DA IL GIORNALE
http://www.ilgiornale.it/fotogallery/sexy_libano_ecco_lingerie_k-lyn/k-lyn/gallery=1812-foto=1 SLIDE SHOW
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http://lacasadeldiavolo.myblog.it/archive/2010/03/12/mantra.html
DA ESTENSE COM
“Il veleno della Bellezza” è il titolo dell’incontro che si terrà questo pomeriggio alle ore 17,30 nello spazio dedicato agli “incontri con gli esperti” all’interno della mostra “Ferrara & Bellezza” alle Grotte Boldini (via Previati, 18) organizzata dall’Assiociazione Culturale Fantastica Ferrara.
Relatori di prestigio: Eugenio Squarcia giovane scrittore, illustratore, video maker e musicista ed il professor Alex Gezzi docente presso l’Università degli Studi di Ferrara, Messina e Roma Tor Vergata, nonché presidente onorario del Cidesco Italia e presidente onorario dell’associazione Ferrara Capitale della Bellezza...
continua http://www.estense.com/il-veleno-della-bellezza-033303.html
da LE SCIENZE
I segreti del cervello che legge
Per chi scorre queste righe probabilmente la lettura non è solo uno «strumento» quotidiano gestito con naturalezza, ma anche un piacere. Eppure leggere è un'impresa complessa, che mobilita grandi risorse cerebrali a tutti i livelli. Anche al gradino più basso di questa operazione il nostro sistema percettivo deve trascurare tutte le variazioni «inutili» - dimensioni, inclinazione delle lettere, presenza di grazie e così via - amplificando al contempo quelle pertinenti che permettono, per esempio, di distinguere una «i» da una «l». Quindi bisogna estrarre le componenti di base delle parole, come le sillabe, per poi passare a una decodifica che viaggia su un doppio binario, quello del suono e quello del significato. Come tutto ciò possa avvenire è descritto in questo volume, nel quale Stanislas Dehaene, neuroscienziato di punta, riassume i risultati dei suoi studi sulle basi neuronali della lettura.
Ma non solo. Nel corso di questa analisi viene inevitabilmente a porsi il problema - oggetto di una secolare diatriba - di quanto e quale sia il contributo genetico e biologico allo sviluppo di questa facoltà superiore e quale quello dell'ambiente. Qui Dehaene mostra come non sia possibile pensare al «culturale» senza il biologico, né al «cerebrale» al di fuori di un potente condizionamento ambientale, in una interdipendenza mediata dalla plasticità del cervello che consente un riciclaggio dei circuiti neuronali al di là della loro funzione originaria. Un'interdipendenza confermata attraverso un esame comparato delle più distanti scritture mai usate dall'uomo, che sotto un'apparente diversità condividono aspetti essenziali riconducibili al modo in cui alcune aree cerebrali rappresentano le informazioni visive...
continua http://lescienze.espresso.repubblica.it/recensione/I_segreti_del_cervello_che_legge/1342250
http://www.youtube.com/watch?v=sZBr4Kvgtpk&feature=PlayList&p=81CF25F7DD431041&index=0&playnext=1 VIDEO
da IL GIORNALE
di VITTORIO SGARBI
Ogni vita ha il suo mistero, anche la più semplice, ma nessuna ci mette di fronte al limite dell’uomo e alla sua disperazione come una vita volontariamente interrotta. Il mistero più grande resta quello dei suicidi. Nel corso di decenni, nelle terribili tensioni fra giustizia e politica, non sempre i criminali hanno pagato, ma spesso hanno pagato troppo i più deboli. E non perché colpevoli. Qualcosa di più e qualcosa di peggio, per la sproporzione fra la colpa eventuale e la punizione, soprattutto se determinata da un abisso della coscienza o dalla paura del giudizio degli uomini, inteso come considerazione sociale. Così abbiamo assistito con sgomento ai suicidi di politici senza colpa come Sergio Moroni, di imprenditori come Raul Gardini, di amministratori di aziende di Stato come Gabriele Cagliari. Quest’ultimo ha denunciato la sproporzione fra il trattamento a lui e a pochi altri riservato rispetto a comportamenti di tutti....
continua http://www.ilgiornale.it/interni/vanacore_suicida_ucciso_non_giustizia/10-03-2010/articolo-id=428188-page=0-comments=1
da ESTENSE COM
SABATO 13 MARZO AL SUONO
In occasione della serata Black.Box salirà in consolle come special guest il dj e produttore fiorentino Alex Neri (from Planet Funk).
