Visualizzazione post con etichetta buchi neri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta buchi neri. Mostra tutti i post

lunedì 30 settembre 2024

Buchi Nero o stelle congelate?

 https://www.galileonet.it/buchi-neri-stelle-congelate-hawking/

Ingoiano e spaghettificano tutto quello che gli càpita a tiro, luce compresa. Sono densi, densissimi, così tanto che la loro densità non ha neppure un valore finito, ma diverge in quello che gli scienziati chiamano “singolarità”, un punto in cui le grandezze sfuggono all’infinito e le “normali” leggi della fisica cessano di valere. Insomma: comunque li si guardi, i buchi neri sono un’entità complessa e misteriosa, che la fisica moderna ancora non è riuscita a comprendere e descrivere se non per ipotesi, più o meno verificabili. L’ultima e affascinante teoria sulla natura dei buchi neri arriva da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Physical Review D da parte di un gruppo di scienziati della Ben-Gurion University, in Israele, e postula che i buchi neri potrebbero in realtà essere uno strano oggetto quantistico descrivibile come “stella congelata”. Se questo fosse vero – il periodo ipotetico è d’obbligo, perché al momento si tratta di un’ipotesi interessante e nulla più – si risolverebbero di colpo alcuni dei problemi e dei paradossi legati ai modelli “tradizionali” di buco nero, tra cui, per l’appunto, la presenza di una singolarità e il cosiddetto paradosso di Hawking, proposto per la prima volta dal fisico britannico nella metà degli anni settanta e al momento ancora insoluto.

 


 


 

martedì 17 agosto 2010

Gli UFO dei Buchi Neri

da IL TEMPO

 Gli Ufo esistono. A confermarlo non sono visionari patiti di fantascienza, ma uno scienziato italiano prestato alla Nasa. Una ricerca approfondita, frutto di anni di osservazione. Il fenomeno in questione, sia chiaro, non è quello degli «oggetti volanti non identificati». Certo, gli Ufo scoperti da Francesco Tombesi, il ricercatore italiano, «volano», quasi alla velocità della luce, e fino a oggi erano stati solo parzialmente «identificati», ma non sono «oggetti», bensì «getti».

Gli «Ultra Fast Outflows», ecco spiegato l'acronimo Ufo, sono infatti getti ultrarapidi di materia altamente ionizzata, espulsi a decine di migliaia di chilometri al secondo dai buchi neri supermassicci che si trovano al centro delle galassie con nucleo attivo. È lo stesso Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) a rendere noto i due articoli firmati dall'astrofisico italiano Francesco Tombesi, che lavora negli Stati Uniti, alla Nasa. Una delle due ricerche è stata pubblicata sull' Astrophysical Journal e l'altra è in via di pubblicazione su Astronomy and Astrophysics. È la conferma di un fenomeno che per anni non si era mai riusciti a spiegare. I getti di materia, chiamati Ultra Fast Outflows (Ufo), osservati da Tombesi vengono espulsi quasi alla velocità da giganteschi buchi neri che si trovano al centro delle galassie con nucleo attivo. «È da qualche anno che se ne osservavano alcune evidenze - ha osservato Tombesi - ma molti astrofisici erano ancora scettici. Ora, grazie alla nostra analisi sistematica, per la prima volta siamo riusciti a mettere un punto fermo. E a dimostrare l'esistenza del fenomeno»...

SEGUE

http://www.iltempo.it/interni_esteri/2010/08/16/1190574-esistono.shtml