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martedì 28 giugno 2011

Resoconto della presentazione di L’Alba dei Vincenti di Miriam Sorbo, San Nicola La Strada (CE)

http://lasinorosso.myblog.it/media/02/01/3972979916.pngA San Nicola La Strada in provincia di Caserta, lo scorso 8 giugno alle 19:00 c’è stata la presentazione di una silloge di poesia
intitolata “L’Alba dei Vincenti”, edita nel 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “Sopralerighe” curata da Gioia
Lomasti.

L’autrice è la promettente Miriam Sorbo, appena tredicenne. Miriam non è alla sua prima pubblicazione, infatti, è già avvezza di
letteratura e di editoria avendo pubblicato sue anni fa all’età di undici anni in un giornale locale di Caserta e successivamente è
comparsa in una raccolta mista di poesie.

La poetica di Miriam sbalordisce il lettore, non solo per l’età della giovanissima, ma per l’
amore maturo per l’esterno che traspare dalle sue parole. Sono poesie piene di pathos e di saggezza, conoscenza letteraria e capacità di
linguaggio.

La presentazione de “L’Alba dei Vincenti” è stata portata avanti dal giornalista della Gazzetta dello Sport, Lucio Bernardo.
Alcune poesie scelte sono state lette dall’ingegnere Luana Verdone, una lirica in dialetto napoletano da Ciro Bruno. Alla presentazione non
erano presenti i compagni di classe dell’autrice.

Miriam è stata gentilissima nel rispondere ad alcune domande sulla serata dandoci anche
qualche info sulle prossime presentazioni. Buona lettura!


A.M.: Com’è andata la presentazione? Puoi dichiararti soddisfatta?

Miriam
Sorbo: La rappresentazione è andata benissimo , c’erano molte persone e posso ritenermi super soddisfatta.


A.M.: Sono state lette le
poesie della tua silloge poetica?

Miriam Sorbo: Le poesie sono state lette dall’ingegnere Luana Verdone, che le ha lette con passione ed
amore. Una mia lirica è stata letta anche in napoletano dal signore Ciro Bruno estasiando così la serata.


A.M.: Ci sono state domande
del pubblico che ti hanno colpito particolarmente?

Miriam Sorbo: Non ci sono state domande dal pubblico.


A.M.: Erano presenti anche i
tuoi amici di scuola? Pensi che siano orgogliosi di averti come amica oppure ritieni che questo possa in qualche modo intimorire?

Miriam
Sorbo: I miei compagni di scuola non erano presenti perché non li avevo invitati credo che siano orgogliosi di me.


A.M.: Hai anche altre
presentazioni de “L’alba dei Vincenti” in programma? Ci puoi anticipare qualcosa?

Miriam Sorbo: Penso che farò anche qualche presentazione
nel mio paese nativo (Casapulla, CE ) purtroppo non posso dirvi niente perché é tutto abbozzato l’unica cosa che posso dirvi è che questo
piccolo comune comprerà una parte dei miei libri .


Recensione de “L’alba dei Vincenti”:
http://oubliettemagazine.com/2011/04/28/l%E2%80%99alba-dei-vincenti-di-miriam-sorbo-rupe-mutevole-edizioni-2011/


Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per
ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/


http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni


 http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni


 

mercoledì 4 maggio 2011

Intervista di Alessia Mocci a Miriam Sorbo ed al suo L’Alba dei Vincenti, Rupe Mutevole Edizioni

http://lasinorosso.myblog.it/media/01/01/1188562095.jpgL’Alba dei Vincenti”, edito nel 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “La Quiete e l’Inquietudine”, è una raccolta
di poesie, biografie poetiche e fotografie della giovanissima Miriam Sorbo. Giovanissima in quanto l’autrice ha appena 13 anni ma ha già le
idee molto chiare sul suo futuro, infatti, vuole studiare per divenire un giudice minorile per aiutare i ragazzi che hanno avuto una vita
non semplice. Ottimi presupposti!
Ma “L’Alba dei Vincenti” non è la prima pubblicazione di Miriam, infatti, inizia la sua carriera a soli
11 anni con alcune pubblicazioni di poesie in un giornale di Caserta e nel 2010 partecipa ad una raccolta di poesie edita dalla stessa casa
editrice.
Il versificare di Miriam è molto maturo e le tematiche affrontate sono di interesse sociale ed etico. Miriam è un’eccezione per
gli adolescenti della sua età.
Vi lascio alle parole dell’autrice per capire bene quanto ci sia da sbalordirsi per questa giovanissima che
utilizza l’amore per la vita per vincere. Buona lettura!




