Immaginare Dio alle prese con la costola d'Adamo a crear la femmina è cosa impossibile per gli atei, ardua per i più. Pensar che non vi sia se non divina, almeno magica alchimia, dietro la creazione di BB è semplicemente impensabile: per tutti.
Languida come una gatta, elegantemente imbronciata, un po' "femme bimbo" e un po' Lolita a vent'anni ha fatto sognare gli uomini e non solo. Con il declino, da perenne capricciosa, s'è fatta molti nemici: i musulmani, i pellicciai e gli omosessuali per primi.
Poco importa per una a cui bastano due lettere per incarnare l'eterno femminino: Brigitte Bardot è stata "la femme" per eccellenza: tutto il resto è contorno, anche disgustoso, al suo mito - costruito in un ventennio e offuscato per il resto della vita (nel 1952 la sua prima apparizione in Le Trou Normand; 1956, Et Dieu... créa la femme; 1973, L'histoire très bonne et très joyeuse; 1974, a quarant'anni, abbandona il cinema). Confidò B.B. a Christian Marquand: «Oh, l'avvenire : l'hanno creato solo per rovinarti il presente». Visto il suo recente passato fu anche profetica.
Nel clima di rinnovato interesse per gli anni '50 e '60, Parigi la celebra con una mostra dal titolo "Brigitte Bardot : Les années d'insouciance" allo spazio Landowski.
Disse di lei il suo ex marito e pigmalione Roger Vadim, che di belle donne se intendeva per aver amato fra le altre Jane Fonda e Catherine Deneuve: "BB è talento naturale". E ancora "è talmente ingenua". Ingenua a tal punto da aver incarnato per più lustri l'immaginario erotico e il vero proibito. Di più: suo il bikini più famoso che da icona di Saint Tropez scandalizzò la puritana America, dove le dive non osavano ancora tanta sfrontatezza. ..
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martedì 25 agosto 2009
L'ARTE DI BRIGITTE BARDOT
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