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sabato 12 febbraio 2011

ladystinta: Saluti da Arcore!

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Come vi immaginate Arcore?

Ve lo chiedo perché è difficile pensare ad Arcore come ad una quieta cartolina - “saluti da” - e magari nello scatto non compare nemmeno Villa San Martino! Difatti ho avuto una certa difficoltà nel reperire l’immagine che accompagna questo post, perché cliccando “Arcore” su Google, si trova di tutto. Veramente di tutto, credetemi, io – fossi arcorese – mi preoccuperei.


Ecco perché ho pensato di rubare una lettera – rubare in senso buono, non iniziate ad intercettarmi le telefonate! - a Severgnini.

Ero indecisa se soffiargli questa testimonianza o il famoso spolverino in cui sembra campare fin dall’infanzia, poi ho preferito un copia-incolla del testo: di questi tempi una donna con lo spolverino attrae la morbosa curiosità dei Media. “Ma sotto, sarà nuda?!” e io, perdonatemi, non ho alcuna intenzione di prendere un colpo d’aria per accontentare i guardoni di certi quotidiani scandalistici!


Dicevamo della lettera, la scrive un signore – e qui signore sta per gentleman – che abita proprio a due passi da Berlusconi. La lettera è firmata, ringrazio quindi Piero Romagnoli per questo spaccato gioviale e lontano dai soliti varietà.


http://www.corriere.it/italians/11_Febbraio_08/Vivere-ad-Arcore-vicino-alla-villa-di-LUI_5689e856-32ea-11e0-804f-00144f486ba6.shtml


Car"o Beppe, ti scrivo queste due righe a valle dell'agitato pomeriggio arcorese di contestazione del popolo viola al nostro premier. Vivere ad Arcore, ridente paesino ai piedi delle prime collinette brianzole, un tempo noto per le gloriose moto Gilera ed oggi al centro di un'indesiderata popolarità per via di un ingombrante concittadino, comporta vantaggi e svantaggi non comuni. Fra i primi, ovviamente, la sicurezza: con tutte le pattuglie di carabinieri che girano continuamente per le vie, si può davvero star tranquilli. Tra gli svantaggi, invece, come dimostra il pomeriggio di ieri, il fatto che chiunque abbia qualcosa da dire al Premier arriva da noi a rompere le scatole. "Abbiamo un cane bipartisan!" ha commentato ieri mio figlio di ritorno dalla passeggiata col labrador "nel senso che ha ricevuto la grattatina sulla testa sia dai manifestanti che dai poliziotti!", io però cominciavo ad agitarmi sapendolo fuori, anche se è alto uno e novanta, pesa 110 chili e gioca come pilone a rugby (non uno a cui metter facilmente le mani addosso, insomma). E quelli viola sono solo gli ultimi della serie, prima c'erano i COBAS del latte, i comitati di questo e di quello...insomma tutti quelli che hanno spirito polemico e non una casa abbastanza accogliente da restarci tranquilli alla domenica pomeriggio. Bisogna prenderla con filosofia, come fa mia moglie quando parla dei festini: Pensa, Piero! a due passi da casa nostra succedeva tutto sto casino, e noi non ci siamo accorti di niente!". Così come con filosofia dovranno prendersela anche le decine di simpatici, gentili, disponibili carabinieri che ci guardano passare a spasso col labrador davanti alla villa di LUI. Uno di loro una volta ci chiese gentilmente se potevamo camminare un po' più in là, perché stavano transennando l'area. Fu l'inconfondibile accento anconetano del milite ad accomunarci in una grande risata e rimpatriata. Ecco, a loro sì, ai carabinieri dobbiamo davvero dire grazie!"

Vorrei quindi fare un appello - perdonatemi se uso impropriamente questo sito – per una buona causa: carissimi abitanti di Arcore, ripescate dai cassetti le vecchie cartoline del vostro paese. Passatele allo scanner e mettetele online, riappropriatevi di casa vostra!

Sarà poco ma è già qualcosa, ringraziando il signor Romagnoli e tutti quelli che – con santa pazienza – subiscono la notorietà di un compaesano scomodo.

D’istinti saluti ladystinta

 

martedì 8 febbraio 2011

ladystinta la compagnia del 13

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Il 13 dovrebbe portare bene o male? E’ un dubbio che ho da tempo, quel che so è che il prossimo 13 febbraio porterà gente in piazza, ma io non ci sarò.


“Se non ora, quando?” è lo slogan delle trombe angeliche contro i tromboni che trombano, perché la piazza sarà piena di brave donne, tutte sante, troppo vecchie e troppo brutte per darla via o troppo vecchie e amareggiate per lasciare che le giovani e belle la prestino per piacere o la vendano per profitto.


Tutte puttane queste giovani donzelle? Allegrotte e sfacciate che su Facebook non si allineano al “cambio d’avatar”! Cambia la tua faccia, mettici quella di una donna che ha fatto tanto, di una che mai sarebbe andata ai festini di Arcore, una donna che ha lasciato il segno...

Scusate, perché non posso tenere la mia?


Mai che mi sia arrivato un invito ad Arcore, non sono più appetibile, lo confesso. Se avessi ricevuto un cordiale “si presenti sola o in compagnia” avrei anche potuto scegliere di non andarci. O no?

