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giovedì 10 giugno 2010

Ferrara e gli Universi Paralleli di Paolo Giardini

 

GLI UNIVERSI PARALLELI


I famosi “universi paralleli” della fantascienza sono contemplati anche in certi studi di fisica. Ne ipotizzano l’esistenza mediante complicati percorsi matematici (per farsi un’idea, vedere le teorie delle stringhe o delle brane, ma solo se si è dei cervelloni, altrimenti guardando le formule viene il mal di testa). Però c’è un’esperienza di universi paralleli alla portata di tutti, proprio qui, nella città delle Emozioni Tipiche Garantite suggellate dal marchio ETG ideato dalla Provincia.

A Ferrara ci sono infatti due mondi: il primo, quello dei cittadini che si fanno i fatti loro tirando a campà alla bell’e meglio; il secondo è quello parallelo della politica, dove i politici si fanno i fatti loro campando in modo tutto diverso.

Un cittadino che voglia comprare una normale bici da donna con ruote 26”, freni a filo e accessoriata di cestino, la ottiene con circa 300 euro da qualsiasi commerciante di biciclette. Se invece di una sola bici ne volesse comprare 44, tutte uguali e con l’aggiunta delle rastrelliere, a parte il dover rianimare il venditore svenuto per l’emozione e l’attesa per ricevere la fornitura dalla fabbrica, quel cittadino avrebbe il piacere di pagare le bici ad un prezzo vicino a quello d’ingrosso, dimezzato rispetto al prezzo di bottega.

I politici di Ferrara hanno appena comprato 44 biciclette come quella descritta (salvo la chiusura a chiave particolare), per un importo di 40.368 euro (917,45 euro l’una), a dimostrazione che il pregiato mondo della politica ferrarese è assuefatto più ai costi delle boutique parigine che a quelli dei discount.

I fisici chiamano “wormholes” i collegamenti fra i mondi paralleli. Per cercarli impiegano grandi risorse mentali e supercalcolatori. Fatiche inutili. Se ricercassero il wormhole fra i nostri due mondi paralleli, ogni indigeno saprebbe indicarlo: la Posta! E’ nelle cassette postali che i cittadini del primo mondo trovano sempre, anche durante gli scioperi, le cartelle delle tasse e le bollette di Hera (queste ultime con i colori dello stemma Vaticano: un sottile richiamo alla teocrazia dell’azienda che compra da alcune persone in Comune impianti della collettività, pagandoli miracolosamente un cinquantesimo del costo).

Le spese a prezzi da boutique, infatti, mediante il wormhole postale sono trasferite perfettamente, con solo qualche sfasamento per le diverse leggi fisiche vigenti fra i due universi. Nel primo mondo, ad esempio, tutti i gas si espandono o si contraggono seguendo le condizioni di temperatura e pressione. Nel mondo delle boutique invece no, lì i gas occupano volumi secondo condizioni medie stagionali di temperatura e pressioni dichiarate costanti specialmente quando variano. Lo si è appreso dal Coefficiente C, introdotto nelle bollette gas per l’esperimento scientifico sull’inversione della freccia del tempo: alla temperatura media di due anni fa, alla pressione fissa inattendibile, al volume misurato con una tolleranza sconosciuta, paghi oggi per quello che hai già pagato due anni fa, regalandoti ETG incredibili! E’ per questi colpi di vita che gli abitanti del primo mondo si concedono ogni tanto un exploit, andando alla mutua in bicicletta per l’esame del sangue. Ne approfittino finché possono, perché forse in futuro non potranno più andarci in bicicletta, se sposteranno i prelievi a Cona nel nuovo-vecchio ospedale, posto a quota troppo bassa e troppo distante coi suoi 25 chilometri a/r. Le ETG sarebbero eccessive.


Paolo Giardini

 

 


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martedì 1 giugno 2010

Progetto per Ferrara Stop al PD archeoborghese

PPF REFERENDUM ACQUA.jpgPpf mette ai voti la rivoluzione delle rette

di Valentino Tavolazzi
 
Basta con i favori ai ceti abbienti! Il Pd smetta di attuare politiche sociali e culturali, usate da decenni anche per ingraziarsi la borghesia ferrarese, facendo pagare il conto alle classi più svantaggiate. Il tratto filo borghese dell’ex Pci in salsa pseudo democristiana, affiora in alcune scelte culturali, non propriamente orientate allo sviluppo del turismo nella nostra città,  quali ad esempio gli eventi offerti dal Teatro Comunale a pochi ferraresi, solo in parte pagati dai biglietti venduti e gravanti sulla collettività per il resto del costo. Analoga propensione ad accattivarsi i favori della borghesia medio alta ferrarese appare evidente quando il Pd e la maggioranza che lo affianca (Idv, Sa, ecc..) riservano ad essa rette per i Nidi pari a due terzi del costo sostenuto dal Comune, scaricando sulla collettività (quindi su operai, impiegati, pensionati, coppie a basso reddito) l’altro terzo.
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Risoluzione rette: Trasporto scolastico, Centri ricreativi estivi, Nidi, Materne

Gruppo consigliare Progetto per ferrara   Ferrara 31/5/2010

Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

Progetto per Ferrara

Cambia la Prospettiva

 


Un mondo di personalizzazioni per Messenger, PC e cellulare

venerdì 9 aprile 2010

La Sindrome PD di Cona

OSPEDALE.jpgIl PD priva la città del Pronto Soccorso

di Valentino Tavolazzi
E’ confermato: al Sant’Anna non rimarrà alcun servizio di emergenza, né si pronto soccorso di stabilizzazione. Lo hanno dichiarato ieri in commissione consigliare il direttore generale dell’azienda ospedaliera Riccardo Baldi ed il direttore sanitario Davide Fabbri. Quando Cona aprirà (non esiste una data certa, ma non nel 2010), in città verranno meno l’assistenza notturna, per qualsiasi necessità, le prestazioni oggi erogate al Sant’Anna in day hospital, le radioterapie e le chemioterapie oggi effettuate in giornata senza ricovero. Anche le dialisi saranno ridotte (una parte, per i pazienti più critici, sarà trasferita a Cona). In città non ci saranno più TAC, PET ed altre strumentazioni diagnostiche sofisticate. Gli strateghi sanitari del Pd costringeranno gli anziani a spostarsi ogni giorno a Cona per chemioterapia o radioterapia, oggi prestate in day hospital al Sant’Anna. Dovrà recarsi a Cona anche chi, dopo le 20, avrà bisogno di assistenza per una storta, per una piccola ferità, per un principio di colica renale, per una scottatura. I portoni del Sant’Anna, la notte, saranno sprangati. Tutto questo, nell’incertezza sulla disponibilità di mezzi di trasporto, 24 ore su 24, tra il centro cittadino e Cona.
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