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G SESSA Avanguardie Origini-Barbadillo

  La mia recensione al volume di Aa.Vv. " Avanguardie dell' origine" ( Polemos editrice) pubblicata da barbadillo.it https://www.barbadillo.it/120860-tecnodestra-tra-potenza.../ Tecnodestra tra potenza e pensiero europeo I saggi nel volume tendono a una messa in discussione radicale dei presupposti teorici prevalsi nel pensiero europeo attraverso la metafisica a muovere dalla filosofia classica

Lucio Fontana postfuturista

Il XX secolo è stato dominato dal culto delle avanguardie.Alcune,seppero guardare con molto coraggio al futuro,rischiando sulla loro pelle.Dadaismo,futurismo,cubismo,surrealismo hanno il diritto di fregiarsi di questo nome,il grande astrattismo di Kandinskiy e di Klee è stato un'altra grande forma di avanguardia.Persino il grande Lucio Fontana fece un'esplicita dedica  a "  Marinetti".Difatti dalle suggestioni riportate nel manifesto Blanco del 1946 Lucio Fontana ha sottolineato ripetutamente l'importanza innovativa del Futurismo,riferendosi specificamente a Boccioni, allora la maggiore figura carismatica riconosciuta del movimento e poi manifestando la propria ammirazione per Balla. Non da ora Fontana risulta l'artista italiano d'avanguardia la cui opera è maggiormente rappresentata in musei europei, nord-sud americani,quanto giapponesi.Dunque, riconosciuto come uno dei maggiori e più originali artisti del nostro tempo,simbolo stesso dell'autentica pr...

SUL POSTMODERNO DEBOLE

  DA WU MING....  AL FUTURO Uno dei commenti  relativi quella riflessione sul nulla che è New Italian Epic afferma come questa abbia evidenziato  la nuova riscossa civile e dimensione politica del romanzo italiano. Tale dichiarazione è tanto pretestuosa, quanto inconsistente, visto che scambia il recupero del peggio vecchiume della nostra narrativa, dal neorealismo trito e ritrito al romanzo storico polveroso già nell'Ottocento, con la possibilità che si possa costruire una dimensione obiettiva e neutrale di denuncia dei fatti. Cosa, nel caso di Wu Ming e sodali, difficile a dirsi: di fatto le loro presunte denunce sono "organiche" al sistema di potere mediatico ed editoriale in cui più o meno consapevolmente sono inquadrati. Non si protesta per cambiare il Mondo o l'Uomo, ma per lisciare il pelo al proprio editore ed al proprio pubblico. Questo non è conseguenza della malafede dello scrittore, ma è una condizione intrinseca nel Post Moderno. Se si crede n...