La Stampa
Dopo la volata di due settimane fa, il centrosinistra perde quattro
storiche roccaforti di sinistra, Livorno, Padova, Perugia e Potenza, di
cui le ultime due sono anche capoluoghi di regione. Ma strappa
importanti città al centrodestra: Bergamo, Biella, Cremona, Verbania,
Pescara, Vercelli e Pavia. Fra primo e secondo turno, il Pd batte
comunque di gran lunga il centrodestra: 160 a 37. Mentre il Movimento 5
Stelle si ferma a due sindaci.
SORPRESA GRILLINA
A Livorno, la città che ha tenuto a battesimo il Pci e che dal
dopoguerra aveva affidato le proprie sorti sempre alla guida della
sinistra, Filippo Nogarin,
candidato per il Movimento 5 Stelle, con una campagna elettorale non
urlata, è riuscito a strappare la poltrona di sindaco a Marco Ruggeri,
Pd, che per la prima volta nella storia della sinistra livornese è stato
costretto ad andare al ballottaggio, perdendolo. La sconfitta a
Livorno, per il Pd, è paragonabile a quando a Bologna, nel 1999, Giorgio
Guazzaloca riuscì a strappare la città portando, per la prima volta dal
dopoguerra, una coalizione di centro-destra alla guida del capoluogo
emiliano. Il Movimento 5 Stelle ha vinto anche a Civitavecchia, nel
Lazio.
RIBALTONE A PADOVA
A Padova l’altra clamorosa sconfitta del Pd che ha governato la città
dal 1993, con un break tra il ’99 e il 2004: il candidato del
centrosinistra Ivo Rossi, che ha guidato la città da quando l’ex sindaco
Flavio Zanonato divenne ministro allo Sviluppo Economico, ha perso la
sfida contro Massimo Bitonci (sostenuto da Ln e Fi). La vittoria del
Carroccio a Padova farà pandant con il governo della Regione, guidata da
Luca Zaia. Il centrodestra ha riconquistato anche Teramo, che già
governava, con Maurizio Brucchi. A Potenza ha vinto Dario De Luca,
esponente di Fratelli d’Italia nella coalizione di centrodestra:
clamorosa la sconfitta del centrosinistra, il cui candidato, Luigi
Petrone, del Pd, aveva sfiorato la vittoria al primo turno. ....................C
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lunedì 9 giugno 2014
domenica 19 settembre 2010
Livorno Compagni tifosi fischiano per il Parà italiano ucciso
*CULTURA ANTIOCCIDENTALE NELLA ROSSA LIVORNO...
LIVORNO. Saranno state una quindicina di persone, al massimo venti: stiamo parlando del gruppetto di ultrà amaranto che per qualche istante hanno accompagnato con una bordata di fischi il minuto di raccoglimento in memoria del tenente Alessandro Romani, l'incursore del "Col Moschin" ucciso ieri l'altro in Afghanistan. Questo mentre invece alcuni cittadini, uomini e donne, giovani e anziani, sono andati a testimoniare la propria solidarietà con i paracadutisti della Vannucci, portando anche mazzi di fiori.
martedì 28 luglio 2009
KRAFTWERK.... A ITALIAWAVE
Kraftwerk e Aphex Twin protagonisti a ItaliaWave
All’ItaliaWave Festival di Livorno si riuniscono per l’unica data italiana gli “stati generali” della musica elettronica e il pubblico ringrazia:
21 luglio, 2009 |
I Kraftwerk in concerto a Livorno | |
di Elisabetta Bosina
Sabato 18 luglio 13mila persone hanno acceso lo stadio di Livorno, nella serata - forse - più attesa del festival ItaliaWave. La rassegna, dopo 22 anni di storia, sa ancora come stupire il suo pubblico, e il sold out del doppio appuntamento Kraftwerk e Aphex Twin ne è la prova tangibile. La storia e il presente della musica elettronica in una sola serata, come lasciarselo sfuggire?
Dopo l'esibizione dei gruppi di apertura (Auslander, My Toys Like Me, OfflagaDiscoPax ) tocca ai i padri dell’elettronica, quelli che nel 1971 hanno lanciato un nuovo modo di fare musica, fatta di vocoder e sequencer. E lo spettacolo arriva; i quattro robot, capitanati da un inossidabile Ralph Hutter (unico componente rimasto dalla formazione originale) macinano bit accompagnati dalle splendide proiezioni che raccontano quasi 40 anni di successi: dalla visionaria Autobahn a Radioactivity, un inno antinucleare targato 1975 ma più attuale che mai. Non mancano anche The Model, Computer Love e le hits tratte dal loro ultimo album Tour de France.
