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martedì 25 maggio 2010

Presentazione de La Resistenza Tricolore da Mauro Malaguti

Cimitero_USA_Firenze.jpgCari amici,

vi invito tutti alla presentazione del libro dell'on Giancarlo Mazzucca "La Resistenza Tricolore".

L'incontro si terrà venerdì 28 maggio alle ore 17.30 presso la Sala dell'Arengo (all'interno della residenza comunale, la porta a destra una volta salito lo scalone) in Piazza Municipale a Ferrara.

Parteciperanno al dibattito il sen. Alberto Balboni, la prof.ssa Anna Quarzi (direttrice dell'Istituto di Storia Contemporanea) e il portavoce di Generazione Pdl Luca Cimarelli.

Vi aspetto numerosi

Un caloroso saluto

Mauro Malaguti

*DA CONTROCULTURA SUPEREVA di R. Guerra  (25 4 2010)

LA RESISTENZA TRICOLORE (RECENSIONE)

.....La storia a una dimensione, è ancora in flagrante evidenza nelle solite liturgie datate, distanti anni-luce dallo spirito contemporaneo, anche del 25 Aprile 2010, chiare e cristalline fin dalla vigilia.
Serve a poco ricordare, come nessun storiografo o giornalista critico, i succitati ed altri, abbian sempre premesso nelle loro analisi e ri-scoperte, il valore importante ma sempre complementare al quadro storico complessivo inaugurato dalla storiografia anche ideologica di cui prima, di matrice comunistica.

Tuttavia, un conto è il quadro appunto generale: il fascismo come movimento reazionario e criminale almeno a partire dalle leggi razziali, la suicidale alleanza con la Germania nazista, il ruolo eroico e fondamentale dei partigiani, il valore oggettivo e indiscutibile della Resistenza, in tal senso il ruolo stesso imprescindibile del Partito Comunista Italiano e i suoi leader dell’epoca.

Va da sé… l’integrazione di tale verità storica con appunto le importanti revisioni di cui prima: compreso appunto questo La Resistenza Tricolore, destinato probabilmente a più censure e demonizzazioni degli stessi lavori di un certo Pansa, quasi messo al rogo dai resti dell’Intellighenzia storica ideologica.

Un libro che narra la resistenza appunto degli italiani, ex soldati allo sbaraglio, grazie all’armistizio capolavoro di Badoglio e di Vittorio Emanuele III, capaci di rifiutarsi di aderire alla RSI, internati perciò nei lager nazisti, capaci ancora di combattere, anche a fianco degli anglo-alleati e contribuire essi stessi alla Liberazione, per la cronaca, ancora edulcorato in Italia, conquistata grazie proprio agli Americani: senza l’intervento alleato, la resistenza partigiana sarebbe stata vanificata dai tedeschi, ovvietà che scatena ancora polemiche … incomprensibili certamente alle nuove generazioni, ai nativi digitali, per i quali, piaccia o meno..ma è il divenire naturale della Storia, il 25 Aprile è anche certamente memoria necessaria, ma fatalmente astratta, non certamente emotiva e vivente, esattamente, fuor di retorica, come il Risorgimento o Garibaldi per i loro Padri.

Memoria stessa spesso latitante, con gran scandalo dei retorici politicanti ancora nostalgici antifascisti o magari oggi anti Berlusconi, proprio per il ritualismo e l’unilateralità generale, foraggiata anche dai grandi media nazionali giornalistici, esempi lampanti di assenza di link proprio con i figli dell’era della Televisione e di Internet....

articolo completo
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/04/la-resistenza-tricolore