Alex Neri inizia giovanissimo la sua carriera da dj mettendo i primi dischi nel club toscano di proprietà del padre e nel giro di pochi anni conquista la toscana e comincia a produrre suoi dischi.
Il suo talento musicale gli consente di entrare in contatto con importanti realtà Italiane e Inglesi conseguendo grandi successi nelle classifiche discografiche internazionali.
All’inizio del nuovo millennio, intorno al 2001, arriva l’amicizia con i napoletani Gigi Ranu e Sergio Della Monica e tutti e tre si fondono in un unico nome: Planet Funk. I Planet Funk cominciano subito ad imporsi a grandi linee come produttori di musica livello internazionale,questo poi confermato dalle centinaia di date tra concerti, interviste, live e presenze in tv in tutto il mondo.
Tra riconoscimenti nominations e premi vari spicca il disco d’oro per le 50mila copie vendute nel 2002.
Ancora oggi i Planet Funk producono il loro stile. L’ultimo album risale a novembre 2009 e conferma che loro sono ancora nei cuori di tutti gli ascoltatori.
Per maggiori informazioni: www.myspace.com/alexneri, www.myspace.com/planetfunk e www.myspace.com/suonoclubferrara
SOLITUDIO PLANiTIA di Enrico Gherardi Mym Editore
VIDEO
Marzo, Marte e il Capodanno Romano
"Con il mese di Marte di apre il ciclo guerresco ed agricolo, il principio di ogni attività. Fu Romolo a dedicare il primo mese dell'anno al suo divino padre, ma Marte aveva già posti d'onore nei calendari di tutti i popoli del Lazio.
Questo è il Capodanno Romano, ma esso non consiste nella celebrazione di un solo giorno, bensì si tratta di un unico grande Capodanno che dura tutto il mese scandito da feste e riti che inaugurano cicli e purificazioni per propiziarsi il nuovo anno. Così troviamo la festa dei Salii, danzatori di Marte, che brandiscono i loro scudi e scuotono la città; la corsa dei cavalli che apriva il ciclo della guerra e Tubilustrium dove si purificano le trombe (tube) militari.
Il culmine di questo Capodanno sono le Idi, il 15, sacre ad Anna Perenna, nel cui nome si cela l'anno che si rinnova."
6 Marzo 2010. La Lista 5 Stelle Emilia Romagna, con la collaborazione di Progetto per Ferrara, è sbarcata a Comacchio!
In piazza Folegatti si è svolto l’incontro con la cittadinanza: presente il candidato Presidente alla Regione Giovanni Favia, ed i candidati della lista provinciale Angelo Storari, Tommaso Mantovani e Massimo Zeri ed il candidato del listino regionale Valentino Tavolazzi.
Progetto per Ferrara
Cambia la prospettiva
Le previsioni sull’apertura si sprecano. Il termine contrattuale di giugno per l’ultimazione dei lavori ed il conseguente annuncio del direttore Baldi che “entro il 2010” inizieranno i ricoveri, appartengono al mondo dei sogni. Non bisogna essere esperti di costruzioni per capire che il cantiere è in ritardo e che i collaudi degli impianti, il completamento delle aree commerciali e di servizio, delle infrastrutture, oltre ai traslochi, faranno slittare l’apertura dell’ospedale a fine 2011, se non ci saranno intoppi. La scarsa portanza del terreno ha imposto un progetto obsoleto, sviluppato in pianta, con ampie superfici destinate ai collegamenti tra i vari corpi di fabbrica.
Progetto per Ferrara
Cambia la Prospettiva
da Estense Com
Ospite d’eccezione all’Università di Ferrara. Il Prof. Allan Hobson, MD, Professore Emerito Università di Harvard, USA, Neuropsichiatra e Esperto di Medicina del Sonno, Direttore Dipartimento di Neurobiologia, riceverà alle ore 12 nella Sala Consiliare del Rettorato (via Savonarola, 9) dalle mani del Rettore Patrizio Bianchi, la medaglia di Alberto V D’Este, fondatore dell’Università di Ferrara.
