venerdì 19 febbraio 2010

FUTURISMO 100+1 Azione Futurista ROSSO TREVI VS GRIGIO FERRARA Video

FUTURISMO 100+1 Transumanisti tribute a Stefano Vaj /di Azione Futurista

BELEN BAMBOLA TOP D'ITALIA

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PERFORMATIVI SEMPRE... di Antonio Saccoccio

LOGO-NETFUTURISMO[1].jpgPerformativi sempre: oralità, scrittura, elettricità

In pochi si sono resi conto di quanto l'esplosione dei media elettrici abbia riabilitato la dimensione orale, interattiva e performativa della parola. La scrittura, nelle due versioni a mano e a stampa, ha sicuramente permesso agli uomini di raggiungere livelli di analisi ed elaborazione del pensiero sconosciuti nel mondo orale. Ma la scrittura, e la conseguente lettura, ha portato anche gli uomini a mettere in secondo piano il momento performativo e agonistico della parola e a privilegiare l'introspezione e l'isolamento.
Oggi, dopo oltre un secolo di sviluppo continuo dei media elettrici, si ha la possibilità finalmente di integrare la dimensione orale e quella scritta, l'aspetto performativo e quello riflessivo della parola.
E' evidente che l'uomo tipografico gutenberghiano vede ancora i nuovi linguaggi audiovisivi e multimediali come un ritorno alla barbarie. E in un certo senso è proprio così, a patto di togliere ai barbari la consueta connotazione negativa, poichè questa nuova oralità ci costringe a ritornare all'agone, alla sana performance primitiva, che l'uomo isolato nella scrittura/lettura a mano/a stampa aveva quasi completamente abbandonato.
Ecco perchè gli accademici sono da sempre i nemici di ogni innovazione tecnologica e da un secolo i nemici di ogni avanguardia. Sono proprio loro, con il loro studio e le loro analisi così sganciate dalla vita, gli emblemi del vecchio paradigma chiro-tipografico, da decenni messo in crisi dal prepotente ritorno di un nuovo momento orale (che uno studioso raffinato come W. Ong chiama proprio "oralità secondaria").
Per questo motivo oggi i net.futuristi preferiscono (e i futuristi preferirono un secolo fa) l'agonismo tipico della comunicazione orale, capace di rivitalizzare la parola, chiusa altrimenti nelle stanze polverose della riflessione accademica.
I tratti caratteristici della comunicazione scritta e di quella orale oggi si confondono.
La scrittura di oggi su un blog, in un social network, su un forum, in una chat si presenta in superficie come un'evoluzione della scrittura tipografica, ma in profondità ripresenta l'agonismo tipico della vecchia oralità. Si sviluppa così un nuovo tipo di agonismo linguistico, che ha la viva immediatezza dell'oralità e la pienezza riflessiva della scrittura. Ed è per questo che blog, forum, chat sono graditi ai veri avanguardisti.
Per questo motivo, il Net.Futurismo adotta da tempo lo slogan Performativi sempre. Il recupero (con evidenti trasformazioni) dell'aspetto performativo, partecipativo e agonistico della parola è davvero una delle più solide, radicali e gradite sorprese dell'ultimo secolo.
Certo, reggono ancora le palizzate erette dagli arroccati difensori del sapere solitario, isolante e isolato.
Sta a noi, avanguardisti del terzo millennio, buttare giù quelle fortificazioni.
Antonio Saccoccio

RISO ROSA VERDE RAME ALLA SALA ESTENSE FERRARA

CASALUCE.jpgRETiCOLO (Rete indipendente Coreografe Locali)  presenta


RISO ROSA VERDE RAME
un'antologia coreografica al femminile

creazioni di : Natasha Czertok, Ale Fabbri, Elisa Mucchi, Francesca Pennini, Caterina Tavolini, Ruth Zanella.


Percorriamo strade diverse e abbiamo gusti differenti
ma ci accomuna l'incessante desiderio di ricercare,
oltre quello che già sappiamo, qualcosa che ancora
non abbiamo imparato, incontrato, sperimentato,

sul corpo, su noi stesse, sulle umane relazioni e
sulle innumerevoli declinazioni della bellezza.
Se la danza è il nostro metodo di indagine e
la coreografia il nostro modo di espressione,
questa serata è una narrazione a sei voci

che espone la nostra visione del mondo
dolce acuta caustica tagliente tenera
fuggevolmente unica.


Un piatto da consumarsi freddo
a piccoli morsi
all'insegna della curiosità.


VENERDì 19 FEBBRAIO 2010
ore 21
FERRARA - SALA ESTENSE
per la rassegna Strani Giorni


In scena :
Irene Casadibari, Gaia Ciani, Ale Fabbri,
Nicola Galli, Margherita Malinconi, Alice Marini,
Elisa Mucchi, Angelo Pedroni, Paolo Raccanello,
Caterina Tavolini, Elisa Vanino, Gaetano Viviano.


Ha coordinato : Ale Fabbri

  Primo tempo:


[the air space] in between
coreografia : Ale Fabbri
danza : Elisa Vanino, Paolo Raccanello.
musica : Lennox Berkeley
durata : 6'50''


Partendo dal brano musicale e da ciò che mi suggeriva,
ho guardato allo spazio d'aria tra i due corpi e al suo modificarsi
in forma e volume; la misura di queste variazioni è un indice
della relazione tra le due figure solide. Attraverso una partitura
prettamente fisica potrei aver raffigurato la storia di una relazione
a due, ma ogni azione ermeneutica a riguardo resta possibile e lecita.


Pensi che oggi possa piovere?
regia: Ruth Zanella
interpretazione: Gaia Ciani, Alice Marini
musica : vari autori
durata : 20'


Questo lavoro si basa essenzialmente
sulla mobilità dello spazio,
sul variare dei piani di riferimento
sul senso prospettico delle cose.


Love me
coreografia: Natasha Czertok
in scena : Nicola Galli, Irene Casadibari
musiche: Noro Morales Orchestra, Nana Vasconcelos
durata : 15'


Si tratta della reinvenzione di una coreografia estratta
dallo spettacolo "Knot", ispirato alle indagini socio-relazionali
di R.D.Laing, nato da un'idea di Cora Herrendorf, e grazie anche
ad Andrea Amaducci e Andrea Bartolomeo.


