sabato 29 dicembre 2012

M5Stelle- Beppe Grillo all'assalto della necropolitica italiana: ecco il programma Revolution

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Un non eletto, che non partecipa alle elezioni con l'obiettivo di farsi rieleggere, lascia, da assoluto impunito, la sua Agenda in eredità al prossimo governo, nel caso non sia ancora lui presidente del Consiglio. Non scende in campo, ma sale in politica, ascende al Cielo. Non è stato sfiduciato dal Parlamento, ma si è sfiduciato da solo. E' un fenomeno della autoreferenzialità estrema, un energumeno anticostituzionale, un presuntuoso che non ammette lo sfascio economico di cui è diretto responsabile. Non si è mai visto in una democrazia che ci si candidi alla guida di una Nazione con la pretesa di non partecipare alle elezioni e che si imponga il programma ai successori al pari delle Tavole della Legge di Mosè. Il programma di Rigor Montis, nel caso il M5S riesca a partecipare alle elezioni e le vinca (perché porsi limiti?) diventerà carta straccia con buona pace dei suoi sostenitori Casini e Fini. Del doman non v'è certezza, ma con altri cinque anni di montismo e della sua agenda c'è l'assoluta sicurezza del fallimento economico senza ritorno dell'Italia. L'Agenda Grillo (un estratto dal Programma del M5S e delle proposte discusse nel forum e nel blog) dà molta più fiducia:
1 - Legge anticorruzione
2 - Reddito di cittadinanza
3 - Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni)
4 - Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
5 - Introduzione del referendum propositivo e senza quorum
6 - Referendum sulla permanenza nell'euro
7 - Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
8 - Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti
9 - Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato
10 - Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent'anni
11 - Massimo di due mandati elettivi
12 - Legge sul conflitto di interesse
13 - Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese
14 - Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav
15 - Informatizzazione e semplificazione dello Stato
16 - Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
Questo e altro ancora nel futuro degli italiani. Si volta pagina. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

http://www.beppegrillo.it/

Ferrara: il ritorno degli anarchici post Remo Tartari


“Ferrara è stata sacrificata”

 

L’anno che si chiude è stato tremendo ed il 2013 sarà sicuramente peggiore, inutile crearsi illusioni o vivere di false speranze. Il partitismo ed il sindacalismo concertativo-burocratico hanno mostrato tutti i loro limiti confermando un servaggio imbarazzante ad un paradigma economico e finanziario miope, terminale, decadente ed autodistruttivo. L’attuale sistema nel suo complesso sta rapidamente implodendo creando da una società polarizzata fra una massa di proletari e sottoproletari destinata all’indigenza e una minoranza di super-ricchi.

Cosa ci dobbiamo aspettare per l’anno prossimo? Probabilmente una situazione non dissimile da ciò che avviene in Grecia, Spagna e Portogallo: disoccupazione galoppante dovuta alla deindustrializzazione del paese, aumento esponenziale della povertà, collasso dei sistemi previdenziale, sanitario, ecc. . Una situazione oggettivamente insostenibile che si tradurrà in un imbarbarimento del tessuto sociale con derive xenofobe, fondamentaliste religiose e via discorrendo. Non è escluso che a ciò seguirà un’involuzione autoritaria e militarista dell’entità statale, o meglio si paleserà a tutti (perbenisti inclusi) ciò che era evidente solo ai cosiddetti “ribelli” o “estremisti”.

I primi segni di questa degenerazione sono già visibili qui in casa nostra, nella ingessata, decadente, conformista e sempre più povera provincia di Ferrara. La nostra provincia è sempre stata uno dei fanalini di coda del ricco nord quanto a sviluppo economico, tuttavia per circa una decade si è potuto fare finta di niente, o meglio la cosiddetta casta ha rassicurato ed imbonito l’opinione pubblica mentre lentamente i settori produttivi che garantivano la sussistenza al popolo venivano sacrificati dallo “Stato sacerdote” sull’altare del capitalismo finanziario fra gli applausi dei postulanti (sindacati burocratico-concertativi, cricche di privilegiati ed imboscati e gerarchie ecclesiastiche). Ferrara è stata sacrificata!

Un tempo la nostra provincia aveva un settore agricolo basato sulla gestione familiare della terra che creava ricchezza ed un indotto virtuoso per il territorio, invece oggi assistiamo all’accaparramento dei terreni da parte di grandi gruppi e possidenti che ripropongono di fatto un ritorno al latifondismo: non più famiglie che coltivano la terra, ma una massa di salariati precari soggetti ad ogni possibile vessazione. Ad aggravare la situazione la famigerata globalizzazione che, oltre ad aver messo “fuori mercato” i prodotti del coltivatori diretti, ha smantellato definitivamente l’industria ad essi collegata (basti ricordare la chiusura degli zuccherifici di Ostellato e Pontelagoscuro). Le ultime realtà industriali legate al settore agricolo, oltre a pagare uno scotto notevole in termini di lottizzazione dei posti di lavoro (sempre più precari ovviamente), riescono a sopravvivere artificialmente con i contributi comunitari: l’Europa dei burocrati e delle banche ci strangola, ma ad un passo dalla morte ci elemosina quel minimo di ossigeno per non spirare.

Un tempo la nostra provincia aveva un indotto legato al turismo che poteva, se correttamente amministrato, creare ricchezza ed occupazione. Nel basso ferrarese i nostri lidi, brutto anatroccolo della riviera romagnola, ed il nostro Delta sono divenuti esempi lampanti di come un territorio possa essere devastato dalla speculazione edilizia, o sacrificato a “progetti strategici” semplicemente antieconomici ed inquinanti come la riconversione a “carbone pulito” della centrale di Porto Tolle – Camirini. Ferrara città invece è ormai morta, con i pochi artigiani, esercenti e ristoratori schiacciati da burocrazia e gabelle di ogni genere. D’altra parte i grandi flussi turistici hanno abbandonato la città già da tempo: la crisi non ha fatto nulla di più che accelerare un processo già in atto.

Un tempo la nostra provincia poteva vantare un’industria chimica all’avanguardia in termini di ricerca, brevetti e prodotti finiti. Innegabilmente dalla sua fondazione nel 1939 ad oggi è stato un bacino occupazionale notevole, una sicura fonte di reddito per molti salariati. Oggi la globalizzazione e la ricerca del maggiore profitto sempre e comunque, impongono delocalizzazione con licenziamenti di massa, la fine degli investimenti in ricerca e sviluppo, e ciò che è più grave tagli alla manutenzione straordinaria degli impianti.

Un tempo la nostra provincia poteva vantare un sistema sanitario capillare e con delle eccellenze, oggi invece è al collasso, con strutture in via di smantellamento, esternalizzazioni selvagge, reparti sovraffollati e liste d’attesa interminabili. A ciò si aggiunga un aumento ingiustificato delle spese: a peggiori servizi corrispondono rincari indifendibili.

Un tempo la nostra provincia, seppur ammansita da un conservatorismo politicamente corretto, poteva vantare una solida coscienza antifascista; oggi in tutta la provincia assistiamo nel silenzio più totale alla rinascita di sigle che rivendicano apertamente pratiche particolaristiche, xenofobe, autoritarie, sessiste ed omofobe. Aggiungiamo che altre volte questi sentimenti sono ben celati dietro a nuovi guru urlatori che come novelli Zarathustra fanno leva sulle paure del popolo.

A questo punto esistono due strade praticabili: chiudersi nell’immobilismo e nel silenzio più totale augurandosi che un qualcuno non meglio specificato faccia “qualcosa”, oppure che un non meglio specificato “qualcosa” accada in base ad misterioso intervento dall’alto; in alternativa si può decidere di lottare. Il lottare per qualcosa non parte dai grandi discorsi e non termina in vagheggiamenti rivoluzionari lontani nel tempo. Lottare per qualcosa significa aver ben chiaro cosa fare in termini di metodo e di fini.

Dagli anni ’80 in avanti non esiste una tradizione anarchica e libertaria nel ferrarese che abbia ottenuto risultati apprezzabili, quindi ricreare un clima favorevole non è facile: non conoscenza del movimento, mistificazioni, fraintendimenti e atteggiamenti autolesionistici più o meno voluti ed operati negli anni non giocano evidentemente a nostro favore. Gioca invece a nostro favore l’evidenza dei fatti: il sistema semplicemente è decotto, contrariamente a ciò che sostengono politicanti e lacchè. Storicamente i sistemi non sono riformabili, quindi anche il sistema attuale non è riformabile: le involuzioni politica, sociale ed economica odierne lo testimoniano.

“Muoia il capitalismo! Evviva l’umanità! Evviva l’Anarchia!” Questo ci viene da dire a coloro che per calcolo, malafede o miopia si accaniscono a sacrificare l’umanità al profitto ed al capitale. Noi vogliamo una società libera, solidale, egualitaria e pacifica. “Utopisti! Sognatori! Illusi!” ci dicono? Ebbene noi ricordiamo le parole di Michail Bakunin “È ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo.” Se l’uomo non avesse immaginato una società diversa e non avesse agito di conseguenza saremmo ancora fermi all’età della pietra.

Come agire? Quali metodologie di lotta proporre? Partendo dall’assunto che la democrazia è un bene prezioso che va vissuto giorno per giorno in prima persona e MAI delegato a terzi, proponiamo l’autorganizzazione e l’autogestione delle lotte, sia politiche che sindacali, nelle piazze come nelle scuole, nelle fabbriche come nei campi. Perché autorganizzazione? Perché solo le lotte che scaturiscono da una coscienza collettiva e da bisogni reali hanno possibilità di incidere sul presente e sul futuro. Perché autogestione? Perché solo una lotta che evolve in processi decisionali e gestionali orizzontali può scardinare la logica della gerarchia e del potere su cui l’autorità statale e lo sfruttamento si basano: dirsi antimilitaristi, socialisti o comunisti, antirazzisti, antisciovinisti, ecc. senza metabolizzare principi cardine come autorganizzazione ed autogestione è una contraddizione. I superstiti di certe ideologie converranno.

