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giovedì 22 settembre 2022

‘Lamé’: delitti in abito buono raccontati da Gaia Conventi | estense.com Ferrara (Video...)

‘Lamé’: delitti in abito buono raccontati da Gaia Conventi | estense.com Ferrara: 'Delitti in abito buono' il libro di Gaia Conventi 'Lamé' .... presentato mercoledì 21 settembre nella biblioteca comunale Ariostea

Estratto

..... Gaia Conventi nasce nel Delta. Trascorre diversi anni a Ferrara tra letteratura e fotografia alla ricerca dello spritz perfetto. Invecchia felicemente, e senza fretta alcuna, in provincia, tra gatti e musicisti, gialli comici e noir cattivissimi. Sulla sua lapide farà scrivere: “Torno subito”, perché adora le sorprese. Ha collezionato diversi riconoscimenti nazionali, dal Myfest di Cattolica alla pubblicazione nella collana dei Gialli Mondadori......

*Nota di Asino Rosso1 

GAIA CONVENTI-Una e da anni-vedi background...- delle più importanti scrittrici ferrraresi postcontemporaneae, dalla scrittura noir originale e caustica perturbante deiziosamente sarcastica, non frequente nel "genere" anche a livello nazionale. Nello stesso tempo sempre acuta ed elegante... Una Karl Kraus al femminile, in certo senso letterario....



martedì 8 novembre 2011

By Bye Gaia promo 3 libro manifesto Nuova Oggettività

*Gaia Conventi (futurguerra mix)  By Bye Gaia - promo 3 
libro manifesto "Nuova Oggettività" (Heliopolis, 2011)

*G. Conventi tra gli autori del libro manifesto...

lunedì 31 ottobre 2011

Transfuturismo: interviste a Gaia Conventi-Zairo Ferrante-Sylvia Forty-Maurizio Ganzaroli-Roby Guerra-Riccardo Roversi

*interviste al gruppo di Ferrara postfuturistico, tra gli autori del libro manifesto "Nuova Oggettività". Ferrara: città storicamente letteraria, da Ludovico Ariosto a... Corrado Govoni... a Giorgio Bassani.... a Roberto Pazzi ... e al presente "futurismo" renaissance contemporaneo.

D- Il tuo contributo in pillole

R-
(Gaia Conventi) La mia è una tirata d’orecchi agli intellettuali e all’intellettualese, sorta di alto gergo tra iniziati che si vestono di cultura come fosse uno smoking di noia per serate mondane.
(Zairo Ferrante) Il mio contributo?: Dei semplici versi che tracciano un percorso ben strutturato nella mia testa. Il percorso è quello “ dell’ evoluzione “, concetto che si riprende anche nel titolo della silloge, l’arrivo è l’uomo e il mezzo per percorrere la strada è la semplicità. Semplicità intesa, ovviamente, non come banalità o superficialità, ma come ricerca profonda del proprio essere ed esistere.
(Sylvia Forty) …Cerca il lato ironico della quotidianità e… “sforzati di ridere di te stesso”, il messaggio: satira sociale sull’era dei single e un elettrodomestico.. pensante!
(Maurizio Ganzaroli) Il mio contributo a questo libro, tra il serio e il faceto, si chiama “la relatività del tempo” o relatività temporale, e parla degli errori commessi nel conteggio dei minuti e secondi che compongono il normale anno che noi conosciamo ma che consideriamo sempre per comodità in modo tondo 365 giorni e sei ore. Ma se si considerassero quei minuti e quei secondi a cui non ci si fa caso, che cosa accadrebbe al nostro calendario, e quali effetti avrebbe sul clima e le stagioni? O no?
(Roby Guerra) Futurismi sulla Realtà Virtuale vista come scienza della solitudine – ma provvisoria… – della futura, ne sono certo, rivoluzionaria netgeneration, altro che Indignados senza futuro e vecchi come i Padri sessantottini..

(Riccardo Roversi) Una sorta di filologia dal futuro ma retrospettiva: alla ricerca della memoria perduta, la parola ibernata di alcuni eccelsi letterati del tempo che fu e magari sarà:

D- E’ possibile in Italia una nuova visione aperta e libera, culturale?
R-
(Gaia Conventi) E’ possibile decidere di non lasciarsi influenzare dall’andazzo. Affrontare il problema è un buon modo per creare un nuovo punto di vista, attendere semplicemente che ci venga proposto è sintomo di pigrizia.
(Zairo Ferrante) Non solo è possibile, ma credo che, visti i tempi, sia anche necessaria. Ovviamente occorre un’educazione alla libertà e un cambio di rotta anche da parte della classe dirigente. In questo periodo stiamo assistendo al fallimento dell’economia globale e, per quel che riguarda l’Italia, anche al fallimento del nostro sistema partitico. Ecco che: apertura, libertà, cultura, trasversalità e pluralità diventano ingredienti indispensabili per ripartire.
(Sylvia Forty) E’ difficile, anche la cultura è stata strumentalizzata e se un tempo le denunce e le ingiustizie spesso venivano sollevate dal mondo culturale, oggi non è più così. basti pensare al giornalismo, un appiattimento di notizie comunicate come “lettori” di un testo, non “interpreti” che prendono posizione.
(Maurizio Ganzaroli) Non so quanto possa essere libera la cultura e l’arte in Italia, se non a livelli altissimi, ma sicuramente ci si prova in tutti i modi ad abbattere quei muri e quei blocchi che vengono eretti davanti ad espressioni culturali o artistiche che non sono all’interno di canali soliti, noiosi e sicuramente obsoleti, ma cercano di uscire e proporre nuovi pensieri, opinioni ed espressioni, che se non sono del tutto nuovi, per lo meno tendono a creare modi alternativi di concepire l’arte, la cultura e la libera espressione.
(Roberto Guerra) Noi futuristi, l’abbiamo… da 100 anni e +… Oggi Internet è il Regno della Macchina che sognava Marinetti. Le rottamazioni… rivoluzioni del Novecento (fascismo, comunismo, Democrazia) non hanno funzionato: la cultura in Italia resta soprattutto passatista; cambiano quasi solo i Trogloditi.. e i loghi del Potere, rosso, nero, bianco, verde…. No Future in Italia a livello non solo culturale ancora per qualche decennio.
(Riccardo Roversi) Forse sì. Ma paradossalmente – almeno in letteratura è magari una tipologia di “intellettuali” defilate, che non partecipano attivamente all’attività culturale, disinteressati alla vita sociale. All’orizzonte una nuova letteratura, filosofia pura? Sulla modernizzata “torre d’avorio”, indifferente alle contingenze contemporanee? Perché No… e lo auspico!

D- Futuro o Tradizione, Umanesimo o Scienza all’orizzonte?
R-
(Gaia Conventi) Se l’orizzonte non è quello d’una cartolina, solo andandogli incontro scopriremo quanto ci riserva. Definire quel che ci attende è mettere limiti al futuro, e catalogarlo come i cinici fanno con le farfalle.
(Zairo Ferrante) Questi concetti non devono necessariamente essere separati. Anzi, credo che, il futuro si costruisce sulle tradizioni e la scienza vince se è attenta all’uomo. E’ sotto gli occhi di tutti che la ricerca spasmodica di un “nuovo” futuro che distrugga il “ passato” non porta a nulla di buono, come del resto, una scienza selvaggia che non tenga conto delle vere esigenze umane porta solo aridità.
(Sylvia Forty) La scienza va avanti perchè chi se ne occupa è fortemente motivato a perseguire obiettivi e risultati. la lotta sarà comunque dura perchè nonostante le ampie possibilità di studio delle nuove generazioni, il livello culturale è fortemente in calo e questo provoca inevitalbimente un maggior ancoraggio alle tradizioni e a temere il progresso.
(Maurizio Ganzaroli) Sicuramente futro! il futuro si basa sul passato, ma non deve mai rimanere avvonghiato, altrimenti si rischia di non avanzare mai, se non in modo laterale, che diventa quindi un falso progresso.
Si deve guardare al futuro, in ogni occasione, anche nell’immediato presente, poichè il presente come diceva Einstein, non è altro che un sottile filo che divide il...  ieri da domani.
(Roberto Guerra) Scienza sola Igiene del Mondo: religione, filosofia, arte, poesia son solo dei simulacri, zavorre: naturalmente restano il divino, il pensiero, la bellezza, ma liberi non reificati…
(Riccardo Roversi) Umanesimo e Filosofia, intese come categorie letterarie autonome, forse non esistono più (ma in un prossimo futuro, chissà…). Comunque, la “scoperta” di Internet equivale a quella della ruota: la civiltà (e quindi forse un Nuovo Umanesimo) non
potrà più farne a meno.