Alle ore 16 si terrà nell’Aula Magna terrà la Lettura Magistrale “Dream And Consciousness. Sogno e Coscienza”. Interverranno Stefano Caracciolo, docente di Psicologia Clinica, Enrico Granieri, docente di Neurologia, Luigi Grassi, docente di Psichiatria Sergio Molinari, docente di Psicologia e Fortunato Vesce, docente di Patologia Ostetrica e Ginecologica.
Il Prof. Hobson vera e propria autorità mondiale nel campo, è il geniale studioso dei processi neuro-cerebrali che con la sua Fabbrica dei sogni del 1994, ha dato un contributo fondamentale alla conoscenza dei sogni dal punto di vista fisiologico, pur non negandone l’importanza psicologica.
http://www.estense.com/lezione-magistrale-in-rettorato-030756.html
Silvio Berlusconi è insoddisfatto della struttura del PdL? Il Cavaliere potrebbe in qualche modo tornare sui suoi passi e tornare a dividere le sorti di Forza Italia da quelle di Alleanza nazionale? In verità, è difficile immaginare uno scenario del genere, ma, se la PdL dovesse in qualche modo implodere, quali opportunità e quali rischi correrebbe, la Destra politica
italiana?Il rischio maggiore, è certamente quello di una rinascita di Alleanza nazionale, magari senza Gianfranco Fini e guidata da un Maurizio Gasparri o un Gianni Alemanno. Una tale formazione, potentemente organizzata col vantaggio di una presenza al governo e diffusa nelle istituzioni sparse in tutto il territorio nazionale, potrebbe avere capacità di attrazione tra la militanza e l’elettorato che - stante le persistenti divisioni e spaccature tra le altre sigle – continuano a considerare “di destra” quella classe dirigente e il gruppo a cui appartiene.
Di contro, una rinnovata concorrenza tra FI e An potrebbe anche aiutare la crescita dei movimenti di destra o, meglio ancora, di un partito unico della Destra che fosse in grado di esprimere una posizione politica e un programma spendibili per il governo del Paese. Anzi, una tale formazione – vista tatticamente, nel breve e medio periodo, come opportunità di indebolire gli ex-An - potrebbe trovare in FI anche una sponda interessante, oltre che interessata. L’agitarsi di problematiche di tale natura nella PdL, poi, restringe e di molto le tempistiche concesse alla Consulta per l’unità dell’area costituita da AreaDestra per raggiungere i risultati sperati. Fatta salva la regola che afferma come in politica nulla sia mai certo e definitivo, è di tutta evidenza come, perdurando le divisioni nella Destra non allineata al PdL, un’eventuale concorrenza sul territorio con una “destra già al governo” vedrebbe tutti gli altri alquanto svantaggiati.
Si creerebbe, da un certo punto di vista, la situazione che An ha vissuto per anni nei territori della Lega, dominati facilmente da un partito che, a seconda dei casi, poteva giocare la carta del partito di piazza o quella del partito di governo. La speranza, da questo punto di vista, è che nell’eventuale “costola destra” della PdL resti proprio Gianfranco Fini, con le sue per lo meno bizzarre posizioni politiche che aiuterebbero certamente la disaffezione degli elettori e dei militanti da quel gruppo. E, comunque, se Fini decidesse di costruire qualcosa in splendida solitudine, la “costola destra” del PdL troverebbe in lui un ulteriore competitore che permetterebbe a una nuova Destra di far risaltare la sua ritrovata coerenza e unità. Infine, questa situazione suggerirebbe di trovare quanto prima una tattica e una strategia di comportamento verso i berlusconiana, improntate alla massima pragmaticità, nell’intento di trarre dal rapporto con la”costola forzista” dell’attuale PdL i massimi vantaggi possibili, in termini di visibilità e agibilità politica.
Ovviamente, però, tutto questo discorso dovrebbe essere comunque accompagnato da un’intensificazione degli sforzi e delle energie organizzative e miltanti, in modo da estendere e rafforzare in ogni parte del Paese la cinghia di trasmissione delle idee e dei progetti della Destra politica italiana.
