, ancora notoriamente passatista.
Fantascienza porno soft, questo Moana Lisa Cyberpunk di Guerra, futurismo elettronico e siderale, la parola quasi come webcam alla velocità del gigabyte, il sorriso orgasmo di un’altra antitradizione italiana che viene persino dal più grande dei geni italiani che fece dell’Idea futurista “Pensiero+Azione” il suo metodo alcuni secoli fa. Quanto è ancora putrefatta la cultura italiana, alla luce di Monna Lisa, Leonardo da Vinci e del Futurismo? Roby Futur Guerra, con queste fiabe non narra nulla secondo gli stereotipi letterari o artistici, magari anche quelli di Bonita Oliva (con la a!).
Sono parole colori fatti in libertà! Un altro sogno che diventa Azione Futurista. Sulla stessa rotta del mio sogno diventato Realtà con la Fontana Rossa.
Noi futuristi saremo sempre vandali e barbari alla ricerca della rivoluzione. Perduta? Al contrario, oggi la cloniamo! FGM, fiabe geneticamente modificate, gli zampilli rossi della Fontana animati in 3D addosso a Moana e a tutte le donne del 2000, bambole intelligenti e mai sazie di desideri futuri!

EDIZIONI DIVERSA SINTONIAmoana7.jpg

Roma Netfuturismo- Francesca Barbi Marinetti e altri per Valentine de Saint-Point

 Roma 17 dicembre 2010 _ Caffè Letterario (Via Ostiense 95) ore 21-24

“Il Futurismo non è soltanto una molteplice possibilità di creazione – scrive Conte nella brochure – è anche un modo di vivere. “Vivere da futurista” è stato (continua ad esserlo per chi si sente di riproporlo in qualche maniera) un modo per rivoluzionare comportamenti dell’esistenza, dichiarando guerra al passato, alle tradizioni e morali correnti.”

 of Valentine de Saint-Point ... | http://www.e-flux.com/journal/view/104

....Tra interventi video e sonori (registrati e live) partecipano, con parole e immagini, studiosi e creativi sensibili alle poetiche futuriste: Francesco Antonelli (Direttore di Biblioteche di Roma); Francesca Barbi Marinetti, Francesca Franco; Marco Rossi Lecce; Net.Futurismo con Antonio Saccoccio, Gianluigi Giorgetti, Stefano Balice, Elisabetta Mattia, Gianluigi Ballarani, Mauro Piccinini, Loretta Bertoni, Klaus-Peter Schneegass, Marco Raimondo, Silvia Vernola; Santa La Muerte; Vitaldix & T Rose (Laura Baldieri, Tiziana Pertoso), Mauro Antonini, Tiziano Vergati & Luca Loseto, Badabing & Zentropa.

Questa iniziativa è dedicata alla singolare figura di Valentine de Saint Point, autrice, tra l’altro, dei manifesti sulla Donna futurista (1912) e Lussuria futurista (1913), in cui rivendica il valore positivo del piacere e della sensualità, oltre che fonte di liberazione spirituale e unione con l’universo, sia per la donna che per l’uomo. L’Eros può divenire, appunto, una Parola d'Arte.

INFORMAZIONE IT

 