 *vedi anche: Oubliette Magazine   e  Transfuturismo   blog
http://oubliettemagazine.com/2011/10/14/scrittori-ferraresi-in-il-libro-manifesto-nuova-oggettivita-heliopolis-2011/

venerdì 21 ottobre 2011

Ferrara-scrittori estensi nel libro manifesto 'Nuova Oggettività' Roby Guerra Riccardo Roversi Giovanni Tuzet Maurizio Ganzaroli Zairo Ferrante Gaia Conventi Sylvia Forty


 
ESTENSE COM 21 10 2011

L'avanguardia futurista parla ferrarese

Sono sette gli scrittori estensi nel libro manifesto 'Nuova Oggettività'

A cura di Giovanni Sessa (Università de La Sapienza, Roma), Stefano Vaj (leader europeo dei futurologi italiani Ait), Sandro Giovannini (scrittore e fondatore dell'editing Heliopolis) Claudio Bonvecchio (Università dell'Insubria) e del filosofo Gian Franco Lami, è in uscita in questi giorni il Libro Manifesto "Nuova Oggettività" (Heliopolis, 2011-Roma-Pesaro). Oltre 90 autori, filosofi, sociologi, letterati per un progetto eclettico, traversale, che lancia una nuova postfilosofia culturale in Italia, tra renvenzione di certa Tradizione e sguardi futuribili: il progetto Nuova Oggettività anche come risposta polemica ma dialettica al cosiddetto New Realism, in questi mesi al centro di certo dibattito culturale italiano e non solo sul cosiddetto Postmoderno e il suo superamento, lanciato dalla rivista Alfabeta, con figure come Ferraris e Vattimo tra i contendenti e protagonisti.

Nel libro Manifesto figurano, tra gli altri, gli stessi Davide Bigalli e Andrea Scarabelli (Università di Milano), Riccardo Scarpa (Università La Sapienza, Roma): i neofuturisti stessi contemporanei Riccardo Campa (Sociologo della scienza), Graziano Cecchini, Antonio Saccoccio, Stefano Balice. E anche ben 7 scrittori ferraresi d'avanguardia: ovvero il futurista stesso contemporaneo Roby Guerra (anche nella segreteria del neomovimento), Riccardo Roversi, Giovanni Tuzet (Centese residente in Friuli, Università Bocconi, Milano), Zairo Ferrante (salernitano ma residente a Ferrara, laurea Università di Medicina, Ferrara), Maurizio Ganzaroli, Gaia Conventi e Sylvia Forty. Ferrara città di scrittori decolla quindi a livello nazionale prestigioso e persino accademico. Operazione esportazione della parola ferrarese pressochè inedita nella storia almeno recente della letteratura ferrarese contemporanea, appunto ben 7 scrittori della città.

sabato 1 ottobre 2011

Libro Manifesto Nuova Oggettività C II biografie Autori (3) Cecchini-Clerici-Consolato-Conte-Conventi-


Graziano Cecchini - ROSSOTREVI



Nato a Roma il 22 ottobre 1953. Nel 2007 tinge di rosso la Fontana di Trevi, dando il via ad una serie di performance artistiche di denuncia che hanno fatto il giro del mondo. A Fontana di Trevi segue Trinità de’ Monti, “dal RossoTrevi alla Quadricromia”, nella quale fa rotolare dalla scalinata di Piazza di Spagna 500.000 palline colorate, unendo i principali manifesti del Futurismo. Diventa testimonial della Fondazione De Chirico, per la quale realizza due opere che nel 2010, insieme alle opere del maestro Giorgio De Chirico, sono state esposte in una mostra itinerante a Miami, New York e Los Angeles. Nell’agosto del 2008 fa un reportage fotografico di denuncia nella giungla birmana, seguendo l’esercito di liberazione Karen. Sempre nel 2008 viene chiamato da Vittorio Sgarbi a Salemi insieme ad Oliviero Toscani, quale Assessore al Nulla. A Salemi gira un cortometraggio su “Poggioreale, il paese che non c’è” e organizza diverse mostre del reportage sui Karen e edita a riguardo un libro di foto-giornalismo “Kaw too lei”. Nell’ottobre del 2010 a Firenze, crea, in occasione del Festival della Creatività, The Rock, un portale di 400 tonnellate di marmo, mobilitando le principali cave delle Apuane. Collabora con diverse aziende marmifere, la Provincia e la Confindustria di Massa e Carrara. Attualmente impegnato nel restyling di una fabbrica a Pisa, dove attualmente vive e lavora alla sua produzione artistica, quadri e sculture. 


La performance di Fontana di Trevi è stata pubblicata sul catalogo Taschen, “Uncommissioned Public Art” del 2010, attualmente nelle maggiori librerie. Le sue performance sono state trattate dalle maggiori testate internazionali, sia televisive che cartacee (Corriere della Sera, Repubblica, Le Figaro, Le Monde, New York Times, Los Angeles Post, Rai1, Rai2, Rai3, Canale5, BBC….). Al momento alcune sue opere possono essere viste su una delle sue pagine digitali, Facebook.


Leonardo Alaeddin Clerici


....gnostico, filosofo e poeta islamico, nasce a Roma nel 1955. Vive tra Brussels e Istanboul. Erede del poeta F.T. Marinetti (Alessandria d’Egitto 1876 - Bellagio 1944), del banchiere massone & filantropo Cesare Goldmann (Trieste 1858-Roma 1937), del patriota liberale Alberto Cappa (Roma 1903-Don 1943) morto sui campi di battaglia in Russia, discendente da antica famiglia lombarda e milanese (Castilione Olona & Lomathio). Dirige nel 1976 la rivista di poetica “ANCORA” e partecipa a mostre internazionali surrealiste. Nel 1983 fonda l’Istituto di Skriptura(www.skriptura.be) rieditando capolavori del pensiero neoplatonico italico ed europeo ispirati al famoso Dictionaire di Bayle(1697-1702). Partecipa a conferenze internazionali sul mondo islamico nella giovane Repubblica Islamica d’Iran, Turchia, Tunisia, Marocco, Irak etc., come professore invitato ed editore di testi di metafisica e gnosi islamica sciita e sufi. Dirige esposizioni internazionali a Roma, Washington, Paris, Brussels sul tema della gnosi e dell’avanguardia con riferimento al rapporto tecnologia e metafisica islamica. Nel 1998 trasferisce la fondazioneIstituto di Skriptura a Brussels con una galleria ARTS & GARDEN GALLERY, per promuovere la spiritualità asiatica e islamica in Europa e nella politica mediterranea. Consulente EU Commission asia dept, OCDE di Paris (pannello arabo 2001), UNESCO, visiting professor di università internazionali. Premio cultura presidenza del Consiglio 1984. Membro di società e accademie internazionali di studi islamici e filosofici (CNRS Paris, London, Cambridge). Collabora a riviste di studi internazionali e strategici.
Mostre principali: Smithsonian Institution, USA 1986; Chemin de Fer, istallazione, Fondation Cartier Paris 1991 (catalogo); La Musa metallicadi F.T. Marinetti, Museo del Genio, Roma 1991 (catalogo); L’Oracle de l’avant-garde, Brussels 1994 (catalogo); Le kalame de l’ame2010 (catalogo); Harada2009 (catalogo); Water Symposium2010 (catalogo); Esposizionedi 4 opere alla Biennale di Arte Africana a Malindi, Kenya (catalogo).

