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sabato 24 agosto 2024

Nuovi Buskers flop?....Ferrara

 https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/buskers-debutto-serate-weekend-jm8mtnhi

 a, la nuova era. Bottoni dopo il debutto: “Serate sotto la capienza, speriamo nel weekend”

FRANCESCO FERRACCIO
Cronaca

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Buskers a Ferrara, la nuova era. Bottoni dopo il debutto: “Serate sotto la capienza, speriamo nel weekend”

Analisi sull’affluenza delle scorse serate. Bottoni: “Sono i giorni che temevo di più”. Marcolini (Cna): “Buona organizzazione, le scelte coraggiose vanno difese”

Alcune esibizioni degli artisti di strada nella nuova location del Quadrivio degli Angeli

Alcune esibizioni degli artisti di strada nella nuova location del Quadrivio degli Angeli L’edizione 2024 inaugura una nuova formula per la storica kermesse, non più ‘diffusa’ in tutto il centro ma circoscritta in zona Ercole d’Este, con l’introduzione di un biglietto

Ferrara, 23 agosto 2024 – All’alba della terza giornata dei Buskers già si abbozza un bilancio della nuova edizione, facendo un primo confronto con quelle passate in vista del weekend.

“Le prime giornate sono quelle che temevo maggiormente – ammette Rebecca Bottoni, presidente del festival –. A differenza degli scorsi anni abbiamo anticipato i tempi; di solito i Buskers iniziavano alla fine di agosto, mentre quest’anno abbiamo scelto la penultima settimana. Nonostante ciò posso ritenermi soddisfatta”. Le parole della presidente sembrerebbero mettere a tacere i dubbi e le perplessità sollevate dalla veste inedita assunta quest’anno dall’evento. Tuttavia, Bottoni insiste sul fatto che “si tratta di giorni feriali e non si può fare un bilancio complessivo di ciò che sarà l’evento basandosi sulle prime due serate”.

Asino Rosso... prrime serate deludenti con i nuovi buskers a Ferrara e anteprima a Comacchio, poco pubblico con serate a pagamento inedite e boomerang..



sabato 5 luglio 2014

Leonardo Rosa fanta biografa Stefano Bottoni, inventore del Buskers Festival Ferrara

ESTENSE COM
ll 7 luglio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) si terrà la presentazione del volume di Leonardo Rosa "Una strada lastricata di sogni", storia romanzata dell'ideatore del Ferrara Buskers Festival.
Dialogheranno con l'autore il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Maisto e la giornalista Rai Luana Mazza. Interverrà il direttore artistico del Ferrara Buskers Festival Stefano Bottoni.
Il volume ambientato in una fredda sera d'inverno di Ferrara, parla di cinque giovani amici che si apprestano a visitare il museo delle ghise, una collezione di oggetti insoliti, allestita da un singolare personaggio all'interno di un vecchio magazzino della città. I ragazzi inizieranno un viaggio tra i ricordi dell'eccentrico sessantenne padrone di casa: musicista, fabbro, scultore, poeta, ma soprattutto sognatore.
Stefano Bottoni è tutto questo e molto altro ancora, una sorta di Forrest Gump italiano. La sua storia è un susseguirsi di esperienze entusiasmanti, dove l'intuizione si fonda con l'estro artistico e la caparbietà di credere fino in fondo in progetti stravaganti. Doti che hanno permesso a Bottoni di ideare il Ferrara Buskers Festival, un evento in grado di entusiasmare ogni anno migliaia di spettatori, ma anche di trasformare dei semplici tombini in oggetti da esposizione, grazie al coinvolgimento di centinaia di soggetti da tutto il mondo. Le vicende, ambientate tra le bellezze artistiche del territorio, si intrecciano con quelle di numerosi personaggi famosi, alcuni dei quali pressoché sconosciuti all'epoca in cui si son svolti i fatti, tutti conquistati dall'animo geniale e visionario di Stefano Bottoni: da Lucio Dalla all'attuale ministro Dario Franceschini, da Francesco Di Giacomo a Compay Segundo.
Leonardo Rosa è nato a Ferrara nel 1973. Laureato in giurisprudenza, master in comunicazione d'impresa, giornalista pubblicista, lavora da oltre 13 anni nel campo della comunicazione, prima come account presso agenzie di pubblicità, proseguendo poi come freelance occupandosi di campagne promozionali, copywriting e ufficio stampa. Conosce Stefano Bottoni dal 1996, anno in cui inizia a collaborare con il Ferrara Buskers Festival. Ha iniziato a scrivere questo libro due anni fa, raccogliendo materiali d'archivio, articoli di giornale, testimonianze dirette dei protagonisti.