A.M.: Avere 13 anni ed una comprensione così profonda del mondo. Come la
vivi?

Miriam Sorbo: La mia vita la vivo con semplicità e altruismo non perdendo mai i solidi
ideali che i miei capostipiti hanno seguito
prima di me e successivamente trasmessi. La realtà la elaboro, a differenza dei miei coetanei, proiettandola verso il futuro in modo:
sereno, diretto e amando il prossimo come me stessa.


A.M.: Ed i tuoi amici, i tuoi coetanei, come vivono questa tua “diversità”?

Miriam
Sorbo: I miei amici mi trattano in modo normale senza discriminarmi o deridermi .


A.M.: Sei soddisfatta de “L’Alba dei Vincenti” o
vorresti cambiare qualcosa della pubblicazione?

Miriam Sorbo: “L’Alba dei Vincenti” è la mia perla perché in questa raccolta di poesie,

biografie e fotografie, ci sono tutte le forme di vita: il tradimento, l’amore, l’amicizia, l’ideale politico, l’omosessualità, la
depressione mentale, la violenza, l’amore per la propria terra d’origine. Sono i miei amici, i vostri amici, i nostri amici persone che ci
circondano tutti i giorni insegnandoci che nella vita non bisogna mai arrendersi. Ogni avversità va affrontata come un nemico spietato,
colpendolo nel suo punto debole “l’amore”. Bisogna amare sia il bene che il male soltanto così riusciremo a uscirne vincenti. Questo è il
motivo che
non mi fa mutare niente della mia raccolta .


A.M.: C’è nella raccolta poetica una lirica che preferisci fra tutte?

Miriam
Sorbo: La lirica che preferisco è “Figli”. Essa raffigura la guerra in tutta la sua brutalità.


A.M.: La poesia non è la tua unica
passione. Ci racconti qualcosa di te?

Miriam Sorbo: Le mie passioni (oltre la poesia) sono: musica, fotografia, nuoto, tira
a segno e
cavalcare. Nella mia infanzia ho subito un distacco che mi ha segnato
profondamente; di recente ho perso la mia bussola,ossia mio nonno.
Queste perdite affettive mi hanno reso fragile ma nel contempo mi hanno reso più forte perché la vita è una continua lotta se ne perdi una
di battaglia hai perso la vita, amo esistere e quindi non mi abbatto. Sarò un futuro giudice dei minori per aiutare ragazzi meno fortunati
di me.


A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto?

Miriam Sorbo: L’ultimo libro che ho letto s’intitola: “Qualcuno con cui correre” di
David
Grossman, non racconto la trama per farvi godere il beneficio del dubbio di un’interessante lettura.


A.M.: Come ti trovi con la
casa editrice Rupe Mutevole?

Miriam Sorbo: Con la casa editrice di Rupe Mutevole mi trovo benissimo grazie a Cristina
Del Torchio che è
stata sempre disponibile, una vera signora, nobile d’animo.


A.M.: Hai qualche altra novità per il 2011? Puoi anticiparci qualcosa?


Miriam Sorbo: La mia aspettativa per il 2011 è quella di riposarmi .


Si riscontra nelle parole della piccola Miriam una sincerità
sconcertante, una sincerità fanciullesca. Miriam vuole parlare con le persone attraverso i suoi versi ed attraverso le discipline che
pratica. Un grande ringraziamento per la sua forza d’animo, si ha molto da imparare da questa giovane promessa.

