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Visualizzazione dei post con l'etichetta new italian epic

SUL POSTMODERNO DEBOLE

  DA WU MING....  AL FUTURO Uno dei commenti  relativi quella riflessione sul nulla che è New Italian Epic afferma come questa abbia evidenziato  la nuova riscossa civile e dimensione politica del romanzo italiano. Tale dichiarazione è tanto pretestuosa, quanto inconsistente, visto che scambia il recupero del peggio vecchiume della nostra narrativa, dal neorealismo trito e ritrito al romanzo storico polveroso già nell'Ottocento, con la possibilità che si possa costruire una dimensione obiettiva e neutrale di denuncia dei fatti. Cosa, nel caso di Wu Ming e sodali, difficile a dirsi: di fatto le loro presunte denunce sono "organiche" al sistema di potere mediatico ed editoriale in cui più o meno consapevolmente sono inquadrati. Non si protesta per cambiare il Mondo o l'Uomo, ma per lisciare il pelo al proprio editore ed al proprio pubblico. Questo non è conseguenza della malafede dello scrittore, ma è una condizione intrinseca nel Post Moderno. Se si crede n...