L’iniziativa si propone di dare una rilettura di natura estetica ad ...alcuni ruderi creati dall’uomo ma assenti in forma fisica: esse sono rovine appartenenti più alla sfera comunicativa che a quella dell’architettura, dell’arte o dell’archeologia.
Protagonista di questo primo incontro è Fabio Fornasari, architetto e artista da anni impegnato in una ricerca sul ruolo delle immagini nella contemporaneità. Sarà proprio la sostituzione della rovina a immagine ad essere al centro della riflessione della mostra: a distanza di dieci anni non rimane infatti alcun resto fisico che permetta di ricordare il tragico evento dell’11 settembre 2001. Le montagne di funeste macerie delle due torri del World Trade Center di New York create della potenza dello schianto dei due aerei sono state sostituite da una moltitudine di rovine virtuali, da rappresentazioni fruibili unicamente tramite uno schermo. La memoria è stata, così, rimpiazzata dalle immagini.
Al di là della sciagura, e oltre questa sorta di avvicendamento mediale, ciò che ci è stato davvero sottratto è stata una visione, o meglio, una moltitudine di visioni create dal sistema Panopticon (“che fa vedere tutto”) delle due torri: ogni finestra rappresentava un dispositivo ottico capace di produrre una porzione unica di panorama ed al contempo un punto di osservazione dall’alto sul mondo occidentale.
L’attuale assenza di queste visioni ricalca la cancellazione delle macerie. Non è infatti casuale la scelta della data di inaugurazione dell'evento: il 15 ottobre è il giorno della chiusura dei lavori di liberazione dai resti Ground Zero; quel cantiere ha, così, estinto l'immagine della rovina. Sarà la riscoperta di tali immagini estranee alla dimensione comunicativa e delle visioni prodotte da esse, a rappresentare il cuore della riflessione di -10: RUINS AREN'T HERE. Sarà, cioè, la memoria ad essere riabilitata.
In mostra, infatti, ci saranno un allestimento site-specific e il risultato di contributi raccolti proprio dall’11 settembre 2011 attraverso il Web*: disegni sul ricordo delle due Torri (inviati ad un indirizzo email creato ad hoc, ruinsarenthere@altaproject.com e visualizzati sul Sito http://www.altaproject.com/10ruinsarenthere) che palesano un atto essenziale, uno sforzo della memoria che difficilmente disgiunge l’anamnesi da quella indotta dai media.
Dettagli e info
-10: RUINS AREN'T HERE. Fabio Fornasari
Progetto di Fabio Fornasari
A cura di Barbara Martusciello ed Emmanuele J. Pilia
Tel. 339 6918072; email: trecinqueartecontemporanea@gmail.com
Orari: martedì-sabato ore 16 – 19.30. Festivi e domenica su appuntamento
* Invia il tuo disegno personale (firmato o con nik name) alla mail ruinsarenthere@altaproject.com entro il 10 ottobre: il tuo lavoro sarà parte integrante della mostra!
Visualizzazione post con etichetta transarchittettura. Mostra tutti i post
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martedì 13 settembre 2011
10: RUINS AREN'T HERE * a cura di E.Pilia-F.Fornasari-B.Martusciello
sabato 16 luglio 2011
16 luglio 2011: il MAV irrompe a Genova
Si riuniranno il 16 luglio a Genova, presso l’AC Hotel in zona Quarto, i principali rappresentanti del MAV (Movimento per l’Arte Vaporizzata). All’ordine del giorno i due punti fondanti del programma del MAV: il superamento dell’arte attraverso la sua vaporizzazione, portata avanti seguendo direttrici teorico-pratiche che oscillano costantemente tra le esperienze futuriste, dada e situazioniste più radicali; la liberazione dal/del lavoro, autentica religione contemporanea. Il MAV è un movimento artistico costituitosi dalla fusione di diversi gruppi e movimenti contemporanei e del recente passato: da ciò che resta del vecchio Gruppo IDRA (anni Settanta) al recentissimo Movimento per l’Arte Cervicale, al Net.Futurismo, al gruppo ALTA (Associazione-Laboratorio per la TransArchitettura). L’evento, che figura ufficialmente tra le tappe del “Primo Concilio InterAvanguardista 2011-15 – Tesi e proposte preparatorie per l’avvenire oltrizzontale”, prevede gli interventi di