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Visualizzazione dei post con l'etichetta Dario Franceschini

Ferrara, Ministri e Realismo magico ferrarese....

Sempre più i ferraresi percepiscono ( e verosimilmente) l'arte e la cultura a Ferrara non solo eccellenze oggettive di una Città dell'Unesco ma anche panem et circenses per il regime diversamente DEM  ovvero PD local.  Praticamente tutta silente e diversamente collusa con il PD o la fu sinistra l'unica Intellighenzia a senso unico e a una dimensione bene nota.  Ieri ad esempio una sorta di Mini miniculpop su tutta la stampa local: in pompa magna pagine intere cartacee e troppi byte anche on line sul nuovo libro del ministro ferrarese Dario Franceschini e la sua presentazione in città (l'annuncio, neppure un resoconto...)  potenziato dalla nota Daria Bignardi e anche pare lo scrittore europeista doc Diego Marani.   E cstampa spacciati anche per articoli evidenziano più che mai il sempre improbabile ministro ferrarese come scrittore, a parte il palese  conflitto d'interessi, legalissimo ma chiaramente tacito, visto il ruolo istituzionale di tale prop...

Musei... Dario Franceschini è un Ministro Fake News?

Nota di Asino Rosso..  Il TAR ha fatto riferimento a questa Legge  Decreto del 2001, controfirmata da Dario Franceschini..... !   decreto legislativo del 2001, emanato "su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per la funzione pubblica". Il Presidente del Consiglio? Giuliano Amato. Il Ministro per la Funzione Pubblica? Bassanini. Il Sottosegretario di Stato per le Riforme Istituzionali e la Funzione Pubblica, quindi quello con la competenza in materia?  Dario Franceschini stesso . FONTE HUFFINGTON POST *TOMASO MONTANARI Musei, la sentenza del Tar e l'arroganza della politica Vorrei ringraziare sinceramente Dario Franceschini, Matteo Renzi e Andrea Orlando. Le loro dichiarazioni di oggi mi hanno ringiovanito, riportandomi come per incanto all'Italia di vent'anni fa. Quando un pugnace Silvio Berlusconi attaccava frontalmente ogni giudice che gli desse torto, minacciando sfracelli e facendo rivol...

Il ministro ferrarese tassa anche gli eBook.. ma non sono barbabietole!

  CORSERA «Coincidenza di opinioni» sulle questioni sollevate, e un impegno a portare al centro dell’agenda europea, nel semestre di presidenza italiana Ue, temi come il diritto d’autore e l’Iva su ebook e libri cartacei: è il risultato dell’incontro di ieri a Roma tra il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, e i rappresentanti degli editori europei e italiani, tra gli altri il vicepresidente della Fep, Federazione degli editori europei, Henrique Mota, il presidente dell’Aie, Associazione italiana editori, Marco Polillo, e il delegato italiano nella Federazione, il presidente del gruppo Gems Stefano Mauri. Sul tavolo dell’incontro, tre questioni portate dai rappresentanti degli editori, e cioè la tutela del diritto d’autore, l’equiparazione o armonizzazione dell’Iva degli ebook e dei libri cartacei, e la questione della concorrenza sul mercato di Internet tra gli operatori di ebook. A commentare il confronto, è stato ...

La rivoluzione culturale di Dario Franceschini secondo Pierfranco Bruni (Sindacato Liberi Scrittori)

Presidente Renzi si vergogni - Vogliono bloccare la Riforma dei beni culturali e difendere poteri consolidati: Ministro Franceschini vada avanti con coraggio, noi stiamo con te Di Pierfranco Bruni Se il Presidente del Consiglio Renzi e il CdM bloccano la Riforma dei Beni Culturali concepita e cucita dall'ottimo Ministro Dario Franceschini, Riforma "rivoluzionaria" in  positivo e volta al "bene" del patrimonio di una Nazione, si sottoscrive la pagina più buia sui beni culturali mai siglata negli ultimi settant'anni. È un fatto sul quale occorre riflettere. La Riforma Franceschini pone mano a un potete burocratico a tutto svantaggio delle culture e dei processi culturali. La vera rivoluzione consiste proprio nell'aprire la visione statica del bene culturale ad una utenza molto più vasta. La questione, è solo un esempio, relativa alla autonomia dei Musei è certamente una strategia vincente che si inserisce in in quadro di politica gestio...