Azione Futurista: Rottamare l'intellighenzia "rossa" a Ferrara

Ma non solo Boldrini, testimonia l'intellighenzia rossa ferrarese contemporanea: spiccano anche da anni tali Venturi e Baratelli, campioni di antiberlusconismo, esempi luminosi di democrazia ad una dimensione, prototipi di certa vulgata gramsciana (con buona pace di Gramsci stesso).
Per comprendere Ferrara, le sue radici cattocomuniste, la degenerazione della sinistra in Italia, basta leggere uno qualsiasi degli interventi di costoro: tutti i veri valori morali a elettroencefalogramma piatto della chiesa cattocomunista, ovvero frustrazione esistenziale per la caduta del muro di Berlino, accidia e demonizzazione sistematica dell'Altro, ovvero Berlusconi, analfabetismo mediatico e tecnoscientifico, persino, nello specifico “etnico”,  fascismo rosso tipico di villaggi geneticamente agresti come Ferrara, rimozione in particolare degli effetti epocali nella comunicazione e nell'informazione (e fanno gli opinion makers sulla stampa!) della televisione e di Internet, meriterebbero un saggio esemplare.....
Oppure in soccorso ai limiti intellettuali dei succitati, autocensurando... lo "scandalo"  di Dario Franceschini, politico e letterato per vie miracolanti, il Pd ferrarese "chiama" anche,  quando necessario, gli stessi noti scrittori Diego Marani o -sorpresa- Roberto Pazzi, a suo tempo considerato un eretico, ma invece, a ben vedere fantastico figliol prodigo, nei fatti, quando il Duca di turno elargisce quasi pezzi di vetro che il Poeta di "Cercando l'Imperatore"  (già nel suo primo romanzo, il titolo esprimeva i suoi inconsci obiettivi culturali!) subito quasi inghiotte come un guru, talmente Narciso da non resistere mai a qualsiasi oggetto, specchi o vetri...appunto è irrilevante, rifletta la sua Immagine.
Marani fu memorabile anni fa nella difesa ad oltranza della porcata di Ronconi a Ferrara, un milione di euro gettati al vento per i pruriti alla Versailles del clan Sateriale, all'epoca sindaco della città.  Poi riappare sempre in periodi caldi elettorali...
Pazzi nonostante il proprio indubbio potere culturale (un poco calato visto che pubblica per un editing cittadino) non ha mai, come fanno i grandi scrittori, creato alcun esercito letterario: un imperatore della parola, senza soldati! D'altra parte uno che nella sua biografia reale è spaziato dai monarchici a Potere Operaio, la dice lunga. E' stato un buon scrittore di fine novecento con alcune intuizioni postmoderne hard notevoli, culminate con il celebre Convegno dell'Immaginario contemporaneo a Ferrara nel 2009 con gente con James Hilmann tra i relatori...
Ma di contemporaneo, qualche scintilla sulla nascente cibercultura, la Tac è piatta... Resta un letterato tardodecadente e, appunto, al massimo foraggia nuovi scrittori come vassalli, quasi suoi cloni che a 20-25 anni scrivono remixando riflettendo il suo Specchio...e sia ben chiaro sempre rigorosamente entro il perimetro delle Mura ferraresi, mai rilanciandoli oltre. Un letterato monoteista, altro che neopagano e archetipico..., pavido agli specchi incendiari di un Archimede ed a una Agorà bellicosa per liberare... Ferrara. In tal senso, involontariamente ma effetto di senso per dirla con Greimais, il miglior mandarino di lusso per la casta cattocomunista...
 
Nessun moralismo, ma a Ferrara le istituzioni pagano lo scrittore per fare corsi di scrittura creativa: un grande scrittore lo fa gratis e basta!

Infine, tralasciando altri addetti alla cultura,  quasi tutti meri funzionari o alcuni  anche creativi ma contraddittori e ideologici per.. RNA...una volta ai vertici  (Mangolini, Maisto, Ronchi sebbene come noto più critico--- noi siamo oggettivi e aperti!), la stessa Daria Bignardi, lanciata dal Grande Fratello, poi folgorata come la Gruber  postBagdad a ...Teheran, sulla via di Bologna 30 anni dopo, studiava al Dams (sic!), di tanto in tanto (leggi l'occupazione recente del Municipio di studenti più Matusalemme dei padri sulla pur discutibile riforma Gelmini), fa pronto soccorso al Pd e ai suoi mandarini... Gioca alla radical chic alternativa, come faceva già da studentessa.
Insomma, come l'ODG, certo abolizionismo, certa rottamazione di certa Intellighenzia rossa ferrarese (anche a Ferrara), campione di mediocrità e passatismo, vera e propria casta cittadina che spiega persino Rovigo ormai più evoluta di Ferrara e l'assenza di alternative dopo quasi 70 anni nonostante tutte le ben note prodezze cattocomuniste (quasi come Moska la durata bergsoniana-sic- di Ferrara la Rossa, ma più tinta, liftata della compagna Parietti...  neppure è negoziabile.
letterati sono nudi, possono soltanto convincere  i vari clan storici della città , tutti mezzi imparentati, da Buzzoni a Maisto stesso..., altri Buoni Maestri recenti o odierni, dell'intellighenzia estense , come nelle tribu neolitiche o quelle "mafiose" del profondo Sud contemporaneo...
Va da sé: ecco la raccolta differenziata che i ferraresi  comunque non faranno mai. Ferrara is out. Vittorio Sgarbi sarebbe stato certamente In e input innovatore. I suoi periodici "download", da Salemi o tutta Italia, sono però eloquenti e indicativi: "Ferrara città di morti".  Come dargli torto?
Per fortuna- fiebile speranza futura, come magari la crionica...,  la geografia muta indifferente, in ogni caso- come la Terra che gira attorno al Sole....
 
