La solita Sinistra a Ferrara, in tilt dalla sconfitta del 2018! E i soliti protagomisti, una testata on line e il solito Anselmo dell'opposizone, nettamente sconfitto lo scorso anno E pretestuosi e banali i motivi-. presunti oppressioni ad Associazioni culturali, una filo palestinese e l'altra ideologica e troppo inclusiva...
Corteo Letale, non il primo..., per la Palestina e quindi Hamas a Ferrara, nei fatti e nei fatti e nei Futuri, a rischio, come gia'in Italia e Europa, verso l'Islam- degrado psicosociale foraggiato naturalmente dai troppi Rossi ancora di Ferrara pro Islam! Che dire nonostante certo cambio positivo con la Lega e Fratelli d'Italia del Sen. Balboni, Ferrara è quasi in caduta libera. E complice come sempre la stampa, in particolare Estense com, stoltamente sempre per la Palestina...
Campo Democratico: “Dirottare i finanziamenti dell’idrovia su misure anti-siccità” | estense.com Ferrara: L'associazione Campo Democratico pone alcune riflessioni 'alle quali le istituzioni, i partiti e anche una parte del mondo imprenditoriale dovrebbero cercare di dare risposte concrete'
* Estratto
Negli ultimi decenni si sono spesi decine di milioni
per realizzare l’idrovia ferrarese che, al di là del suo dubbio valore
trasportistico, avrebbe ulteriormente modificato il bilancio idrico del
Po’. Riteniamo che sia necessario riconsiderare questo progetto e capire
quanta parte dei finanziamenti dell’idrovia è ancora disponibile e
potrebbe essere dirottata su opere di raccolta e conservazione delle
scarse risorse idriche del bacino padano.
Nota di Asino Rosso Era ora! Campo democratico, nuova vera sinistra all'orizzonte? Si vedrà, a Ferrara in particolare X per forza, ma chissà... Intanto sacrosanta la auspicata fine del mito Idrovia, uno dei capolavori negativi del PD Tagliani Zappaterra, spreco di risorse pubbliche , non tanto l'ingenuo Tagliani...
A proposito si veda questa nostra analisi radicale mesi e mesi fa nello specifico pubblicata a livello nazionale (ma sempre contro l'Idrovia anche nel medioveo pd dalle origini) ignorata da Estense com e la solita stampa ferrarese...
Perchè se vero per la Destra PO, il problema è maggiormente di
ottimizzazione infrastrutturali e semmai di comunicazione (certamente
affascinante nella sua natura selvaggia, ciclabili e bellissime oasi
ecologiche, ecc. ), per l’idrovia da circa 20 anni, sembra magari una
mera segnaletica verso il nulla la città ha già usufruito di migliaia
di euro (se non erro anche fondi europei).
Limitandosi a un progetto già in sè discutibile (trasporto fluviale
commerciale su un Fiume sempre più in secca e fuori stagione epoca…) e
soprattutto da qua al mare a qualche infrastruttura (molto costosa),
ponti canali apparentemente restaurati, come fosse un gioco dell’oca,
dove neppure delle anatre …navigano.
Altro che commercio fluviale, si poteva fare quasi un worm hole..
nella metafora iperbolica per sinergizzare la città con il mare, la
piccola Venezia e deliziosa Comacchio, e tutta l’area delle storiche
valli comacchiesi oltre il Delta e.. dalla città di Ferrara!
Una meraviglia ecologica vera, con una ottimizzazione
infrastrutturale minimale e non invasiva… magari con i tanti
fennicotteri e altri volatili dell’area in libertà.
Ferrara, anche ai tempi d’ora della plastica moplen con l’Enichem
Montedison e della grande scommessa soffrittiana della città d’arte di
fine secolo, ha sempre scontato una vocazione non produttiva, fuori dal
focus della Via Emilia, dal secondo dopo guerra….