-  INTERVALLO di 10 minuti circa -

Secondo tempo:


MN
di e con : Elisa Mucchi
suono : Roberto Tenaglia
video : Flavio Bogoni
durata : 15'


N: "Usa me per dire qualcosa, usa il mio corpo, la mia bocca"
M: "Non ho voglia di perdermi in troppe parole"
N: "E' sufficiente che tu dica solo quello che hai bisogno di dire"

M: "Questa é l'unica cosa che ho urgenza di dire ora"
N: "Hai qualcosa da aggiungere?"
M: "No"



Breve estratto da: XD 1 | 2
scritture retiniche sull'oscenità dei denti
frammento del progetto c/o
concept, regia, coreografia: Francesca Pennini | CollettivO CineticO
azione e creazione: Nicola Galli, Angelo Pedroni,

Paolo Raccanello, Gaetano Viviano
sartoria: Maria Ziosi
luci e tecnica: Angelo Pedroni
fotografia: Stefano Partisani | Giacomo Stefani
durata : 12' circa.


XD. Sorriso telematico.
Corpo letterale e digitabile, icona emotiva.
Viso serrato in una X di occhi strizzati e ridenti, egemonici,
amplificati e nulli.   X croce oftalmica.
Intersezione cartesiana a definire il punto di indagine nel luogo senza

luogo dell'immagine. Viso esposto ed oscenato in una D dentaria.
D bocca che si mostra come soglia tra visibile e dietro-le-quinte della
scena del corpo. Corpi deformi, colorati e androgini approssimati
nella figura mediata del manga giapponese.

Incasellati nello scorrere rettangolare del tempo fumettistico.
Spaziati in vignette nominali dove lo spazio del "fuori" viene
ridefinito e ritagliato in un continuo scarto tra presenze performative
dalla diversa visibilità. Patinati e cristallizzati nell'anatomia temporale

eterna e puntiforme della foto che li possiede.
Violentati dalle loro stesse immagini.
Bagnati dalla superficie lucida della retina che li tocca.



Hopeless Expectations
coreografia e danza: Ale Fabbri
musica : Arcangelo Corelli
durata : 3'30''


Il senso sta forse racchiuso nel titolo (un ossimoro).
Rivedendo una composizione puramente formale ho innescato
istintivamente un'interpretazione del movimento
e vi ho cercato un contenuto. Sicuramente questo assolo rispecchia
un determinato momento della mia vita, ma anche un atteggiamento
verso il mondo (la capacità umana di crearsi aspettative anche quando
non è ragionevole farlo). La prima versione di questo studio
risale al 2006.




Il respiro della terra
(Breve viaggio dentro e sulla terra, per due persone)
coreografia : Caterina Tavolini
Interpretazione: Caterina Tavolini, Margherita Malinconi
durata: 15'


Benchè i piedi dell'uomo non occupino che un piccolo spazio
sulla terra, è grazie a tutto lo spazio che non occupano che
l'uomo può camminare sulla terra immensa. (Zhuang-Zi)

 

 Si ringraziano : Circolo Sesto Senso, SpazioZero, Areagiovani.


giovedì 18 febbraio 2010

Vita quotidiana di Stalin da Il Giornale

fisiognomica.jpgda IL GIORNALE
 
Stalin sorridente che tiene in braccio una bambina vestita alla marinara è un’icona che dal 1936 innondò l’intera Unione Sovietica ed il mondo comunista attraverso giornali, cartoline, manifesti, sculture, manuali e persino caramelle. La «fortunata» era Gelja Markizova, figlia di Ardan Angadykovitch Markizov, commissario del popolo all’Agricoltura della Repubblica socialista sovietica autonoma Mongolo-Buriata che nella fotografia pubblicata sulla Pravda il 30 gennaio 1936 appare felice insieme a loro. L’immagine era stata realizzata dal fotografo ufficiale del Cremlino, Michail Kalashnikov, pochi giorni prima, il 26 gennaio, quando Stalin aveva ricevuto i delegati mongolo-buriati e la piccola Gelja aveva consegnato al dittatore comunista un mazzo di fiori appena dopo che il padre era stato decorato con la medaglia dell’Ordine del Lavoro «Bandiera Rossa». Stalin, raccontarono le cronache, aveva regalato in quell’occasione a Gelja un giradischi e un orologio d’oro.
Ma la fotografia ripubblicata pochi mesi dopo, il primo maggio, sulla Izvestija in occasione della ricorrenza della Festa dei lavoratori celebrata appunto nel segno del «piccolo padre» risulta «ritoccata»: Stalin e la bambina sono soli ed anche nei successivi sfruttamenti propagandistici il volto del padre si è trasformato in un’ombra scura. Perché? In effetti egli era scomparso e la piccola Gelja che aveva sei anni nel frattempo era diventata un’orfana: il padre era stato fucilato come «nemico del popolo» e la madre, deportata in un gulag del Turkestan, risultava suicida per avvelenamento.....

 
continua  http://www.ilgiornale.it/cultura/ogni_giorno_stalin_metteva_scena_allegro_terrore/16-02-2010/articolo-id=422309-page=0-comments=1

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=8ajqk875Xu0


Ci sai fare con le parole? Scoprilo su Typectionary!

Cercasi Sistema Nervoso funzionante nel Palazzo! da Paolo Giardini

 FERRARA CASTELLO ESTENSE.jpg

Non ci siamo. 16 febbraio 2010: due articoli in altrettanti quotidiani di Ferrara elargiscono ai lettori-cittadini le prove delle percosse inferte alla probità civica dalla disinvoltura del Comune.

Un giornale annuncia che la Provincia ha in mano i conti delle spese sostenute per fronteggiare neve e gelo dei mesi scorsi, e da quelli trae considerazioni e previsioni future. Viene poi precisato che il Comune invece non sa quanto spenderà. Lo saprà al ricevimento di due conteggi Hera che arriveranno più tardi, l’ultimo in maggio. Un’Autorità Amministrativa dà prova di essere più autorevole dell’altra. Continua la farsesca acquiescenza del Comune ad uniformarsi alle procedure di un particolare fornitore. E’ malizia se vengono in mente i vecchietti subornati da furbe badanti?