Massimiliano Mazzanti /esecutivo nazionale Area Destra
video http://www.youtube.com/watch?v=pJ-W2uyGv7Y&feature=related
di Valentino Tavolazzi
Abbiamo da subito espresso la nostra ferma condanna al decreto salva PDL, né approviamo la firma del presidente Napolitano, pur distinguendo la gravità dei due fatti (evidentemente più grave il primo del secondo). Tuttavia non vogliamo omologarci. Come Movimento 5 stelle e Ppf ci proponiamo da sempre in alternativa al centro destra e al centro sinistra, del quale non siamo alleati, nè subalterni, nè cinghia di trasmissione con la società civile, magari truccati da movimento autonomo dai partiti. Ppf ha sempre dimostrato la propria autonomia ed indipendenza dai partiti di maggioranza e di opposizione. Continuerà a farlo.
VIDEO
http://www.youtube.com/watch?v=yzGHMis5ndc
(Gennaio 2010) Vittorio Sgarbi presenta a Matera "Mimmo Centonze - Lo spazio e il nulla", mostra personale dell'artista materano ideata e curata da Vittorio Sgarbi con testi di Oliviero Toscani e Marco Vallora -
www.mimmocentonze.com
Come ormai cittadini sensibili e scienziati responsabili sostengono già da decenni, il progressivo degrado del nostro habitat appare sempre più inarrestabile e preoccupante: sostanze tossiche e cancerogene sono sempre più massicciamente presenti in aria, acqua, suolo, cibo e nel nostro stesso corpo, compreso il latte materno; tutto ciò si ripercuote sulla nostra salute dal momento che l’ambiente costituisce un determinante fondamentale della salute, intesa nella sua più ampia accezione di complessivo benessere psico-fisico.
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Progetto per Ferrara
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Berlusconi: "Soprusi violenti, in piazza" "Cari promotori della Libertà, presto vi darò appuntamento per una grande manifestazione nazionale per difendere il nostro diritto al voto e quindi la nostra democrazia e le nostra libertà." Si conclude con queste parole il nuovo video messaggio che il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha indirizzato ai Promotori della Libertà e che sarà on line sul sito della nuova organizzazione coordinata da Michela Vittoria Brambilla. "Come sapete si è cercato di estrometterci dal voto per le Regionali in Lombardia, nella città di Roma e nella sua provincia. Vogliono impedire a milioni di persone di votare per il Popolo della Libertà. E' un sopruso violento e inaccettabile, che in parte abbiamo respinto. A Milano, sia pure con un ritardo di una settimana, la nostra correttezza è stata pienamente riconosciuta. A Roma, invece, abbiamo subito una duplice ingiustizia". Prima le liste non accolte in tribunale, "poi il Tar ha completato l'opera". Così il presidente del Consiglio si lamenta della "duplice ingiustizia" subita dal Pdl a Roma sottolineando che il Tar ha respinto "non solo il nostro ricorso, ma anche l'invito che il presidente della Repubblica aveva lanciato con una propria lettera, affinché il diritto di voto, attivo e passivo fosse garantito nei confronti di tutti i contendenti, compresa la maggiore forza politica in Italia: il Popolo della Libertà".
ART COMPLETO
alle ore 18.30, presso la libreria *Scuola e Cultura
*(http://www.scuolaecultura.it/) di Roma, in via Ugo Ojetti, 173, ci sarà un incontro aperto al pubblico con gli autori di fantascienza
Francesco Verso <http://www.francescoverso.com/>, vincitore del Premio Urania 2008* col romanzo e-Doll, Marco Marino (autore presente su AFO e coadiuvante, insieme a Verso, all'editing di NeXT) e Sandro Battisti, cofondatore del *Connettivismo*, editor con Verso della collana *Avatar *della *Kipple Officina Libraria* <http://www.kipple.it/>.
