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Visualizzazione dei post con l'etichetta napolitano

Mimmo Centonze incontra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (video)

Vittorio Sgarbi: al Quirinale un Leonardo falso oltre a Napolitano... *Video

-->   Da Napolitano agli esperti: tutti glorificano la «crosta» Abbagliati dal (finto) Leonardo. La "Tavola Doria viene esposta in pompa magna al Quirinale e accompagnata da un sontuoso catalogo. Ma non c'entra nulla con Da Vinci. E i critici lo sanno Quale possa essere la ragione per la quale persone colte e stimabili, anche se forse non compiutamente esperte di pittura del Rinascimento, si avventurino nella pomposa presentazione di un dipinto, non so se più insignificante o più imbarazzante, resta un vero e proprio mistero. Il carico principale se lo è assunto un dotto archeologo, consigliere del Presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico, Louis Godart; ma al coro di tripudio per «il rientro di un grande capolavoro» partecipano tanti altri, con note, affermazioni, gridolini di entusiasmo, affidati a un catalogo or ora sontuosamente e imprudentemente pubblicato. Inizia lo stesso Giorgio Napolitano, padrone di casa, giacché «il grande capolav...

NAPOLITANO: LA LETTERA DI SGARBI -

Visualizza immagine in Bing La lettera dell'ex sindaco di Salemi al Capo dello Stato dopo lo scioglimento del Consiglio Conunale Sgarbi a Napolitano: «Prospettata ricostruzione falsa dei fatti. Uomini infedeli dello Stato hanno chiamato mafia quello che si chiama politica» «Ti diranno che hanno fatto indagini scrupolose. E ti mentiranno. Io ho fatto e ho innalzato il nome di Salemi rivelandone la tradizione e la storia, anche ai tuoi occhi. Questa è la sola antimafia che io posso concepire. Ora vedo quell'esperienza umiliata, vilipesa, infangata. E leggo te firmare un decreto che si basa su ricostruzioni prive di ogni riscontro, frutto di fantasiose ricostruzioni di un maresciallo dei carabinieri che tutto vedeva e tutto  sapeva da almeno 15 anni e non ha mai prospettato alcun profilo di pericolosità nel politico locale che ha «politicamente» e legittimamente  influenzato tutte le amministrazioni precedenti la mia» l'Uffic...

Anche il ragazzo di Budapest Napolitano.. licenzia la lotta di classe!

Riforma lavoro e articolo 18 Napolitano assicura: no a valanga di licenziamenti Il Colle: "La riforma del lavoro era da fare". Scontro sull'articolo 18. Bersani: modifiche o chiudiamo il Parlamento. Ferrero: "Organizzeremo la rivolta" "Era un riforma da fare, non ci sarà una valanga di licenziamenti facili e in Parlamento si arrivà a un risultato valido". Non ha dubbi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sulla riforma del mercato del lavoro , che oggi il Consiglio dei ministri approverà con la formula "salvo intese" (cioè quando un testo non è ancora definitivo). Per il capo dello Stato "il problema più drammatico sono le crisi aziendali, le aziende che chiudono, i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro non attraverso l’articolo 18 ma per il crollo di determinate attività produttive" e per questo " bisogna puntare soprattutto a nuovi investimenti, nuovi sviluppi e nuove iniziative in cui possano t...

Il PCI, la rivoluzione d'Ungheria e Napolitano nel 1956: Storia non gossip! *video

  Budapest 1956 *segnalato da Graziano Cecchini .....di fronte ai coraggiosi interventi di Di Vittorio e di Antonio Giolitti - gli unici che durante l'assise plenaria parlarono apertamente di «rivoluzione» ungherese, giungendo a definire non legittimo, non democratico e non socialista il governo contro il quale era insorto il popolo di Budapest il 23 ottobre - si scatenò immediatamente il fuoco di fila dell'ortodossia, che Togliatti affidò ai cosiddetti "giovani" rinnovatori del partito. Prima fra tutte la «sparatoria» - come la definì il poeta e giornalista del «l'Unità», Fidia Gambetti - operata dal trentunenne delegato di Caserta, Giorgio Napolitano. Dopo aver attestato tutta la sua soddisfazione per l'impostazione data da Togliatti ai problemi del movimento operaio internazionale, Napolitano polemizzò aspramente con Giolitti argomentando che in Ungheria «non ci si è limitati a sviluppare la critica, ma si è scatenata una lotta disgregatrice, ...