L’altro giornale rigira il coltello nella piaga ritornando alla vicenda ex Camilli, area oggetto di speculazione, acquistata da una certa società “Diogene” (di due calabresi, liquidata nel 2003), prima di essere ceduta al costruttore Sardo che s’impantanerà con le bonifiche: una polenta mal menata, con l’aggiunta di ingredienti indigeribili come i due famigerati “cunei verdi”, geometrie prive di angoli acuti a dispetto del nome perché rettangolari. I quali “raccorderebbero” via Rampari di S. Paolo con la Darsena, non curandosi di ostacoli naturali, quali una strada a traffico intenso e un tratto di antiche di mura, per mostrare l’acqua lurida del Volano ai visitatori del museo della Shoah.

Inesorabile, l’articolo è corredato di foto del modellino del progetto con due rettancunei alieni poco discosti fra loro. Una visione sconsigliata ai cardiopatici: c’è da farsi venire un colpo vedendo che la superficie “a verde” di quelle due stupidaggini serve in pratica a “compensare” la progettata sottrazione di area verde della Darsena, per far posto a nuove costruzioni accanto al fiume! Altro che inverosimile raccordo del retro delle carceri/Shoah col Volano!

Incredibile! Abbiamo un grazioso spazio verde in riva al fiume, alberato. E’ esistente e fruibile: ce l’abbiamo già, senza doverlo desiderare, conquistare, far debiti. Ma dovrebbe sparire per le paturnie di architetti alla moda!

In questo abisso d’abiezione è previsto pure un palco galleggiante per concerti! Che ce ne frega se il fiume racchiuso fra due sponde di costruzioni sia una guida acustica ideale per massacrare ghiandole e orecchie anche a chilometri di distanza!

Il concetto dei farneticanti “rettancunei verdi” non differisce, quindi, da un cavallo di Troia per spianare la via ad appetiti lungimiranti. Trovano così una triste spiegazione le inammissibili permute per Sardo con aree verdi di maggior valore, da sacrificare alla cementificazione (prima un’area in via Boldrini in cui gli abitanti ce l’hanno fatta a parare il colpo, poi l’area in via Boschetto in cui gli abitanti hanno dovuto soccombere). Alla faccia della crescente sensibilità ambientale, rubano pure verde pubblico per consentire a Sardo di costruirvi sopra 30 alloggi.

Per una corretta opinione sulla delicatezza comunale, consiglierei la lettura di “Ambiente nel bilancio di previsione 2010” su Cronaca Comune, a cura di Tafuro del PD. Dopo di che WWF e Legambiente sembreranno un bluff. Ma forse Tafuro s’è sbagliato: ha pubblicato adesso ciò che andava pubblicato solo dopo il via libera a rettancunei e costruzioni in Darsena.

Spero ci sia ancora qualche Cittadino Ferrarese col sistema nervoso funzionante. Che disapprovi simili nefandezze e ne scriva al sindaco. Per rispetto della città. E per dignità.

 

Paolo Giardini

 

WWW.PROGETTOPERFERRARA.ORG

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=R9QuOH9XREM

 


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TRANSUMANISTI STEFANO VAJ VIDEOTRIBUTE

www.transumanisti.it

mercoledì 17 febbraio 2010

"Polvere di diamanti" di Pier Luigi Tizzano di Manuela Vio

POLVERE DI DIAMANTI.jpgPier Luigi Tizzano è nato a Sorrento nel 1983. Polvere di diamanti, edito dalla casa editrice: Stale11, è la sua prima opera stampata. Non stiamo parlando di un romanzo, bensì di un testo contenente 15 racconti più o meno lunghi.

 

I racconti di Polvere di diamanti non sono del genere che si può definire un trionfo alla vita, alla gioia o alla felicità infatti, tutti i personaggi sono individui tristi e con problemi a livello sia sociale che emotivo.

 

Tutti i protagonisti di questi racconti sono: disagiati, persone con sogni da realizzare, anime tormentate dalla loro stessa esistenza. Ci insegnano che la vita non è sempre rose e fiori, che non va sempre tutto bene, ma che ci sono situazioni e persone che, ogni giorno, lottano contro quella vita ingiusta che il destino ha riserbato per loro.

 

Tutte le storie, non che i personaggi raccontati in Polvere di diamanti sono persone e situazioni particolari dove alcuni di noi si potrebbero rispecchiare. La tristezza e l’angoscia sono i sentimenti predominanti in tutte le righe del testo, in ogni storia e vita raccontata, c’è la figura del disadattato che cerca di sopravvivere: il fallimento della vita stessa.

 

Da Francesco, protagonista de “La roulette” che sfida la sorte e viene ucciso dalla sua stessa mano scommettendo contro la vita, a Lucio personaggio principale di “Delitto e castigo”, artista di strada nomade non che ragazzo emarginato che commette un duplice omicidio e viene arrestato. I giorni in carcere sono come il paradiso, non sognava altro che avere: vitto e alloggio gratis e tempo per scrivere la sua prima opera, poco gli importava di essere rinchiuso in una prigione. Sognatore come tutti i ragazzi, o forse un po’ di più, voleva solamente scrivere e realizzare il suo sogno pubblicando il suo primo libro. Viene rilasciato a causa di un secondo personaggio sbucato dal nulla, il quale afferma di essere stato lui ad uccidere quelle persone e il sistema, anche questa volta, ha fatto cilecca perché il vero assassino: Lucio, è stato rilasciato.

 

Questi e molti altri personaggi, ci insegnano che la vita va vissuta in modo molto più reale, più profondamente e che ogni giorno è un regalo, ogni pasto un dono per il sostentamento, che non si fanno sprechi di alcun genere e che gli amici sono sacri e soprattutto che: niente è scontato o dovuto.

I personaggi di Polvere di diamanti sono legati tra loro tramite un filo sottile che, a volte, si spezza per periodi più o meno lunghi, ma che si riallaccia come non si fosse mai spezzato, ne è un esempio Ester, ragazza dallo spirito libero e senza legami, che compare e scompare dalla vita di chi le vuole bene. Si rende protagonista e coprotagonista di più di un racconto, da “Ester: una stella tra gli abissi” a “Il diario di un folle”. Si sa, le persone, nella vita di ognuno di noi, vanno e vengono, ci sono alcuni che lasciano dei segni indelebili e altri, invece, che basta un alito di vento per dimenticarli.   

