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giovedì 13 ottobre 2011

Cultura e Turismo a Salemi : BOOM DI INCASSI AL MUSEO DELLA MAFIA

 
Il Museo della Mafia di Salemi V.M.16 | http://www.guidasicilia.it/il-museo-della-mafia-di-salemi-16...
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Nel 2011 in 9 mesi emessi 13792 biglietti
per un totale di 40 mila euro

Salemi: boom di incassi
per il «Museo della Mafia»
Vittorio Sgarbi: «Già ripagate le spese di allestimento»

 

Nel 2011 in 9 mesi emessi 13792 biglietti


per un totale di 40 mila euro


Salemi: boom di incassi


per il «Museo della Mafia»


Vittorio Sgarbi: «Già ripagate le spese di allestimento»


 


 


SALEMI

- Boom di incassi nel 2011 per il «Museo della Mafia» di Salemi. Dal primo gennaio di quest’anno fino all’undici ottobre sono stati emessi 13792 biglietti d’ingresso per un valore di 40.327 euro. Che si sommano ai 20.560 del 2010 (il Museo ha aperto i battenti nel maggio del 2010) corrispondenti a 5218 biglietti.


 


«Con le somme incassate sino ad oggi

– spiega il sindaco Vittorio Sgarbi – in pratica abbiamo ripagato le spese di allestimento»


 


Il «Museo della Mafia» di Salemi - intitolato alla memoria dello scrittore Leonardo Sciascia - è attualmente l’unico al mondo perché quello di Los Angeles, annunciato un anno fa, è rimasto solo un proposito.


Inaugurato l’undici maggio del 2010 maggio durante la visita a Salemi del Presidente della Repubblica per le celebrazioni del 15o° dell’Unità d’Italia, il «Museo della Mafia» è presto diventato meta di migliaia di turisti. Il suo allestimento è costato appena 60 mila euro.


Il Museo è nato su suggerimento di Francesca Traclò della Fondazione Rosselli e dell’allora assessore alla Cultura Peter Glidewell. Il fotografo Oliviero Toscani ha ideato il logo: una macchia di sangue a forma di Sicilia.


Le installazioni a forma di cabina elettorale che costituiscono la parte più significativa del «Museo della Mafia» sono state realizzate dall’artista siciliano Cesare Inzerillo.


 


«Il museo –

dice Vittorio Sgarbi – indica con una linea netta ciò che la mafia è stata. Abbiamo pensato a un Museo perché vogliamo immaginare la mafia morta, sconfitta. Del resto si fa un museo dell’Olocausto non perché ci sono ancora i nazisti e i campi di concentramento, ma per dire che occorre prendere le distanze dal male. Ecco, il nostro Museo della Mafia significa questo: prendere le distanze dalla mafia, dal male. Le mie idee, da questo punto di vista, sono specchiate nel pensiero di Sciascia»


 


Il «Museo della Mafia» è stato riproposto quest’anno all’interno del Padiglione Italia della Biennale d’Arte di Venezia, attualmente in corso, grazie alla collaborazione con la Fondazione Sgarbi.


 


 

 

 

 

 


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giovedì 10 febbraio 2011

Vittorio Sgarbi a Salemi: dall’Unione Europea 700 mila euro per la creatività dei giovani

Il «Laboratorio Sgarbi» (all’interno del quale lavorano, in diversi ambiti che vanno dalla fotografia alla comunicazione, giovani provenienti da ogni parte d’Italia) coinvolgerà i giovani in progetti di valorizzazione del territorio (relativamente agli aspetti culturali, artistici, urbani e sociali) e nella produzione di campagne di comunicazione sociale, per la realizzazione delle seguenti iniziative:


  • «Donne Matte» - progetto di comunicazione e analisi sugli stereotipi diffusi dai media e sulle discriminazioni di genere;

  • «Contemplazioni» - Festival delle Arti;

  • «Mostra su Rocco Chinnici» - in collaborazione con la Fondazione Chinnici, presso il Museo della Mafia;

  • «Mostra dedicata a Mario Giacomelli» - presso il Museo del Paesaggio;

  • «Mostra dedicata a Piero Guccione» – presso il Museo del Paesaggio;

  • «Visioni» - Festival Internazionale del Cinema Religioso, alla seconda edizione;

  • Festival Internazionale del Cinema Indipendente.




Il progetto, con la collaborazione del Comune di Salemi e dell’associazione «C.I.C.I» prevede la realizzazione e la gestione di un Centro Internazionale del Cinema Indipendente, utilizzando, peraltro, il vastro patrimonio filmico costituito dall’archivio del cinefilo coreano Yongman Kim che nel 2009 donò l’intera sua videoteca al Comune di Salemi. Conservare e valorizzare tale patrimonio sarà l’obiettivo del Centro, che avrà sede a Salemi, nel Centro Kim di via Chinnici, dove è già custodita l’omonima collezione.



Infine, è prevista la realizzazione di una «Casa dei Popoli», un centro di mediazione culturale che aspira a diventare luogo di incontro di giovani di tutto il mondo e punto di riferimento dei giovani stranieri del territorio.

Proponendosi quale intervento integrato destinato ai migranti e finalizzato a limitare il deficit di misure di accoglienza, integrazione e assistenza tra istituzioni locali e migranti, la «Casa dei Popoli» sarà anche un centro di documentazione interculturale e un osservatorio sul fenomeno migratorio.

Sono altresì previsti l’istituzione di un centro di coordinamento a Palazzo Scurto a Salemi, e la realizzazione di una serie di iniziative itineranti con seminari, workshop e manifestazioni a sostegno dell’integrazione delle culture, contro ogni forma di discriminazione.

Infine uno spazio speciale nella Casa sarà riservato alle donne migranti, con una serie di iniziative mirate a favorire l’inserimento lavorativo e la conciliazione lavoro/famiglia.