L’Anarchia non è caos, ma la massima espressione dell’ordine: democrazia all’ennesima potenza, partecipata, partecipativa ed egualitaria. Democrazia reale senza compromesso perché basata su un contratto sociale condiviso e non imposto. L’Anarchia non è una bella utopia, ma l’evoluzione ultima verso cui tende l’umanità. In tal senso ci preme sottolineare come in tutto il mondo ci sia una disperata richiesta di partecipazione e un fiorire di esperienze autogestite; addirittura sotto il nostro naso certi movimenti politici e sindacali stanno facendo fortuna strumentalizzando ed abusando il concetto di “democrazia dal basso”.

Il 2013 sarà un anno di grandi patimenti, come anarchici non ci esimeremo dalla lotta e non mancheremo di invitare gli altri ad opporsi al sistema, creando percorsi di condivisione fuori dalle gerarchie, dai partiti politici e dai sindacati concertativi.

Gruppo Libertario Remo Tartari

USI-AIT sez. di Ferrara

http://www.estense.com/?p=267011


Caterina Migliorini su Playboy: Sirene postfemministe?

Catarina Migliorini (© Olycom)

Torna a far parlare di sé la bella Catarina Migliorini, salita alla ribalta per aver messo in vendita lo scorso settembre la sua verginità.
A vincere l’asta online un giapponese, Natsu ikl, che per 780mila dollari (600mila euro circa) avrebbe dovuto avere il piacere di deflorare la studentessa brasiliana. L’incontro con il ricco nipponico non c’è ancora stato, e nel frattempo Catarina, per poter far fronte alle spese che ogni studente deve sostenere, ha deciso di posare senza veli per l’edizione brasiliana della famosa rivista Playboy.

Viso di ragazzina e fisico ancora acerbo, ma sguardo malizioso per la studentessa che, in attesa di “consumare” l’accordo preso con il giapponese, ha messo bene in mostra il lato B.

Catarina non è l’unica ad aver messo all’asta la propria verginità, ricorderete sicuramente la provocazione della showgirl Raffaella Fico, che però pare non aver mai concluso nulla di concreto. Non tutti sanno che anche un uomo, il russo Alexander Stepanov, dopo Catarina aveva deciso di vendersi, aderendo all’iniziativa Virgin Wanted, ma riscuotendo un successo assai minore. Il guadagno finale per il russo? Solo 2.300 euro, ma volete mettere la soddisfazione? ... C

http://gossip.it.msn.com/foto.aspx?cp-documentid=252693487

VIDEO E Gallery

Ray Galante: (TRON) Universi Paralleli ed evoluzione digitale

Viaggio all’interno della “Rete” : metafora della connessione globale

 

Dunque ora inizia il nostro viaggio all’interno della “Rete”: l’universo parallelo che nei film della Disney il primo Tron, e l’appena uscito attesissimo sequel Tron Legacy , è stato creato dal geniale scienziato Kevin Flinn all’interno dei meccanismi di funzionamento del computer. In tale mondo elettronico virtuale fatto di programmi informatici ed energia tutto sostanzialmente sembra essere apparentemente simile al mondo reale anche se in forma estremamente avveniristica, futuribile ed avanzata: città brulicanti di vita, mirabolanti veicoli volanti, automobili , motocicli; tutto si muove freneticamente ad elevatissima velocità e tutto funziona tramite energia quantica luminosa. In tale mondo creato dalla creato dalla genialità di Kevin Flinn , la considerazione filosofica per cui il libro della Natura è scritto in linguaggio matematico di alcuni dei più importanti padri fondatori della scienza moderna, quali Galileo Galilei e soprattutto Gottfried Wilhelm von Leibniz, sembra veramente acquistare un significato profondo . In tale dimensione parallela, infatti, tutto è frutto di interazione energetica tra miriadi algoritmi ed equazioni che costituiscono dalla parte piùpiccola a quella più grande la struttura capillare a rete di questa realtà , da qui il nome “ la Rete”. Facendo un passo indietro, Il film Tron Legacy, di cui ci stiamo occupando , inizia con due eventi fondamentali. Il primo è la misteriosa scomparsa datata 1989 di Kevin Flinn, il geniale scienziato creatore del sistema di Tron “La Rete”e fondatore della ENCOM. Tale compagnia da essere una piccola casa produttrice di videogiochi, era diventata in pochi anni una delle più grandi, potenti e avanzate Industrie informatiche del mondo ( una sorta di Microsoft).Il secondo, invece molto più avanti nel tempo nel 2010 è la rocambolesca impresa di suo figlio Sam Flinn hacker professionista: trafugare l’ultimo segretissimo, avanzatissimo, ultraprotetto, e naturalmente estremamente costoso, sistema operativo per metterlo a disposizione di tutti gli utenti gratuitamente su Internet. E così salito a bordo della sua fiammante moto Ducati (ereditata dal padre) , il nostro eroe si appresta alla titanica impresa. Il suo primo obiettivo sarà quello di aggirare il sistema di sicurezza dell’edificio dove ha sede la ENCOM, sfuggendo alle telecamere a circuito chiuso ed ai meccanismi di allarme elettronico . Grazie alla sua straordinaria rapidità e destrezza, il giovane Sam Flinn riuscirà a farlo appena in tempo per portare a termine la fase due del suo piano: scaricare sul suo speciale iper avanzato e sofisticatissimo computer tascabile, il nuovissimo e segretissimo sistema operativo della Encom, con la quale l’ex società di suo padre voleva conquistare il mercato ed addirittura riuscire a quotarsi in borsa nell’indice giapponese Nikkei. Dopo aver beffato il sistema di sicurezza e aver sostituito il file del nuovo gioiello tecnologico della Encom con un video raffigurante il suo cane; finalmente, la persona addetta alla sicurezza lo scopre e ne segue uno spettacolare inseguimento fino sopra al tetto del grattacielo sede della Società, dal quale il giovane Flinn si getterà prima di essere catturato. Nel pieno dell’incredibile caduta, con abilità da vero paracadutista, il nostro eroe riuscirà ad azionare l’apertura del proprio paracadute e planerà su un Taxi di passaggio. Però, una volta a terra, dopo uno spettacolare inseguimento viene preso dalla Polizia, la quale una volta proceduto all’identificazione del giovane è costretta a rilasciarlo libero. Ciò avviene in quanto Sam essendo l’unico figlio dell’ex presidente della Encom, scomparso in misteriose condizioni, e essendo l’azionista di maggioranza della Compagnia , aveva in realtà tutto il diritto di entrare e prendere tutto ciò che voleva dalla Società del padre. Riacquista la libertà appena in tempo per incontrare Alan Bradley , un vecchio collaboratore e grande amico del padre, ed ora anche membro del Consiglio di Amministrazione della Encom , che gli riferisce di aver ricevuto una telefonata anonima da vecchio ufficio del padre chiuso da più di vent’anni! Qui inizia la vera avventura del nostro eroe Sam Flinn, il quale visita la vecchia sala giochi “Flinn’s” , doveva aveva sede l’ufficio e il luogo di lavoro del padre, e lì dopo aver scoperto un passaggio celato dietro un vecchio videogioco a gettone, scopre un laboratorio segreto ove il padre effettuava le sue ricerche ed i suoi esperimenti, e lì trova anche il computer con cui il padre lavorava sempre incredibilmente acceso e funzionante con una strana finestra di dialogo aperta ricordante vagamente il sistema DOS (antesignano nel mondo reale di tutti i sistemi successivi) . Qui, mentre cerca di dialogare col computer fa una scoperta eccezionale. Infatti, mentre cerca di accedere ai dati del computer attiva un raggio laser che lo trasporta istantaneamente nel sistema di Tron “la Rete” : l’universo parallelo creato dal padre all’interno dei meccanismi funzionali del computer. Era questo il progetto eccezionale a cui suo padre Kevin Flinn aveva lavorato in totale segreto per tanti anni, a cui gli aveva accennato Alan Bradley. Tale sistema, a cui si poteva accedere tramite il laser- teletrasporto quantico, che catapultava esseri umani reali in un mondo subatomico fatto di algoritmi e di energia- Tale dimensione dalla sua creazione ( nel primo Tron della Disney nel 1982) fino al momento attuale (il secondo film Tron Legacy continuazione del primo) della sortita di Sam Flinn aveva subito numerose modificazioni e sviluppi fino a diventare il complesso ed articolato universo della “Rete” . Si vede come in questo aspetto della trama ci sia un fortissimo riferimento, che si evince anche dalla terminologia utilizzata nella sceneggiatura, all’attuale straordinario ed enorme sviluppo di Internet: la grande rete telematica globale ove passa il grande flusso delle informazioni che connette insieme l’intera umanità. Quindi, si vede, come una volta analizzata la trama, l’opera cinematografica della Disney “Tron “, e soprattutto il suo secondo capitolo “Tron Legacy”, siano molto utili ed interessanti per poter sviluppare la tematica che qui stiamo sviscerando. Ovvero il rapporto tra teoria degli universi paralleli e lo sviluppo della tecnologia digitale, che per le proporzioni che sta assumendo può essere paragonata ad un autentica nuova fase evolutiva nella storia umana.