Proprio come scelgo di non scendere in piazza, con chi, poi? Con la Rosi Bindi? Beh, diciamocelo, la natura l’ha predisposta all’essere virtuosa, altro non può fare. Angela Finocchiaro? Avrebbe l’ironia per riderci sopra, ma nel video della manifestazione si atteggia a saggio della tribù. Silvia Avallone? Licia Colò? Belle donne col cervello, beate loro! E allora perché sputare sulle ballerine di quinta fila a cui la fortuna ha concesso solo il sorriso e le gambe lunghe? Insomma, con chi mi metto in coda? Con qualche femminista che rimpiange i gonnelloni e scorda d’essersi battuta per l’amore libero?

No, macché, il bello sarebbe andare a braccetto con Tiziano Scarpa. “La mia parte femminile è molto incazzata” ha fatto sapere alla platea, sapesse quant’è incazzata la mia d’essere portata in piazza, difesa come fossi un panda! E Michele Placido? Lui è offeso in quanto compagno di una donna giovane, così ha specificato. Come a dire che se la moglie fosse stata una vecchia ciabatta, avrebbe lasciato correre. Magari dovrei andare a spasso con Gad Lerner, che si indigna per l’orrendo mercimonio che le televisioni berlusconiane hanno reso concepibile - e sopportabile - all’intero paese. Scusate, ma non era lui quel Gad di cui narrava le gesta erotiche Carmen Llera Moravia? Quella Carmen che – bella, intelligente, furba e venticinquenne – divenne l’amante di un Moravia datato? Ah, già ma stiamo parlando di intellettuali, quelli scopano di testa, non sono mica le signorine che vanno ad Arcore!


Ruby da che parte la mettiamo? E’ vittima o è solo furba? Come Carmen Llera Moravia, ma meno intellettuale, e quindi la piazziamo nel girone delle vacche da asporto! Donne buone contro donne cattive, “mia figlia non è in vendita!” e poi le mamme spingono a forza le giovincelle sulla passerella di Miss Italia.


Ve la ricordate Sandra Milo? E Craxi? Non le abbiamo già viste ‘ste vaccate di stato? Direi di sì, e allora perché aspettare il 13, scendiamoci subito in piazza. Mettiamo alla berlina tutte queste donnacce. Io però sto a casa, perché l’unica cosa che ho in comune con quelle che si indignano è mia e me la gestisco io. Non era anche questo il femminismo? Non saprei, non me lo ricordo più, e forse non sono l’unica smemorata.


D’istinti saluti

ladystinta

 

lunedì 7 febbraio 2011

Arcore: la nuova marcia su Roma dei faxisti rossi

lottacontinua.jpgvirus.jpgDi Pietro invoca la piazza, una nuova presa della Bastiglia e la piazza risponde subito. È da tempo che la sinistra estrema usa toni incendiari contro Berlusconi e il governo ma ieri il leader dell’Italia dei Valori è andato oltre la consueta polemica. Così pure la manifestazione del Popolo Viola ad Arcore è degenerata in scontri violenti con la polizia. C’è un filo rosso che lega tutte le aree dell’estrema sinistra che torna a parlare il linguaggio della violenza. Di Pietro ha usato toni eversivi: «La maggioranza politica non esiste più, Berlusconi se ne faccia una ragione e si dimetta. Se non lo farà lui ci penseremo noi a mandarlo a casa. Continueremo a protestare in piazza e ci sarà una nuova presa della Bastiglia per riappropriarci della democrazia». E poi: «Berlusconi è un disco rotto. La smetta di attaccare la magistratura e quell'informazione libera che tanto teme. Adesso basta!» E basta è il grido che sale dal corteo del Popolo Viola riunito ad Arcore per chiedere le dimissioni del premier.

Mentre Di Pietro parlava, la manifestazione ad Arcore degenerava in scontri violenti con la polizia costretta a caricare più volte per impedire ai manifestanti di forzare il cordone di sicurezza a protezione della residenza del premier. ..

.....

Il Tempo

http://www.iltempo.it/politica/2011/02/07/1235688-marcia_arcore.shtml

martedì 7 settembre 2010

News Fini verso le dimissioni

Arcore - Al Quirinale per chiedere le dimissioni di Fini. Silvio Berlusconi e Umberto Bossi andranno da Napolitano per chiedere le dimissioni di Gianfranco Fini da presidente della Camera. Questa la risposta del premier e del leader della Lega al discorso di Mirabello. Una mossa a sorpresa che viene annunciata al termine del vertice di Arcore fra il Cavaliere e lo stato maggiore leghista. "Le dichiarazioni di Fini sono state unanimemente giudicate inaccettabili" recita il comunicato congiunto diffuso dopo mezzanotte. "Le sue parole sono la chiara dimostrazione che svolge un ruolo di parte ostile alle forze di maggioranza e al governo, del tutto incompatibile con il ruolo super partes di presidente della Camera. Per questo, conclude la nota "il presidente Berlusconi e il ministro Bossi nei prossimi giorni chiederanno di incontrare il presidente della Repubblica per rappresentargli la grave situazione che pone seri problemi al regolare funzionamento delle istituzioni". Home I libri Mappa Contatti ... | http://www.bing.com/images/search?mkt=it-IT&q=Compagno+Fini&FORM=...Visualizza immagine in Bing

A farlo capire è lo stesso Senatur. Il primo passo, ha spiegato il leader del Carroccio lasciando villa San Martino, "non sarà presentare le dimissioni del governo, ma chiedere che Fini sia spostato da presidente della Camera".

Scacco matto Una nota durissima che tuttavia sembra essere il frutto dell'estremo tentativo del premier di resistere al pressing del Carroccio e verificare se vi siano spazi per trovare una strada alternativa alle urne, magari confidando sui "finiani moderati" ai quali si è più volte appellato.

SEGUE

IL GIORNALE