Di Pietro invoca la piazza, una nuova presa della Bastiglia e la piazza risponde subito. È da tempo che la sinistra estrema usa toni incendiari contro Berlusconi e il governo ma ieri il leader dell’Italia dei Valori è andato oltre la consueta polemica. Così pure la manifestazione del Popolo Viola ad Arcore è degenerata in scontri violenti con la polizia. C’è un filo rosso che lega tutte le aree dell’estrema sinistra che torna a parlare il linguaggio della violenza. Di Pietro ha usato toni eversivi: «La maggioranza politica non esiste più, Berlusconi se ne faccia una ragione e si dimetta. Se non lo farà lui ci penseremo noi a mandarlo a casa. Continueremo a protestare in piazza e ci sarà una nuova presa della Bastiglia per riappropriarci della democrazia». E poi: «Berlusconi è un disco rotto. La smetta di attaccare la magistratura e quell'informazione libera che tanto teme. Adesso basta!» E basta è il grido che sale dal corteo del Popolo Viola riunito ad Arcore per chiedere le dimissioni del premier.
Mentre Di Pietro parlava, la manifestazione ad Arcore degenerava in scontri violenti con la polizia costretta a caricare più volte per impedire ai manifestanti di forzare il cordone di sicurezza a protezione della residenza del premier. ..
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Il Tempo
http://www.iltempo.it/politica/2011/02/07/1235688-marcia_arcore.shtml