 

Come possiamo noi, persone “normali” che viviamo in una società come la nostra, che rispettano le regole, che andiamo a votare e che paghiamo le tasse; come possiamo capire i problemi delle persone meno fortunate, se non ci siamo mai passati, se non sappiamo nemmeno cosa voglia dire non avere un bene materiale, se non ci rendiamo conto di essere così fortunati come invece siamo? Camminiamo per strada e vediamo mendicanti, barboni, persone che non hanno più niente e non ci chiediamo di che cosa hanno bisogno, di cosa potremmo fare per loro, no non ce lo chiediamo perché non ci interessa, a noi basta arrivare a casa, accendere il riscaldamento o l’aria condizionata, la tv, il computer, preparare la cena e rimanere tra le nostre quattro mura domestica la sera. Le serate fredde quelle in cui, fiocchi bianchi riempiono le strade e noi, dalla finestra, ci godiamo lo spettacolo, non ci vengono in mente, in quei momenti, le persone che vivono per strada, quelle che dormono all’aperto sopra a dei cartoni, nelle stazioni, quelle che muoiono assiderate perché, quella notte, la stessa in cui i fiocchi bianchi riempito le strade, noi eravamo tra le calde coperte del nostro letto, loro morivano di freddo, pian piano, congelati… a volte vediamo queste persone sorridere, dormire, pensare, chiedere la carità e molte volte li vediamo piangere sottovoce, in silenzio, ci siamo mai chiesti cosa pensano quelle persone? Quelle meno fortunate di noi? Mi sa di no… dovremmo guardarli con occhi diversi, con occhi da essere umano ad essere umano, pensare che anche loro, come noi, piangono e provano emozioni, forse l’unica emozione o sentimento di cui non sanno molto è la felicità, o forse anche no, magari a loro basta avere una coperta e una bottiglia di vino per riscaldarsi nelle notti più fredde e sono felici così perché non chiedono né pretendono nulla da nessuno, ma questo dovremmo chiederlo a loro. Il bere, comunque, ha un doppio scopo: riscaldarsi e non pensare.

 

Nei racconti di Pier Luigi Tizzano, si parla spesso del vino come forma di divertimento e non. Questi racconti ci fanno capire e comprendere meglio la vita di persone meno fortunate, ma anche loro, come tutti noi, hanno sogni e speranze, sognare fa parte dell’essere umano, senza i nostri sogni non saremmo nessuno. Quando rimaniamo delusi da qualcuno, come il caso di Lucio in “Il diario di un folle” che delude il padre perché non vuole lavorare, perché fa la vita nomade di artista di strada, perché è spesso ubriaco, non ci possiamo lamentare perché, come noi rimaniamo delusi, a nostra volta deludiamo gli altri e non ci possiamo fare niente, è la vita, l’importante è cercare sempre di essere se stessi e se deludiamo qualcuno: pazienza.

 

Sono storie di persone reali, solo che noi li definiamo “gli invisibili” perché, passando per strada non ci accorgiamo che ci sono, buttati lì, in angoli bui e sporchi, coperti da giornali, cartoni e qualche coperta piena di buchi, ubriachi che dormono, cantano e passano la loro vita senza che nessuno si accorga della loro esistenza.

 

Questo testo narra di: Persone prima di tutto e di storie vere che si svolgono sotto i nostri occhi ogni giorno, solo che non ce ne accorgiamo e Pier Luigi Tizzano questo ci insegna: aprire gli occhi e cercare di guardare un po’ al di là del nostro naso.

 

Un testo da leggere per imparare ed insegnare, a nostra volta, l’umiltà che dovremmo avere nella vita.

 

 

Manuela Vio

 http://www.youtube.com/watch?v=FVEvGRsoF8k

http://www.facebook.com/manuela.vio?ref=profile#!/profile.php?id=1592547713

http://www.ibs.it/code/9788889535578/tizzano-p-luigi/polvere-di-diamanti.html

  

 Citazione: “Peccato che io appartenga ad un’epoca in cui tutto è falso, tutto è menzogna, tutto sembra fatto di cartone, tutto è illusione” – Pier Luigi Tizzano –


 
http://manuelavio.estro-verso.org/
 


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Meridionali meno svegli? Secondo psicologo inglese...

ETNA 2.jpgDA IL GIORNALE
 
Londra - Non si tratta di humor inglese, questa volta. E c'è poco da ridere. Il sud Italia è meno sviluppato del nord perchè i meridionali sono meno intelligenti dei settentrionali. Anzi, mentre nel nord Italia il quoziente intellettivo è pari a quello di altri Paesi dell’Europa centrale e settentrionale, più si va verso sud, più il coefficiente si abbassa. La causa è "con ogni probabilità" da attribuire "alla mescolanza genetica con popolazioni del Medio Oriente e del Nord Africa".

Professore di psicologia Osservazioni che non sfigurerebbero in un pamphlet razzista, ma che invece compaiono sull’ultimo numero della rivista scientifica Intelligence che pubblica una ricerca di Richard Lynn, docente emerito di psicologia all’università dell’Ulster a Coleraine. Lynn liquida secoli di studi sulla questione meridionale teorizzando che al pari della statura, dell’istruzione e del reddito, da nord a sud l’intelligenza media della popolazione scenda fino a toccare il punto più basso in Sicilia....

 

continua
http://www.ilgiornale.it/interni/lultima_inglesi_italiani_i_meridionali_sono_meno_intelligenti/16-02-2010/articolo-id=422477-page=0-comments=1

 VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=lKG4Z4X5Y-4

Letteratura Femminile in China da Eleonora

lussuria.jpgda SuperEva Cultura Cinese di Eleonora
 
Prima degli anni Ottanta, solamente un gruppo ristretto di donne era attivo sulla scena letteraria cinese.

Scrittrici donne
apparvero per la prima volta in Cina negli anni che seguirono il Movimento del 4 Maggio 1919, considerato l’inizio della storia contemporanea e della «nuova letteratura».
Il periodo repubblicano (1912-1949) fu un’epoca di profondi fermenti politici, sociali ed economici, e la donna cominciò ad acquisire quei diritti che le erano sempre stati negati, come il diritto all’istruzione, maggiori libertà riguardo al matrimonio e l’ingresso nella società. I temi trattati nelle opere di queste prime scrittrici riguardavano proprio tali cambiamenti sociali, le conseguenti trasformazioni emozionali nella vita delle donne e le sofferenze che esse avevano subito essendo sempre state considerate ai margini della società.
Con la vittoria del Partito Comunista Cinese e la nascita della Repubblica Popolare Cinese, maggiori libertà e maggiori diritti vennero attribuiti alle donne, ma il numero delle scrittrici era ancora limitato....
 
continua http://guide.supereva.it/cultura_cinese/interventi/2010/02/lo-sviluppo-di-una-letteratura-femminile-in-cina

 VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=ck9hwYjSoB4

Tornatore cittadino onorario di Salemi

 

SGARBI 9.jpg 

 

SALEMI – Il regista bagherese Peppuccio Tornatore venerdì 19 febbraio riceverà la cittadinanza onoraria di Salemi. A conferirgliela sarà il sindaco Vittorio Sgarbi.