Libri:(vedi opera completa in www.skriptura.be). Atticolloquio internazionale poesia iranica e islamica su Hafiz & Saadi, UNESCO, 1995 Brussels ; H. Michaux, Sitot lus, Paris 1999; Narcisse au Monument,correspondance Valery-Fontainas, Paris 2001; PHILOSTRATE, poema islamico, con tavole di P. Cotani, 2005 Brussels; STYX,avantgarde gnostique & islamique, Brussels & Qumm 2008;Liberté islamique, essay de théologie politique, Brussels & Qumm 2008, La comète Bayle, le dictionaire avérroiste, Brussels & Qumm 2008.

Sandro Consolato


è nato a Bagnara Calabra (RC) nel 1959. Laureatosi con lode in Filosofia a Messina, qui risiede dal 1996 insegnando Materie Letterarie e Latino nei Licei statali. Dal 1992 al 2009 ha fatto parte della dirigenza del Movimento Tradizionale Romano(MTR) fondato da Salvatore Ruta e Renato del Ponte e, come studioso di esoterismo, religioni ed antichità, cura dal 2001 la rivista trimestrale di studi tradizionali e storici romano-italici “La Cittadella”, edita da I Libri del Graal; ha inoltre collaborato alle riviste “Arthos”, “Politica Romana”, “Letteratura-Tradizione”, “Margini”, nonché ai volumi di Autori Vari Il gentil seme. L’idea di Europa: radici e innesti(Ar, Padova 2004), Evola no-global?, a cura di P. Carini (Libreria Ar, Salerno 2004), Esoterismo e Fascismo, a cura di G. de Turris(Mediterranee, Roma 2006); suoi articoli a carattere storico e politico sono poi apparsi di recente sui quotidiani “Il Foglio” ed il “Secolo d’Italia”. 


E’ autore del saggio Julius Evola e il buddhismo(SeaR, Borzano, RE, 1995), del romanzo erotico Kâma-loka(pubblicato con lo pseudonimo Mauro Meriggi per Le librette di Controra, Salerno 2005) e di tre raccolte di versi: le giovanili e anarchicheUn mare così poco maree Bloc-notes(Galzerano, Casalvelino Scalo, SA, 1979 e 1981) e quella della maturità Nominibus lusi(Book, Castelmaggiore, BO, 1996). Nel 2011 è prevista l’uscita di un suo ampio saggio sul Risorgimento: Dell’elmo di Scipio. Risorgimento, storia d’Italia e memoria di Roma (Il Settimo Sigillo, Roma).


Vitaldo Conte
Vive a Roma e a Catania dove insegna Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti.
Critico e curatore d’arte, scrittore e artista-performer. Ha partecipato a centinaia di
eventi e convegni in Italia e all’estero. Tra le numerose pubblicazioni teorico-critiche:
Nuovi Segnali (Antologia sulle poetiche verbo-visuali italiane negli anni ‘70-’80), Maggioli Ed., Rimini 1984; Dispersione, Ed. Pendragon, Bologna 2000; Anomalie e Malie come Arte, Il Raggio Verde Ed., Lecce 2006; SottoMissione d’Amore, Il Raggio Verde Ed., Lecce 2007; Storie di Danger Art, Gepas, Avola 2008; ecc.
Tra le mostre pubbliche curate: Malìe plastiche, Museo Civico, Foggia; Castello Carlo V, Lecce; 2002 – XIV Quadriennale / Anteprima, Palazzo Reale, Napoli 2003-04 – Julius Evola, Castello Aragonese, Reggio Calabria 2005-06 – Mistiche bianche, Castello Aragonese, Reggio Calabria 2006 – DonnaArte, Centro Fieristico, Trepuzzi 2007 – Body Writer, Le Ciminiere, Catania 2009 – Rosa Lussuria / Ultime riviste futuriste) e Eros Parola d’Arte (Julius Evola / Carte-desiderio), Biblioteca Prov.le “N. Bernardini”, Lecce 2010
Gaia Conventi
è ferrarese, scrive gialli e noir. Con Stefano Borghi ha pubblicato Sulfureo, racconti in giallo e nero, Chiaro di Lama, I deliziosi delitti di LittleTown (Ed. Edigiò) e Enigma pagano (Ed. Carta e Penna). Si è aggiudicata il segnalibro d’oro a Esperienze in Giallo 2008 con Una scomoda indagine e un cane fetente (Ed. Caravaggio). Nel 2009 ha vinto il Gran Giallo Città di Cattolica col racconto La morte scivola sotto la pelle (Giallo Mondadori 2993). I suoi racconti appaiono in diverse antologie: Lama e Trama 2010, Orme Gialle 2010, Auroralia, Timing semiserio per un matrimonio quasi perfetto!, Melissa, il fantasma dell’A4, citando le più recenti. 


Nel 2010 ha fatto parte degli artisti ferraresi selezionati per la manifestazione nazionale Gemine Muse ed è stata di nuovo finalista al MystFest di Cattolica. Online si occupa di satira letteraria su www.gumwriters.it ed è tra gli autori di La poesia e lo spirito.


martedì 23 agosto 2011

Estense com Ferrara: Il Libro Manifesto Nuova Oggettività- anteprima

(*con anche gli scrittori d'avanguardia ferraresi Roby Guerra, Riccardo Roversi, Giovanni Tuzet, Gaia Conventi, Maurizio Ganzaroli, Sylvia Forty)

Alla ricerca della “Nuova Oggettività”

A breve il libro-manifesto del neonato movimento filosofico. Oltre ottanta le persone coinvolte in tutta Italia

 

Prestigiosa sinergia prossima, programmata per settembre-ottobre, per alcuni scrittori ferraresi: è il progetto Nuova Oggettività, a cura di un neonato movimento filosofico a livello nazionale, in particolare dell’area intellettuale di Roma, dei vari Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, Stefano Vai.

Tra breve il libro manifesto omonimo (edizioni Heliopolis, Roma-Pesaro), con ben e oltre 80 scrittori, filosofi contemporanei, alcuni molto noti: tra essi, oltre ai curatori, lo stesso Stefano Zecchi finanche i futuristi Graziano Cecchini, Riccardo Campa, Antonio Saccoccio, Stefano Balice e il ferrarese Roby Guerra (anche nella segreteria e blogger del sito del movimento Nuova Oggettività). E anche altri ferraresi noti: Riccardo Roversi, Zairo Ferrante, Maurizio Ganzaroli, il centese Giovanni Tuzet e le scrittrici Gaia Conventi e Sylvia Forty.

continua

http://www.estense.com/?p=161627

domenica 7 agosto 2011

CipriaVaniglia” di Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi (Damster, 2011) video

*da PROVINCIA MODENA..

.... alla ribalta i romanzi erotici "Cipria e vaniglia" di Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, e "L'uomo tatuato" di Marco Lugli (Damster), alle 18 è in programma la presentazione del libro "Bartolomeo e Armodio Cavedoni: padri e figli nel Risorgimento" di Gian Carlo Montanari, che narra la storia di una famiglia originaria di Castelvetro (Il Fiorino), gli incontri si concludono alle 18.50 con il romanzo "Lucimar" di Carlo Domenichini, sulla vicende di un un quarantenne single cinico, scontroso e dalla fervida immaginazione (Il Fiorino).

 

 

http://www.cipriavaniglia.it/

mercoledì 18 maggio 2011

Gaia Conventi interview: Giallo di Zucca ferrarese

 

 

GAIA CONVENTI  Giallo di zucca   Ebook Este Edition 2011

D- Un giallo ferrarese doc...