giovedì 1 settembre 2011

Estense com Ferrara- Bersani e Buskers *by Azione Futurista Ferrara

ROBERTRO SOFFRITTI.jpgBersani.jpg*from Estense com 31 8

Renzi.jpg

Ieri (30 8 ndr) Bersani era atteso a Ponte per dare segnali forti sulla credibilità del PD come futura alternativa al governo Berlusconi oggi alla frutta. Sul caso Penati e sulla sfida frontale lanciata a fine ottobre dal sindaco di Firenze Matteo Renzi (PD….) e i rottamatori ai vertici del Partito.

Si è fatto immortalare sic con Franceschini in cucina e ha rilanciato la falsa diversità morale dell’ ex sinistra. Che c’entra con i Buskers? Il filo è invece pertinente… L’autocritica e la necessaria evoluzione in certo kattokomunismo anche culturale sono impossibili se non si rottamano le caste.

Dopo un lustro di secolo quasi, il FB è un grande evento popolare per Ferrara, ma l’audience probabile non è tutto e le ombre, tranne alcune news nette, restano tutte come nelle ultime edizioni.Il FB è anche una microcasta locale, questa è la percezione chiara dei ferraresi, oltre a certa disaffezione altrettanto evidente, oltre a certa debole ricaduta economico-turistica sulla città rispetto alle potenzialità. Questo emerge dalle critiche generali.

Onore a Bottoni e Russo che hanno inventato il FB, ma la formula è vecchia e odora appunto di casta quasi da clan. Da molti punti di vista. Non ultimo un’apologia dell’informazione che la dice lunga. Che fa quasi a pugni con rilanci scarsi del FB sui grandi media nazionali…..

Da un lato è il FB esempio di neorinascimento popolare, dall’altro sembra sempre più una kermesse alla Woodstock. Se una inedita ottima sinergia con le forze dell’ordine ha quest’anno garantito come non mai una sicurezza molto apprezzabile, dopo 20 anni politici e organizzatori contìnuano a fare gli struzzi sulla necessità a Ferrara centro di Bagni Pubblici come in qualsivoglia città d’arte. I cosiddetti bagni chimici sono una mezza farsa, tale corsia preferenziale forse è una …Penata di qualcuno… Come-altra Penata- appunto certa rete dei chioschi e birrai ambulanti che spesso si confondono con troppi clown e acrobati vari, a scapito di bar e pub del centro che quasi son usati come… bagni pubblici alternativi…. Poco convincente anche, soprattutto ideologica se non comica… al di là dei contributi oggettivi,la trovata degli Hera underground napoletani. L’Hera ferrarese che ci sta a fare?

E sconcertante, dilettantesca, l’incapacità autodichiarata dei Curatori- a quanto pare- di quantificare l’audience reale dei Visitors. La sinergia conclamata con Hera stessa e il suo pavoneggiato sponsor anche tecnico era forse di carattere estetico-musicale?