 

L’appuntamento è alle 22,00 al «Cine Teatro Kim» diventato da pochi mesi sede dell’importante archivio «Kim’s Video» che il Comune di Salemi ha acquistato lo scorso anno dall’americano di origini coreane Yongman Kim; si tratta di oltre 55 mila film, tutti in lingua originale, raccolti dal collezionista newyorkese cui il Comune ha dedicato il nuovo cine teatro di via Rocco Chinnici.

 

Alla cerimonia – cui seguirà la proiezione, con ingresso libero, del film «Baarìa» - prenderanno parte il Presidente della Regione Raffaele Lombardo, gli assessori della sua giunta, i sindaci della provincia di Trapani, numerosi parlamentari e autorità civili e militari della Sicilia.

 

Vittorio Sgarbi sul fil «Baarìa» osserva: «E’ la prima volta, dopo “Il Gattopardo’ di Visconti”, e con maggiore spirito corale, che si offre un’immagine così forte e persuasiva della bellezza della Sicilia.

Quello di Tornatore è un film che, nella prospettiva del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che dalla Sicilia ha avuto inizio, consente proprio di identificare l’Italia con la Sicilia, con grande respiro storico e narrativo.

È notevole anche il fatto che Tornatore non abbia caricato in termini manichei gli elementi criminali, con la consueta esaltazione negativa della mafia, e che quindi il film consenta una lettura della storia della Sicilia nell’ultimo cinquantennio nell’ottica della realistica speranza riformista e non nell’esclusiva lotta alla mafia»

 

Nel pomeriggio di venerdì invece, alle 18,00, negli spazi espositivi del castello, Vittorio Sgarbi inaugura la mostra del maestro Fausto Pirandello dal titolo «Forma e materia. Dipinti e disegni 1921-1972», alla presenza del figlio dell’artista, Pierluigi Pirandello, nipote del premio Nobel Luigi Pirandello.

 

 

L’esposizione, curata da Vittorio Sgarbi con la direzione artistica di Giada Cantamessa e l’allestimento di Cristian Moncada, mette in luce la produzione del maestro di Agrigento a partire da un percorso tematico che evidenzierà anche il rapporto intercorso tra l’artista e il padre Luigi, celebre drammaturgo e Nobel per la letteratura.

 

La mostra è divisa in cinque sezioni: Nascere carne, ossa e nervi. L’interpretazione del nudo in F. Pirandello;Figure femminili; Natura e oggetto; Ritratti di famiglia e autoritratti;Il tema della Crocifissione.

 

Le opere in mostra, tutte appartenenti a una collezione privata, scorrono lungo un fil rouge tessuto di forma e materia, motivo della produzione pirandelliana, per certi versi solitaria per vocazione rispetto alle correnti artistiche a lui coeve. Pirandello vi aderì pur mantenendo una visione ancorata ad una lettura della realtà, per altro più veristica che realistica, fortemente materica e di matrice anticlassica, nonostante la sua vicinanza agli antichi possa apparire ossimorica.

 

I pochi soggetti ossessivamente ripetuti e ripresi durante tutta la sua carriera svelano la personalità complessa dell’artista che reinterpreta, all’interno delle sue opere, la luce accecante e il colore della Sicilia, e in particolar modo di Agrigento, paese d'origine della sua famiglia. In un continuo rimando alla pittura espressionista e cubista di Derain e Picasso appresa a Parigi alla fine degli anni Venti, Pirandello vi si confronta sempre in modo autonomo e personale, con il linguaggio astratto-concreto degli anni Cinquanta.

 

Subito dopo l’inaugurazione Luciana Grifi sarà la protagonista della lettura scenica del «Dialogo immaginario di Luigi Pirandello con il figlio Fausto» prendendo spunto dagli originali scambi epistolari intercorsi tra i due protagonisti. Saranno inoltre esposti i suoi pensieri sull’arte, attraverso scritti teorici originali, inediti ed autografi presentati, per la prima volta, in occasione della mostra che sarà, corredata di un catalogo a cura di Vittorio Sgarbi.

 

Gli spazi del castello ospiteranno, inoltre, una mostra fotografica monotematica su «Pirandello e i luoghi del Caos» che metterà in risalto la maestria artistica di Angelo Pitrone.

 

Perpetuando il valore didascalico e pedagogico dell’arte in occasione dell'esposizione verrà proposto un progetto educativo rivolto agli istituti superiori di Salemi. Partendo dalle opere presenti in mostra, gli studenti avranno l'opportunità di approfondire il percorso artistico di Fausto Pirandello e, nei momenti di laboratorio previsti in classe, i dipinti dell'artista diventeranno il punto di partenza per riflettere su alcuni temi fondamentali dell'arte e della letteratura del Novecento.

 

I giornalisti delle testate nazionali interessati a partecipare all’inaugurazione possono contattare Francesca Ruisi dell’Ufficio Stampa per definire i dettagli della loro presenza a Salemi (viaggio e pernottamento)

 

l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito

Stagista: Francesca Ruisi

  www.cittadisalemi.it

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=hEWAIcf2t7I

Per Giovanni L.

 TERRA.jpg1 SALUTO AZZURRO PER GIOVANNI LEONE

 

E' scomparso uno dei più raffinati, disincantati e colti intellettuali, spiriti liberi di Ferrara: Giovanni Leone. All'improvviso, prematuramente (appena 49 anni). Un umanista d'altri tempi, eppure, cosa rara a Ferrara, proiettato alla costruzione del futuro venuto alla luce. Al passo, di corsa, con certa cultura europea o anglosassone, trasversale, d'ispirazione fondamentalmente “Liberal, sempre filtrata da una profonda matrice estetico-letteraria. Quella che viene dai grandissimi del Novecento, da dove viene la Parola libera e la ricerca del Nuovo, dell'analisi nuova del divenire contemporaneo.O da certa cultura italiana innovativa e neomoderna. Più volte, presentò a Ferrara, ad esempio Stefano Zecchi o altri prestigiosi uomini di cultura, alla Biblioteca Ariostea , nella Sala dell'Arengo in Comune o al Festival del Tricolore a Mirabello. Lunedì è volato nell'Azzurro del Cielo. Le sue parole azzurre saranno sempre preziose pennellate di colore nella nebbia di Ferrara.