Dario Franceschini tecnoministro 1.0

Il Giornale Grazie a Franceschini Apple aumenta i prezzi Ecco i primi effetti del decreto sull'equo compenso: in Italia i dispositivi Apple costeranno di più. E il ministro se ne lamenta pure Clarissa Gigante - Mer, 23/07/2014 - 13:55 Guai a parlar di tassa: il cosiddetto equo compenso (che destina alla Siae una parte del costo di un qualsiasi prodotto che contenga una memoria digitale) è una tariffa quasi "sacra" per Dario Franceschini, che un mese fa ha aggiornato - al rialzo - le tabelle . Non graverà sui consumatori, aveva assicurato , sostenendo che in Italia tablet e smartphone vengono venduti a prezzo fisso. È vero: in genere da noi il prezzo viene imposto dal produttore, ma è proprio su quest'ultimo che va a pesare la tassa. Solo un ingenuo poteva pensare che nessuna delle aziende che costruiscono smartphone e tablet - soprattutto quelle che incarnano uno status...

Il Dario renziano rilancia i musei tecnocapitalisti?

IL GIORNALE «Una rivoluzione nel nostro Paese della quale c'è bisogno». Da quando Matteo Renzi s'è insediato a Palazzo Chigi anche la brezza più leggera è portatrice di un afflato rivoluzionario e così anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, s'è adeguato. E ieri, presentando il decreto di riorganizzazione del dicastero, non avrebbe potuto usare un termine diverso da «rivoluzione». In realtà, il grande cambiamento è di là da venire perché il decreto della Presidenza del Consiglio con le modifiche all'ordinamento non ha ancora ricevuto il via libera definitivo e, soprattutto, non è ancora stato vidimato dalla Corte dei Conti, ma le linee-guida ci sono. Il vero rovesciamento di paradigma è essenzialmente uno: la creazione di una nuova direzione generale Musei e la promozione di 9 musei a ufficio dirigenziale. Che cosa significa? Nove di essi (Colosseo, Pompei, Uffizi, Brera, Reggia di Caserta, Accademia di Venezia, Capodimon...

Il ministro ferrarese tecnoanalfabeta...

IL Giornale Franceschini dichiara guerra all'elettronica Il sito di Franceschini recita che gli aumenti (4 euro e del 500% su smartphone di 16GB) sono assolutamente in linea con l'Europa e che in nessun modo danneggeranno i consumatori, ma solo i produttori di devices di elettronica. Un coro di soddisfazione si leva da parte degli artisti. La Siae batte cassa: 200 milioni di euro di tasse a danno degli italiani. L'elettronica di consumo è un settore in profonda crisi. Pochi gruppi internazionali di distribuzione di prodotti d'elettronica (GDO e GDS) stanno annientando decine di migliaia di piccoli negozi rimasti con poco margine e prezzi poco competitivi. I pc sono in profonda crisi, gli unici prodotti che al momento ruotano sono gli smartphone (in aumento rispetto al 2013) e i tablet. Se qualcosa dell'economia funziona, perché cercare subito di intaccarlo? Internet, digitalizzazione, fruizione dei contenuti sono temi da incentivare o da fren...

Il ragioniere ferrarese Dario Franceschini

IL GIORNALE Intervenendo alla terza edizione degli Stati generali della cultura, promossi dal Sole24ore, il ministro Dario Franceschini ha parlato di rivoluzione per i musei. Ascoltando però le sue proposte, sia quelle contenute nel recente decreto «Art Bonus» sia quelle appena emendate, il cambiamento epocale è ben lontano da arrivare: il nuovo provvedimento di Franceschini infatti dichiara che dal 1° luglio i ragazzi sotto i 18 anni entrano gratis, sopra ai 25 anni pagano tutti; i maggiori musei rimangono aperti fino alle 22 il venerdì, e ogni prima domenica del mese sono gratuiti. Infine, conclude il ministro, gli sgravi fiscali al 65% sulle donazioni al patrimonio pubblico tolgono «ogni alibi ai privati». Ma veramente si può pensare che tutto ciò sia una rivoluzione? Queste sono soltanto piccole modifiche, alcune anche meritorie, ma di natura puramente ragionieristica, che non intaccano le criticità del sistema museale italiano. Sarebbe invece intere...

Dario Franceschini? Gaffe ferrarese sulle nuove tecnologie ...