AZIONE FUTURISTA
ROBERTO GUERRA  FERRARA

L'ODG a una dimensione

Feltri sì, gli altri no. È la strana legge dell’Ordine dei giornalisti. Augusto Minzolini denuncia il Fatto quotidiano. Il 13 marzo 2010 in un sommario c’è scritto che il direttore del Tg1 è indagato per concussione. È la storia delle telefonate di Berlusconi con Innocenzi, commissario dell’Agcom. Il Cav parla anche con Minzo. E si lamenta di quei rompiscatole di Annozero. Il chiasso di queste telefonate se lo ricordano tutti. Però Il Fatto fa un errore. Minzolini non è indagato per concussione. La Procura di Trani parla di «rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale». I due (...)
(...) reati sono molto diversi. Il primo è molto più pesante. Minzolini si infuria e denuncia Massari e Padellaro al tribunale dei giornalisti. Il quotidiano aveva già pubblicato una rettifica. Padellaro, infatti, si era accorto dell’errore. Ma il caso Minzolini va avanti. L’Ordine del Lazio si riunisce e sentenzia. Colpevoli? Non si sa. Meraviglioso l’ordine. Pur di non decidere s’inventa che Padellaro e Massari, al momento, non sono giudicabili. Il colpo di genio è questo. I due saranno pure «cattivi» e forse da «punire», ma bisogna aspettare che la Procura di Trani concluda le indagini (peccato che l’inchiesta sia passata a Roma, ma all’Ordine non lo sanno) e un ipotetico tribunale emetta la sentenza. Insomma, ci vorranno dieci anni. Il tempo certe volte aggiusta tutto. Solo con Feltri la condanna è certa e veloce. Cerchiamo di capirci. Non sarà certo il Giornale a brindare per il bavaglio ai colleghi. Viva il Fatto senza bavaglio....

SEGUE IL GIORNALE

GRAMSCI: Lettera del 21 Dicembre 1931

pubblicata da Biblioteca Gramsciana 
 *Teresina non mi ha fatto sapere a che nome positivo corrisponde Diddi

21 dicembre 1931 Carissima mamma, ho ricevuto la tua lettera del 16, scritta, mi pare con una certa malizia, da Teresina. Credo che ridevate tutte e due quando Teresina scriveva che ti piace coccolarti, che ti piacciono le cose buone, che hai appetito solo quando c’è del buono da mangiare, ecc. Adesso che al mattino prendi il caffè e latte invece del caffè nero, vorrei sapere se nel caffè ci metti l’orzo che è «rinfrescante». Inoltre Teresina non mi ha fatto sapere a che nome positivo corrisponde Diddi; una volta mi pare che la sua bambina ultima si chiamava Isa. Io non ne capisco però nulla tra tanti vezzeggiativi: sarebbe più semplice Cunegonda, Restituta, Ermengarda, ecc. e per i maschi Baldassare, Napoleone, Nabucodonosor. Aspetto i vostri regali di Natale e ringrazio anticipatamente i bambini, che scrivi hanno partecipato alla scelta degli oggetti. Ti abbraccio con tutti di casa. ANTONIO


http://www.facebook.com/notes/biblioteca-gramsciana/gramsci-lettera-del-21-dicembre-1931/483844168188

i-inter: tutta l'inter in una sola app


 
Squadra ad Abu Dhabi per il FIFA Club World Cup, tifosi ovunque nel mondo, come seguirla? Semplicissimo, se si ha un iPhone o un iPad.

