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lunedì 11 novembre 2024

Fontana di Trevi, c'era una volta, 2007, Graziano Cecchini

 empo.it/attualita/2024/11/11/news/piazza-fontana-anarchico-pinelli-moglie-licia-rognini-calabresi-

 Ci auguriamo tutti ancora che sia solo un grande scherzo del sindaco Roberto Gualtieri. Perché trasformare Fontana di Trevi, uno degli affacci più belli del mondo, in una specie di set dell’Enigmista fatto di piscinette da discount e tubi d’acciaio, buoni per le impalcature d’emergenza dopo un disastro naturale, può essere solo una sadica provocazione ai romani e ai milioni di turisti che invadono, e stanno per riempire, la Capitale per il Giubileo. Già che c’erano potevano metterci anche un parcheggio per monopattini elettrici e qualche distributore di bibite ben piazzato sui marmi travertini settecenteschi voluti da Papa Clemente XII.

 

domenica 22 marzo 2015

Giancarla Parisi Transhumanist Art Manifesto, nota critica di Fabio La Rotonda

"Transhumanist ART in Italy: MANIFESTO":

 Chiunque si avvicini alle opere di Giancarla Parisi non pu� non restare coinvolto dai colori e da quello che trasmettono. 

Da quelli meno nuovi dove una giovanissima pittrice, gioca con i colori lasciando un velo di morbidezza e di dolcezza, � il caso di Blink e di Donna senza Volto, a quelli ove i colori la fanno da padrone con i chiaroscuri e con le luci forti, che dimostrano che la Parisi � cresciuta, ha conosciuto anche il dolore, ma trasmette la voglia di amare e di essere amata. 

Complimenti Giancarla, mi ricordi quello che sono stati Van Gogh e Gaugain nei confronti dei loro contemporanei. Le tue opere sono un inno alla vita ma anche un inno alla ricerca di se stessi. 

Postato da Fabio La Rotonda in IL Futurista magazine alle 16 marzo 2015



mercoledì 2 aprile 2014

Giancarla Parisi, Omegalfa The Nemesis Paradeigma, Milano

Studio legale Sutti, via Montenapoleone 8, dal 10 al 17 aprile, vernissage 10 aprile 18 a cura AIT, con interventi di Marcello Francolini, Graziano Cecchini Special Guest, Roby Guerra 

Giancarla Parisi... "Omegalfa "The nemesis paradeigma... Vuole esprimere quel misto di speranza e paura tipica degli "ultimi giorni dell' impero", quando tutti, più o meno consapevolmente, stanno traghettando attraverso quel periglioso tratto di mare che conduce verso una nuova e misteriosa epoca della nostra storia, che per la prima volta potrebbe diventare finalmente transumana e postumana, sperando altresì che non diventi inumana..."


Graziano Cecchini RossoTrevi "Arte è vita cosi fu definita l'avanguardia futurista…….il transumanesimo è la vita…la perfezione geometrica tra l'elemento uomo e la possibilità di continuare il percorso verso mete considerate impossibili….arte + meccanica + genetica=vita ecco come mi piace definire l'arte di Carla Rhapsody……basta soffermarsi sulle sue opere e riflettere"

Roby Guerra... "....la stessa tecnosibilla Giancarla Parisi (Carla Rhapsody) in modulazioni d'arte contemporanea anche 3D prossimo transumaniste, quasi perfetto microanello di Saturno, tra il segno/sogno multicolore pre-post-internet, sublime postmoderno


*segnalato da Luigi Sgroi


sabato 1 febbraio 2014

Marcello Francolini: Gramsci e la memetica marinettiana, convegno di Salerno

*cinqueW  Roma Centro Sud
*ferraraitalia  Ferrara Italia

Entrambi provenienti dall'ambito della letteratura, per questo fiduciosi nel ruolo futuristico dell'intellettuale di tipo nuovo.