 

Ordine e Caos : due aspetti diversi della medesima realtà a confronto

 

Prima di rientrare all’interno del mondo di Tron per continuare la nostra analisi, dobbiamo fare una considerazione squisitamente filosofica : fin dagli albori della sua storia l’umanità ha cercato di darsi una struttura organizzata per affrontare le sfide quotidiane e preservare e continuare la sua esistenza sul pianeta. Questa esigenza ha riguardato e riguarda anche e soprattutto tutto il bagaglio di esperienze e d’informazioni accumulate nel corso di secoli ,da quando è comparso il primo uomo sulla Terra ad Oggi che ci troviamo nell’Era digitale dell’informazione. Pertanto, ciò che si evince analizzando tali forme organizzative ,è il fatto che nella loro essenza sono innanzitutto forme di pensiero le cui numerose articolazioni ed applicazioni hanno creato tutto ciò che oggi esiste. Andando in profondità si trovano fondamentalmente 2 archetipi fondamentali: Ordine e Caos. Tali importantissimi principi ordinatori informano tutta la nostra esistenza, e prendono la loro origine dalla stessa intima natura biunivoca del nostro cervello, che consta di due differenti emisferi: quello sinistro che presiede all’ordine della razionalità e quello destro che presiede al caos della creatività. Come ben si sa, nella storia umana ordine e caos si sono confrontati e molto spesso combattuti, ma in realtà sono entrambi presenti nel nostro essere e anche nell’intima struttura e ragion d’essere della natura . Fare questa riflessione è importantissimo, ed in questa sede ci serve per poter continuare la nostra ricerca con sufficiente cognizione di causa. Riprendiamo dunque l’analisi del film Tron Legacy, per poter ravvisare in essa quegli elementi utili alla progressione del nostro discorso. Sam Flinn, il nostro giovane eroe, si trova catapultato in un mondo fatto di algoritmi e di energia: un mondo che però si dimostra tutt’altro che pacifico e ospitale, con regole assai semplici, primitive e crudeli. Una volta arrivato lì, Infatti, viene avvistato e preso dalle guardie di sorveglianza che dopo averlo portato all’interno di una delle loro macchine volanti insieme ad altri programmi ribelli lo portano prigioniero all’ ”Arena dei Giochi” . Una volta giunto in quel luogo, subisce da parte di donne avvenenti una trasformazione per permettergli di sopravvivere in quella nuova realtà. In tale metamorfosi lui non è più un essere umano, ma diventa un programma della “Rete”, e gli viene affidato un disco che viene posto sulla sua schiena, dove vengono memorizzate tutte le informazioni che lo riguardano nel presente e nel futuro, e che è anche l’unica arma che gli viene fornita in dotazione per difendersi dagli attacchi mortali degli altri programmi del sistema. Così,il nostro eroe, è finalmente pronto per “giocare”. Il gioco a cui sia allude è molto simile a quello dei Giochi dei Gladiatori della Roma Antica dove il premio era la sopravvivenza. Giunto nell’arena inizia il gioco dei dischi : una terrificante e frenetica sfida all’ultimo sangue a colpi di disco. Lì il giovane Flinn affronta diversi avversari uscendone sempre vittorioso, dimostrando il proprio valore in battaglia; ma a un certo momento il Signore della Rete ,che sta assistendo allo svolgimento dei Giochi lo nota, e proprio quando Sam doveva essere proclamato il vincitore assoluto della competizione fa entrare un avversario veramente troppo forte per lui. Tale contendente si rivelerà essere lo stesso Tron : uno dei principali alleati elettronici di suo padre Kevin Flinn nella costruzione della”Rete”. E’ in quel momento, quando Tron sconfigge Sam, che emerge la verità racchiusa in una goccia del suo sangue versato : Sam non è un programma bensì un “creativo”, un essere umano programmatore penetrato per errore o per sua legittima scelta all’interno del sistema. E’ in quel particolare frangente che Sam scoprirà l’identità del Signore della Rete: un programma con l identico aspetto fisico del padre al momento della scomparsa, ma totalmente diverso nell’anima. Tale essere malvagio e terribilmente ambizioso, risulta nient’altri che Clu : la copia elettronica che Kevin Flinn aveva fatto di se stesso tanto tempo prima, con l’obiettivo di riuscire a creare il sistema perfetto. Clu è il despota tirannico che ora governa la Rete dopo essersi liberato del vero padre di Sam. Il suo pallino è l’ordine del sistema che non deve presentare la minima imperfezione e/o irregolarità, e la sua prima preuccupazione è mantenere il controllo assoluto sul sistema stesso. Per ottenere questi obiettivi non si fa problemi ad usare metodi barbari e sanguinari come quello dei giochi mortali all’interno dell’arena. Clu , una volta catturato Sam, decide di eliminarlo in un gioco mortale diverso da quello precedente dei dischi: una spettacolare gara motociclistica in cui il perdente deve venire ucciso. Ma proprio nel momento in cui sta Clu sta per raggiungere il suo perverso intento, un programma ribelle non identificato a bordo di un’avveniristica supercar salva Sam Flinn portandolo fuori dall’arena dei giochi e anche successivamente dalla Rete. Clu allora sembra rimanere con un pugno di mosche in mano mentre il suo avversario riesce a fuggire ma lo scontro tra i due è appena iniziato e ci saranno ancora molti colpi di scena. Intanto, il programma ribelle rivela la sua identità : è Quorra (interpretata da Olivia Wilde) una bella ragazza mora giovane e spigliata, che porterà Sam dal suo vero padre. Già perché Kevin Flinn è ancora vivo e nel pieno delle forze anche se un po’ invecchiato. Così lo ritroverà suo figlio Sam, una volta raggiunto il rifugio segreto sicuro dove lo scienziato ha preso dimora con Quorra. Quando padre e figlio s’incontrano, si cominciano a svelare tanti misteri e punti interrogativi del film, a cominciare da quello della scomparsa di Kevin Flinn dal mondo degli umani. Infatti, lo scienziato, dopo la ribellione del suo alter ego Clu , si trovò ad essere imprigionato all’interno dell’universo parallelo da lui stesso creato e fu fortunato a non perdere la vita. Questo accadde grazie al salvataggio da parte di Tron : il programma con il cui aiuto molti anni prima, ancora nel primo film era riuscito a liberare il sistema dal controllo iniquo e tirannico del Master Program Control. La ribellione di Clu, che si proclama Signore assoluto delle Rete e nemico giurato di tutti i creativi esplode con rabbia devastante. Ciò accade perché Kevin Flinn, mentre esplorava questa dimensione, trova al suo interno una specie aliena spontanea ed autonoma : le ISO (Equazioni Isomorfe). Tale forma di vita è per sua natura assolutamente indipendente da ogni forma di controllo ed essendo dotata di un DNA digitale molto complesso è anche soggetta ad una possibile evoluzione. Lo scienziato Flinn è semplicemente estasiato ed affascinato da tale importantissima scoperta la cui emersione e condivisione su vasta scala avrebbe cambiato e rivoluzionato ogni branca della conoscenza umana. Dopo questa scoperta scienze , storia, filosofia, niente sarebbe rimasto più al livello precedente ma tutto avrebbe fatto un balzo quantico in avanti. La sua scoperta avrebbe contribuito a realizzare il suo sogno di portare la civiltà umana a una nuova “Età dell’oro” grazie all’esplorazione approfondita della nuova frontiera digitale. Clu, l’alter ego di Flinn , non è assolutamente d’accordo con la visione del suo creatore , e considera le ISO un terribile pericolo per l’integrità dell’intero sistema, che per la loro presenza sarebbe diventato in poco tempo imprevedibile e difficilmente controllabile: un Caos anarchico ed imprevedibile dove anche la sua funzione di leader supremo di un sistema ordinato e perfetto nella sua struttura sarebbe stata seriamente messa in discussione. Per questo si ribella a Flinn, e ordina di sterminare le ISO, considerate imperfezioni da eliminare. Così facendo, non solo imprigiona il suo creatore all’interno del sistema, ma anche blocca sul nascere un processo evolutivo che avrebbe portato il sistema a prendere coscienza di sè. Come si può notare tale episodio narrato nel film, ha molto a che fare con la storia dell’umanità dove le peggiori dittature hanno avuto origine e preso forza dalla paura del cambiamento e del diverso. E tali emozioni fortemente negative, null’altro hanno fatto che in nome di un ordine illusorio, bloccare o rallentare un processo evolutivo in atto.

 


Sviluppo dei Computer e Quantistica: un binomio fondamentale per interpretare la nuova realtà emergente

 

Ora lasciamo per un po’ in disparte la trama cinematografica per poter riflettere in maniera un po’ più approfondita sul tema della nostra ricerca, prendendo però spunto da alcuni elementi importanti della sceneggiatura della saga di Tron . Infatti, è nostra opinione che non sia assolutamente da sottovalutare il fatto che si possano associare le nuove scoperte della Fisica Quantistica alla possibilità di esistenza di un universo parallelo , racchiuso nei meccanismi di funzionamento del computer, mettendo in relazione queste due prospettive. Tale idea è tutt’altro che peregrina, non fosse altro perché nella nostra realtà, guarda caso, le più significative applicazioni della Quantistica sono appunto quelle al campo informatico e dell’intelligenza artificiale. Basti pensare al Mind Ball: la tecnologia che. permette di utilizzare le onde elettromagnetiche del nostro cervello per controllare un computer allo scopo di muovere oggetti virtuali e fisici. Tale tecnologia, probabilmente di origine aliena, è frutto dello sviluppo brevetto di un italiano: l’Ing Vinicio De Bortoli . Un altro esempio delle applicazioni della Quantistica all’Informatica sono i cosiddetti computer quantistici : computer che per il loro funzionamento sfruttano fenomeni tipici della meccanica quantistica, come il principio di sovrapposizione degli stati(sovrapposizione determinata dall’influenza dell’osservatore sul comportamento delle particelle) e l'entanglement ( la non località delle particelle stesse). Per tali ragioni, la nuova unità di misura non è più il bit ma il qubit. Un computer quantistico si basa sul fatto che le proprietà quantistiche delle particelle possono essere utilizzate allo scopo di rappresentare strutture di dati ed eseguire operazioni su di esse. Un computer quantistico dovrebbe essere molto più veloce di un computer normale con tutte le conseguenze benefiche di tale caratteristica come ad esempio la fattorizzazione di numeri molto grandi.