Complessivamente sono 54 i giovani tra i 19 e i 30 anni cui sarà data la possibilità di svolgere uno stage di sei mesi nell’ambito del progetto.

 

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mercoledì 2 febbraio 2011

Città di Salemi: Autosospensione, Sgarbi replica al Pd

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Autosospensione, Sgarbi replica al Pd:

«Scelse di autosospendersi

pure l’ex sindaco (Pd) di Pescara»

«Non ho dunque alcuna intenzione di accettare che i rischi a cui

io mi espongo siano valutati da parti politiche faziose e incoscienti»


SALEMI – Vittorio Sgarbi replica al Pd che lo ha criticato per la scelta di autosospendersi da Sindaco di Salemi dopo la revoca della tutela:


«Alle capre del Pd rammento che non debbono andare molto lontano per trovare esempi di autosospensione di un sindaco. Basta che rammentino il caso dell’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, illustre esponente del Pd, che, indagato dalla magistratura, il 5 gennaio del 2009 scelse di autosospendersi (sì, proprio così, autosospendersi) per condurre la legislatura alla scadenza naturale, lasciando pieni poteri al Vice Sindaco Camillo D’Angelo.


Quanto alla mia posizione, essendo ormai evidente a tutti che la diffusione di pale eoliche in Sicilia è direttamente collegata alle imprese della mafia, mi chiedo come avrebbero reagito queste menti brillanti del Pd se si fosse deciso di privare della scorta Roberto Saviano, di cui i pericoli per le affermazioni e le posizioni contro la mafia sono considerati indiscutibili come dogmi. Secondo il bizzarro argomentare del Pd, nessuna preoccupazione per me che, evidentemente, non mi esprimo con le denunce opportunistiche che a loro sembrano invece degne di solidarietà.


Non ho dunque alcuna intenzione di accettare che i rischi a cui io mi espongo siano valutati da parti politiche faziose e incoscienti.


Io mi sono autosospeso per potere essere messo nelle condizioni di svolgere serenamente il mio lavoro. Il sindaco del Pd di Pescara Alfonso si autosospese per una pesante indagine della magistratura»

 

 

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domenica 16 gennaio 2011

Salemi prima capitale d'Italia su Rai3

RAITRE: A 'TGR AMBIENTE ITALIA' LUOGHI STORICI ITALIA
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Dal Piemonte alla Campania, dal Veneto alla Sicilia: e' un viaggio alla scoperta del passato, del presente e del possibile futuro di luoghi che sono indissolubilmente legati alla storia italiana quello che 'Ambiente Italia' - il settimanale della Tgr curato da Carlo Cerrato e Beppe Rovera -ha proposto ieri su Rai3.
Partendo dalle Officine Grandi Riparazioni di Torino - oggi area di archeologia industriale dove si svolgeranno numerosi eventi legati ai 150 anni dell'Unita' d'Italia - Beppe Rovera traccia un itinerario storico, artistico, sociale ed economico in compagnia di ospiti ed esperti. Tra le tappe: la Reggia di Venaria, le citta' di Napoli e di Venezia con la loro ricerca di un futuro, e Salemi, in Sicilia, che fu - come ricorda ad 'Ambiente Italia' il sindaco Vittorio Sgarbi - la prima capitale dell'Italia, sia pure per un giorno. Tra i servizi in sommario, inoltre, la ricostruzione dell'Aula del primo Senato Subalpino, nel torinese Palazzo Madama, curata dai falegnami del Teatro Regio, 'discendenti' di coloro che nell'Ottocento realizzarono quella originale

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sabato 18 dicembre 2010

Città di Salemi Inaugurazione del Picasso e la festa Benedivino- Super Natale 2010

   
  photo 1.jpgSALEMI – Domani alle 16,000 negli spazi espositivi del Palazzo dei Musei, nell’ex Collegio dei Gesuiti, Vittorio Sgarbi inaugurerà l’esposizione al pubblico della «Femme au chat assise dans un fauteuil» («Donna con gatto»), la celebre opera di Pablo Picasso, per la prima volta esposta in Sicilia, proveniente dalla collezione privata di una nobildonna italiana. La città torna dunque a ospitare un capolavoro dell’arte mondiale dopo le opere di Rubens, Caravaggio, Guercino, Licini, Pirandello, Modigliani e le numerose mostre provenienti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto.


Quella di domani è comunque una giornata ricca di appuntamenti perché si svolge anche la seconda edizione di «Benedivino», la grande festa del vino ideata da Oliviero Toscani e Vìttorio Sgarbi nel 2009 quando il teatro all’aperto del Carmine fu trasformato in una enorme piscina piena di mosto.

La kermesse enogastronomica nasce per celebrare i piaceri e i benefici del vino e valorizzare le produzioni del territorio presentando le cantine e le loro etichette. Il progetto è stato sviluppato dai ragazzi della Fondazione Sgarbi con la collaborazione dell’Istituto Regionale Vite e Vino presieduto da Dino Agueci.

La giornata di domani si svolgerà in gran parte all’interno del castello normanno svevo. Qui Cesare Inzerillo, l’artista noto per avere realizzato le «cabine» del Museo della Mafia, ha realizzato assieme ai ragazzi della «Fondazione Sgarbi» una sorta di «Tempio di Dioniso» con scenografie assai originali. Per questa edizione è stato ideato un raffinato percorso sensoriale attraverso il sapiente utilizzo di luci, effetti sonori e video istallazioni.

Il Castello sarà interamente tinto di rosso, colore simbolo del vino, attraverso un ricercato gioco di luci; la torre si trasformerà da «rocca» a «faro» per indicare che la grande festa del «Benedivino» è in atto. Lungo la muraglia esterna limitrofa a piazza Alicia, i visitatori troveranno proiettate le immagini del film «La dolce vita» di Federico di Fellini, ed in particolare la scena in cui Anita Ekberg fa il bagno nella Fontana di Trevi.

