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sabato 24 maggio 2025

Ferrara nel 1902: Un anno di transizione ...

 Tiemme Digitali Riccardo Roversi

...di Mantovani-2020

In memoria del mai abbastanza compianto Luigi Davide Mantovani (1940-2020), si è ritenuto opportuno pubblicare il suo raro saggio Ferrara nel 1902. Un anno di transizione, da lui scritto con la ben nota competenza e con quel pizzico di ironia che sempre lo ha contraddistinto nella vita e nel suo lavoro di storico. Gli argomenti trattati sono: Il centro e i borghiPadroni e boariIl grosolismoIl partito agrarioCani e gatti: cattolici e socialistiLa refezione scolasticaIl delegato PappalardoIl trionfo del ciclismoLe elezioni, lo “scandalo” NiccoliniI liberali ferraresi. La cultura.



mercoledì 15 gennaio 2025

Giuseppe Cruciani, Via Crux, Contro il Politicamente Corretto, 2025

https://www.ibs.it/via-crux-contro-politicamente-corretto-libro-giuseppe-cruciani/e/9788830904002 

«L’egoismo è il motore del mondo. Senza l’egoismo per la propria famiglia, senza l’egoismo per i propri interessi economici, senza l’egoismo che ogni giorno pratichiamo, non ci sarebbero sviluppo e progresso. Diffidate dei buoni samaritani che dicono di agire per il bene comune. Sono spesso degli impostori.»


Partendo da questo assunto, Giuseppe Cruciani, da sempre voce di rottura fuori dal coro, conduce la sua battaglia contro il politically correct imperante che, a suo dire, sta avvelenando la società di oggi. Un vero e proprio manifesto libertario che affronta temi di grande attualità: la «cultura della cancellazione» e l’inclusione, le parole proibite, la dittatura LGBT, il nuovo femminismo, l’immigrazione, l’ambientalismo estremo, la prostituzione. Perché il politicamente corretto rappresenta il nemico assoluto della libertà di espressione, una gabbia all’interno della quale rischia di morire la creatività, ma soprattutto l’individualità. E l’ossessione di non ferire nessuno finisce col renderci tutti uguali e falsi inquinando l’autenticità e la spontaneità dei rapporti umani. Da qui la sua lotta in nome del diritto inviolabile di ciascuno di dire ciò che pensa senza che qualcun altro stabilisca quello che si deve dire, come si deve dire e quello che non si può dire. Con il solo obiettivo di essere ascoltato, e senza la minima intenzione di fare il guru o il predicatore. Solo per opporsi a chi, esercitando il controllo sulle parole, vuole controllare anche le nostre vite. Perché le parole sono libertà. E cercare di reprimerle, provare a modificarle, punire chi non si adegua, è una forma di tirannia. Una forma di totalitarismo insidiosa poiché velata e mascherata di buone intenzioni. 

Opera, saggio, eretica e fuori dal Coro, dell'intellettuale italiano, persino contro il politicamente corretto di gran moda, ultimi anni, di derivazione americana, nonn caso specchio della vera psicologia americana noto per Radio Zanzara...  Asino Rosso...Libro per palati forti e molto salutare nell'Italia, certa Italia di sinistra intellettuale,mentale,sociale ...

 https://torinocronaca.it/news/tempo-libero/443433/cartier-bresson-e-l-italia-un-amore-lungo-una-vita-sbarca-a-camera.html

 https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/giuseppe-cruciani-via-crux-contro-il.html

 Cruciani, perché Via Crux?
«Perché è una sorta di predicazione. Mi sacrifico, mi metto in croce, senza essere blasfemo, per parlare a nome di quelle persone che per paura non dicono ciò che pensano».
Una prima vittoria contro il politicamente corretto è stata quella di Trump alle elezioni americane...
«Sì, certo. Posso non essere d’accordo con alcune cose che dice Trump ma di sicuro lui ha portato il free speech. Anche se il politicamente corretto è difficile da scardinare, si insinua dappertutto».
Che cosa ne pensa dei “vip” che si sono tolti dalla piattaforma X di Elon Musk?
«È una stupidaggine colossale. Ognuno è libero di fare quello che vuole. Ma se temi il pericolo dell’ autoritarismo, che peraltro non esiste, lo combatti, non ti sottrai alla discussione. Comunque chi si è tolto è perché lì non faceva business, la loro è stata una decisione indolore».
La accusano un po’ di tutto, di essere razzista, omofobo. Anche se ha detto di aver avuto in passato un’attrazione maschile...
«È stato un episodio di molti anni fa, ne parlo anche nel mio libro “Via Crux”. Io andavo spesso alle feste di Luxuria al Muccassassina e una volta c’era un tipo alla Freddie Mercury che mi incuriosiva, ma non è successo niente. Comunque le accuse, le prendo con grande tranquillità. Ce n’è una, però, che mi infastidisce molto».
Qual è?
«Quando mi dicono che parlo così perché ho degli interessi dietro. Io non ho nessun committente, è tutta farina del mio sacco, non sono il menestrello della destra, di cui, tra l’altro, non condivido alcune cose, ad esempio io sono per la liberalizzazione delle droghe».