Entrambi portatori di una visione avanguardista del pensiero.
Anti-borghesi, per questo fideisti nei confronti della più ampia partecipazione collettiva alla vita sociale.
L'apertura al "nuovo" in reazione a un "passatismo congenito della cultura occidentale" aveva portato in pochi anni il Futurismo alla ribalta dei più importanti centri culturali e industriali d'Europa. Da Milano a Roma a Napoli, da Parigi a Londra, da Bruxelles a Berlino, da Monaco ad Amsterdam a Mosca il Futurismo ha significato innovazione e rivoluzione verso tutti i dogmi accademici e culturali prestabiliti. L'intuizione marinettiana si fonda sulla fede incondizionata del presente come unica strategia possibile atta a creare i termini di una nuova visione del mondo. Ecco perché la storia diventa un peso, se viene sovrapposta ad un presente in dinamica trasformazione. La distruzione del passato ha significato soprattutto la distruzione di ideologie preconcette che non erano più confacenti alle future condizioni sociali che si figuravano in un futuro imminente. L'ideologia futurista è riassumibile sinteticamente nel concetto della "Ricostruzione futurista dell'Universo". (G.Balla, F. Depero, Ricostruzione futurista dell'Universo, Roma 1915).
In termini di rinnovamento anche Gramsci sembra convergere verso un'attenzione al presente per non farsi abbagliare dal languore romantico e passatista quando afferma: "ogni fenomeno storico deve essere studiato nei suoi caratteri peculiari, nel quadro dell'attualità reale, come sviluppo della libertà che si manifesta in finalità, in istituti, in forme che non possono essere assolutamente confuse e paragonate ... con la finalità, gli istituti, le forme dei fenomeni storici passati." (A.Gramsci, Il Partito Comunista, Ordine Nuovo 1920)
Nel partito l'operaio collabora a scoprire e a inventare modi di vita originali, dove collabora volontariamente alla attività del mondo, dove pensa, prevede, ...dove si sente di costituire un'avanguardia che corre avanti trascinando con sé tutta la massa popolare".( A.Gramsci, Opere, 9 )
Ai fini storici è noto che Lunacharsky al Congresso del Comintern nel 1921, alla delegazione del Partito Comunista italiano disse che l'unico vero rivoluzionario del loro paese era F.T.Marinetti. A tale dichiarazione seguì una delle più lucide analisi dell'operatività futurista in ambito sociale a firma (anonima. Marinetti il Rivoluzionario?, Ordine Nuovo 1921) di Gramsci che: sottolinea con acutezza il rapporto vitale dei futuristi con lo specifico della città industriale, luogo del mutamento permanente, di una radicale de-costruzione del presente . E' nella metropoli che si realizza il processo di distruzione del passato in un'ottica d'incessante rinnovamento. E' lì che devono operare i rivoluzionari: su questa visione strategica ordinovisti e futuristi sono in assoluta sintonia.
L'interesse ordinovista per il futurismo si spiega a partire da quello spirito di ricerca per una nuova cultura che si è concretizzato a Torino con la costituzione dell'Istituto di cultura proletaria (Proletcult), come "terzo organo del movimento di rivendicazione della classe lavoratrice italiana. L'esposizione futurista di Torino, del marzo 1922, riceve la visita di due delegazioni operaie: la prima organizzata dal Proletcult, guidata da F.T. Marinetti e dall'ordinovista U. Calosso, la seconda ad opera delle Sezioni poligrafiche torinesi della Federazione Italiana lavoratori del libro e condotta dall'operaio futurista (sue opere in mostra) Carlo Frassinelli. Credo che il maggiore interesse verso i futuristi fosse rappresentato proprio dall'insegnamento che essi, gli ordinovisti, potevano imparare in termini di una reale applicazione di una cultura popolare. Per dirla in breve il Futurismo ha portato drasticamente a un'arte "fuori" da tutti luoghi ordinari, chiusi nella stretta borghese e per questo l'ha dinamizzata immettendola nel cerchio ampio della vita sociale: dalle strade, alle fabbriche ai teatri.
Le "Serate Futuriste" hanno rappresentato sin dall'inizio una metodologia atta al coinvolgimento diretto delle masse.
In merito a ciò è illuminante l'intervento del futurista Carrà che nel '14 scrive: "… soltanto frugando nella duplice maniera della vita moderna e dell'arte popolare si può meglio intendere le origini vere del futurismo che vuole ad ogni costo creare un primordiale moderno."(C. Carrà, Vita moderna e arte proletaria, Lacerba, Firenze 1914).
Tutto ciò rappresentava un raccogliere creatività dal basso. Per ciò l'opera d'avanguardia sa cogliere quindi una sorta di grido non ancora esattamente avvertibile, è per così dire l'epifania formale rivoluzionaria di un processo pratico non ancora manifestamente rivoluzionario.
Sia Per Marinetti che per Gramsci la rivoluzione doveva essere preparata culturalmente, ma soltanto da coloro però capaci di leggere il presente senza farsi vincolare da preconcetti passati. In ciò l'arte e la poesia rappresentano la fase propulsiva, quella capace di mettere in moto le masse che in essa trovano la rappresentazione di un linguaggio nuovo e quindi non imposto.
Sia ad Antonio Gramsci, che a Filippo Tommaso Marinetti premeva la creazione di un intellettuale di "tipo nuovo".
Un'esigenza più che mai attuale in un mondo economico dove il valore primario è la finanziarizzazione di ogni aspetto culturale e sociale del vivere comune.
Quest'accoppiamento mette in circolo pensieri nuovi: la ricerca, in un momento di stasi del presente, di fonti energeticamente rivoluzionarie in un passato remoto. Recuperare degli esempi. Raggrupparli. Utilizzare tale carica contro un sempre crescente pensiero unico.

In Chiave attuale sembra ottima l'operazione dei neo-futuristi, soprattutto, ed è argomento di cui parleremo, la performance di Graziano Cecchini Rosso-Trevi ad Ales, città natale di Gramsci e l'ultimo lavoro in chiave teorico critica del neo-futurista e transumanista ferrarese Roberto Guerra su Gramsci: Gramsci e il 2000. Per una sinistra italiana nell'era di internet. (La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma 2013).

Quanta di quest'azione servirebbe a Noi oggi che viviamo nel presente. La società della prestazione, è il "poter fare" illimitato" il famoso "Yes we can" dietro cui si maschera un inconscio sociale che è palesemente animato dallo sforzo di massimizzare la produzione divenendo una società della stanchezza (Byung-Chul Han. La società della stanchezza, 2012)

In fin dei conti aveva ragione Marinetti, le classi sarebbero scomparse. Nella prefigurazione (per lui impossibile) di ciò Gramsci disse: "Abolita la lotta delle classi, non sarà abolita la lotta come principio di sviluppo: rimarrà la lotta contro le forze brute della natura".
In effetti la lotta odierna sembra essere frattale, di tutte le cellule, di tutte le singolarità che si ribellano sotto forma di anticorpi al pensiero unico globale e capitalista. Così è, mi sembra la situazione attuale, nella finanziarizzazione planetaria degrada sia il valore che il ruolo tanto della politica quanto della cultura. Baudrillard, riflettendo ad un anno esatto dall'attentato terroristico delle Twin Towers che osservò che: "la violenza simbolica appare l'unica arma contro un potere sempre più onnipresente. (J. Baudrillard, Power Inferno, NY 2002).
L'intervento dal titolo: Un Gramsci di (M)arinettiana memoria
Sarà suddiviso in tre piccole sezioni:
1) Il marzo-aprile futurista a Torino
2) L'intellettuale di tipo nuovo secondo un pensiero gramsciano influenzato dal futurismo di Marinetti.  Gramsci e il futurismo di DIno Mengozzi.
3) Strategie pratiche per un ribellismo attuale (Gramsci e il 2000 di R.Guerra e la Fontana Rossa di Trevi di G.Cecchini. Dallo spirito del terrorismo di Baudrillard all'Urban-esimo). 
Marcello Francolini

domenica 11 agosto 2013

Futurismo: Graziano Cecchini, Merylin 2.0 *Video

Foto
 
 
"...interpretazioni su Merylin........riflessa e destrutturata 2013 ...  Graziano Cecchini"
 