i-inter è appena nata. Realizzata da F.C.Internazionale e da Akhela, è l'unica applicazione ufficiale, in italiano e in inglese, che consente di avere tutte le notizie sul mondo nerazzurro in tempo reale e di seguire ogni partita, minuto dopo minuto, attraverso il match centre.

i-inter è dedicata alle news, ha le immagini esclusive degli allenamenti, aggiornati quotidianamente, ma non solo: offre anche un panorama completo di tutte le attività della Società nerazzurra. Si apre con una slide show di immagini a sintetizzare la storia della Società, dalla Grande Inter degli anni sessanta a quella del Triplete, ma anche il senso profondo di essere interisti, con le foto di Inter Campus, e poi l'utente può scegliere se accedere alle news, alle gallerie fotografiche, alle statistiche sulla squadra, ai calendari dei prossimi appuntamenti o al match centre, che scandisce le azioni delle partite in tempo reale e le conserva in un archivio facilmente consultabile.

Prossimamente accessibile anche con Android, i-inter è il nuovo media ufficiale di F.C.Internazionale.

ARTS BLOG 'The Cow', un'animazione di Alexander Petrov

 
 
 

 
Oggi voglio proporvi un corto di Alexander Petrov, artista dell’animazione nato nel 1957 in Russia. Vi accorgerete subito che si tratta di un lavoro un po’ vintage, è stato realizzato nel 1989 e da allora sono cambiati gli strumenti e le tecniche a disposizione degli animatori.
In particolare, la tecnica di questo The Cow, è la fusione della pittura di matrice romantico-realista, con una concezione intima e riflessiva dell’esistenza. Sogni, paure, sentimenti e introspezioni, prendono la consistenza, il colore e le tinte fosche di oggetti reali.
D’altronde, la storia The Cow, era stata scritta da Andrei Platonov, novellista e drammaturgo di matrice esistenzialista.
 
*FROM NABIS   ARTSBLOG

Città di Salemi: Picasso e Benedivino per il Natale -Capodanno

 


SALEMI – Un grande capolavoro di Picasso e una originale festa per promuovere il vino. Sono le due iniziative volute da Vittorio Sgarbi per richiamare nella cittadina amministrata dal critico d’arte nuovi visitatori durante le feste di Natale e Capodanno.


Dopo i capolavori di Rubens, Caravaggio, Guercino, Modigliani e le numerose mostre provenienti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto, la città torna a ospitare un capolavoro dell’arte mondiale, «Donna con gatto» di Pablo Picasso, per la prima volta esposto in Sicilia, proveniente dalla collezione privata di una nobildonna italiana.


Sabato 18 e domencia 19 invece si svolgerà la seconda edizione di «Benedivino», la grande festa del vino ideata da Oliviero Toscani e Vìttorio Sgarbi nel 2009 quando il teatro all’aperto del Carmine fu trasformato in una enorme piscina piena di mosto.


L’esposizione della Femme au chat assise dans un fauteuil

Nel 1964 Picasso eseguì diverse tele di grandi dimensioni ritraenti figure femminili tutte sedute su una sedia o nude sdraiate, accompagnate da un gatto.

Un monumentale dipinto esemplare di questa categoria, Femme au chat assise dans un fauteuil (donna seduta con gatto) diventa testimone della straordinaria energia e creatività sollecitata, che caratterizzò il lavoro dell’artista in questi tardi anni.

Essendo passato per varie fasi di sperimentazioni stilistiche e tecniche, in questo periodo Picasso ha acquisito una confidenza e una libertà che lo rendono in grado di dipingere lavori monumentali in velocità con spontanei colpi di pennello. Piuttosto che meditare sui dettagli dell’anatomia umana e della prospettiva l’artista fu abile a isolare questi elementi dal soggetto che lo affascinavano e preoccupavano.

Anche se gli animali appaiono in varie fasi della carriera di Picasso, il gatto diventa particolarmente di rilievo in questa serie di dipinti. Helene Parmelin riferisce la storia di come Picasso arrivò a questo tema: l’artista e Jacqueline stavano passeggiando nel loro giardino; durante la passeggiata, incontrarono un gatto nero molto piccolo. Lo portarono a casa dove l’ osservarono e ci giocarono insieme. Tutte le tele della serie Femmina con gatto furono concepite da questo incontro (H.Parmelin).