 

La prima idea di computer quantico la espose Richard Feynman nel 1982 , da allora si sono fatti enormi progressi e si è giunti a costruire i primi modelli di computer quantistici. Il più avanzato attualmente è Orion , un computer quantistico a 16 qubit che è diventato famoso per la risoluzione di problemi particolarmente difficili come 3 problemi difficilissimi di Sudoku. Stiamo dunque imboccando la strada che ci può portare al raggiungimento di un livello tecnologico in capo informatico simile a quello caldeggiato nella saga cinematografica disneyana di Tron? Tornando al film è il momento di focalizzarci ancora una volta sul personaggio di Clu , il malvagio alter ego elettronico di Kevin Flinn. Questo ci è utile perché Clu appare come il diretto prodotto di una parte della coscienza di Flinn e la sua materializzazione quantistica. Come già premesso, Clu doveva essere l’artefice positivo della creazione di un sistema perfetto, ma lo stesso limite dell’idea di perfezione, che invece per natura tende all’infinito,lo porta al completo travisamento dello scopo originario. Credendosi l’incarnazione della perfezione, Clu al contrario impersona l’incompletezza e l’insufficienza di un modo unilateralistico ed assolutistico di vedere la vita ed il cosmo . Per tale ragione Clu è uno spirito tormentato al pari dei personaggi di Shakespeare, e invano cerca un appagamento alla sua smisurata sete di potere ,che in verità rivela la sua gigantesca insicurezza. E’ tale insicurezza e la paura del cambiamento che lo porta, non solo a ribellarsi al suo creatore ed assoggettare l’intero sistema al suo volere; ma anche a cercare aiuto all’esterno per completare il suo folle progetto di dominio e controllo totale. E’ lui infatti che aveva inviato i misteriosi messaggi telefonici che attirano Sam Flinn all’interno della Rete. Ma tale evento comporta l’apertura di un portale dimensionale che unisce, anche se per poco tempo , i due mondi: il suo e quello degli umani. Questo fatto costituisce potenzialmente per Clu la grande occasione, non solo per consolidare il suo potere, ma anche per estenderlo oltre i confini della Rete. Fortunatamente tale folle progetto di conquista sarà ostacolato e alla fine fatto fallire da Sam Flinn, il suo geniale padre, e da Quorra, la cui vera identità è di essere l’ultima e più evoluta delle ISO.

 

Universi paralleli e rivoluzione digitale: la nuova frontiera evolutiva dell’essere umano

 

Ma dunque chi è veramente Quorra ? E aldilà della funzione di questo personaggio nella trama del film, cosa rappresenta ai fini del proseguimento della nostra ricerca? E’ presto detto, Quorra rappresenta la spinta evolutiva: quel quid inaspettato che porta l’umanità a progredire. Ciò avviene nello sviluppo della trama del film, dove sarà lei il Deus ex machina, che porterà la storia al suo compimento ed al suo lieto fine. Comunque, per quanto ci riguarda è uno dei personaggi più interessanti da analizzare anche per poter raggiungere il nostro obiettivo. Ovvero comprendere l’importanza della rivoluzione digitale, e porla in felice relazione con le più avanzate scoperte delle Quantistica e la teoria degli universi paralleli , in prospettiva della riflessione di una possibile nuova fase nel cammino evolutivo dell’essere umano. Per poter arrivare a tale prospettiva concettuale, riflettiamo ancora sulla trama del film ed in particolare sul personaggio di Quorra. Quorra, come si è già detto, rappresenta il salto evolutivo, il quantum leap che l’umanità è chiamata a fare. Andiamo a capire il perché di ciò, entrando ancora nel vivo della trama cinematografica. Sarà infatti Quorra a riunire anche se per poco tempo Sam e Kevin Flinn padre e figlio; sarà Quorra che risveglierà l’eroico furore di Sam che contro il volere del padre ritornerà all’interno della“Rete” per cercare Zuse (interpretato da Michael Sheen) l’ex leader della resistenza contro Clu, l’unico con le chiavi del “Veliero Solare”. Tale veicolo è l’unico mezzo in grado di portare Sam, il padre Kevin ( nel frattempo ravvedutosi) e Quorra nei pressi del portale dimensionale varcato il quale sarebbero tornati sulla Terra. Sarà ancora Quorra che salverà l’umanità dalle folli mire di conquista di Clu e adesso vedremo come...Dunque, torniamo per un attimo alla storia. Sam dopo aver abbandonato il padre, va alla ricerca di Zuse. Una volto giunto a bordo di un motociclo nella città della Rete viene trovato da una donna , la stessa che aveva fatto parte dell’equipe medica che aveva operato la sua trasformazione digitale da essere umano a programma. Questa donna si rivelerà il braccio destro di Castor , il signore della Città, che altro non è che Zuse il vecchio leader della resistenza contro Clu. Zuse però è cambiato radicalmente, e corrotto dalla ricchezza e dal potere conseguiti in poco tempo dopo l’epurazione delle ISO, si è convertito a seguire la causa di Clu. Pertanto, per tale ragione attira Sam in una trappola mortale dal quale il nostro eroe si salva solo grazie al tempestivo intervento di Quorra, e soprattutto del padre Kevin, che nel frattempo lo ha raggiunto perché non vuole perderlo una seconda volta dopo averlo ritrovato. Nello scontro, e prima di riuscire a fuggire a bordo del Veliero Solare con Quorra, che però è stata gravemente ferita, e col figlio Sam; però lo scienziato Flinn perde il suo importantissimo disco personale. In realtà tale preziosissimo oggetto gli era stato rubato da Zuse al fine di poterlo scambiare con Clu in cambio di una lauta ricompensa. Ma il corrotto ex leader della resistenza convertitosi al male non avrà scampo. Clu, infatti, una volta ottenuto il prezioso disco di Kevin Flinn, con l’aiuto dei suoi scagnozzi e di Tron lo ucciderà senza pietà distruggendo lui ed il suo sontuoso palazzo con una grande esplosione. Intanto il Veliero Solare fa rotta verso il portale, e Sam è testimone della grande abilità del padre nella programmazione, e anche e soprattutto delle incredibili capacità rigenerative del DNA digitale di Quorra. La ragazza, infatti, si riesce a riprendere completamente riacquistando anche l’uso e la perfetta funzionalità del braccio che aveva perso in battaglia. Questo episodio del film ci è molto utile per richiamare lo scopo ultima di questa nostra ricerca: l’evoluzione dell’essere umano anche per quanto concerne le sue capacità rigenerative e di autoguarigione. Non è un mistero,infatti, che tramite l’approccio olistico ed energetico si possa arrivare ad una Medicina più evoluta ed efficace in grado di curare le malattie e salvaguardare la salute meglio di quella tradizionale. Ora diamo l’ultimo sguardo alla trama cinematografica che si avvicina a grandi passi al suo compimento. Il magnifico trio Sam e Ken Flinn e Quorra si avvicina sempre di più al portale dimensionale; finchè il “Veliero Solare” non viene dirottato verso la gigantesca nuova fortezza volante di Clu: la base da cui il dittatore vuole riuscire a conquistare la Terra. Per raggiungere il suo folle obiettivo Clu è forte del disco trafugato a Kevin Flinn e di un numerossimo esercito di programmi- soldati pronti a combattere per il trionfo del loro Signore. Tale folle piano di conquista, come già detto fallirà miseramente grazie alla destrezza ed al coraggio ed al valore in battaglia di Quorra, di Sam e di Kevin Flinn . I nostri eroi, prima riusciranno a reinpadronirsi del prezioso disco dati di Kevin Flinn senza il quale Klu non sarebbe mai riuscito a portare a termine il suo piano. Poi, sconfitta la flotta aerea di Clu in una spettacolare battaglia nei cieli della “Rete”, arriveranno anche per il sacrificio di Tron ,tornato a servire la causa degli umani, a sconfiggere definitivamente Clu e varcare sani e salvi il portale. Tale evento però comporterà il sacrificio di Kevin Flinn, che dopo aver affidato il suo disco a Quorra si autodistruggerà fondendosi con il suo alter ego Clu in una grandissima esplosione che come un big bang annienterà in fortissimo bagliore luminoso non solo Clu ma l’intero sistema creato da Kevin Flinn. Il film si chiude con il raggiungimento di un nuovo più elevato livello di evolutivo di coscienza dei protagonisti. Sam Flinn,infatti, da hacker professionista tornerà a diventare il presidente della Encom, e Quorra, da “semplice” logaritmo informatico di origine aliena, evolve in una esistenza da essere umano insieme al suo amato Sam. E insieme forse potranno cambiare il mondo in meglio...

 

Conclusioni

 

Siamo giunti al termine di questo nostro lungo excursus sull’interpretazione della saga cinematografica disneyana di Tron, e soprattutto del suo secondo capitolo “Tron legacy”, nella direzione dell’individuazione di un profondo legame concettuale tra la nostra attuale rivoluzione tecnologica digitale e la Quantistica e la teoria degli Universi Paralleli. Ciò che abbiamo potuto comprendere da questo nostro viaggio immaginario, è che l’essere umano può essere davvero una porta ed un punto di contatto tra diverse dimensioni e diversi universi. Sostanzialmente la straordinaria evoluzione tecnologica digitale che ora stiamo vivendo non fa altro che aiutarci a ricordare chi siamo veramente.