 
R-Ebbene sì, perché per avere un giallo ben fatto, il luogo del delitto bisogna conoscerlo. E' una delle prime regole che si imparano narrando delitti.
E poi, casomai qualcuno ancora non lo sapesse, io sono innamorata di Ferrara e le dedico molti miei lavori. Probabilmente Ferrara non lo sa nemmeno, sono più conosciuta online che non in città.
Quindi "Giallo di zucca" parla di Ferrara e dei ferraresi, di cucina, di MelBook - dove viene trovato uno dei cadaveri, a penzoloni nel piano interrato... - di Giori, del Palio e di molto altro. Ho preferito variare vagamente i nomi, metti che poi da Giori non mi facciano più entrare!
Sono certa che i lettori di Ferrara scoveranno tutti i luoghi in cui ho piazzato le salme, mi seguiranno passo passo in via Mazzini e corso Martiri. Chissà se scopriranno a quale ristorante del centro mi sono ispirata per l'ufficio improvvisato - segreto e gastronomico - del commissario Desotgiu...

D- Il Noir a Ferrara
 
R-Immagino ci siano altri scrittori di gialli e noir in città, ma io frequento poco il giro, non faccio parte di nessuna associazione - del resto nessuna associazione seria mi vorrebbe tra i suoi iscritti. Ferrara si presta bene agli intrighi, ai delitti e al noir. In fondo molte vicende estensi sono un gran bel noir e io sono lettrice accanita di Maria Bellonci. In questi giorni devo rimettere mano a un mio vecchio manoscritto, una spy story ambientata a Ferrara tra le due guerre. Insomma, la nostra città ispira un po' tutti i generi, basta guardarsi in giro e lasciarsi andare.

D- EBook o Editoria cartacea, nel futuro?
 
R-"Giallo di zucca" esce in ebook per Este Edition, ci tenevo che il giallo fosse davvero ferrarese, lo volevo edito in città. Sono certa che l'ebook prenderà piede anche da noi, ma ci vorrà tempo, in fondo anch'io sono un lettore tradizionale. Certo è che l'ebook ha diversi vantaggi, lo scopro in questi giorni: presto dovrò traslocare e tutti i volumi che ho accumulato non mi renderanno la vita facile! Eppure la carta ha sempre un suo fascino, perché quindi non leggere entrambi i formati?
"Giallo di zucca" è pratico da trovare online, molti amici di facebook mi hanno concesso i loro nomi per i miei protagonisti e ora non dovranno impazzire a ordinare il giallo nella libreria sotto casa, gli basterà un click sul sito di Este Edition.

D- Gaia Conventi come blogger ferrarese?
 
R-Non c'è dubbio, nel mio blog www.gumwriters.it parlo spesso di Ferrara. Infilo articoli di costume tra post dedicati alla satira letteraria.
Adoro Ferrara, mi piace studiarla e parlarne online, i ferraresi sono interessanti... e lo dico con occhio clinico, essendo una ferrarese d'importazione.
Sul web tratto articoli dedicati agli Estensi, alle mie passeggiate in centro... Ferrara per me è una costante. Sto puntando alla cittadinanza onoraria!
 
 
RobyGuerra

sabato 14 maggio 2011

Gaia Conventi Giallo di Zucca (Este Edition/La Carmelina, 2011, Ferrara)

 
 

TITOLO Giallo di zucca

AUTORE
 
Gaia Conventi
È nata a Goro (Ferrara) nel 1974 e si occupa di libri: li legge, li scrive, li recensisce. Ha pubblicato numerosi libri; nel 2009 ha vinto il MystFest - Gran Giallo Città di Cattolica col racconto La morte scivola sotto la pelle(Giallo Mondadori).
 
GENERE Narrativa
 
ISBN 978-88-96604-65-6  PREZZO € 5,90
PAGINE 200  FORMATO 15 x 21 cm.
ANNO DI PUBBLICAZIONE 2011
 

CONTENUTI

Giallo di zuccaè un giallo classico ambientato a Ferrara ai giorni nostri. Il personaggio principale è un fotografo della Scientifica che, venuto per caso a conoscenza di un misterioso delitto nella sua città d’origine, inizia a svolgere ricerche. Dalla cronaca locale apprende i primi particolari e ben presto la sua curiosità lo mette nei pasticci. Per evitare d’essere accusato di ingerenza nelle indagini già in corso, sarà costretto a collaborare “sotto mentite spoglie” con la polizia ferrarese. Solo scoprendo l’autore di quell’omicidio, e di quelli che seguiranno, potrà salvare il buon nome dei suoi familiari, presunti colpevoli. La storia si snoda tra gare di sbandieratori e aperitivi, tra la Ferrara bene e quella dei sobborghi e della Caritas locale.
 

COLLANA Liber (collana di e-book)
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=534

martedì 10 maggio 2011

Paperville: come si spiumano le papere.... *from Gumwriters

Una poetessa papera e il papero che l’impaperò

maggio 7th, 2011

 


A Paperandia capitano cose strane, oggi vi narrerò la triste storia del papero Gigio e della papera Pisquana, vi dirò della loro amicizia e di come la carta papera possa fare danni.
Pisquana era una papera poetica, componeva poesie con la penna d’oca, poesie da pelle d’oca, poesie papere per carta papera… a pagamento. A pagamento? Già perché la poesia non paga, ma il poeta sì. Ahimè!
Pisquana va dall’amico tipografo e si fa stampare qualche copia di Poesie per paperi, ovviamente l’opera non riporta quell’inutile codicillo – qualcuno lo chiama codice isbn, altri lo scambiano per il conto a cui fare il bonifico per la pubblicazione – ma a Pisquana va bene comunque: Pisquana è una papera poetica, se sa di codici sa di codici miniati, altro non le serve, lei campa di poesia.
Piglia la sportina con le copie di Poesie per paperi e si infila in un’associazione libresca per la tutela del papero scrivente: io scrissi – pagando ma scrissi – sono papera che sa di lettere e quindi mi iscrivo qui. Serve una mano? Un piede palmato? Le mie penne – bic o di vestiario – sono a vostra disposizione.
Qui Pisquana incontra Gigio, i due paperi diventano amici: Gigio tiene un corso di scrittura papera, Pisquana diventa fedele discepola. Brava, ma così brava, che salta fuori un nuovo lavoro poetico.
“Caro Gigio, faresti la postfazione di Poesie per paperi 2 – La vendetta?”, Gigio ci pensa, non sa dire di no, eppure una cosa la sa: Pisquana scrive poesie coi piedi palmati, anche una capra sarebbe più poetica, anche un soriano che soffia sarebbe più poetico. Pisquana, per farla breve, è poetica quanto la puzza d’ascelle.

Però Gigio è un gentilpapero, può forse scoraggiare Pisquana dall’esprimersi – seppur in maniera ascetica e ascellare – in rima baciata? No, non può, così scrive la postafazione, poi si tura il naso e presenta Pisquana e la sua nuova opera alle papere di Paperandia… sperando siano gentil nobil papere sue pari e non si lascino scappare una pernacchia.
Pisquana ci crede, ci crede fortemente, vuole crederci: è brava, pagando ma è brava lo stesso.
E qui spunta fuori Venerabile, papero di lungo corso – letterario, a pagamento – che si rende conto delle innate potenzialità di Pisquana: potenzialità monetarie e innata predisposizione all’essere circuita.
“Vieni Pisquana, molla quell’associazione lì, roba da poveretti… fai il mio corso – pagando – e diventa il mio fiore papero all’occhiello!”

In men che non si dica, dopo aver sborsato centinaia di papereuro per il corso – si può fare comodamente anche da casa, via email – Pisquana sfoggia una carta paperanda che dice “da ora puoi fare l’editore, ma anche il correttore di bozze, tanto è uguale”. Pare che il corso sia andato particolarmente bene, Pisquana prende un bel voto: pagante con lode.
 
