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Visualizzazione dei post con l'etichetta ungheria

Orban e la Cina----

 https://www.iltempo.it/esteri/2024/07/09/news/viktor-orban-xi-jinping-cina-incontro-unione-europea-missione-contromisure-39818572/   La partecipazione del primo ministro ungherese si è svolta nell’ambito delle relazioni bilaterali fra Ungheria e questa organizzazione. L’Ungheria non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue». anche con la Cina...  

Il PCI, la rivoluzione d'Ungheria e Napolitano nel 1956: Storia non gossip! *video

  Budapest 1956 *segnalato da Graziano Cecchini .....di fronte ai coraggiosi interventi di Di Vittorio e di Antonio Giolitti - gli unici che durante l'assise plenaria parlarono apertamente di «rivoluzione» ungherese, giungendo a definire non legittimo, non democratico e non socialista il governo contro il quale era insorto il popolo di Budapest il 23 ottobre - si scatenò immediatamente il fuoco di fila dell'ortodossia, che Togliatti affidò ai cosiddetti "giovani" rinnovatori del partito. Prima fra tutte la «sparatoria» - come la definì il poeta e giornalista del «l'Unità», Fidia Gambetti - operata dal trentunenne delegato di Caserta, Giorgio Napolitano. Dopo aver attestato tutta la sua soddisfazione per l'impostazione data da Togliatti ai problemi del movimento operaio internazionale, Napolitano polemizzò aspramente con Giolitti argomentando che in Ungheria «non ci si è limitati a sviluppare la critica, ma si è scatenata una lotta disgregatrice, ...

"La giacca del Gundel" intervista a Claudio Strano, scrittore e giornalista

  Visualizza immagine in Bing     INTERVISTA A CLAUDIO STRANO   D. Strano, dagli anni ’80 un nome ricorrente nel panorama ferrarese letterario più sperimentale. R- La parola “sperimentale” nel mio caso ha una qualche attinenza se riferita al piano linguistico. Per il resto vengo da una formazione classica dalla quale ho ereditato, credo, un certo senso del sacrale, del rispetto dell’insegnamento dei maggiori, l’istinto a scandagliare il profondo dell’animo umano ma anche le idee che muovono noi, scimmie presuntuose, sulla scacchiera del mondo. La leggerezza calviniana mi pare un tratto caratterizzante della nostra epoca letteraria e non solo, la considero anzi un “lezione permanente” del grande scrittore italiano, ma è il sottosuolo che mi affascina nel senso più esistenziale e filosofico che non dostoevskijano. Gratta gratta penso ci siano mondi sconfinati relegati nel “non detto”quotidiano che solo la letteratura, ieri come oggi, può svelare ai nostri stessi occhi ...

Claudio Strano, "La Giacca del Gundel": un romanzo noir post-comunista alla luce del web

* from   Resto del Carlino, novembre 2011 di STEFANO LOLLI UN PO' THRILLER storico, un po' romanzo di «idee» per dirla alla Milan Kundera.  Il libro è un romanzo classico, ambientato tra l'Italia e l'Ungheria, tra Venezia, Bologna, Ferrara e Budapest dove si intrecciano le vicende di due uomini (e di due generazioni) di ungheresi vittime della storia, «entrambi figli del periodo comunista poi travolti dai rapidi cambiamenti della società WEB Il giornalista ferrarese Claudio Strano, 49 anni: il suo libro si trova su www.lulu.com — spiega l'autore —, il primo Gàbor manager emergente che vorrebbe trovare consolazione nei valori del passato, l'altro Balàsz giovane con famiglia a carico che si fa sedurre dall'idea dell'occasione di una vita». E' una giacca che li lega (quella fornita dal ristorante Gundel), e che scatena la trama fitta di richiami a orga- nizzazioni criminali, musei decisamente particolari (la «Casa del Terrore»...