Dopo Berlusconi? Matteo Renzi o il Diluvio

  Visualizza immagine in Bing   Dopo Berlusconi? Matteo Renzi o il Diluvio ---in Spagna, Grecia... e Genova.... e Ferrara... e Bologna...., “ALTERNATIVE” di Centro-Sinistra! Una Carlucci qualsiasi, certamente immacolata, non trova di meglio che cambiare squadra, dal PDL a sic.. UDC e già la Casta neodemocristiana canta le campane a morto per il Premier. La solita Press paleocapitalista all'italiana, Corsera, Repubblica, lasciando perdere i ciclostili elettronici della nuova estrema sinistra paraterroristica (L'Unità, Il Fatto Quotidiano). Figurarsi... Casini, Fini (o Rutelli) pronti a tornare al Governo, senza -pretendono- il voto elettorale! La sindrome anti Berlusconi, oggi tocca vertici psicopolitici. L'era del Premier è finita, ma solo una miopia patologica peggio della pur ben nota invidia di classe di memoria comunista (peggio quando tale dinamica è priva di qualsivoglia container ideologico..) può- speculando come i peggior usurai sulla Crisi- soltanto vagheggiar...

11 Settembre X Messaggi di Napolitano e Berlusconi x la Democrazia e l'Occidente

Care amiche e cari amici,   nel decennale dell’11 settembre 2001 ho ritenuto di inviare una lettera al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per rinnovargli i sentimenti della nostra vicinanza, i nostri sentimenti di amicizia, solidarietà e di riconoscenza nei confronti del popolo degli Stati Uniti.   Siamo sempre grati agli Stati Uniti per avere sconfitto il nazismo e il fascismo, per averci aiutato a vincere la povertà e a raggiungere la prosperità dopo la Seconda Guerra Mondiale grazie alla generosità del Piano Marshall.   Tra noi italiani e gli americani c’è un comune sentire che da oltre mezzo secolo, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla lotta contro il terrorismo, ci vede schierati insieme in difesa della libertà e in difesa della democrazia.   Questa alleanza è divenuta ancora più forte dopo la grande tragedia dell’11 settembre, che provocò migliaia di vittime civili e anche militari a New York, a Washington e sull’aereo fatto cad...

Napolitano e il ritorno del rimosso di Budapest.....

*da IL GIORNALE   Nell’intervista all’Unità, Napolitano fa capire di essere contro le elezioni anticipate. Nessuno gliele ha chieste - anche se il Cav ci pensa - ma mette le mani avanti. Non ci vedo, per ora, dell’antiberlusconismo preconcetto. È piuttosto il riflesso di un uomo della prima Repubblica per il quale il Parlamento è sovrano e gli elettori molto meno. Lo stesso che spinse Scalfaro - corroborato nel suo caso da dosi cavalline di odio per il Cav - al ribaltone del 1995. Non credo che Napolitano arriverà a tanto. Dopo anni di bipolarismo, è patrimonio comune che la scelta del capo del governo sia affare dell’elettore, non del trasformismo parlamentare. La cautela di Giorgio è il frutto di innato timore, al limite della pavidità, per le decisioni secche. Anche nel 2007 quando Prodi, col suo governo alle corde, andò al Colle per dimettersi, Napolitano lo rinviò alle Camere e lo costrinse a vivacchiare tra i marosi. Poi, prese atto della sciocchezza e indisse le elezioni....