Il passaggio di consegne è avvenuto nel modo più originale e simbolico possibile. Costretto dalla pioggia nell’androne stracolmo della sala Estense, il popolo del Pd ha assistito ieri pomeriggio alla consegna dell’Air Bike 1 (nome caricaturale dell’aereo presidenziale Usa “Air force One”) a Tiziano Tagliani.
Un fuori programma di Gaetano Sateriale ha visto l’ex sindaco regalare una bicicletta al suo successore con uno scherzoso messaggio d’augurio: “alti e bassi ce ne sono sempre, l’importante è pedalare tutti nella stessa direzione”.
AZIONE FUTURISTA: UNA VOCE RIMBALZA DALLA SICILIA NEL WEB, NON ANCORA VERIFICATA, MA SUBLIME.
SE FERRARA LIBERA....DA ...FRANCESCHINI...
"PORTEREMO LA SPAL (E FERRARA) IN SERIE A" .
CAMBIO DI PRESIDENZA IN VISTA ALLA SPAL O (IPOTESI PIU' AUSPICABILE ED ELEGANTE VISTA L'OTTIMA ATTUALE PRESIDENZA) INGRESSO NELLA SOCIETA' DI NUOVI SOCI AUTOREVOLISSIMI???"
Ferrara è unica nel mondo. Parola di Sandro Bondi, arrivato ieri pomeriggio in città per lanciare la volata finale di Giorgio Dragotto in Comune e Mauro Malaguti in Provincia. “Questo è l’unico territorio – ha detto il ministro dei Beni culturali - non solo in Europa dove da sessant’anni manca un alternativa di governo in Comune, in Provincia e in Regione. Una vera e propria anomalia solo italiana”. ...
***AZIONE FUTURISTA 20 AGOSTO NOTTE ORE 2 FERRARA COLORATA D'AZZURRO!
from You Tube Graziano Cecchini....Roby Guerra....
Come annunciato abbiamo colorato Ferrara d'Azzurro... ma Ferrara città d'arte e daltonici (un 50% - 1....) non se n'è accorta: abbiamo utilizzato una Kritponite blu tipo inchiostro simpatico: nonostante il daltonismo dei ferraresi.. Indecisi... domani 22 6 giorno della Liberazione, alle 19 l'Azzurro sarà, finalmente visibile a tutti!
Episodio ad un Circolo Anziani. Capannello in discussione animata. Il mio conoscente (dall’espressione solare e bonaria: una rarità) chiede a uno:“E ti par chi votat?”
“Pr’al PD! Par cusa vot ca vota?”
“Qual PD, cl’angh’è più?”
“Comm l’angh’è più, ssa dit?”
“Vamo fora a guardar i manifest ad Tagliani e dla Zappaterra e prova a vedar s’aghè scritt PD”.
Il gruppetto esce dirigendosi verso i manifesti. “Cio, l’è vera!! Ma alora par chi vutegna?!”
L’episodio si presta a diverse interpretazioni, scegliendo a piacere la chiave del comico, del grottesco, del tragico. O dell’insieme delle sfumature. Sorridiamo delle distrazioni degli anziani, che potrebbero essere definite anche in altri modi. Ma se le generazioni d’antan hanno qualche attenuante alle “distrazioni”, non è così per quelle più giovani, altamente scolarizzate. Nessuna delle quali sembra aver notato l’assenza di quel PD nei manifesti, e il suo significato recondito: “siamo noi, persone proprio come te dalle basi solide, nessuna simpatia per Berlusconi, brava gente, onesta, pensiamo al tuo bene, fidati, con noi sarai in mani sicure”. Nella speranza che non si faccia caso al fatto che quei costosi manifesti li abbia pagati e fatti affiggere il PD.
Precisiamo: mentono quei manifesti e l’annesso messaggio subliminale? No! Promettono esattamente quello faranno: due facce qualsiasi al potere e l’antiberlusconismo assicurato con anatemi ogni tanto lanciati dagli scranni alti di Comune e Provincia contro il Berlusca e il suo governo (chi può negare che gli anatemi di un sindaco sono più solenni di quelli di un consigliere?). Per quanto riguarda i dettagli amministrativi, è implicito il mantenimento del solito tran tran: turbogas e inceneritori non si può più farne, di lande desolate per farci ospedali non ce n’è e neppure i soldi, si cercherà di fare qualcosina in più per le strade, ecc. ecc. Chiarito questo, ritorniamo al punto: perché non c’è la scritta PD quando tutto è sostenuto dal PD per il PD?
Do la mia chiave di lettura: perché il PD ha intuito che è prevalentemente sparita la Logica dalla cassetta degli attrezzi mentali, resa inutile dalla scarsa necessità d’usarla in un mondo assoggettato a regole commerciali e pubblicitarie. Quindi anche le banali regole booleane (AND, OR, cioè del tipo: SOLO se è vero questo E ANCHE quello E ANCHE quell’altro ancora, ALLORA VALE la tal cosa, altrimenti NON VALE) sono ormai confinate solo nelle lavatrici e nei telecomandi.