L'incontro, moderato da *Eleonora Rizzoni*, oltre a rispondere alle domande sul nuovo Fantastico italiano e sui risvolti teorici e artistici del Movimento, sarà l'occasione per presentare e-Doll e la rinnovata antologia del Connettivismo, *Avanguardie Futuro Oscuro* (Edizioni Diversa Sintonia di Marco Milani), in uscita in seconda edizione e che vede la partecipazione di *Sergio Alan D." Altieri *e *Valerio Evangelisti*. Verranno presentate anche le nuove iterazioni di *NeXT*, la rivista di cultura connettivista.
zoon <http://cybergoth.splinder.com/>
VIDEO
da TRANSUMANISTI BLOG
OGM: l’Europa dice si, l’Italia dice no
http://transumanisti.wordpress.com
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da IL GIORNALE
Roma - "Non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista contestati dall’ufficio competente costituito presso la corte d’appello di Milano": è quanto scrive sul sito del Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in risposta alle lettere di due cittadini, una a favore e l’altra contraria al decreto "salva-liste".
"Decreto unico strumento d'intervento" "I tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i già intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e Milano - che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge", prosegue il presidente della Repubblica. Napolitano spiega che, al di là della ventilata soluzione politica alla mancata presentazione delle liste, c’era la necessità di intervenire tempestivamente.
"Chi governa rispetti i poteri del Capo dello Stato" "Un effettivo senso di responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri. "La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e divisioni, e ha messo in evidenza l’acuirsi non solo di tensioni politiche, ma di serie tensioni istituzionali. È bene che tutti se ne rendano conto. Io sono deciso a tenere ferma una linea di indipendente e imparziale svolgimento del ruolo, e di rigoroso esercizio delle prerogative, che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica, nei limiti segnati dalla stessa Carta e in spirito di leale cooperazione istituzionale. Un effettivo senso di responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi al Capo dello Stato con aspettative e pretese improprie, e a chi governa di rispettarne costantemente le funzioni e i poteri".....
CONTINUA http://www.ilgiornale.it/interni/decreto_napolitano_non_era_sostenibile_lesclusione_voto_liste_pdl/politica-napolitano-decreto-elezioni/06-03-2010/articolo-id=427433-page=0-comments=1
VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=kVORXwl91zc
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da Estense Com
“L’ok alla coltivazione della patata Amflora prodotta dalla multinazionale Bayer è gravissimo e inaccettabile”. È il commento riguardo alla decisione della Commissione europea dei Verdi, che si dicono pronti a presentare un quesito referendario già dalla prossima settimana per evitare che gli ogm vengano coltivati in Italia....
cont. http://www.estense.com/ogm-verdi-pronti-al-referendum-029882.html
*Zombies Verdi: stop all'oscurantismo
Anche a Ferrara, i Verdi, spariti elettoralmente, non trovano di meglio, anzichè andare a Napoli a chiedere in Piazza ex-Letamaio le dimissioni della Jervolino o di Bassolino (ancora lì!) che lanciare per il Futuro un referendum contro gli OGM. Peccato che la Comunità Scientifica (persino l'Europa!) la pensi all'opposto (tranne una minoranza di sociologi e ambientalisti ideologici): esattamente come un certo Bruno Veronesi! A Ferrara, è tempo che i liberi cittadini si domandino a chi la città è stata affidata negli ultimi ormai oltre 60 anni. Se a Ferrara sono più credibili sui certi temi ambientalisti con zero consenso elettorale o Premi Nobel e la scienza contemporanea! di seguito il parere di Bruno Veronesi, recentemente ribadito anche a Che Tempo Che Fa? A Ferrara, sicuramente tempi bui di memoria medievale se i gruppi dirigenti culturali e politici son ridotti - con la loro astorica battaglia contro il Progresso- a sponsorizzare gratis- nei fatti è così- proprio quelle Multinazionali alimentari (anche cosiddette biologiche...) che simultaneamente contestano, nel Nome del Cibo, Nettare Divino sano di qualche leggendaria Terra Promessa rivoluzionaria! Esattamente come han fatto i neocrociati Verdi con il Referendum sul Nucleare del 1986: han sponsorizzato gratis tutte la multinazionali del Petrolio!
*da MOLECULARLAB
Lectio magistralis di Umberto Veronesi, tenuta a Napoli. Nella sede del rettorato della Federico II, Veronesi ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze e Tecnologie agrarie (in passato gliene sono gia' state conferite sette).
Nella sua Lectio magistralis un lungo passaggio è stato dedicato all'ingegneria genetica.