RAIMONDO GALANTE



http://www.usac.it/articoli/Galante/universi-paralleli-e-evoluzione-digitale.htm

Lego 3000 tra fanta-scienza e Infanzia web

 

I Lego Mindstorms NXT

Non è un caso, e in fondo nemmeno un'abitudine solo e prettamente consumistica. Semmai la materializzazione del fatto che i cuccioli di tutte le specie intelligenti, dotate di apprendimento, diventano grandi giocando. E l'"homo sapiens", in questo senso, detiene un primato. L'intrattenimento ludico per noi bipedi implumi non finisce mai. E non è nemmeno detto che sia così facile trovare i confini che lo separano dalla scienza vera e propria. Per accorgersene basta sfogliare La scienza dal giocattolaio di Davide Coero Borga (Codice, pagg. 220, euro 24,90). Coero Borga, esperto di giocattoli hi-tech e progettista, racconta il rapporto tra scienza e giochi attraverso 31 oggetti che hanno fatto la storia, dei bambini e non solo. Si parte con l'aquilone, un trastullo volante che ha almeno 27 secoli e che ha consentito a Benjamin Franklin incredibili esperimenti sull'elettricità, per arrivare ai Lego Mindstorms NXT, mattoncini dotati di microchip che piacciono moltissimo alla Nasa per simulare gli spostamenti dei rover su Marte... c

http://www.ilgiornale.it/news/cultura/quando-ad-giocattolo-c-moltissima-fantascienza-868872.html

 


venerdì 28 dicembre 2012

Il Sole 24Ore- il programma di Grillo? Finalmente una agenda elettronica del XXI secolo!

 

 


 

Grillo presenta la sua contro-Agenda in sedici punti. «Monti? Un presuntuoso che ci porta allo sfascio»

 

Dopo quella di Monti arriva l'Agenda Grillo. Sul blog del leader del movimento cinque stelle è stato pubblicato un programma in 16 punti che si contrappone a quello del premier. "Con altri cinque anni di montismo e della sua agenda c'è l'assoluta sicurezza del fallimento economico senza ritorno dell'Italia. L'Agenda Grillo dà molta più fiducia", scrive il fondatore delle cinque stelle presentando la sua contro-agenda. I sedici punti programmatici Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/SCW70


PROGRAMMA

M5Stelle raccolta firme a Ferrara per la net-revolution di febbraio 2013

Grilli Estensi in MoVimento ancora in piazza nel weekend

 

admin-ajax.phpProsegue, anche se concentrata nei soli pomeriggi di sabato 29 e domenica 30 (ore 16-19), la raccolta firme per la presentazione delle liste elettorali del Movimento 5 stelle da parte dei Grilli Estensi in MoVimento.

I banchetti saranno in Piazza Trento Trieste, presso il campanile del Duomo e, a causa dei tempi strettissimi, si raccoglieranno unicamente le firme dei cittadini residenti e iscritti presso l’anagrafe elettorale nel Comune di Ferrara.

Soddisfatti del risultato dei Firma day del weekend prenatalizio (circa 500 firme sia per Camera che per Senato), i Grilli Estensi in MoVimento saranno ancora in piazza, nonostante il numero totale di firme in Emilia Romagna superi già abbondantemente il minimo richiesto.

“Il contatto diretto – spiegano -, il dialogo e il confronto con la gente ai banchetti resta lo strumento di comunicazione più importante per gli attivisti in tutta Italia, in particolare in questo periodo di campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 febbraio 2013”....

ESTENSE COM

Davide Bregola nella letteratura ferrarese contemporanea *intervista

Copia1_Dizionariodellaletteraturaferraresecontemporanea(copertina)_jpgMEDIA.jpgdavidebregola.jpg

 

*da Roby Guerra, Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea

(Este Edition, ebook, 2012)


Davide Bregola, electro-realismo  (Intervista a- *estratto)

D - Bregola, quel che scrivi è stato definito «realismo elettronico», oppure scrittura futurale, ancora postzavattiana...

R - Parole indicative, ma pertinenti... il primo Zavattini, Soffici e Papini echeggiano nella mia prosa narrativa che viene comunque dal cosiddetto nuoveau romance, trame non lineari. Una parola...dall'Anima, moderna, che desidera la comunicazione. E diversa da certa cronaca letteraria, minimalistica o pulp.


D - Bregola: per un ruolo dello scrittore creativo e produttivo, non effimero e autoreferente, come a volte la..Provincia?

R - A Ferrara, ad esempio, certamente città d'arte, a volte il talento è latitante, alcuni scrivono con provvisorietà... in generale, tra l'essere scrittore e scrivere sulla carta, esiste una certa distanza. Meglio sarebbe proprio a Ferrara, un Festival della Letteratura, sulla falsariga di Mantova, come auspicato dalla critica Marialivia Brunelli.

(Straferrrara, 2003)***

 

http://www.latelanera.com/editoria/interviste/intervista.asp?id=79

 

*ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA ROMA E PROVINCIA- RUBRICA

Roma- meglio Casa Pound di Monti e il Vaticano finanziario!

Dal prossimo giovedì 3 Gennaio CasaPound Italia Tivoli offrirà un servizio di distribuzione di generi alimentari di prima necessità per le famiglie tiburtina in difficoltà per la crisi economica”, lo afferma in una nota Giovanni Pucci, responsabile di CasaPound Italia a Tivoli.

 

“In un momento di impoverimento generale, ampliato dalle misure economiche scellerate ed incapaci attuate dal governo Monti nel quale tutta la politica, sia nazionale che locale, è estranea ai bisogni delle persone, CasaPound Italia Tivoli prova a portare un aiuto ai cittadini tiburtini: dal 3 gennaio tutti i giovedì dalle 18 alle 19 nella nostra sede di Vicolo Sant’Antonio 7 saranno distribuiti latte a lunga conservazione, zucchero, caffè, pasta e passata di pomodoro alle famiglie in difficoltà”, conclude Pucci.

http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/tivoli-casapound-distribuisce-beni-alimentari-di-prima-necessita/

V° Edizione del Premio Nazionale Un Mare di Poesia

http://lasinorosso.myblog.it/media/01/00/3732373340.jpgL’Associazione Culturale Clemente Riva con la DPC Edizioni promuove un concorso rivolto ai bambini, ragazzi, studenti delle scuole primarie
e medie inferiori di tutto il territorio Nazionale.

Obiettivi del Concorso
1. Sviluppare le competenze di studio, le capacità artistiche e
la creatività degli studenti.
2. Incentivare la consapevolezza dei bambini, ragazzi, studenti sull’importanza della comunicazione delle
proprie emozioni e dei propri pensieri.
Oggetto del Concorso
1. Ideazione, progettazione, creazione di un testo poetico.
2. Gli elaborati
possono essere realizzati utilizzando uno dei seguenti supporti:
• Cartaceo
• File audio
• File word
3. Ciascun elaborato, in ogni sua
forma, dovrà essere nominato con il titolo scelto dall’autore partecipante al Concorso.

Soggetti destinatari
1. Gli elaborati dovranno
essere realizzati dai bambini, ragazzi, studenti delle scuole primarie e medie inferiori di tutto il territorio Nazionale.
2. Gli
interessati possono partecipare:
• Con un solo lavoro individuale

Termini e modalità di partecipazione
1. La partecipazione al concorso è
assolutamente gratuita.
2. Il candidato dovrà far pervenire l’elaborato, entro e non oltre il 9 Febbraio 2013, tramite :
e-mail:
unmaredipoesia@yahoo.it
o
posta ordinaria:
Michele Gentile
Viale dei promontori, 330
00122 Roma

Valutazione delle Opere
1. La Commissione
di Valutazione è composta da:
Gianni Maritati
Giorgia Perla
Lodovico Pace
Michele Gentile
Miro Renzaglia
Raffaella Ravano

2. Il giudizio è
insindacabile ed inappellabile. Gli elaborati pervenuti verranno valutati e selezionati in base ai seguenti criteri:
• Tematica affrontata

• Originalità del lavoro

3. Verranno premiate le prime dieci opere. La giuria si riserva il diritto di istituire premi speciali ed
effettuare segnalazioni.

4. Tutti i concorrenti sono invitati a partecipare alla Premiazione, solo gli autori finalisti saranno convocati,
telefonicamente, con conferma via e-mail dalla Segreteria del concorso, entro quindici giorni antecedenti alla data di premiazione.

5. Ai
finalisti verranno assegnati i seguenti premi:
• Attestato di partecipazione
• Medaglia

6. I vincitori saranno ulteriormente premiati con:

• Coppe
• Targhe

7. Il primo classificato vincerà:
• un week end per due persone nel Parco divertimenti più grande d'Italia
(3 giorni e 2
notti).

8. I premi dovranno essere ritirati personalmente o tramite un rappresentante con delega scritta; in caso di assenza, il premio
sarà assegnato al finalista immediatamente successivo.

9. Tutti gli elaborati potranno essere esposti/rappresentati al pubblico.

10.
Tutti gli elaborati saranno pubblicati in una raccolta inedita.

11. La premiazione avverrà il 16 Marzo 2013 ore 16,00 presso Parchi della
Colombo “Spazio Eventi” Via Maurice Ravel, 408 Infernetto Roma

REGOLAMENTO
I partecipanti devono:
1. Unitamente alle opere sono da
inviarsi dati anagrafici, indirizzo e-mail, telefono e una dichiarazione, firmata in originale dal genitore o tutore legale, in cui si
attesti:
- di aver letto il regolamento del concorso “Un Mare Di Poesia ”
- di accettare quanto in esso prescritto e contenuto;
- di essere
l’autore dell’opera;
- che l’opera è inedita;
- di autorizzare la pubblicazione dell’opera senza nulla pretendere come diritti d’autore
-
di autorizzare il trattamento dei propri dati personali, secondo il DL. 196/03.
- di autorizzare la pubblicazione delle immagini, foto o
filmati, dell'evento
I dati degli autori sono utilizzati per i soli fini del concorso e non verranno divulgati a terzi.

