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domenica 20 febbraio 2022

Futurismo 100+13 (20 2 1909-2022)

 Adesso parla Lui: dialogo con Roberto Guerra su Mussolini e il “FuturFascismo” – La Voce di New York




ESTRATTO

Intervista provocazione con l'autore di "Adesso parlo io. Un Mussolini rivoluzionario, scandaloso e sorprendente", edito da Armando editore


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"Il libro è chiaro, almeno nelle mie intenzioni, un pamphlet fantastorico... Tuttavia, in molti punti ho sempre ribadito i ‘bordi’ del discorso, la duplicità di Mussolini. Da un lato una personalità rivoluzionaria, dall'altro nei fatti anche criminosa... Oggi fascismo e comunismo appartengono alla paleopolitica, restano le idee di Mussolini e anche Lenin, ancor di più quelle di Nietzsche e Marx........   Mussolini ha realizzato il comunismo, ma i compagni non se ne sono ancora accorti". Roberto Guerra

A cosa è dovuta, a suo parere, l’estrema attualità di un personaggio controverso come Benito Mussolini? Perché molti giovani, nati decenni dopo la fine del ventennio, lo ricordano ancora con affetto?
“Controverso certamente, ma per questioni ideologiche ancora prevalenti soprattutto in Italia e non solo: il compagno duce, come preferisco chiamarlo, fu un caso-limite psicologico e sociale; davvero un rivoluzionario/reazionario indivisibile, gli opposti inconciliabili. Eppure in tal senso una personalità eccezionale nel cosiddetto bene e male. La meglio ‘giovinezza’ italiana, memeticamente al di là della destra-sinistra… – nei nostri tempi liquidi – per molti aspetti ben più totalitari del cosiddetto fascismo (oggi la mediocrità al potere e non l’immaginazione) sta riscoprendo di Mussolini certa sua ‘essenza’ misconosciuta o sempre edulcorata, succintamente post-futuristica e  post-dannunziana (nel cosiddetto bene), la sua rivoluzione moderna incompiuta e inedita ma di un Ventennio Altro – non quello ‘solito’, quello dagli anni Dieci del ‘900, quando Mussolini fu anche il primo leader del socialismo – fino alle leggi razziali criminali e quel che storicamente avvenne. Fu un bivio incredibile della storia, una Singolarità. In questo senso la ‘retorica’ della Resistenza resta innegoziabile. Ma molto altro, attorno e attraverso….  oggi domanda sguardi diversi (per dirla con Wittgenstein). Alla luce, poi, di certa nuova storiografia anti-ideologica post-De Felice. Il mio è un mero contributo innovativo fantapolitico e cyberlinguistico”.
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lunedì 16 febbraio 2009

FUTURISMI NON STOP 100!

  Futurismo 100: Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia – Germania – Russia

 

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Umberto Boccioni - Composizione spiralica, 1913, olio su tela, 95x95 cm. Milano, Civiche raccolte d’arte, Museo del Novecento

 

 

Mart, Rovereto

17 gennaio 2009 - 7 giugno 2009

A cura di Ester Coen

 

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Natal’ja Gončarova - Aeroplano sulla città, 1913, olio su tela, cm 55.7x83.5. Kazan, Museo statale di Belle Arti della Repubblica del Tartarstan

 

di MARIA CRISTINA NASCOSI

 

Ha aperto da poco, lo scorso 17 gennaio, nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Manifesto futurista, FUTURISMO100 Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia – Germania – Russia, uno dei suoi più grandi eventi, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

  Curata da Ester Coen, si concluderà il 7 giugno 2009.

L’esposizione indaga - assunto fondamentale per l’avanguardia storico-culturale più importante del ’900 - le complesse e spesso inedite relazioni tra i futuristi e i più importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche.

Da una parte vengono prese in esame le relazioni con gli artisti che hanno partecipato alla storia artistica tedesca di “Der Sturm” come Marc Chagall, Vassilij Kandinskij, Paul Klee, August Macke, Franz Marc, a riprova di quanto il Futurismo ebbe forti legami con il Paese dell’Espressionismo.

Dall’altra il leggendario viaggio di Marinetti in Russia nel 1914 – di cui il Mart pubblica in coincidenza con la mostra il primo inedito resoconto visto dagli occhi di uno storico dell’arte russo, il moscovita Vladimir Lapšin di recente scomparso – fornisce il filo conduttore per analizzare i rapporti con i pittori cubo-futuristi russi. Fu infatti un intreccio fondamentale quello sviluppatosi a tutto campo tra Roma, Parigi e Mosca tra i pittori futuristi e gli artisti russi, da Mikhail Larionov a Alexandra Exter, da Natalia Goncharova, compagna di Larionov, ad Olga Rozanova ed altri ancora.