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giovedì 20 maggio 2010

Resistenza Tricolore? di Massimo Flippini

fascisti_su_marte.jpgda POLITICAMENTE CORRETTO
 
Ho visto la puntata di ‘Porta a Porta’ andata in onda il 21 aprile (La Resistenza sconosciuta) in cui largo spazio era riservato al libro LA RESISTENZA TRICOLORE di A. Petacco e G. Mazzuca -giustamente diretto a rivalutare la resistenza delle FFAA o ‘tricolore’ contrapposta a quella ‘partigiana’ - ma poco dopo l’inizio mi sono cadute le braccia nel vedere il consesso di ‘esperti’ presente -tra cui addirittura il Ministro della Difesa- non battere ciglio mentre l’ineffabile Bruno Vespa ‘dava i numeri’ sulla resistenza di Cefalonia che -stante il titolo della trasmissione- potremmo anche definire ‘Resistenza Porta a Porta’.
  Dico questo senza alcuna intenzione di essere irriverente sulla tragedia che si consumò in quella maledetta isola e di cui restò vittima anche mio Padre, ma solo perché di fronte all’ennesimo scempio della verità storica compiuto questa volta da Vespa reiterando il solito FALSO dei 9.646 (NOVEMILASEICENTOQUARANTASEI) Morti a Cefalonia di cui 6.000 (!) nei combattimenti e il resto Fucilati dopo la resa, l’ineffabile Ministro della Difesa anziché annuire compunto avrebbe dovuto alzarsi e dire al conduttore che era un mentitore o un ignorante.
  Mi chiedo infatti se, a fronte di DOCUMENTI esistenti negli Archivi dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito il cui contenuto è confermato da quelli custoditi nell’ Ufficio “Albo d’Oro dei Caduti” del Ministero Difesa -TUTTI DA ME CONSULTATI- sia normale che il Ministro della Difesa e non un Pinco Pallino qualsiasi stia ad ascoltare, senza reagire ma anzi annuendo, le balle snocciolate da un tizio interessato, per di più, a dare un taglio spettacolare alla vicenda ricorrendo al solito stantìo ritornello dei ‘novemila e rotti morti’ ormai smentito da studiosi e ricercatori ‘onesti’ –e sottolineo ‘onesti’- tra cui io fui il primo, soprattutto in base alla DOCUMENTAZIONE ESISTENTE NEGLI UFFICI del Dicastero di cui egli è addirittura…MINISTRO (!)....

 
CONTINUA http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=22808
 
MASSIMO FILIPPINI



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domenica 25 aprile 2010

Il Dinanimismo sceglie la Storia

esercito-cioccolato-071-large.jpg 25 aprile 1 maggio

DESTRA O SINISTRA?

IL DINANIMISMO SCEGLIE LA STORIA

di ZAIRO FERRANTE

 

A cavallo tra il 25 aprile (festa della liberazione) ed il 1° maggio (festa dei lavoratori) il dinanimismo ha deciso di schierarsi con la Storia.

Si proprio con la Storia, quella strana ed irrazionale stella che brilla di luce propria, quell'oggetto misterioso che se tramandato oralmente o scritto sui libri dà sempre lo stesso risultato.

Avete capito benissimo!

Parlo proprio della Storia, quella misteriosa signora che da sempre unisce donne, uomini e bambini di diversa provenienza ed estrazione sociale guidandoli verso un unico obbiettivo che si chiama Libertà.

Parole imparziali che da sempre resistono perfino alla politica che invano cerca di cambiarle, nasconderle e strumentalizzarle.

Insomma, il dinanimismo (movimento indipendente e libero) tra destra e sinistra sceglie la Storia, essere pulsante sopra le parti, guerriero che a spada tratta da sempre difende la dignità e l'anima dell'uomo, parole ferme, concetto immutabile, carte che per quanto si possano mescolare daranno sempre lo stesso risultato.

Ed ecco che, sicuro che la Storia continui a resistere e ad indicarci la strada, vi dedico questi versi dell'insuperabile Francesco De Gregori con l'augurio che la vostra Storia vi accompagni sempre, con l'augurio che la nostra storia non ci lasci mai...

Cont.
http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/04/25/25-aprile-1-maggio.html