Vedremo ora se il ritorno della geotermia diventerà realtà con i
“nuovi” (è già dal 2019..) politici, quando finirà l’ovvia emergenza
della pandemia, e se la grande Area quasi 51 della cosiddetta Idrovia,
riformatizzata nel senso diverso di cui sopra, farà del ferrarese una
grande area finalmente non depressa, o almeno verso quella direzione nel
corso degli anni…
Volare d'amore, una raccolta onirica | estense.com Ferrara: L'amore è poesia e la poesia è sogno. Questa l'anima intrinseca della raccolta onirica scritta da Stefania Romito e Arjan Kallço, disponibile nelle principali piattaforme di vendita di libri
(....) " edita da Asino Rosso eBook Ferrara a cura del futurista ferrarese Roby
Guerra, circa 40 ebook finora e un catalogo spesso con nomi di rilevanza
nazionale....
Siamo petali di sogno tra nuvole di cielo…
Arjan Kallço è poeta, giornalista, traduttore, scrittore, ricercatore,
docente di lingua italiana presso la Dri. È ambasciatore per l’Albania
della Universum Academy Svizzera e accademico onorario, membro
dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari dell’Unesco,
segretario del Club degli scrittori “Il Nuovo mondo” e responsabile
della Dante Alighieri, Korça. Tra le sue recenti pubblicazioni vanno
segnalate Le note di primavera (inglese-italiano-albanese), 2019.
Vincitore di numerosi premi letterari
Stefania Romito è scrittrice,
conduttrice radiofonica e televisiva. Si dedica alla realizzazione di
progetti culturali come fondatrice dell’associazione “Ophelia’s friends
Cultural Projects”, come responsabile letteraria e ambasciatrice del
nuovo Rinascimento fondato dall’artista Davide Foschi e come
responsabile per la Lombardia del Sindacato libero scrittori italiani.
Tra le sue pubblicazioni il recentissimo romanzo thriller Il buio
dell’alba (LibroMania, DeAgostini Dea Planeta Libri). "
Povia e l’arte mandarina | estense.com Ferrara: Mi spiace, ma bella gaffe Estense com nella polemica attuale con Povia, prossimamente a Ferrara... E neppure servono papiri. Il discorso è molto semplice. Basta, rarità a Ferrara, un artista musicista pop politicamente scorretto e anziché una normale informazione - fonte un comunicato stampa- certi effetti esauriscono la questione, rivelando i limiti democratici della stampa locale, anche Estense in questo caso, incapace di fiorettare fuori dalla consueta ovatta nostrana. Non regge completare il comunicato stampa come si è affermato , a parte il titolo già abc di tacita irritazione ideologica, speculando su una provocazione di diversi anni fa, con inoltre un 'Peraltro... patrocinato dal Comune' megalapsus persino disarmante. E lo spieghiamo con metodo scientifico: se si voleva neutralmente completare il comunicato stampa, bastava un giro nel web e attingere a notizie contemporanee, una intervista a Povia proprio su una testata altra locale o - noi stessi un articolo sul
Il Capodanno è alle porte. Un grande evento che vedrà quasi 500 persone impegnate nell’organizzazione e nella sicurezza prima e dopo l'atteso incendio del Castello. Ma iniziamo a dare i numeri
Il Capodanno è alle porte. Un grande evento che vedrà quasi 500 persone impegnate nell’organizzazione e nella sicurezza prima e dopo l’atteso incendio del Castello. Ma iniziamo a dare i numeri.
Per la sicurezza e quindi il presidio ed il controllo dei varchi sono impegnati circa 100 uomini della varie forze di polizia, a questi si aggiungono altri 100 uomini tra personale di polizia privata (Top Secret), Protezione Civile, volontari. Dunque 200 persone addette alla sicurezza e al controllo.
Ci sono poi 30 addetti al pronto soccorso tra quelli impegnati nelle ambulanza (che sono 5) e il cosiddetto personale appiedato e cioè dei soccorritori pronti ad intervenire nel più breve tempo possibile, essendo in mezzo alla gente, sulle piazze. Il presidio sanitario sarà composto anche da un Centro Radio e da un Centro medico avanzato con 4 equipaggi appiedati.
A lavoro anche i vigili del fuoco con 16 uomini che presidiano tutte le location dove staziona il pubblico (anche negli Imbarcaderi e al Teatro Nuovo). I vigili del fuoco saranno dotati anche di un’autobotte.