Scatta la tassa su telefonini, chiavette Usb e tablet Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha approvato un decreto che, per i prossimi tre anni, aumenta l'equo compenso per la riproduzione di musica e video sui propri dispositivi mobili di Palermomania.it | Articolo inserito il: 21/06/2014 - Se ne discuteva da tempo, ma alla fine è arrivata. La tassa sulla tecnologia ora è realtà . Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha firmato un decreto che, per i prossimi tre anni, aggiorna il " compenso per la riproduzione di fonogrammi e videogrammi previsto dalla legge sul diritto d'autore" .    In altre parole, aumentano gli importi che i produttori e gli importatori , già sul piede di guerra, devono pagare su chiavette Usb, hard-disk esterni, Tv con funzione di registratore e decoder, tablet e smartphone . Di fatto, tutti i dispositivi elettronici che funzionano da archivi digitali. Queste somme, indicate come " equo compenso ", c...

Sole 24 Ore, Dario Franceschini, un investimento per la cultura del futuro?

Con la cultura non solo si mangia, ma si crea ricchezza reale fatta di posti di lavoro e tante imprese. A smentire ancora una volta il ruolo da Cenerentola per questo settore è l'ultimo rapporto targato fondazione Symbola e Unioncamere sull'industria della cultura che non solo non è affondata sotto i colpi della crisi, ma è diventata uno dei pilastri del made in Italy volando nell'export. Negli anni più difficili per la nostra economia le esportazioni sono cresciute del 35% – da 30,7 miliardi nel 2009 a 41,6 nel 2013 – e oggi segnano un surplus commerciale con l'estero di 25,7 miliardi, secondo solo alla filiera meccanica, e ben superiore a quella metallurgica. Secondo il rapporto presentato ieri a Roma, la nostra di Marzio Bartoloni - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/yR8kl3 La cultura resta poi anche in tempi di crisi un buon attrattore di sponsorizzazioni: 159 milioni tra il 2012 e il 2013 (+6,3%). Una buona performance, che potrebbe migliorare ancora con...

Teatrino dell'Es, "Buratto. fili, bastoni" a Cles, testo di Dario Franceschini

inaugurazione il 5 luglio 2014 alle ore 18,00 c/o il Palazzo Assessorile di Cles (TN) in Val di Non:  il Teatrino dell'Es di Castenaso e il "Museo dei burattini - Collezione Zanella/Pasqualini" c/o la Casina del '400 del Comune di di Budrio, allestiranno la mostra "Buratto, fili, bastoni" "Marionette e Burattini dal cinquecento all'arte contemporanea - Artisti contemporanei a confronto con burattini, pupi e marionette del Museo di Budrio - Collezione Zanella - Pasqualini" , coi patrocini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e della Regione Emilia Romagna. I testi di presentazione dell'evento: Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo della Repubblica Italiana  Dario Franceschini:  Assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti: Assessore alla Cultura della Provincia di Bologna Giuseppe de Biasi: ...

Matteo Renzi, Dario Franceschini e le soprintendenze crash?

* Luca Nannipieri I l ministro dei Beni culturali Dario Franceschini smentisce il premier Matteo Renzi. In un'intervista a Repubblica il ministro cancella due anni di dichiarazioni sulla cultura e sulle soprintendenze che il pimpante presidente del Consiglio ha fatto da sindaco, da segretario del Pd e da capo del Governo. In tutte le campagne elettorali e nei suoi discorsi da presidente del Consiglio Renzi ha infatti detto che le soprintendenze sono strutture ottocentesche, incapaci di innovazione, che vanno profondamente cambiate: «Sovrintendente è una delle parole più brutte di tutto il vocabolario della burocrazia. È una di quelle parole che suonano grigie. Stritola entusiasmo e fantasia fin dalla terza sillaba. Sovrintendente de che?», «La cultura non può basarsi sul sistema delle sovrintendenze», «Sono un potere monocratico che non risponde a nessuno», «Le accorperemo e avvieremo una gestione manageriale dei poli museali». Queste dichiarazioni, altamente condivis...

Dario Franceschini scrittore? Lasciatelo scrivere! di Lady Stinta

  Dario Franceschini scrive. Scrive libri. In media uno ogni due anni. L’ultimo libro, a quanto dicono, ha una trama. Se ha una trama allora magari è un romanzo, non posso esserne certa: non leggo i libri di Franceschini. A ben guardare non conosco nessuno che li legga e, per quanto mi sforzi, non conosco nessuno che conosca qualcuno che abbia mai letto un libro di Franceschini.   Avete presente l’Auditel? Voi conoscete qualcuno che abbia in casa un marchingegno che registra quali canali imbrattano lo schermo tv e per quante ore al giorno? Io no e, vi giuro, non ho mai conosciuto nessuno che abbia conosciuto qualche povero diavolo con un aggeggio simile applicato al televisore. Posso quindi dedurre che la faccenda dell’Auditel sia una leggenda metropolitana, come i lettori di Franceschini.   Il suo ultimo libro, che vi dicevo avere una trama proprio come i libri degli altri autori – sì, insomma, non ha solo la copertina, è proprio un libro che si legge, non ha le figure ...