Al di là di certa logica da clan funzionale e in flagrante con certo ideologismo generale kattocomunistico sia con certa ecocultura neoluddista e conformista tipica del PD anche locale, il grande evento Buskers è in certo senso sopravvalutato quale evento culturale. Non sì evoluto con gli anni verso un consapevole neorinascimento (con certe radici importanti di Ferrara), mixato con certo rock pop soft del nostro tempo, verso anche certa eleganza formale; prevale certo spontaneismo deteriore appunto alla Woodstock un poco sballata. Tale bug ha a che fare anche con l’ostinazione ideologica (in tal senso culturale) appunto spontaneistica dei curatori ben avallata dai politici. Dopo oltre 20 anni, sempre il Centro Storico il cuore pensiero Unico del Festival. Poco decentrato o male nel resto della città… Non sfruttando invece molte altre aree della città, persino straordinarie, leggi sottomura (utilizzato per un’altra filiale woodstockiana invece…). L’esito è un grande audience forse, ma una fruibilità dei musicisti quasi da stadio o da concerto rock heavy metal o tardopunk. Centro Sociale… Meno gruppi in centro, qualche palchetto pure, decentramento concreto in tutta la città, dall’Ipercoop area anche (forse non è Ferrara?) e l’aeroporto all’Ippodromo al sottomura nella sua globalità, a Piazza Ariotea.

Potrebbero farlo durare anche due settimane… Soprattutto finendola con il buonismo degli accreditati: suonino soltanto i musicisti selezionati nell’anno di ricerca di lavoro dello staff.. E appunto si facciano anche suonare ogni anno fior di ferraresi classico-rinascimentali o medievali. Come al solito Ferrara importa cultura o non la esporta….

Va da sé: i curatori si limitino al loro ruolo di Art Director. La logistica e la coreografia artistico-urbana domanda, quando un evento assume certa espansione, fior di esperti, oltre la logica dei pattumai o delle offerte libere modello Festival de L’Unità.

Due altri punti sono fondamentali: come ogni grande evento il FB diventi biennale e come proposto anche in tal caso e con tale evoluzione generale di un paio di settimane. Come grande evento estivo per la Città di Ferrara e non soltanto o soprattutto per una casta (per quanto nei fatti comunque creativa in questo caso) culturale del Comune. Il biennio è anche un antivirus per la disaffezione dei ferraresi. Che in certa nuova coreografia del FB e certa sua evoluzione in termini di qualità musicale, fruibilità, serenità non .. quasi neohippy…, decoro generale, ne siamo certi tornerebbe ad amare l’evento. Il biennio necessario anche- ogni volta- per pianificare meglio tutto quanto, comunicazione mediatica e turistica compresa in primis, per coinvolgere anche in una vera espressione di ecologia culturale pragmatica non tanto una improbabile Hera ecologica, ma l’economia e l’imprenditoria ferrarese, stimolandola con opportune sinergie a quel ruolo di sponsor culturale-assente ora- (segnali evoluti dovranno arrivare anche però da imprenditori e commercianti ferraresi finora troppo …agresti -e questa è una attenuante non banale per curatori e politici stessi, frena evoluzioni del Festival, noi siamo-cerchiamo- di essere oggettivi). Sinergia sponsor invece fondamentale (per i Buskers o altri eventi culturali) per il Futuro di Ferrara.

Naturalmente, le critiche vanno ascoltate e i sordi fatalmente rottamati…

RobyGuerra Azione Futurista Ferrara

 

giovedì 24 febbraio 2011

ladystinta E gli olandesi ci sfottono!

Ipnosi.jpg Gaia.jpg


Come dare torto agli arancioni? Li invitiamo al prossimo Buskers Festival e poi spunta fuori Brandani - elegante come un panzer - a far presente che quelli fumano. Eh, sì, ma roba buona, eh?


In Olanda le droghe leggere sono consentite, e questo lo sa pure mia nonna – che al massimo si fa un suffumigio al mentolo – , quindi questi tipacci devono essere sempre parecchio su di giri.
Ovvio sia così, a Ferrara è consentito l’uso smodato di pampepato e quindi abbiamo tutti il colesterolo alto. Lo dice la logica!


Ma partiamo dall’inizio, perché nelle barzellette si ride solo alla fine.