Gli artisti impegnati negli spettacoli tra piazza Castello, il teatro Nuovo, il Ridotto del Comunale e i palazzi che ospiteranno le cene sono 30. Negli Imbarcaderi, tra la Corte Estense, gli armigeri e le danzatrici ci sono altre 15 persone, tutti in costume rigorosamente rinascimentale. Sempre a presidio delle varie location ci sono 20 addetti all’accoglienza e al guardaroba.
Roby Guerra citato sul Borghese | estense.com Ferrara: Nel recente articolo di Vitaldo Conte 'L'Eros e la Lussuria Futurista (ieri/oggi)' uscito su Il Borghese di novembre '16, rivista storica della Destra intellettuale, viene segnalato il futurista ferrarese Roby Guerra: “Roby Guerra intravede una visionaria erotica traslazione virtuale tra Valentine e Moana Pozzi, quasi come una possibile erede. In una sua intervista a Mauro Biuzzi (referente dell'archivio dell'attrice) questo risponde in tal senso”. Guerra ha dedicato a Moana diversi lavori, tra fantascienza, saggistica, poesie sonore e visive (ad esempio Moana Lisa ciberpunk, EDS e Moana Futurpunk, Futurist editions). Conte, docente di Belle Arti a Roma, in precedenza a Catania, è autore di alcuni dei più importanti libri sull'avanguardia del nostro tempo italiana postfuturista e postdada, (Pulsional Gender Art , A21, Roma, ecc.).
A tavola per sostenere la ricerca di Zamboni | estense.com Ferrara: Quale sapore ha la ricerca scientifica? Sicuramente squisito se ci sono di mezzo il professor Paolo Zamboni e l'istituto alberghiero Orio Vergani. Il salone d’onore di palazzo Pendaglia, dove ha sede la scuola di via Sogari 3, ospiterà martedì 29 novembre alle 20 una cena di beneficenza aperta alla cittadinanza. Il ricavato dell'iniziativa, dal titolo 'La dispensa dei ricercatori. Il gusto della ricerca - La ricerca del gusto' sarà devoluto in favore della ricerca del professor Zamboni, direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara e responsabile degli importanti studi sull’insufficienza venosa cronica cerebrospinale nella sclerosi multipla. Il menù, suggerito dai suoi collaboratori, sarà realizzato da tre noti chef ferraresi: Adalberto Migliari della trattoria “La Chiocciola”, Marco Boni della pescheria con cucina “Makorè” e Francesco Malaguti del ristorante “La Rosa 1908”. Ai fornelli anche gli allievi dell’istituto alberghiero coordinati dal docente Liborio.....
E Nature dà ragione a Zamboni | estense.com Ferrara: Paolo Zamboni “Ora su Nature si ammette che è sclerosi multiplase la risonanza magnetica trova una vena nel centro della placca”. Commenta così su twitter il prof. Paolo Zamboni l'articolo pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica Nature Reviews Neurology. Nell'articolo - intitolato 'The central vein sign and its clinical evaluation for the diagnosis of multiple sclerosis: a consensus statement from the North American Imaging in Multiple Sclerosis Cooperative' (Il segno venoso centrale e la sua valutazione clinica per la diagnosi di sclerosi multipla: linee guida del North American Imaging in Multiple Sclerosis Cooperative) - alcuni ricercatori americani e canadesi sostengono che nel corso degli ultimi anni la risonanza magnetica (RM) è diventata uno strumento indispensabile per la diagnosi di sclerosi multipla (SM). Tuttavia gli attuali criteri di RM per la diagnosi di SM hanno sensibilità e specificità imperfette. Il segno venoso centrale (CVS) è stato recentemente
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La Spal affonda Brescia e vola al terzo posto | estense.com Ferrara: (foto di Alessandro Castaldi) di Andrea Mainardi Il calcio nella sua forma più bella e pura si è vista oggi al 'Paolo Mazza', uno stadio gremito ed una partita dai ripetuti saliscendi che hanno portato altri tre punti. La classifica, in attesa delle altre gare dice terzo posto ed una salvezza sempre più vicina, ma i tifosi iniziano a sognare. Merito anche al Brescia che ha giocato a viso aperto rischiando anche di vincerla in un paio di occasioni. Alla Spal poi va riconosciuto di non essersi disunita dopo il doppio svantaggio. Mister Semplici conferma le sensazioni della vigilia schiarando Branduani in porta con Gasparetto, Vicari e Giani a comporre il trio di difesa. A centrocampo torna Lazzari a destra dopo la squalifica, si rivede anche Castagnetti in regia affiancato da Arini e Schiattarella. Panchina per il diffidato Mora, confermata la fiducia a Beghetto sulla destra. In attacco assieme ad Antenucci c'è Finotto al posto di Zigoni febbricitante in settimana. Inizia subito forte la........