Estate al Lavoro (d'arte...) per Graziano Cecchini RossoTrevi: con una licenza poetica, esattamente il contrario dei Politik italioti che - perfetti asini -  rinviano tutto a settembre come nelle scuole pubbliche medie superiori....   Tra le diverse sequenze degli ultimi giorni, Cecchini lancia nell'arte contemporanea 2.0 queste nuove opere invenzioni di rara visionarietà superopop e futurista non stop.  Dopo la serie Ma-Donna e altre, tutte ben visibili nella pagina FB dell'artista, Graziano continua a riformattare la grande stagione pop di Warhol e poi  Basquiat,  remixandole, destrutturandole in un nuovo postfigurativo neoreinassance di rara nouvelle Forme.  Quando l'elettronica è anche Romantronica, net-elogio alla Bellezza e al Dna di quest'ultima, l'erotismo come piacere e conoscenza.  E Merylin più libera e libertaria, l'indimenticabile e immortale megabionda di Hollywood e Joan Kennedy,   di tante suore laiche italiane contemporanee, vedi la Boldrini ex velina dell'Onu ... et similia!
 
da "Il Piccolo Guerrazzi" .... futurpedia dell'avanguardia contemporanea  (inedito, 2015)
 
 
 

lunedì 8 luglio 2013

Futuristi vs. Rai 2 by FTM Azione Futurista-Graziano Cecchini (10 firme)

Cecchini ebook Fontana Rossa di  Trevi 1.jpgFUTURISTI VS. RAI 2



Forse ha ragione Beppe Grillo quando vuol relegare i giornalisti un una specie di recinto fuori dal Parlamento o in generale rispetto ai mezzi di informazione almeno tradizionali.

Oggi in Rai2 TG ore 13 edizione ( 4rai2.jpg luglio scorso ndr.) , una perla da master a Urbino per futuri giornalisti, almeno quelli- noi crediamo sinceramente che ne esistano ancora- che vogliono fare informazione con scienza e co-scienza, informati e di talento quindi conoscitivo... NOI FUTURISTI DOMANDIAMO ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI DI ROMA di cacciare zoccole elettroniche e eunuchi tipografici dalla stampa e dai Media italiani.

Dicevamo RaiDue TG: ebbene nell'ambito di un servizio anche simpatico, vale a dire un tizio misterioso che a Milano si è gettato dalla Madonnina del Duomo con un paracadute, poi è scappato in metro, invero una notevole azione aereofuturista, nel programma abbiamo ascoltato un paragone in ogni caso fuorviante con il Futurismo, Graziano Cecchini, l'azione futurista di fama mondiale de La Fontana Rossa di Trevi del 19 10 2007 ecc (New York Times docet), definito ancora una volta vandalo esattamente come 6 anni fa da politicanti poi autoestinti come Veltroni e certa tipologia, questi si di barbari ignoranti e trogloditi della politica e della pseeudocultura italiana.

NOI FUTURISTI DOMANDIAMO A RAI2 DI LICENZIARE IN TRONCO I CURATORI DI TALE DISINFORMAZIONE CULTURALE, CHE NEPPURE SANNO CONSULTARE WIKIPEDIA, dove ben figura il nome di Graziano Cecchini e nella Voce FUTURISMO, non giornalisti o vandali!!! Neppure leggere le News Google dove figura in prima pagina Graziano Cecchini in azione in Sardegna ancora pochi giorni fa per un convegno dedicato a Gramci e il Futurismo! Nella terra natale di Gramsci, non di Attila, neppure la versione Abatantuono!

Definire poi ancora vandalo Cecchini e il Futurismo... proprio oggi quando ai danni del popolo italiano è stato perpetrato un altro abominio e presa per il culo di Stato, l' annuncio della non eliminazione – come previsto da mesi se non anni- delle Province è incommentabile.

Un Giornalismo serio e non da ritardati sinaptici o leccalecca di Stato, avrebbe definito vandali -al contrario- proprio.... un governo Letta il cui unico fatto concreto è infatti questo: LA NON ELIMINAZIONE DELLE PROVINCE! Forse come lotta alla disoccupazione politicante!!!

Come diceva Marinetti, parafrasandolo: Linkarne 1 per terminarne 100! Questo senza se e senza ma noi FUTURISTI DEL XXI SECOLO domandiamo poeticamente sia ben chiaro al popolo e la gioventù italiana nell'era di Internet, al popolo del web!



FTM AZIONE FUTURISTA Roma, 8 luglio 2013

Graziano Cecchini, Roma

Roby Guerra, Ferrara

Sandro Giovannini, Roma

Stefano Vaj, Milano

Marcello Francolini, Salerno

Antonio Saccoccio, Roma

Luca Siniscalco, Milano

Paolo Melandri, Faenza

Maria Antonietta Pinna, Roma

Sylvia Forty, Ferrara

giovedì 27 giugno 2013

Futurismo: Graziano Cecchini a Rai3: la Fontana Rossa conquista anche Pippo Baudo *VIDEO

 
*  Grande ennesima impresa mediatica di Graziano Cecchini RossoTrevi: dopo il convegno su Gramsci e il Futurismo, scacco matto a qualsivoglia negazionismo ideologico antifuturista ora ridicolizzato, con RossoTrevi, Roby Guerra, Giuseppe Manias-la Biblioteca Gramsciana e oltre una decina di nuovi artisti d'avangardia a Ales nella Terra di Gramsci (per la Nuova Inchussa e il nuovo progressismo degli anni duemila..) Cecchini alla velocità del Gigabite letteralmente, lunedi scorso protagonista in Roma Laica, puntata de Il Viaggio a cura del Pippo nazionale SU RAI 3.  Della seria Media is Media, essenza del futurismo antiaccademico e rivoluzionario.