Continua
http://www.gumwriters.it/2011/05/07/una-poetessa-papera-e-il-papero-che-l%e2%80%99impapero/
 
 
paper-g

lunedì 18 aprile 2011

Net1 intervista a Gumwriters: decolla in Italia il dada magazine ferrarese di Gaia Conventi e M.S. Avanzato

blog letterari
Sul loro sito scrivono: "chi tenta di emergere e sopravvivere, in questo ambiente, non vale pressoché nulla e finisce col perdersi e restare sepolto nell’odierno panorama editoriale. Il mercato ci vuole morti. Che ci abbia morti."
E' questa la filosofia che anima il blog letterario GumWriters.it e le menti che lo dirigono. Si tratta delle co-radattrici Gaia Conventi e Maria Silvia Avanzato. Menti "mefistofeliche" si definiscono, eppure, malgrado l'insofferenza per un mondo, quello dell'editoria, che lascia poco spazio agli esordienti, Gaia e Silvia, non sembrano perdersi d'animo e hanno fatto del loro blog, GumWriters, un punto di aggregazione per tutti coloro che scrivono "per quelli che vendono poco, vendono niente, sognano sempre e non si spezzano mai. Per quelli che, da qualche parte, arrivano".
Nella loro intervista a StoriaContinua, ci spiegano: "Non possiamo sponsorizzare alcunché, non siamo Grandi Lettori e non mandiamo nessuno allo Strega, non abbiamo agganci… ma, porca pupazza, visto che quel dominio non ce lo passa qualche casa editrice, sulle nostre pagine facciamo gli anarchici! Pubblichiamo e segnaliamo quello che ci piace, che non ci piace, che troviamo strano, che troviamo assurdo."
.................C
http://www.net1news.org/gumwriters-scrittrici-poco-inclini-a-spezzarsi.html

mercoledì 13 aprile 2011

Resto del Carlino: Riccardo Roversi su Opere Futuriste Complete di Roby Guerra * from Gumwriters

1 opere futuriste complete resto del carlino.jpghttp://www.gumwriters.it/2011/04/06/roberto-guerra-carlino-ferrara/

 

Opere Futuriste Complete (1983-2000) “Guerra il più grande poeta futurista degli ultimi 30 anni” recensione di Riccardo Roversi da Il Resto del Carlino (29-3-2011)

E' con serena e consapevole responsabilità che mi sento di affermare che Roberto Guerra è probabilmente il più grande poeta futurista (o più esattamente post-futurista) italiano da 30 anni a questa parte. Fin dal primo libro: Fiori della scienza (1983), confermato dai successivi: Futuropa ('84), Yooroppa ('84), e Commodore 64 ('85), sino all'approdo a quei capolavori neofuturisti della maturità che sono L'Ariosto sulla luna ('88) e Le Muse impudenti ('97, coautore), ai quali vanno aggiunti gli inediti: Futurguerra 2017 clonare Majakowskij e Futurguerra remix, entrambi del 2000. L'intero corpus è ora riunito nell'antologia appena pubblicata dal titolo Opere Futuriste Complete 1983-2000 (ed. Nomade Psichico). E' il minimo che si potesse fare per un artista (ferrarese) di rara caratura. E se è vero che il primo verso del volume è un stringa di “linguaggio binario” , è altrettanto vero che si conclude con “benvenuto supercomputer dei cieli”: poli indiziari della marmorea coerenza che ha contraddistinto l'opera d'un autore più conosciuto altrove che qui, come dimostra l'inclusione nel nuovo numero di “Divenire” (3 e 4 ndr.), che ospita intellettuali (allineati) del livello di Vattimo e (trasgressivi) come Cecchini.

http://www.nomadepsichico.it

mercoledì 9 marzo 2011

Ferrara: Roberto Guerra intervista la redazione di Gumwriters

GUMWRITERS MAGAZINE: NEW NOIR DADA ON LINE


*da Ferrara Supereva.it (30-11-2010)
 
(Ringraziamo la scrittrice e blogger Gaia C. per i preziosi suggerimenti..)
” Gaia Conventi: “Il nome “Gumwriters” a qualcuno non piaceva, forse non intuiva il potere della gomma! Eppure il nome già c’era, solo dopo è arrivata la redazione. Gumwriters è figlio di mamma Maria Silvia Avanzato, che custodiva questo gioiello e in seguito ci ha permesso d’adottarlo”.
 
Ora Gumwriters ha numerosi parenti che gli scrivono in pancia, ma prima cos’era? Lo chiediamo a Maria Silvia Avanzato:
 
“Creai Gumwriters nel 2009: pubblicavo racconti a raffica e litigavo con qualche editore, pressoché ciò che faccio oggi in scala un tantino più ampia. Ahimè, io sono un essere discontinuo per natura, non esiste mai nulla di abbastanza eccitante per non venire rimpiazzato da qualcos’altro. Così, consapevole della mia scarsa inclinazione a tornare fedelmente all’ovile virtuale di un blog, assoldai un po’ di amici perché “mi pulissero casa”. Il blog era “open”: la password era pubblica e tutti potevano entrare, scrivere, e uscire. Scopo? Farsi pubblicità fra emergenti. L’idea sembrò piacere e io, come promesso, mi gettai su nuove avventure. Un anno dopo, per pura curiosità, tornai a frugare in quel mio antico rifugio web e trovai uno scempio di proporzioni abbastanza preoccupanti. L’idea della password libera è un monumento alla democrazia, ma “casa mia” era diventato un postribolo di dubbia fama. Entrava gente che voleva scrivere un pensiero da Smemoranda, gente che pubblicizzava libri editi a pagamento, gente che metteva la foto del suo libro e tanti saluti. Impugnai la ramazza e vestii i panni della padrona di casa: tutti fuori e raccogliete le cartacce mentre uscite”.
 
“In seguito Silvia ha chiesto l’aiuto e il sostegno di Gaia Conventi, scelta azzeccata se si pensa che le due autrici hanno un rapporto da gemelle siamesi” racconta Ludmilla Scannaossi. “Gumwriters ha forse cementato un’amicizia?” La domanda la fa “La Frau”, al secolo Eralda Patrocla Wittenten. Gaia Conventi risponde che sì, in fondo è così, “perché il rapporto che mi lega a Maria Silvia Avanzato è nato per caso e grazie ad una comune premiazione letteraria. Eravamo a Roma nel 2009, vincenti al concorso Passi nel buio. Qualche tempo dopo abbiamo iniziato a sentirci e a collaborare, tra le tante cose abbiamo scritto assieme anche un romanzo, un noir erotico. Anche la stesura di questo manoscritto ha saldato il nostro rapporto, un giorno, forse, daremo alle stampe la nostra corrispondenza privata: a quel punto vi renderete conto di quello che il nostro erotic noir cela nelle viscere… un lessico da camionisti e uno scambio di battute degno del Muppet Show! Eppure in quel libro manteniamo l’aplomb da signora inglese: siamo davvero delle scrittrici fatte di gomma, malleabili in tutto, tranne nelle idee che portiamo avanti, su Gumwriters e nella vita reale”. Ludmilla aggiunge che “è bello vedere queste due pazze alle prese con gli articoli, la redazione vive di scambi di email, a volte continuano per ore e finiscono nella baldoria più totale. Poi salta fuori Mortimer che, come suo solito, esclama: scusate, galline, di cosa stavamo parlando?”
...............................C
http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/11/intervistando-la-redazione-di-gumwriters

venerdì 4 marzo 2011

Gaia Conventi su Isabella Santacroce * from Gumwriters

Una che ne sa

marzo 4th, 2011

 


Proporvi le migliori frasi di Isabella Santacroce è come parlare del Circo Barnum in chiave metafisica. Lo si può fare, certo, ma poi non si sa in quanti avranno la fortuna di intuire la profondità dell’indagine.
Lo confesso, mi piace Isabella Santacroce, adoro il suo essere personaggio. E’ come Minnie che rinnega la Disney e si dà al bondage, Nonna Papera che sforna torte lisergiche e Candy Candy votata alla conduzione di un bordello. La Santacroce è questo e altro, l’ho capito leggendo i suoi status su facebook: lei non scrive per raccontare, preferisce ricevere commenti – idilliaci o schifati – di chi la prende sul serio.
Va bene tutto, purché se ne parli. Se le cose stanno così, allora anch’io voglio parlarvi della Santacroce, immaginando che i suoi fans mi metteranno sulla loro lista nera.
Tranquilli, non c’è problema, il nero è un colore che mi dona: s’intona al mio umorismo.
Quindi, senza nulla togliere alla Santacroce, senza nulla aggiungere alle sue opere, ecco una carrellata di “frasi ad effetto” prese sulla pagina facebook – una delle tante – dedicata all’artista.
Allacciate le cinture, serrate le manette e fate la punta ai tacchi a spillo… si parte!