In Femme au chat assise dans un fauteuil , come negli altri lavori di questo periodo, la figura femminile è ispirata a Jacqueline, l’ultimo amore della sua vita che Picasso sposò nel 1961. Anche Jacqueline non posò mai come una modella di Picasso, i suoi lunghi capelli scuri, il suo forte naso e gli accentuati occhi sono chiaramente riconoscibili nei suoi lavori. La sua alta e stilizzata figura, come gli occhi angolari dipinti uno su l’altro, richiamano la tecnica che Picasso scoprì durante il periodo cubista, così come le taglienti e drammatiche rappresentazioni che caratterizzarono i suoi precedenti ritratti di Dora Maar.

Il motivo della Donna seduta su una sedia è ricorrente nella carriera di Picasso. Nonostante le variazioni stilistiche, le diverse donne ritratte da Picasso, rappresentano i vari momenti della sua vita; queste figure, sedute e totalmente attente, sono generalmente usate come veicolo di espressione di una palpabile tensione sessuale. Dalle sottili, voluttuose curve di Marie Theresè Walter, ai frammentati semi-astratti nudi del suo lavoro surrealista, e all’esasperate rappresentazioni dei suoi ultimi anni, le donne sedute di Picasso hanno una monumentale, scultorea presenza e sono invariabilmente rappresentate con il loro potente senso di dramma psicologico, inneggiato dalla tensione attraverso l’invisibile sedia dove sono sedute.

Anche se la figura del dipinto non è ritratta all’interno della composizione, la sua persona incombe nell’opera. Le preoccupazioni di Picasso riguardano l’atto della pittura e il ruolo dell’artista; nella serie dei lavori che hanno come tema la relazione tra artista e modella, Picasso rappresenta donne sedute, includento Femme au chat assise dans un fauteuil. La monumentale figura, incombendo sul suo trono, non è isolata nel suo mondo. Il suo significato è nella relazione con il suo creatore e allo stesso tempo con l’osservatore.


Orari di apertura

L’inaugurazione è in programma domenica 19 dicembre alle 16,00 al Palazzo dei Musei nell’ex Collegio dei Gesuiti in via D’Aguirre nel centro storico.

L’opera sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10, 00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Il venerdì, sabato e domenica l’apertura è prolungata fino alle 20,00.

L’ingresso è di 5 euro e dà diritto a visitare il Museo della Mafia, il Museo del Risorgimento e il Museo del Paesaggio e il Castello normanno svevo.


La kermesse enogastronomica «Benedivino»

Due giornate, sabato 18 e domenica 19, per celebrare i piaceri e i benefici del vino e valorizzare le produzioni del territorio presentando le cantine e le loro etichette.

Il progetto, sviluppato dai ragazzi della Fondazione Sgarbi e la collaborazione dell’Istituto Regionale Vite e Vino presieduto da Dino Agueci, ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze del vino siciliano.

L’appuntamento è per sabato 18 nelle vie del centro storico dalle 21,00 e per tutta la notte. In programma spettacoli di danza e musica eseguiti dagli artisti di strada, proiezioni, installazioni d’arte contemporanea e musica fino all’alba.


La giornata di domenica 19 si svolgerà all’interno del castello normanno svevo.

Qui Cesare Inzerillo, l’artista noto per avere realizzato le «cabine» del Museo della Mafia, ha realizzato assieme ai ragazzi della «Fondazione Sgarbi» una sorta di «Tempio di Dioniso» con scenografie assai originali. Per questa edizione è stato ideato un raffinato percorso sensoriale attraverso il sapiente utilizzo di luci, effetti sonori e video istallazioni.


Il Castello sarà interamente tinto di rosso, colore simbolo del vino, attraverso un ricercato gioco di luci; la torre si trasformerà da «rocca» a «faro» per indicare che la grande festa del «Benedivino» è in atto.


Lungo la muraglia esterna limitrofa a piazza Alicia, i visitatori troveranno proiettate le immagini del film «La dolce vita» di Federico di Fellini, ed in particolare la scena in cui Anita Ekberg fa il bagno nella Fontana di Trevi.