Il sontuoso catalogo, a corredo imprescindibile dell’evento, è della Electa editrice

Ed ancora: il 17 gennaio 2009, in occasione del Centenario del futurismo, è stata riaperta al pubblico, dopo un lungo restauro a cura dell’architetto Renato Rizzi, la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero.

Ne sarà possibile la visita fino al 31 dicembre prossimo.

Rovereto recupera così uno dei centri di produzione culturale della città, uno spazio museale completamente rinnovato studiato per presentare parti importanti della Collezione Depero, come le grandi tarsie di panno, che costituiscono il tesoro più prezioso e più originale della sua ricchissima raccolta.

  E’ il primo ed unico museo futurista d’Italia, nato da una originalissima e geniale visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta del ’900.

Legato intimamente alla storia della città di Rovereto – come si diceva più sopra - e snodo decisivo per la maturazione del progetto museografico del Mart, la rinnovata Casa d’Arte Futurista Depero diventa così una delle sedi del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

 

depero studio pubblicit.jpg

 

 

Fortunato Depero - Studio del marchio pubblicitario Depero Futurista (Depero futurista), [1926-1927], Collage, cm 28 x 25, Mart

 

 

 

MARIA CRISTINA NASCOSI

 http://www.google.it/search?hl=it&q=CENTENARIO+DEL+FUTURISMO&btnG=Cerca&meta=

domenica 15 febbraio 2009

FUTURISMO 100 A LECCE A CURA DI LUIGI TALLARICO

 benedetto 2.jpg"Futurismo nel suo centenario, la continuità

February 20 - April 20, 2009
Galleria del Palazzo Ducale, Cavallino (Lecce)
Curated by Luigi Tallarico*

from ITALIANFUTURIST SITO

*opera in alto a sinistra di Enzo Benedetto

In mostra ben 112 opere tra dipinti, sculture, grafiche, disegni firmati da Giacomo Balla, Luigi Russolo, Gino Severini, Antonio Sant’Elia, Mario Chiattone, Mario Sironi, Julius Evola, Enrico Prampolini, Tato, Diulgheroff, Benedetta Cappa Marinetti e tanti altri protagonisti del primo Futurismo, accanto a quelle degli artisti appartenenti al cosiddetto Secondo Futurismo, tra cui Gerardo Dottori, Tullio Crali, Enzo Benedetto, Osvaldo Peruzzi, Mino Delle Site, Ivo Pannaggi, Emilio Buccafusca, Pippo Oriani.

A testimonianza della vitalità della lezione futurista – ed è questa la peculiarità della rassegna di Cavallino  – sono presenti le opere di artisti contemporanei, come Silvio Amelio, Lorena Berg, Pablo Echaurren, Antonio Fiore, Fulvio Ligi, Veronica Piraccini, Tina Saletnich, Massimo Sansavini, Loretta Surico, Giulio Tamburrini, i quali hanno raccolto e sviluppato il messaggio lanciato alla fine del primo decennio del XX secolo da un gruppo di artisti convinti di poter cambiare radicalmente non solo l’arte ma anche le modalità di ogni aspetto dell’esistenza umana.

sabato 3 gennaio 2009

FUTURISMO 100 A MILANO

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FUTURISMO 100-  GIACOMO BALLA – LA MODERNITA’ FUTURISTA

 

Tra i centenari anteprima del futurismo del 2008 (il 20 2 del neonato 2009 è la data ufficiale) certamente Milano con l'omaggio al grande Balla -FuturBalla!- del febbraio-giugno scorso merita una medaglia d'oro tricolore. Così- Maria Cristina Nascosi- sulla webzine futurista Sanda From Mars, ferrarese, su My Space (diretta da M. Ganzaroli e R.Guerra) scrisse a suo tempo:

"50 anni fa moriva Giacomo BALLA. In occasione del centenario del futurismo e del cinquantenario della morte avvenuta l’ 1 marzo 1958, Palazzo Reale, a Milano, presenta una retrospettiva sul grande maestro del futurismo curata da Giovanni Lista, Paolo Baldacci e Livia Velani.

 

  L' intento è quello di riesaminare da vicino l'opera di un grande protagonista dell'avanguardia storica italiana che fu ecletticamente artista, progettista, inventore, fotografo, pubblicitario, attore di teatro e di cinema, scultore e pittore.

