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mercoledì 9 aprile 2025

GIORGIO SANGIORGI-Siamo in troppi-oppure No?

 GIULIO SANGIORGI

Siamo in troppi
Alle volte il livello delle nostre valutazioni rasenta davvero la follia.
Una delle preoccupazioni maggiori sul nostro destino, che ci sono state gabellate in questi anni, è il calo della natalità e, onestamente ci avevo quasi creduto.
Ma quando si guardano i numeri ciò che si scopre è diametralmente opposto. Non dico che nascano più bambini di quanto detto, dico che il calo degli italiani nei prossimi anni... non sarà mai abbastanza.
Attualmente nel nostro paese ci sono quasi 59 milioni di abitanti.
Se paragonato con la densità di popolazione in uno stato USA la cosa è agghiacciante.
Uno stato USA, come l’Whashington o il Winsconsin, ha una superficie che è la metà del nostro paese, ma gli abitanti di questi due stati ammontano ad... appena 5 milioni di persone!
E questo vuol dire che, perché l’Italia possa tornare per davvero un paese ricco, la sua popolazione dovrebbe ammontare al massimo a 10 milioni di persone. E guarda caso la popolazione della Svezia, uno dei paesi più benestanti del continente, è proprio di 10 milioni, mentre negli altri paesi del nord essi sono quasi la metà. Francia e Germania hanno più gente di noi ma i loro territori sono più vasti.
Questo vuol dire che in Italia ci sono sostanzialmente 49 milioni di persone di troppo. In queste condizioni, bisogna dirlo, stiamo facendo miracoli. E se dovete maledire qualcuno per le attuali difficoltà del paese c’è un unico grande colpevole, la nostra propensione a figliare come conigli.
Ben venga dunque l’invecchiamento della popolazione, se questo significa riportare un po’ di equilibrio nel nostro paese. E se qualcuno ha qualcosa da dire contro qualsiasi mezzo per l’interruzione della gravidanza, a mio avviso è un nemico dello Stato e di questo povero pianeta.
 

 
 

venerdì 28 marzo 2025

IL GENOMA DEI PRIMI SAPIENS...PostNeandartal...

 https://www.scienzaonline.com/paleontologia/antropologia/item/3247-il-genoma-dei-primi-sapiens-europei,-tra-antenati-neandertaliani-e-discendenti-asiatici.html

I più antichi uomini moderni che hanno abitato l'Europa, vissuti circa 45.000 anni fa, hann.o contribuito a formare il patrimonio genetico degli umani attuali, in particolare delle popolazioni dell'Asia orientale. E nei loro genomi sono emersi ampi tratti di DNA dell'Uomo di Neandertal
I primi Sapiens europei hanno contribuito alla formazione del patrimonio genetico delle popolazioni umane successive, in particolare - sorprendentemente - degli attuali abitanti dell'Asia orientale. Lo ha scoperto un team di ricerca internazionale sequenziando i genomi dei più antichi uomini moderni che hanno abitato l'Europa, i cui resti - datati con altissima precisione - risalgono a circa 45.000 anni fa e sono stati rinvenuti nella grotta di Bacho Kiro, in Bulgaria.


Nei genomi sequenziati, inoltre, gli studiosi hanno identificato ampi tratti di DNA dell'Uomo di Neandertal, da cui emerge che questi Sapiens avevano avuto antenati Neandertaliani nel loro albero genealogico, tra 5 e 7 generazioni precedenti. Gli incroci tra Sapiens e Neandertal erano quindi probabilmente molto frequenti quando i primi esseri umani moderni arrivarono in Europa.