artisti, critici, scrittori e teorici provenienti indifferentemente da ambienti accademici e underground: Stefano Balice, Andrea Leonessa, Visual Mark, Laika Facsimile, Giorgio Pedivella per il Movimento Arte Cervicale; Antonio Saccoccio, Marco Raimondo, Silvia Vernola, Gianluigi Giorgetti, Klaus-Peter Schneegass, Kristian Fumei per il Net.Futurismo; Emmanuele J. Pilia, etc. per ALTA. Hanno inoltre aderito scrittori, artisti e ideologi di diverso orientamento: Blade Painnet, Joseph Deskolath, Roberto Guerra, Dario Lapenta (Italiavanguardista), etc. Previsto anche l’intervento di Elisabetta Mattia e Loretta Bertoni per la casa editrice “Avanguardia 21”, che si è posta recentemente come punto di riferimento per la cultura d’avanguardia internazionale. I lavori del meeting procederanno per tutto il pomeriggio, dalle 15 alle 20. Previsto un collegamento audio-video con i mavvisti da Roma. Dopo la chiusura annunciate vaporizzazioni oltre-artistiche con incursioni e creazione di situAzioni nel centro di Genova. Intervengono: Stefano Balice Silvia Vernola Laika Facsimile Antonio Saccoccio Visual Mark Emmanuele J. Pilia Dario Lapenta Marco Raimondo Roberto Guerra Blade Painnet Joseph Deskolath Elisabetta Mattia Loretta Bertoni Giorgio Pedivella Siamo degli artisti soltanto in quanto non siamo più degli artisti: stiamo realizzando l'arte. (Internationale Situationniste, agosto 1964) Vaporizzare l’arte è l’ultimo compito che può avere oggi un artista prima di uscire definitivamente di scena. (Movimento per l’Arte Vaporizzata, maggio 2011) |
giovedì 16 giugno 2011
Asian Lednev, creatore di mondi: trionfa la retealtà A21
L'evento di sabato 11 giugno a Roma, presso il museo della chiesa di San Giovanni de' Fiorentini, è uno di quelli su cui vale la pena fermarsi a riflettere per qualche minuto.
Per l'occasione si presenta l'esposizione Asian Lednev, creatore di mondi, ideata e curata da Emmanuele Jonathan Pilia, Sveva Avveduto e Guido Massantini per esplorare il percorso artistico di Fabio Fornasari. Inoltre si presenta il catalogo della mostra, edito da Avanguardia 21. Intervengono anche alcuni esponenti di ALTA e William Nessuno, anche loro fondamentali per la riuscita dell'evento.
Non è il caso di soffermarsi troppo sulla riuscita del vernissage, completa ed evidente per tutti gli intervenuti.
E' invece il caso di riconoscere che eventi del genere sono il frutto della retealtà da noi sognata. Sì, la retealtà. Ci si trovava, a prima vista, di fronte al classico vernissage, di quelli che se ne vedono a centinaia a Roma in una settimana, di quelli che la gente ricorda solo perchè c'è un amico che espone la sua vanità o perchè previsto ampio buffet al termine. Ad un occhio superficiale il vernissage di sabato 11 sembrerebbe come gli altri. E invece per chi è attento e sensibile ai cambiamenti c'era del nuovo, c'era dell'immensamente nuovo. E la novità si chiama retealtà. Il clima sereno e leale, l'entusiasmo vero e vivo che si respirava sono il risultato di un cambiamento paradigmatico. L'11 si è avuto uno svernissage reteale, e per questo antitradizionale. Reteale perchè la maggioranza di coloro che hanno partecipato all'evento sono entrati in contatto, si sono conosciuti e hanno preparato l'evento stesso attraverso la rete, sul web. Senza internet non avrei conosciuto E. J. Pilia, non avrei conosciuto F. Fornasari e Sveva Avveduto, non avrei conosciuto M. Ercolani ed E. Battipaglia, non avrei conosciuto Marina Bellini, non avrei conosciuto William Nessuno. E non avrei conosciuto Marco Rossi Lecce e Francesca Franco. Non avrei conosciuto Loretta Bertoni, Elisabetta Mattia, Marco Zappa, Gianluigi Ballarani, Mauro Piccinini. Non avrei conosciuto Vitaldo Conte. Tutti amici presenti l'11 giugno (e scusate se dimentico qualcuno). L'intera casa editrice Avanguardia 21 nasce da un gruppo di artisti e attivisti che sono entrati in contatto grazie alla rete. Una casa editrice nata in rete. Avanguardia 21 è entrata in contatto con ALTA grazie alla rete. Ma questo è ancora poca cosa. La retealtà non è ancora questa.