La sciarpa del Savonarola torna a casa | estense.com Ferrara: La sciarpa della Spal improvvisamente scomparsa in una notte d'agosto tornerà al suo posto. Quel pezzo di stoffa biancoazzurro, diventato simbolo della promozione in serie B del 23 aprile, da quando un tifoso l'ha avvolta al collo della statua del predicatore, venne 'scippato' per scherzo da un busker in tourné a Ferrara, un componente del grupppo i Dark Jokes, trio scozzese di alternative rock, invitato all’ultimo Ferrara Buskers Festival.della scultura dopo la matematica promozione in serie B conquistata dai biancazzurri lo scorso 23 aprile. Quell'involontario affronto fece scoppiare l'ira degli spallini su facebook, fino a quando il diretto interessato, attraverso la pagina social del proprio gruppo musicale, ha assicurato che “la sciarpa sta tornando. Non è stata rubata, è solo in tour”. Ora, grazie anche all’impegno della responsabile del settore femminile spallino Rebecca Bottoni, la sciarpa è tornata a casa; domani pomeriggio, giovedì 15 settembre alle ore 16, nel corso di una
Elogi futuristi a Tagliani | estense.com Ferrara: Elogi atipici ed insospettati per il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, lodato dal Movimento del Metateismo per un Nuovo Rinascimento di Milano. Si tratta di un movimento artistico emergente fondato da Davide Foschi che ha avuto modo di conoscere il primo cittadino estense attraverso le interviste del futurista ferrarese Roby Guerra. Guerra ha infatti intervistato questa estate il sindaco Tagliani per il blog dei metateisti. L'intervista di carattere metapolitica e cultura è stata pubblicata sul blog ufficiale del movimento (Youmandesign 4NR). 'Ferrara, città di storia e di arte, si candida a città del Nuovo Rinascimento, tra bellezza e ricerca di sicurezza, capace di integrare allo splendore del passato un brillante futuro - scrive Foschi sul suo blog -. Da parte di tutto il nostro grande movimento un augurio al sindaco: il nostro appoggio e incoraggiamento è sempre assicurato a chi cerca una vera evoluzione'.
Amazon segnala ‘Futurismo Renaissance per gli eBook novità più venduti’ | estense.com Ferrara: A cura di Roby Guerra, futurista ferrarese e di Pierfranco Bruni (del Mibact, ministero dei beni culturali, celebre scrittore e saggista) è appena uscito in eBook, come già segnalato da Estense.com, 'Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose' (Deleyva editore-E. Pilia, Roma). E-book con oltre 50 autori, tra scrittori, artisti, sociologi, filosofi, futuribili e d'avanguardia, alcuni molto noti (elenco autori vedi sito www.deleyva.com). Tra essi Zoltan Istvan, celebre transumanista americano, leader del movimento internazionale. Con anche Ferrara tra le capitali insospettate del nuovo futurismo e delle nuove avanguardie. Oltre a Guerra, sono presenti infatti gli scrittori di Ferrara: Maurizio Ganzaroli, Grazia Scanavini (scrittrice erotica per Tea Due), il “dinanimista” Zairo Ferrante, Sylvia Forti (poetessa cosmica), il giornalista direttore di Ferrara Italia, Sergio Gessi, il sociologo Bruno Turra, il video artista e art director di The Scientist, Vitaliano Teti, il
Pansa e Rouhani, trova le differenze | estense.com Ferrara: Vorrei ricordare a chi se la prende con il 'revisionista' Pansa, il comunicato emesso dalla Giunta della Comunità Ebraica di Roma in occasione della visita in Italia del premier iraniano, avvenuta nello scorso gennaio. Nel comunicato si può leggere quanto segue: 'La Giunta della Comunità Ebraica di Roma, esprime il suo disappunto per la visita del leader iraniano Rouhani e mette in rilievo la coincidenza temporale di questa visita con la concomitante celebrazione della Giornata della Memoria nel corso della quale verranno ricordati i milioni di morti e lo sterminio del popolo ebraico nella Shoah. Le posizioni di Rouhani di stampo negazionista e revisionista della Storia sono evidenziate da costanti affermazioni del Presidente iraniano ai media e da manifestazioni come il concorso per vignette antisemite e revisioniste della Shoah che si tiene a Teheran in queste ore ed è alla seconda edizione ed il costante richiamo alla distruzione dello Stato di Israele, cosa inaudita e reiterata da.....................