L’atrio del castello ospiterà il palco dove si svolgeranno gli spettacoli. Numerose botti sparse costituiscono punti di appoggio e di sosta.

Il salone centrale sarà il trionfo del baccanale. Una grande tavola percorrerà la lunghezza della stanza. Tre fontane, ricavate all’interno delle nicchie, con zampilli e getti di vino creeranno fascinazioni e fantasie. Due grandi video installazioni, curate dal «Laboratorio Creativo di Sgarbi» invaderanno sinuosamente le pareti con una selezione di scene tratte dai film più famosi che al vino sono stati dedicati.

Nelle sale del piano terra le cantine partecipanti presenteranno al pubblico le etichette in concorso offrendo degustazioni, informazioni e approfondimenti sui propri prodotti.

Le altre sale del castello ospiteranno le installazioni artistiche. Tra queste quella dedicata all'ebbrezza che presenta deformazioni e allucinazioni ottiche ottenute con specchi irregolari e ricurvi, assieme a una grande opera di Cesare Inzerillo.

Altre due sale, al secondo piano, trattano il tema del vino nella letteratura e nell’arte. Qui attraverso un raffinato gioco di proiezioni, effetti sonori e luci verranno proposte al pubblico le sensazioni e le emozioni prodotte da questo eterno binomio.

Una sala omaggia Madre Natura presentando una gigante poppa rigonfia e traboccante di vino. Una sala al secondo piano ospiterà «Dipintodivino», ovvero una performance estemporanea di Wine Art dell’artista trapanese Pietro Barbera.

Gli spazi della torre cilindrica sono dedicati al benessere del vino il relax e la cura di sé; un luogo intimo e raccolto dove il vino è vissuto non soltanto come bevanda ma anche come elemento della cosmesi. Baglio Basile presenterà tutti i trattamenti estetici che fanno del vino un ingrediente importante della bellezza.


Durante la giornata si svolgerà il premio «In Vino Veritas», la premiazione della migliore cantina del territorio. La giuria è composta da Vittorio Sgarbi, Fulvio Pierangelini, Gaetano Basile, Fabrizio Carrera, Nino Ajello,  Dino Agueci, Florence Hernandez (autrice Wine Tours in the South of France e grande esperta di vini) e Luca Gardini (di recente incoronato miglior sommelier al mondo).

Queste le aziende vitivinicole che partecipano: Azienda Agricola Ferreri, Terre di Salemi, Azienda Agricola Gandolfo, Tenuta Schirò, Azienda Enoagricola Giammalvo, Cantine Colomba Bianca, Cantine Pellegrino, Cantina Trapani, Cantina Orestiadi, Cantine Feudo Arancio, Azienda Vinicola Scavone, Cantina Barone Montalto, Cantina Cassarà, Terre del Principe Grifo, Cantine Roppolo.

Le degustazioni sono divise in due sezioni: «Biancodivino» e «Rossodivino»


Nuove opere nel «Museo della Mafia»

In concomitanza con «Benedivino» nel«Museo della Mafia» (anch’esso allocato nell’ex Collegio dei Gesuiti) saranno presentati per la prima volta in Sicilia un film di Rossella Biscotti e un’opera degli artisti del «Laboratorio Saccardi», promossi dalla Fondazione Sambuca sotto la direzione di Paolo Falcone.


Rossella Biscotti, vincitrice del Premio Italia Arte Contemporanea 2010 al MAXXI, presenta «The Undercover Man», film con ambientazione noir sulle gesta dell’agente FBI Joseph Pistone alias Donnie Brasco infiltrato in un'operazione segreta all'interno della mafia Americana.


Gli artisti del «Laboratorio Saccardi» presentano l’opera «La Robba» . Si tratta di n carretto carretto siciliano in legno sul qule sono stati dipinti i fatti di mafia più eclatanti della recente storia siciliana e i misteri insoluti della storia politica del nostro Paese. Simbolo della Sicilia, per tradizione il carretto è decorato con rappresentazioni mitologiche delle gesta dei condottieri appartenenti alla tradizione cavalleresca dei Paladini di Francia, arricchito da arabeschi e fregi geometrici di ogni specie. Le raffigurazioni, un tempo, avevano anche la funzione di sintetizzare vicende e storie di cronaca per coloro che non sapevano né leggere, né scrivere. La riscrittura dell’apparato iconografico del carretto condotta dagli artisti del «Laboratorio Saccardi» racconta la cruda attualità delle stragi di mafia: Portella della Ginestra, l’assassinio di Peppino Impastato, la strage di Ustica, le stragi di Capaci e di via d’Amelio.


Scheda sull’opera di Picasso Femme au chat assise dans un fauteuil

Nel 1964 Picasso eseguì diverse tele di grandi dimensioni ritraenti figure femminili tutte sedute su una sedia o nude sdraiate, accompagnate da un gatto.

Un monumentale dipinto esemplare di questa categoria, Femme au chat assise dans un fauteuil (donna seduta con gatto) diventa testimone della straordinaria energia e creatività sollecitata, che caratterizzò il lavoro dell’artista in questi tardi anni.

Essendo passato per varie fasi di sperimentazioni stilistiche e tecniche, in questo periodo Picasso ha acquisito una confidenza e una libertà che lo rendono in grado di dipingere lavori monumentali in velocità con spontanei colpi di pennello. Piuttosto che meditare sui dettagli dell’anatomia umana e della prospettiva l’artista fu abile a isolare questi elementi dal soggetto che lo affascinavano e preoccupavano.

Anche se gli animali appaiono in varie fasi della carriera di Picasso, il gatto diventa particolarmente di rilievo in questa serie di dipinti. Helene Parmelin riferisce la storia di come Picasso arrivò a questo tema: l’artista e Jacqueline stavano passeggiando nel loro giardino; durante la passeggiata, incontrarono un gatto nero molto piccolo. Lo portarono a casa dove l’ osservarono e ci giocarono insieme. Tutte le tele della serie Femmina con gatto furono concepite da questo incontro (H.Parmelin).