 
(* da tutti i poeti di Ferrara)

 

ROBERTO MANUZZI MUSIC UPSTAIRS

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Roberto Manuzzi Music Upstairs

 

Mercoledì 17 2: si conclude presso l'American Bar Tiffany, la rassegna musicale MUSIC UPSTAIRS a cura di Roberto Manuzzi (e con), da decenni ormai protagonista del sound ferrarese, echi notoriamente ben al di là delle mura concittadine.


Music Upstairs ha caratterizzato l'Inverno di Ferrara città d'Arte, tra gli eventi più creativi, raffinati e disincantati. Sernedpity music, quasi, nell'accezione non new age della parola: musica contemporanea di massa, al contrario, tra free e minimal rock-blues, con Manuzzi accompagnato nelle diverse serate (in corso dal dicembre scorso) da altri musicisti, tutti protagonisti della città (e non solo).

Da Enrico Ronzani (tastierista), a Stuly Manzoli (Chitarra), a Teo Ciavarella(pianoforte) e ospiti quali...., con art director...il Sax personalissimo di Roberto Manuzzi.


E splendido il “Container”...il “Ciberspazio” reale delle performance: raro esempio di sobrietà e leggerezza dell'Arte, l'art space primo piano del Tiffany, atmosfere da cafè de Paris...


***Roberto Manuzzi e Stuly Manzoli ore 21 30 (anteprima 19 20 coktail concert)

 VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=hyUY0VhmRuY

martedì 16 febbraio 2010

Tersicore La Radio Connettivista on line News

radio_telefunken_anni50.jpgIl programma radiofonico di Fantascienza, Connettivismo e oscurità varie annegate in salse sonore elettroscure, acide e noize, usualmente online il martedì alle 21.45 su RadioNation3, cambia giorno e canale:


dal 17 febbraio sarà sempre in onda il mercoledì, sempre alle 21.45, su RadioNation1 (Winamp puntato su http://radionation.it:8080/listen.pls).

 

Zoon Connettivismo


 

Vasco Rossi o Vasco Errani? da PPF

ARCHEOLOGI.jpgRoba per Vasco

di Stefano Lorenzetto
 

Chi sarà quel «Vasco» citato in continuazione nelle cinque agende sequestrate dai carabinieri di Comacchio a un imputato dell’inchiesta Laguna pulita, variante in chiave adriatica di Mani pulite? E perché «Vasco» è spesso associato ai soldi, ai lavori pubblici, alle riunioni di partito e a un sostantivo molto equivoco – «il 17 roba a Vasco», «roba piscina Vasco» – che richiama alla mente traffici illeciti? Siamo in Emilia Romagna, e dovendo escludere per deduzione logica che il riferimento sia al cantautore Vasco Rossi, l’ipotesi che suggerisce Giovanni Donigaglia, ex padre padrone della fallita Coopcostruttori di Argenta, il più grande elemosiniere nella storia del Pci-Pds-Ds, è che possa trattarsi di Vasco Errani,

Leggi il resto… »

 VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=VHWzRWAX65s

Transumanisti Stefano Vaj Recensione di Mutare o Perire di Riccardo Campa

Mutare-o-perire.jpgDA FONDO MAGAZINE - MINO RENZAGLIA

TRANSUMANESIMO: MUTARE E PERIRE - RICCARDO CAMPA (SESTANTE EDIZIONE)  RECENSIONE DI STEFANO VAJ

Mutare o perire. La sfida del transumanesimo (Sestante Edizioni, Milano 2010) è un libro che non ha paura di richiamarci all’esortazione nietzschana a “divenire ciò che siamo”, e che si colloca in quello spazio prometeico, futurista ed apertamente postumanista della cultura europea che vede oggi in Riccardo Campa uno dei più impegnati ed autorevoli esponenti.

Campa è infatti un autore pienamente integrato nel movimento transumanista, ed anzi particolarmente rappresentativo dello stesso, ma in cui appunto si esprime in modo più chiaro la consapevolezza della connessione, a vari livelli, tra il superamento dell’umano (“postuman-ismo”) e quel superamento heideggeriano dell’umanismo (“post-umanismo”) che appare oggi al tempo stesso il presupposto e la inevitabile conseguenza della metamorfosi che la tecnoscienza ci spalanca – può spalancarci, se sapremo guardare al nostro destino negli occhi. Giacché tale difesa dell’ “antropocentrismo”, nel senso in cui Roberto Marchesini utilizza questo termine, l’umanismo cioè ed inteso come orizzonte ultimo ed obbligato della nostra avventura, rappresenta l’esatto contrario dell’Umanesimo che ricollegandosi, agli albori dell’era moderna, alle più antiche radici all’epoca conosciute incarnò il primo vagito di riscossa dall’alienazione monoteista e dualista; e costituisce invece il collante generale, il comune denominatore di chi tra “mutare” e “perire” (perire se non altro come “esseri storici”) non ha oggi esitazioni a scegliere il secondo termine...