Verosimilmente – spiega il consigliere in un’interpellanza rivolta al sindaco – si preannuncia a Ferrara l’arrivo anche di un’utenza dedita al consumo di droghe e alcool; in ragione di ciò, resta concreto il rischio di possibili danneggiamenti a privati, ma soprattutto al patrimonio pubblico nelle aree che ospiteranno il Festival”.

Così mi racconta un noto quotidiano online, l’utenza olandese – come se questi arrivassero in tram! - è solita bere e spipacchiare erba campestre. Naturalmente uno che spipazza poi butta giù un goccetto, il primo chiama il secondo e viceversa. Io ad esempio mi faccio una grappa dopo cena – sì, lo ammetto, sono un utente pericoloso – e dopo mi accendo una paglia. Che dentro ci sia l’origano è praticamente certo, ah, utenza dannata!


Che succede quando mi sono fatta il grappino e ho schiacciato il mozzicone nel posacenere?
Vado in giro a fare danni: sbeffeggio Savonarola – razza d’antipatico! -, faccio le boccacce a chi siede nell’acquario a vetri di Giori – ho sempre desiderato farlo! - o mi corico in Rotonda Foschini per ululare alla luna (beh, no, questo l’ho già fatto).


E’ difficile immaginare – prosegue Brandani – come si possano perseguire penalmente e civilmente, in sede di richieste di risarcimenti, gruppi di balordi non facilmente identificabili, tossicodipendenti o giovani intolleranti alle regole, quand’anche facilitati nei loro comportamenti degenerativi da quel clima di euforia e di bonaria tolleranza che spesso si è respirato al Buskers Festival”. La necessità di tutelare e preservare le cose e il patrimonio pubblico da possibili atti di vandalismo di persone in preda a droghe o alcol, per Brandani, richiederà la predisposizione di un piano di ordine pubblico con le autorità competenti “per garantire il pacifico svolgimento della manifestazione”.


Io li capisco i timori di Brandani, vado ai Buskers tutti gli anni e indosso sempre il giubbotto antiproiettile! Questi gruppi di balordi, senza documenti, incappucciati e drogati marci!

Oh, mio Dio, mamma li turchi! Gentaccia che proprio non merita d’essere accolta in città, perché la musica – si sa – mica è nata per unire i popoli. Macché, la musica serve a fare casino - la cosiddetta “sbaldunara” -, poi la gente si lascia andare e chissà cosa succede. Nessuno ricorda più le norme del vivere civile, e guai a darsi all’euforia: metteteci le guardie a controllare e che nessuno osi divertirsi!


Gli olandesi, dal canto loro, se la ridono.


L’ambasciatore olandese Alphonsus Stoelinga – a cui va la mia ammirazione per aver prestato attenzione a una simile sciocchezza - invia da Roma una lettera alla Nuova Ferrara, assicurando che non c’è nulla da temere.
L’ambasciatore dei Paesi Bassi ricorda che la responsabilità di ognuno, olandese o meno che sia, per i propri atti rimane ferma in ogni caso e dubita con fare – in tutti i sensi – diplomatico, che “i malvagi olandesi, imbottiti di droghe varie, sarebbero talmente ‘intolleranti alle regole’ da necessitare una copertura assicurativa per i monumenti della vostra città”. Così riporta il noto giornale online, facendoci sentire tutti un po’ più fessi di prima.


Bene, mi dico, sono pronta alla nuova edizione del Buskers Festival. Non vedo l’ora... ma speriamo che qualche politico – che non ha nemmeno la scusa del grappino – smetta di fare danni!