In Femme au chat assise dans un fauteuil , come negli altri lavori di questo periodo, la figura femminile è ispirata a Jacqueline, l’ultimo amore della sua vita che Picasso sposò nel 1961. Anche Jacqueline non posò mai come una modella di Picasso, i suoi lunghi capelli scuri, il suo forte naso e gli accentuati occhi sono chiaramente riconoscibili nei suoi lavori. La sua alta e stilizzata figura, come gli occhi angolari dipinti uno su l’altro, richiamano la tecnica che Picasso scoprì durante il periodo cubista, così come le taglienti e drammatiche rappresentazioni che caratterizzarono i suoi precedenti ritratti di Dora Maar.

Il motivo della Donna seduta su una sedia è ricorrente nella carriera di Picasso. Nonostante le variazioni stilistiche, le diverse donne ritratte da Picasso, rappresentano i vari momenti della sua vita; queste figure, sedute e totalmente attente, sono generalmente usate come veicolo di espressione di una palpabile tensione sessuale. Dalle sottili, voluttuose curve di Marie Theresè Walter, ai frammentati semi-astratti nudi del suo lavoro surrealista, e all’esasperate rappresentazioni dei suoi ultimi anni, le donne sedute di Picasso hanno una monumentale, scultorea presenza e sono invariabilmente rappresentate con il loro potente senso di dramma psicologico, inneggiato dalla tensione attraverso l’invisibile sedia dove sono sedute.

Anche se la figura del dipinto non è ritratta all’interno della composizione, la sua persona incombe nell’opera. Le preoccupazioni di Picasso riguardano l’atto della pittura e il ruolo dell’artista; nella serie dei lavori che hanno come tema la relazione tra artista e modella, Picasso rappresenta donne sedute, includento Femme au chat assise dans un fauteuil. La monumentale figura, incombendo sul suo trono, non è isolata nel suo mondo. Il suo significato è nella relazione con il suo creatore e allo stesso tempo con l’osservatore.


Orari di apertura

L’inaugurazione è in programma domenica 19 dicembre alle 16,00 al Palazzo dei Musei nell’ex Collegio dei Gesuiti in via D’Aguirre nel centro storico.

L’opera sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10, 00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Il venerdì, sabato e domenica l’apertura è prolungata fino alle 20,00.

L’ingresso è di 5 euro e dà diritto a visitare il Museo della Mafia, il Museo del Risorgimento e il Museo del Paesaggio e il Castello normanno svevo.



Sia la mostra di Picasso che «Benedivino» sono stati resi possibili per l’intervento di sponsor pubblici e privati. Oltre all’Istituto regionale Vite e Vino, si segnalano Tecnoenergia, Lanzaplast, Fondazione Biblioteca di Via del Senato, Keidea, Baglio Basile e Oriental Academy.

I commercianti che aderiscono all’associazione «Pro centro storico» hanno invece curato l’allestimento delle vetrine ispirandosi all’arte di Picasso.

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lunedì 25 ottobre 2010

Città di Salemi: Staglianò versus Mogavero per La Madonna del Terzo Reich

«La Madonna del Terzo Reich» esposta a Salemi
Staglianò versus Mogavero
Il vescovo di Noto offre una lettura contrapposta
a quella del vescovo di Mazara Mogavero
sulla controversa opera dell’artista Giuseppe Veneziano
«Il perdono di Dio - dice Sgarbi - è così grande
che può includere anche il perdono di Hitler.
Secondo il vescovo di Noto, l’interpretazione
dell’opera di Veneziano come una «Madonna
del perdono» è pertinente»

Premio Speciale Fondazione Roma 2010 al geniale Mimmo Centonze

La Fondazione Roma collabora con i più prestigiosi poli museali italiani ed internazionali e tra le ultime mostre realizzate annovera quella di "Caravaggio" alle Scuderie del Quirinale a Roma ed "Edward Hopper" a Palazzo Reale a Milano, alla Fondazione Roma e a Losanna presso la Fondation de l'Hermitage.

L'opera vincitrice di Mimmo Centonze, intitolata "Capannone", sarà esposta insieme a quelle dei 10 finalisti del "Talent Prize 2010", selezionati dagli oltre 900 artisti partecipanti da una giuria d'eccezione: Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione Roma e dell'Azienda Speciale Palaexpo; Luca Massimo Barbero, Direttore del Museo Macro; Eduardo Cicelyn, Direttore del Museo Madre; Alberto Fiz, Direttore artistico del Museo Marca; Anna Mattirolo, Direttrice del Museo Maxxi arte; Ludovico Pratesi, Direttore artistico di Palazzo Fabroni; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazioine Sandretto Re Rebaudengo; Guido Talarico, Editore e Direttore del mensile Inside Art; Gianluca Winkler, Direttore Generale dell'Hangar Bicocca;

"Sono molto contento che il 'Premio Speciale Fondazione Roma' sia stato dato a Mimmo Centonze, un artista giovane e di grande talento. Per quanto mi riguarda, la scelta è caduta su di lui perché io sono un suo convinto estimatore. Ho avuto modo di apprezzarne il percorso culturale, la capacità di prospettare un mondo armonioso, vivificato da una luce eccezionale".

(citazione da una video intervista del Presidente della Fondazione Roma Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele)

"Una grande opera carica di forti presenze cromatiche ormai libere dalla forma, tese ad indagare la sottile linea di confine della pura rappresentazione spaziale. Un hangar industriale, abbandonato, pieno dei rifiuti di quanti ne hanno utilizzato gli ampi spazi come luogo di lavoro o come semplice riparo. Ora dismesso e privato della sua funzione si innalza a emblema del nulla. La luce ancora lo invade, come da sempre è abituata a fare, e ne riscatta il vuoto".