In quest’ultima settimana di frenesia elettorale, s’è vista una caterva di esempi privi di Logica. L’ultimo dei quali è a cura dei grilli estensi, che ritengono ancora una volta necessario manifestare ai cittadini le loro considerazioni, forse per evitare che gli venga il sangue al naso. Non sono sintetici: se viene uno sbocco di sangue ad inizio lettura, si muore dissanguati prima di essere arrivati alla fine di 6.500 battute, spazi esclusi. E sarebbe un peccato, che il documento è preziosamente esemplificativo: contiene almeno 10 errori di quella semplice Logica anzidetta. Arrivati a fine lettura (quelli senza problemi vascolari), quale conclusione logica se ne trae? La stessa dei manifesti PD senza nominare il PD: vota TAGLIANI.
A mio parere, l’ho già detto, i grilli estensi devono assolutamente diplomarsi in organizzazione. Debbo però correggermi: non possono frequentare un Master in organizzazione se prima non ne frequentano uno di Logica. E, già che ci sono, facciano uno sforzo: anche di Etica. Sono dei bravi ragazzi/e: se si impegnano ce la faranno.
che siamo a Ferrara lo sapevo con tutto quello che ne consegue. Sapevo che a Ferrara c’erano due candidati uno in provincia e uno in comune precisamente la Zappaterra e Tagliani tutti e due facenti parte del PD ora ai ballottaggi. Sabato e Domenica 6 e 7 giugno deve essere accaduto qualcosa di epocale che è sotto gli occhi di tutti in tutte le forme e su tutti i mezzi informativi perché i due candidati ci sono ancora, ma non c’è più il PD!
Vorrei ringraziare pubblicamente tutti i ferraresi, di nascita e di adozione, che hanno permesso un po’ di cambiamento a queste amministrative del 2009.
Hanno dimostrato di avere anticorpi contro la rassegnazione e il senso di impotenza, chiedendo un nuovo genere di politica, ben al di sopra delle clientele e delle direttive di partito.
Soprattutto ringrazio quei 3000 che hanno voluto che l’ing. Tavolazzi, cacciato dal palazzo perché stava oliando sul serio e non a parole la macchina comunale, possa riprendere il proprio lavoro con il consenso popolare.
Da ultima spiaggia ad approdo felice. È andato a buon fine per il centrosinistra l’ultimo tentativo di stringere un accordo per il sostegno della sua candidatura al ballottaggio. Dopo due ore di colloquio “sereno e propositivo con una trasparente disamina dei punti programmatici”, come l’ha definito lo stesso Tiziano Tagliani, il candidato sindaco del Pd e la lista unitaria formata da Prc e Pdci si sono lasciati ieri sera con una stretta di mano.
Dragotto: ''Il rilancio di Ferrara deve ripartire dalla cultura''
“Ferrara in questi anni ha avuto la vaga pretesa di essere una città d'arte. Ma la giunta Sateriale non è stata in grado di farsi carico di rilanciare questa vocazione”. Con queste parole Giorgio Dragotto lancia precise accuse al governo uscente della città, e al tempo stesso punta su tutto ciò che ruota intorno alla cultura e agli eventi artistici per riconquistare il terreno perduto in questi anni. Davanti a lui ci sono gli esponenti di varie associazioni culturali del territorio, che ascoltano il programma del candidato e auspicano l'esecuzione di alcuni progetti. Il recupero di casa Nicolini, per esempio, come sede delle associazioni culturali. La riqualificazione del Chiostro di San Paolo, con l'annessa disponibilità di una sala musica e una sala conferenze, proprio nel centro della città. E ancora, un legame più forte e possibilmente più intrinsecamente efficace con Ermitage Italia, dal momento che ad oggi, dopo la mostra inaugurale, non sono al vaglio altre esposizioni. ...
* L'ex vice sindaco Tiziano Tagliani (con Sateriale e la gloriosa giunta già politicamente e moralmente sconfitta con l'incredibile ballottaggio) ormai in numeropsicosi Franceschiniana conclamata, da buon democristiano, sbaglia preghiera... e ..evoca il Duce. Ironicamente a livello manifesto (come ben puntualizza il quotidiano on line): ma bel lapsus!!! I motti di spirito -Freud docet- parlano più chiaramente di tante analisi mediocri. Asino Rosso
from Estense Com
Tagliani: ''Molti nemici molto onore''
di Marco Zavagli
Due ore di confronto per non consegnare Ferrara al centrodestra. Gli ultimi sviluppi sul fronte avverso, dove il Pdl ha incassato il sostegno di Lega, Udc e socialisti di Claps e di Manfredi, con il possibile appoggio di Io amo Ferrara e Progetto per Ferrara, non ha lasciato indifferente il Pd.