D’istinti saluti ladystinta

venerdì 3 settembre 2010

Il Futuro dei Buskers?

da Estense com

Conferenza stampa discutibile e rivelatrice per chi a Ferrara non solo ama la città e la vuole grande ma non è ingenuo…  Premesso che chi scrive ha rilanciato il Festival come grande evento internazionale sia a livello nazionale (per un network ben noto) sia su estense.com va da sé:

1. Attaccare imprenditori commercianti ferraresi e bollare la città di Dna lamentoso è un poco offensivo e virtualmente razzista… Se dopo 23 anni i primi non si fidano e i secondi si lamentano sempre delle stesse cose, assenza di servizi e strutture non da Woodstook o Festival de L’Unità per turisti dei Buskers, evidentemente Comune o Curatori sono sordi da troppi anni… Molte critiche non sono contro il Festival ma la gestione istituzionale. Forse commercianti e imprenditori non si fidano perchè la logica sinergica proposta da anni privilegia  democraticamente non il libero mercato cittadino ma strutture-soggetti-aziende ad hoc prossime all’area del Pd… A quanto pare poi i vertici istituzionali e estetici dei  buskers cadono sulle toilettes! Una città d’arte degna di questo nome ha bagni pubblici fissi in Centro Storico: oltre a utilizzare magari in Piazzale Kennedy quelli già esistenti (come rivelato da una lettrice sempre molto pertinente nelle critiche), estendendo l’orario per i buskers (nessuno in 23 anni ci ha mai pensato, forse si son dimenticati che esistono…).
Una città d’arte degna di questo nome ha un campeggio non in Via Gramicia, privo persino di fermate bus, ma  almeno in area più prossima al Centro Storico, con tutte le strutture standard a norma di legge. In 23 anni ancora il Comune dimentica le soluzioni banali e normali.  Riproporre bagni biocompatibili non adatti a flussi umani di tal genere  (Si rompono ben presto) o numeri verdi tipo call center neppure è commentabile.
Inoltre, Maisto e compagni forse son male informati  sul presunto sabotaggio (quasi l’han detto) dei pub e locali che avrebbero chiuso i bagni… Non li hanno chiusi,  molti esercenti forse hanno avuto i bagni rotti e non più funzionali, spesso trasformati non in siti ecoumani naturali… ma in bagni docce, insomma ci siam capiti.

2. Minacciare futuri festival ridimensionati per la scarsità di risorse è discutibile: se dopo 23 anni esistono ancora problemi di sponsor, il problema è del Comune evidentemente debole come marketing…

segue

http://www.estense.com/il-futuro-dei-buskers-080575.html

domenica 25 luglio 2010

Arriva il Buskers Festival 2010 di Barbara Cannetti

Anche nel 2010, dal 21 al 29 agosto dopo una anteprima a Comacchio prevista per il 20, a Ferrara si terrà il Buskers Festival, una poliedrica ed interessante manifestazione in cui oltre mille artisti di strada, provenienti da tutto il mondo suoneranno, balleranno e canteranno liberamente per le vie della città.

È questa, infatti, l’occasione in cui ogni anno, il centro storico estense, per una intera settimana, risuona di musica ed allegria, fino a diventare un vero e proprio teatro a cielo aperto. Unico collante per le più variegate modalità espressive, è la voglia di divertirsi e l’amore per la musica.

La Nazione ospite di questa XXIII edizione sarà la Francia, Paese in cui gli spettacoli ‘on the road’ sono, da sempre, molto diffusi ed apprezzati.

Ogni volta che la mia città apre il sipario su questa manifestazione, il mio pensiero corre a Joshua Bell, violinista di fama mondiale che nel 2007 suonò il suo prezioso Stradivari (datato 1713 del valore di quasi quattro milioni di dollari ) nella metropolitana di Washington e fu praticamente ignorato dai passanti.

Fu il Washinton post a chiedere al musicista di esibirsi in un luogo pubblico come un artista di strada qualsiasi. L’intento era quello di saggiare la capacità delle persone di apprezzare la musica di qualità in un contesto anomalo.

Bell - in qualità di violinista sconosciuto- per circa quarantatrè minuti si esibì suonando brani di Bach, Schubert e Massenet riuscendo ad incassare 32,17 dollari, oltre ai venti lasciati da Stacy Furukawa, demografa al Dipartimento del Commercio, l’unica che riconobbe l’artista.