Il primo bis è per The Robot, non a caso, perché i quattro lasciano posto a dei veri e propri robot con le loro sembianze. Tornano sul palco indossando tute fluorescenti e salutando il pubblico con una canzone dal titolo che è più che altro una dichiarazione d’ intenti: Music non stop.
Intanto sul palco cala il sipario e si lavora per un frenetico cambio di strumentazione mentre il Dj Marco Passarani intrattiene la folla: il maxischermo e le quattro postazioni dei Kraftwerk lasciano spazio al set di quello che molti critici non esitano a definire il più grande genio vivente della musica elettronica: Aphex Twin, al secolo Richard David James, nato nel 1971 in Irlanda e cresciuto sulle scogliere della Cornovaglia.
Per chi non l’ha mai sentito nominare può bastare sapere che la Pirelli, per il tema di un suo spot, non ha esitato a staccargli un maxiassegno da 6 zeri, mentre Madonna l’ha letteralmente supplicato di remixare un suo pezzo, senza però ottenere nulla.
Gli schermi sul palco diventano 3 e al centro la testa di Aphex Twin spunta a malapena dalla strumentazione. Parte il Dj set, più di un’ora e mezza di ritmi indiavolati e video elaborati in tempo reale per un impatto sonoro e visivo irresistibile: impossibile restare fermi.
Anche qui non mancano i grandi successi: Come to Daddy, Avril 14th, Ventolin, Alberto Balsam, Fingerbib e tanti altri che si susseguono tra distorsioni ed effetti.
Alla fine per chi ha ancora voglia di ballare c’è Dj Ralf, lo storico rappresentante italiano della scena house. Alle 3 la serata finisce e il pubblico abbandona il palco principale di ItaliaWave, un festival ancora in grado di regalare grandi emozioni.
Guarda la fotogallery del concerto
Sabato 18 luglio 13mila persone hanno acceso lo stadio di Livorno, nella serata - forse - più attesa del festival ItaliaWave. La rassegna, dopo 22 anni di storia, sa ancora come stupire il suo pubblico, e il sold out del doppio appuntamento Kraftwerk e Aphex Twin ne è la prova tangibile. La storia e il presente della musica elettronica in una sola serata, come lasciarselo sfuggire?
Dopo l'esibizione dei gruppi di apertura (Auslander, My Toys Like Me, OfflagaDiscoPax ) tocca ai i padri dell’elettronica, quelli che nel 1971 hanno lanciato un nuovo modo di fare musica, fatta di vocoder e sequencer. E lo spettacolo arriva; i quattro robot, capitanati da un inossidabile Ralph Hutter (unico componente rimasto dalla formazione originale) macinano bit accompagnati dalle splendide proiezioni che raccontano quasi 40 anni di successi: dalla visionaria Autobahn a Radioactivity, un inno antinucleare targato 1975 ma più attuale che mai. Non mancano anche The Model, Computer Love e le hits tratte dal loro ultimo album Tour de France.
Il primo bis è per The Robot, non a caso, perché i quattro lasciano posto a dei veri e propri robot con le loro sembianze. Tornano sul palco indossando tute fluorescenti e salutando il pubblico con una canzone dal titolo che è più che altro una dichiarazione d’ intenti: Music non stop.
Intanto sul palco cala il sipario e si lavora per un frenetico cambio di strumentazione mentre il Dj Marco Passarani intrattiene la folla: il maxischermo e le quattro postazioni dei Kraftwerk lasciano spazio al set di quello che molti critici non esitano a definire il più grande genio vivente della musica elettronica: Aphex Twin, al secolo Richard David James, nato nel 1971 in Irlanda e cresciuto sulle scogliere della Cornovaglia.
Per chi non l’ha mai sentito nominare può bastare sapere che la Pirelli, per il tema di un suo spot, non ha esitato a staccargli un maxiassegno da 6 zeri, mentre Madonna l’ha letteralmente supplicato di remixare un suo pezzo, senza però ottenere nulla.
Gli schermi sul palco diventano 3 e al centro la testa di Aphex Twin spunta a malapena dalla strumentazione. Parte il Dj set, più di un’ora e mezza di ritmi indiavolati e video elaborati in tempo reale per un impatto sonoro e visivo irresistibile: impossibile restare fermi.
Anche qui non mancano i grandi successi: Come to Daddy, Avril 14th, Ventolin, Alberto Balsam, Fingerbib e tanti altri che si susseguono tra distorsioni ed effetti.
Alla fine per chi ha ancora voglia di ballare c’è Dj Ralf, lo storico rappresentante italiano della scena house. Alle 3 la serata finisce e il pubblico abbandona il palco principale di ItaliaWave, un festival ancora in grado di regalare grandi emozioni.
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