Uomo intelligente e curioso, fra i primi e fra i pochi in Italia, insieme a Raniero Gnoli (altro curioso e, indipendentemente, attratto dall'Oriente misterioso), a leggere Giuseppe Tucci e a trasferire una parte di sé in Nepal e in Tibet. Senza conversioni, rimanendo occidentale e illuminista, e razionalista. Lorenzo Alessandri nasce nel 1927 a Torino, città malinconica, e magica, e anche metafisica, città nella quale impazzì Nietzsche e De Chirico rispecchiò il suo pensiero nei lunghi viali che sembrano non avere fine. La sua mente resta impressionata da un mago esotico pur entro la religione cristiana: Padre Pio, incrociato nell'adolescenza, tra miracoli sperati ed esorcismi. Urge in lui il desiderio di esprimersi, di dare forma a demoni e fantasmi con il disegno e la pittura. I suoi inizi sono verso il 1940. Già prima della guerra Alessandri concentra le energie nell'ideale rifugio di una «soffitta macabra» con amici strani e...