*brillantissima analisi di Luigi A. Ciannilli sul silenzio se non peggio dilagante, anche nella cattolica Ferrara (tranne il Vescovo naturalmente), sul trend attuale anticristiano nel mondo, una vergogna su ci riflettere molto seriamente, al di là anche del facile scudo estetico... Anche a Ferrara si discute di dettagli semi-patologici, e intanto certo terrorismo sgozza impunito i cristiani, e sono già dalle parti di Damasco e Tripoli....
Considerato quanto si è animato il
confronto sull’iniziativa assunta da diversi avvocati che invocano il
ripristino nelle aule del Tribunale di Ferrara del Crocefisso, mi
permetto citare un editoriale su “Europa, radici cristiane, libertà”.
All’origine, l’Europa, a mio modestissimo parere, del mancato
riconoscimento della ‘cristianità’ nella Carta costituzionale, di tutte
le ‘querelle’ non appena si accenna o s’invocano simbologie che la
richiamano.
Editoriale tratto da “l’Amico del
Terziario” – di cui è autore Frate Antonio Belpiede, 56 anni, originario
di Cerignola (Foggia), anche lui avvocato, ma un avvocato speciale:
Procuratore generale mondiale dell’Ordine dei Frati minori cappuccini.
Il cui compito è curare le pratiche giuridiche tra i frati minori
cappuccini e la Santa Sede. Lavora in sinergia con il cardinale Patrick
ÒMalley, arcivescovo di Boston, anche lui cappuccino, che fa parte del
consiglio di Cardinali incaricato da Papa Francesco di proporre una
riforma della Curia.
E mentre molti di noi “cristiani”
continuano a provare un ‘pubblico’ senso di vergogna per quella Croce,
vergogna ammantata dalla scusa del rispetto per le altre fedi, in
Africa, alla vigilia della SS Pasqua, 147 studenti universitari vengono
trucidati in un campus universitario e subiscono con rassegnazione, come
i Cristiani di 2000 anni fa, le violenze e martirio per il loro credo.
Nel 2015!!!
Nell’editoriale viene riportato un
concetto che mi ha particolarmente toccato, espresso dall’insigne
studioso ebreo, Joseph Weiler, che dice: “negare le radici cristiane
dell’Europa, sarebbe come negare le milioni di croci che dominano i
cimiteri del continente.”
...La mostra di Mario Schifano inaugurerà la Pi.gallery sotto al Castello Estense
Apre a Ferrara un nuovo spazio per
l’arte: Pi.gallery (Palestro International) in via Frizzi 30, a pochi
metri dal Castello Estense, che verrà inaugurato sabato 11 aprile alle
18. Pi gallery è un’associazione culturale promossa da alcuni
appassionati che si prefigge attraverso mostre e incontri di far
conoscere artisti di tutte le discipline: dalle arti figurative alla
musica, dalla poesia alla fotografia. La nuova galleria raccoglie il
testimone dalla galleria Palestro attiva a Ferrara fin dal 1998 visto
che Giuseppe Falivene, che era il direttore artistico, è uno dei soci
fondatori ed attuale presidente.
L’inaugurazione avverrà con la
presentazione della mostra “Oltre” dedicata al grande maestro dell’arte
pop, Mario Schifano. Nato ad Homs in Libia nel 1934, si trasferisce nel
dopoguerra a Roma con la famiglia dove lavora col padre al museo
archeologico di Villa Giulia. Comincia a dipingere nel 1959 e allestisce
la sua prima personale alla galleria Appia Antica di Roma, l’anno
successivo assieme a Lo Savio, Angeli, Festa e Uncini partecipa alla
mostra “5 Pittori roma ’60” alla galleria La Salita esponendo i suoi
primi lavori, monocromi realizzati su carta da imballaggio incollata su
tela la cui uniformità è interrotta da numeri e lettere.