                                                         ******VIDEO

lunedì 24 giugno 2013

Massmediologia /e futurismo: Graziano Cecchini a Rai3 *Video

 
lunedì 24 giugno ore 21.05 su Rai 3 andrà in onda la puntata su Roma de il Viaggio di Pippo Baudo. con la mia partecipazione......su Fontana di Trevi rossa.........................dopo sei anni ancora se ne parla......http://www.ilviaggio.rai.it/dl/portali/site/page/Page-f4b2288a-ba07-45f4-9c46-a62a3d2f15e7.html
 
 

mercoledì 19 giugno 2013

Gramsci futurista? *video

 

Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi.

La biblioteca Gramsciana Onlus, Nur s.n.c. e il Circolo Cultura Cinematografica Fitzcarraldo Ales organizzano  per sabato 22 giugno 2013 alle 18,30 presso la sala Convegni del Municipio di Ales, un incontro dal titolo : Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi.
Sarà presente Graziano Cecchini.
Programma: - videoconferenza presentazione di Roby Guerra "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina, 2013) a cura di illy.13 -video tributo Automata Voltaire di Vitaliano Teti (*testo R. Guerra, musica G. Felloni, by The Scientist Video Festival International Ferrara, 2007). Dopo i filmati incontro dibattito con Graziano Cecchini. Roby Guerra (nato nel XX secolo), scrittore, ha pubblicato "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, arte, società tecnologia (Armando editore, 2012): " la storia del futurismo dopo Marinetti"
 
***PROGRAMMA COMPLETO 21-23 6 2013
 

giovedì 11 aprile 2013

Graziano Cecchini al convegno sul futurismo *Video




In Eredità e attualità del futurismo, Roma 11/12 aprile, al centro Elsa Morante,  tra i partecipanti, naturalmente anche Graziano Cecchini, in versione video.
RossoTrevi, il futurista piu celebre, ovviamente per le azioni futuriste dal 2007 di fama internazionale.  Fontana Rossa, Piazza di Spagna e per il futurismo dei diritti umani (Free Tibet,  Mostre si Karen a cura di  Sgarbi e la città di Salemi, ecc.) è tuttavia non comune esempio di video arte futurista  (gli stessi Guerra e Ganzaroli per il futurismo ferrarese, Claudio Castelli, italo belga  (Giocattoli Futuristi, premiato tempo fa anche in Corea del Sud Festival).
Cecchini infatti è stato ospite a Ferrara  per il centenario del 2009 (conferenza esplosiva e sezione video con Futurismo 100 e +) , ma anche nel 2008, anteprima centenario a The Scientist Video Festival  e nel 2009 con un clip dedicato al villaggio virtuale ormai di Poggioreale in Sicilia).
Il video per l'attuale evento romano è futurscrubmedia... un florilegio stesso simultaneo e di fredda calda tela spot gygabyte sul Cecchini altrettanto ancora semi-inedito come Pittore futurista (in tale formula lo scorso inverno 2012 con Francesca Barbi Marinetti a La Margutta RistoArte  mostra personale di Roma, in precedenza allestita poi saltata- (diciamo motivi tecnici tutti.. lagunari...i) in altra versione- a Venezia - ma anche qua restano video e clip per l'evento rilevanti-( ma Futurismo e Venice incompatibilità storica...), poi new version video anche per la Capitale...



VIDEO-  CLAUDIO CASTELLI
VIDEO-  GRAZIANO CECCHINI canale youtube
Video-  Roby Guerra  canale futurguerra  youtube
Video   Maurizio Ganzaroli  canale youtube
Video   Netfuturismo canale you tube

domenica 3 febbraio 2013

Storia del futurismo ferrarese: il centenario futurista del 2009 su RaiDue

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ROBY GUERRA ASINO ROSSO BLOG  SEGNALAZIONE....

*LA NUOVA FERRARA

 

Futurismo, Ferrara protagonista

La celebrazione ferrarese del centenario del Futurismo tenuta ieri nella Sala Estense è stata annoverata tra le 5 manifestazioni più importanti in Italia. A «consacrare» l’evento, la trasmissione di Rai 2 «Palco e Retropalco» (andata in onda alla vigilia della manifestazione), che ha citato l’avvenimento ferrarese, a cura di Roby Guerra (futurista ferrarese), Alessio Brugnoli (La Voce Futurista webzine) e da Ferrara Video&arte rappresentata dal presidente Vitaliano Teti. Nutrito il programma, con la partecipazione audio video del celebre scrittore Paolo Ruffilli, e i gruppi futuristi e postufuturisti, tutti riuniti a Ferrara. E diversi sono stati i ferraresi: il videomaker Filippo Landini, gli scrittori Riccardo Roversi ... Oltre a  Graziano Cecchini alias Rosso Trevi.
 