In quell’occasione, inoltre, nonostante l’enorme afflusso di viaggiatori, solo 7 persone si fermarono ad ascoltare per almeno un minuto. Eppure si trattava dello stesso musicista che suonava nei più prestigiosi teatri e nelle più famose camere da musica (i biglietti meno costosi di un suo concerto si vendevano all’epoca a cento dollari l’uno). Questo – del resto – è normale perché quando ci si esibisce di fronte ad un pubblico pagante, il proprio valore artistico è già di per sé riconosciuto.


Questo esperimento, naturalmente, apre altre e più complesse riflessioni. Mi chiedo fino a che punto la nostra capacità di giudizio possa essere veicolata. Quando si legge un libro, ad esempio, si è costretti a scegliere quel che si trova nelle librerie, quel che è stato pubblicato, sulla base di preferenze di autore oltre che di genere, che altri hanno effettuato a priori.


Mi chiedo, in particolare, quanto -della fama di un artista o di uno scrittore, dipenda dal vero talento e quanto, invece, dall’occasione.

È probabile che ci siano molti talenti -qualunque sia la loro forma espressiva, che restano del tutto sconosciuti perché non hanno la possibilità di sfondare, di arrivare in qualche modo all’attenzione dei cosiddetti ‘talent scout’, ossia di coloro che possono aprire le porte del successo ad uno sconosciuto.


A volte mi chiedo anche cosa accadrebbe se, qualche grande autore del passato, si presentasse oggi ad una casa editrice con un manoscritto inedito. Chissà se verrebbe letto o cestinato!


La stessa domanda sorge spontanea anche tutte le volte che esce in libreria l’opera di un personaggio famoso che, pur non essendo scrittore, anche in virtù del proprio nome sembra avere tutte le strade aperte.

Barbara Cannetti


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mercoledì 16 settembre 2009

ANDREA BONORA: LA VOLONTA' E LA POTENZA DEI COLORI Interview

Bonora%20Andrea1.jpg

Mi aggiro a Ferrara per i Buskers; Dedalo improvvisato in cui perdi i riferimenti spazio-temporali per la babeloica mescolanza di suoni e colori. Nella medievale Piazza Municipale, si distinguono i colori non folcloristici di Andrea Bonora, forse l'artista ferrarese meno allineato alle logiche effimere del Mercato (che a Ferrara peraltro non esiste!). Nonostante ciò, i suoi quadri danno un senso di Totalità, che non si spiega, data la frammentarietà delle loro forme e i materiali occasionali con cui sono realizzati. L'abbiamo anti-intervistato:


 

D- Come collochi la tua espressione artistica nel periodo in cui stiamo vivendo?

R- Sento la necessità di uscire dalle forme, le solite becere forme che ormai mi hanno stancato, sempre uguali a sé stesse e che riclacano modelli obsoleti. Dipingo su lenzuola, tovaglie, tende proprio per smitizzare la Pittura con cavalletto e tavolozza. Quella poteva andarr bene per i Pittori di Corte, non certo per me.


D- Con i tuoi quadri, quindi, vuoi esprimere un senso di insoddisfazione e vui esasperare la tua protesta...

R- No, al contrario. La mia vita è la pittura, ma anche altri aspetti della quotidianità mi soddisfano. Quando dipingo mi sento bene e mi piace se altri si sentono bene guardando i miei quadri.


D- La Frammentarietà delle Forme, però, riconduce ad una specie di choc apocalittico...

R- Più che d' apocalisse, parlerei di Vita frammentata, che solo l'artista può armonizzare... La vita non è solo cose buone, belle, piacevoli... Esse sono intrinsicamente legate al proprio Negativo o Ombra; importante è l'equilibrio e i mei quadri sono equilibrati!


D- Sono armonici...