2. La
partecipazione al concorso comporta l'accettazione incondizionata del presente regolamento.

3. Le opere pervenute non saranno restituite.

Diritti e doveri dell'Associazione Clemente Riva e della DPC Edizioni

4. L'Associazione Clemente Riva e la Dpc Edizioni avranno diritto di
pubblicare le immagini relative alla premiazione.

5. La DPC Edizioni avrà il diritto d’utilizzazione delle opere candidate per due anni.



Info
http://www.unmaredipoesia.org/
http://www.facebook.com/unmare.dipoesia
unmaredipoesia@yahoo.it

Fonte
http://oubliettemagazine.com/2012/12/19/v-edizione-del-premio-nazionale-un-mare-di-poesia/





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giovedì 27 dicembre 2012

Tecnoecologia: ecco il cemento verde electro!


 
Il settore delle costruzioni, da sempre considerato nemico dell’ambiente e più in generale del verde, sacrificato per lasciar spazio a palazzi e strade, potrebbe presto rifarsi l’immagine grazie ad un nuovo “cemento biologico” sviluppato presso la Universidad Politecnica de Catalunya (UPC). Un team di ricercatori, infatti, ha annunciato di essere impegnato nella realizzazione di un “calcestruzzo” in grado di assorbire l'anidride carbonica.
Città meno inquinate, la Co2 sarà divorata dai licheni che popolano il "cemento" - Un rivoluzionario biocemento che potrebbe esser usato, si spera già entro pochi anni, per la costruzione di quelle città del futuro tanto auspicate quanto al momento irrealizzabili. Stando a quanto spiegato dagli scienziati, questo innovativo materiale è in grado di ospitare su se stesso licheni, muschio e microalghe: organismi indicati per l'assorbimento di Co2 dall'atmosfera. Il materiale realizzato dagli scienziati di Barcellona è infatti un “cemento organico” costituito da colonie di microrganismi.
L'unico difetto per ora riscontrato risulterebbe nell'aspetto estetico - Gli edifici sarebbero infatti di un colore non particolarmente apprezzato. Per ovviare a questa carenza, gli studiosi stanno sperimentando alcuni sistemi che permetteranno di ottenere delle colorazioni differenti o, questo è un progetto ancora più ambizioso, delle tonalità in grado di mutare nel corso delle stagioni. Allo stato attuale sono stati portati avanti due differenti tipologie di prodotto: il primo è un fosfato di magnesio, caratterizzato da un ph acido, che non richiede particolari manutenzioni e ha una forte capacità di rigenerazione a impatto zero; il secondo è un portland carbonato, dal ph pari a otto, idoneo a essere utilizzato in aree con climi analoghi a quelli dell'Europa mediterranea. Entrambi presentano poi anche una capacità di miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio e dell'isolamento termico...

La fantastoria di Enrico Brizzi: e se avesse vinto il Compagno Duce?

«La Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore il 1º gennaio 1948, per segnare l'inizio d'una nuova era di pace e prosperità». E questa è Storia. «Benito Mussolini, il Duce che ci aveva esortato a compiere la rivoluzione nazionale e vincere la guerra contro la Germania nazista, fu acclamato nella stessa gloriosa giornata padre della Patria e Presidente a vita».

 

E questa è fantastoria, o ucronia. Un genere di narrativa fantastica basato sulla premessa generale che la storia di una nazione o un popolo abbia seguito un corso alternativo rispetto alla realtà. Come ad esempio immaginare che il nostro Paese, schieratosi a fianco degli Alleati contro i tedeschi, abbia vinto la Seconda guerra mondiale, e Mussolini, vivo e acciaccato, governi sull'Italia fascista, trionfante e repubblicana degli anni Cinquanta. Un'istigazione dal pu  nto di vista politico. Un azzardo da quello editoriale... C

http://www.ilgiornale.it/news/cultura/quellitalietta-anni-50-pi-furba-che-gaudente-vespa-e-duce-867705.html

2013 per Ferrara città sicura

Il grazie a forze dell’ordine e vigili del fuoco

Lettera di auguri del prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo

 

L’importante ricorrenza delle festività natalizie mi offre l’occasione per esprimere la mia vicinanza, anche in relazione al difficile momento congiunturale e alla prospettiva di intenso lavoro che ci attende nella ricostruzione, alle autorità civili, militari e religiose, ai rappresentanti delle amministrazioni locali, della magistratura, dell’università degli studi, ai titolari dei pubblici uffici, agli organi di informazione, agli esponenti dell’imprenditoria e del lavoro e in tutte le sue articolazioni, al mondo della cultura e dell’arte, alle associazioni, al volontariato e a tutta la comunità del territorio provinciale.

Un particolare augurio va soprattutto alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco, il cui impegno, in quest’anno particolarmente critico ha richiesto grande sacrificio e profonda dedizione, per garantire sicurezza e tranquillità alla popolazione.

Abbiamo vissuto un anno denso di difficoltà, ma sempre affrontate con grande responsabilità da parte di tutte le Istituzioni, in piena sinergia e spirito di collaborazione.

In questo contesto di grave austerità che richiede un comune sentire affido a questa missiva gli auguri più cordiali di Buon Natale e sereno anno nuovo ribadendo i miei sentimenti di fiducia e rinnovato impegno per il futuro di questo territorio che confido sarà, grazie alla forza dei valori ed alla capacità che connota la Comunità tutta, affrontare al meglio la complessità dell’attuale fase che la Provincia di Ferrara ed il Paese sta vivendo.

Il prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo

http://www.estense.com/?p=264084

Benvenuti Anni di Silicio! Rigor Montis Wanted... Neuropatia al Potere!

Monti annuncia la discesa in campo su Twitter
"Abbiamo salvato l'Italia,ora saliamo in politica"

Offensiva via social network del premier durante la notte di Natale

01:03 - "Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politca. Lamentarsi non serve, spendersi sì. 'Saliamo' in politica". Lo scrive Mario Monti su Twitter facendo riferimento, in un secondo post, alla sua agenda.
"Ho fatto gli auguri di Natale ai protagonisti politici nazionali e in modo particolare al Presidente Napolitano, con grande riconoscenza". Così sul suo profilo Twitter Mario Monti fa il riassunto della sua giornata odierna.

Inaugurato il profilo @SenatoreMonti
Mario Monti ha così battezzato il suo profilo twitter la cui creazione era stata annunciata durante la conferenza stampa di fine anno. Nel profilo @SenatoreMonti c'è la foto del presidente del Consiglio, ritratto, la scelta non è casuale, con le bandiere di Italia e Ue alle spalle e nella posa di chi spiega qualcosa a un gruppo di interlocutori. Al momento in cui scriviamo l'articolo i follower sono poco più di 8mila.

Partenza con "inciampo": tweet con errore
Sarà l'emozione o la fretta di mandare online la propria discesa in campo. Fatto sta che il tweet del professore in cui trionfalmente dice di avere salvato l'Italia contiene un errore grammaticale. "Lamentarsi non serve, spendersi si", peccato che il sì in questione vada scritto con l'accento. E dopo l'agenda scritta da Ichino ora è caccia al ghostwriter del profilo twitter. Chi sarà? GUARDA LA FOTO

Ferrara post-sisma? La verità viene a galla... PD peggio del terremoto!

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*ECCO L'ITALIA DI MONTI-BERSANI-TAGLIANI-MAISTO-ERRANI...

ASINO ROSSO NOTA

 

Cas, beffa per i ferraresi terremotati A causa del ritardo del Comune si attendono ancora i contributi per l'autonoma sistemazione I cittadini di Ferrara sono ancora in attesa dei soldi del Cas, il contributo per autonoma sistemazione che spetta agli abitanti delle case rese inagibili dal terremoto di maggio. Un caso unico tra tutti i comuni colpiti dal sisma e che la Protezione Civile dell’Emilia Romagna imputa al ritardo con cui il Comune di Ferrara ha provveduto a inoltrare i moduli riepilogativi, la cui consegna, inizialmente prevista nel mese di luglio, era stata posticipata per tutti i Comuni fino ad agosto, ma che nel caso della città Estense è slittata fino al mese di ottobre. Il Cas è una delle opzioni, assieme all’accoglienza nelle strutture provvisorie, che i cittadini colpiti potevano scegliere all’indomani del terremoto. Si tratta di un contributo di 100 euro mensili per ogni membro del nucleo familiare (con alcune variazioni per determinate fasce di età o in caso di un nucleo di una sola unità) erogato indirettamente dallo Stato. Alla Regione infatti spettava il compito di anticipare i fondi da liquidare ai singoli Comuni, ma per farlo aveva bisogno di quantificare la somma da rilasciare per ogni municipalità. Il ruolo delle amministrazioni comunali era quindi quello di agevolare questo processo raccogliendo sul proprio territorio tutte le richieste dei privati, per descrivere i vari nuclei familiari e certificare l’inagibilità delle abitazione. In base a quei dati poi la giunta regionale doveva predisporre la relativa delibera. Una procedura svolta senza troppi problemi da tutti i Comuni interessati dal sisma, tranne uno: Ferrara. “Siamo stati costretti a fare un giro assurdo – allarga le braccia Silvana Guerra, addetta alla consulenza giuridica e al coordinamento amministrativo della protezione civile regionale –. Con la prima determinazione è stata fatta una delibera della giunta regionale con la somma da anticipare, circa 10 milioni di euro, allegando la lista dei Comuni che avevano fornito i dati necessari. Quando Ferrara ci ha inviato l’elenco a ottobre abbiamo dovuto procedere con un’altra delibera a parte, solo e unicamente per la vostra città, e poi aspettare che venisse formalmente adottata”. Il risultato è che solo a fine novembre, con la delibera n. 1773 del 26/11, la giunta regionale ha potuto dare il via alla procedura di liquidazione dei contributi Cas al Comune di Ferrara. Cosa formalmente avvenuta con atto del 7 dicembre. “Preso atto – si legge nella determinazione 1043 – che il Comune di Ferrara ha trasmesso all’Agenzia regionale di protezione civile solo nel mese di ottobre 2012 l’elenco riepilogativo dei contributi per l’autonoma sistemazione per il periodo decorrente dagli eventi sismici fino al 31 luglio 2012, […] si determina di assegnare e liquidare al Comune di Ferrara la somma complessiva di € 73.934,03” (leggi la delibera). I ferraresi interessati quindi sono stati svantaggiati rispetto a tutti gli abitanti degli altri comuni terremotati. Cosa è accaduto? “Noi interloquivamo con le amministrazioni – spiega ancora la Guerra – tramite le strutture di coordinamento provinciali. Non so quindi se ci sia stato un disguido e a quel livello. Quello che posso dire è che la direttiva risale a giugno”. La dirigente della protezione civile fornisce anche qualche dettaglio in più della vicenda, spiegando che a causa della complessità dei conteggi, che in estate erano ancora in corso in gran parte delle zone terremotate, molti altri Comuni non hanno potuto evitare un certo ritardo nella consegna e alcune successive variazioni, “ma comunque senza andare oltre la prima metà di agosto”, come conferma anche la nota n. 750 della protezione civile, datata 26 settembre. ..  C

