domenica 17 settembre 2023
giovedì 22 dicembre 2011
La Spal a modo mio: intervista a Ennio Guirrini, l'autore
“Ferrara città della Spal” (Ennio Guirrini)
*ENNIO GUIRRINI- LA SPAL A MODO MIO (ESTE EDITION, 2011)
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=553
C'era una volta la mitica grande Spal di Paolo Mazza, in serie A (anni 50 e 60, quasi ininterrottamente fino al fatidico 1967/68). La Spal anche 5° in una delle stagioni ai vertici, non solo Provinciale di lusso e ineguagliata all'epoca... La Spal di Massei, Capello, Reja , Di Giacomo, Muzzio, Bosdaves, Pasetti, Bozzao, Cipollini, Bulent, Fontanesi, Cervato, Dell'Omodarme, a pura memoria casuale e tanti altri campioni.
Ennio Guirrini, massaggiatore storico per decenni della Spal, anche nelle pur gloriose stagioni in B e C con Caciagli e G.B Fabbri, Pezzato, Donati e Mongardi, ecc., addirittura residente per molti anni dentro lo Stadio, oggi dedicato al Presidentissimo, ha recentemente dato alle stampe per Este Edition, un volume unico, da un punto di vista certamente privilegiato.
D- Il più bel libro sulla Spal dopo il “big crash”, purtroppo dal 1968, Spal-Juventus-O-1, l'ultimissima dei biancoazzurri in Serie A:
R- In effetti è un libro particolare, un vero e proprio Diario, ben scritto nella mia memoria, mai un mero archivio, ricordi indelebili, tra i più belli della mia vita, fin da ragazzo sul terreno di gioco e negli spogliatoi e in tutte le regioni, a fianco dei protagonisti irripetibili dell'epoca che fece della Spal il simbolo di una città intera, non soltanto in Italia e nel calcio.. .
Dapprima come aiutante , dell'indimenticabile anni 50' Massagiatore del secondo dopoguerra e del primo boom in Serie A, Zuccaron, ovvero Augusto Filippini, già ex celebre pugile, poi in prima persona via via, grazie proprio a Paolo Mazza.
Partecipai anche al primissimo Ritiro precampionato della Spal, appena promossa in Serie A, nel 1952 a Bassano del Grappa.....Poi per tanti anni accanto tutte le domeniche e quasi tutti i giorni, a molte generazioni di calciatori, anche in Serie B e C, fino a non tantissimi anni fa...
In certo senso, visto che poi ci ho anche abitato per decenni con la famiglia nella villettina dentro lo Stadio, nessuno ci ha passato tanto tempo … alla Spal!
E nessuno, nel 68 avrebbe immaginato di non urlare più Forza Spal in... Serie A!
D- Oscar Massei, fuoriclasse argentino, poi nella pre Grande Inter, fu forse il più grande dei numerosi colpi di mercato di Mazza. Perchè accettò la Spal e Ferrara?
R- Massei, forse, purtroppo era reduce da un grave infortunio che poteva forse limitare la sua già grande carriera, almeno come attaccante puro: Mazza ebbe il genio di trasformarlo in un regista straordinario, intuendo la sua già ben nota eleganza di movimento e visione del gioco in senso tecnico-. Lo incoronò come leader e nel nuovo ruolo era all'epoca forse secondo solo al giovane Rivera... come – un aneddoto- affermò lo stesso Crippa, ala sinistra di gran classe sempre di quella leggendaria SPAL.
D- Altri tempi, poi, ma comunque gli ultimi anche con promozioni entusiasmanti in Serie B. La Spal di Caciagli e poi G.B Fabbri. Su tutti, forse il bomber Pezzato... E un mistero: come mai non sfondò mai in Serie A, meglio fu trascurato dai grandi club, un giocatore del genere?
R- Altri tempi, con anche fior di punte e centravanti in quegli anni: indubbiamente Franco Pezzato aveva tutte le qualità... un poco fu effettivamente sottovalutato, poi le regole erano anche diverse. Ovunque nelle serie minori, B e C, segnava sempre o quasi a grappoli, e le società- (all'epoca i calciatori erano assai vincolati, non esistevano manager e regole quasi virtuali come ora -non decidevano quasi mai essi, ma clubs e presidenti) non lo cedevano. E il China comunque stava bene anche in Provincia. A Ferrara in quegli anni lo spirito generale –ambiente-tifosi e anche la città- negli anni diciamo d'argento- era comunque quasi da Serie A.
D- Un ricordo di Ottavio Ferraresi, recentemente scomparso, altro protagonista degli anni d'oro, allenatore storico per il rivoluzionario settore giovanile
R- Un grande professionista, un ruolo fondamentale per la grande rivoluzione di Mazza nel mondo del Calcio: il Centro Spal di Via Coppparo, vera e propria scuola per i futuri talenti. Dopo lo imitarono tutti, grandi club: Appiano Gentile (Inter), Villar Perosa (Juventus), Milanello (Milan), il primo fu Mazza con la Spal... Giovani campioni poi provenivano da tutta Italia, soprattutto dal Friuli privilegiato dal Commendatore per certe sue idee sul Carattere rispetto magari ai ferraresi... Musiello, Zanolla, Del Neri e tanti altri
D- Gli anni bui, la crisi quasi default attuale, il futuro, salvo sorprese, molto incerto. Perchè?