R- Se intendi per Armonico qualcosa di “regolare” devo convenire che l'apollineo non riguarda la mia espressione aristica; se intendi per “Armonia” l'equilibrio fra i colori visibili e le forme nascoste, variabili e dinamiche a seconda dell'osservatore o degli elementi considerati, le mie opere raggiungono un alto grado di armonia.


D- La tua Pittura è influenzata dalla tua Vita finora condotta? Mi rifersico alla tua educazione borghese, la tua svolta bohemien, la tua fuga o viaggio infinito.. per oltre 20 anni in Brasile?

R- Tutto influisce; per vedere meglio la realtà è necessario osservarla e viverla anche da una certa distanza, magari con gli occhi e le prospettive di culture diverse, come ad esempio quella sudamericana e-o brasiliana. Ho sempre pensato, controcorrente anche, sia più interessante lo sguardo che viene da fuori, esterno, che il cosiddetto occhio interiore. Dei miei quadri posso, in fondo, dire solo che mi fanno stare bene quando li dipingo!

Roby Guerra


( a cura di Marisa Cino)

http://www.arteit.it/Pages/Artisti/Scheda.aspx?id=160

http://www.youtube.com/watch?v=vy6Omz1bDPg  video

venerdì 28 agosto 2009

ESTRATTI DI BUSKERS

nouvelle cousine.jpgESTRATTI DI BUSKERS

Ada vomita
Tutto sa di:
plastica e birra calda
schizzi di pipì
di un bagno chimico
afa che rigurgita
su pelle di colla vinilica
spalmo ascelle
su piadine adipose
trovo amici lontani
e io ho male ai piedi.
Parlo col solito barista
Trista
Mi bevo ghiaccio e mi fa male
La pancia
Senza speranza
Parlo in inglese
Che mi cola di fianco al labbro
E il pelato, chissà in quale stanza,
dorme beato e io mangio.
Ada vomita
Vide luci blu
Era la polizia
Chiuse gli occhi, sospirò
E si trovò a casa.
RICETTA
Sbriciolate un CD
Aggiungete 6 gr di cenere di sigaretta
Spremete 2 gr di siero dai capezzoli
1 litro di acqua del water
Farina doppio0
Impastate il tutto per il tempo che occorre per sgocciolare sudore dalla fronte
Fate riposare l’impasto per il tempo di lavarvi le ascelle e almeno bere 3 birre
Tirate la pasta col nero di Bic
Acqua bollente, un pizzico di varechina, cipolla, vodka e burro.
Mantecare con un olio di arachidi del 1976/2009
Servire freddo.

ADA MURI’

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6256&ID_sezione=29&sezione

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=YMdhqqFYBEM
 

sabato 22 agosto 2009

FESTIVAL BUSKERS 2009

buskers.jpgFerrara Buskers Festival, dieci giorni di musica e magia

DA ESTENSE COM

Una città che balla, Ferrara, a partire da ieri, splendida consueta anteprima di Comacchio. Prende il via la 22esima edizione del Ferrara Buskers Festival, rassegna di spettacoli degli artisti di strada che da tutto il mondo si danno appuntamento nella città estense, per regalare dieci giorni di musica, danza, spettacolo e magia. La scorsa edizione del Ferrara Buskers Festival ha fatto registrare oltre 800mila spettatori, che tra le vie e le splendide piazze della città hanno colorato insieme agli artisti le giornate e le serate più calde dell’anno. Musica, divertimento, arte creata e interpretazioni improvvisate renderanno fino al 30 agosto 2009 Ferrara un vero palcoscenico a cielo aperto.

Dove c’è spazio per 304 spettacoli con oltre 1000 artisti, provenienti da 34 nazioni differenti. Il paese ospite d’onore è quest’anno la Croazia, presente con ben 4 formazioni, tanto distanti tra loro per composizione umana, formazione e diversità di suoni, quanto simili per le loro straordinarie qualità artistiche....

continua http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=54194&format=html

video http://www.youtube.com/watch?v=qyhNgFPUfLI