 

A trentasette anni dall'ultima retrospettiva romana a lui dedicata, la città di Milano, da sempre più attenta e vicina all'opera del contemporaneo e sodale Umberto Boccioni, offre per la prima volta una mostra completa ed analitica dedicata a Balla che ripercorre il trentennio fondante per la sua carriera: quello che va dal 1900 al 1929, dall'esperienza Divisionista fino al Futurismo.

 

I visitatori avranno l'occasione di ammirare 200 opere tra olii, tempere, pastelli, acquarelli, disegni, assemblaggi, sculture, fotografie e documenti, alcuni dei quali provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni private internazionali, come il Museum of Modern Art di New York, il Centre George Pompidou di Parigi e il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.

Il catalogo è della Edizioni SKIRA"

MARIA CRISTINA NASCOSI

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=49482

domenica 28 dicembre 2008

IL FUTURISMO SECONDO ALESSIO BRUGNOLI

BALLA.jpg 

L'assessore alla cultura del Comune di Milano, Finazzer Flory si è dispiaciuto per una velata critica che il Giornale avrebbe rivolto al programma dell'anno futurista milanese presentato il 4 dicembre scorso alla presenza del sindaco Moratti. Diciamo "avrebbe" perchè in realtà di critica non è trattato, ma di una puntualizzazione.

Non ricordando i contenuti dell'articolo, non entro nella polemica. Devo però riconoscere come il Comune di Milano, ha presentato un ampio programma di celebrazioni, qualcuna pacchiana, qualcun'altra discutibile dal punto di vista critico, ma che han tutte l'enorme pregio di catturare la rottura del diaframma tra Arte e Quotidiano che era uno degli obiettivi del Futurismo.

Sono iniziative migliorabili ? Sicuramente, tutto è perfettibile, ma sicuramente è meglio qualcosa del Nulla

Non si può parlare della più esplosiva delle avanguardie europee senza ricordarne la valenza politica: i futuristi furono prima interventisti e poi fascisti. Diciamo, in genere, decisamente bellicisti (chi ha scritto che la guerra è suprema igiene del mondo ?) Se è vero che Maurizio Scudiero, studioso del futurismo, ha rintracciato anche i futuristi antifascisti o addirittura anarchici, è altrettanto vero che Marinetti (uno dei pochi a criticare apertamente le leggi razziali) fu comunque fedele alla sua scelta fino alla Repubblica sociale

Qualche piccola puntualizzazione:

1) Han ragione Scudiero e decine di studiosi del resto del mondo. Il Futurismo e Fascismo, indipendentemente dalle scelte personali degli artisti, han sì una delle radici culturali in comune, la sinistra radicale di Sorel, ed affinità, il mito della creazione dell'Uomo Nuovo, ma son fortemente antitetici.

Il Fascismo credeva in una società ed in una visione del mondo gerarchizzata, in cui l'ordine discendesse dall'Alto. Il Futurismo in un mondo caotico ed autopoietico, in cui un equilibrio instabile ed in continuo divenire si generasse spontaneamente dal basso.

L'uno cercava di ricostruire il Passato, basti pensare al culto della romanità, l'altro vi si confrontava criticamente.

Che poi, il Fascismo abbia tratto idee e slogan dal Futurismo e che intellettuali futuristi, nell'ambizione di affrettare la ricostruzione del Mondo e inseguendo il mito dell'impegno, abbiano collaborato con il regime è un dato di fatto

2) Il concetto "la guerra è suprema igiene del mondo" è di natura filosofica, recupero del pensiero di Eraclito che politica

E fu proprio l'orientamento politico della maggior parte dei futuristi a provocare l'ostracismo che per un trentennio li ha relegati ai margini delle correnti artistiche del Novecento.

In Italia ed in Francia a causa dei "salvati", quel gruppo di intellettuali, più organici al fascismo dei futuristi che passano armi e bagaglia al PCI ed al PCF e che dovettero crearsi un capro espiatorio intellettuale.

Ma se dimentichiamo questo lato storico del futurismo, si rischia di presentarlo al vasto pubblico in maniera parziale, privilegiando l'aspetto puramente artistico e polemico

L'importanza del Futurismo è invece proprio questa: l'avanguardia seminale del Novecento, che contiene in sè tutti gli sviluppi e le contraddizioni intellettuali di quel secolo...Il che è assai più importante delle simpatie politiche marinettiane.

ALESSIO BRUGNOLI

http://arteeartisti.splinder.com

http://www.educational.rai.it/lezionididesign/designers/SCUDIEROM.htm