La sua amicizia. Il suo modo di guardarla e viverla. Ambiguamente. Assomigliava. All’amore.”
Dalla Santacroce al punto croce il passo è breve: qui i punti saltano fuori come pulci da un cane bagnato che si scrolla senza ritegno. Può piacere – il cane intendo – o infastidire. Dipende dal vostro rapporto con le pulci.

“Sdraiata sull’erba con la bici accanto e un intero universo che le attraversava l’anima.”
Ci siamo sentiti tutti così, specialmente la volta in cui abbiamo bucato. Una lunga strada ghiaiata, il cellulare rimasto a casa, e tutto un universo di santi e beati che ci ha attraversato l’anima e ci ha levato il sacramento della Cresima!

“Tra le mani solo foto. Immortalata contro voglia.”
La mestizia di questa frase mi ha messo i lacrimoni, la sto ascoltando mentre Carmen Consoli gracchia la sua “In bianco e nero”: “Le avrei voluto parlare di me, chiederle almeno il perché…”, già, ma vorrei domandarlo alla Santacroce.
”L’amore è uno specchio che la morte riflette.”
In effetti entrambi non hanno niente di meglio da fare. Ma che burloni!
......................
CONTINUA

http://www.gumwriters.it/2011/03/04/una-che-ne-sa/

 
 
Gaia Conventi

mercoledì 23 febbraio 2011

Le Gumwriters Girls decollano con l'Eros Noir

* from Gumwriters

Saranno pure di gomma…

febbraio 22nd, 2011

 


Ebbene è successo.
Dopo averci tediati per tutta l’estate col loro noir erotico, l’Avanzato e la Conventi si intascano il premio Eroxè 2011.
Ricordiamo con terrore le lunghe giornate in campagna, parlando di sesso anche quando non ci andava di farlo… qualcuno di noi ha persino optato per la pace dei sensi!
Si narra di spunti presi da manuali d’erotismo, interviste estorte ad amici e conoscenti, ricordi di morosi passati e sfrenata fantasia: non sappiamo dirvi se tutte le “mosse” proposte siano facili da mettere in pratica, però qualche idea l’abbiamo fatta nostra. Non vi diremo con quali esiti, il pudore ce lo impedisce.


Narra la leggenda di una Maria Silvia Avanzato in vena di cambiare genere: un bel salto nell’erotico! Rendendosi conto d’aver bisogno di una complice degna della faccenda, ha chiesto a Gaia Conventi d’aiutarla a inventare cose turche. Noi? Beh, noi abbiamo dovuto buttarci a capofitto in questa follia collettiva, dando spettacolo durante le nostre cene: avete mai provato a parlare di sesso in un ristorante affollato? Ecco, abbiamo intrattenuto grandi platee per tutta l’estate. L’abbiamo fatto gratis, di certo i gestori si ricordano di noi…

Ora, finalmente, il nostro impegno – perché qualche scena gliel’abbiamo consigliata noi, eh? – ha dato esiti positivi. Le due sornione gialliste si sono trasformate in scrittrici erotiche e hanno fatto zompare un sacco di personaggi....
 
continua
http://www.gumwriters.it/2011/02/22/saranno-pure-di-gomma/

martedì 22 febbraio 2011

Letteratura Italiana Contemporanea. Gaia Conventi e Maria Si lvia Avanzato vincit rici a Eroxè Context 2011

250cipriavaniglia.jpgcirpravaniglia2.jpgIl romanzo vincitore... Le autrici...

*from Eroxè

Scritto da Damster on 21 Febbraio 2011.

Andiamo a scoprire le vincitrici del concorso Eroxè Context 2011....
Sono emiliane...

 

Chi siete? Una breve descrizione di entrambe, in prima persona.
 
Sono nata a Bologna - dice Maria Silvia - quasi ventisei anni fa e ho deciso di fare la scrittrice all’età di 5 anni. Piantata bandiera sui miei vent’anni, ho iniziato a farlo davvero, per tentativi: nel 2009 ho vinto il Premio Panchina grazie alla canzone Scrittore, composta su una partitura di Daniele Dall'Omo, chitarrista di Paolo Conte. Quindi ho pensato “continuiamo e stiamo a vedere”. Nel 2010 ho vinto Esperienze in Giallo, sono arrivata in finale al Mystfest Gran Giallo Città di Cattolica (Mondadori). E non ho più smesso. Ho pubblicato una quindicina di racconti per svariate case editrici. Sono autrice del giallo per ragazzi "Ratafià per l'assassino" (Forme libere, 2010), il chick lit "Granturco su foglia di The - Causa disguidi lo stilista è cieco" (Arpanet, 2010) e il romanzo di formazione "L'età dei lupi" (Voras, 2011). Raccolgo da anni le testimonianze dei superstiti dell'eccidio di Marzabotto, vivo con la nonna, scrivo di notte, fumo troppo. E per quanto i miei mi volessero chirurgo, io sapevo di avere un debito con la bambina che vent’anni fa ha scelto di fare la scrittrice. Per Gaia le cose sono andate diversamente.
Sono ferrarese da 36 anni – ci racconta invece Gaia - e ho iniziato a scrivere per puro caso nel 2003, in un giorno in cui non avevo di meglio da fare. Sono rimasta una “scrittrice per caso” e questo mi aiuta a non prendermi troppo sul serio. Ho vinto Esperienze in giallo 2008, cosa che mi accomuna a Maria Silvia, e il Mystfest nel 2009. Ci sono tornata nel 2010, in finale, manco a dirlo, con Maria Silvia! Le nostre strade si sono incrociate più volte, per questo, forse, abbiamo deciso di scrivere un romanzo a quattro mani. Prima ho pubblicato molto altro, antologie e romanzi: dal noir, al giallo classico, al giallo ironico. Tra le varie cose voglio ricordare soltanto “Una scomoda indagine e un cane fetente” (Caravaggio 2008) con cui vinsi a Esperienze in giallo, “La morte in pentola” (vincitore di “Passi nel buio” e pubblicato con Forme Libere nel 2010) e il racconto con cui ho conquistato il Mystfest: “La morte scivola sotto la pelle”, pubblicato sul Giallo Mondadori nel dicembre 2009.
 
 
Raccontateci brevemente di cosa tratta Cipria Vaniglia. Che tipo di storia è?
 
Questo è un romanzo basato sul dualismo – è Maria Silvia a dirlo -, non solo per le duplici autrici che l’hanno ideato, ma per i ruoli psicologici dei personaggi stessi, per il tema degli accostamenti. Diabolico e voluttuoso, trova ambientazione nella Wiege (dal tedesco culla), una villa ancora echeggiante di antichi fasti e abbandonata alla malora, nel cuore di una campagna emiliana sventrata dalla guerra. E’ il 1944, la timida Cora, ragazza di campagna, viene chiamata a servizio da Orsola Burgenvahl, eccentrica proprietaria della Wiege. Il resto è semplicemente doppio. Erotismo e inquietudine vanno a braccetto in quello che si rivela un noir psicologico dalle venature vintage.
Vorrei aggiungere - interviene Gaia - che il romanzo ha due chiavi di lettura: è un noir piuttosto cattivo e, grazie ad un accorgimento che scoprirete, si trasforma in una vicenda erotica. Questo dovrebbe accontentare due diverse tipologie di lettori, ma io consiglio la “lettura integrale” perché solo così si può apprezzare realmente il romanzo......
 
CONTINUA
http://www.eroxe.it/index.php?option=com_content&view=article&id=23:il-romanzo-vincitore&catid=1:sito

martedì 15 febbraio 2011

Zairo Ferrante: Pavese era dinanimista? from Gumwriters

Quel dinanimista di Pavese!

febbraio 14th, 2011

 

Zairo Ferrante ci invia un’interessante riflessione: Cesare Pavese era dinanimista?