R- Nessun segreto: il Centro Giovanile non più valorizzato, anzi lasciato andare in malora, totale assenza di competenza tecnica, anche il calcio è un'arte e oserei dire una scienza che domanda, fondamentale, meritocrazia, competenza, non faccendieri o ingenui con buona volontà ma senza talento imprenditoriale e manageriale nel senso positivo.
Dall'ultima fase Donigaglia, dall'ultima stagione in B fallimentare con nomi anche altisonanti con scarsi risultati, anzi il contrario, l'inizio della caduta senza ritorno, al Pagliuso nettamente negativo (e altro), allo stesso pur bravissimo Tommasi a livello societario ma con poca conoscenza del calcio e anche comunicazione, fino ai giorni di cronaca attuale con Butelli, incommentabile ormai, 1+1 fa due... Competenza e passione, qualità che avevano Mazza.. Caciagli, G.B Fabbri e molti altri. Ma quasi nessuno nelle ultime ormai lunghe stagioni negative. Io stesso mi sono aggiornato nel mio campo fisioterapeutico fino alla fine...
D- Ferrara e la Spal?
R - Come ho già accennato, e scritto espressamente nel libro, il suo in fondo messaggio, la SPAL era ed è una Fede. Oggi la tristezza è generalizzata... E passione e competenza mancano spesso parecchio anche a imprenditori e politici che- spesso strumentalizzano la Spal... e soprattutto non capiscono il suo non ancora perduto significato potente. La Spal ha reso famosa Ferrara ovunque. Anche all'estero. Anzi, ed è un aneddoto vero: un noto personaggio ferrarese sportivo non tanto tempo fa perse i documenti in Danimarca durante una vacanza. In questura non sapevano dove fosse Ferrara. Ma alla parola magica, la città della Spal, squadra di calcio, capirono!
La SPAL per Ferrara, è un fatto è tutt'oggi più importante, in certo senso, della Cultura.
“Ferrara città della Spal”.
martedì 6 dicembre 2011
Mauro Cavallini e Federico Pazzi - "Paolo Mazza- 'il mago di campagna' (Linea BN)
CENTRO DI PROMOZIONE CULTURALE "LA RESISTENZA" in VIA RESISTENZA 34 a FERRARA
Presentazione del libro PAOLO MAZZA "IL MAGO DI CAMPAGNA"
SARA' PRESENTE L'AUTORE FEDERICO PAZZI.
INTRODUCE MARCO BELLI (LINEA BN EDIZIONI)
MODERANO ALESSANDRO SOVRANI (GIORNALISTA TELESTENSE) E PAOLO NEGRI (GIORNALISTA NUOVA FERRARA)
PROIEZIONE DEL BOOK TRAILER "il mago di campagna" di FILIPPO LANDINI.
RICCO BANCHETTO FINALE!!!!
martedì 14 settembre 2010
Spal I° in classifica e inizio campionato boom
*SPAL-PAVIA-1-O. Dopo i goals di bomber Cipriani (ben 4 in 4 giornate), due vittorie esterne travolgenti e un attacco boom (7 reti in 2 trasferte), intervellate da un paereggio in bianco su un Mazza, come noto, da oratorio, gol vittoria pesante dell'altra punta gioiello Fofana e la Spal è ora sola con ben due punti di vantaggio in testa al campionato (I Divisione). Un avvio di stagione quasi insolito da molti anni: confortano appunto le due trasferte entrambe vinte che segnalano certamente una Spal 2010/11, forse davvero capace delll'impresa della Serie B.
Serie B come minimo il giusto logo Spal per Ferrara. Fin d'ora è pertanto auspicabile maggiore sinergia (come noto spesso latitante) tra la Giunta dei politicanti e la Spal di Ferrara, risorsa sottovalutata dagli "intellettuali" istituzionali. Tutta la Città deve sentirsi vicina alla società... alla Spal. Una grande mostra in meno annunciata val bene la Spal in Serie B *Asino Rosso
La quarta giornata del torneo vede la Spal al comando della classifica. Il Neo acquisto Fofana regala i tre punti alla sua squadra contro il Pavia. Vittoria di carattere per la Reggiana, solo pareggi per Alessandria e Hellas Verona.
.......
CLASSIFICA: Spal 10 punti; Lumezzane 8; Pavia 7.....
QUARTA GIORNATA SERIE I DIVISIONE Pagina dello Sport.
venerdì 23 luglio 2010
SPAL Il Pd Ferrara come Attila....
da Estense com
Il manto erboso dello stadio comunale “Paolo Mazza”, a causa delle attuali condizioni climatiche, versa in una situazione di “grave precarietà”, tanto che sarebbe messa a repentaglio l’attività agonistica della Spal.