 

 

sabato 19 gennaio 2013

Raimondo Galante "Festa di Popolo" poesia-tribute Graziano Cecchini

 

 

Festa di Popolo
di Raimondo Galante

 

 

Una grande folla si raduna

 

L’azzurro delle bandiere si confonde con il cielo

 

Un esercito di bambini è pronto ad invadere

 

Il castello delle fiabe

 

Mentre una musica allegra trionfante si diffonde nell’etere

 

Fino a che tutto questo non si tramuta in una enorme esplosione di gioia

 

E’ un tripudio di suoni e di colori che sale al cielo

 

Con una nuvola di palloncini multicolori

 

Krjvoi Rog (Ucraina) 23/09/2011

 

venerdì 18 gennaio 2013

Graziano Cecchini: "Matite" - futurismo erotico estetico (1970-2013)

Graziano Cecchini  Matite serie opere4.jpg

Graziano Cecchini  Matite serie opere5.jpg

*Graziano Cecchini Rosso Trevi 2013? Ecco la net-picture nanobyte

Dal Facebook di Rosso Trevi, una News sorprendente e spiazzante (per certa critica che al massimo lo segnala ancora per il pur capolavoro della Fontana Rossa e le altre azioni futuriste di fama internazionale.
Già nel 2012, prima Cecchini annunciò un ritorno alla pittura e al colore, tra new renaissance e cosiddetto Secondo Futurismo, non ultimo up loadato alle lezioni contemporanee post pop e writers , street art... e arte dionisiaca. Operazione culminata con la mostra alla Margutta di Roma… la seria Ma-Donna e opere affini a cura di Francesca Barbi.
Ora posta direttamente on line 28 lavori - “Matite” : ovvero, con grande perizia tecnica, lavori di particolare complessità iconica: soprattutto quasi una mano protesi capace direttamente dal ciberspazio di produrre a gigabyte velocità nuove nano sintesi a 360°: futurismo novecentesco, cubismo, astrattismo, minimalismo e ancora cifre new renaissance, persino preraffaellite alla Giotto doc esitano assemblate in veri e propri quadri-circuiti- messaggi chip. Non ultimo le Ma-Donne riformattate in segni “digitali” persino post-espressionisti. Matite si, ma appunto quasi net art alla rovescia alla ricerca non della sperimentazione virtuale, ma smontata e riassemblata off line alla ricerca della nuova bellezza.

*rObyTRON

lunedì 3 dicembre 2012

Graziano Cecchini segnala: Depero in SL by Nexuno Thespian *Video



Con uno stile completamente diverso dalle opere che ci propone solitamente, Nexuno Thespian "si è divertito" a interpretare Fortunato Depero in un allestimento di '900 breaths a Galleria Szczepanski in Second Life.
Attraverso un "gioco creativo" Nexuno ha rielaborato le Danzatrici Lunari di Depero in un progetto scenografico futurista che va oltre Depero stesso, regalandoci una visione globale di simultaneità, concetto chiave del rivoluzionario movimento del '900.
Simultaneità come effetto dell'accelerazione percettiva provocata dalla vita nella città moderna implica una concezione della materia come continuum animato e invisibile che gli artisti futuristi percepivano come fenomeni distanti nello spazio e nel tempo. Una sintesi del vicino/lontano e del passato/presente in virtù di una speciale sensibilità di cui i futuristi erano dotati. "Quello che si ricorda e quello che si vede" aveva radice già nel cubismo, ma attraverso un'elaborazione concettuale i futuristi erano riusciti ad andare oltre, intensificando l'emozione estetica tramite una scomposizione di piani fatta più di luce che di materia.
Nexuno Thespian ha sfruttato le potenzialità del mondo virtuale per lavorare su questi concetti spazio-temporali, utilizzando giochi di luce in perpetuo movimento e rendendo l'idea del Futurismo in 3D come avrebbero fatto Boccioni, Balla, Severini, Delanuay e molti altri.... C


http://www.piublog.it/2012/11/08/second-life/nexuno-thespian-e-la-ri-creazione-del-futurismo-in-second-life/

 

martedì 27 novembre 2012

La biografia di RossoTrevi *Futurist Editions-eBook

Il futurista più famoso ''webgrafato'' da un ferrarese

E' firmata Roberto Guerra la biografia di Graziano Cecchini
 

PDF DOWNLOAD


Per Futurist Ediitons, editing on line del neofuturismo italiano, sede a Ferrara, è uscita la webgrafia del celebre Graziano Cecchini, alias Rosso Trevi (ebook numero 10, Rosso Trevi on The Moon), la prima biografia ufficiale, a cura di Roby Guerra, futuristaferrarese doc, autorizzata del futurista che ha rilanciato il futurismo post 1944 alla ribalta mediatica e internazionale con le performance spettacolari de La Fontana Rossa, Piazza di Spagna e quelle sociali per il Tibet libero.
La webgrafia si snoda cronologicamente dalla Fontana Rossa ai giorni nostri, con una selezione dal web ovviamente non esaustiva, ma indicativa e senz'altro anche sorprendente. Infatti, fatti poco evidenziati dagli old media, sono segnalate alcune azioni futuriste di Rosso Trevi, indiscutibili anche dal punto di vista quasi accademico, quantunque in contesti sempre d'avanguardia radicale, la miglior risposta a certo scettiscismo passatista ancora persistente persino nell'anno del centenario celebrato ovunque. Vale a dire la partecipazione al Video Festival Internazionale di Ferrara The Scientist 2008 (per un'anteprima già del centenario), il compleannocentenario del Futurismo proprio il 20 febbraio scorso sempre a Ferrara, con Rosso Trevi conferenziere e videoartista esplosivo (adunata dei futuristi contemporanei, neofuturisti, connettivisti e transumanisti), evidenziato anche sulla Rai (Il Futuro del Futurismo) fino alla presenza con il manifesto futurista proprio per il centenario di Cecchini nel recente volume "Divenire 3 Futurismo", a cura di Riccardo Campa e dell'AIT, Associazione Italiana Transumanisti ti, i più autorevoli futurologi italiani a livello internazionale,ovvero il nuovo futurismo scientifico.
Brevemente, Rosso Trevi dopo aver bucato i Media ora ha bucato anche l'Università.

http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=82

martedì 1 maggio 2012

1 maggio futurista 2010-2012-..... Graziano Cecchini RossoTrevi

AZIONE FUTURISTA GRAZIANO CECCHINI 1 MAGGIO CORRIERE DELLA SERA

graziano3--180x140.jpgda CORRIERE DELLA SERA

PERFORMANCE IN PIAZZA SAN GIOVANNI

Cecchini colora il palco del Concertone:
bombolette spray e centinaia di graffiti

