Visualizzazione post con etichetta vescovo negri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vescovo negri. Mostra tutti i post

domenica 11 gennaio 2015

Ferrara, Il Vescovo Negri su Il Giornale

Benito Guerrazzi

Il Vescovo Negri senza se e senza ma  sulla pagine de Il Giornale di Sallusti (e Feltri ecc.), intervistato, non le manda dire, ultracoerente con il suo straordinario ruolo anche a Ferrara, dove per la prima volta, molto più di qualsivolgia intellettuale locale, ha svegliato la città metafisica dalla sua sindrome di Stoccolma, anche in tematiche epocali cruciali, leggi Immigrazione e terrorismo islamico integralista, leggi la strage ultimissima a Parigi.
Negri è un Innovatore Tradizionale, e quando afferma in certo modo certa superiorità teologico e conoscitiva del Cristianesimo, religione biofila, mentre l'Islam sarebbe religione necrofila, storicamente centra il bersaglio. Vano girarci attorno, prima o poi, ottimisticamente, esisterà finalmente anche un Islam moderato, ma non tutte le religioni sono uguali, solo per il pensiero unico che pretende di omologare persino gli DEI!
I fatti sono fatti,  lo stesso ERICH FROMM, psicanalista ben noto di matrice ebraica, nei suoi saggi e analisi della religione ha tracciato conclusioni in certo senso, lateralmente analoghe. Il Cristianesimo nella storia delle religioni monoteistiche, dal punto di vista almeno psicosociale, fu una evoluzione verso la Civiltà, qualitativamente superiore rispetto ai precedenti monoteismi.. e certamente rispetto all'Islam...
In fondo è semplice sul piano storico con una iperbole puramente indicativa: tra Mozart e la pur brava MIna qualche differenza ci sarà pure.
Ci può stare anche Maometto in Italia e in Occidente ma come religione essenzialmente privata, in riletture oggi troppo sconosciute ai mussulmani, ovvero simboliche e non letterali.
Questa logica dei Libri Sacri è fondamentale, come una scelta di campo della attuale comunità musulmana italiana, ad esempio.  Nè con l'Italia e le nostre Leggi  nè con l'estremismo, copione ben noto in Italia, non a caso la sinistra italiana è sempre buonista e ambigua ..  Pure qualche segnale in Italia...  lo stesso Umberto Eco ha paragonato finalmente l'estremismo islamico al Nazismo!  E a Ferrara nonostante certo cattocomunismo cosmico...  prevalente, almeno un Vescovo ha le idee chiare. E detto da un radicale più attratto dal politeismo greco come estetica ....