http://www.estense.com/?p=265348&cpage=1#comment-276794

 

METEO WEB....Science: “la sentenza sul terremoto di L’Aquila ha sconvolto i ricercatori di tutto il mondo”

http://www.meteoweb.eu/2012/12/science-la-sentenza-sul-terremoto-di-laquila-ha-sconvolto-i-ricercatori-di-tutto-il-mondo/173435/

Seconda ristampa de Storia d’Amore, silloge poetica di Rosario Tomarchio

http://lasinorosso.myblog.it/media/01/00/849109565.jpg“Due anime, un solo corpo/ Due cuori che si amano/ Un sì lungo tutta la vita./ Due anime, un solo corpo/ Unite per l’eternità/ Per dare al mondo/ Una nuova vita” – “Matrimonio”È stata annunciata nei primi giorni di dicembre la seconda ristampa della silloge poetica “Storia d’Amore”, edita nel marzo del 2012 dalla casa editrice Aletti Editore.L’autore Rosario Tomarchio ha esordito nel 2010 con “La musica del silenzio”, seguono “Tra acqua santa e fuoco”, “La Sicilia nelle tradizioni in cucina”, “Il mito della semplicità”, “Storia d’Amore” ed il piccolo saggio sulle peregrinazioni nelle Terre Sante “In Cammino”.In “Storia d’Amore” albergano trentuno liriche che indagano sulla tematica del sentimento amoroso in ogni sua forma, dall’amore genitoriale all’amore verso la natura, dall’amore prodotto dall’amicizia all’amore intimo fra due persone.La raccolta, nella sua interezza, intrattiene con il lettore un discorso sulla bellezza dell’amare qualcuno e sul dovere dell’essere umano di essere libero di esprimerlo. Nel corso della storia della letteratura, la tematica amorosa ha da sempre suscitato un fascino particolare ed in continua evoluzione si muove ancora oggi. È l’amore che regge il mondo, alcune volte bisogna ricordarlo agli esseri umani. “Eccomi seduto qui con il lapis in mano e un foglio bianco/ Solo in silenzio, e il mondo mi parla./ Solo e mi perdo nei silenzi della gente./ Solo guardo dalla finestra: le foglie secche che tornano da mamma natura./ Eccomi seduto qui con il lapis in mano e un foglio bianco/ E penso a te:/ a te gentil uomo,/ a te piccola donna,/ a te piccolo grande mondo,/ a te che ti dono un sogno,/ a te che un giorno parlerai di me.” – “Penso a te”L’intimismo dell’autore è una forte componente della raccolta, in “Penso a te” sin dai primi versi si constata la solitudine dell’amante della scrittura che si accinge a raccogliere in parole i suoi pensieri. L’Io poetico procede con sicurezza sul suo appropriarsi di carta e penna per sigillare il suo silenzio con il vocio dell’universo. Partendo da una constatazione naturale sulle stagioni e sui cicli esistenti di vita e morte, l’Io si ricopre di benevolenza verso ciascun essere umano. Una benevolenza che scaturisce da un’innata passione verso lo splendore dell’unione fraterna e carnale. In “Penso a te”, ed un po’ in tutta la raccolta, prevale la figura retorica della ripetizione: le anafore si susseguono con fare deciso e musicale. Quell’ “A te” in anafora è una chiara immagine di coesione che abita tra l’Io ed il possibile lettore ed/od ascoltatore. L’autore è attivo sui social network per promuovere la sua poetica anche in modo molto divertente per i lettori, infatti, nel mese di settembre ha promosso una gara poetica gratuita dal titolo omonimo alla sua raccolta. La gara ha contato più di 160 poesie partecipanti ed i primi tre classificati hanno ricevuto a casa una copia con dedica di “Storia d’Amore”. Sul suo sito personale, Rosario dichiara come descrizione della raccolta:"Con Storia d'amore voglio raccontare l'amore puro tra una donna e un uomo, l'amore per la vita. Raccontare i sentimenti belli che nascono dal cuore senza trascurare i momenti tristi della nostra vita, con le parole semplici della poesia."Written by Alessia MocciAddetta Stampa(alessia.mocci@hotmail.it)Infohttp://rosariotomarchio.altervista.org/libri.htmlFontehttp://oubliettemagazine.com/2012/12/24/seconda-ristampa-de-storia-damore-silloge-poetica-di-rosario-tomarchio/Invita i tuoi amici e Tiscali ti premia! Il consiglio di un amico vale più di uno spot in TV. Per ogni nuovo abbonato 30 € di premio per te e per lui! Un amico al mese e parli e navighi sempre gratis: http://freelosophy.tiscali.it/

mercoledì 26 dicembre 2012

2013: Ritorno allo Spazio vs la decrescita infelice

FOCUS-Colonie spaziali stile vintage

Negli anni Settanta il fisico Gerard K. O'Neill realizzò con il supporto della NASA tre studi su possibili colonie spaziali. I disegni di questa gallery sono le rappresentazioni artistiche delle tre gigantesche navicelle da lui progettate, Torus, Bernal e Cylinder, ciascuna delle quali avrebbe dovuto ospitare circa dieci mila persone. Si tratta di alcune delle opere più affascinanti nell'archivio della NASA, sospese tra rétro e futurismo. Ci ricordano "2001 Odissea nello Spazio" di Stanley Kubrick o "Ziggy Stardust" di David Bowie.
Il Pacifico in 90 minuti - Le nuove frontiere del turismo - Vinto il primo viaggio spaziale - La stazione spaziale extralusso della Orbital Technologies

 
 

Adriano Autino: verso un Rinascimento Spaziale

Dopo "La Terra non è malata, è incinta...", nuovo libro sorprendente del futurologo "seguace" di Asimov, Von Braun, Sagan e Clarke.....  CONTROCULTURA/SUPEREVA
 

Khannea Suntzu e Simon Deering: Spazio Prima Frontiera

Arte contemporanea e colonie spaziali...  Controcultura/Supereva

AA.VV. Musei a Ferrara... (Este Edition, 2012) con Varese, Venturi, Cazzola, Sacerdoti ecc.

 TITOLO Musei a Ferrara. Problemi e prospettive

AUTORE (a cura di) Francesca Zanardi Bargellesi


Con contributi di:


Filippo Maria Gambari, Carla Di Francesco, Gianni Venturi, Piero Puglioli, Michele Sacerdoti, Francesca Zanardi Bargellesi, Massimo Maisto, Manuela Paltrinieri, Elena Malaguti, Fabio Donato, Caterina Cornelio, Angelo Andreotti, Anna Maria Visser Travagli, Anna Stanzani, Paola Zanardi, Benedetto Sala, Enrica Domenicali, Fausto Pesarini, Aniello Zamboni, Chiara Toschi Cavaliere, Maria Luisa Pacelli, Ranieri Varese, Laura Carlini, Gioacchino Mollica, Valeria Borasio, Franco Cazzola, Giacomo Savioli, Giulia Vullo, Carla Lanfranchi, Luisa Carrà, Stefano Mazzotti, Andrea Emiliani.


GENERE Saggistica


ISBN 978-88-6704-048-3


PREZZO € 16,00


PAGINE 244


FORMATO 15 x 21 cm.


ANNO DI PUBBLICAZIONE 2012


CONTENUTI


Questo volume raccoglie gli interventi al convegno Musei a Ferrara. Problemi e prospettive, tenutosi al Museo Nazionale Archeologico di Ferrara il 18 e il 19 novembre del 2011.


COLLANA Studium (collana di saggistica)

http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=534

 

Disinformazione: Fer rara da capitale a c ittà extraeuropea

*Durante le primarie vs... Renzi, Bersani comunicò le sue priorità, ovvero dare la cittadinanza (e quindi il diritto di voto .... al PD ai figli extrauropei nati in Italia, subito!  Non dopo x anni come da qualsivoglia analisi antropologico culturale scientifica e non ideologica... Ferrara -ex capitale europea del rinascimento- da tempo capitale del kattokomunismo- risponde subito presente con i media locali- tutti nel libro cuore del PD- naturalmente in prima linea... Anche i meno ingessati, ma la favola di oasi dell'informazione libera a Ferrara ne facciano un convegno all'Hermitage nel 2013!   nota di Asino Rosso

I migranti ci pagano la crisi

Stranieri: +371,6% rispetto al 2002. Caritas: “Producono ricchezza grazie al rapporto costi/benefici”

 

Sono 25mila 854 gli stranieri non appartenenti ai paesi Ue, di cui il 55,8% regolarmente soggiornante sul territorio ferrarese al 31 dicembre 2011. Sul totale provinciale, il 55% sono donne, il 23,7% sono minori.