La retealtà inizia a realizzarsi quando, come nel caso dell'11 giugno, i rapporti nati sul web si trasferiscono sul territorio. E non basta neppure questo. La retealtà si realizza pienamente soltanto quando i rapporti nati in rete trasferendosi sul territorio mantengono le stesse caratteristiche reticolari, orizzontali e antigerarchiche che contraddistinguono le relazioni sul nuovo medium (quando è interpretato nel migliore dei modi e non replica modelli old-mediali). Sì, perchè i rapporti che nascono sul web solitamente sono meno sporchi rispetto a quelli nati al di fuori del web. E' molto più facile riconoscersi compagni d'avventura sulla base di semplici affinità elettive, e più difficile stabilire rapporti meschini basati sul calcolo, l'interesse, l'arrivismo, etc.
La retealtà inizia a realizzarsi quando, come nel caso dell'11 giugno, i rapporti nati sul web si trasferiscono sul territorio. E non basta neppure questo. La retealtà si realizza pienamente soltanto quando i rapporti nati in rete trasferendosi sul territorio mantengono le stesse caratteristiche reticolari, orizzontali e antigerarchiche che contraddistinguono le relazioni sul nuovo medium (quando è interpretato nel migliore dei modi e non replica modelli old-mediali). Sì, perchè i rapporti che nascono sul web solitamente sono meno sporchi rispetto a quelli nati al di fuori del web. E' molto più facile riconoscersi compagni d'avventura sulla base di semplici affinità elettive, e più difficile stabilire rapporti meschini basati sul calcolo, l'interesse, l'arrivismo, etc.
CONTINUA LIBERI DALLA FORMA
ANTONIO SACCOCCIO
venerdì 10 giugno 2011
Asian Lednev, creatore di Mondi - Edizioni Avanguardia 21
Comunicato stampa Edizioni Avanguardia 21 Asian Lednev, creatore di Mondi Catalogo a cura di E.. J. Pilia Sabato 11 giugno 2011, alle ore 18, si inaugura a Roma presso il Museo di San Giovanni de' Fiorentini la personale di Fabio Fornasari, tra i più convincenti artisti che lavorano sulle relazioni tra architettura e nuovi media. Titolo della mostra: “Asian Lednev: Creatore di Mondi”. Durante il vernissage verrà presentato il catalogo della mostra “Asian Lednev: Creatore di Mondi”, pubblicato dalle Edizioni Avanguardia 21. Il catalogo (128 pagine, 90 illustrazioni a colori - 25,23 euro) è a cura di Emmanuele Jonathan Pilia, con contributi critici di Sveva Avveduto e Guido Massantini e un’intervista di Francesco Verso allo stesso Fornasari. Il progetto complessivo è di ALTA (Associazione Laboratorio di TransArchitettura). La pubblicazione è parte della mission di “Avanguardia 21”, che mira a creare una vera e propria rete comunitaria fra tutti coloro che nel XXI secolo sono interessati alla cultura e all’arte d’avanguardia. Parteciperanno al vernissage: Fabio Fornasari, i curatori Sveva Avveduto ed Emmanuele Jonathan Pilia, gli scrittori William Nessuno e Francesco Verso, per le Edizioni Avanguardia 21 Elisabetta Mattia e Antonio Saccoccio. L'evento è stato realizzato grazie al sostegno di: Museo di San Giovanni Battista de' Fiorentini, Edizioni Avanguardia 21, IRPPS - Istituto di Ricerche sulle Popolazione e sulle Politiche Sociali, AIT - Associazione Italiana Transumanisti, Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia, DoKC Lab, Codice a Barre, Art a Part of Cult(ure). www.avanguardia21.it info@avanguardia21.it |
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