CONTINUA http://www.mirorenzaglia.org/?p=11979

WWW.TRANSUMANISTI.IT

WWW.DIVENIRE.ORG

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=Yd9cf_vLviI

lunedì 15 febbraio 2010

L'ITALIA E' CON BERTOLASO! Tranne Bersani e Di Pietro

bertolaso-guerriero.jpgda il GIORNALE

I giornali si riempiono di verbali e accuse. Ma per gli italiani Guido Bertolaso resta l’uomo del miracolo della ricostruzione all’Aquila e della soluzione a tempo di record dell’emergenza rifiuti di Napoli. E la fiducia nel sottosegretario a capo della Protezione civile resta praticamente intatta. Parola dei partecipanti al sondaggio quotidiano di SkyTg24: il 67 per cento di loro crede nell’autodifesa di Bertolaso, soltanto il 33 per cento prende invece le distanze. Il quesito proposto ai telespettatori era: «Appalti Grandi Eventi, Bertolaso: “Non ho mai ingannato gli italiani”. Credi al capo della Protezione civile?». Netta la risposta: la stragrande maggioranza dei votanti, il 67 per cento ha detto sì. Il restante 33 per cento invece ha mostrato dubbi ed ha quindi votato «no». Un risultato significativo, anche se, è bene precisarlo, i sondaggi Sky non hanno alcun valore ai fini statistici, visto che si basano non su un campione precostituito ma sulla libera scelta dei telespettatori. Il canale all news diretto da Emilio Carelli infatti, attraverso il servizio active, il sito www.skytg24.it e gli sms, consente quotidianamente, a chi lo voglia - anche attraverso il telecomando della televisione - di dare la propria opinione su una fra le principali notizie del giorno. Il campione del sondaggio non è scientifico, quindi, e come tale va interpretata la percentuale del 67 per cento. Resta però il dato della grande attestazione di fiducia in Bertolaso che arriva dai telespettatori di Sky che, nonostante le accuse al responsabile della Protezione civile per presunte irregolarità nella gestione degli appalti, credono che Bertolaso non abbia commesso alcun illecito e che si sia comportato correttamente....

continua http://www.ilgiornale.it/interni/sondaggio_sky_il_67_italiani_sta_parte_sottosegretario/14-02-2010/articolo-id=421693-page=0-comments=1

video http://www.youtube.com/watch?v=N0bhb0bExOk 

*video significativo (4/2009) sui mandanti delle toghe rosse di Firenze... (Asino Rosso ndr.)

Milano Il PD difende l'extracriminalità!

DA VIRGILIO NOTIZIE

BOSSI.jpgInevitabilmente sta generando una violenta polemica politica l'omicidio a Milano di un giovane egiziano nel corso di una rissa tra bande di extracomunitari. Per il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini il caso rappresenta il fallimento della falsa idea di integrazione propugnata dalla sinistra. "Bersani interpreta molto male i fatti: il fallimento certificato è quello dell'idea di falsa integrazione della sinistra, secondo cui chiunque, senza nessuna garanzia sulla propria condotta, avrebbe il diritto di entrare in Italia". Secondo il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, invece ad essere fallita è la politica sull'immigrazione del governo. "Una cosa gravissima - ha detto riferendosi ai fatti di Via Padova - un'impressione veramente notevole....

continua http://notizie.virgilio.it/notizie/top_news/2010/02_febbraio/14/pd_e_governo_ai_ferri_corti_dopo_omicidio_dell_egiziano_a_milano,22981339.html

video http://www.youtube.com/watch?v=Zw3YEbQRG2o

MARCELLO DARBO Personale a La Galleria del Carbone Ferrara ITALY

MARCELLO DARBO.jpgda EXIBART

DOVE E’ PIETA’: PERSONALE DI MARCELLO DARBO A FERRARA - ITALY

Analizzare, giudicare e approfondire un qualsiasi tema in positivo altro non è che una procedura ormai conosciuta, uno standard affermato, un procedimento ormai individuabile nonché quasi prevedibile; così non è però quando si tratta di partire da un’altra ottica, o per meglio dire, dal suo opposto.
Rilevare i caratteri portanti di un fenomeno o comunque descriverlo nella sua essenzialità partendo da ciò che esso non è o non rappresenta, ci appare infatti come un processo singolare e fuori dagli schemi, ma non per questo privo di accenti originali o accattivanti nel suo svilupparsi.

L’ultima produzione di Marcello Darbo, invero portatrice di legami piuttosto forti ed evidenti con alcune serie del recente passato, si situa così sotto un titolo che proprio dalla negatività prende spunto, e in essa deve trovare una sintesi semantica nonché di contenuto.

Non c’è dubbio che, osservando le varie opere (sorprendentemente più armoniche se viste come una sequenza in verticale che non in orizzontale) la parola chiave diventi serialità: il tocco del pennello sulla tela diventa fattore primario per la creazione di una serie di figure che, in un gioco di varianti complesso e mai uguale a sé stesso, da corpo a un processo sequenziale che vibra di forme curve e difficilmente inquadrabili.

Alla precedente si ricollega una seconda parola chiave: indeterminatezza sembra essere il faro che guida la distribuzione di figure che solo per qualche accenno qui e là possono suggerire forme umane, lasciando però deliberatamente in sospeso la nostra capacità di definizione, non sposandosi mai con il processo figurativo di stampo espressionista --che già l’ha visto protagonista in precedenza con la serie dei volti e dei corpi femminili soprattutto--, ma piuttosto rimanendo un segno che, ispirandosi prevalentemente a semplici composizioni rupestri della preistoria, si nutre di energia e carattere, sottolineati dalla frequenti venature colorate che come lampi e fulmini illuminano e rendono unici gli scenari, apparentemente tranquilli, di una composizione altrimenti bicromica...

continua http://57.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=86253

video http://www.youtube.com/watch?v=q68BZnS5YGQ

MARIAH CAREY New Video Sexi Album

mariah-carey.jpgda Virgilio Musica

MARIAH CAREY: nuovo album, Angels Advocate (in uscita in marzo), che è un remix dei brani del primo, con la collaborazione di R. Kelly, T-Pain e altri.

I primi due video tratti dai singoli girano già in rete: Angels Cry con Ne-Yo e Up Out My Face con Nicki Minaj, la nuova rapper della Young Money, un'etichetta discografica creata dal rapper Lil Wayne.
 

E' proprio quest'ultimo video ad aver fatto colpo sugli spettatori del web: le due ragazze interpretano più personaggi, inizialmente due bambole incartate nelle loro confezioni, poi delle infermiere sexy e infine le svampite della situazione. ..

continua http://musica.virgilio.it/news/soul-rhythm-and-blues/mariah-carey-sexy-infermierina.html Video

photogallery

http://musica.virgilio.it/foto/soul-rhythm-and-blues/Mariah_Carey_Memoirs-of-an-imperfect-Angel.html

Un video molto kitsch, in linea con il personaggio di Mariah, in cui prevale il rosso acceso e il trash la fa da padrone. La stessa Mariah ha collaborato sia alla creazione del sound, sia alla stesura delle liriche, mentre il marito Nick Cannon è il regista del video.