(citazione dal mensile Inside Art di ottobre 2010 della curatrice del Talent Prize 2010 Nicoletta Zanella)

 

Dal 22 ottobre al 4 novembre l'opera di Mimmo Centonze rimarrà esposta al Museo Centrale Montemartini in via Ostiense 106, Roma; martedì-domenica ore 09:00-19:00 - Info 06-5748042

sabato 16 ottobre 2010

Graziano Cecchini a TransVision 2010

ROSSOTREVI

English summary:
Action, speed, technology, creativity, communication. “Futurist Action” is the only antidote to mental sleepwalking for our society. Thanks to today’s technology, Action can be shared with and communicated to the whole world,  at gigabyte speed.
Azione, velocità, tecnologia, creatività, comunicazione
Oggi più che mai sento che passato, presente e futuro sono qui per comunicare ed interagire in un reciproco scambio di idee ed azione. E tanti sono gli aspetti che creano un ponte non ideale, ma reale, tra quel passato che ricordiamo più volte e che affonda le sue radici nell’empirismo, nell’illuminismo, nel futurismo. E il passato che ci ha insegnato una cosa: andare avanti, agire, creare e coinvolgere.
Da parte mia posso confermare che ogni mia azione viene studiata, ideata e realizzata all’insegna degli insegnamenti artistici e ideali di quel movimento nato cento anni fa ma mai così contemporaneo e necessario come ai giorni nostri.
Perché necessario? Perché “l’agire futurista” è l’unico antidoto alla sonnolenza mentale nella quale la società sta sprofondando. E insieme all’Azione oggi, grazie alla tecnologia si può coinvolgere e comunicare alla velocità del gigabyte in tutto il mondo.
Fontana di Trevi e Trinità dei Monti sono state due opere tanto reali quanto virtuali che hanno fatto dell’azione e della velocità i loro promotori. Grazie alla partecipazione attiva degli spettatori hanno fatto il giro del mondo, modificando nell’immaginario l’immagine stessa dei luoghi da me “modificati”.
Le azioni in sé hanno avuto come attori protagonisti i monumenti, le persone, il colore, la velocità e il movimento. Reali in quanto realizzate e documentate ma virtuali nella misura in cui “non definitive” né riproducibili o esponibili. Ognuna di esse racchiudeva in sé diversi messaggi: artistico, provocatorio, sociale.
Alla luce dell’entusiasmo della gente e con il fine di avere la gente come protagonista consapevole è nata l’azione del 1° maggio 2010, realizzata in occasione del Concerto del 1° maggio a San Giovanni a Roma e chiamata “Artisti per strada”. L’arte esce dalle Accademie e dagli studi per ritrovarsi per strada, mischiarsi alla persone, alle loro idee e alla loro energia.
In ognuna di esse la tecnologia ha ricoperto un ruolo fondamentale, quello di superare i limiti spazio-temporali attraverso tecnologie informatiche che favoriscono l’accesso e la partecipazione all’azione e all’opera stessa.
Guardare avanti quindi, essere pronti e liberi in modo da poter riconoscere e utilizzare tutti gli strumenti fruibili e essere sempre e comunque mentalmente innovatori.
Ma non dobbiamo perdere di vista un particolare: noi non siamo e non vogliamo essere un’elite, ma siamo una vera avanguardia o, se vogliamo siamo un’elite, nel senso che SOLO CHI AVRA’ FIATO CI STARA’ DIETRO!
“Il tempo e lo spazio morirono ieri, noi viviamo già nell’assoluto, perché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente”.


lunedì 11 ottobre 2010

Vittorio Sgarbi: Eolico e Ecomafia

  «L’eolico è ormai un settore pervaso di affari illeciti. Qualunque amministratore - dice Sgarbi - che prende o accetta anche indirettamente soldi dalle imprese dell’eolico dovrebbe essere arrestato: primo fra questi Nichi Vendola. I dati dicono che la Puglia è la prima regione in Italia per potenza generata da impianti eolici istallati su tutto il territorio.

L’eolico è una truffa. Gli arresti continui confermano che quello dell’energia pulita è solo un miraggio: ciò che alletta è il modo facile di fare soldi senza alcun beneficio per le popolazioni»

 

 

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domenica 3 ottobre 2010

Salemi futurista sotto attacco

Il Sindaco interviene sulle inesattezze
diffuse nei giorni scorsi
Sgarbi: «Nessun declassamento
per l’ospedale di Salemi»
«Il Pronto Soccorso non chiuderà»

Tre notti fa sul telefono portatile dell’artista
che ha realizzato le «cabine» multimediali
Museo della Mafia: insulti
contro l’artista Inzerillo, Sgarbi
e il Direttore Artistico Ballario
Presentata una denuncia alla Polizia

L'Asino Rosso 9/2010 Oltre 11000 Audience

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L'ASINO ROSSO AUDIENCE SETTEMBRE 2010

Visite

Pagine

 

 

Pagine al giorno (Avg / Max)

Numero di contatti giornalieri (Avg / Max)
  11 115
38 638
1 287 / 3 749

370 / 651

L'ASINO ROSSO AUDIENCE AGOSTO 2010

         Visite
         Pagine                 Pagine al     giorno (Avg / Max)                                        Numero di contatti giornalieri (Avg / Max)
 8 971
36 094
1 164 / 3 512 289 / 369

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martedì 28 settembre 2010

Città di Salemi La Madonna del Terzo Reich

 Nei saloni del castello invece il secondo ciclo

di mostre provenienti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto

Oggi l’inaugurazione al Polo Museale

 SALEMI

– Una Madonna che invece del Bambino Gesù tiene tra le braccia niente meno che Hitler. La provocazione è dell’artista Giuseppe Veneziano, ma l’idea di esporla al pubblico, dopo i veti più o meno perentori di prelati e esponenti politici, è di Vittorio Sgarbi che domani inaugura a Salemi, all’interno del Polo Museale dell’ex Collegio dei Padri Gesuiti e nei saloni restaurati del Castello normanno svevo un secondo ciclo di mostre provenienti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto più la«personale», appunto, del controverso artista siciliano autore dell’opera «sacrilega» denominata «La Madonna del Terzo Reich» (in allegato la foto dell’opera).