"Oggi sappiamo che gli ogm miglioreranno l'umanita'", ha dichiarato Veronesi. "Se tutti abbiamo la stessa conformazione perche' non usare questa conformazione per trasferire un gene da un organismo a un altro?".
Ha ammesso che la gente comune possa avere dubbi in proposito, ma poi ha spiegato: "Questo crea delle perplessita' perche' possiamo interferire direttamente sulla natura. Possiamo creare specie addirittura nuove. Se togliessimo da un embrione umano il gene P66, in una operazione che richiede pochissimo tempo, potremmo creare un bambino che vivra' 120 anni, e cosi' suo figlio. Si tratta di una nuova linea umana"....
DA TOP MODEL SUPEREVA
http://guide.supereva.it/top_model_/galleria/rihanna-super-hot-con-due-robot-a-berlino PHOTO GALLERY
Già prima dell'apertura dei seggi, le esplosioni si sono susseguite in modo impressionante. Ne sono state contate a decine. Quattro colpi di mortaio si sono abbattuti anche sulla superfortificata Zona Verde, dove hanno sede le istituzioni irachene e molte ambasciate straniere, e dove erano stati allestiti due seggi per i 'vip'.
Verso le 11 il "fuoco di sbarramento" è però andato scemando e in molti hanno progressivamente trovato la forza e il coraggio di andare a votare. Anche grazie alla decisione delle autorità di revocare il divieto di circolazione alle auto. In poco tempo i seggi si sono riempiti, e si sono formate lunghe code.
Anche nelle regioni sunnite, dove invece alle elezioni del 2005 il voto era stato in massima parte boicottato. In un seggio di un quartiere a maggioranza sunnita della capitale, la fila nel primo pomeriggio si snodava per molti metri. E le donne erano molte. Un'anziana sulla sedia a rotelle spinta dal nipote, parlando con l'Ansa si è detta determinata a partecipare per "dare un futuro migliore ai figli". Suo nipote, con un gran sorriso, ha aggiunto che "abbiamo provato la democrazia e ci è piaciuta". E nonostante l'alto numero di vittime, diversi leader hanno espresso soddisfazione per la significativa affluenza alle urne. Anche le forze di sicurezza irachene, questa volta totalmente responsabili - visto che i quasi 100 mila soldati americani sono rimasti nelle loro basi - si sono dette sostanzialmente soddisfatte.
Il presidente Jalal Talabani ha dal canto suo parlato di "giorno storico, in cui il vincitore assoluto è il popolo iracheno"....
Sunnite, sciite, religiose conservatrici o laiche liberali. Comunque vadano a finire, le elezioni di oggi in Iraq hanno già un vincitore: le donne.
Una marea rosa, con o addirittura senza velo, che per la seconda volta dal 2005 va a ingrossare non soltanto le file dell’elettorato attivo, ma anche di quello passivo. Vale a dire: una concorrenza allo strapotere maschile nella società irachena dagli stessi banchi del parlamento. All’origine una legge fortemente voluta dagli Stati Uniti, che riserva alle donne un quarto dei posti in ciascuna coalizione e di conseguenza anche dei 325 seggi a disposizione.
Cifre che sulla carta proiettano l’Iraq all’avanguardia fra i paesi arabi, con una rappresentanza femminile seconda soltanto a quella della Tunisia. In molte puntano però il dito, parlando di traguardo formale. Salama al-Khafaji, candidata dell’Alleanza nazionale irachena, denuncia una visione dominante ancora profondamente maschilista. “I partiti – dice – continuano a riservare le posizioni chiave agli uomini, con il risultato che sono poi sempre loro a gestire davvero il potere”.
Sempre più, intanto, le candidate che si presentano senza velo. Non soltanto un messaggio politico, ma il segno che qualcosa sta davvero cambiando.
“I politici che si battevano contro i diritti delle donne – dice Maysoun al-Damlouji, attivista ed ex vice ministro liberale della cultura – ne stanno ora comprendendo l’importanza. Non solo nella politica, ma in tutti gli ambiti in cui l’Iraq ha bisogno di crescere”.
