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giovedì 3 luglio 2025

Premio Strega- Molto Debole?

 https://www.today.it/libri/classifiche/miglior-romanzo-premio-strega-2025.html



...on è snobismo ed è un'opinione strettamente personale: quest'anno il livello medio delle opere finaliste del Premio Strega è decisamente basso. Opinione strettamente personale, a quanto pare ampiamente smentita dalle recensioni - anche entusiastiche - che è facile reperire su giornali online, portali di settore e carta stampata in genere. Lo dico chiaramente: quattro dei cinque romanzi candidati alla vittoria del più prestigioso riconoscimento letterario italiano non hanno trovato il mio gradimento. Una rosa appiattita - ma questo era già evidente in principio e non è certo la ragione della mia critica - sul piano autobiografico (anche spinto) e dell'autofiction. Un preferito ce l'ho, una voce che si stacca, perlomeno dal punto di vista stilistico e strutturale, dalle altre.

--Qual è il miglior romanzo candidato al Premio Strega 2025
https://www.today.it/libri/classifiche/miglior-romanzo-premio-strega-2025.html
© Today

....Ma quale snobismo? Complimenti al giornalista, qualcuno pensa ancora, fin troppo tenero con una cinquina di candati scelti  in modo secondo noi indiscutibile e come da troppo tempo peril cosiddetto Premio Strega, altro che ecellenza nazionale, semmai vero specchio della medicrita' letteraria italiana!

giovedì 17 aprile 2025

Premio Strega e Salute Mentale-Lapsus editoriale?

 https://www.vanityfair.it/article/premio-strega-2025-dozzina-libri-finalisti?utm_source=firefox-newtab-it-it

Solito lapsus strega, e come sempre da anni se non decenni, discutibile e non convicente, sempre piu fallace e poco serio... Singolare anche il sottotitolo in questo caso, evocata la Salute Mentale, rivelatore sul vero senso del Premio e certa letteratura contemporanea...Futurismo Space

Predomina il racconto dell’Io: la cosiddetta autofiction o l'autobiografia vera e propria coi suoi fasti e le sue miserie», ha spiegato Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo. Ecco tutti i titoli in lizza, da Bajani a Paolo Nor... allo stesso Franceschini con terribile lavoro ferrarese doc...


 

lunedì 3 marzo 2025

Franceschini allo...Strega! Aqua e Tera!

 Acqua e Tera al Premio Strega con Franceschini!

Sembra una bufala e uno scherzo, ma il ferrarese DarioFranceschini, è candidato al sedicente Premio Strega,lapsus straodinario! Lo Strega da tempo prototipo della piu conformista cultura italiana, quindi Franceschini perfetto! E perfetto il lapsus del titolo, stranamente Nave di Teseo della Sgarbi  AQUA E TERA in puro dialetto, anche in gergo, ferrarese, titolo uleriormente perfetto!


 

 

mercoledì 8 luglio 2009

ANTONIO SCURATI IL BAMBINO CHE SOGNAVA LA FINE DEL MONDO recensione di Roberto Guerra

scuratia-bambinosognavafine.gifVILLAGGIO DANATI.jpgFROM SPIGOLATURE  SPIGOLI&CULTURE MAGAZINE ON LINE

(*Magazine a cura di Gianluca Balestra, Antonella Chinaglia, Massimo Gherardi)

Antonio Scurati, Il bambino che sognava la fine del mondo, Milano, Bompiani, 2009, pp. 295, € 18,00