 Spiega Sgarbi. «La «Madonna del Terzo Reich» ha i colori e lo spirito di un fumetto. Nulla di stravagante, e nulla di provocatorio. Anche Hitler fu bambino; e il Male, nella concezione teologica del Cristianesimo, è una presenza imprescindibile come il demonio nell’iconografia religiosa. Ma, si dirà, la sostituzione del Bambino Gesù con un piccolo Hitler è blasfema, inaccettabile, impossibile. Sarà. Ma, in tutta evidenza, la sostituzione è sottilmente provocatoria, non insolente. Determina stupore, più che orrore. E chiama un sorriso. Dio non ha paura di nessuna creatura, neanche della più feroce»

A Salemi Veneziano ha trovato ospitalità dopo le «scomuniche» che gli hanno impedito di far conoscere la sua arte.

 «Il Comune di Pietrasanta che aveva patrocinato la mostra dell'artista –

rivela Vittorio Sgarbi

- non è stato in grado di sostenere la prova e ha ceduto alle polemiche di chi ha visto il dipinto come una bestemmia. Questo ha favorito Veneziano. E ha determinato una particolarissima fortuna per la sua opera nel consueto equivoco generato dalla censura. L'indignazione del vescovo e di molti devoti ha potenziato l'effetto dell'opera»

 Sgarbi aggiunge:

«Le trovate di Veneziano sono provocazioni intellettuali che non ribaltano il rapporto inevitabile e necessario tra il Bene e il Male. Non sono minacce all'ordine del mondo e ai valori tradizionali. Neppure dissacrazione, non esaltazione del male, nulla che non sia gioco»

L’inaugurazione delle personale di Veneziano, dal titolo «Equivoci», è in programma oggi mercoledì 23 Settembre alle 17,30 alla presenza dell’artista e di Vittorio Sgarbi all’interno del Polo Museale di via D’Aguirre nel centro storico. «Equivoci» perché equivoche sono le «scorrette» interpretazioni che Veneziano fa delle opere di arte sacra più celebri.

 Sempre oggi, nei saloni del castello normanno svevo in Piazza Alicia, s’inaugura il secondo ciclo di mostre provenienti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto. Lo scorso 31 luglio erano state inaugurare le mostre di Agostino Arrivabene, Grazia Cucco, Peter Demetz, Nicola Samorì e Dino Valls. Domani sarà la volta di due straordinari artisti siciliani, Carmelo Giallo e Nicola Samorì.

Si tratta di artisti che nelle loro opere mostrano una nuova visione dell'arte attuale: non più astrattista, ma realista ed innovativa. Il visitatore non è solo uno spettatore passivo dell'opera, ma viene come invitato dall'artista a riflettere e ad interpretare le sue creazioni, che sono delle rivisitazioni, in chiave attualissima, degli stili e dei soggetti del produzione artistica del passato. Si passa così dagli inquietanti e spirituali ritratti di Valls, agli irreverenti e dissacranti «soggetti religiosi» di Grazia Cucco, passando attraverso le deliranti e visionarie interpretazioni della realtà di Arrivabene, e le geniali «deturpazioni» delle celebri opere del passato, del giovane Samorì. Inoltre viene riproposto uno dei generi scultorei più antichi, quello in legno, ma in chiave assolutamente rivoluzionaria, grazie alle opere di Demetz, che sono un interessante mix fra tradizione e rappresentazione, quasi fotografica, della realtà.

Lo scientifico, e allo stesso tempo sentimentale, naturalismo di Iudice, con le sue «cartoline» di vita quotidiana, e le evocative ceramiche di Giallo, che con le loro forme e cromie riportano alla mente i colori e i profumi della Sicilia, vogliono presentare allo spettatore la realtà siciliana attraverso, ritratti simbolici e nostalgici di questa terra. Uno spettacolo per gli occhi assolutamente da non perdere.


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venerdì 24 settembre 2010

Fondazione Sgarbi Labs: "CONTEMPLAZIONI"- Mostra d'arte contemporanea a cura di Vittorio Sgarbi

FONDAZIONE SGARBI * di ELEONORA BELLI

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 Vittorio Sgarbi presenta, Mercoledì 29 Settembre, ore 17,30, le nuove mostre di “Contemplazioni”, Festival delle arti. Dopo il grande successo ottenuto al 53° Festival dei Due Mondi di Spoleto, e all’inaugurazione della prima tornata espositiva a Salemi, avvenuta lo scorso 31 Lugilo, le mostre curate dal Professore e organizzate dalla Laboratorio Sgarbi, continuano, con tre nuove personali.

Le due location d’eccezione nel centro storico di Salemi, il Palazzo dei Musei nell’ex Convento dei Gesuiti (comprendente il Museo d’arte sacra, il Museo del paesaggio, il Museo del Risorgimento e il Museo della Mafia), e il Castello normanno svevo, ospiteranno le opere degli artisti più importanti del panorama artistico contemporaneo: Agostino Arrivabene, Grazia Cucco, Peter Demetz, Nicola Samorì e Dino Valls, già presentati il 31 Luglio, a cui si aggiungeranno quelle di due straordinari artisti siciliani Carmelo Giallo e Giovanni Iudice, e del geniale e discusso Giuseppe Veneziano.