È il timore che trapela da un’interpellanza del consigliere regionale Mauro Malaguti (Pdl), che evidenzia come “il sistema di irrigazione, utilizzato fino ad oggi, attingeva l’acqua da un pozzo ora non più fruibile.
A questo punto risulta necessario servirsi di un nuovo pozzo, per il cui uso, tuttavia, è necessario il rilascio delle dovute autorizzazioni da parte della Regione Emilia-Romagna”.
Malaguti chiede quindi alla giunta regionale di intervenire, in accordo con il Comune di Ferrara, per attivare le procedure necessarie perché si possa irrigare il campo da gioco in tempi certi e celeri, in modo da consentire alla Spal di giocare il Campionato di prima divisione e la Coppa Italia Tim Cup, che si svolgerà dal prossimo 8 agosto.
http://www.estense.com/l%e2%80%99erba-del-mazza-e-bruciata-070970.html
lunedì 19 gennaio 2009
LA SPAL SCONFITTA DAL VERONA
FROM LA NUOVA FERRARA
SPAL K.O CON IL VERONA O-1 al Paolo Mazza
Dopo la tripallica gara di Monza immaginavamo una Spal col piglio dei giorni belli. Non è stato così. Intendiamoci, Centi & C. non hanno giocato malissimo. L'impegno è risultato massimale, la corsa non è mancata. Si è però avuta la sensazione che i biancazzurri abbiano mancato di impatto sulla gara. In questo senso: la squadra ha sì corso, ma l'ha fatto un po' a vuoto, sprecando tante energie per niente. Non c'è stato peso offensivo, con Arma solo là davanti. Non sempre si è vista adeguata lucidità nel leggere le situazioni proposte dalla partita, la Spal ha patito sia l'assetto variabile del Verona (4-3-1-2 col rombo in fase offensiva, 4-4-2 in fase di non possesso) che la proprietà tecnica, di disimpegno, di fraseggio rasoterra, dei gialloblù. Spesso, o più del solito, la Spal ha poi gettato molti palloni alti in avanti, rimbalzando di fatto sulla linea ospite davanti all'area. Non si sono trovate soluzioni di sostegno ad Arma, di appoggio al bomber, di penetrazione, di conclusione: il primo tiro in porta, la Spal lo ha scoccato al 48' della ripresa, facendo il bis poco dopo. Due grandi occasioni: troppo poco, e troppo tardi, per sperare in un bel risultato. Ci sarebbe forse stato il pari, ma non sarebbe mutata l'analisi del match.
La Spal non era partita male, una gran palla pennellata da Centi ed un bel movimento collettivo in verticale avevano fatto pensare ad una buona gara. E' stato solo un flash. E nel quadro d'insieme crediamo si possa riflettere anche su un paio di scelte tecniche di mister Dolcetti.
Come si era subodorato alla vigilia, Quintavalla (molto meno attaccante) è stato preferito a Cazzola, il neo-acquisto atteso al debutto come l'altro nuovo Cortellini. Dei due era più lecito aspettarsi il primo, titolare per tutta l'andata a Taranto mentre il terzino a Cesena non giocava da mesi. La presenza di Cortellini ha permesso di avere un autentico specialista del ruolo, e può darsi che Dolcetti abbia privilegiato tale opzione, scegliendo poi Quintavalla per avere una sorta di controbilanciamento tattico-atletico. O forse ha pensato che l'ingresso di Cazzola a gara in corso avrebbe potuto avere impatto maggiore sull'andamento del match. Sensazione? Il tecnico voleva impedire al Verona, nel primo tempo, di sviluppare le situazioni in cui eccelle, per poi provare a colpirlo ed affondarlo. Ma la rete dei veneti, ma con distrazione difensiva, ha complicato i piani. La reazione della Spal non c'è stata, Cazzola ha preso a scaldarsi al 39' ed è entrato ad inizio ripresa proprio per Quintavalla. Una situazione calda da palla inattiva non sfrutatta dall'ala e da Arma, poi - per i biancazzurri - solo un gran mulinare a vuoto e nessuna pericolosità, cui non ha ovviato nemmeno l'ingresso di Moro ed il passaggio al 4-4-2. Tra l'altro la variante è stata realizzata con l'uscita di Centi, ma viste le indicazioni del campo pareva più logico rinunciare a Cazzamalli, solo che oggi come oggi nessun allenatore si priva di un mediano di impatto atletico. Nessun frutto nemmeno con l'inversione delle ali Cazzola e Bracaletti. E nessun assedio al Verona. Solo in pieno recupero la Spal ha accentuato ritmi e attacchi, costringendo l'Hellas nella propria area, mandando avanti anche il portiere Capecchi. Così sono arrivate due palle-gol: sfoggiando prima quella pressione, il Verona poteva cadere.
Il bello della giornata è che anche Pro Patria, Novara e Padova hanno perso. Al primo posto ora c'è anche la Reggiana. Insomma, sono tutte lì. Ma ciò accentua la frustrazione per l'occasione mancata.
(PAOLO NEGRI)