       L’ancor giovane talento della nuova literary made in Italy, Antonio Scurati (40 anni) con l’apocalittico-integrato-dis-integrato Il Bambino che sognava la fine del mondo forse confeziona il vertice della sua pur aurorale vita letteraria. Il libro infatti è perturbante: apparentemente, come spesso recensito, una metafora della nuova era mediatica esecrata come serial Killer quasi dell’Età perduta d’oro supposta precomunicazione di massa: un golem elettronico, anzi un  demone, come si dilata via via l’atmosfera delle pagine, postmoderno, capace di mixare come una strega quasi transgender.... Reale/Virtuale dei fatti e delle notizie sui fatti, allo scopo di allucinare tutti i protagonisti e la Comunità, intesa qua in senso quasi Organico, sociologico...
        “Correte. Mio padre sta uccidendo mia madre”. La telefonata arriva alla stazione di polizia alle due del mattino. A farla è un bambino biondo con due grandi occhi blu che fissano il vuoto. Naturalmente non è vero, ma come un sogno rivela spesso la Cura, a volte nella dimensione letteraria la cifra estetica si rivela nelle prime Vocali e i Primi Sogni di un fanciullo, posseduto dal desderio della Fine del Mondo.... Non amiamo discorrere di libri in modo lineare, quindi ci limitiamo a brevi accenni tecnici: Molti anni dopo, una city del Nord è Teatro di violenze sull’Infanzia: sono i bambini stessi, biondi e occhi blu come nel Villaggio dei Dannati della fantascienza a  denunciare le vicende. Psicosi e sospetti a catena come una reazione nucleare in scala dilagano in tutta la Nazione (Italia): finché un Intellettuale, un Professore, incaricato non dalla Polizia, ma da un grande network cartaceo (leggi Quotidiano), prova clamorosamente a decifrare gli Eventi, trasmutati quasi da cronache della degenerazione biologica della Razza degli Adulti verso la Razza dei Bambini a oscuri ma tangibilissimi Disegni di Lucifero....
       Il libro è perturbante perché antibuonista e probabilmente per combinatorie casuali di Logica del Senso del Sogno dell’Archetipo e tutti al plurale-contaminati come tutti i protagonisti, effetti aperti e in libertà  imprevisti forse allo stesso scrittore. Tra Demian di Herman Hesse, il Piccolo Assassino di Bradbury, il Villaggio dei Dannati di cui prima,  e -forse unico neo ...- certa cronaca ristampata direttamente nel Libro senza filtri più complessi (ma lo scrittore è anche giornalista- deformazione professionale) più che i Media pretesi come Entità Aliena criminosa verso le vittime umane contemporanee, il fascino del Libro risiede nella luciferina capacità dei... Bambini di vedere e parlare in trasparenza smascherando gli Adulti neppure Re Nudi, ma Automi senza plastica... come l’esoscheletro di Terminator!
       Il titolo è la password: l’archetipo del Fanciullo Divino ricorrente in certa Fiction letteraria o realismo magico, ora in senso narrativo-letterale... Mentre certa simbiosi Media-Mutazione-Infanzia-Valori-Nuovo (Bambini) Vecchio (Adulti) è flusso narrativo autoreferente, ordigno poetico telecomandato: Sognare la fine del Mondo, appunto sognare nel bambino non è un Delirio... ma l’Illuminazione magari, invisibile, ultratenue in un giorno d’eclisse, di nuove aurore inedite, sconosciute, senza parole, senza neppure numeri, travolgenti e entusiasmanti. Il gesuitico Professore non aveva nulla da scoprire e risolvere: tutto era già nel Primo sogno del baby Demian. Virtuale o Reale i Padri da sempre nel Vecchio Mondo comunque “ammazzano”... le Madri... e gli Adulti “torturano” i Bambini. E’ la Legge di Darwin: il Vecchio si oppone miticamente al Nuovo che viene alla Luce...
       Ma... grazie ai Media-specchio dell’inconscio collettivo tecnologico del nostro tempo,   bambini e popolo catodici  lo sanno d’istinto: perciò preferiscono guardare le Veline (e Striscia le Notizie...) o i Cartoons Made In Japan/Manga/Anime (l’Arte della Guerra o dell’ Eroe...), strategie postumane ormai per la sopravvivenza secondo non Natura, ma Natura+Macchina... Il Professore, no, non lo sa, è privo, in quanto Adulto, in quanto Professore (ovvio, nel gioco del riduzionismo letterario...) del Nuovo Istinto, deve distinguere tra falso e vero, gira a vuoto... Il Bambino biondo, invece, sogna la fine del mondo: al mattino si Risveglia e il Mondo gira non a vuoto ma attorno al Sole! Da tale combinatoria forse il fascino paradossale e luciferino del Libro...

Roberto Guerra 

http://www.spigolature.it/