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martedì 20 gennaio 2015

Roma, tra Helmut Newton e John Lennon, intervista a Kitty Vinciguerra e Laura Corsini

Roby Guerra

Per Kitti Vinciguerra e Laura Corsini  "Kitty ad ogni costo" (Davidand Matthaus edizioni, 2014), intervista alle autrici. Un libro rivelazione di fine 2014, scritto a 4 mani, fulgido esempio di una nuova scrittrice atemporale, da cui questa biografia ammaliante e avvincente e perturbante, socialmente scorretta, espressa con cifra letteraria d'alta stoffa...Non ultimo, focalizzata anche nella stagione d'oro de La Dolce Vita di Fellini e la Eckberg,  sinergie personali  stesse persino con figure icone super pop quali Helmut Newton e John Lennon..  K. Vinciguerra si era già segnalata per la raccolta poetica softerotica "Una carezza al cuore" (CSA)

D-  Una biografia a 2 voci, tra poesia, arte e vita, quasi come un surf, esatto?

Buongiorno, Roberto. Sì, la biografia Kitty ad ogni costo è un testo in cui arte e vita si mescolano, tanto che è impossibile distinguerle fra queste pagine. D'altronde la vita stessa di Kitty è all'insegna dell'arte, dell'eleganza e del bello. Ma tutto questo non coincide con futilità. La nostra protagonista ha sofferto, e tanto, perciò in lei la bellezza è sempre accompagnata da una grande profondità d'animo e una straordinaria sensibilità, oltre a un rispetto assoluto per gli altri. Questa biografia credo che sia originale proprio per questo motivo: si parla di bel mondo, di cinema, moda, ma nulla qui è frivolo e superficiale, lo spessore di queste pagine è sempre notevole, in una veste comunque di piacevole lettura. Non so se sia come andare in surf, ma comunque garantiamo una grande emozione.



D-  Tra Infanzia, una vita quasi immaginifica (tra Piazza Armerina e Lennon ecc) e poi il fiorire letterario successivo: un viaggio del tempo paradossale?

Tra Piazza Armerina e Lennon pare esserci un abisso. E invece no. Entrambi contengono la fiaba e la magia, quella complicità che serviva a Kitty, bambina prima e donna poi, per vivere e sognare, per sentirsi appagata e poter sprigionare tutta l'energia che sempre l'ha caratterizzata, insieme a una capacità artistica ed espressiva fuori dal comune. Piazza Armerina, Lennon e non solo sono le armi con cui la nostra eroina riesce a combattere le sue lotte quotidiane. Immaginiamola in un mondo ostile, estraneo, in cui lei era e si sentiva estranea. Immaginiamo le violenze (fisiche e psicologiche) le delusioni, le amarezze, e capiremo quanto Kitty avesse bisogno di sognare, di proteggersi, di volare lontano, almeno con la fantasia.


D-  Protagonista e biografa in tempo reale, quasi una traduzione live, un libro performativo?

Abbiamo scelto di narrare in terza persona proprio per evitare la forma troppo intimistica del diario, perché il lettore non percepisse la biografia come se fosse scritta dall'attrice stessa di quei fatti, ma come una storia a sé, un romanzo cinematografico e non uno sfogo dell'anima. Anche se non mancano i momenti di pausa e di riflessione. In questo la mano "esterna di Laura" ha permesso quell'oggettivazione necessaria, perché quando si guarda troppo da vicino si rischia di non vedere niente.


D-  Kitty Vinciguerra, un autoritratto in due righe?

Sono una donna che ha sempre messo davanti a tutto l'amore. Ho rinunciato alla carriera per amore e non me ne sono mai pentita. E poi credo di avere avuto coraggio e la forza di ricominciare dopo ogni sconfitta. Ho saputo sempre reinventarmi, cambiare. E ho saputo perdonare, perché nella vita bisogna sempre perdonare affinché anche gli altri perdonino i nostri errori.


D- Laura Corsini, un autoritratto in due righe?