L’atrio del castello ospiterà il palco dove si svolgeranno gli spettacoli. Numerose botti sparse costituiscono punti di appoggio e di sosta.


Il salone centrale sarà il trionfo del baccanale. Una grande tavola percorrerà la lunghezza della stanza. Tre fontane, ricavate all’interno delle nicchie, con zampilli e getti di vino creeranno fascinazioni e fantasie. Due grandi video installazioni, curate dal «Laboratorio Creativo di Sgarbi» invaderanno sinuosamente le pareti con una selezione di scene tratte dai film più famosi che al vino sono stati dedicati.


Nelle sale del piano terra le cantine partecipanti presenteranno al pubblico le etichette in concorso offrendo degustazioni, informazioni e approfondimenti sui propri prodotti.


Le altre sale del castello ospiteranno le installazioni artistiche. Tra queste quella dedicata all'ebbrezza che presenta deformazioni e allucinazioni ottiche ottenute con specchi irregolari e ricurvi, assieme a una grande opera di Cesare Inzerillo.


Altre due sale, al secondo piano, trattano il tema del vino nella letteratura e nell’arte. Qui attraverso un raffinato gioco di proiezioni, effetti sonori e luci verranno proposte al pubblico le sensazioni e le emozioni prodotte da questo eterno binomio.


Una sala omaggia Madre Natura presentando una gigante poppa rigonfia e traboccante di vino.

Una sala al secondo piano ospiterà «Dipintodivino», ovvero una performance estemporanea di Wine Art dell’artista trapanese Pietro Barbera.

Gli spazi della torre cilindrica sono dedicati al benessere del vino il relax e la cura di sé; un luogo intimo e raccolto dove il vino è vissuto non soltanto come bevanda ma anche come elemento della cosmesi. Baglio Basile presenterà tutti i trattamenti estetici che fanno del vino un ingrediente importante della bellezza.


Durante la giornata si svolgerà il premio «In Vino Veritas», la premiazione della migliore cantina del territorio.

La giuria è composta da Vittorio Sgarbi, Fulvio Pierangelini, Gaetano Basile, Fabrizio Carrera, Nino Ajello,  Dino Agueci, Florence Hernandez (autrice Wine Tours in the South of France e grande esperta di vini) e Luca Gardini (di recente incoronato miglior sommelier al mondo).


Queste le aziende vitivinicole che partecipano: Azienda Agricola Ferreri, Terre di Salemi, Azienda Agricola Gandolfo, Tenuta Schirò, Azienda Enoagricola Giammalvo, Cantine Colomba Bianca, Cantine Pellegrino, Cantina Trapani, Cantina Orestiadi, Cantine Feudo Arancio, Azienda Vinicola Scavone, Cantina Barone Montalto, Cantina Cassarà, Terre del Principe Grifo, Cantine Roppolo.

Le degustazioni sono divise in due sezioni: «Biancodivino» e «Rossodivino»




l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

(Stagista: Eleonora Belli)

0924 – 991401 e 0924-991400

331-1708195,380-5475045

ufficiostampa@cittadisalemi.it


Salemi 2.jpg

Estense com: Sakineh , l’ex legale rifugiato incontra Ferrara

Mostafaei ha salvato "solo 50 vite". Da Giurisprudenza lancia un appello alla mobilitazione

È stato l’avvocato di Sakineh Mohammadi Ashtian, la 43enne iraniana condannata alla lapidazione per presunte relazioni extraconiugali, fino a quest’estate, quando è stato costretto a fuggire dal suo Paese, a seguito dell’arresto della moglie e del cognato. Ora Mohammad Mostafaei vive in Norvegia, con lo status di rifugiato politico, e viaggia per tutto il mondo per raccontare la situazione dei diritti umani in Iran.

Ieri ha fatto tappa a Ferrara, incontrando studenti e cittadini, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza, per una conferenza promossa da Amnesty International.

La testimonianza dell’avvocato iraniano è stata introdotta da Gian Guido Balandi, preside della facoltà di Giurisprudenza, e ha visto gli interventi di Francesco Salerno, ordinario di Diritto internazionale, e di Riccardo Noury, della sezione italiana di Amnesty International...

SEGUE ESTENSE COM