Info ulteriori
Il Vescovo Negri su Il Giornale

domenica 13 luglio 2014

Ferrara, il vescovo Negri contro il pensiero unico e il gaiocomunismo

ESTENSE COM

Un rimprovero diretto a Comune, Provincia, le istituzioni che – insieme a Università e associazioni – hanno manifestato la propria contrarietà alla manifestazione delle Sentinelle in Piedi. Il vescovo di Ferrara Luigi Negri ha aspettato che le acque si calmassero per intervenire sulla vicenda e lo fa con messaggio alla diocesi che richiama al dialogo e alla laicità (anzi, alla "sana laicità"), al rispetto del pluralismo delle forme culturali, religiose e sociali, riferendosi, senza mai citarli espressamente, né senza mai citare gli avvenimenti collegati, ai firmatari del protocollo Pico che avevano fatto esporre uno striscione dal lato della Residenza Municipale che da sulla piazza con scritto "Ferrara condanna l'omofobia".
"Ho la precisa convinzione – afferma Negri – che il problema sia quello di una sana laicità della nostra realtà sociale. Questa convinzione è avvalorata non soltanto da tanti anni di studio della Dottrina Sociale della Chiesa ma anche da un'esperienza di presenza cristiana negli ambienti più difficili del nostro Paese, quali la vita delle scuole medie superiori, dell'Università e della cultura. La sana laicità consente che si possa maturare un'autentica esperienza di democrazia. La laicità infatti esige un autentico pluralismo di forme culturali, religiose e sociali che debbono essere riconosciute e salvaguardate nella loro identità, in modo da potersi esprimere pienamente e dare, in forza di questa espressione compiuta, il loro contributo alla vita sociale".
E dopo la premessa sulla necessità del pluralismo arriva l'attacco: "Non è consentito a nessuno, meno che mai alle Istituzioni Pubbliche – afferma Negri, richiamando in tutta evidenza Comune e Provincia ma anche l'Università di Ferrara che avevano formalmente preso le distanze dall'iniziativa delle Sentinelle in Piedi – di assumere il compito di discriminare tra forme culturali, sociali e religiose, approvandone alcune, magari quelle che sono in linea con l'ideologia di coloro che guidano le Istituzioni stesse, piuttosto che altre, ingenerando così una disparità di considerazione e di trattamento tra le varie realtà presenti nella società. Tutte le forme di vita, di cultura, di espressione sociale, di intervento politico, debbono avere, in uno Stato democratico, gli stessi diritti e perciò debbono anche sottoporsi agli stessi doveri. Nessuno può discriminare!".
D'altronde, rileva ancora il vescovo, "se alcune di queste forme di espressione andassero direttamente contro i principi fondamentali della democrazia, e quindi della nostra Costituzione Repubblicana, toccherebbe alla Magistratura intervenire per tutelare i diritti e la libertà di tutti". Ma secondo Negri il problema della nostra società risiede nel fatto che, addirittura, "da più parti si attenta a questa sana laicità sostituendo la legittima pluralità con una sorta di pensiero unico, di ideologia comune, che non è accettabile da alcun punto di vista".
"Sono convinto – prosegue Negri, portando dalla sua parte Giovanni Paolo II – che lavorare, come ho lavorato per oltre cinquant'anni a favore della libertà delle chiese in Italia, sia stato anche un contributo formidabile alla libertà del nostro popolo. Ho lavorato per questo, ricevendo qualche volta anche attacchi fisici di cui porto ben visibile l'immagine nella mia coscienza e qualche segno sul mio corpo. Sono sempre stato e resto assolutamente deciso nel difendere, proprio in forza della mia esperienza di fede e di appartenenza ecclesiale, la libertà di tutti senza nessuna riduzione e senza nessuna discriminazione".
L'invito, infine a continuare il dialogo, rimarcato anche in una nota al testo rivolto alla sua diocesi: "Mi pare che tale precisazione fosse assolutamente necessaria affinché il clima della nostra società ferrarese-comacchiese possa continuare, attraverso il dialogo, il confronto e la collaborazione, sulla strada del reciproco rispetto, che costituisce uno degli aspetti più significativi nella recente storia di Ferrara".

lunedì 30 giugno 2014

Ferrara, il vescovo Negri "umanamente" scorretto contro il pensiero unico

ESTENSE COM
Le unioni omosessuali? Un'ossessione per i media, un ricatto ideologico per la Sinistra, un permissivismo dilagante per la tradizione italiana. Sono le etichette che il vescovo di Ferrara Luigi Negri affibbia al dibattito in corso (e a Ferrara scoppiato nell'ultimo fine settimana con la manifestazione delle Sentinelle in piedi) sul disegno di legge contro l'omofobia.
Intervistato dal settimanale Tempi, monsignor Negri definisce "patologica" l'insistenza con cui i media pongono periodicamente il tema delle unioni omosessuali, soprattutto "in un un paese che ha ben altri problemi più radicali, come quello di uscire da una crisi economica e da una crisi morale e culturale non meno spaventosa". Ma forse quello della parità di diritti non è meno è un problema per il vescovo, che confida alla giornalista Laura Bonelli che la "pressione massmediatica" è "tale per cui sembra che il problema dei matrimoni gay sia un problema reale e addirittura il problema più urgente del nostro paese".
Negri concede che, sul piano giuridico amministrativo, si possano realizzare degli interventi "che tendano ad equiparare la condizione dei cittadini italiani a prescindere dalle loro pratiche sessuali", ma va fatto con "un dibattito, non un ricatto ideologico". "Forse – aggiunge – non fa bene neanche a tanta sinistra passare da posizioni che richiamano una certa sensibilità di carattere morale legata ai valori fondamentali della nostra tradizione (che è anche quella laica, ricordiamo le due chiese di cui parlava Gramsci) a questo permissivismo dilagante".
Negri parla anche della sua diocesi di Ferrara-Comacchio, dove "molte famiglie hanno reagito con estrema chiarezza di fronte ad iniziative "pansessuali" intempestive che, senza chiedere la loro approvazione, hanno fatto la comparsa nelle scuole dei figli. E devo dire che tanti dirigenti scolastici di fronte alla loro decisione sono dovuti tornare sui propri passi".