Nessuna tregua sull'affaire infinito di Kona Hospital... La CGL tardivamente ha sollevato, denunciando molte Ombre sulla funzionalità stesse e severe X a medio-lungo termine (per chi non ha paraocchi anche sul futuro dell'Ospedale stesso in tale centralità sanitaria...chiaro?):
come noto, un mezzo putiferio, con le democratiche doc irritazioni del sindaco Tagliani, geneticamente estraneo a qualsivoglia autocritica...
Poi i Burotici Vertici a rivendicare che tutto va bene o quasi, in flagrante minculpop sanitario...
Ma la cronaca e finalmente qualche input diversamente democratico della magistratura s'impone e il Reale possibile e probabile dribbla la grande volontà politica di orizzonti occultistici...
Certe indagini non solo laterali come magari se le si vuole comunque interpretare avanzano e procedono...
Come ben segnala la stampa locale...
Storie
accadute veramente o che avrebbero potuto accadere? Su questo
interrogativo si sviluppata l’altra sera la presentazione, in occasione
dell’ultimo appuntamento della rassegna Autori a Corte, de “L’abbazia
dei cento peccati”, il nuovo libro di Marcello Simoni, rivelazione
letteraria ferrarese degli ultimi anni. Nella prima parte della serata
altri due autori hanno avuto modo di presentare i loro lavori: si tratta
di Luigi Bosi con “Al tempo dei lupi” e Franco Mari con “Marrano”,
entrambi editi da Este Edition. Tutti questi romanzi hanno un unico filo
conduttore: la città di Ferrara e la sua storia millenaria.
“Al
tempo dei lupi” rispolvera una vicenda di storia ferrarese assai poco
conosciuta. Siamo nella seconda metà del Cinquecento, negli anni in cui
il duca di Ferrara era Alfonso II d’Este. L’ultimo duca è un sognatore e
ha grandi progetti per il suo ducato. Il più grande progetto è quello
di edificare una ‘nuova Ferrara’ alle foci del Po, un po’ come i Medici
avevano fatto nel fondare Livorno. Alfonso è un amante dei lupi e per
vezzo ne fa procreare a dismisura nelle campagne del basso ferrarese,
proprio attorno a dove sta cercando di costruire la nuova città.
Tra
vicende grottesche e tragiche gli abitanti del luogo si troveranno a
che fare con il dilagare dei lupi e con le smanie di grandezza del
Principe, tutto mentre si sviluppa l’amore passionale della passatrice
Silviana e del cacciatore Manlio. “Marrano” è invece ambientato a metà
Ottocento, precisamente nel 1848, ed ha come teatro della vicenda il
ghetto di Ferrara. Un ricco commerciante ebreo, tale Ezechiel Vita,
diviene il bersaglio di ripetute vessazioni da parte del legato
pontificio, il conte Filippo Folicaldi, che allora aveva per conto del
Pontefice il dominio su Ferrara. Il dipanarsi delle peripezie che
riguardano il personaggio avranno inevitabilmente da sfondo quelle della
tensione che si respirava durante i moti risorgimentali.
Il
nuovo romanzo di Marcello Simoni, già vincitore del 60° Premio
Bancarella con “Il mercante dei libri maledetti”, ruota tutt’attorno ad
una misteriosa reliquia, il Lapis exili. “L’abbazia dei cento peccati”,
edito da Newton Compton, è un romanzo, ambientato nel XIV secolo, che ha
portato l’autore ad immergersi nella storia della sua terra; la
vicenda, con la sola eccezione di Parigi, si dipana tra la città di
Ferrara e l’Abbazia di Pomposa. Misteri ed intrighi accomunano i destini
di un monaco, un abate, un giovane talentuoso pittore e un cavaliere a
quali fa da sfondo il complesso panorama politico del Trecento; dalla
cattività avignonese del pontefice al sorgere della Guerra dei Cent’Anni
e alla difficile situazione politica locale con gli Estensi intenti a
solidificare il loro giovane stato.
