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lunedì 4 aprile 2011

Enzo Nenci ( 1903-1972), la scultura come coscienza a Comacchio, Palazzo Bellini

Enzo Nenci, Isabella D'Este, 1962, terracotta patinata.JPG

16 aprile 2011 vernissage

fino al 22. 5. 2011

Enzo Nenci ( 1903-1972), la scultura come coscienza

Comacchio,Palazzo Bellini

La rivisitazione dell’opera di uno dei massimi scultori italiani del secolo scorso con una serie di opere che tracciano il percorso di cinquant’anni d’arte

 

Palazzo_Bellini.jpg

 

La mostra riprende il discorso sull’opera di Enzo Nenci ( Mirandola di Modena, 1903-Virgilio di Mantova, 1972),scultore che ha vissuto e operato per più di quarant’anni a Ferrara, con una scelta di opere espressa dai più importanti Poeti del Novecento che si sono occupati di storia dell’arte( Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Roberto Sanesi, Franco Loi, ecc. ).

Le opere in esposizione abbracciano l’intero percorso dell’Artista,dagli esempi dell’età giovanile, a quelli della sua prima maturità vissuta nella città estense, sino a quelli più tardi che lo hanno reso celebre.

Enzo Nenci, Bonzi in preghiera, 1955, marmo pario.JPG


Enzo Nenci, Stalagmiti- stalattiti, evoluzione, 1957, bronzo.JPG

 

Negli spazi di Palazzo Bellini, l’itinerario espositivo parte con una serie di sculture in terracotta,marmo e bronzo, che documentano il sintetico espressionismo di Nenci degli anni Venti e Trenta, seguito al magistero dello scultore Ezio Ceccarelli ( 1865-1927)a Firenze, e a Roma, a quello del famoso scultore monumentalista Arnaldo Zocchi (1869-1940), cugino della madre. Sono gli anni in cui l’Artista ha studio a Palazzo dei Diamanti.jpgPalazzo dei Diamanti dove realizza, a fianco di imprese monumentali, importanti opere come Mater dolorosa, 1925, bronzo, Il lamento di un cieco, 1927, marmo pario, Spirito malato, 1930, marmo , Nazareno, 1932 c.a., gesso patinato, che partecipano tra 1925 e il 1937 a prestigiose mostre. Si prosegue con la drammatica espressività delle opere realizzate a Mantova nell’immediato dopoguerra ( Lo schiavo, 1945; Caino, 1947; Il ponte, 1947; Deposizione, 1950, bronzi) , che riflettono l’animo esacerbato dello scultore per la perdita nel conflitto bellico di due amatissimi fratelli e la distruzione in un bombardamento del suo studio ferrarese di Porta Po. Opere, queste, caratterizzate da “ tensioni fisicamente corpose, come inarcature, nodi e grumi pieni di materia, alcunchè di impulsivo e originario, fremente sotto la superficie” (F.Bartoli). Per continuare con le opere degli anni Cinquanta, quando Nenci abbandonata l’esasperazione formale, si volge ad una espressione carica di significati e delicate introspezioni. Nascono così capolavori come “ Argonauta”,1950, “ Adolescente”,1953, “Fili d’oro” e “Testina”,del 1953, opere nelle quali la materia è esaltata “ nella resa delle superfici, nella politezza di certi volti, nel controllatissimo mestiere “ ( M.C.Mundici), vòlte “alla ricerca della struttura e dell’espressione: vale a dire di una sintesi fra solidità della materia e duttilità del suo disegno” (A.Trombadori). Seguono altre due fasi, quella dei sacerdoti “Orientali” ( Bonzi in preghiera, 1955, marmo pario, Bonzo, 1954,bronzo,Il saggio-Sacertote del Cielo, 1955, bronzo), torniti nelle loro “ enfie volumetrie bloccate “( G.Di Genova) e quella in cui Nenci tende al “ superamento dell’idea tradizionale di scultura come statuaria ed è in particolare nelle sculture intitolate Stalagmiti-stalattiti che si esprime la fase più matura, significativa e veramente moderna” (G.Di Giacomo), nelle quali si avverte “ profondamente il richiamo di quell’astrattismo sensitivo, sempre animato di una sottintesa carnalità”.(R.Bossaglia)

La mostra è curata da dagli storici dell’arte Laura Ruffoni e Gianfranco Ferlisi ed è accompagnata da un libro-catalogo che contiene il testo critico di Giuseppe Di Giacomo, professore ordinario di Estetica all’Università “ La Sapienza” di Roma, e le liriche dedicate alle sculture di Nenci dai maggiori Poeti del Novecento, argomentate dal critico letterario Giuseppe Muscardini.