C‘è però chi già guarda ancora più avanti: la vera emancipazione, dicono in molte, arriverà con l’abolizione della “quota rosa”. Soltanto quando non ce ne sarà più bisogno, le donne avranno davvero un futuro nella nostra politica.
http://it.euronews.net/2010/03/07/donne-e-voto-in-iraq-emancipazione-o-vetrina/ E video
Non perdete i prossimi appuntamenti con Favia e PpF
MOVIMENTO 5 STELLE EMILIA ROMAGNA
Calendario Eventi Provincia Ferrara
(* VENERDI’ 5 MARZO ORE 20,30 FERRARA)
Cena aperta a simpatizzanti di autofinanziamento “Ristorante Pizzeria Archibugio, Via Darsena- Ferrara. Incontro con i candidati
ORE 13,30 Pranzo aperto a simpatizzanti presso “Ristorante Atlantis” Via Ugo Bassi 27
ORE 17,30 COMACCHIO
Piazza Folegatti incontro con la cittadinanza, presente il candidato Presidente Giovanni Favia ed i candidati della lista provinciale Angelo Storari, Tommaso Mantovani e Massimo Zeri ed il candidato del listino regionale Valentino Tavolazzi
ORE 21,00 Presso Osteria del Lupo Via Risorgimento 9/a
Giovanni Favia incontra i giovani centesi
Organizzata dal blog “Indezent” www.indezent.it
Giovanni Favia ed i candidati della provincia incontrano la cittadinanza
Luogo non ancora definito
PIAZZA TRENTO TRIESTE
Incontro con Giovanni Favia e i candidati provinciali
Presenzia Beppe Grillo
Preceduto da evento musicale
Info e prenotazioni:
E-mail: info@progettoperferrara.org
Cell.: 329 9780480
Luca Delmedico è nato a Macerata nel 1978 e ha scritto un libro: “Le ragioni della pecora” edito da Albatros Il Filo. Un libro breve, di appena 85 pagine, ma come affermato dall’autore stesso: “il coraggio di pubblicare un testo breve non è da tutti”.
Pagine riempite da una storia particolare, dove l’unico e indiscusso protagonista è Giacomo Lupo, uomo di un certo spessore sociale, uomo d’affari, realizzato nel lavoro e soprattutto da se stesso. Infatti Giacomo, “Lupo” di nome e di fatto (forse), è fiero di ciò che è, loda se stesso in modo quasi maniacale.
Questo testo si divide in due parti dove, nella prima, si descrive Giacomo Lupo come: il meglio, non esiste uomo migliore. Dal lavoro alle donne e, naturalmente, alla vita stessa. Questo, Luca Delmedico, ci vuol far credere: che Giacomo Lupo, il suo personaggio (forse personaggio lo è davvero, ma non è completamente inventato) sia la classica persona convinta che, se non ci fosse lui, il mondo non girerebbe nemmeno (e ce ne sono molte di queste persone).
La seconda parte invece, vede Giacomo come un essere umano in continuo conflitto con se stesso, dove quella perfezione di cui si parla nella prima parte è solamente un peso per lui, una cosa che lo rende “anormale”, un difetto anziché un pregio. Essere “il migliore” lo isola dal mondo e dagli altri.
Non nego che all’inizio il personaggio di Giacomo Lupo mi ha infastidito non poco. Il fatto di essere troppo fiero di sé, il lodarsi in continuazione, il credere di essere il migliore di tutti, ha fatto scattare dentro di me quel sentimento di disagio e irritazione come quando si incontra una persona come lui.
Man mano che continuavo con la lettura mi sono ricreduta. Certo non ho cambiato idea sul fatto che Giacomo Lupo fosse una persona egocentrica e piena di sé, però qualcosa, letto tra le righe invisibili del testo, mi ha fatto pensare e credere che questo personaggio, quest’uomo “lupo”, tanto “lupo” non sia. La sua vita, sebbene invidiata dalla maggior parte delle persone (del libro e di chi legge), può sembrare una vita meravigliosa, piena di impegni, di cose da fare, di persone importanti da incontrare e via dicendo, ma non sempre l’apparenza della vita che conduce una persona è equiparabile alla vita privata ed interiore. Infatti, Giacomo è sì un uomo d’affari importante, e anche se si sente, o forse vuol far credere, di essere il migliore, dentro di sé alberga l’anima di un uomo infelice, di una persona bisognosa di tutto, dall’amore all’amicizia, dall’affetto al conflitto con gli altri.