“Il
XIV secolo è un momento storico straordinario- commenta Marcello
Simoni- in quel secolo che noi immaginiamo così buio per via della
peste, in realtà vengono poste le basi dell’età moderna. Il medioevo
viene spesso dipinto come un’epoca oscura e buia, ma in realtà è un
periodo ricchissimo di sfaccettature. È un’epoca di luce, basta pensare
alle grandi vetrate delle cattedrali gotiche o al simbolismo medievale.
Per ambientare un romanzo nella mia città- racconta l’autore- è stata
necessaria una profonda disamina delle fonti storiche perché la Ferrara
del XIV era molto diversa dall’attuale. Pomposa invece ancora oggi è il
Medioevo, nel senso che dentro quelle antiche mura sono racchiuse le
essenze di quell’epoca: pensiamo all’arte, piuttosto che alla musica,
alla scomparsa biblioteca o alla presenza benedettina”.
Marcello Simoni, L'abbazia dei cento peccati (NewtonCompton, 2014). presentazione a Ferrara, Autori a Corte, giovedì 8 agosto, Giardino delle Duchesse, a cura Gruppo Editoriale Este Edition, La Carmelina, Ferrara-Roma).
Il nuovo libro del bestsellers man ferrarese (di Comacchio, piccola splendida Venezia nella riviera locale), Marcello Simoni, finalmente consacra nella letteratura una delle Abbazie, di Pomposa, più belle d'Italia e non solo. Nel nuovo romanzo anche una particolare seconda Abbazia.. quella di Reims. E l'Abbazia, un leitmotif dello scrittore, gotico fantasy, che si conferma la più autorevole via italiana alla Dan Brown, in progress, operazione non facile dopo diversi romanzi cronologicamente assai vicini.
Simoni ulteriormente conferma le sue peculiarità narrative: una cifra specifica, uno Stile certamente meno barocco del Maestro, più minimalista e quasi tecnologico, una elaborazione e creAttività più fredda come un puzzle digitale, via via capace come una inseminazione stagionale di far fiorire a suo tempo, il suo meraviglioso e softnoir futurevo o futuro anteriore o fantasy gothic come accennato, lanciando nei fatti - ormai- dopo diverse e sempre brillanti produzioni, un vero e proprio Fantasy all'Italiana.
In tale scansione e quasi project, certamente si riflette il Simoni nato come storico e saggista di archeologia, in certo senso: un poco, nello stile e nella Parola, fermo restando astronavi letterarie dissimili, Simoni, scienziato e scrittore come un certo Asimov, scienziato e poi celeberrimo come scrittore di fantascienza, una science fiction molto "terrestre", al di là del significante spesso letteralmente Spaziale (ma si ricordi la serie fondamentale dei robot e comunque anche le saghe spaziali, quasi cronache, psicostoria.. del futuro possibile).
Non ultimo, lasciando altrove un zoom specifico sulla trama e la non trama del lavoro ultimo dello scrittore, se non una particolare accentuazione sull'Anima femminile (diverse figure in primo piano tra conventi ecc, non ultimo una esplicita riaffermazione del sublime erotico femminile stesso come paradossale via spirituale all'intelletto -donde affiora altro medioevo perduto in tal caso propulsivo), tempo di analizzare l'opera di Simoni davvero come una diversamente saga fantasy, come un singolare e tecnomagico corpo letterario unico, dal Mercante dei Libri....alla biblioteca alchemica... a quest'ultimo ambientato, come accennato, in un "pianeta" letterario quasi campo da giochi dell'autore, l'Abbazia di Pomposa, a due passi da Comacchio. L'Abbazia stessa, icona e ciberspazio narrativo centrale nel romanzo, infine, esita quasi come un Faro 2.0, pur di luce fatta dalla storia e dall'immaginale storico persino pre 1.0, in tal senso.