Torna il «futurista» che tinse di rosso Fontana di Trevi:
«L'arte è azione, è in strada, è di tutti e per tutti»

ROMA - Torna il futurista che colorò di rosso Fontana di Trevi, ma questa volta mette in secna una performance meno dirompente. Anche se ben studiata. La scelta della location non è casuale: Graziano Cecchini si è presentato il primo maggio in piazza San Giovanni, intorno a mezzogiorno. Proprio quando il popolo del Concertone aveva già occupato le prime file intorno al mega palco, allestito dai sindacati per la Festa dei Lavoratori. E sotto al palco, su un grande telo giallo steso per la bisogna, ha iniziato a tracciare graffiti, distribuendo poi bombolette spray ai suoi seguaci del movimento nuovi futuristi e a chi tra il pubblico desiderava partecipare.
PERFORMANCE RIUSCITA - Ne è nata una performance diversa dalle precedenti: più sentita e partecipata, anche più intelligente se si può dare un giudizio. Cecchini «RossoTreVi» l'ha intitolata «Artisti per strada». Perché, spiega, «l'arte è azione. L'arte è di tutti. L'arte è in strada, tra la gente, per la gente, con la gente. L'artista è per strada». Cecchini torna così a far parlare di sé dopo il blitz del 19 ottobre 2007, quando con un gesto fulmineo gettò un bidoncino di colorante (rosso) dentro la Fontana di Trevi. Azione seguita pochi mesi dopo, il 16 gennaio 2008, dal lancio di 500 mila palline colorate lungo la scalinata di Trinità dei Monti. Blu, gialle, verdi e rosse: le palline rimbalzarono fin dentro la Barcaccia.
«Dal Rosso Trevi alla quadricromia», c'era scritto sui volantini distribuiti subito dopo l'azione compiuta in piazza di Spagna. Le palline colorate, portate via in meno di un'ora dagli addetti dell'Ama, generarono non poca curiosità tra turisti e romani. E il video-sequenza del blitz spopolò su YouTube.

CRITICI DIVISI - Cecchini, allora come oggi, divide i critici d'arte che in piazza non c'erano («Lode a Cecchini» disse all'epoca di piazza di Spagna Vittorio Sgarbi, «Macché arte – replicò Achille Bonito Oliva – gesto inutile e vecchio»). Per quella che egli stesso definì una «rappresentazione di Pop Art», Graziano Cecchini fu condannato a otto mesi di reclusione con rito abbreviato.
Meno eclatante, la terza iniziativa romana di «RossoTreVi»: un lancio di palloni colorati dedicato alla popolazione birmana, organizzato a Castel Sant'Angelo. In solitaria. Ora, piazza San Giovanni parrebbe segnare una nuova svolta nella sua provocatoria esperienza artistica.
Simona De Santis
01 maggio 2010









sabato 4 febbraio 2012

20 02 2012 Futurismo 200-3 per la nuova umanità: dopo Marinetti...


Roberto Guerra: Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti: arte società tecnologia (Armando editore, Roma)
 
" Io sono solo un poeta futurista....Semmai, erano gli storici dell'arte stessi, che ...dovevano scriverlo! Il Futurismo RossoTrevi e dintorni ... li ha preceduti. Non è un caso". Roby Guerra
 
