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mercoledì 31 dicembre 2008

IL FUTURISMO SECONDO BALDO SAVONARI

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MANIFESTO DEL TERZO FUTURISMO (1986)

L'Arte è guerra

Appena nato l'artista entra in conflitto con la società tutta che vede in lui un nemico della tranquillità borghese. E' infatti compito dell'artista smuovere, muovere e vangare il terreno incrostato delle idee; mettere in dubbio ogni regola, pensare invece di credere.

Noi affermiamo che l'arte è anche "grande divertimento" e con questo dichiariamo guerra ai falsi seri (i seriosi), agli accademici miopi e daltonici, ai musei senza vera antichità ma traboccanti di vecchiume, all'archeologia ridotta a oggettistica e a tutti coloro che giurano sulla bellezza di un pezzetto di vaso solo perché è vecchio:

Noi amiamo la ricerca, i progetti proiettati nel futuro, il passato come PIEDISTALLO su cui ergersi e non come PALLA AL PIEDE, l'arte come UTOPIA di vita e la VITA COME CAPOLAVORO D'ARTE.

Detestiamo i critici ridotti a presentatori di mostre (ovvero scribacchini a pagamento), ogni forma di pensiero imbrigliato dal potere; e detestiamo infine il buon gusto salottiero, il militarismo, i discorsi inutili, l'arte a servizio di chicchessia.

SIA BEN CHIARO

Il TERZOFUTURISMO non intende essere una anacronistica continuazione del primo e del secondo ma intende essere di più per sé nuovo pensiero e nuova forma proiettati nel futuro: Prende le mosse dai primi futuristi e li pone come piedistallo dell'ERA MODERNA.

Il futuro per noi è tutto da inventare: per noi l'arte è l'equivalente della natura, nel senso che sono due figure geometriche che hanno la stessa area ma forme così diverse da non poter essere mai sovrapponibili.

BALDO SAVONARI (e altri futuristi) (Trapani-Alcamo-Erice)

www.savonari.it

www.geocities.com/savonari

giovedì 25 dicembre 2008

IL FUTURISTA BALDO SAVONARI

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ERICE CITTA' DELLA SCIENZA E FUTURISTA!

***Lo Pneumatico di Baldo Savonari- immagine a lato)

" Sono nato ad Erice (TP) il 15/11/42. Ho vissuto in diverse città della nostra penisola e qualche anno all' estero.
Fino al 1975 subisco l'influenza di tutti i pittori astrattisti o comunque non figurativi. Nel 1976 vengo fulminato dall'esperienza futurista di Giacomo Balla e allestisco a Faenza una mostra dove tutte le tele sono un omaggio al maestro. Poi è la volta di Umberto Boccioni e della sua straordinaria cromaticità. Ma è Paolo Uccello che in una notte magica, nella solitudine del mio studio, ne1 1985, mi dà il LA per ridipingere la sua battaglia: SOGGETTO RINASCIMENTALE PIÙ STILEMI E COLORI FUTURISTI.


Nel 1986, fondo il
TERZOFUTURISMO.


Sono un pittore di "bottega", nel senso che tutto quello che conosco delle tecniche pittoriche l'ho imparato negli studi di buoni maestri.

Va da se che ho aggiunto un po' anche del mio in quarant'anni di mestiere. La mia naturale avversione per ogni ordine precostituito mi portò a detestare "la copia dal vero".

Antepongo il colore al disegno e costringo il segno a obbedire alla necessità del colore, per me unico padrone della tela. Se per disegno si intende progetto, allora penso di essere un discreto disegnatore, ma se si intende capacità di schizzare velocemente dal vero e magari estemporaneamente allora sono un pessimo disegnatore. Io sono un pittore da studio, da laboratorio (metodo e progettazione fino alla nausea).

Secondo me, chi vuole veramente innovare deve partire da presupposti diversi da quelli comunemente accettati: se si parte dal figurativo, al massimo si avrà un'elaborazione del figurativo. I miei soggetti non sono oggetti ma concetti. Naturalmente, ho il massimo rispetto per chi pensa e opera in maniera diversa e opposta dalla mia. Tra gente d'arte, sono importanti soltanto il confronto e la diversità. Il resto è noia..."

BALDO SAVONARI (ERICE-CITTA' DELLA SCIENZA)

www.savonari.it

http://www.geocities.com/savonari/