Per forza di Parola, esita certamente una sorta di specchio diversamente biografico, ancora una volta spicca una delle caratteristiche più inedite e poco frequentate nel panorama letterario prevalente: nessuna indulgenza soggettuale, sempre la Materia letteraria (e la fantastoria) come fiction oggettivante. E il tutto, dapprima, come accennato, compresso, zippato quasi, poi scaricato, uploadato in una macchina computer narrativa metaforicamente senziente, laddove l'autore nel fluire delle pagine celebra finalmente la parola come nuova bellezza e psicoletteratura del nostro tempo; certo stesso Fantasy Noir particolare come mito moderno e postmoderno.
E, ne siamo certi, registro di sistema di Marcello Simoni, perfettamente consapevole, in tal senso, pur nella diversità globale, non distante dai celebri fantasmi cibernetici di un certo Calvino, sempre come macchina narrativa. Nello specifico, almeno parzialmente, quasi una metodologia d'indagine, non a caso, archeologica clonata nel fare letteratura.
Giulio Cavalli, scrittore e autore teatrale, con i suoi spettacoli e i
suoi interventi è in prima linea contro la criminalità organizzata e il
malaffare della politica. Nel corso degli anni ha subito minacce e
intimidazioni.
Modera Marco Zavagli di estense.com e conduce Ruggero Veronese di estense.com
Un'ottima occasione per parlare di mafia e di ingiustizie!
Appuntamento su twitter per conoscere Villa Bighi, seguendo #smallmuseumtour
Copparo. Uno smartphone, un account twitter con un buon numero di follower, un hashtag, una mascotte e un media partner. È quanto serve per farsi conoscere e apprezzare da un nuovo, vasto pubblico. È il potenziale dei nuovi media, per chi lo sa cogliere e per chi ha scarsi mezzi economici ma tante cose da raccontare.
Certo, ci sarà chi obietterà che raccontare un museo in 140 caratteri appare come un'attività superficiale e poco professionale… ma coloro non sanno che in quelle poche battute si possono inserire immagini, link a video e menzioni per coinvolgere chiunque, sia che si trovi a Malborghetto o a Roma, nel racconto, rispondendo in tempo reale alle domande, approfondendo tutto ciò che la curiosità degli utenti del web richiede di indagare.
Così funziona la visita guidata via twitter e chi vorrà potrà averne un assaggio oggi, lunedì 14, alle 14, seguendo sul social network l'account ufficiale del Museo interessato: @MuseoVillaBighi, insieme agli account di @PiccoliMusei ed @estensecom.
Il pregio di twitter è la sua immediatezza e la possibilità di creare infiniti legami con grande rapidità, anche con l'esterno. E qui entra in gioco il ruolo della testata online che decide di supportare l'iniziativa, come accade, in questo caso con estense.com: il quotidiano online permette al museo che twitta di avere una piattaforma di appoggio con un ampio numero di lettori, che ospiti contenuti testuali di approfondimento, che spieghino, a chi vuole soffermarsi più a lungo, cosa sta succedendo tra le mura del museo, postando immagini dell'iniziativa e video girati proprio per l'occasione.
Ed ecco che se tutto parte tra le mura di un museo, grazie all'utilizzo di un semplice smartphone, può arrivare in tutto il mondo, in pochi minuti, attraverso i social network, passando per una testata giornalistica online. Non vi abbiamo ancora convinti a partecipare insieme a noi? Allora, come ogni quotidiano che si rispetti vi diamo qualche esclusiva:
- durante il live tweeting comparirà una mascotte (ogni museo all'avanguardia ne ha una che twitta come fosse in carne e ossa, si pensi a Paolina Borghese, ai Bronzi di Riace o al tirannosauro del museo di storia naturale di New York, ormai affermate tweetstar), nelle vesti di una zdòra ormai avvezza all'uso delle nuove tecnologie,
- alla chiusura dell'iniziativa saranno posti alcuni quiz che faranno guadagnare, ai più rapidi nel dare una risposta esatta, dei gadget del museo.
La sfida più grande? Sarà proprio quella di invogliare quante più persone, da più parti del Paese, a programmare una visita guidata in carne e ossa presso il centro di cultura di Copparo, dove oltre a divertirsi con le nuove tecnologie, si fa sul serio per conservare, promuovere e nobilitare la cultura del territorio.
Estense.com vi aspetta oggi pomeriggio (lunedì), con questa anteprima dello #smallmuseumtour, un frammento del video in cui la mascotte Delfina fa da Cicerone…