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Casalino: Sanremo 2025 ovvero un rito che si ripete.

https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/02/fwd-sanremo-2025-ovvero-un-rito-che-si.html --------- - Forwarded message --------- Da: Pierluigi Casalino < pierluigicasalino49@gmail.com > Date: mar 18 feb 2025 alle ore 13:06 Subject: Sanremo 2025 ovvero un rito che si ripete. To: ROBERTO GUERRA < guerra.roby@gmail.com >     Sanremo è Sanremo (anzi Sanremo è sempre Sanremo), come recita un ormai ricorrente adagio divenuto storico. Si sono spente le luci sul palco dell'Ariston e si fanno, come di consueto, le inevitabili riflessioni su quella che è stata l'edizione 75 della manifestazione canora. Ogni volta che Sanremo conquista l'attenzione  nazionalpopolare (e anche quella cosmica) si incomincia discutere tra lodi e stroncature come ci insegna una vulgata consolidata che tra luci ed ombre traghetta un' edizione  del Festival all' altra. Cambiano i direttori artistici, mutano le condizioni interne ed esterne, si succedono gli artisti e gli altri protagon...

Sanremo strega vanamente anche Rolling Stones...

  https://www.rollingstone.it/musica/storie-musica/miracolo-a-sanremo/966612/?utm_source=firefox-newtab-it-it  Miracolo a Sanremo I cantautori volano nel cielo della Riviera cavalcando chitarre di saggina. La musica italiana ascoltata al Festival, tra omologazione e motivi di speranza  Sanremo 2025 Nulla da fare… La Rai inneggia, l’Italia sarebbe tornata unita come Sanremo, come una volta. In realta’ semplicemente nulla di nuovo e da molti anni- Festival figurarsi dai Tempi di Claudio Villa- anni 80 circa, migurarsi adesso!   Lo specchio non caso ancora di piu’   dell’Italia nazionale. Poi come sempre al massimo ci saranno 5   cantanti decenti e per carita’ nulla di male.   Ma i tempi persino di un Battisti o anche Battiato o Le Orme o dei cantautori è preistoria… R.G.    

Sanremo e la sua lunga fiction

Immagini e parole, pensieri e spartiti, bolidi rombanti, biciclette sfreccianti in un mare di sensazioni e di emozioni immerse a loro volta in un'originalissima teoria di business e di spettacolo. Questa è la sequenza dell'evento Sanremo, che vive la sua lunga vicenda in un rincorrersi di fiction e di autofiction. Al ritmo dei suoi protagonisti e delle sue comparse che di volta in volta recitano a soggetto, coinvolgendo l'anima italica in questo angolo di Riviera ligure. Profondissimi respiri brevi ed ansie di vita che ritornano puntuali ogni anno, se pur già annunciati mesi prima dalla gran cassa della pubblicità dei media, che non rinunciano ad appropriarsi (e farla ormai propria) di idee nate tanti anni fa, quando l'unica crisi di cui si parlava era quella, lasciata alle spalle, della guerra, con la sua traccia di sangue e rovine, oltre che di miseria. Oggi, nel mezzo di un "afterrmath" non meno devastante, se non altro perché non fa intravedere squarci ...

Pierluigi Casalino: IL MESSAGGIO DEL FESTIVAL di SANREMO 2011

  Visualizza immagine in Bing   Visualizza immagine in Bing   Visualizza immagine in Bing IL MESSAGGIO DEL FESTIVAL Non desiderio d’evasione. Non è fuga dalla realtà e dalle scomode verità della cronaca di ogni giorno. Niente di tutto questo! Il Festival di Sanremo e il resto del Paese condividono l’elemento onirico, magico, della finzione e della fantasia di un album che non si finisce di sfogliare. Ma la suggestione dell’Ariston non si nutre solo di canzoni, né di immagini. Al contrario, scava a fondo nel nostro inconscio per riportare a galla desideri ed emozioni, che riguardano ciascuno di noi. Lo dimostrano anche i titoli dei molti motivi scelti per la manifestazione inaugurata ieri tra le surreali atmosfere di una coreografia di Atlante al femminile. Non si possono comprendere le canzoni se non si prende sul serio il sogno che vive in noi. La canzone è l’arte di scoprire il nostro cuore, uno spettacolo che mescola musica e poesia. E in questo cuore si imme...

Personal TV Manuale da Il Giornale

da IL GIORNALE   MANUALE PER LA TV FAI DA TE   di Massimiliano Parente   Se non ne potete più di trasmissioni politiche canterine come Sanremo, se non ne potete più di trasmissioni comiche senza immaginazione come Annozero o Ballarò, potete sempre attaccarvi a Teledurruti, la «televisione monolocale» di Fulvio Abbate in onda quando vi pare su www.teledurruti.it. E ora c’è pure il libro, edito da Cooper (ossia da Emanuele Bevilacqua, che assomiglia a Armani da giovane, ammesso che Armani da giovane assomigliasse a Armani da giovane), intitolato Manuale italiano di sopravvivenza, sottotitolato «Come fare una televisione monolocale e vivere felici in un paese perduto». Non crediate, se non lo conoscete, che l’autore sia uno di quei noiosissimi conformisti catastrofisti di sinistra, macché. Fulvio Abbate è un anarchico pazzo e simpatico che si ispira al rivoluzionario spagnolo Buenaventura Durruti ma si sarebbe trovato benissimo a suo agio al “Cabaret Voltaire”, tra Hu...

SANREMO FUTURISTA di Pierluigi Casalino

SANREMO FUTURISTA All’apice degli Anni Sessanta, Sanremo e il suo Festival ebbero l’occasione di esprimere qualcosa di nuovo, interpretando la propria vocazione artistica e creativa. Sensibile al “fascino futurista” di quell’epoca irripetibile, Sanremo cercò di esaltare estetica e giovinezza nella sua inconfondibile cornice di fiori, di colori e di suoni. Un’esperienza di livello assoluto, nazionale ed internazionale. Voluttà scandalistiche e anticonformiste, ma anche fantasie e ansie romantiche, che rivisitarono le vie tradizionali della moda, dell’espressione e del costume sociale, sotto la pioggia di polvere di stelle della fine degli Anni Cinquanta. Si celebrava l’avventura dell’italiano nel mondo, di cui si torna solo oggi a gustarne la memoria, con la riscoperta del motivo di “Meraviglioso”. Una sfida provocatoria, audace, troppo presto venuta meno, a causa dell’appesantirsi su se stessa. Tutto sembrò scivolare in un calderone di fanatismi ideologici e canori di cartapesta e gr...