Sono alcuni dei numeri presentati durante la conferenza, organizzata dalla Provincia, intitolata “Lo stato dell’immigrazione in Italia e in provincia di Ferrara”, tenutasi in occasione della Giornata internazionale dei migranti nella sala consiliare del castello Estense e che ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’associazionismo locale oltre che gli interventi dell’assessore comunale alle politiche sociali Chiara Sapigni e dell’assessore provinciale ai servizi sociali Caterina Ferri.

I dati sull’immigrazione, che riguardano l’intero territorio nazionale, arrivano dal nuovo “Dossier statistico immigrazione 2012 Caritas/Migrantes”, un punto di riferimento per il settore, e sono stati esposti da Franco Pittau (coordinatore del dossier), Luigi Gaffuri (professore di geografia umana presso l’Università de L’Aquila e membro del comitato scientifico del dossier) e Franco Mosca (coordinatore dell’Osservatorio immigrazione della Provincia di Ferrara)....C

http://www.estense.com/?p=265767

Antonio Socci: Nasce Gesù

 
 
 *SEGNALATO DA A. SCACCO (Future Shock- rivista di fantascienza)

Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci 


NASCE GESU’, NOSTRA CONSOLAZIONE, FORZA E FELICITA’

Posted: 24 Dec 2012 04:54 AM PST

La storia è un’immensa macelleria, diceva il vecchio Hegel. Ed è vero. Per secoli e secoli sulla scena del mondo stavano pochi protagonisti e molte comparse.
I protagonisti erano capibanda, re, imperatori e tiranni vari: di solito grandi (o piccoli) macellai. Le comparse erano i popoli da loro assoggettati: carne da macello.
Poi, un giorno di duemila anni fa, tutto è stato silenziosamente rovesciato. Dal quando Dio si fece uomo, da quando è nato Gesù, è nato anche l’uomo come essere sacro e inviolabile in tutti i suoi diritti.
Per la prima volta nella storia è entrato l’individuo singolo. O meglio la persona (perché l’individuo è se stesso attraverso tutti i suoi rapporti affettivi e sociali).
Tutte le religioni sacralizzavano il potere. Dopo la nascita di Gesù a essere sacralizzato è il singolo essere umano, a partire dal più irrilevante e marginale.
 
OGGI
Il Natale di quest’anno arriva in un mare di preoccupazioni e ansie della gente comune. Tutti, demoralizzati, hanno la sensazione di non contare niente, di essere in balia di potenze enormi e incontrollate (lo spread, la Bce, l’Unione europea, le lobby di potere, le banche e via dicendo). Tutti si sentono esclusi o inascoltati e irrilevanti nella storia. E tanti sono veramente ai margini o sottoposti a dure prove.
Ebbene, Benedetto XVI da giorni cerca di parlare proprio a questo popolo di smarriti, che si sentono impotenti.
Per annunciare loro che il Natale di Gesù c’entra fortemente col loro dolore, perché Gesù ha reso ognuno di loro – padre o madre, figlio o persona che sgobba o che soffre – il vero protagonista della storia.
Da settimane il Pontefice ripete e approfondisce questo annuncio. L’8 dicembre, per l’Immacolata, in Piazza di Spagna ha sottolineato che
quel momento decisivo per il destino dell’umanità, il momento in cui Dio si fece uomo, è avvolto da un grande silenzio. L’incontro tra il messaggero divino e la Vergine Immacolata passa del tutto inosservato: nessuno sa, nessuno ne parla.
E’ un avvenimento che, se accadesse ai nostri tempi, non lascerebbe traccia nei giornali e nelle riviste, perché è un mistero che accade nel silenzio. Ciò che è veramente grande passa spesso inosservato”.
Questo già ribalta il nostro punto di vista che normalmente classifica le cose secondo la gerarchia di importanza del potere e della mentalità dominante.
 
IL VERO CAMBIAMENTO
Bisogna capovolgere tutto.
Infatti il Papa ha aggiunto:
la salvezza del mondo non è opera dell’uomo – della scienza, della tecnica, dell’ideologia – ma viene dalla Grazia. Che significa questa parola? Grazia vuol dire l’Amore nella sua purezza e bellezza, è Dio stesso così come si è rivelato nella storia salvifica narrata nella Bibbia e compiutamente in Gesù Cristo”.
E’ vero. Infatti gli antichi imperi (e anche quelli moderni, basti pensare a comunismo e nazismo), che sembravano invincibili, sono crollati e han lasciato solo rovine.
L’inerme Gesù invece ha conquistato e illuminato il mondo.
Un’altra immagine del Papa da quel discorso:
“Maria è chiamata la ‘piena di grazia’ (Lc 1,28) e con questa sua identità ci ricorda il primato di Dio nella nostra vita e nella storia del mondo, ci ricorda che la potenza d’amore di Dio è più forte del male”.
I martiri dei totalitarismi del Novecento mostrano davvero che l’apparente debolezza dell’amore, vince su qualsiasi formidabile potere.
E’ “il potere dei senza potere” – per riprendere la formula del grande dissidente cecoslovacco Havel. Oltre all’amore è anche il potere della Verità. Che vince il male del mondo e anche il nostro.
A questo proposito Benedetto XVI ha detto:
“Maria ci dice che, per quanto l’uomo possa cadere in basso, non è mai troppo in basso per Dio, il quale è disceso fino agli inferi”. Infatti “il soffio mite della Grazia può disperdere le nubi più nere, può rendere la vita bella e ricca di significato anche nelle situazioni più disumane”.
Qui, spiega il Papa, diventa possibile la gioia: “la Grazia porta la vera gioia… che nulla e nessuno possono togliere”.
Il giorno dopo, all’Angelus, il Santo Padre è tornato a mostrare questo capovolgimento della storia realizzato dal vero grande avvenimento, la nascita di Cristo, che i contemporanei non noteranno neppure”.
Ha affermato: “Per Dio i grandi della storia fanno da cornice ai piccoli!”.
 
IL FILOSOFO LAICO
E’ impressionante questo ribaltamento, che si fa evidentissimo nella storia di Maria e poi nella storia cristiana.
Infine il Papa nel suo recente articolo per il “Financial Times”, incentrato tutto sul rapporto fra Cesare e Gesù, fra il potere del mondo e il re dell’universo, è tornato a spiegare ancora più profondamente:
la nascita del bambino Gesù segna la fine dell’antico ordine, il mondo pagano, nel quale le rivendicazioni di Cesare apparivano impossibili da sfidare. Adesso vi è un nuovo re, il quale non confida nella forza delle armi, ma nella potenza dell’amore. Egli” scrive il Pontefice “porta speranza a tutti coloro che, come lui stesso, vivono ai margini della società. Porta speranza a quanti sono vulnerabili nelle mutevoli fortune di un mondo precario. Dalla mangiatoia, Cristo ci chiama a vivere da cittadini del suo regno celeste, un regno che ogni persona di buona volontà può aiutare a costruire qui sulla terra”.
Infatti così è stato. Dopo la nascita di Gesù la macelleria del mondo è stata illuminata di umanità, di amore e di divina eternità.
“Puro filosofo quale sono e, per sincerità verso me stesso, voglio restare”, scrisse Benedetto Croce “io stimo che il più profondo rivolgimento spirituale compiuto dall’umanità sia stato il cristianesimo”.
Pur da laico, Croce nel memorabile saggio del 1942 “Perché non possiamo non dirci cristiani”, scrisse:
“Il Cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuta: così grande, così comprensiva e profonda, così feconda di conseguenze, così inaspettata e irresistibile nel suo attuarsi, che non meraviglia che sia apparso o possa ancora apparire un miracolo, una rivelazione dall’alto, un diretto intervento di Dio nelle cose umane, che da lui hanno ricevuto legge e indirizzo affatto nuovo”.
Il filosofo aggiunse: “Tutte le altre rivoluzioni, tutte le maggiori scoperte che segnano epoche nella storia umana, non sostengono il suo confronto, parendo rispetto a lei particolari e limitate”.
Quelle antiche “e le rivoluzioni e le scoperte che seguirono nei tempi moderni (…) non si possono pensare senza la rivoluzione cristiana, in relazione di dipendenza da lei, a cui spetta il primato perché l’impulso originario fu e perdura il suo”.
Ogni giorno questo ciclone di amore torna a investire il mondo. Ecco perché ieri Benedetto XVI ha compiuto il grande affresco dei suoi discorsi prenatalizi esortandoci così:
Imitiamo Maria nel tempo di Natale, facendo visita a quanti vivono un disagio, in particolare gli ammalati, i carcerati, gli anziani e i bambini. E imitiamo anche Elisabetta che accoglie l’ospite come Dio stesso: senza desiderarlo non conosceremo mai il Signore, senza attenderlo non lo incontreremo, senza cercarlo non lo troveremo”.  
Don Giussani è arrivato a formulare questo paradossale rovesciamento illustrato dal Papa con un’immagine folgorante: “il protagonista della storia è il mendicante. L’uomo mendicante Cristo e Cristo mendicante del cuore dell’uomo”.
Né la grande finanza, né gli stati, né le ideologie – che passano come carri armati sulle singole persone – sono i protagonisti della storia. Ma colui che mendica Cristo, il suo amore, la sua verità. E il Figlio di Dio che è l’Amore e la Verità incarnate.
Il Natale è dunque l’esaltazione della persona, del piccolo e spesso oppresso e disprezzato essere umano.
 
Antonio Socci
Da “Libero”, 24 dicembre 2012
 
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