Da tempo, con il dinanimismo, sostengo l’importanza di una Poesia e di un’Arte rivolta all’Uomo, ritenendole, innanzitutto, pure ed essenziali voci ed espressioni dell’anima. Sin dalla sua nascita, il movimento ha esortato il Poeta e l’Artista a rivolgere all’Uomo il proprio lavoro, che, servendosi di linguaggi semplici ed immediati, ha il compito di accompagnarlo e sostenerlo attraverso il suo viaggio nel “divenire”. Poesia ed Arte intese come spinta verso una vera rivoluzione delle anime e come arma contro la superficialità. Poeti ed Artisti che lavorino per l’Uomo e sopratutto con l’Uomo.
Parole, quelle del dinanimismo, forse dimenticate ma, sicuramente, non nuove e, a conferma di ciò, di seguito vi ripropongo uno scritto del grande Maestro Cesare Pavese, segnalatomi dal poeta argentino Carlos Sanchez, che qui sinceramente ringrazio.
Il saggio in questione s’intitola “Ritorno all’uomo” ed è stato pubblicato sull’Unità di Torino nel 1945. Non un semplice scritto, ma una vera e propria professione d’Amore nei confronti dell’Uomo e della sua Dignità. Non un semplice articolo di giornale ma un profetico invito rivolto soprattutto ai Poeti, affinché finalmente si decidano, con serenità e per completezza d’animo e di obiettivo, a tendere il proprio cuore all’anima dell’Uomo per salvare l’anima del Mondo e per raggiungere il proprio, e tanto desiderato, “nirvana” artistico.
Parole che, se contestualizzate con la dovuta umiltà, possono tranquillamente essere considerate il primo vero manifesto poetico del Dinanimismo.

Zairo Ferrante 13-2-2011


Da anni tendiamo l’orecchio alle nuove parole. Da anni percepiamo i sussulti e i balbettii delle creature nuove e cogliamo in noi stessi e nelle voci soffocate di questo nostro paese come un tiepido fiato di nascite. Ma pochi libri italiani ci riuscì di leggere nelle giornate chiassose dell’era fascista, in quella assurda vita disoccupata e contratta che ci toccò condurre allora, e più che libri conoscemmo uomini, conoscemmo la carne e il sangue da cui nascono i libri. Nei nostri sforzi per comprendere e per vivere ci sorressero voci straniere: ciascuno di noi frequentò e amò d’amore la letteratura di un popolo, di una società lontana, e ne parlò, ne tradusse, se ne fece una patria ideale. Tutto ciò in linguaggio fascista si chiamava esterofilia. I più miti ci accusavano di vanità esibizionistica e di fatuo esotismo, i più austeri dicevano che noi cercavamo nei gusti e nei modelli d’oltreoceano e d’oltralpe uno sfogo alla nostra indisciplina sessuale e sociale. Naturalmente non potevano ammettere che noi cercassimo in America, in Russia, in Cina, e chi sa dove, un calore umano che l’Italia ufficiale non ci dava. Meno ancora, che cercassimo semplicemente noi stessi.....
 
........... GUMWRITERS  http://www.gumwriters.it/2011/02/14/quel-dinanimista-di-pavese/
 
http://ebook-dinanimismo.myblog.it 
 

giovedì 10 febbraio 2011

Paperville: "Printami on demandami" from GUMWRITERS

febbraio 8th, 2011


A Paperandia il “printami per il culo on demandami se sono felice” è una pratica sconosciuta, ecco perché ci siamo affidati a esperti paperi del settore. Di seguito troverete – paperato all’occorrenza – un menù libresco per oche suicide. Alla faccia – ehm, becco – di chi pensa che “Il PaperFilo” sia una ladrata, alla faccia – ehm, becco – di chi si dichiara papero scrivente e poi fa un debito decennale – alla faccia – ehm, becco – della fame nel mondo.
Perché, siatene paperamente certi, i paperi da brodo nascono sotto i cavoli e si riproducono per sporogenesi (ma serve terreno umido, e fesserie ben raccontate a renderlo fertile)!

Offerte papere per anatre stupide, direttamente dal paperweb!

Il copia-incolla papero, seppur paperato, non è – purtroppo – opera di sfrenata fantasia lisergica.
Il nostro staff e marchio papereditoriale danno la possibilità a tutti i paperi (masochisti) che non vogliono aspettare per vedersi pubblicare una carta papera gratis o che hanno ricevuto solo proposte a pagamento esorbitanti, di essere paperpadroni del proprio “destino papero editoriale” pubblicando la propria carta papera in 300 copie al prezzo più basso mai visto per una pubblicazione a pagamento, a partire da papereuro 3,33 a copia. Con tre papereuro e mezzo vi diamo pure il resto: bravi, eh?
Fisserete voi il prezzo di vendita al pubblico papero, gestirete voi i rapporti con le librerie papere online e le librerie papere dove deciderete di mettere le copie della vostra carta papera. Insomma, noi non faremo un benemerito paperpiffero, ma vi renderemo felici!

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prezzo: papereuro 1.000,00 + paperiva 4% (nessun intervento papero da parte della redazione)

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Alle tre offerte dovete aggiungere 25 papereuro per la spedizione, se volete passare di persona papera a prendere le vostre 300 strapagate carte papere, sappiate che fingeremo di non conoscervi.
Inoltre per chi vorrà usufruire delle prestazioni papere professionali dello nostro staff, al costo di stampa papera va aggiunta la quota del servizio scelto. Perché se siete stati così anatre da spendere tutti quei soldi, continuerete ad essere oche e ne spenderete altri!
Servizi aggiuntivi inerenti alle 3 offerte:
Correzione delle bozze
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Editing (questo servizio comprende anche la correzione delle bozze, non siamo mica dei paperladri!)
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Impaginazione paperprofessionale
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Ghost writing papero
Preventivo a richiesta (solo se non siete deboli di cuore!)

Progettazione e realizzazione sito web dedicato
preventivo a richiesta (e qui vi facciamo venire il fegato d’oca!)

DISTRIBUZIONE
Paper distribuzione: papereuro 300+paperiva
La Paper si occupa di distribuzione libraria su tutto il territorio papero nazionale. Nel resto del cosmo dovrete arrangiarvi.

Librerie servite:
Con questa opzione cureremo l’invio delle carte papere al distributore, alle librerie papere online e la vendita dal nostro sito riconoscendo una percentuale (irrisoria e simbolica) sulle vendite al papero scrivente.

I titoli pubblicati in book on demand col nostro marchio papero che hanno scelto il servizio di distribuzione (gli altri si attacchino pure alle penne della coda!) saranno monitorarti paperamente dal nostro ufficio marketing e quelli che si faranno “notare” in termini di critica e vendite potrebbero ricevere una proposta di edizione (seria, mica una chiavica come questa!).
Nella sezione paperscritti, i nostri amici papergatto e papervolpe ci tengono a sottolineare che:
..............
 
continua   GUMWRITERS
 
http://www.gumwriters.it/2011/02/08/printami-on-demandami/
 
PAPER-G (Gaia Conventi)

venerdì 4 febbraio 2011

Gaia Conventi: Qui Quo Quiz *from Gumwriters

Ormai abbiamo preso il vizio, le domande di Yahoo girano tra noi dello staff come fossero “robba bbuona”. Se volete essere dei nostri, date un bel tiro e diteci se non vi si apre un mondo psichedelico tutto da scoprire!


Vi ricordo che il copia-incolla è assolutamente fedele all’originale.

Questa domanda ci ha lasciati perplessi, tutti a dire che in Italia si leggono solo i bestseller e poi sbuca fuori un lettore di nicchia. Ah, voi non la chiamate così?

Dove potrei trovare i racconti erotici di una tale Sig.ra Alba da Cuneo?

Si tratta di una Sig.ra di 47 anni che ha partecipato al programma “missione seduzione”, condotto da Lory Del Santo sul canale satellitare.

cartamoneta.jpg

Ma c’è anche chi non si fa irretire: c’è ancora gente che ha sani valori!