Vi lascio un link di una
recensione di “L’Alba dei Vincenti”:
http://oubliettemagazine.com/2011/04/28/l%E2%80%99alba-dei-vincenti-di-miriam-sorbo-rupe-mutevole-edizioni-2011/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993


Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni

 

giovedì 28 aprile 2011

L’Alba dei Vincenti di Miriam Sorbo, Rupe Mutevole Edizioni, 2011

http://lasinorosso.myblog.it/media/02/01/1903471207.jpg“Figlio insicuro,/ nato da un errore d’amore,/ messo al mondo senza la propria decisione./ Figlio certo,/ nato da un sentimento/ che serve
per colmare l’istinto dei genitori./ Figlio dell’appartenenza, del ricco, del povero./ Figlio della laurea/ che ripone i suoi progetti
nello zaino universitario./ progenie di cui tutti decidono il suo destino,/ la mamma, il papà, il potente. […]” –“Figli…”

L’immagine è
chiara, il versificare tagliente e maturo, uno spaccato della realtà di ogni giorno e di sentimenti che non lasciano replica al caos.
Miriam Sorbo ha 13 anni. L’autrice sbalordisce con la sua innata capacità di comprensione della vita e degli accadimenti adulti. “Figli…” è
un palese esempio delle sue capacità stilistiche e semantiche, gli occhi innocenti di Miriam guardano oltre la semplice forma per
concepirne un’idea e riprodurla in parole precise.

“L’Alba dei Vincenti”, edito nel marzo del 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole
Edizioni nella collana “Sopralerighe”, non è la prima pubblicazione della giovanissima Miriam, infatti, a soli 11 anni su un giornale di
Caserta ha pubblicato alcune poesie, la carriera continua nel 2010 con un’antologia di poesie “Teneramente tra Soffi e Parole” edita da
Rupe Mutevole Edizioni. “L’Alba dei Vincenti” consta della prefazione dell’editrice della casa editrice Maria Cristina Del Torchio,
introduzione e biografia della stessa autrice che racconta un po’ di se e della sua passione, una recensione del giornalista de “La
Gazzetta dello Sport” Lucio Bernardo, la bibliografia in rima di Alessandro D’Angelo e la raccolta di poesie per un totale di 79 pagine. Le
poesie sono accompagnate da immagini ed alcune sono tradotte in dialetto dalla stessa Miriam. Curatrice della collana “Sopralerighe”: Gioia
Lomasti.

È sconcertante aprire “L’Alba dei Vincenti” e constatare come ogni lirica sia completa di struttura articolata, di conoscenza
metrica, di significati profondi che toccano questioni antropologiche e sociali. Alcune poesie sono dedicate ad amici, parenti e conoscenti
di Miriam, persone che nella loro vita hanno sofferto ma che sono riuscite a guardare avanti, ricordiamo Luana, Giuseppe, Antonella, nonno
Francesco, nonna Mariangela, Tonia.

“[…] Come un fiore selvatico sono cresciuto senza te, papà./ Ti ho cercato ovunque: a casa, a scuola,
per le strade./ Ti confondevo con le carezze che gli altri padri/ davano ai loro figli,/ che sognavo fossero mie,/ ma purtroppo era
soltanto una stupida illusione./ Ti ho cercato nella violenza,/ ogni volta che la mano accarezzasse una pistola fredda…/ (il cuore dentro
batteva all’impazzata)./ La forza di un padre, forte come un’arma/ e gelida come la tua lontananza. […]” – “Padre e Figlio (ombre e
penombre)”

Scrivere con il cuore e con il gusto estetico della ricerca della figura assoluta, scrivere della storia personale dell’amico
Giuseppe (22 anni) che cercava il padre in ogni momento della giornata. Le tematiche presenti nella raccolta di poesie non sono solo
prettamente “umane” ma si trovano anche introspezioni culturali dotte che lasciano sbigottiti vista la giovane età dell’autrice, come in:


“Ti condurrei con la lanterna di Diogene/ nella perdizione del mio animo,/ facendoti vedere la luce fioca/ fino al più profondo baratro del
mio spirito;/ ti farei toccare tutto il male che mi hai fatto./ Pian piano ti farei salire,/ facendoti arrivare al cuore/ dov’è affisso il
tuo impegno/ d’amore etereo, quello vero, quello eterno. […]” – “Ecce Homo!”

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e
per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/


http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni