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domenica 7 agosto 2011

CipriaVaniglia” di Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi (Damster, 2011) video

*da PROVINCIA MODENA..

.... alla ribalta i romanzi erotici "Cipria e vaniglia" di Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, e "L'uomo tatuato" di Marco Lugli (Damster), alle 18 è in programma la presentazione del libro "Bartolomeo e Armodio Cavedoni: padri e figli nel Risorgimento" di Gian Carlo Montanari, che narra la storia di una famiglia originaria di Castelvetro (Il Fiorino), gli incontri si concludono alle 18.50 con il romanzo "Lucimar" di Carlo Domenichini, sulla vicende di un un quarantenne single cinico, scontroso e dalla fervida immaginazione (Il Fiorino).

 

 

http://www.cipriavaniglia.it/

mercoledì 9 marzo 2011

Ferrara: Roberto Guerra intervista la redazione di Gumwriters

GUMWRITERS MAGAZINE: NEW NOIR DADA ON LINE


*da Ferrara Supereva.it (30-11-2010)
 
(Ringraziamo la scrittrice e blogger Gaia C. per i preziosi suggerimenti..)
” Gaia Conventi: “Il nome “Gumwriters” a qualcuno non piaceva, forse non intuiva il potere della gomma! Eppure il nome già c’era, solo dopo è arrivata la redazione. Gumwriters è figlio di mamma Maria Silvia Avanzato, che custodiva questo gioiello e in seguito ci ha permesso d’adottarlo”.
 
Ora Gumwriters ha numerosi parenti che gli scrivono in pancia, ma prima cos’era? Lo chiediamo a Maria Silvia Avanzato:
 
“Creai Gumwriters nel 2009: pubblicavo racconti a raffica e litigavo con qualche editore, pressoché ciò che faccio oggi in scala un tantino più ampia. Ahimè, io sono un essere discontinuo per natura, non esiste mai nulla di abbastanza eccitante per non venire rimpiazzato da qualcos’altro. Così, consapevole della mia scarsa inclinazione a tornare fedelmente all’ovile virtuale di un blog, assoldai un po’ di amici perché “mi pulissero casa”. Il blog era “open”: la password era pubblica e tutti potevano entrare, scrivere, e uscire. Scopo? Farsi pubblicità fra emergenti. L’idea sembrò piacere e io, come promesso, mi gettai su nuove avventure. Un anno dopo, per pura curiosità, tornai a frugare in quel mio antico rifugio web e trovai uno scempio di proporzioni abbastanza preoccupanti. L’idea della password libera è un monumento alla democrazia, ma “casa mia” era diventato un postribolo di dubbia fama. Entrava gente che voleva scrivere un pensiero da Smemoranda, gente che pubblicizzava libri editi a pagamento, gente che metteva la foto del suo libro e tanti saluti. Impugnai la ramazza e vestii i panni della padrona di casa: tutti fuori e raccogliete le cartacce mentre uscite”.
 
“In seguito Silvia ha chiesto l’aiuto e il sostegno di Gaia Conventi, scelta azzeccata se si pensa che le due autrici hanno un rapporto da gemelle siamesi” racconta Ludmilla Scannaossi. “Gumwriters ha forse cementato un’amicizia?” La domanda la fa “La Frau”, al secolo Eralda Patrocla Wittenten. Gaia Conventi risponde che sì, in fondo è così, “perché il rapporto che mi lega a Maria Silvia Avanzato è nato per caso e grazie ad una comune premiazione letteraria. Eravamo a Roma nel 2009, vincenti al concorso Passi nel buio. Qualche tempo dopo abbiamo iniziato a sentirci e a collaborare, tra le tante cose abbiamo scritto assieme anche un romanzo, un noir erotico. Anche la stesura di questo manoscritto ha saldato il nostro rapporto, un giorno, forse, daremo alle stampe la nostra corrispondenza privata: a quel punto vi renderete conto di quello che il nostro erotic noir cela nelle viscere… un lessico da camionisti e uno scambio di battute degno del Muppet Show! Eppure in quel libro manteniamo l’aplomb da signora inglese: siamo davvero delle scrittrici fatte di gomma, malleabili in tutto, tranne nelle idee che portiamo avanti, su Gumwriters e nella vita reale”. Ludmilla aggiunge che “è bello vedere queste due pazze alle prese con gli articoli, la redazione vive di scambi di email, a volte continuano per ore e finiscono nella baldoria più totale. Poi salta fuori Mortimer che, come suo solito, esclama: scusate, galline, di cosa stavamo parlando?”
...............................C
http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/11/intervistando-la-redazione-di-gumwriters

mercoledì 23 febbraio 2011

Le Gumwriters Girls decollano con l'Eros Noir

* from Gumwriters

Saranno pure di gomma…

febbraio 22nd, 2011

 


Ebbene è successo.
Dopo averci tediati per tutta l’estate col loro noir erotico, l’Avanzato e la Conventi si intascano il premio Eroxè 2011.
Ricordiamo con terrore le lunghe giornate in campagna, parlando di sesso anche quando non ci andava di farlo… qualcuno di noi ha persino optato per la pace dei sensi!
Si narra di spunti presi da manuali d’erotismo, interviste estorte ad amici e conoscenti, ricordi di morosi passati e sfrenata fantasia: non sappiamo dirvi se tutte le “mosse” proposte siano facili da mettere in pratica, però qualche idea l’abbiamo fatta nostra. Non vi diremo con quali esiti, il pudore ce lo impedisce.


Narra la leggenda di una Maria Silvia Avanzato in vena di cambiare genere: un bel salto nell’erotico! Rendendosi conto d’aver bisogno di una complice degna della faccenda, ha chiesto a Gaia Conventi d’aiutarla a inventare cose turche. Noi? Beh, noi abbiamo dovuto buttarci a capofitto in questa follia collettiva, dando spettacolo durante le nostre cene: avete mai provato a parlare di sesso in un ristorante affollato? Ecco, abbiamo intrattenuto grandi platee per tutta l’estate. L’abbiamo fatto gratis, di certo i gestori si ricordano di noi…

Ora, finalmente, il nostro impegno – perché qualche scena gliel’abbiamo consigliata noi, eh? – ha dato esiti positivi. Le due sornione gialliste si sono trasformate in scrittrici erotiche e hanno fatto zompare un sacco di personaggi....
 
continua
http://www.gumwriters.it/2011/02/22/saranno-pure-di-gomma/

martedì 22 febbraio 2011

Letteratura Italiana Contemporanea. Gaia Conventi e Maria Si lvia Avanzato vincit rici a Eroxè Context 2011

250cipriavaniglia.jpgcirpravaniglia2.jpgIl romanzo vincitore... Le autrici...

*from Eroxè

Scritto da Damster on 21 Febbraio 2011.

Andiamo a scoprire le vincitrici del concorso Eroxè Context 2011....
Sono emiliane...

 

Chi siete? Una breve descrizione di entrambe, in prima persona.
 
Sono nata a Bologna - dice Maria Silvia - quasi ventisei anni fa e ho deciso di fare la scrittrice all’età di 5 anni. Piantata bandiera sui miei vent’anni, ho iniziato a farlo davvero, per tentativi: nel 2009 ho vinto il Premio Panchina grazie alla canzone Scrittore, composta su una partitura di Daniele Dall'Omo, chitarrista di Paolo Conte. Quindi ho pensato “continuiamo e stiamo a vedere”. Nel 2010 ho vinto Esperienze in Giallo, sono arrivata in finale al Mystfest Gran Giallo Città di Cattolica (Mondadori). E non ho più smesso. Ho pubblicato una quindicina di racconti per svariate case editrici. Sono autrice del giallo per ragazzi "Ratafià per l'assassino" (Forme libere, 2010), il chick lit "Granturco su foglia di The - Causa disguidi lo stilista è cieco" (Arpanet, 2010) e il romanzo di formazione "L'età dei lupi" (Voras, 2011). Raccolgo da anni le testimonianze dei superstiti dell'eccidio di Marzabotto, vivo con la nonna, scrivo di notte, fumo troppo. E per quanto i miei mi volessero chirurgo, io sapevo di avere un debito con la bambina che vent’anni fa ha scelto di fare la scrittrice. Per Gaia le cose sono andate diversamente.
Sono ferrarese da 36 anni – ci racconta invece Gaia - e ho iniziato a scrivere per puro caso nel 2003, in un giorno in cui non avevo di meglio da fare. Sono rimasta una “scrittrice per caso” e questo mi aiuta a non prendermi troppo sul serio. Ho vinto Esperienze in giallo 2008, cosa che mi accomuna a Maria Silvia, e il Mystfest nel 2009. Ci sono tornata nel 2010, in finale, manco a dirlo, con Maria Silvia! Le nostre strade si sono incrociate più volte, per questo, forse, abbiamo deciso di scrivere un romanzo a quattro mani. Prima ho pubblicato molto altro, antologie e romanzi: dal noir, al giallo classico, al giallo ironico. Tra le varie cose voglio ricordare soltanto “Una scomoda indagine e un cane fetente” (Caravaggio 2008) con cui vinsi a Esperienze in giallo, “La morte in pentola” (vincitore di “Passi nel buio” e pubblicato con Forme Libere nel 2010) e il racconto con cui ho conquistato il Mystfest: “La morte scivola sotto la pelle”, pubblicato sul Giallo Mondadori nel dicembre 2009.
 
 
Raccontateci brevemente di cosa tratta Cipria Vaniglia. Che tipo di storia è?
 
Questo è un romanzo basato sul dualismo – è Maria Silvia a dirlo -, non solo per le duplici autrici che l’hanno ideato, ma per i ruoli psicologici dei personaggi stessi, per il tema degli accostamenti. Diabolico e voluttuoso, trova ambientazione nella Wiege (dal tedesco culla), una villa ancora echeggiante di antichi fasti e abbandonata alla malora, nel cuore di una campagna emiliana sventrata dalla guerra. E’ il 1944, la timida Cora, ragazza di campagna, viene chiamata a servizio da Orsola Burgenvahl, eccentrica proprietaria della Wiege. Il resto è semplicemente doppio. Erotismo e inquietudine vanno a braccetto in quello che si rivela un noir psicologico dalle venature vintage.
Vorrei aggiungere - interviene Gaia - che il romanzo ha due chiavi di lettura: è un noir piuttosto cattivo e, grazie ad un accorgimento che scoprirete, si trasforma in una vicenda erotica. Questo dovrebbe accontentare due diverse tipologie di lettori, ma io consiglio la “lettura integrale” perché solo così si può apprezzare realmente il romanzo......
 
CONTINUA
http://www.eroxe.it/index.php?option=com_content&view=article&id=23:il-romanzo-vincitore&catid=1:sito

sabato 19 febbraio 2011

Maria Silvia Avanzato interview: dal Noir al Black Cherry

 Maria Silvia Avanzato scrittrice noir.jpg

 

BIOGRAFIA


Maria Silvia Avanzato. Nata a Bologna nel 1985. Nel 2009 ha vinto il premio Panchina, scrivendo un testo musicale per Daniele Dall’Omo, chitarrista di Paolo Conte. Autrice del giallo per ragazzi Ratafià per l’assassino (Forme Libere, 2010), il chick lit Granturco su Foglia di The (Arpanet, 2010), il romanzo di formazione L’età dei lupi (Voras, 2011) e il noir a quattro mani Cipriavaniglia (Damster, 2011). Ha pubblicato una ventina di racconti per editori quali Delos Book, il Foglio Letterario, Delmiglio editore e altri. Finalista al Mystfest Gran Giallo Città di Cattolica 2010 (Mondadori), vincitrice di Esperienze in Giallo 2010 e di numerosi altri concorsi. Co – redattrice dello zine di satira letteraria Gumwriters, è comparsa su Carmillaonline e scrive articoli per svariati siti web. Da piccola tediava tutti dicendo che voleva fare la scrittrice: si definisce considerevolmente ostinata.



D- In una intervista hai definito la scrittura “una tarantola che morde la mano”, tutto un programma!


Mi riferisco a quell’impellenza di mettere per iscritto ogni imprevista idea, la frenetica spinta che mi ha portata a dormire con un blocco sul comodino: sono solita alzarmi scalza, nel cuore della notte, e mettermi al lavoro all’improvviso. Il mio computer non dorme mai e io anche meno. Credo nel potere dei pensieri repentini, ci catturano e vogliono essere messi subito per iscritto. La tarantola mi ricorda Sognato per l’inverno, alcuni dei miei versi preferiti, figli della penna di Rimbaud: “a un tratto sulla guancia sentirai come un graffio, un bacio leggerissimo ti correrà sul collo, come ragno impazzito. Tu mi dirai - cercalo! - piegando un po’ la testa. Ci occorrerà tempo per trovar quella bestia che va di qua e di là.” Così, scrivere è come un bacio inaspettato: meglio viverlo appieno, dovesse anche essere l’ispirazione di un attimo, destinata a spegnersi un istante dopo o lasciarci a bocca asciutta per molto tempo.



D- Noir o Giallo o Horror...


Un pizzico di tutti e tre, all’occorrenza. Non amo legarmi ai generi letterari. Del noir apprezzo le sfumature psicologiche e gli equilibri nervosi, vibranti, sottili, in continuo mutamento: ho scritto tante storie “nere”. Il giallo è tecnica, sistematicità e sagacia: mi piace adattarlo ai più piccoli richiamando le squisite atmosfere mistery dei libri coi quali sono cresciuta, nel corso degli anni ’90. Ho scritto molto horror alcuni anni fa, è stata la mia palestra: giocavo a stupire, mi spaventavo assieme ai miei personaggi e potevo liberamente attingere al lato oscuro della fantasia. Di questi tre generi, oggi, mi sento più vicina al noir. Specie quando si fonde con ruralità, folklore, leggende e superstizioni. Credo infine che una pennellata gotica o grand guignol impreziosisca il tutto.



D- Alcuni psicologi (il vecchio Fromm ad e empio) spiegano il successo del genere in quanto sorta di mito moderno o raro linguaggio contemporaneo capace di esprimere le pulsioni umane archetipiche...


Ho una visione semplicistica. Credo che il genere di successo sia determinato dal momento storico. La gente è in cerca di ciò che ancora non conosce, ciò a cui la nostra società va incontro, ciò che si tende a tacere. L’esempio più calzante sono gli anni 50 - 60: Sylvia Plath e Anne Sexton portano a galla il tema della psicosi, un universo femminile sventrato e del tutto dissonante dalle belle pubblicità di madri di famiglia in grembiulino. Sono gli anni di Susanna Kaysen (La ragazza interrotta) e Ken Kesey (Qualcuno volò sul nido del cuculo). Da noi è Mario Tobino a parlare delle Libere donne di Magliano ed è il 1953. Un ovattato microcosmo di trasmissioni radio, musica leggera, donne coi capelli cotonati. Eppure i lettori deragliano verso la pazzia, lo scandalo e l’impronunciabile, manicomi ed elettroshock, realtà sottocutanea, celata e insidiosa. Il momento storico in cui viviamo oggi, invece, è avaro di stimoli. Dopo aver riciclato il mito del vampiro spinti da un bonario “tutto fa brodo”, l’editoria ha spalancato le porte ai giullari da rotocalco. Leggiamo poco, leggiamo per passaparola e per importazione, leggiamo autori che non sono scrittori, case editrici vanagloriose di fasti antichi e perduti, fagocitiamo verità inquinate. La realtà sottocutanea, celata e insidiosa non ci sorprende più, non può competere con la vacuità di una moda, i generi letterari sono tutti “già visti”. Mi schiero coi lettori: resto in attesa del prossimo, innovativo genere di successo. Quello che mi saprà solleticare, rendendomi curiosa verso il mondo nel quale vivo.


D- La letteratura criminologica tra le tue penne di lavoro, esatto?


Prima della narrativa, leggo molta saggistica: scrivo talvolta articoli di criminologia per il web e amo documentarmi in materia. Paradossalmente ho riscontrato un peggioramento qualitativo di questi testi, man mano che ci si addentra nella contemporaneità. Nell’ansia di parlare “del male”, ne abbiamo parlato male. Troppo. Dozzinalmente. I casi di cronaca del nostro paese vengono puntualmente gettati in pasto ai talk shows di ogni sorta, senza alcuna distinzione. Non esistono più trasmissioni atte a informare e analizzare, ma una sequela di programmini pomeridiani che suscitano anche nella più annoiata casalinga un guizzo di brio investigativo. Lo stesso avviene nei libri. Trent’anni fa sono stati pubblicati testi oramai introvabili che analizzavano i temi criminologici con bon ton, accuratezza e serietà. Oggi mi trovo spesso per le mani enormi tomi dal titolo sensazionalistico, la copertina miniata di foto cruente e i contenuti confusi, affrettati, tesi a procurare un po’ di insonnia a buon mercato, piuttosto che stimolarci a entrare nella psicologia del crimine.



D- La parola nel web...


Per me la parola è una sola ed è Gumwriters. Anni fa ideai il blog per creare una sorta di comune hippy per scrittori del web: l’obiettivo era darsi appuntamento sul blog e scrivere liberamente, utilizzando una password unica, da me sbandierata allegramente a tutti. Anni dopo ho incontrato Gaia Conventi, che non solo scrive bene, ma ha una carica dinamitarda e un noto sense of humor. Abbiamo riveduto l’idea iniziale: ci siamo poste a capo della redazione del blog, abbiamo raccolto gente che scrivesse come noi. Così abbiamo cominciato a fare satira, in maniera caustica, a prendercela con potenti e non, a sollevare questioni scomode. Il panorama letterario odierno trabocca di salottini letterari online imbevuti di buonismo, proselitismo e ruffianeria. Gumwriters è la pecora nera, le dice grosse, è diventata una vera rivista online con disparati articoli quotidiani. Abbiamo guadagnato molti lettori, molti anonimi segnalatori di ingiustizie letterarie, una diffida e nemici a piene mani. Ma raccontando il retrogusto al vetriolo della verità, ci stiamo divertendo molto.


D- Il tuo prossimo sublime crimine (letterario!)...


Il 2011 è stato inaugurato da L’età dei lupi (Voras), romanzo di formazione che ha ben poco a che vedere col crimine, ma molto da raccontare in materia di adolescenza, crescita e mode. Un lavoro al quale tengo particolarmente perché gli ho affidato tutta la speranza e la solarità dei miei lontani quattordici anni: ragazzina della Bologna bene costretta dai genitori a frequentare un istituto privato gestito da suore, si trova a fare i conti con l’amore, il sesso, la multiculturalità, i cambiamenti della crescita. Il grosso crimine dell’anno sarà invece Cipriavaniglia (Damster), scritto a quattro mani con Gaia Conventi. Noir a tinte fosche di ambientazione storica, vincitore di Eroxé 2010. La mia complice ferrarese e io, abbiamo deciso di rinchiudere alcuni personaggi ombrosi e un segreto inconfessabile in una spettrale dimora immersa nella campagna. Un erotismo vintage che sfuma nel noir psicologico. Ho in cantiere altri crimini, ovviamente. Datemi solo il tempo di annotarli sul blocco che tengo sul comodino.

ROBY GUERRA

http://www.mariasilviaavanzato.it/

http://www.gumwrters.it

 Avanzato-Ratafia.jpg

Maria Silvia Avanzato scrittrice noir.jpg

martedì 15 febbraio 2011

La scrittrice Maria Silvia Avanzato from ONDA NEWS

Paola Testaferrata INTERVISTA la scrittrice Maria Silvia Avanzato - 24/05/2010

Avanzato-Ratafia.jpgDi notte, nella penombra della stanza cerca un assassino o descrive la scena di un delitto. Non è una criminologa, non è un’investigatrice privata. La sua vita non è tinta di rosa, ma la circondano il giallo ed il noir. Ci conduce con la parola nel mondo del mistero e del thriller e non ci lascia soli, ma spia le nostre mosse. Che stia cercando ancora il colpevole ? Io ho un valido alibi; stavo intervistando una scrittrice: Maria Silvia Avanzato.

Sei giovanissima e scrivi già da tanto tempo. Praticamente, sei nata con la penna in mano?
Ho preso la penna in mano a cinque anni, prima ho dovuto imparare a leggere. Mio nonno ci teneva molto: mi portava a spasso per il centro di Bologna, indicava le insegne dei negozi e aspettava che le leggessi. Era un modo tutto nuovo di imparare a leggere, con le luci e i colori delle scritte al neon. Non a caso, la mia prima parola letta fu “Bar”. Dopodiché imparai che, a mia volta, potevo combinare assieme le lettere e creare parole mie, sulla carta. E decisi di farlo per tutto il tempo a venire.

Tra i vari generi a cui ti sei dedicata qual è quello che preferisci?
Amo molto il noir, specie quando ha inflessioni gotico rurali. Storie di paese, diaboliche, macchinose, spesso pervase da un sottofondo nemmeno tanto dissimulato di dialetto locale. Scrivo favole, sostanzialmente. Favole gialle e nere, dove la vecchia casa scricchiolante, le malelingue fra i banchi della chiesa o la leggenda paesana diventano elementi imprescindibili per creare una certa atmosfera.

Quando ti sei accorta di avere una preferenza per il genere giallo?
Ho sempre letto moltissimi gialli e vengo da una famiglia di lettori altrettanto accaniti. Mi sono avvicinata presto alla Rendell e ad altri autori cardine del giallo classico. Tuttora, amo trovare elementi propriamente classici nella letteratura gialla. Mutilazioni, sparatorie e inseguimenti non fanno per me. Io sono per i vecchi merletti, il the delle cinque e i pasticcini all’arsenico.
......

 
www.gumwriters.it
 

Luca Oleastri-Eliza-AI vintage...

 1966 VINTAGE AI...   Luca Oleastri Amministratore Esperto del gruppo in Letteratura di fantascienza   · s n e o p r d S o t 8 0 g 8 2 f m 6...