L'obiettivo di questa straordinaria esposizione è quello di mostrare una nuova visione dell'arte attuale: non più astrattista, ma realista ed innovativa.
Il visitatore non è solo uno spettatore passivo dell'opera, ma viene come invitato dall'artista a riflettere e ad interpretare le sue creazioni, che sono delle rivisitazioni, in chiave attualissima, degli stili e dei soggetti del produzione artistica del passato. Si passa dagli inquietanti e spirituali ritratti di Valls, agli irreverenti e dissacranti "soggetti religiosi" di Grazia Cucco, passando attraverso le deliranti e visionarie interpretazioni della realtà di Arrivabene, e le geniali "deturpazioni" delle celebri opere del passato, del giovane Samorì. Inoltre viene riproposto uno dei generi scultorei più antichi, quello in legno, ma in chiave assolutamente rivoluzionaria, grazie alle opere di Demetz, che sono un interessante mix fra tradizione e rappresentazione, quasi fotografica, della realtà.

Lo scientifico, e allo stesso tempo sentimentale, naturalismo di Iudice, con le sue "cartoline" di vita quotidiana, e le evocative ceramiche di Giallo, che con le loro forme e cromie riportano alla mente i colori e i profumi della Sicilia, vogliono presentare allo spettatore la realtà siciliana attraverso, ritratti simbolici e nostalgici di questa terra.

Accanto alle mostre di “Contemplazioni” verrà inaugurata, lo stesso giorno, nelle sale del Museo della Mafia, la personale dedicata ad uno dei pittori più controversi e discussi dalla critica d’arte contemporanea: Giuseppe Veneziano.

Il titolo della mostra “Equivoci” non è casuale perché è proprio questo l’elemento su cui hanno voluto operare l’artista in primis e Sgarbi poi.

Equivoche sono le “scorrette” interpretazioni che Veneziano fa delle opere di arte sacra più celebri come La Madonna del Terzo Reich, che altro non è che una riproposizione della madonna Cowper di Raffaello, o La Sacra Famiglia del celebre Tondo Doni michelangiolesco che si trasforma in un ritratto della famiglia Koons, o ancora le celebri Pietà di San Pietro e di Sebastiano del Piombo che si fondono per diventare un compianto per la morte di Spiderman.

Il tono dissacrante delle sue opere viene enfatizzato non solo dai soggetti, che spaziano dai personaggi dei cartoni disneyani e degli anime giapponesi alle personalità più in vista del panorama politico, cinematografico, ed artistico, ma anche da quello stile fumettistico, dai colori cangianti, che strizza l’occhio alle grandi tavole di Lichtenstein.

Ad essere equivoci non sono solo i quadri, anche l’istallazione delle opere di Veneziano, fortemente voluta da Vittorio Sgarbi all’interno delle sale del Museo della Mafia, trova invece un punto di incontro nella volontà di denunciare i mali della società contemporanea, attraverso un tono immediato e senza filtri. In sostanza inequivocabile.

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ELEONORA BELLI

CONTEMPLAZIONI

 

giovedì 23 settembre 2010

Fondazione Sgarbi Comunicato Stampa Sgarbi avvia il Padiglione Italia per la Biennale di Venezia

 

VENEZIA 22 09 Per evitare ulteriori rilievi della Corte dei Conti, Vittorio Sgarbi in data odierna ha deciso di ritornare in aspettativa riassumendo le funzioni di Dirigente Generale dell’Assessorato alla Cultura della Regione Siciliana, come Alto Commissario della Villa del Casale di Piazza Armerina, in attesa che il Ministero, recepite le direttive della Corte dei Conti, possa procedere alla nomina a Soprintendente al Polo Museale di Venezia nella piena legittimità.

Contestualmente, giovedì 23 settembre alle ore 15,00 Sgarbi si recherà al Ministero per i Beni e le Attività Culturali per dare inizio alla sua attività di Commissario per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia,incontrando, con il Ministro Bondi, tutti gli assessori alla Cultura e i direttori delle Accademie di Belle Arti».

l’Addetto Stampa

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Venezia Mimmo Centonze al Festival del Cinema 2010




LA NOTIZIA    


Mimmo Centonze al Festival del Cinema di Venezia 2010

"Se hai una montagna di neve tienila all'ombra - Un viaggio nella cultura italiana". E' questo il titolo del film di Elisabetta Sgarbi presentato al 67° Festival del Cinema di Venezia 2010. 

Attraverso delle interviste ad artisti, intellettuali, scrittori e persone del posto realizzate in tutta Italia il film cerca di dare una definizione alla parola "cultura".

Nel film l'artista parla della sua ricerca artistica sulla materia e sulla luce. Inoltre, nell'intervista, fa un commento su cosa significa per lui la parola cultura: "...leggere la Bibbia ogni giorno e rileggerla per intero ogni anno, perchè è stata scritta dal più grande artista dell'Universo, Dio, che ha creato tutto dal niente".

Tra gli altri intervistati: Franco Battiato, Carmen Consoli, Lucio Dalla, Umberto Eco, Enrico Ghezzi, Piero Guccione, Laura Morante, Vittorio Sgarbi, Sandro Veronesi.

Prodotto da Rai Cinema, prossimamente sarà trasmesso da spazi come Speciale Tg1 in grado di garantire almeno un milione di spettatori.

venerdì 17 settembre 2010

Salemi Minacce Mafiose a Vittorio Sgarbi

 Nella seconda lettera, senza firma, si legge: «Pagherai tutto, infame. Ti faremo sparire venerdì. Addio Sgarbi».


Entrambe le lettere contengono in allegato una copia fotostatica della pagina 8 dell’edizione di mercoledì 8 settembre 2010 del quotidiano «La Sicilia» il cui articolo di apertura riguarda le proteste degli agricoltori siciliani.