 

Enzo Nenci, Mater dolorosa, 1925, bronzo. Museo Novecento, Milano.JPG

 

Enzo Nenci è ritenuto uno dei massimi scultori italiani del secolo scorso; ha studiato a Firenze sotto la guida dello scultore Liberty Ezio Ceccarelli (1865-1927) e a Roma nello studio del famoso scultore monumentalista Arnaldo Zocchi (1869-1940), cugino della madre. A Ferrara ha realizzato diverse opere monumentali ed esposto alle importanti mostre degli anni Venti e Trenta con i migliori artisti dell’epoca ( G.Boldini,G.Mentessi, A.Funi, F.De Pisis, A.Minerbi,ecc.). Nel dopoguerra, in seguito alla distruzione in un bombardamento del suo studio a Porta Po, si trasferisce prima a Ponte San Pietro di Bergamo, poi a Mantova. Conquistato dalla bellezza della città dei Gonzaga e dsll’ospitalità dei suoi abitanti vi risiede, vincendo concorsi pubblici e partecipando a importanti mostre. Tra i recenti riconoscimenti, il museo on-line figure-sculpture dedicato alla scultura internazionale del Novecento, diretto da Chris Miller, l’ha inserito con sei opere tra i Masters of 20TH Century, accanto a Martini, Wildt, Andreotti, Marini, Greco, Manzù, Rambelli, e altri importanti artisti. All’Artista sono state curate più di venti mostre antologiche in prestigiosi musei e gallerie pubbliche ( per citarne alcune:1983, Palazzo Te, Mantova; 1984, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1997, Casa del Mantegna, Mantova: 2003, GAMa, Gallarate;ecc.) presentate da eminenti storici dell’arte

( G.Di Genova, L.Caramel,

Sgarbi.jpg

V.Sgarbi, C.Bertelli,L.Magagnato,F.Bartoli,G.M.Erbesato,A.Trombadori,R.Bossaglia, P.Fossati, F.Monteforte, A.Andreotti,M.C.Mundici, D.Cara, ecc.).Sue opere sono conservate in diversi Musei d’Arte moderna ( Cuba, Milano, Ferrara, Mantova,Foggia,ecc.)


Da l6 aprile al 22 maggio 2011

Enzo Nenci la scultura come coscienza

a cura di Laura Ruffoni e Gianfranco Ferlisi

inaugurazione ; 16 aprile ore 11

Palazzo Bellini

Via Agato Pisto,5 44022 Comacchio (Ferrara)

orario: 10-12,30/ 15,30-19,30

ingresso liberobaretti.jpg

catalogo Publi-Paolini

info: tel 0533 315829

e.mail:laura.ruffoni@comune.comacchio.fe.it

martedì 11 gennaio 2011

Enzo Nenci Il Linguaggio della Scultura a Mantova dal 15 gennaio: e Ferrara?

Intervista a Giorgio Nenci per Il Linguaggio della Scultura di Enzo Lenci, scultore vissuto 40 anni a ....Ferrara
 
d- Parliamo della mostra mantovana
r- La mostra ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Mantova, s’inaugurerà alle ore 17 del 15 gennaio 2011, nella centralissima ex-chiesa Madonna della Vittoria, dove saranno disposte una ventina di sculture per documentare il percorso artistico di Nenci dall’immediato secondo dopoguerra, sino alla sua scomparsa avvenuta a Virgilio di Mantova nel 1972. L’architetto Speranza Galassi dell’Associazione
Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani è incaricata dell’allestimento della mostra, che è accompagnata da un libro-catalogo che contiene uno studio critico di Giuseppe Di Giacomo, professore ordinario di Estetica all’Università “ La Sapienza” di Roma, e i testi stilati per le sculture in esposizione dai più importanti Poeti del Novecento, presentati dallo storico letterario Giuseppe Muscardini.
 
 


d- Ma a quando una mostra di Nenci a Ferrara, dove ha vissuto e operato per quarant’anni ?
r-Lasci stare
Ferrara che con quel che ha offerto negli anni Palazzo dei Diamanti dovrebbe vantare gli amministratori pubblici. in fatto d’arte, più colti d’Italia. Invece, se non fosse per quei pochi intellettuali appassionati d’arte e di cultura locale e non che spingono, la stagnazione dominerebbe il campo. Una situazione che andrebbe stigmatizzata per tentare di riportare Ferrara alle condizioni culturali e progettuali del passato, vicino e lontano...
 
C- Ferrara supereva
 
Gallery Enzo Nenci