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Marcello Veneziani, il duce e la confessione poetica

IL POETA DEVOTO CHE CONFESSÒ IN EXTREMIS IL DUCE Allievo di Maurras, amico di D’Annunzio, Guénon e Mishima, folgorato da Padre Pio. Pierre Pascal, un intellettuale inattuale Marcello Veneziani da www.ilgiornale.it/ di lunedì 02/06/2014 Se citi Pierre Pascal a un letterato o a un intellettuale, quasi certamente non sa chi sia. Eppure Pascal, poeta sacro, scrittore visionario e antimoderno, yamatologo e iranista, fu amico di Gabriele d’Annunzio, con cui ebbe un fitto carteggio ancora inedito e di cui curò alcuni scritti, fu discepolo di Charles Maurras, amico di René Guénon e di Julius Evola, di cui fu pure traduttore, amico di Mishima e di Montherlant, i due scrittori contro il loro tempo che si tolsero la vita alle soglie degli anni Settanta, ai quali dedicò due odi. Nato in Francia, vissuto da ragazzo in Giappone seguendo suo padre, grande chimico, poi tornato a Parigi, fondatore di Eurydice , rivista di poesia a cui collaborarono Paul Valéry e lo stesso Maur...

Socialismo: il compagno dvce in mostra a Predappio *Video

Benito, non il Duce. Il Mussolini che c'era prima, molto prima della Marcia su Roma o anche solo dei fasci di combattimento. La testa calda figlia del fabbro rosso e mangiapreti, il ragazzo socialista sino al midollo pronto a giurare, come in una lettera inedita ad Alfredo Polledro del 2 aprile 1905: «il mio fucile non saprà mai tradire la causa della rivoluzione». *VIDEO A lui è dedicata la mostra presentata ieri in anteprima a Milano e che inaugurerà a Predappio il 29 settembre, intitolata «Il giovane Mussolini 1883 - 1914». Nella casa natale della frazione di Dovia, quella che negli anni del fascismo era considerata la «Betlemme degli italiani», verranno esposti più di 200 cimeli, alcuni dei quali mai precedentemente esposti al pubblico, che raccontano la giovinezza di Mussolini. Tra gli inediti, di cui molti di proprietà del collezionista Franco Moschi, spiccano un olio su tela che ritrae Mussolini arrestato dai carabinieri e tradotto a Forlì. Una sorta di istantanea a colpi di...

Gianfredo Ruggiero l'altra storia della Marcia su Roma *video

    28 OTTOBRE 1922, la verità sulla Marcia su Roma Di Gianfredo Ruggiero A seconda della convenienza la marcia su Roma viene presentata come un colpo di stato incruento o come un tentativo di insurrezione armata. Tesi sballata la prima in quanto i golpe li fanno i militari e in totale segretezza, l’esatto contrario della marcia su Roma che fu una manifestazione pubblica e ampiamente propagandata; versione fantasiosa la seconda: non fu sparato un solo colpo e versata una sola goccia di sangue. In quei giorni la vita a Roma, come nel resto d’Italia, prosegu? nella totale normalità e indifferenza. Le fabbriche, le scuole, i negozi e gli uffici pubblici rimasero aperti. L’occupazione fascista di alcune Prefetture furono dei semplici atti simbolici che non impedirono al personale di proseguire nella loro attività, inoltre sarebbero bastate quattro fucilate dell’esercito (la capitale era difesa da 28.000 soldati) per disperdere i pericolosi sovversivi “armati” di manganelli e qua...

Falsa prigionia di Mussolini al Gran Sasso, testimonianze inedite per una storia da ri scrivere – Vincenzo Di Michele

“Perché nessuno degli agenti di custodia sparò un colpo? Perché la propaganda nazista diffuse una versione della liberazione in buona parte falsa? Perché erano presenti dei cineoperatori e la scena della liberazione, fu ripresa con meticolosità in ogni frangente? Perché Badoglio che si era impegnato a consegnare Mussolini agli anglo-americani, non lo fece?” Perché erano presenti dei personaggi estranei nello stesso albergo di Campo Imperatore?” Quella finta liberazione di Mussolini a Campo Imperatore da parte delle forze tedesche fu solo un’apparente operazione militare per non consegnare il Duce alle forze Anglo Americane. Così Vincenzo Di Michele nell'anteprima del libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso”. Sulla prigionia di Mussolini al Gran Sasso restano ancora molti aspetti da chiarire. Nessuno infatti è tutt' oggi a conoscenza circa le reali intenzioni del Re e di Badoglio nei confronti della sorte del Duce. Si doveva consegnare alle forze anglo americane? o alt...

Diari del Duce anteprima Bompiani

da IL GIORNALE Roma - Ancora una volta i diari di Benito Mussolini tornano alla ribalta. Le cinque agende, che sarebbero state compilate dal Duce negli anni dal 1935 al 1939 e nel 1942, saranno, infatti, presto pubblicate dalla Bompiani, nonostante storici ed esperti siano scettici sulla loro autenticità. I quaderni sono dal 2007 in possesso di Marcello Dell'Utri, che a questa critica, durante la loro presentazione a Casa Pound, il centro sociale occupato da giovani di destra, rispose: "Autentici? Falsi? a noi non ce ne frega niente e lasciamo ai soloni questo dibattito. Nessuno può dire se questi diari sono autentici ma nessuno può dire che certamente sono falsi". Il senatore Pdl, esperto bibliofilo, disse anche di aver visionato i testi tramite i figli di un misterioso partigiano che a Dongo arrestò il Duce e conservò le agende. Carte e valori in possesso del Duce al momento del suo arresto furono inventariati da ’Bill’ (Urbano Lazzaro), consegnati al Commissario poli...