Su circa quanto si aggirano i contratti in denaro, per la pubblicazione di un libro con la casa editrice?

facendo un contratto con una casa editrice per la vendita e pubblicazione di un proprio libro, quanto può valere il contratto che mi potrebbero fare?
E, non contento delle risposte, aggiunge: un contratto con una casa editrice vale mediamente 50’000 euro, quindi se siete qui per darmi dei numeri bene, altrimenti, non voglio commenti! Grazie
Ecco, appunto, facciamoci il mazzo… ma per la mazzetta!
In ogni puntata – ormai questo è diventato un reality – non manca il fenomeno. Stavolta ci troviamo di fronte ad un raro esempio di fenomenessa!

Avere uno stile personalizzato di scrittura assicura la pubblicazione di un bestseller o il totale fallimento?

Ho un romanzo in mente da tempo, ma anche a causa dei miei studi all’Accademia d’Arte Drammatica ho uno stile teatrale con dialoghi che sembrano tratti da sceneggiature e abbondanza di puntini di sospensione.
Da un lato so che uno stile personale è spesso apprezzato e necessario per distinguersi dalla massa dei tanti scrittori totalmente sconosciuti, dall’altro non vorrei esagerare con l’originalità.
Cosa mi consigliate???

Tiratela di meno. No, non lo dice un utente di yahoo, lo dico io.
A volte non c’è nemmeno bisogno che io mi prodighi in rispostacce da strega cattiva…
................................
 http://www.gumwriters.it/2011/02/02/qui-quo-quiz/

sabato 29 gennaio 2011

Gumwriters intervista Graziano Cecchini e il Futurismo

Oggi Gumwriters – noto covo di artisti, e se non vi è noto è un bel casino perché non abbiamo soldi per gli spot in tv – vi porta al cospetto di un genio. Ve lo meritate ‘sto regalo? Voi sicuramente sì, ma noi ancora non ci capacitiamo della fortuna che abbiamo avuto: Graziano Cecchini tutto per noi, alla “Gumwriters maniera”!



Graziano Cecchini, “Rossotrevi”, il futurista che ha colorato di rosso l’acqua della Fontana di Trevi. Noi ti abbiamo conosciuto grazie a questo, ma il tuo futurismo ha radici ben più lontane. Ce le racconti?
R. Per raccontarvi le radici del mio amore per l’arte e per il futurismo in particolare, dovrei raccontare 45 anni di vita! Ma provandoci in poche battute: a 6-7 anni mi ritrovo con una matita in mano a scarabocchiare blocchi interi traendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda (i primi quadri incorniciati risalgono a quando avevo 12 anni circa); a 14-15 anni leggo di un certo Marinetti e vengo fulminato. Ho sentito subito un’affinità con questo personaggio, mi univa a lui il carattere ribelle e trasgressivo oltre che l’interesse di vivere profondamente radicato nella società. Sono andato avanti tra gli scossoni del Sessantotto continuando ad approfondire, nonostante tutto, gli studi sull’arte. I primi quadri veri presso lo studio del padre di un mio amico, la prima mostra, la prima lite con un critico. Nel frattempo ho conosciuto e studiato le opere di Balla e Boccioni, i progetti architettonici di Sant’Elia e Prampolini… e il gioco è fatto. La vita mi ha portato a viaggiare, conoscere il mondo, altre culture fino a che tutte le esperienze fatte mi hanno portato lì, davanti a Fontana di Trevi ed è bastato un attimo.
In un attimo ho capito che qualcosa la dovevo fare. Qualcosa per far svegliare un po’ i miei concittadini, qualcosa che rimanesse… pur scomparendo in poco tempo. La forza di ciò che è transitorio. L’immaginario nella forza di un’immagine. La violenza dell’inaspettato. La violenza dell’emergenza e del pericolo, ecco cos’è stata Fontana d Trevi: un punto di arrivo ma anche un punto di inizio.


Il bizzarro tra la gente, lo stupore di un’arte inattesa: prima la Fontana di Trevi e poi 500.000 palline fatte rotolare da Trinità dei Monti. Entrambe le azioni ti hanno fatto guadagnare il carbone dalla befana delle forze dell’ordine. Interruzione di pubblico servizio o mancanza d’ironia?
R. Diciamo che la mancanza di ironia batte interruzione di pubblico servizio 3 a 0!
La verità? Durante la performance, come previsto, le 500.00 palline si sono fermate tutte nella zona centrale, intorno alla Barcaccia. Questo è stato possibile sfruttando la stessa forma della piazza, strutturata in modo tale da raccogliere al centro l’acqua per proteggere le vie limitrofe.
In piazza di Spagna possono transitare taxi, autobus elettrici e, all’occorrenza, ambulanze.
Ci sono video che testimoniano che, durante tutta la performance, il passaggio è rimasto libero! L’interruzione è stata dopo, quando si è ordinato di sgomberare le palline. E io a quell’ora ero già in caserma dai carabinieri…


Il titolo di questa intervista arriva dritto dritto dal volantino distribuito dopo l’azione delle palline colorate. I fratelli d’Italia si sono davvero rotti le palle o la rassegnazione è dilagante?
R. No! Io non mi rassegno né alla situazione e sono convinto che presto questo popolo rialzerà la testa, superando le diversità ideologiche e culturali. Anche se la maggior parte degli italiani può essersi allontanata, o mai avvicinata, a qualcosa che assomigli ad un impegno sociale, io sono convinto che anche le minoranze possano essere efficaci, che si possa far sentire la propria voce e cambiare le cose anche senza appartenere alla cricca dei “ben pensanti”.
Sì, io sono convinto che gli italiani si sono rotti le palle, attenzione al giorno in cui esploderanno!

Paolo Corsini, giornalista e presidente dell’associazione Lettera 22, dopo la tua azione alla Fontana di Trevi ha ironicamente ipotizzato un “reato di futurismo”. Credi cambieranno il Codice solo per farti dispetto?
R. E allora perché non tornare a bruciare i libri in piazza o alla Santa Inquisizione? Forse oggi ragionare con la propria testa, non essere in vendita, mettere a frutto le proprie conoscenze e voler dare emozione senza omologarsi ai canoni istituzionali sono tutti reati, ma non credo che nessuno dei politici di oggi abbia abbastanza palle per chiedere di considerarli davvero tali. Un pensiero autonomo fa paura, lo so, e se anche non potranno cambiare il codice, di fatto hanno tentato di farlo con la ridicola condanna che mi hanno dato. Ma non è detto che io non mi consegni per scontare veramente la condanna a 8 mesi di carcere… Sarà divertente vedere le loro facce. Sarei proprio fuori dagli schemi di oggi… oggi che nemmeno di fronte ad accuse gravi i nostri politici mollano la propria poltrona! Comunque tutti i futuristi sono stati in galera da Marinetti in poi, quindi non ci vedo niente di male a scontare, un giorno, la pena che mi hanno dato!


Successivamente, un pacifico lancio di palloncini a Castel Sant’Angelo. Spero che nessuno abbia mandato le Frecce Tricolori a trarti in arresto! Raccontaci perché eri lì.
R. No, le Frecce Tricolori non le hanno chiamate, ma carabinieri e polizia mi hanno scortato fino alla location della performance! La performance di Castel Sant’Angelo era contro le Olimpiadi di Pechino, pro Tibet e per la libertà del popolo Karen per il quale sono testimonial. E’ un popolo fiero dal quale gli italiani potrebbero imparare davvero molto. Lottano da più di 60 anni per ottenere una libertà e un riconoscimento internazionale ma gli interessi economici sono tali e tanti che raramente riescono ad ottenere uno spazio nella cronaca. E così, sotto Castel Sant’Angelo ho deciso di non dargli solo voce, ma di dar loro la visibilità che meriterebbero sempre. Dopotutto, se non ti ascoltano… fatti vedere!....
 
CONTINUA GUMWRITERS.IT

http://www.gumwriters.it/2011/01/26/dal-rosso-trevi-alla-quadricromia-i-fratelli-d%e2%80%99italia-si-son-rotti-le-palle/
 

*GAIA CONVENTI