Dopo Nietszche, scrisse un certo Giorgio Colli, ancora negli anni caldi politico-culturali del secondo novecento, sdoganando l'altra modernità danzante di... Zarathustra, da certo quasi negazionismo culturale, ideologico, ben noto.
Ora, un poeta, finora noto soltanto in certo underground o nell'ambiente neofuturista, lancia velleitariamente (ma con cognizione di causa e ad alti livelli editoriali,per Armando, la storica casa editrice romana, scienze umane - e universitaria-, quella di Popper e McLuhan e via dicendo..) una operazione del genere, sul futurismo contemporaneo, finora per analoghi motivi, quasi non certificato dalla critica.
Questo il senso profondo di Futurismo per la Nuova Umanità.... dopo Marinetti...  di Roberto Guerra, già noto  per la sua raccolta poetica globale del 2000, Opere Futuriste Complete (Mantova), definito da certa critica (R.Roversi, Il Resto del Carlino ) il più interessante a livello letterario per l'avanguardia postmarinettiana: ovvero, per la prima volta, in termini organici e programmatici, una storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa presunta del movimento (dalla morte proprio del fondatore Marinetti). Cronache quasi live, in quanto Guerra ha attraversato ed è tutt'oggi ancor di più in primo piano, tutte le fasi dinamiche e operative del futurismo del secondo novecento e primissimo duemila. Dal gruppo romano di Enzo Benedetto (gli stessi Antonio Fiore Ufagrà, Luigi Tallarico, Baldo Savonari, Vitaldo Conte, oltre a Francesco Grisi e altri) ai futuribili Riccardo Campa e Stefano Vaj (e a certo neofuturismo futurologico), al poeta-musicista. performer e saggista bolognese Valerio Zecchini, ai nuovi netfuturisti del web di Antonio Saccoccio, gli stessi science fiction connettivisti di Battisti, Milani e altri.  Con al centro, vero e proprio detonatore indiscusso del rilancio del Futurismo, naturalmente Graziano Cecchini RossoTrevi, a partire dal boom improvviso della celebre Fontana Rossa di Trevi.
Guerra è chiarissimo, pur nella espansione della sua storia del futurismo come continuità.
Due capitoli, uno analitico-critico sul'opera di Cecchini, paragonato a Christo e Warhol, l'altro sul centenario clamoroso di Ferrara proprio del 20 2009, curato in primis dallo stesso Guerra, con  ...RossoTrevi, Ferrara Video&Arte e lo stesso A. Brugnoli, con Cecchini  primo protagonista: una anticonferenza esplosiva live, l'evento rilanciato, unico tra i pochissimi a cura di futuristi viventi, non solo celebrativi, dallo speciale della Rai, "Il Futuro del Futurismo". Inoltre, nelle numerose interviste incluse nel libro ai protagonisti, grande spazio alla parola di Cecchini, sorta di bilancio provvisorio sull'effetto appunto della Fontana Rossa, come bivio fondamentale per il ritorno concreto della più grande avanguardia italiana. Non senza certa querelle, cara in effetti anche al Guerra, va da sè, rivelatrice tutt'oggi (centenario a Ferrara, osteggiato dal regime cattocomunista ferrarese, la città sì dell'Ariosto e Corrado Govoni, ma, si sa, anche di Franceschini... tutto coraggiosamente scritto nel volume) della ancora dominante, in Italia, cultura ideologica (Gramsci o Pasolini o meno) spesso a una dimensione, ancora turbata dal ...Futurismo!
Di Graziano Cecchini, inoltre, anche l'incipit (dal suo manifesto del 2009) che precede le pagine di Guerra.
Che cosa ha pertanto innestato la Fontana Rossa alla luce anche del postcentenario? La narrazione di Guerra, con un taglio squisitamente letterario e sintetico, molto futuribile (quasi guardando una time machine immaginaria), descrive oggi la rinascita del Movimento: Internet sullo sfondo che ha accelerato (e decisivo) l'incontro di diverse ali neofuturiste, dapprima quasi isolate.  Alla fine, oggi, anche dopo, un importante convegno a cura proprio dell'ala futurologica di Vaj e Campa (Transvision 2010), con tra i relatori o videopartecipanti, gli stessi Cecchini, Guerra e Saccoccio, il movimento è ufficialmente e nuovamente attivo. Tutte sinergiche le diverse ali e anche per una coincidenza molto interessante se non quasi junghiana, complementari. Tra performance, letteratura, il web, la dimensione persino scientifico-culturale, la fantascienza e così via. Fino a, azioni futuriste culturali recenti, il Manifesto Smodato, scritto dai principali promotori, ovvero  Campa, Vaj, Saccoccio, Guerra, Cecchini, molto polemico anche nella sfera profana politica (contro quel che è stato definito "stupro linguistico" della effimera stagione finiana....); fino alla corrente  mostra romana di Cecchini, in corso fino al 24 febbraio, a cura (altro segno sorprendente)della giovane storica dell'arte Francesca Barbi Marinetti, ultima nipote del fondatore del futurismo, Filippo Tommaso... e alcune iniziative collaterali con lo stesso Saccoccio (lo scorso 24 gennaio) e verso il 20 2 per il cosiddetto bicentenario, 200-3, ancora tutti quanti per la presentazione in programma proprio di Futurismo per la Nuova Umanità ... .
Non ultimo, anzi, codice del nuovo futurismo, condiviso da tutti i gruppi, Guerra nella sua analisi, offre un livello parallelo di interpretazione, anche al di là del futurismo stesso:  capitoli e pagine e interviste sull'avanguardia contemporanea certamente futuribile, sinergica o meno con il nuovo Movimento, non senza sorprese. 
Dal cosiddetto "Nuovo Futurismo" superpop a cura del celebre Renato Barilli, (Marco Lodola stesso tra i protagonisti), attualmente in mostra al Mart nella Rovereto di... Depero,  al più grande videomaker italiano attuale, visionario digitale,Alessandro Amaducci.
Inoltre, uno zoom molto poetico sulla poetica e certa neovanguardia letteraria  mirata sul  noto Paolo Ruffilli (che ha anche aderito al centenario di Ferrara futurista);  il futurismo robot ben noto dei Kraftwerk (la leggendaria band tedesca di Ralfl Hutter e Florian Schneider, padri della musica elettronica, techno inclusa);  focus speciale sia sullo stesso Vasco Rossi,  dopo il suo grandioso  inno-hit  futuristico recente (il titolo del volume quasi un omaggio alla rock star italiana),  definito (e a ragione rispetto molti altri colleghi) anche politicamente e culturalmente sempre scorretto; che sullo stesso Sgarbi, in quel di Salemi, il primo con Toscani a captare (e concretamente, RossoTrevi poi anche assessore nella cittadella storica siciliana, dove Sgarbi è sindaco dal 2008 e protagonista con il Progetto Terremoto e alcune iniziative) il valore rivoluzionario futurista di Cecchini, altrove (Veltroni e Rutelli in primis) definito un vandalo... un novello quasi Nerone! Salemi città miracolo futuristica viene definita da Guerra, per appunto certa peculiarità di azione e politica culturale,    oggettivamente inedita nel panorama nazionale, e innovazione, Mimmo Centonze ad esempio, recentemente celebrato anche dal Corsera tra i nuovi creativi artisti italiani. Sgarbi è anche ferrarese, e Guerra, qua, spesso in prima persona (è attivo come futurista fin dagli anni 80), ma anche con capitoli e nelle stesse interviste, ci rivela una Ferrara quasi contraddittoria rispetto a certo andazzo politico oggi critico: una città ricca di una avanguardia creativa, non necessariamente futurista, ma certamente futuribile, tra letteratura, Roversi stesso e G.Tuzet, arte elettronica V.Teti e F. Landini (curatori peraltro di uno dei video festival  oggi più noti in Italia, The Scientist), lo stesso D.J. Afghan, noto a livello europeo, Maurizo Ganzaroli, Zairo Ferrante, Rita Mazzini, lo stesso Marcello Simoni, Lorenzo Mazzoni, Zizzo Magic, noti in Italia, e così via.
Non ultimo, anche in certa cifra metapolitica, suggerita da Guerra stesso sul nuovo futurismo contemporaneo globale, tecnoanarchico (ma molto techno....), e ammirevole per non replicare alla rovescio il pensiero unico del secondo novecento, spiccano pagine dedicate anche, il capitolo Urfuturisti, a certo neofuturismo laterale di matrice un poco rivoluzionaria conservatrice. Con una brevissima ma incisiva analisi, sulla scia del revisionismo critico degli stessi De Felice e anche Gentile, Guerra evidenzia 
il progetto libro manifesto Nuova Oggettività  a cura di G. Sessa, S. Giovannini e altri,quest'ultimo anche in primo piano nelle interviste.
 
