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mercoledì 21 gennaio 2009

DOPO CARAVAGGIO

 valentine de boulogne.jpg

CARAVAGGIO non ha avuto allievi. Nessuno ha mai replicato la sua particolare tecnica pittorica.

Ma forse questo ha costituito un vantaggio, dando la possibilità a diversi pittori di confrontarsi e reinterpretare creativamente la potenza del suo messaggio.

Tra gli interpreti, tra i più interessanti è Valentin de Boulogne. Se riprende del Merisi le idee barocche sull'impostazione del quadro e sull'idea dell'analogia e del metafora, ogni oggetto, vestito, atteggiamento è portatore di una pluralità di significati, ne nega uno dei principi portanti.

Caravaggio come i principali autori del teatro barocco, nega la divisione tra spazio scenico e spazio dell'osservatore. Noi non siamo osservatori distaccati, ma attori della Sacra Rappresentazione centrata sul Quadro.

Al contrario, Valentin de Boulogne, i personaggio non solo non comunicano con l'osservatore, ma addirittura non dialogano tra loro.

Il dramma di Caravaggio è quello del Peccato e della Redenzione, dell'essere parti della Chiesa Militante, con tutte le sue contraddizioni.

Quello di Valentin de Boulogne è paradossalmente quello dell'Uomo contemporaneo. La solitudine e l'incomunicabilità. Ciò che ci costringe ad affrontar da soli le nostre tragedie.

ALESSIO BRUGNOLI

http://brugnols.splinder.com

http://en.wikipedia.org/wiki/Valentin_de_Boulogne