domenica 12 gennaio 2025

Pierfranco Bruni, Fascisti Eretici

 https://www.facebook.com/pierfranco.bruni


 

 

l pensiero e le idee nel Francesco Grisi dei "Fascisti Eretici" con saggio introduttivo e cura di Pierfranco Bruni per i tipi di Solfanelli editore
 
Franca De Santis
Idee e Pensiero sono un intreccio inevitabile nella storia dell'eresia. Da una parte tutti i buoni, dall'altra tutti i cattivi? Non funziona così. Potrebbe se ci fosse una linea netta determinata dal buon senso, ma questo buon senso, che differisce dal senso comune, ci dice che tale linea non può esistere. Lo sa bene Francesco Grisi, che ne dà espressione in questo volume.
"Fascisti Eretici" per Solfanelli Editore si presenta come un'opera audace e provocatoria, in cui l'autore esplora le complessità del pensiero fascista attraverso una lente critica e sfumata. Grisi non si limita a delineare il contesto storico e ideologico del fascismo; piuttosto, invita il lettore a riflettere su come queste ideologie possano essere interpretate e reinterpretate nel corso del tempo. La sua analisi va oltre la semplice condanna o giustificazione: cerca piuttosto di penetrare nelle contraddizioni interne a un movimento politico spesso ridotto a stereotipi.
Il saggio introduttivo di Pierfranco Bruni è particolarmente significativo perché mette in evidenza il legame speciale tra lui e Grisi. I due intellettuali hanno condiviso un percorso di riflessione profonda, fondato su una solida amicizia che ha influenzato le rispettive visioni critiche. Bruni riconosce in Grisi un importante punto di riferimento nel panorama delle idee contemporanee; la sua introduzione non solo fornisce una prospettiva contestualizzata sulle tematiche trattate ma rispecchia anche la stima e l'affetto verso un amico intellettuale le cui idee meritano attenzione.
Uno degli aspetti più significativi del libro è l'invito alla riflessione critica sui preconcetti riguardo al fascismo e ai suoi "eretici". Grisi provoca il lettore a interrogarsi su quanto sia facile cadere nella trappola del binarismo morale , un approccio che semplifica una questione complessa senza tener conto delle sfumature storiche e filosofiche.
Inoltre, la scrittura di Grisi è diretta e incisiva; ogni capitolo offre spunti di discussione stimolanti, incoraggiando il lettore ad abbandonare le sue convinzioni preesistenti per avventurarsi in un viaggio intellettuale verso nuove comprensioni delle ideologie politiche. Non è solo un libro per chi è già interessato al tema; è anche un invito aperto per coloro che vogliono approfondire il dibattito contemporaneo sull’identità nazionale, sul totalitarismo e sulla libertà individuale.
In conclusione, "Fascisti Eretici" rappresenta un contributo originale alla letteratura critica sul fascismo. La capacità di Grisi di articolare visioni complesse in modo accessibile lo rende un’opera preziosa per studiosi, studenti e lettori curiosi. Approfondendo nella disamina delle ideologie politiche sotto diverse angolazioni storiche ed etiche, questo libro si propone non solo come analisi ma come strumento di riflessione personale nel tentativo di comprendere meglio il passato per affrontare il presente. Era necessaria la riedizione di Fascisti Eretici?
Credo proprio di sì, in questa nostra temperia di comunicazione veloce dove vengono ascritte citazioni decontezualizzate dalla complessa ratio.
Siamo figli di una storia e di una cultura non di una fotografia. Chi sa ha il diritto e il dovere di testimoniare. Ma chi non sa, per carità, taccia.

— con Pierfranco Bruni e Marco Tabulafati Solfanelli.