Dopo il nulla di fatto di venerdì, ieri pomeriggio Tagliani ha incontrato nuovamente la delegazione di Prc-Pdci. I comunisti confermano la loro posizione: o apparentamento o niente. Ma una mano tesa al candidato del Pd arriva comunque da Stefano Calderoni. “Siamo consci del rischio di consegnare il governo della città alle destra – afferma il segretario provinciale di Rifondazione – e cerchiamo di ragionare su alcuni contenuti. Il ragionamento non è completamente chiuso e verificheremo se ci può essere un’apertura politico-programmatica del Pd su quei temi che ci hanno visti divisi in campagna elettorale”.
Il Pd non cede però sulla richiesta di apparentamento formale e sull’accoglimento dei punti che stanno a cuore alla falce e martello: rette per case di riposo, asili e acqua pubblica. Oggi alle 14 scade il termine ultimo per depositare in tribunale la sottoscrizione di apparentamento. Quasi sicuramente in via Borgo dei Leoni non si presenterà nessuno. E allora sul tavolo rimane l’unica possibilità che rimane a Prc-Pdci: dare indicazione al proprio elettorato di recarsi alle urne il 21 e il 22 rifiutando le tre schede referendarie e quella relativa alle elezioni comunali, accettando soltanto la scheda gialla provinciale.
Se così dov’esse essere, il rischio astensionismo a sinistra si fa ancora più elevato. E, di conseguenza, il rischio per il Pd di vedersi avvicinare la prima, clamorosa, sconfitta. Eppure Tagliani ostenta sicurezza: “il mio programma contiene argomenti che si avvicinano alle sensibilità dell’elettorato di sinistra e anche a loro mi rivolgo per la chiamate alle urne del ballottaggio”. E di fronte alla folta schiera di alleanze messa in campo del Pdl, la sua risposta riecheggia ironicamente un vecchio grido di battaglia da Ventennio: “molti nemici, molto onore”.
“Il Partito democratico non vuole nessun apparentamento? Tagliani rischia di consegnare Ferrara alla destra”. È un ultimatum, anche se da viale Krasnodar le cose sono già state decise, quello che arriva al termine della riunione di ieri del coordinamento della lista unitaria Prc-Pdci.
Avendo già trovato l’intesa in Provincia, all’ordine del giorno c’era l’ipotesi di sostegno al candidato sindaco dei democratici, che proprio ieri aveva fatto sapere di accettare confronti ma non apparentamenti. Proposta che non va giù alla sinistra che da via Caselli chiede un “formale apparentamento, da costruirsi sulla base di un accordo politico-programmatico chiaro”.
“Sono evidenti i rischi connessi al ballottaggio comunale – scrivono in una nota Prc e Pdci -, determinatosi a seguito della scelta discutibile e pericolosa di escludere dalla compagine della coalizione i due partiti di sinistra, e dell'indisponibilità a costruire un programma di sintesi. La fallimentarietà di tale scelta è dimostrata dalla distanza realizzatasi rispetto ad una possibilità di affermazione del candidato Tagliani al primo turno, distanza che si sarebbe colmata proprio grazie al risultato elettorale della lista Prc-Pdci; inoltre si evidenzia, confrontando i dati del comune di Ferrara con quelli della provincia, che l'opzione inclusiva ha premiato la tenuta complessiva della coalizione a sostegno della candidata Marcella Zappaterra, generando conseguentemente condizioni di affermazione più solide”.
E mentre il centrodestra si sta ricompattando dopo la corsa separata al primo turno, trovando sponde anche nell’Udc e forse nelle civiche, “l'intransigenza di Tiziano Tagliani e della direzione provinciale del Pd ci preoccupa e segnala la volontà di volersi assumere incomprensibilmente il rischio di consegnare il Comune alla destra, pur di evitare l'accoglimento formale, sancibile solo attraverso l'apparentamento, di alcuni impegni programmatici di interesse collettivo”.
In questo caso Prc e Pdci daranno indicazione al proprio elettorato di recarsi alle urne il 21 e il 22 rifiutando le tre schede referendarie e quella relativa alle elezioni comunali, accettando soltanto la scheda gialla provinciale.
“Naturalmente per garantire un afflusso effettivo – conclude la lista comunista -, evitando l'astensionismo che potrebbe derivare dall'indicazione di esprimersi solo per la Provincia, sarebbe essenziale e preferibile riuscire ad uniformare il panorama accompagnando formalmente il sostegno a Marcella Zappaterra ad un sostegno a Tiziano Tagliani”.
Ho assistito come rappresentante di lista allo spoglio delle schede comunali in un seggio.
Un’esperienza nuova. Inevitabilmente, curiosità e attenzione non si limitavano ai conteggi, ricavandone impressioni inquietanti per certi dettagli e modalità operative, su cui mi pronuncerò quando avrò raccolto altri riscontri. Invece, non ha bisogno di conferme altrui la percezione di tredici pile di schede accumulate sul tavolo: dieci per le liste + una per le schede vuote + una per quelle nulle + una per quelle ambigue da valutare a colpi di regolamento. Ogni scheda è larga più di 0,6 metri. Accostando le pile si ottiene uno sviluppo lineare di 10 metri, che pur diviso in due file sui lati lunghi di un tavolo è sempre una distesa rispettabile!