Sono timida, molto riservata e gelosa della mia vita privata, un po' solitaria, come tutti gli scrittori che finiscono per vivere nei libri. Mi piace però tanto osservare e conservare le scene di vita che colgo attorno a me, chissà, magari un giorno potrebbero tornare utili. Però rispetto molto le altre persone e le altre opinioni. Quando lavoro non mi risparmio e se prometto una cosa mi piace mantenerla. Basta, ho superato le due righe.

a c. di  Roby Guerra

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domenica 18 gennaio 2015

Kitty ad ogni costo

Redazione


Kitty ad ogni costo, come una saga familiare, si apre con la narrazione delle vicende che precedettero la nascita di Concetta Vinciguerra e che, come vedremo, non sono raccontate a caso. La madre e il padre, sposi per via di un matrimonio riparatore, la Sicilia, così misteriosa e pittoresca, ma anche tremendamente dura e ostile, il nonno, assimilabile a un antico patriarca dalla numerosa famiglia. Questi gli ingredienti all'apparire nel mondo della piccola Kitty, chiamata da tutti, a Piazza Armerina dove trascorse l'infanzia, “La straniera”. Era già una diva in erba, ma quei genitori soffocarono sul nascere i suoi sogni, fino a imporle un matrimonio con un uomo che conosceva appena. A quindici anni la ragazzina, senza aver mai conosciuto l'amore, si ritrovò moglie e, poco dopo, madre di un maschietto. Il suo destino pareva segnato, la sua vita risucchiata nella voragine scura della rassegnazione, al pari di tante altre donne di quella strana terra. Ma la straordinaria bellezza e l'altrettanto fuori dal comune grinta fecero il miracolo. Concetta, che già aveva cambiato il suo nome in Kitty, un bel giorno lasciò dietro di sé tutto il dolore e la tristezza e si trasferì nelle più importanti metropoli d'Italia a tentare la via del successo. Aveva con sé solo una valigia piena di sogni, non sapeva bene come, né cosa sarebbe andata a fare, ma in breve si ritrovò modella e attrice, catapultata in una realtà popolata di personaggi famosi, begli abiti, gioielli e locali alla moda. Lasciò troppo presto la sua carriera per inseguire l'amore e per un po' visse una favola con il suo principe, il ricco e affascinante Ennio. Il lieto fine per la coppia fu rovinato da una tremenda piaga: il gioco d'azzardo. Un nuovo periodo buio per la nostra eroina, ma fu proprio allora che, accompagnando il figlio (che stava intraprendendo la carriera di musicista) in tournée a Londra, conobbe John Lennon e visse con lui una meravigliosa, intensa fiaba...
Ma la storia non era ancora finita e Kitty si trovò, in seguito, ancora a crollare e risorgere molte volte, per insegnare al lettore che non bisogna perdersi d'animo; mai.

Il libro Kitty ad ogni costo, uscito a settembre 2014 per i tipi di David and Matthaus in “Nude e crude”, la divisione editoriale che raccoglie opere scritte da donne che si raccontano senza gli schermi e le patinature che spesso le storie al femminile portano con sé, è straordinario perché, pur con i toni e il linguaggio di un romanzo, narra una storia completamente vera, dall'inizio alla fine. Per poterlo ultimare sono state necessarie quattro mani e due teste. Da una parte quelle della protagonista, Kitty Vinciguerra, che, con estrema lucidità e trattenendo a forza le emozioni che ricordare le procurava, ha esposto i fatti e gli eventi, descritto i personaggi, palesato le sensazioni. Dall'altra quelle della scrittrice Laura Corsini che ha avuto il difficile compito di tradurre sulla carta ogni sfumatura, cercando di mantenere una filologica aderenza alla verità, senza dimenticare l'aspetto coinvolgente che ogni romanzo che si rispetti deve avere.

Era poco più che una bambina, eppure veniva già dilaniata da una realtà in cui si sentiva fuori posto e che la sbranava pezzo a pezzo, che avrebbe fatto di tutto per piegare la sua testa altezzosa, sgretolare i suoi sogni ambiziosi e irraggiungibili”.

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David and Matthaus