Giacomo Lupo è un uomo triste e quasi nessuno se ne accorge, ma basta guardarlo attentamente negli occhi che, al posto della luce, si scorge un’ombra. Un uomo che non vuole più andare avanti e “farcela” da solo e che afferma, citandolo direttamente: “se farcela significa farcela da solo, allora non voglio più farcela”.
Per troppi anni ha portato sulle spalle il fardello di essere il migliore e quando si arriva ad un certo punto della vita, questo fardello diventa insostenibile e lo si vuole lasciare per strada, ma non sempre è così facile.
Probabilmente, Giacomo Lupo, non sa che cosa voglia dire amare veramente, ha avuto molte donne “pecora” nella sua vita: loro si innamoravano di lui per la sua apparente perfezione, e lui credeva di essersi innamorato di loro. Ma se fosse stato tanto perfetto probabilmente non avrebbe avuto così tante donne, bensì una sola, e questa cosa ha una semplice spiegazione: una persona se la si ama veramente è difficile lasciarla, soprattutto se è così perfetta come viene vista e descritta.
Giacomo Lupo, centro dell’attenzione delle famigerate “pecore”, viene paragonato da esse quasi ad un Dio. Il fatto di non esserlo però, è palese per lui, ma non di certo per chi gli sta attorno.
La vita di questo personaggio, è rimasta un po’ dentro di me perché, togliendo le parti dove lui loda se stesso e la sua perfezione, è la vita di una persona come tante che cerca la felicità nell’amore, nella vita e nel quotidiano. Non sempre certo la trova, ma alla fine, è felice lo stesso perché è arrivato a quel punto della vita in cui le decisioni importanti sono già state prese. E anche se alcune sbagliate, gli sono talmente care e preziose come quelle giuste che le ricorda e le tiene nel cuore.
Ho pensato molto in quale categoria poter inserire “Le ragioni della pecora”: autobiografie, romanzi etc… ma sinceramente non saprei proprio dove collocarlo. È un testo particolare che il lettore sente un po’ suo, e proprio per questo è un testo che può essere letto da chiunque. È un libro che racconta molte storie vissute in una vita, ci sono piccole perle di saggezza che ho estrapolato dalle righe e, per fare un esempio, vi cito questa:
Il “ti voglio bene” è solo la constatazione di un sentimento che poi lascia liberi di voler bene ad altri, e anche di non essere ricambiati. Senza una finalità, senza scopo: si vuole bene e basta. Invece si ama sempre per qualcosa, e forse quell’amore è solo una scusa per le nostre debolezze. […] Io le avrei voluto bene a lungo, lei mi avrebbe amato per poco. E forse è solo una questione di saggezza.
Certo è una frase che colpisce e se la si legge più di una volta si riesce a carpire quell’essenza profonda di cui essa è padrona.
L’autore stesso, Luca Delmedico, sostiene che le “pecore” del titolo e conseguentemente anche del testo, non siano le sole donne, come si potrebbe percepire leggendo il libro: il termine, è riferito a tutte le persone in generale. Penso però che in particolar modo, il sesso femminile si possa sentire più coinvolto a livello personale e mi viene in mente una frase pronunciata dalla grande Maria Callas che, forse, fa al caso nostro:
“Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l’arma più grande nelle nostre mani: siamo Donne”.
Concludendo, penso che non si tratti di una questione di essere lupo, pecora, cane o qual si voglia animale. La questione è che siamo tutti esseri umani, compreso Giacomo Lupo: siamo tutti capaci di essere felici, tristi, di sbagliare a volte, ma in alcuni casi forse (non frequenti come quelli del protagonista di questo testo) anche noi, da bravi esseri umani, a volte ci sentiamo migliori di altri. Non fa niente se il nostro “migliore” svanisce dopo pochi minuti, l’importante è riuscire a provarlo almeno una volta. E sono convinta che tutti noi, una volta nella vita, ci siamo sentiti migliori di altri. È solamente una questione di crederci o meno.
Manuela Vio
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Citazione: “Le cose vanno sempre come devono andare” – Luca Delmedico –