Moana San Valentino forever da PDA

moana_biuzzi_pda_mail.jpgda Partito dell'Amore WEB

.........Nel segno del Partito dell'Amore:

   I loghi, in quanto figure, parlano da soli a sostegno della tesi della viralità del PdA, nella nostra rassegna dei simboli politici ispirati a quello del PdA che nell'ultimo mese sono spuntati come funghi della rete, in una libera gara d'interpretazione e di espressione che qui mostriamo in parte e che continueremo a documentare.

   La nostra rassegna mostra come il simbolo del Partito dell'Amore sia diventato il vero Avatar a 3D della politica-spettacolo italiana, la forma stessa della faticosa ricerca di un qualsiasi dialogo tra il totalitarismo tecnologico della Comunicazione e la volontà di partecipazione Democratica della popolazione alla politica (e alla Comunicazione).

  Quanto di vero e di falso, quanto di bene e di male parlino nel nome del Partito dell'Amore non sappiamo. Certo è che, alla faccia del grande consumo di prodotti elettorali, parlano dal 5 febbraio del 1992 ad oggi, da quando cioè inaugurammo la prima campagna eletorale con uno slogan semplice:
"Moana parla!".

  
 La notte del giorno di s. Valentino del febbraio del 1992, Moana, Barbarella, Mauro, Marcella e pochi altri, con pochissimi mezzi raccoglievano le firme in una discoteca romana, convinti che il battito effimero del Partito dell'Amore sarebbe durato oltre quello dei loro cuori. E così sia....

ARTICOLO COMPLETO  E PHOTO GALLERY LOGHI...

http://www.partitodellamore.it/attivita/index.html#valentino

 

Bersani il Forcaiolo pensi al suo Bassolino da Vittorio Feltri

bersani.jpgda IL GIORNALE - di VITTORIO FELTRI

Pierluigi Bersani ha chiesto le dimissioni di Guido Bertolaso prima ancora che questi sia stato messo con le spalle al muro.

 È bastato un avviso di garanzia per far venire voglia di ghigliottina nel Partito democratico, memore forse dei fasti di Mani pulite che ripulirono tutti tranne il Pci.
A forza di andare avanti alla carlona la sinistra erede di Stalin, Breznev, Gorbaciov, Togliatti, Berlinguer, Natta e Occhetto è tornata indietro diciotto anni nella speranza di riprendere fiato. Per qualche voto in più è disposta a rinverdire il proprio giustizialismo invero mai appassito...

(****Asino Rosso/Marco Cremonini: 

Di Pietro e Bersani vs. Bertolaso: Toghe Pulite

Bersani e Di Pietro hanno chiesto le dimissioni di Bertolaso, indagato da toghe seguaci di quelle storiche di Mani Pulite milanesi. Di Pietro e Bertolaso hanno chiesto le dimissioni dell'Uomo che ha pulito Napoli dal letamaio alla luce del Sole Mio dell'era Bassolino/Jervolino/Pecoraro Scanio. Non hanno mai chiesto le dimissioni della Jervolino e Bassolino. Le Toghe rosse non hanno mai seriamente indagato Bassolino e Jervolino.

Indagare Bertolaso, l'Uomo che ha pulito Napoli, che ha ricostruito l'Aquila, è semplicemente un golpe rosso delle Toghe Rosse colluse con i Resti della Sinistra. Non c'è nulla da fare: a sinistra non hanno mai elaborato il lutto della morte del comunismo, del crollo del Muro del Comunismo. Post-Muro, destinati a sparire per Forza di Storia (e di crimini del comunismo- tranne in Italia, ma una rondine non fa Primavera!), si sono inventati Di Pietro e le Toghe Rosse di Mani Pulite per far fuori la sinistra craxiana, autenticamente moderna e europea.

L'outsider imprevisto Berlusconi (e Forza Italia) ha rotto le uova nel paniere dei postcomunisti! Dal 1994, l'unica alternativa al consenso democratico al Cavaliere ... è stata la Magistratura, ormai braccio animato dei Resti della Sinistra, sempre le Toghe Rosse di Milano in primis, Di Pietro ormai come Robespierre, un analfabeta tipo Gavino Ledda abruzzese, prima del Brainstorming scolastico, ormai leader autentico con il compagno Ciancimino della... sinistra.

In questi anni, con la mortadella Prodi e l'anguilla Franceschini, l'ex Sinistra, pur di far fuori il Premier e il voto legittimo degli Italiani, si è persino suicidata, fatta assimilare attivamente (come nella Redenzione Immorale di un certo Philip Dick...) dalla DC riciclata, sorta di P(G)M...- Partito (o PM...) geneticamente modificati.

Inquisire Bertolaso è una vergogna, un linciaggio alla maggioranza degli italiani: Certe Toghe Rosse, paraterroristi mediatici come Di Pietro, Donati...Santoro e Travaglio, in qualsiasi altro Paese democratico sarebbero almeno poeticamente arrestati. Perchè No? La maggioranza degli Italiani..applaudirebbe!!!)

Le giovani spose ferraresi da Barcellona

SAFFO.jpgDA ESTENSE COM

(Arci Lesbica Ferrara ospita le 2 giovani spose ferraresi dopo Barcellona)

"Molti i motivi che certamente vi faranno vincere la pigrizia del gelo e la tentazione del festeggiamento a tu per tu del San Valentino”.
Inizia così l’invito rivolto da Arcilesbica Ferrara per ieri pomeriggio  (ore 16.30) presso il centro documentazione Donna di via Terranuova 12.
Testimonial nel giorno dell’amore le due donne ferraresi che nei giorni scorsi hanno coronato il loro sogno di matromonio a Barcellona. “Innanzitutto renderemo omaggio alla coppia che più di ogni altra si è resa protagonista sul territorio ferrarese sul fronte delle battaglie per i diritti civili. Ricorderete la notizia della remissione alla Consulta da parte del Tribunale cittadino, apparsa sui giornali in dicembre. Le nostre si erano infatti recate in Comune chiedendo le pubblicazioni matrimoniali, e si erano poi rivolte al Tribunale dopo il rifiuto del Segretario Comunale di procedere.
Le attendiamo, augurandoci di poter ottenere presto il riconoscimento delle unioni anche in Italia, al loro ritorno da Barcellona, dove convoleranno a giuste nozze. Facciamo loro i nostri più sentiti auguri e le nostre più vive felicitazioni per l’evento, aspettando di poter dare dal vivo anche noi il famoso bacio alle spose....

continua http://www.estense.com/21993-021993.html

Video http://www.youtube.com/watch?v=BlS6ATQNtlo