Riassumendo: Guerra ha certamente codificato la continuità futurista aggiornata nella sua complessità in divenire. Certamente con un taglio narrativo, pur preciso e originale, inedito, ma sintetico, anzichè strettamente storico e analitico. Con esiti a volte dispersivi, poco persuasivi, fatalmente lacunoso.
Ma Guerra è un poeta futurista, come afferma sempre; in tal senso, i futuristi cantano il Nuovo che Avanza, e il volume, nella storia e  la letteratura critica sul  futurismo è oggettivamente Nuovo! Un inno controcorrente alla futura Umanità!
Sylvia Forty
 
*poetessa, autrice di Biancaneve a New York (Este Edition, Ferrara) e in AA.VV. "Per una Nuova Oggettività (Heliopolis)
 
 
Rassegna Stampa al 31 01 '12
 
 
 
 

venerdì 3 febbraio 2012

X ARTE - DALLA TENDENZA ALL'ESIGENZA di Graziano Cecchini e Ludovica Cirillo, Roma, 3 febbraio 2012 * recensione

 


 
Roma: Nell'ambito della mostra /antimostra di Graziano Cecchini, in corso dal dicembre scorso,  ...Cecchini e la Ma-Donna (a cura di Francesca Barbi Marinetti) al Margutta RistoRarte, oggi lancio dello stesso RossoTrevi del nuovo progetto X Arte, per l'occasione con la giovane performer Ludovica Cirillo (Ludo).
 
Quest'ultima, già protagonista nella mostra vernissage.  Con la mostra specifica, Cecchini ha rilanciato La Forme, aggiornata all'era digitale, spiazzando tutti, abituati al RossoTrevi celebre in tutto il mondo per la Fontana Rossa di Trevi e le note azioni futuriste neosituazioniste e superpop, sulla scia dello stesso Christo americano, con certo ritorno, appunto alla grande pittura italiana, tra tradizionalità neorinascimentale e nuova tekne contemporanea.

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..Attraverso una time machine quasi, iconica, iconaclastica sempre... ma assolutamente virtuosa, paradosso di paradosso, mixando l'archetipo femminile per eccellenza, la Madonna (Maria o Maddalena...) con la stessa Madonna pop. 

 
Ora, complementare, con X Arte, Cecchini riformatta, invece, in chiave street art evoluta, o postgraffitismo, con la giovane neofuturista Ludo, quasi tutto il secondo novecento avantgarde e le sue news primissimo duemila. 
 
 
Nuovamente postpop, postsituazionista e Naturalmente sempre FUTURISTA: sorta anche di ecofuturismo, laddove l'azione futurista non open space, in questo caso, ma focus...  sempre nel RistoRarte Margutta, s'innesta in un nuovo software d'arte, mirato a reinventare, rivivificare  la materia prima quotidiana consumata dagli umani:
 
 
riciclaggio dei resti della civiltà e degli oggetti di uso comune; non solo trasfigurazione e trasmutazione estetico-immaginaria  (quadri, video, installazioni, live set, ecc.) ma - sulla scia degli stessi maestri futuristi, Depero e poi Munari, echi anche della Bauhaus tedesca minimalizzata, esperimento di un nuovo design futurista, destinato probabilmente a sfociare concretamente nel mercato produttivo.
 
 
Come dopo Warhol stesso, taluni, come nel rinascimento e le botteghe d'arte.
 
 
Domani, il Futurismo RossoTrevi doc.
 
 RobyGuerra
 
                                                                                                                                                                                   Bruno Munari | SuperRadNow | http://superradnow.wordpress.com/tag/bruno-munari/
Fortunato Depero - Wikipedia | http://it.wikipedia.org/wiki/Fortunato_Depero
    
           
 

giovedì 12 gennaio 2012

Graziano Cecchini: video for Rebecca band superpop

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REBECCA, IL ROCK CHE FA TEATRO

I Rebecca nascono dall’incontro fra due chitarristi che fondono in un’unica band influenze di rock moderno, fusion e progressive. Un gruppo con un nome di donna, ma composto da soli uomini: Marco Zanni e Luca di Palma alle chitarre, Marco Cirilli al basso, Giulio Molinaro alla batteria, Alessandro Mariano alle tastiere e Francesco Bejor, voce proveniente dalla scuola di Mogol. Una band che dal 2005 ad oggi ha prodotto due album (Col senno di poi e Un’altra storia) crescendo ed arricchendosi di nuovi elementi e diventando, nel 2007, un caso inedito nel panorama rock italiano con l’inserimento nel secondo cd di un cortometraggio tratto da una storia scritta dal leader della band, Marco Zanni. L’intenso lavoro li porta già dopo il primo disco ad uscire dalle mura della loro città, Roma, per un tour di 32 date in Italia e 11 all’estero. Nel 2009 compongono i brani Col Rock in Mano e Ali di Cera, scritti appositamente per la Campagna Contro gli Incidenti Stradali sponsorizzata dal Ministero della Gioventù, che li porta nuovamente a esibirsi nelle maggiori città italiane, a partire dal mese di aprile, dopo aver partecipato alle manifestazioni Rock Contro la Droga svoltesi nelle Comunità di Recupero più importanti d’Italia. Oltre a questi appuntamenti, è partito il nuovo spettacolo che li vede protagonisti sul palco dei più importanti teatri d’Italia, dove uniscono rock e recitazione con attori in scena una vera e propria OPERA ROCK o come amano loro “ROCK OPERA”. .... C

http://www.myspace.com/rebeccaband