Rudy Bandiera: Dario Franceschini canta su Youtube!

Mi hanno detto “ non è brutto, è inutilmente sgraziato e incomprensibile ” ed io ho risposto “ unisci lo sgraziato e l’incomprensibile ed otterrai il brutto “. Un video, un video realizzato a Ferrara , è la cosa forse più brutta che io abbia mai visto sul Web: nato da una nobile idea di Aurora Bollettinari e Maria Elena Franceschini (la figlia di Dario Franceschini che compare nel video e partecipa all’abominio) si tratta della canzone “ We are the world ” cantata da ferraresi che per loro stessa ammissione non hanno nulla a che fare con il canto . Fin qui tutto bene, nel senso che l’idea è simpatica, i personaggi ci sono ( Dario Franceschini è comunque un importante personaggio pubblico) e la musica è ottima… ma l’esecuzione, l’esecuzione è una cosa aberrante. Io capisco che è gente che non sa fare a cantare ma questo è troppo, è davvero troppo per qualunque orecchio anche per nulla allenato: fuori tempo, stonato, storpiato e violentato, il ritmo della canzone si perde tra sosp...

FERRARA PRIMARIE DA SOVIET...

Zamorani: ''Mi hanno impedito di votare'' da Estense Com 1) A Roma Mina Welby, dirigente nazionale di Radicali Italiani, non solo ha votato alle primarie del PD, ma ha persino potuto votare per se stessa, visto che era anche candidata a Roma in una lista per Marino. 2) A Firenze la senatrice Dontella Poretti, radicale eletta nelle liste del PD, ha tranquillamente votato alle primarie senza che alcuno le contestasse alcunchè. In assoluta serenità... continua http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=56415&format=html video http://www.youtube.com/watch?v=nLJXXQsHPI0

GLI SCHELETRUCCI DI DARIO... IRRILEVANTI? da Libero

da LIBERO 2 - IL GIOCO DEL SILENZIO SULLO SCHELETRUCCIO DI SU-DARIO Elisa Calessi PER LIBERO ...Parla del rinvio delle nomine del tg3, assicurando che il Partito democratico non c'entra nulla. «È una sciocchezza che appassiona il circuito degli addetti ai lavori». Dice la sua, Dario Franceschini, a proposito del testamento biologico, dopo che Gianfranco Fini, l'altro giorno, alla Festa nazionale del Pd, a Genova, si è augurato che alla ripresa dei lavori la Camera dei Deputati modifichi il testo. «Si lavorerà in Parlamento, c'è molto da lavorare», concorda il segretario del Pd. Ma di quanto scritto da Libero, a proposito della sua presenza nel collegio sindacale di Eni negli anni dell'acquisizione di Montedison, non intende parlare. Nessun commento. Così come sono recalcitranti i suoi. Il giudizio comune è che non si commenta perché «non c'è niente da commentare». A tirare in ballo gli allora componenti del cda e del collegio sindacale è stato Alberto Gro...

DARIO FRANCESCHINI IL BENZINAIO... da Libero

DA LIBERO SOTTO IL SU-DARIO, SPUNTA UNO SCHELETRUCCIO: QUANDO FRANCESCHINI FACEVA IL “BENZINAIO” A SEI ZAMPE – “LIBERO” SVELA LA sua presenza (sponsorizzato all’epoca da De Mita) nel collegio sindacale DELL’ENI negli anni ‘BOLLENTI’ dell’acquisizione di Montedison… 1 - SOTTO IL SU-DARIO, SPUNTA UNO SCHELETRUCCIO: QUANDO FACEVA IL "BENZINAIO" ALL'ENI Monica Franchi per Libero Dario Franceschini si è dimenticato nel curriculum e nella sua autobiografia due anni trascorsi all'Eni, all'interno del collegio sindacale che ratificò senza battere ciglio alcune delle delibere più delicate per la chiusura del celebre affaire Enimont. La scoperta arriva dagli atti depositati presso il tribunale di Roma dove si sta svolgendo il processo di appello per la vicenda della cosiddetta Ops Enimont che in primo grado (28 dicembre 2004, presidente Giovanni Deodato, giudice estensore Francesco Manzo) aveva portato alla condanna civile dell'ex vicepresidente dell'Eni, ...