«L’unico Matteo che conosco – commenta ironicamente Vittorio Sgarbi - è Matteo Ceriana, mio amico e storico»



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martedì 14 settembre 2010

Vittorio Sgarbi Ecomafia in Sicilia

 Mi appello inoltre al Presidente della Regione, che si dimostrò sensibile, perché stabilisca definitivamente il veto all’eolico in tutta la Sicilia bloccando gli affari miliardari di multinazionali attraverso gli «sviluppatori» che anno visto la Sicilia come facile terra di conquista»



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sabato 11 settembre 2010

Elogio del complimento meritato da Vittorio Sgarbi

da Il GIORNALE
 
*di Vittorio Sgarbi


Fra le forme di minorità del Pensiero debole che porta alle estreme conseguenze la visione penitenziale del catechismo controriformistico che vede la donna come simbolo del male, c’è il disprezzo della «carne». Il corpo, altrimenti detto «carne», è in realtà il tempio dell’anima e soltanto per questo dovrebbe essere esaltato, anche in una prospettiva cristiana. Invece, da secoli, viene fatto coincidere con la fonte di desideri peccaminosi, per chi non lo rispetti in modo astratto. Ma il desiderio è peccato? Due corpi che si stringono negano la spiritualità dell’uomo? A me è sempre sembrata una posizione assurda. Eppure continuano a sopravvivere contrapposizione fra corpo e anima, fra pensiero e piacere.

Di questa visione reazionaria e bigotta si è fatta interprete con le sue sgangherate dichiarazioni una scrittrice sarda che si pensa progressista e veste senza pudore Berlusconi, pubblicando i suoi libri con la casa editrice Einaudi, proprietà del premier, senza vivere i tormenti del teologo Vito Mancuso e di altri che avvertono l’impudicizia di fare i moralisti e di prendere i soldi da Berlusconi. Così, senza accorgersene, entra in un vicolo cieco Michela Murgia affermando, a proposito di assolutamente insignificanti complimenti di maniera di Bruno Vespa a Silvia Avallone vincitrice del premio Campiello opera prima: «Quando c'è di mezzo una donna, si va sempre a parare sul corpo. Non importa la sua intelligenza, non importa se viene festeggiata, premiata, perché ha scritto un libro importante.

Tutto si svilisce, si riduce alla carne». È un problema della sola Murgia perché, con assoluta spontaneità, la Avallone, ragazza tranquilla, risponde: «Ero emozionata, non mi sono neppure resa conto». Così si offende per lei la brutta Murgia, che rincara: «Vespa non mi è piaciuto. Il suo comportamento verso la Avallone e gli apprezzamenti sono stati di cattivo gusto. Se li avesse fatti a me, avrebbe avuto la risposta che si meritava». ..

SEGUE

 http://www.ilgiornale.it/interni/elogio_complimento_se_meritato/07-09-2010/articolo-id=471605-page=0-comments=1

Salemi: Kutcherov e Sgarbi-La Sicilia ricca di gas e petrolio

 SALEMI - «La produzione di energia eolica è solo una moda. Non ci sono oggi fonti di energia in grado di competere con gas e petrolio»Lo ha detto lo scienziato russo Vladimir Kutcherov, professore al Royal Institute of Technology di Stoccolma, stamane a Salemi in qualità di relatore in una conferenza – conclusa sai pochi minuti fa sul tema «La minaccia all’integrità del paesaggio e le energie rinnovabili», alla quale hanno partecipato Vittorio Sgarbi, Sindaco di Salemi, Sebastiano Tusa, Salvo Cocina, Energy Manager della Regione Siciliana, di fronte ad una platea di amministratori, tecnici e semplici cittadini.

Vittorio Sgarbi - sindaco di ... | http://www.bing.com/images/search?mkt=it-IT&q=sgarbi&FORM=HOTAPI#... Visualizza immagine in Bing

 ... Professor Vladimir Kutcherov | http://www.bing.com/images/search?mkt=it-IT&q=KUTCHEROV&FORM=HOT...                    



«La Sicilia - ha rivelato Kutcherov indicando recenti studi - è ricca di gas naturale e petrolio. I governi dovrebbero concentrare le risorse per investimenti nella ricerca»

 Kutcherov è tornato sulla tesi dell'origine abiogenica del petrolio di cui tanto si dibatte negli ambienti scientifici.

«Secondo uno studio del 1984, il petrolio si sarebbe già esaurito 20 anni fa. Oggi le teorie tradizionali ci dicono che ci sarà petrolio per non più di 50-60 anni. Non è così. Le mie ricerche indicano che le disponibilità di petrolio sono infinite. Il processo chimico realizzato in laboratorio per creare idrocarburi è oggi un fatto reale. Il magma della profondità della terra reagisce con l’idrogeno generando idrocarburi. E i test hanno dimostrato che in condizioni estreme di calore e di pressione, ossidi di ferro, carbonato di calcio e acqua si convertono in metano, una reazione chimica facilitata da rocce come granito e pietra a base di silicio.

 Poco tempo – ha rilevato Kutcherov - fa ho chiesto ad un manager della British Petroleum perché cercavano il petrolio a profondità superiori rispetto a quelle che indica la teoria tradizionale sull'origine del petrolio. Mi ha risposto perché la teoria abiogenica probabilmente è fondata”

 Vittorio Sgarbi invece ha osservato: «Non sono per il petrolio contro l'eolico come banalmente qualcuno tenta di semplificare. Sono contro le menzogne, contro le finzioni, sono contro quelli che dicono una cosa e tutti gli corrono dietro. La menzogna è nel miraggio dell'eolico e del fotovoltaico. Kutcherov ci dice che la produzione di energia solare oggi è la più costosa, più del doppio del petrolio, e che è insostenibile economicamente»


Salvo Cocina, Energy Manager della Regione Siciliana: «Il problema è anche di redditività. Occorre far sì che la Sicilia e i siciliani ottengano il masso beneficio dallo sfruttamento di fonti di gas e petrolio. Oggi le concessioni sono in mano a grosse società. Occorre allora valutare la fattibilità della creazione di società legate alle istituzioni del territorio che possano gestire i giacimenti»                                                                                                                                  

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